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Regia di Umberto Lenzi. Un film con Lorraine De SelleJohn BarthaDanilo MatteiVenantino VenantiniZora Kerova. Genere Horror – Italia1981durata 91 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 – MYmonetro 2,44 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Una studentessa americana va in Amazzonia a vedere con i suoi occhi se esistono ancora i cannibali.

Cannibal Ferox (1981) on IMDb
Locandina italiana Film Socialisme

Un film di Jean-Luc Godard, Jean-Paul Battaggia, Pierre Binggeli, Fabrice Aragno, Paul Grivas, Anne-Marie Anne-Marie Miéville, Louma Sanbar. Con Patti Smith, Elisabeth Vitali, Maurice Sarfati, Christian Sinniger, Quentin Grosset. Drammatico, durata 101 min. – Svizzera, Francia 2010. – da definire MYMONETRO Film Socialisme * * * - - valutazione media: 3,00 su 1 recensione.
Un anno fa su Internet usciva un teaser di questo film con immagini totalmente criptiche. Nelle settimane precedenti Cannes 2010 (in Concorso per Un Certain Regard) il film è stato proposto sempre in Internet a velocità iperaccelerata con sottotitoli altrettanto enigmatici come “Things.Gold. Bad guys. Stories. Animals.Children. Legends.” Gidard lo descrive come una sinfonia in tre movimenti. Nel primo abbiamo una crociera con passeggeri che vanno da un criminale di guerra a un filosofo, da un ambasciatore palestinese a Patti Smith. Nella seconda dei bambini pongono ai genitori domande su libertà, uguaglianza, fraternità. Nella terza assistiamo a sei false leggende legate a Egitto, Palestina, Odessa, Ellade, Napoli e Barcellona).
Jean-Luc Godard o, molto più sinteticamente, JLG è un maestro indiscusso del cinema.Una macchina di cui ha scomposto e ricomposto a proprio piacimento i pezzi in una lunga carriera in cui non ha mai smesso di stupire per la coerenza con se stesso e, al contempo, per la vivacità intellettuale di uno stile in costante ricerca. Godard è un altrettanto costante provocatore di idee, un contagioso dinamizzatore di sinapsi e potrebbe essere un grandissimo divulgatore di riflessioni su questo nostro mondo se solo con/cedesse qualcosa di più sul piano della accessibilità del linguaggio a un pubblico (come quello delle giovani generazioni) che ha bisogno (anche se non lo sa) del suo cinema. Invece JLG manda il film a Cannes, rinuncia all’ultimo momento alla conferenza stampa mettendo in difficoltà coloro ai quali aveva concesso la sua opera ma fa anche di più. Impone il film in originale (perlopiù francese) con dei sottotitoli inglesi di estrema e provocatoria sintesi. Novello Crono che divora i propri figli, il padre della Nouvelle Vague sembra provare un insolito piacere nel limitare l’accesso a un cinema che sarebbe invece quanto mai necessario. Tre stelle per la qualità. 0 per la torre d’avorio in cui, al di là delle dichiarazioni sul cinema proprietà di tutti, JLG si sta rinchiudendo.

Film socialisme (2010) on IMDb
Splendore Nell'erba

Un film di Elia Kazan. Con Natalie Wood, Pat Hingle, Warren Beatty, Audrey Christie, Sean Garrison. Titolo originale Splendor in the Grass. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 124′ min. – USA 1961. – VM 16 – MYMONETRO Splendore nell’erba * * * 1/2 - valutazione media: 3,68 su 11 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Nel 1928 in una cittadina del Kansas nasce l’amore tra due liceali, contrastato dai rispettivi genitori e dalla loro repressione sessuale. In preda a una forte depressione.

 Splendore nell'erba
(1961) on IMDb

Regia di Claude Chabrol. Un film con Isabelle HuppertFrançois CluzetMichel Serrault. Titolo originale: Rien ne va plus. Genere Commedia – Francia,1997durata 95 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 6 recensioni.

Victor e Betty girano la Francia in camper truffando i casinò. Vivono nel lusso e si divertono. Rubare è davvero una grande gioia. Un “divertimento” del grande autore francese, intelligente e sottile come sempre. Premiato al festival di San Sebastiano.

