Un film di Woody Allen. Con Woody Allen, Janet Margolin, Marcel Hillaire, Lonny Chapman, Jan Merlin Titolo originale Take the Money and Run. Commedia, durata 85′ min. – USA 1969. MYMONETRO Prendi i soldi e scappa valutazione media: 3,54 su 16 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Un tipetto timido di Baltimora cerca di vincere il suo complesso di inferiorità con una carriera di criminale, ma non ne ha la vocazione. 1° film di Allen regista: una catena di gag divertenti, ingabbiate in una struttura parodistica (del cinema gangster, carcerario, ecc. e del giornalismo televisivo d’inchiesta), che talvolta sconfinano nel territorio dell’assurdo in efficace equilibrio tra l’umorismo verbale e la comicità visiva. Distribuito in Italia dopo Il dittatore dello stato libero di Bananas.
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Un film di Woody Allen. Con Téa Leoni, Woody Allen, Mark Rydell, Debra Messing, Tiffani-Amber Thiessen. Commedia, Ratings: Kids+13, durata 114 min. – USA 2002. MYMONETRO Hollywood Ending valutazione media: 2,94 su 17 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Val è un regista ridotto a girare spot pubblicitari in mezzo alle renne. La sua ex moglie, legata ora a un grosso produttore hollywoodiano, lo propone per un remake di un film dedicato a New York, città che lui conosce così bene da poter girare su questo soggetto anche a occhi chiusi. Fatto che puntualmente succede. Val viene infatti colto da cecità psicosomatica, ma non può perdere l’occasione del rilancio. Quindi, consigliato dal suo agente, si fa aiutare dall’interprete (il direttore della fotografia è cinese), il quale viene votato al segreto. Le riprese hanno inizio, ma il caos è pressoché totale. Si spera solo che Val abbia ben chiaro in testa come montare inquadrature che non sembrano avere senso. La ex moglie viene però a scoprire tutto e lo stesso accade a una giornalista molto curiosa. Il film non è dei migliori di Woody, ma ha dentro un’abbondante dose di divertimento malinconico. Cosa di meglio di un film girato al buio per riflettere sulle volatili sorti della settima arte? Per poter poi riversare abbondanti dosi di sarcasmo sulla macchina hollywoodiana a cui nulla importa se non il denaro? Woody lo fa da par suo con gag irresistibili, ma anche con la consapevolezza di un autore che sa di aver realizzato film quasi da cieco, che hanno trovato accoglienze contrastanti di qua e di là dell’oceano. Fare cinema per lui è ormai un’esigenza vitale.
Un film di Woody Allen. Con Woody Allen, Diane Keaton, John Beck, Mary Gregory, Don Keefer. Titolo originale Sleeper. Commedia, durata 88′ min. – USA 1973. MYMONETRO Il dormiglione valutazione media: 3,13 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Nel 2173, dopo 200 anni di ibernazione, un musicista di jazz riprende a vivere e viene coinvolto nella ribellione contro un potente dittatore. 4° film di W. Allen regista, è il più politico, ma anche il meno armonico: squilibrato nella trama, raccontata a parole più che in immagini; diseguale nei dialoghi e nelle gag comiche. La parodia della fantascienza è un genere difficilissimo, e anche Allen riesce soltanto in parte. La forza comica di molte trovate, l’irriverenza polemica (contro il potere, la tecnologia, i mass media), l’intelligenza sono, comunque, fuori discussione.Nell’edizione italiana il film scimmiottato da Allen è Ultimo tango a Parigi e non Un tram che si chiama Desiderio come nell’originale. Bravissima D. Keaton.
Un film di Woody Allen. Con Woody Allen, Jason Biggs, Christina Ricci, Danny DeVito, Stockard Channing. Commedia, durata 108 min. – Gran Bretagna, USA, Paesi Bassi, Francia 2003. MYMONETRO Anything Else valutazione media: 3,15 su 18 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Jerry Falk è un giovane aspirante scrittore di New York. Incontra Amanda, una ragazza libera e spregiudicata, e se ne innamora pazzamente. Amore e passione, però, non bastano a tenere in piedi la relazione e Jerry chiede aiuto al suo mentore. Questo film rappresenta una svolta nel cinema di Woody Allen per più motivi. Quello più esteriore è la sua presenza (per la prima volta dopo anni e anni di programmazione dei suoi film e anche dopo l’assegnazione del Leone d’oro alla carriera che fece ritirare da Carlo Di Palma) alla Mostra del Cinema di Venezia. Quelli invece più sostanziali stanno, come è giusto che sia, sul piano dello stile e del contenuto del film.Sul piano stilistico colpisce il frequentissimo uso che Woody fa dello sguardo in macchina. Jerry non perde occasione per rivolgersi allo spettatore, coinvolgendolo quindi direttamente nelle sue vicende.
