Un film di Ridley Scott. Con Michael Fassbender, Penelope Cruz, Cameron Diaz, Javier Bardem, Brad Pitt. Titolo originale The Counselor. Drammatico, durata 111 min. – USA, Gran Bretagna 2013. – 20th Century Fox uscita giovedì 16 gennaio 2014. MYMONETRO The Counselor – Il Procuratore valutazione media: 2,23 su 107 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Per guadagnare tanto e molto in fretta, avvocato texano entra in affari con i narcos messicani. Vorrebbe fare una rapida transazione, intascare e chiuderla, ma non ha previsto che ignoti rubino il carico, e il potente e spietato boss Reiner non ha intenzione di lasciarlo andare. Scritto dall’80enne Cormac McCarthy, narratore influenzato da Saul Bellow e qui anche produttore, è un film in cui il pessimismo prevale: fallibili, inutili, malvagi, innocenti, sono tutti vittime della storia di cui sono i principali artefici. “C’è così poco cinema in The Counselor da generare una paradossale purezza espressiva… Scott trova una limpidezza di sguardo mai posseduta…” (Roberto Manassero).
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per curiosità me lo guarderò…. da un po’ che non usavo vintage e mi ero dimenticato la potenza di 1ficher. Grande Iper!!!!
Bel colpo Iper, Cormac McCarthy è uno dei miei autori preferiti, quindi avendo scritto lui il film lo guarderò sicuramente! Grazie!
Ieri ho visto il film.
Inesauribile cast di attori. Sono meno quelli che mancano che quelli che ci sono.
I dialoghi sono incredibili. Si sente la penna di McCarthy nel ritmo e soprattutto nella profondità (da imparare a memoria lo scambi tra capo del cartello e il Counselor dove il primo spiega al secondo la responsabilità e le conseguenze di ogni azione).
Tutto il racconto è costruito dagli intrecci che il procuratore innesca agendo per avidità (come lui stesso dice). Si viene rimbalzati qui e là senza capire bene cosa succede. Ma piano piano la rete si intesse e i nodi si stringono, attorno all’unico grande burattinaio (evito di svelare chi è).
Le scene sono una meglio dell’altra, non c’è un filo di banalità, di scontatezza. E gli stereotipi da cartello messicano, e perfino le scene d’amore, sono dosati con invenzioni continue, estremizzando i toni, inventando personaggi che rimangono impressi e dettagli pieni di forza.
All’inizio ci si chiede perché ci siano tutti quei dialoghi così verbosi, e certo è tutto un po’ ‘americano’ (nel senso di carico, spinto, forte, estremo), ma alla fine sono stato soddisfatto d’aver conosciuto da vicino una realtà cruderle e violenta come quella dei Narcos, metafora di un mondo pronto a tutto per qualche dollaro in più. Un’umanità in balia delle belle macchine, a discapito della vita umana.
E finisce il film con il senso chiaro di essere in mano a chi, di nascosto, gestisce le nostre vite.
Non è proprio il mio genere, ma mi è piaciuto.
Che strano, di solito abbiamo gli stessi gusti. Io questo invece l’ho trovato confuso e troppo, troppo crudo, anche solo nelle parole. Certe descrizioni estreme mi danno fastidio, mi riferisco ai snuff movies. Il mio voto è 4/10. Unica nota positiva Javier Bardem, che adoro come attore mentre Cameron Diaz mi sta proprio sulle palle in questo film.
La filmografia del grande regista di “Blade Runner” è indubbiamente molto altalenante: con alti e bassi. Temo che dopo “American Gangster” dobbiamo però rassegnarci solo ai “bassi”.
Come sempre la mia è solo una opinione personale. Non ho bisogno di convincere nessuno né di essere convito. Ça va sans dire (tanto per essere anch’io “a-la-page”).
Solo un esempio delle recensioni che trovo maggiormente calzanti:
Roberto Nepoti – la Repubblica: (…) The Counselor è un petardo bagnato: ha tre o quattro scene sensazionalistiche (…) tutto il resto, però, è chiacchiera: puro sentenziare dei vari personaggi (ripresi in interminabili primi piani) intorno alla vita, il destino, le donne, il sesso e quant’altro. Se a Scott, come si sa, piacciono i personaggi femminili forti (vedi Thelma e Louise o Ripley), la Malkina di Cameron è una dark lady ai limiti del grottesco. Le altre star fanno del loro meglio: quale sottoutilizzata (Cruz), quale distratta (Pitt). Un vero spreco.
sarà perché sono allergico ai polpettoni ‘mmericani e quando ne vedo uno non capisco più nulla…
🙂
Comunque non mi pare un bassissimo tra i tanti bassissimi.
Le scene forti non mi urtano… è poi c’è quel gusto narcos a cui mi hanno abituato le Tortoise Head di breaking bad 😉
http://www.amctv.com/breaking-bad/videos/inside-breaking-bad-the-tortoise-scene
Di confusione ce n’è un bel po’… ma alla fine tornava tutto, con anche quel gusto semi mcguffin che dici va be’ non sei hitchcock (non ho capito io o non si capisce davvero?) ma almeno fai delle scene potenti…
Per le simpatie personali sugli attori… non so… a me lo stile hollywood mi pare sempre sopra le righe: tutti sono dei mostri… nel senso di bravissimi e allo stesso tempo esagitati.
ma qualcuno con macintosh sa spiegarmi come vedere questo film coi sottotitoli
io ci lavoro coi video, ma non sono riuscito a fare altro che accrocchiare una cosa assurda (video in un player e sinc dell’audio in un altro player!!!)
in quicktime 7 pro non si sente l’audio
in vlc non si vedono i sub e non si sente l’audio
in mplayer extended non si vedono i sub
HELP
Il mio voto per questo film è molto basso, lo guarderò forse di nuovo, per capire se l’ho seguito male, ma farò sicuramente fatica. Secondo me la trama non sta in piedi, si arrampica, tenta di coinvolgere ma non ce la fa; non mi ha preso insomma. Il mio è un giudizio a pelle ovviamente, non ho cultura critica. J. Bardem è certamente sopra le righe. Reputo “scarse” le interpretazioni degli altri attori. Alcune belle scene non risollevano questo film.
Scambio 100 figurine di questo film per una (1) di Breaking Bad: impossibile da paragonare.
Ciao, il link non si è associato all’icona DOWNLOAD.
Corretto, grazie