The Swindle (1997) on IMDb


 

C'era una volta lo sceneggiato Rai: Il conte di Montecristo (1966) – Sunset  Boulevard

Il conte di Montecristo è uno sceneggiato televisivo in otto puntate realizzato per la RAI – Radiotelevisione italiana, andato in onda nel 1966 sul Programma Nazionale.Diretto da Edmo Fenoglio (che ne ha curato con Fabio Storelli anche l’adattamento televisivo e la relativa sceneggiatura), era ispirato alle vicende dell’omonimo romanzo di Alexandre Dumas padre.L’allora giovanissimo esodiente Andrea Giordana ottenne un grande successo personale vestendo i panni del protagonista, Edmond Dantès. L’intero cast era costituito da attori di estrazione teatrale che godevano di grande fama.
Lo sceneggiato è stato realizzato con l’ausilio di numerosi interpreti, quasi tutti di estrazione teatrale, molti dei quali assai noti e qui impegnati in piccoli ruoli, quasi dei cameo che hanno contribuito a restituire un valore aggiunto alla fiction.

The Count of Monte Cristo (1966) on IMDb
CINEMA-manifesto LA LAMA NEL CORPO berger, prevost, young, HAMILTON | eBay

Un film di Elio Scardamaglia. Con Françoise Prévost, William Berger, Mary Young, Philippe Hersent, Harriet White.Horror, durata 90 min. – Italia, Francia 1966. MYMONETRO La lama nel corpo * * - - - valutazione media: 2,00 su 1 recensione.

Nel segreto di un laboratorio celato all’interno della sua clinica psichiatrica, il dottor Vance si dedica a trapianti di organi per restituire bellezza alla cognata (e amante) Laura rimasta sfigurata in seguito ad un incidente del quale egli si sente responsabile. Giselle, una ragazza ricercata dalla polizia, intuisce parte della verità quando, nel suo vagabondare, si rifugia nella casa di cura: insospettita dalla sparizione di alcune giovani ricoverate, commette lo sbaglio di ricattare il dottore (il vero assassino) credendo che Laura, la misteriosa reclusa che si aggira nel laboratorio, sia l’artefice dei delitti.
Elio Scardamaglia rielabora senza molta convinzione la fantamedicina di Occhi senza volto e di Seddok, l’erede di Satana inquadrandola negli stereotipi del greve horror all’italiana. William Berger, nel ruolo del folle dottor Vance, si salva a stento dalla mediocrità dell’insieme.In alcune filmografie la regia è attribuita a Lionello De Felice.La pellicola è conosciuta anche con i seguenti titoli alternativi: Les nuits de l’épouvante, The Blade in the Body, The Murder Clinic, The Murder Society, Night of Terrors, Revenge of the Living Dead.

 La lama nel corpo
(1966) on IMDb
Risultati immagini per Yattaman

Yattaman (タイムボカンシリーズ ヤッターマン Time Bokan Series: Yattaman?) è un anime giapponese prodotto nel 1977 dalla Tatsunoko, appartenente alle serie Time Bokan, di cui è la seconda e la più famosa.

La storia si svolge negli anni ottanta in un periodo di tempo lungo alcuni anni. Il terzetto di ladri e truffatori conosciuto come Trio Drombo, il cui simbolo è un teschio, viene contattato e “arruolato” dal Dottor Dokrobei, un misterioso e potentissimo personaggio che si presenta loro sempre e solo in voce, collocata all’interno di un oggetto diverso di volta in volta, con impresso un teschio, che poi al termine della spiegazione, esplode. Il loro compito, da quel momento, sarà trovare i quattro frammenti della pietra Dokrostone, riuniti i quali si potrà ottenere un favoloso tesoro (il gran filone d’oro citato nella sigla italiana). Il Trio Drombo inizia così a organizzare l’ennesima truffa per poter racimolare i soldi necessari alla realizzazione del robot da combattimento che li porterà nel luogo dove secondo Dokrobei “dovrebbe” esserci un frammento della pietra. Inutile dire che l’intuizione del Dottore nella maggior parte dei casi si rivelerà sbagliata.

