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Regia di Salvo Cuccia. Un film con Filippo LunaBarbara TabitaPaolo BrigugliaMaziar FirouziOrio ScadutoCast completo Genere Drammatico, – Italia2015durata 93 minuti. Uscita cinema giovedì 23 giugno 2016 distribuito da Abra&Cadabra. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,04 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Palermo, 1995. Tra i banchi del mercato, due ragazzi sono colpiti alle spalle da sicari ‘mafiosi’. Uno muore, l’altro sopravvive ma è questione di ore. Un commissario cupo e introverso indaga. A casa lo aspetta la consorte, una donna inconsolabile per il rapimento di un bambino avvenuto due anni prima e per non averne uno suo da stringere. In cortile un collega si accende un’altra sigaretta e rimane in attesa di sapere dove condurlo. Con l’aiuto dei suoi uomini, ferma e preleva un giovane geometra che sospetta prossimo ai ragazzi uccisi. Ma è evidente che il ragazzo non sa nulla. Nondimeno, ostinato a ottenere una confessione, il commissario passa alle maniere forti. La moglie intanto resiste lungo i corridori di una casa ingombrante e ingombrata di ‘buone cose di pessimo gusto’. Sola e fragile è assediata dalle apparizioni del bambino rapito che sogna un cavallo e del fratello pentito che rivela la faccia oscura del cognato. La tensione sale, i nervi cedono e la situazione fuori e dentro casa sfugge di mano.

 Lo scambio
(2015) on IMDb

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Regia di Woody Allen. Un film Da vedere 1988 con Gene HackmanMia FarrowGena RowlandsIan HolmBlythe DannerSandy DennisCast completo Titolo originale: Another Woman. Genere Commedia – USA1988durata 81 minuti. – MYmonetro 3,29 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Dovendo scrivere un libro con il massimo della concentrazione, Marion, docente universitaria, affitta un appartamento ammobiliato a Manhattan. Un giorno, mentre sta lavorando, sente delle voci : si tratta di un uomo che ammette la propria omosessualità. Nell’appartamento vicino c’è lo studio di uno psicanalista: La griglia dell’impianto di aerazione fa da conduttore dei suoni. Marion sentirà così anche la voce di una donna che racconta il proprio profondo disagio esistenziale. Marion non vuole spiare l’intimità altrui e mette due cuscini contro la grata che non le facciano sentire i colloqui. Non resiste però alla tentazione di guardare attraverso lo spioncino quando la porta del vicino si apre.

Another Woman (1988) on IMDb
Locandina I lunedì al sole

Un film di Fernando León de Aranoa. Con Javier Bardem, Luis Tosar, José Ángel Egido, Nieve de Medina Titolo originale Los lunes al sol. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 115 min. – Francia, Spagna, Italia 2002. MYMONETRO I lunedì al sole * * * 1/2 - valutazione media: 3,69 su 10 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Spagna, una città del nord che deve fronteggiare i problemi della crisi industriale. Santa, Josè, Lino, Reina, Amador, Serguei: amici da sempre, che dopo aver perso il lavoro ai cantieri navali, consumano i giorni tra bevute al bar, discorsi filosofici, e improbabili ricerche di nuove occupazioni. Fra le malinconie di un futuro difficile e le gioie momentanee che scrosciano all’improvviso. Sempre pronti a non dimenticare l’unico bene prezioso che è rimasto loro: la dignità.
Investito da un diluvio di Premi Goya (l’equivalente spagnolo dei nostri David), il film è una godibile commedia che si avvale di una scrittura sapiente e, soprattutto, di una recitazione magistrale di tutti gli attori, in special modo di Bardem, giunto ormai ad una fantastica maturità espressiva. Posizionandosi fra il Loach meno manicheo (quello di Piovono pietre e Riff raff, per intenderci) ed il Kaurismaki più solare, de Aranoa confeziona un piccolo capolavoro: commuove senza indisporre, fa riflettere senza essere saccente, e talora trova anche il tempo di farci divertire.