Woody poi utilizza per la seconda volta un alter ego cinematografico in compresenza sullo schermo. Lo aveva già fatto con il personaggio di Michael Caine in Hannah e le sue sorelle ma il rapporto tra i due non era comunque così diretto. Qui invece la relazione dei due è da maestro ad allievo nella difficile scuola della vita. Il primo insegna al secondo come comportarsi e nessuno dei due è in ottime relazioni con se stesso e il mondo. Ne nasce un interessante duetto con variazioni sui temi cari al regista.
Ma dove la sorpresa si fa veramente grande è quando Woody reagisce ai soprusi con la violenza. Il suo personaggio non subisce più in totale passività. Che sia cambiato qualcosa dopo l’11 settembre? Certo è che il suo cinema costituisce sempre un invito a riflettere sull’uomo e sulla sua condizione perché Woody è perfettamente consapevole, come afferma il suo personaggio, che “Se uno va alla Carnegie Hall e vomita sul palco troverà qualcun altro disposto ad affermare che si è trattato di un’opera d’arte”. Allen non ama questo tipo di esibizioni e di estimatori.
Tuoni lontani è un film del 1973 diretto da Satyajit Ray. Vinse l’Orso d’oro al Festival di Berlino.
Gangacharan è il bramino di un villaggio, dove si occupa di insegnare, organizzare eventi religiosi e prevenire le epidemie. Ma nel 1943 imperversa la guerra, e con essa la carestia.
Purtroppo non ho trovato versione in ita e neanche versione con subita.
Un film di Luchino Visconti. Con Antonio Arcidiacono, Giuseppe Arcidiacono, Venera Bonaccorso, Nicola Castorino. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 160′ min. – Italia 1948. MYMONETRO La terra trema – Episodio del mare valutazione media: 4,32 su 11 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Liberamente ispirato a I Malavoglia (1881) di Giovanni Verga e concepito come la prima parte (l’episodio del mare) di una trilogia sui lavoratori siciliani, è l’ambizioso affresco narrativo delle lotte e delle sconfitte di ‘Ntoni Valastro e della sua famiglia di pescatori di Aci Trezza (CT) per liberarsi dallo sfruttamento dei grossisti di pesce. Opera di fascino indiscutibile, ma anche esemplare dell’interno dissidio viscontiano tra raffinato decadentismo e marxismo programmatico, tensione romanzesca e aristocratica contemplazione. Un frutto del decadentismo è l’uso del dialetto nell’edizione originale, il vernacolo di Aci Trezza, parlato dagli interpreti, veri pescatori locali, in presa diretta e poi sostituito da un dialetto più comprensibile. Sin da allora Visconti sfugge al populismo e punta al romanzo, ma guarda ai personaggi con un distacco che non si lascia commuovere e non commuove. Fotografia di G.R. Aldo con Gianni Di Venanzo alla macchina. Assistenti alla regia Francesco Rosi e Franco Zeffirelli. Restaurato nel 1993 a cura di G. Rotunno per il C.S.C
Regia di Ciro Guerra. Un film Da vedere 2015 con Jan Bijvoet, Brionne Davis, Luigi Sciamanna, Nilbio Torres, Antonio Bolivar. Cast completo Titolo originale: El abrazo de la serpiente. Genere Avventura, – Colombia, Venezuela, Argentina, 2015, durata 125 minuti. Uscita cinema giovedì 4 agosto 2016 distribuito da Movies Inspired. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,50 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Karamakate è un importante sciamano che, nell’Amazzonia nord-occidentale, vive in solitudine dopo lo sterminio del suo popolo da parte dei bianchi. Un giorno viene raggiunto dalla guida indigena Manduca che gli chiede di aiutare, con le sue arti mediche, un ricercatore gravemente ammalato. Dopo un iniziale rifiuto lo sciamano accetta di accompagnarli nella ricerca di una pianta medicinale molto rara, la yakruna. Spera così di riuscire a ritrovare anche qualche sopravvissuto della sua gente. Decenni dopo lo stesso Karamakate viene raggiunto da un etnobotanico americano che è alla ricerca della stessa pianta sulla base delle descrizioni lasciate da chi lo aveva preceduto. Per Karamakate inizia un viaggio nei ricordi.