 Yattaman
(1977) on IMDb
Assi alla ribalta (1954)

Un film di Ferdinando Baldi. Con Ugo Tognazzi, Raimondo Vianello, Carlo Croccolo, Fausto Guerzoni. Commedia, b/n durata 73′ min. – Italia 1959. MYMONETRO Assi alla ribalta * 1/2 - - - valutazione media: 1,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Due squinternati investigatori cercano un ladro di gioielli nel mondo del teatro della rivista: pretesto per riproporre una collana di scenette comiche degli anni ’50. Girato nel 1954 alla ICET di Milano e distribuito soltanto 5 anni dopo, è, come film, inesistente: soltanto pellicola impressionata. Sfilano Raimondo Vianello, Tino Scotti, le sorelle Nava, Bruno Dossena, The Rocky Mountains All Time Stompers.

 Assi alla ribalta
(1954) on IMDb

Regia di Ingmar Bergman. Un film con Nine-Christine JönssonBengt EklundMimi NelsonBerta HallBirgitta ValbergCast completo Titolo originale: Hamnstad. Genere Drammatico – Svezia1948durata 100 minuti. Valutazione: 2,50 Stelle, sulla base di 3 recensioni.

Berit è una ragazza che è già finita in riformatorio a causa di una difficile vita familiare. I genitori provano una profonda ostilità l’uno per l’altra e la madre ha nei suoi confronti una proiettività priva di amore. La ragazza, dopo aver tentato il suicidio, incontra un marinaio rientrato a Goteborg al quale si concede in breve tempo. L’uomo è tentato di non rivederla ma poi inizia con lei una relazione che la spinge a confidarsi raccontandogli un passato che suscita la sua gelosia retroattiva.
Giunto alla sua quinta regia Bergman mostra qui una particolare attenzione al cinema neorealistico italiano. Rossellini sembra essere la sua fonte d’ispirazione in un film in cui gli esterni sono soprattutto dedicati a mostrare la quotidianità del lavoro in una città portuale. Questa scelta favorisce una riflessione che, partendo dalla vita di coppia e dai sentimenti (o dalla loro distorsione), si apre a una denuncia dell’assetto sociale di una società come quella svedese considerata da molti in Europa come un modello. I primi ad essere sottoposti alla lente d’ingrandimento sono i servizi sociali e coloro i quali si occupano delle giovani da ‘redimere’. Ne viene rilevata la scarsa attenzione nei confronti della ricerca delle cause di ciò che viene considerata devianza in favore di una rigida applicazione delle regole. Ciò su cui però decide di appuntare con forza la propria critica è il doppio regime in materia di aborto. Berit avrà modo di denunciare esplicitamente che l’aborto clandestino viene praticato a due livelli: quello garantito e in guanti bianchi per i ricchi e quello a rischio della vita per chi non si può permettere i costi del primo. Il finale è di quelli a doppia lettura: apparentemente posticcio e troppo solare lascia comunque aperta una domanda nello spettatore sul futuro dei due protagonisti che restano comunque dei soggetti non allineati al conformismo del tempo.

Port of Call (1948) on IMDb


I subita sono stati tradotti con google, potrebbero esserci delle imprecisioni.

Locandina Gli amanti di domani

Un film di Luis Buñuel. Con Lucia Bosè, Georges Marchal, Gianni Esposito, Henry Nassiet.Titolo originale Cela s’appelle l’aurore. Drammatico, b/n durata 120 min. – Francia 1955. MYMONETRO Gli amanti di domani * * 1/2 - - valutazione media: 2,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari

Girato da Buñuel in un momento di transizione, questo film è uno dei meno noti e riusciti del grande regista. Valerio, medico condotto in Corsica, deve difendere un amico, Renzo. Costui, cacciato dal fondo che lavorava, ha perso la moglie stroncata della fatica e si è vendicato uccidendo il ricco padrone.

Cela s'appelle l'aurore (1956) on IMDb

L’audio nella versione italiano non è granché purtroppo.