Mondays in the Sun (2002) on IMDb

Regia di Stéphane Brizé. Un film Da vedere 2015 con Vincent Lindon, Karine de Mirbeck, Matthieu Schaller, Yves Ory, Xavier Mathieu, Paul Portoleau, Pierre-Jean Feld, Philippe Vesco, Christophe Rossignon, Noël Mairot, Catherine Saint-Bonnet, Roland Thomin, Hakima Makoudi, Tevi Lawson, Fayçal Addou. Titolo originale: La loi du marché. Genere Drammatico, – Francia2015durata 92 minuti. Uscita cinema giovedì 29 ottobre 2015 distribuito da Academy Two. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,16 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Thierry è un 50enne con moglie casalinga e figlio disabile, in cerca di occupazione perché licenziato dall’azienda per cui lavorava da 25 anni. Tutti si approfittano di lui, che alla fine deve accettare di fare la guardia interna in un supermarket. Sceneggiato con Olivier Gorce, è il 6° film del regista: un’opera d’autore sulla depressione post 2008 “che occhieggia dalle parti di Ken Loach e dei fratelli Dardenne” (Christoph Brangé), ma con un sottotesto etologico – l’animale ferito su cui si accaniscono le iene – ed etico – l’eroismo del giusto, fatto di mitezza e rassegnazione ma anche di indignazione e coraggio. Stile originale, rigorosamente realistico ed essenziale, ellittico e sincopato, con lunghi piani sequenza, inquadrature di 3/4 di spalle e di quinta, assenza di commento musicale, fotografia (Eric Dumont) volutamente opaca. Meritata Palma d’oro per il miglior attore protagonista a Lindon, capace di un’interpretazione esteriormente minimalista, interiormente massima.

 La legge del mercato
(2015) on IMDb

Regia di Hu Bo. Un film Da vedere 2018 con Yu ZhangYuchang PengUvin Wang. Genere Drammatico – Cina2018durata 230 minuti. Valutazione: 3,50 Stelle, sulla base di 1 recensione.

In una giornata qualsiasi nella periferia di una città della Cina settentrionale, le vite di quattro personaggi sono destinate a incontrarsi. Hoodlum Yang Cheng, che ha tradito il suo migliore amico andando a letto con la moglie, viene scoperto dall’uomo . Wei Bu, dopo aver reagito a un atto di bullismo, è in fuga dalla scuola inseguito dal fratello del suo aggressore. La sua compagna di classe Huang Ling ha una relazione con un uomo sposato e una madre alcolista da cui vorrebbe scappare. E l’anziano Wang Jin decide di mettersi in strada, cacciato di casa dal figlio che lo vorrebbe in un ospizio.

An Elephant Sitting Still (2018) on IMDb

Regia di Youssef Chahine. Un film Da vedere 1997 con Nour El-SherifLaila ElouiMahmoud Hémeida. Titolo originale: Al Massir. Genere Drammatico – EgittoFrancia1997durata 135 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,00 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Chahine è considerato uno dei maestri del cinema africano, forse il più “avanzato” dell’intera cultura araba. Ha dovuto superare i settanta per avere un suo film distribuito in Italia e fortuna che aveva vinto un premio speciale a Cannes nel 1996. La storia è importante: nell’Andalusia del XII secolo, in mano agli arabi, a Cordoba, si scontrano i poteri dello sceriffo, degli integralisti e dei vari signorotti. Personaggio decisivo è il filosofo Averroè, che vive sul filo del rasoio e potrebbe finire sul rogo. I suoi allievi copieranno i suoi scritti e li metteranno in salvo. Opera davvero particolare, profonda, universale. “Tutte le volte che taglio una gola so di avvicinarmi al paradiso” dice un fanatico. Chiara affermazione di Chahine contro la tremenda e incomprensibile tragedia dell’integralismo. Ma la sua attenzione è ancora più larga, umana corale e individuale. Alla fine la sua soluzione è squisitamente islamica.

Destiny (1997) on IMDb
I love you di Marco Ferreri – Italia -1986 | Cinema e Psicoanalisi di  Ignazio Senatore

Regia di Marco Ferreri. Un film con Christopher LambertAnémoneEddy MitchellMaurizio DonadoniMarc BermanAgnès SoralCast completo Genere Drammatico – ItaliaFrancia1986durata 102 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 – MYmonetro 3,13 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Alla periferia di Parigi, il giovane Michel ha tutto per essere soddisfatto (bella casa, ogni comodità, lavoro redditizio, molte donne), ma si annoia, demotivato. La sua vita cambia quando trova un portachiavi (un volto di donna in porcellana) che risponde “I love you” a chi gli fischia, e se ne innamora perdutamente. Quando dopo un incidente, non può più fischiare, il suo destino è segnato. Ferreri “chiude in un cerchio tutta la sua poetica… recupera il sogno dell’uomo, annullandolo definitivamente” (Angela B. Saponaro). Ideato dal regista che l’ha prodotto con la moglie e scritto con Enrico Oldoin e Didier Kaminka. Desolata ode all’onanismo con un protagonista monocorde. Non è più solitudine: è “solità” (Ida Magli).

