Uno dei personaggi a fumetti più significativi degli ultimi trent’anni: Luca Torelli, in arte Torpedo, gangster e sicario nato dalla penna dello sceneggiatore spagnolo Enrique Sanchez Abulí nel 1981.
Che cosa succede ai ragazzi di Palermo quando escono dal riformatorio? Questo il tema di un film scomodo che divise i critici, indispettì i politici, scandalizzò i benpensanti. Un film di scorrevole scrittura giornalistica e televisiva, seguito di Mery per sempre (1989), anch’esso scritto dal siciliano Aurelio Grimaldi.
Afghanistan. Una giovane donna con due figlie in tenera età assiste in una misera abitazione il marito mujaeddhin, in coma in seguito a uno scontro con un compagno d’armi. La donna deve combattere con la mancanza di denaro e per questo allontana da casa le bambine affidandole a una zia che gestisce una casa di piacere. Da quel momento si sente ancora più libera di confidare al coniuge segreti inconfessabili in precedenza. Quando poi una novità irromperà nella sua vita finirà con il trovare tutto il coraggio. La ‘syngué sabour’ nella tradizione popolare afghana è la ‘pietra paziente’ cioè una pietra magica alla quale è possibile raccontare tutti i segreti, le sofferenze, le difficoltà. La pietra si carica di queste rivelazioni fino a quando si frantuma. Atiq Rahimi nasce come documentarista per poi passare alla scrittura che si trasforma rapidamente in cinema da lui diretto. Se Terre et cendres, dal suo romanzo omonimo, presentato nel 2004 a Cannes ottiene un’ottima accoglienza in Francia, questo Come pietra paziente è destinato a ripercorrerne le orme.
Collana della Comic Art che raccoglie la serie “The Savage Sword of Conan”. Originariamente la Collana era intitolata semplicemente ‘Conan il Barbaro’, dal numero 27, la serie prende il nome di ‘Conan la Spada Selvaggia’.
Julia Kendall è una giovane criminologa alle prese con i misteri di Garden City, un’immaginaria metropoli del New Jersey a circa un’ora da New York, attraversata dal fiume Marygold, e in cui tutte le strade hanno nomi di fiori. Quando non è impegnata con le sue lezioni all’università, i casi di cui si occupa, talvolta come consulente della procura o del dipartimento di polizia cittadino, altre volte come libera professionista, altre ancora per pura curiosità personale, la portano a vivere situazioni di estremo pericolo: questo poiché le sue capacità di psicologa la conducono spesso, prim’ancora degli inquirenti, sulle tracce di feroci serial killer — su tutti la spietata Myrna Harrod, psicopatica e follemente infatuata di Julia — o di altri criminali comuni, ma non per questo privi di scrupoli.
Ad affiancarla nelle sue indagini ci sono quasi sempre il burbero tenente Alan Webb, con cui spesso si scontra a causa delle differenti posizioni politiche ed etiche, e il simpatico sergente “Big” Ben Irving, oltre all’investigatore privato e fraterno amico Leo Baxter; mentre a riempire la sua vita privata ci sono l’anziana nonna Lillian, che Julia sente come una madre dopo essere rimasta orfana sin da bambina, e la sorella minore Norma, famosa modella dalla turbolenta vita privata, oltre alla governante di casa Kendall, la singolare Emily Jones, e alla gatta Toni.
Si tratta del primo film di Ymou ambientato al presente e senza la compagna Gong Li. Girato con la macchina da presa a mano mette in primo piano il bisogno del regista di rinnovarsi e di sperimentare. La storia è molto semplice, di sapore pirandelliano. Xiao Shuai è innamorato di una ragazza che ha rapporti con un riccone molto potente. Un giorno viene picchiato dagli scagnozzi del rivale. Durante il pestaggio il computer portatile di un passante viene rotto e questi vuole il risarcimento da Xiao Shuai. Lui invece vuole tagliare la mano del riccone e così si arma di mannaia. Grande ironia e qualche risata.