Regia di Ingmar Bergman. Un film con Bibi AnderssonHarriet AnderssonEva DahlbeckAllan EdwallJarl KulleAxel DübergCast completo Titolo originale: För att inte tala om alla dessa kvinnor. Genere Commedia – Svezia1964durata 80 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 3 recensioni.

Negli anni ’20 Cornelius, vanaglorioso critico musicale, fa visita a Felix, violoncellista di fama mondiale, per completare la sua biografia. Nella grande villa neoclassica, mentre Felix rimane invisibile, ne incontra la moglie e sei donne, tutte innamorate di lui. 26° film di I. Bergman, il 1° a colori (preziosa fotografia di Sven Nykvist), 4ª e ultima delle sue commedie con risvolti di farsa grottesca (l’irresistibile sequenza dei fuochi artificiali). Più che nelle altre, è evidente la contaminazione col teatro: tolti 5 minimi movimenti, la cinepresa è ferma. Nel suo libro Immagini (1990-92) I. Bergman lo sbriga in tre righe, definendolo “completamente artefatto”. Quasi tutti i critici lo maltrattarono, accusandolo persino di cattivo gusto, nonostante l’ineccepibile eleganza stilistica. È sicuramente la sua commedia più acida e sbeffeggiante, un divertito tiro al bersaglio contro i critici, ma non sono risparmiati censori, impresari, artisti. E donne. Da affissione una battuta attribuita a Goethe: “Il genio è colui che riesce a far cambiare idea a un critico”.

All These Women (1964) on IMDb
Locandina italiana La sera della prima

Un film di John Cassavetes. Con Zohra Lampert, Ben Gazzara, Joan Blondell, Sharon van Ivan, Briana Carver. Titolo originale Opening Night. Drammatico, durata 144′ min. – USA 1978. MYMONETRO La sera della prima * * * 1/2 - valutazione media: 3,67 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Sconvolta dalla morte accidentale di una giovane ammiratrice (Johnson), l’attrice Myrtle Gordon (Rowlands) continua a vederla in allucinazioni angoscianti ed è sull’orlo di un esaurimento nervoso. Sta collaudando una nuova commedia _ The Second Woman, scritta da un’anziana commediografa (Blondell) _ di cui non è soddisfatta perché troppo seriosa. Con l’aiuto del primo attore (Cassavetes), già suo amante, risolverà la situazione con l’ironia. Al suo 9° film Cassavetes elabora il suo paradosso sull’attore, mettendo in scena il Teatro come istituzione ufficiale al pari della Famiglia, centro dei suoi interessi di autore. La tesi, fin troppo esplicita, è che si recita nella vita quotidiana, mentre il teatro diventa il momento liberatorio della verità cui si arriva se si ha una conoscenza diretta della realtà e la si accetta in modo attivo. Disposto su 3 livelli che s’intersecano (vita, teatro, fantasia o allucinazioni), dà l’impressione, nella 2ª parte, di una certa prolissa verbosità. In questo film d’attori recitano tutti bene con l’eccezione di G. Rowlands che recita benissimo.

Opening Night (1977) on IMDb
Le avventure di Robinson Crusoe (1952) - Streaming | FilmTV.it

Regia di Luis Buñuel. Un film Da vedere 1952 con Dan O’HerlihyJaime Fernandez. Titolo originale: ROBINSON CRUSOE. Genere Avventura – Messico1952durata 89 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 2 recensioni.

Dal romanzo Robinson Crusoe (1719) di Daniel Defoe. Un marinaio sopravvissuto a un naufragio approda a un’isola deserta alle foci dell’Orinoco e si organizza la vita prima da solo, poi con un selvaggio che battezza Venerdì. Nel suo 1° film a colori, che usa anche in funzione onirica, Buñuel fa un film sul silenzio (anche di Dio), la solitudine, la fraternità (ribaltando la funzione ideologica dei 2 personaggi), iniettandovi un tocco di sensualità.