Dopo l’epigrafe iniziale che descrive il potere di fascinazione della foresta amazzonica, lo spettatore ormai abituato ai documentari in stile National Geographic si potrebbe attendere una narrazione in cui esplodano colori (il verde su tutti). Invece Ciro Guerra, con questo film che ha vinto un premio alla Quinzaine di Cannes 2015 e ha ricevuto la nomination all’Oscar quale miglior film straniero, ci immerge in un bianco e nero di altissima presa visiva. Lo fa non solo per ricordarci che siamo dinanzi a una storia che riguarda il passato (seppure non lontanissimo) ma anche per potenziare (anche se potrebbe sembrare assurdo) la forza di un ambiente al quale la cosiddetta civiltà sta, oggi più che mai, creando danni incalcolabili che si riverberano poi sull’intero ecosistema planetario.
Un film di James Kenelm Clarke. Con Linda Hayden, Udo Kier, Fiona Richmond Titolo originale The House on Straw Hill. Drammatico, durata 80 min. – USA 1976. MYMONETRO La casa sulla collina di Paglia valutazione media: 2,00 su 1 recensione.
Simon si è suicidato dopo che l’amico Paul ha ottenuto un grosso successo letterario sfruttando una sua storia. La di lui vedova, Linda, si fa assumere come segretaria da Paul per ucciderlo.
Un film di Ruggero Deodato. Con Annie Belle, Christian Borromeo Drammatico, durata 88 min. – Italia 1980. MYMONETRO La casa sperduta nel parco valutazione media: 1,86 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Un ragazzo dalla natura ribelle e violenta trova sempre il modo di dare libero sfogo ai suoi impulsi distruttivi. Una notte, nel corso di una festicciola in una casa sperduta, trova pane per i suoi denti.
Un film di Delmer Daves. Con Edward G. Robinson, Lon McCallister, Judith Anderson Titolo originale The Red House. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 100 min. – USA 1947. MYMONETRO La casa rossa valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Cupo dramma di amore e di morte nella misteriosa casa rossa in mezzo alla boscaglia: Morgan (Edward G. Robinson), roso dai rimorsi per un terribile delitto commesso anni prima (ha ucciso l’amante e il marito di costei), finirà molto male, e con lui altri due loschi figuri.
Regia di Vadim Perelman. Un film con Jennifer Connelly, Ben Kingsley, Ron Eldard, Shohreh Aghdashloo, Frances Fisher. Cast completo Titolo originale: House of Sand and Fog. Genere Drammatico – USA, 2003, durata 126 minuti. – MYmonetro 2,64 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Katy è una tossicodipendente, abbandonata dal marito, che si rifugia nel bungalow sulla spiaggia lasciatole in eredità dal padre. Quell’unica cosa rimastale, le viene però requisita dalla contea per un disguido e messa all’asta. La casa viene acquistata dall’ex colonnello dell’aeronautica iraniana Behrani, che investe così i suoi ultimi averi e vi si trasferisce con la famiglia in attesa di specularvi. Ha inizio tra i due uno scontro legale e personale a viso aperto.
Un’attrice di indubbia bravura e un totem della recitazione che duettano su un soggetto strappalacrime dovrebbero bastare a fare un gran film. Questa dev’essere stata l’opinione della Dreamworks per portare avanti questo progetto da record di noiosità dell’esordiente Perelman. L’ennesimo film dove non accade assolutamente nulla per due ore (che una prevedibile tragedia nel finale dovrebbe risollevare), sottolinea che sarebbe ora che nei preventivi di produzione le case hollywoodiane tornassero ad inserire la voce “sceneggiatore”. Che spreco, di tempo (del pubblico) e di talento (degli attori).