Boyz'n the Hood. Strade violente - DVD - Film di John Singleton Drammatico  | IBS

Un film di John Singleton. Con Ice CubeRedge GreenMorris ChestnutCuba Gooding Jr.Nia Long. continua» Titolo originale Boyz’n the HoodDrammaticoRatings: Kids+16, durata 112 min. – USA 1991MYMONETRO Boyz ‘n the Hood ***1/2- valutazione media: 3,70 su 6 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

1984. Tré Styles di dieci anni vive con la madre single, Reva a Inglewood, in California. Dopo che Tré entra in una rissa a scuola, il suo insegnante informa Reva che suo figlio è molto intelligente ma ha un temperamento volatile e manca di rispetto. Preoccupata per il futuro di Tré, Reva lo manda a vivere nel quartiere Crenshaw di Hyde Park (che si trova a South Central Los Angeles) con suo padre, Jason “Furious” Styles, da cui spera che Tré apprenderà preziose lezioni di vita e di essere capace di maturare, ma gli assicura che gli sarà permesso di tornare da lei un giorno.

Boyz n the Hood (1991) on IMDb
Silent Light - Wikipedia

Un film di Carlos ReygadasDrammaticodurata 142 min. – Messico, Francia 2007.

I Mennoniti costituiscono una comunità di ispirazione religiosa che vive nel nord del Messico. Essi traggono origine dagli anabattisti protestanti svizzeri del Sedicesimo secolo. Ritengono che il battesimo sia una scelta che va compiuta da adulti, sono legati a un pacifismo di impronta radicale e, pur accettando le auto e la medicina moderna, rifiutano i mezzi di comunicazione di massa come il telefono o Internet. Il film di Reygadas narra le vicende di uno di loro, Johan, il quale, sposato e padre si innamora di un’altra donna.
Il regista che ha visto nascere e consolidarsi la propria fama internazionale proprio grazie al Festival di Cannes (prima con Japon e poi con Battaglia nel cielo) si diverte (nel senso positivo del termine) a stupire. Se con Battaglia nel cielo aveva scandalizzato grazie a una sessualità esibita a pieno schermo, qui assume uno sguardo che fa prevalere l’attenzione al paesaggio. Tanto da far parlare di cinema dreyeriano con però una variante fondamentale: in Dreyer oltre lo schermo c’è Dio, mentre qui l’Essere Supremo è assente. È forse però proprio grazie a questa ecletticità di stile che Reygadas ci dimostra di essere un regista meritevole di attenzione. C’è chi come Kim ki-Duk ha bisogno di coerenza, e chi invece ci guadagna nel mutare ottica. A ciascuno il suo cinema. L’essenziale, sia per il critico che per lo spettatore, è che si percepisca un’onestà di fondo. Che a Reygadas non fa difetto.

Silent Light (2007) on IMDb

Regia di Lina Wertmüller. Un film Da vedere 1972 con Giancarlo GianniniMariangela MelatoLuigi DibertiTuri FerroAgostina BelliCast completo Genere Commedia – Italia1972durata 121 minuti. – MYmonetro 3,09 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un siciliano, licenziato a causa delle sue idee politiche, grazie all’intervento della mafia trova lavoro come metallurgico in una fabbrica di Torino. Qui diventa amante di una ragazza che gli dà un figlio; al suo ritorno a casa, scoprendo che la consorte è incinta di un brigadiere, ne seduce la moglie per vendetta.

The Seduction of Mimi (1972) on IMDb

Regia di Howard Zieff. Un film con Nastassja KinskiDudley MooreArmand AssanteAlbert Brooks. Titolo originale: Unfaithfully Yours. Genere Commedia – USA1984durata 96 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 1 recensione.

Direttore d’orchestra gelosissimo si convince dell’infedeltà della moglie e immagina di vendicarsi uccidendola e facendo ricadere la colpa sull’amante presunto. Rifacimento riduttivo di Infedelmente tua (1948), è una storia di equivoci, ricca d’invenzioni e di lazzi, che conserva un po’ del fascino originale. Il punto di forza è l’interpretazione di Moore.