Serie dedicata alla figura della pornostar italiana anni ’80 Moana Pozzi alla qualela casa editrice EPP di Roma nel 1988 dedicò una breve, ma apprezzata serie di tascabili erotici intitolata MOANA SEXY PHONE che contò 15 numeri disegnati di volta in volta da bravissimi maestri del fumetto. Tra le grandi firme di rilievo spiccano quelle di GIOVANNI ROMANINI, STELIO FENZO, MARIO JANNI, LUCA VANNINI, GILBERTO FIORANI e LUIGI POTTERO (autori quest’ultimi dei due episodi che leggerete di seguito). La serie tra realtà e fantasia, immagina la vita della popolare Moana aggiungendoci di episodio in episodio, oltre all’argomento hard (che abbonda in tutte le sue varianti), anche un pizzico di thriller, avventura, commedia, giallo, noir a seconda della fantasia degli autori. La protagonista è una dispensatrice di piaceri e consigli erotici via telefono…una sorta di operatrice delle “linee hard”che tanto andavano di moda sul finire degli anni 80 e per gran parte degli anni 90 (prima dell’avvento di internet e delle varie web chat) e dove spesso venivano impiegate anche diverse star del cinema porno oltre che delle centraliniste sconosciute che fingevano di essere delle belle zozzone in calore. Questo era un po’ il pretesto iniziale delle prime avventure di Moana che poi nel proseguo della serie va un po’ a perdersi per tramutarsi in un qualcosa dove il thriller e l’intrigo fanno più da padroni insieme ovviamente all’aspetto erotico. Comunque il telefono “caldo” ogni tanto riappare.
I Goonies, scatenato gruppo di ragazzini abitanti nel quartiere di Goon Docks, devono dare l’addio alle case dove sono nati e cresciuti: i signorini del club del golf hanno dato lo sfratto alle loro famiglie per radere al suolo il quartiere e costruire nuovi, esclusivi, campi da gioco. Poco prima di andarsene, uno dei Goonies scopre in soffitta una vecchia mappa del tesoro, scritta da un pirata spagnolo del ‘600. Mettendo le mani sul bottino dell’antico corsaro, i ragazzini potrebbero salvare le loro case.
Harlan Thrombey, romanziere, editore e carismatico patriarca di una bizzarra famiglia allargata, è morto. Scoperto dalla giovane cameriera Marta la mattina dopo un’imponente festa di compleanno per i suoi 85 anni, il cadavere eccellente ha la gola tagliata ma sembra essere il frutto di un suicidio. La lussuosa villa di campagna di Thrombey vede l’arrivo di due ispettori di polizia, dell’investigatore privato Benoit Blanc, e dei familiari del ricco imprenditore, guidati dai figli Linda e Walter e dalla nuora Joni. Con un’eredità che fa gola a ognuno di loro, e con un’indagine che gratta sotto la superficie degli eventi, la costernazione lascia velocemente il posto al sotterfugio e al pregiudizio.
La tela del ragno del titolo simboleggia la situazione ingarbugliata e piena di tensione instauratasi in una clinica per malattie nervose, dove anche una questione apparentemente banale (il cambio della tappezzeria) costituisce un vero e proprio trauma e coinvolge i ricoverati, il direttore, sua moglie, l’amministratrice. Dopo parecchi guai, il buon senso prevale e la vicenda si conclude in maniera positiva.
Un film di Godfrey Grayson. Con Glynis Johns, Jack Hulbert, John Justin Titolo originale The Spider’s Web. Giallo, Ratings: Kids+13, durata 90′ min. – Gran Bretagna 1960. MYMONETRO La tela del ragno [2] valutazione media: 2,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Per evitare che la figlia venga incriminata per omicidio, moglie di diplomatico occulta il corpo con l’aiuto di tre amici. Tratto da un dramma (1954) di Agatha Christie, è un discreto giallo con una suspense che tiene fino alla fine.
Un giovane barbiere di paese (siamo negli anni Venti) è paralizzato agli arti inferiori per una malattia psicosomatica. I medici credono che la malattia sia legata alla fine della sua love story con una ricca ragazza del posto. Infatti è vero: il giovane riprenderà l’uso degli arti quando riconquisterà per sempre il cuore della bella. Prima però accadranno tante cose (inclusa l’incarcerazione per antifascismo del giovanotto).
Al fine di evitare la partenza per il fronte africano, Antonio, un soldato settentrionale, sposa la napoletana Giovanna, cui si sente subito legato da grande passione. Quando si fingerà pazzo per non doversi più separare da lei, scoperto, dovrà partire per la campagna di Russia. Dopo la ritirata del 1943, i soldati italiani ritornano a casa, ma non Antonio, che figura nelle liste dei dispersi. Decisa a non mollare e convinta com’è che sia ancora vivo, la risoluta Giovanna partirà per cercarlo fino in Russia e in Ucraina.