Un film di James Robertson. Con Albert Salmi, James Houghton, Lynn Carlin, Stacy Keach Titolo originale The Witch Superstition. Horror, durata 96 min. – USA 1981. MYMONETROLa casa di Mary valutazione media: 2,69 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Guai a chi si avvicina alla casa di Mary, che altri non è se non una bionda bambina sotto le cui spoglie si manifesta la forza del male. Nessuno ne esce vivo. Tipico film dell’orrore con tanti effettacci.
Un film di Peter Walker. Con Anthony Sharp, Susan Penhaligon, Stephanie Beacham Titolo originale House of Mortal Sin. Giallo, durata 104 min. – Gran Bretagna 1965.MYMONETRO La casa del peccato mortale valutazione media: 2,25 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Padre Meldrim, un prete cattolico pieno di inibizioni, è stato forzato alla scelta ecclesiastica dalla madre, che sperava in questo modo di tenerlo legato meglio a sé. Ma ora la sessualità repressa di Meldrim si manifesta con spaventosa aggressività. Il sacerdote incomincia a registrare le confessioni delle giovani penitenti, le ricatta e le corteggia, uccidendo con gli strumenti del ministero sacerdotale tutti coloro che lo ostacolano.
Un film di Joe May. Con Margaret Lindsay, George Sanders Titolo originale House of the Seven Gables. Drammatico, b/n durata 89 min. – USA 1940. MYMONETRO La casa dei sette camini – La maledizione della morte valutazione media: 2,00 su 1 recensione.
Nella casa dei sette camini rivive lo spirito di un vecchio cattivone che fece condannare un innocente. Intrighi vari, finché il figlio del cattivone, che è della stessa pasta del padre in quanto a perfidia, muore fulminato da paralisi.
Subita per le parti non doppiate
Regia di Maurizio Nichetti. Un film con Paolo Villaggio, Alessandro Haber, Leo Gullotta, Anna Falchi, Fabiano Vagnarelli. Cast completo Genere Avventura, – Italia, 1995, durata 100 minuti. Uscita cinema venerdì 22 dicembre 1995 distribuito da IIF – Italian International Film. Valutazione: 2,00 Stelle, sulla base di 2 recensioni.
Un beluga ( Delphinapterus leucas , detto delfino bianco) è inseguito nei mari di Grecia dal povero Billy Bolla (P. Villaggio), attore di varietà, di cui ha inghiottito il libretto della pensione, e dal truce Marcov (A. Haber), trafficante d’armi che vorrebbe servirsene come siluro in un attentato terroristico. Sarà salvato dai ragazzini. Ideata e prodotta da Ciro Ippolito, tratta da un romanzo di Emilio Nessi, questa commedia di avventure marinaresche in chiave di favola appartiene più a lui che a Nichetti che trasforma Villaggio e Haber in personaggi da cartoon e lascia spazio all’ottimo L. Gullotta che s’inventa un grammelot greco-partenopeo che non dispiacerebbe a Fo.
Conan il ragazzo del futuro (未来少年コナン Mirai shōnen Konan?) è un anime televisivo di 26 episodi, diretto da Hayao Miyazaki(con la collaborazione di Keiji Hayakawa e Isao Takahata), libero adattamento del romanzo di Alexander KeyThe Incredible Tide
La storia si svolge negli anni 2028-2030, in un contesto post-apocalittico. Nei decenni precedenti l’inizio della storia l’avanzamento della scienza e della tecnologia avevano portato a scoperte sorprendenti per l’umanità. Tra queste una potente forma di antigravità, la possibilità di sfruttare in modo efficiente l’energia solare e di trasmetterla tramite microonde e un modo estremamente distruttivo di utilizzare l’energia elettromagnetica. Grazie a queste conquiste tecnologiche vennero esplorati altri pianeti, fu costruita una grande stazione orbitante per la raccolta dell’energia solare, furono varate vaste flotte di enormi aerei da guerra e fu costruita Indastria, un complesso scientifico e industriale che rappresentava la summa del progresso e della tecnica dell’epoca. La più grande speranza era riposta nell’energia solare, che prometteva una prosperità senza limiti per tutta l’umanità.