Unfaithfully Yours (1984) on IMDb
Locandina italiana Il gioco di Ripley

Un film di Liliana Cavani. Con John Malkovich, Dougray Scott, Ray Winstone, Chiara Caselli, Lena Headey Titolo originale Ripley’s Game. Thriller, durata 110 min. – Italia, Gran Bretagna 2002. MYMONETRO Il gioco di Ripley * * 1/2 - - valutazione media: 2,55 su 12 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Dal romanzo di Patricia Highsmith. Mr. Ripley è un raffinato quanto crudele trafficante in opere d’arte. Concluso alla sua maniera un affare per lui vantaggioso, si ritira nella sua villa in Veneto con la compagna di una musicista. Qui lo raggiunge il suo ex braccio destro che chiede aiuto per eliminare a Berlino dei potenti rivali slavi. Ripley non vuole entrare in gioco in prima persona ma vuole mettere alla prova l’onestà di fondo di un corniciaio che non lo stima. È sicuro che costui, gravemente ammalato, cederà dinanzi alla prospettiva di forti guadagni e si trasformerà in killer. Liliana Cavani gira un film come qualsiasi altro professionista del genere. Il suo tocco personale non compare mai mentre è evidente il piacere con cui Malkovich delinea un personaggio già portato sullo schermo in precedenza e cerca di distanziarsi il più possibile dall’immagine che ne ha dato di recente il cinema americano. Il film ruota totalmente intorno a lui. Ed è bene che sia così, anche perché l’attore ci aggiunge quel tanto di “hannibalesco” che non guasta.

Ripley's Game (2002) on IMDb

Un film di Michael Apted. Con Lee Marvin, William Hurt, Ian Bannen, Joanna Pacula Thriller, durata 128 min. – USA 1983. MYMONETRO Gorky Park * * - - - valutazione media: 2,44 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Dal best-seller di Martin Cruz Smith, ecco una spy-story geniale e complessa come un vero rompicapo. In una gelida mattina d’inverno, nel parco Gorky di Mosca, vengono ritrovati tre cadaveri: due uomini e una donna, sfigurati e con i polpastrelli abrasi per impedirne l’identificazione. Le indagini vengono affidate a un giovane e solerte ispettore, suo malgrado seguito anche dagli agenti del Kgb. Colpi di scena e tensione ben dosata: un piccolo capolavoro nel suo genere.

Gorky Park (1983) on IMDb
Locandina Poor Cow

Un film di Ken Loach. Con Terence StampCarol WhiteJohn BindonQueenie WattsMalcolm McDowell Drammaticodurata 104 min. – Gran Bretagna 1967.

Joy è sposata con un ladro professionista che oltre a maltrattarla la lascia ben presto sola perché finisce in prigione. Per Joy seguono altri amori, tutti sfortunati, fino a che il marito esce di prigione e ricomincia a maltrattarla.

Poor Cow (1967) on IMDb
Locandina Musikanten

Un film di Franco Battiato. Con Alejandro JodorowskySonia BergamascoFabrizio Gifuni, Juri Camisasca, Chiara ContiBiograficodurata 92 min. – Italia 2005uscita venerdì 3 marzo 2006. MYMONETRO Musikanten **--- valutazione media: 2,34 su 27 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Un film che lascia senza parole e non perché si abbandoni solo alla musica, ma perché la prima reazione che suscita, per chi non abbia avuto la furbizia di fuggire dopo la prima mezz’ora, è il silenzio. Un silenzio pregno però di domande, prima fra tutte: come è possibile che un film del genere sia stato prodotto? Ancora: come hanno potuto artisti del livello di Alejandro Jodorowsky, ma anche un Fabrizio Gifuni e una Sonia Bergamasco, parteciparvi come attori? Ma soprattutto come pensare di farlo uscire nelle sale cinematografiche? Dopo il primo, ben più promettente Perduto Amor, Franco Battiato è andato a impelagarsi in una storia senza capo né coda, al limite fra verosimiglianza e comicità (ma inevitabilmente più vicino a questa). A parte la qualità (volutamente?) amatoriale della fotografia, del montaggio, le battute improbabili dei personaggi, l’imbarazzo più pesante sta nelle vicende della coppia di autori televisivi protagonista. Alla ricerca di studiosi, scienziati e filosofi da intervistare per il loro programma in giro per il mondo, i due incontrano uno sciamano che sottopone la Bergamasco a una seduta di ipnosi regressiva. Lei, nella vita ossessionata da Beethoven, scopre di esserne stata, in una vita precedente, il principe mecenate. Da qui un lungo flash back sugli ultimi anni di vita, le manie e le follie di questo Beethoven-Jodorowsky. E poi il finale: il ritorno alla “realtà” con la tv dell’albergo dove alloggia la troupe televisiva che annuncia il colpo di stato di un fantomatico partito democratico mondiale. A tratti didascalico, a tratti enigmatico, sempre pretenzioso e inutilmente intellettualistico.