Una ragazza scampata alla furia di un pazzo sconosciuto denuncia l’accaduto ad un poliziotto. Poco dopo afferma che l’uomo – che in quell’occasione ha ammazzato sua cugina – è suo fratello, innamorato della defunta. Il giovane viene messo in prigione, ma un particolare porta la polizia su una nuova pista.
The Leisure Seeker è il soprannome del vecchio camper con cui Ella e John Spencer andavano in vacanza coi figli negli anni Settanta. Una mattina d’estate, per sfuggire ad un destino di cure mediche che li separerebbe per sempre, la coppia sorprende i figli ormai adulti e invadenti e sale a bordo di quel veicolo anacronistico per scaraventarsi avventurosamente giù per la Old Route 1, destinazione Key West. John è svanito e smemorato ma forte, Ella è acciaccata e fragile ma lucidissima. Il loro sarà un viaggio pieno di sorprese.
Una forma di vita extraterrestre si riproduce sulla Terra dando origine ad una strana pianta i cui baccelli hanno la capacità di duplicare nelle fattezze e nella personalità gli esseri umani colti nel sonno e di sostituirsi ad essi. Elizabeth Driscoll che ha trovato una di queste piante e incuriosita l’ha portata a casa, comincia ad avvertire l’agghiacciante sensazione che il suo compagno Jeff sia diventato un’altra persona. La ragazza si confida con il collega Matthew Bennell. Questi, appreso dall’amico psichiatra David che numerosi pazienti lamentano le stesse ansie, si risolve ad avvertire le autorità, incontrando da un lato scetticismo e incredulità e dall’altro sospetta disponibilità. Matthew non sa più di chi fidarsi, ma è tardi. I baccelli, ormai, hanno invaso la città.
Da un romanzo di Ken Follett: due storie che alla fine s’intrecciano. Un’inafferrabile spia nazista che si nasconde in Inghilterra durante la seconda guerra mondiale e una giovane coppia che, dopo nozze infauste, va ad abitare al largo delle coste britanniche. Comincia come un film d’inseguimento, continua come un thriller, si conclude come una tragedia d’amore, ma è una spy-story . Tutto funziona, ma il vero punto di forza è D. Sutherland che dà credibilità a un personaggio multiforme.
Un prete cattolico è coinvolto in una serie di assassini che hanno come vittime sacerdoti e suore cattoliche. Il prete viene avvicinato dall’omicida che gli svela in confessione che ucciderà ancora. A poco a poco la verità salta fuori
Tratto da un’idea dello scalatore Reinhold Messner, il film narra la sfida tra Vince Roccia, un famoso rocciatore solitario, e un giovane e presuntuoso tecnico della scalata. In realtà l’unico uomo ad aver raggiunto la vetta è qualcun altro, che ha avuto il gusto di lasciare una piccozza con una foto di Mae West. Strutturato come un buon film televisivo ma al di sotto delle aspettative per un autore come Herzog. È stato presentato alla Mostra del cinema di Venezia.
Charlie Croker e la sua banda hanno messo a segno un colpo miliardario sottraendo lingotti d’oro da un palazzo veneziano. Ma qualcuno all’interno del gruppo ha deciso di tenersi tutto per sè, non esitando a eliminare il vecchio John, padre spirituale del gruppo, pur di mettere le mani sul malloppo. Urge vendetta: e quale vendetta migliore che riappropriarsi del maltolto, inscenando il più gigantesco ingorgo della storia per poter scappare indisturbati o quasi a bordo di tre Mini? Che la fantasia ad Hollywood sia in drastica diminuzione si sa da tempo, e “The italian Job” lo conferma appieno: qui si va addirittura a ripescare un titolo non memorabile del 1969 pur di portare a casa uno straccio di idea. Ma l’idea in sè non basta, se non valorizzata da una sceneggiatura all’altezza. E qui, escludendo il buon inizio veneziano e l’adrenalinica mezz’ora finale, ci sono almeno sessanta minuti sonnacchiosi. Cast sulla carta notevole, ma decisamente sottoutilizzato: il regista viene dal video – clip, e purtroppo si vede benissimo. Smorto.
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