Purtroppo, nel luglio del 2008, l’ostilità tra due potenti nazioni rivali provocò la Terza Guerra Mondiale. Nel corso del conflitto le esplosioni di bombe elettromagnetiche – molto più potenti di qualsiasi arma atomica conosciuta – distrussero in poche ore oltre la metà della superficie della Terra. La stessa crosta terrestre ne risentì e l’asse di rotazione del pianeta fu spostato. La conseguenza di questi sconvolgimenti fu la frattura dei continenti che in gran parte si inabissarono sotto gli oceani. Solo pochi sopravvissuti riuscirono per caso a salvarsi dalle ondate di marea, rimanendo isolati nei pochi territori emersi. Tutti dovettero abbandonare le abitudini urbane del passato e ricominciare da zero a sopravvivere di quello che la natura poteva offrire; i più organizzati fondarono, dopo un duro inizio, villaggi agricoli. I gruppi umani che non riuscirono a organizzarsi regredirono invece a una vita primitiva e miserevole.
Un film di Kenji Mizoguchi. Con Kinuyo Tanaka, Nobuko Otowa, Yuji Hori, Kiyoko Hirai Titolo originale Oyû-sama. Drammatico, durata 94 min. – Giappone 1951.
Insieme a Il ritratto della signora Yukie La signora Musaschino questo film fa parte di una trilogia sul tema della sconfitta sentimentale di tre donne idealizzate. La signora Oyu narra la storia di un amore impossibile tra la vedova Oyu (che deve vivere nella casa del marito per crescere il figlio-erede) e il marito della sorella. Sensibile al valore della tradizione ma anche spinta dalle passioni (l’erotismo è una delle componenti fondamentali del cinema del maestro giapponese), Oyu vive una situazione di lacerazione e di incolmabile solitudine di una esistenza non desiderata, ma accettata.
Un film di Kenji Mizoguchi. Con Michiyo Kogure, Yoshiko Kuga, Ken Uehara, Eijiro Yanagi Titolo originale Yuki fujn ezu. Drammatico, durata 90 min.
Hamako entra a servizio presso la lussuosa villa di Atami della figlia del governatore della provincia, la signora Yuki, che Hamako, sin da piccola, aveva idealizzato come gran dama dalla vita felice. Ma è disillusa quando, al suo arrivo il giovane e simpatico, nonché pettegolo e ficcanaso servo Seitaro, le racconta che la vita della padrona non è poi tanto felice, dato che il marito di lei, Naoyuki, ha un amante, Ayako, con la quale vive a Kyoto, e che Yuki stessa, si vocifera, avrebbe come amante l’insegnante di musica Masaya.
Un film di Bahram Beizai. Con Adnan Afravian, Parviz Purhosseini, Susan Taslimi, Akbar Dudkar, Farrokhlagha Hushmand. continua» Titolo originale Bashù, gharibeh kuchak. Drammatico, Ratings: Kids+13, durata 118 min. – Iran 1989.
Uno dei primi, se non addirittura il primo in assoluto, film distribuiti in Italia del cinema iraniano. Di grande interesse artistico. Ottima l’interpretazione dell’attrice Sussan Taslimi. Un ragazzino di colore vede distruggere la propria casa. Fugge su un camion diretto verso un’altra parte dell’Iran. Qui, atterrito dalle esplosioni, scappa di nuovo.
Regia di Kore’eda Hirokazu. Un film con You, Hiroshi Abe, Yoshio Harada, Ryôga Hayashi, Haruko Kato, Kirin Kiki. Cast completo Titolo originale: Aruitemo aruitemo. Genere Drammatico – Giappone, 2008, durata 114 minuti.
Un giorno d’estate, i figli ormai adulti tornano a visitare i genitori anziani nella casa che abitano da anni. Il figlio e la figlia sono accompagnati dalle rispettive famiglie per questa che è una rara occasione per riunire tutto il clan familiare. Si ritrovano per commemorare l’altro figlio (fratello), il maggiore dei tre, tragicamente annegato in un incidente quindici anni prima. La casa avita appare spaziosa, confortante e immutabile, come sempre. Ma qualcosa, nel gruppo familiare, nelle singole persone, è impercettibilmente mutata.