Musikanten (2005) on IMDb
The Dance of Reality - Wikipedia

Un film di Alejandro Jodorowsky. Con Alejandro Jodorowsky, Brontis Jodorowsky, Axel Jodorowsky, Adan Jodorowsky, Pamela Flores.  Titolo originale La danza de la realidad. Biografico, durata 130 min. – Cile 2013. MYMONETRO La danza della realtà * * * - - valutazione media: 3,00 su 1 recensione.

Figlio di emigranti ebrei ucraini esiliati in Cile, Jodorowsky reimmagina la propria infanzia, conservando la verità dei personaggi ma trasponendo gli eventi in un universo poetico. In questa biografia immaginaria, Alejandrito cresce nella merceria “Ukrania” del padre, ateo e severissimo, che lo costringe a prove di resistenza fisica e coraggio eroico, mentre la madre, le cui parole escono sotto forma di canto, rappresenta un porto sicuro e sentimentale. Ma è proprio il padre, Jaime, il vero protagonista di questo poema epico che lo vede passare dallo stalinismo convinto alla fascinazione per il dittatore don Carlos Ibañez, che si era ripromesso di uccidere, fino alla redenzione e alla riscoperta di sé.
C’è veramente tanto di tutto in questo racconto: ci sono l’Odissea di Omero, l’Amarcord di Fellini, il Vangelo (la parabola di Jaime lo vedrà prima storpio poi falegname poi martire), ci sono estratti dai libri dell’autore stesso e c’è la psicomagia da lui teorizzata (anche se qui mai nominata), affidata alla figura della madre, che guarisce il marito dalla peste e dall’infermità e il figlio dalla paura dell’oscurità. Il racconto è lungo, dunque, ma straordinariamente coerente nella resa visiva, nonostante le continue invenzioni sceniche e l’avvicendarsi di costumi fantasiosi e situazioni spettacolari (come la mostra canina o la morìa di pesci sulla battigia).
Il ritorno del regista dopo ventitrè anni di lontananza dal cinema avviene dunque nel nome del suo spirito migliore e più apprezzato, quello surrealista o, in questo caso, soprattutto simbolista, e ha tutta l’aria di un gesto psicomagico esso stesso, dall’impatto emotivo comprovato. Si ride e ci si commuove, in un film in cui la madre crede che suo figlio sia una reincarnazione di suo padre e intanto Jodorowsky stesso adopera il talento istrionico di suo figlio Brontis per fargli interpretare suo padre, a dimostrazione di una complementarietà senza contraddizioni tra esperienza artistica e esperienza di vita (come del resto ribadisce la presenza in scena del regista demiurgo, presenza comunque discreta).
Non mancano, evidentemente, le esagerazioni e gli eccessi, specie nel capitolo cristologico, o nell’evocazione del circo ma fanno parte del pacchetto e sono onorevolmente bilanciati dalla presenza di sequenze di rara bellezza (il bambino nero di lucido da scarpe) e intensità narrativa (il piccolo lucidascarpe che annega a causa della suola nuova e liscia). Jodoroswky si conferma dunque un regista che crede ancora, potentemente, nell’immagine e nella costruzione dell’inquadratura, senza però rinunciare ad una narrazione altrettanto ricca ed evocativa.

The Dance of Reality (2013) on IMDb

Regia di Ken Loach. Un film Da vedere 2014 con Barry WardSimone KirbyJim NortonAndrew ScottFrancis MageeMikel MurfiCast completo Titolo originale: Jimmy’s Hall. Genere Drammatico, – Gran BretagnaIrlandaFrancia2014durata 109 minuti. Uscita cinema giovedì 18 dicembre 2014 distribuito da Bim Distribuzione. – MYmonetro 3,07 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Irlanda 1932, sullo sfondo della Grande Depressione, va al governo il partito repubblicano di sinistra (Fianna Fáil). Jimmy Gralton, piccolo proprietario di idee socialiste fuggito a New York perché nel mirino della destra durante la guerra civile del 1922, può tornare a casa. I nuovi giovani, per i quali è un eroe, gli chiedono di riaprire il capannone-balera dove organizzava feste da ballo, ma che era anche una sorta di scuola popolare con corsi di letteratura, pittura, pugilato, danze popolari. Jimmy riapre la sua hall , che diventa anche una “camera del lavoro” dei contadini affittuari, sfrattati dai grandi proprietari. È preso di nuovo di mira dai notabili di destra e soprattutto dal potente parroco che, pur stimandolo, lo considera, a ragione, un pericolo mortale per la Chiesa cattolica. 25° film di Loach, ricavato, almeno parzialmente, da una ricerca documentaria su un personaggio reale, è forse il più riuscito frutto della ventennale collaborazione alla sceneggiatura con Paul Laverty: 1) perché sublima l’ideologia nell’ideale, innalza l’impegno politico a impegno esistenziale, amplia la lotta di classe a lotta di cultura, di modo di vivere, di umanità, coniugando il pane e le rose, il politico e il privato; 2) perché, in forme classiche, rende come non mai la bellezza dell’Irlanda, quella naturale – nelle mille sfumature del suo vitale, prorompente, profondo verde (fotografia di Robbie Ryan) – e quella storico-sociale, attraverso le architetture, gli arredi, le vesti, gli ornamenti della sua civiltà contadina del primo ‘900 (scene di Fergus Clegg, costumi di Eimer Ni Mhaoldomhnaigh). La distinzione tra migliori e peggiori emerge netta, ma senza manicheismi: la figura del parroco tiene onorevolmente testa a quella di Jimmy, quasi come nelle vere tragedie, in cui si scontrano due verità equivalenti. Storicamente, fornisce un’immagine icastica della pervasività del controllo sociale esercitato dalla Chiesa cattolica. Distribuisce BiM. Presentato a Cannes 2014.

Jimmy's Hall (2014) on IMDb

Regia di Woody Allen. Un film Da vedere 1987 con Denholm ElliottMia FarrowDianne WiestElaine StritchSam WaterstonJack WardenCast completo Titolo originale: September. Genere Drammatico – USA1987durata 82 minuti. – MYmonetro 2,99 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un Woody Allen drammatico, alla Bergman (per questa ragione snobbato dal pubblico). Siamo in una città qualunque del Mid-West. Un gruppo di persone, dopo aver trascorso l’estate apparentemente in concordia, all’arrivo dell’autunno sfoga tutti i rancori repressi in anni e anni di armonia in fondo coatta. La madre litiga col marito, la figlia con la madre rimproverandole le sue nevrosi di bambina e di adulta. E litiga anche con la migliore amica, colpevole, secondo lei, d’averle soffiato l’innamorato. Partecipa anche un anziano vicino da sempre innamorato della madre.

September (1987) on IMDb

Regia di Woody Allen. Un film Da vedere 2007 con Ewan McGregorColin FarrellHayley AtwellSally HawkinsTom WilkinsonCast completo Titolo originale: Cassandra’s Dream. Genere Drammatico, – USAGran Bretagna2007durata 108 minuti. Uscita cinema venerdì 1 febbraio 2008 distribuito da Filmauro. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 2,91 su 25 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Colin Farrell e Ewan McGregor sono due fratelli di origine proletaria. Il primo fa il meccanico, ha il vizio del gioco e un’attrazione fatale per il whisky, il secondo aiuta il padre al ristorante e coltiva confuse ambizioni di riscatto sociale. Quando il ricco zio, trasferitosi in Cina per affari, va a trovarli, i due si precipitano a chiedergli un prestito per uscire dai rispettivi impasse: uno è infatti nei guai con i creditori per aver contratto un debito di gioco, mentre l’altro ha perso la testa per una sensuale, misteriosa e volubile attrice dilettante, con la quale sogna di trasferirsi a Los Angeles. Lo zio si rivela disponibile ad aiutarli, ma pone una condizione pesante come un macigno: sarebbero disponibili a uccidere un suo nemico in affari, le cui rivelazioni potrebbero costargli la galera?

Cassandra's Dream (2007) on IMDb