Robinson Crusoe (1954) on IMDb

I GRANDI SCENEGGIATI RAI - Il segreto di Luca

Il segreto di Luca è una miniserie televisiva trasmessa dalla Rai nel 1969, basata sull’omonimo romanzo di Ignazio Silone edito nel 1956. Tratta di un’intricata storia di onore e sentimenti, nella quale un innocente viene condannato all’ergastolo. Affiorano problematiche umane e sociali di una società legata a valori morali e all’onore.

Fu trasmessa in 4 puntate dall’11 maggio al 2 giugno 1969 sul Programma Nazionale alle ore 21. Gli interpreti furono lodati dalla critica su tutti i quotidiani dell’epoca.[1] La regia è di Ottavio Spadaro, la sceneggiatura di Diego Fabbri. Tra gli interpreti figurano Turi FerroLydia AlfonsiRiccardo CucciollaFerruccio De Ceresa.[2] Le musiche sono di Roberto De Simone.

Luca Sabatini ritorna al suo paese dopo 40 anni di carcere, graziato perché il vero autore del delitto di cui era stato accusato ha confessato in punto di morte la propria colpa. Il suo ritorno coincide con l’arrivo in città di un uomo politico, Andrea Cipriani, il cui padre era grande amico di Luca. Dal momento in cui incontra Luca, Andrea abbandona i suoi impegni politici per occuparsi del caso dell’uomo, che, pur essendo innocente, aveva preferito non difendersi al processo. Egli indaga interrogando Don Serafino, l’ex-parroco di Cisterna, Ludovico, il mugnaio del paese, e sua moglie Agnese. Poi si reca a Perticara, il paese vicino, dove chiede informazioni a Gelsomina, la sorella di Lauretta, al tempo fidanzata di Luca.

Grazie all’aiuto di Don Serafino, Andrea scopre l’esistenza di una relazione di Luca con una donna sposata, Ortensia, di cui ritrova anche un diario. Rimane comunque irrisolto il mistero di dove l’uomo abbia trascorso la notte del delitto. Lo stesso Luca gli rivelerà il proprio segreto, per ringraziarlo del suo interessamento e per avergli consegnato il diario.

Il segreto di Luca (1969) on IMDb

Regia di Sion Sono. Un film Da vedere 2014 con Akihiro KitamuraRyôhei Suzuki (II)Yôsuke KubozukaKokone SasakiRiki TakeuchiCast completo Genere DrammaticoFantascienza – Giappone2014durata 116 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,46 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

In un futuro imprecisato Tokyo è un territorio diviso tra gang rivali, con la polizia inerme a osservare le gesta dei delinquenti. Signore e padrone della rete malavitosa è il disgustoso Lord Buppa, dedito al cannibalismo e a sordide pratiche sessuali. Quando la figlia di una gang straniera, a Tokyo in incognito, finisce prigioniera di Buppa, tra le bande rivali si scatena la guerra, a colpi di mazze da baseball e rime hip hop.

 Tokyo Tribe
(2014) on IMDb

Kidō Senshi Gundam ZZ (機動戦士ガンダムZZ?Kidō Senshi Gandamu Daburu Zēta , “Gundam ZZ il Fante Mobile”[1]) è una serie televisiva anime di 47 puntate, prodotta dalla Sunrise nel 1986; appartiene alla saga dell’Universal Century di Gundam. Nonostante la serie sia inedita in Italia, nel 2005 la Star Comics ne ha pubblicato il manga, col titolo Gundam ZZ, realizzato in due tankōbon da Toshiya Murakami nel 1986.

Anno 0088 UC, la guerra civile tra l’AEUG ed i Titani si è appena conclusa con lo smantellamento della élite militare federale, ma Haman Karn ed i reduci di Zeon di base sull’asteroide Axis sono ancora intenzionati a far rivivere la gloria del Principato e degli Zabi. Proclamatisi Esercito di Neo Zeon dichiarano quindi guerra alla disastrata Federazione Terrestre, ma si troveranno di fronte ancora una volta l’AEUG. L’organizzazione è però uscita decimata dallo scontro precedente e, bisognosa di forze fresche, non esita a reclutare anche giovanissimi piloti, come il quindicenne raccoglitore di detriti di Shangri-La, una colonia di Side 1, di nome Judau Ashta, ed i suoi amici. Insieme piloteranno i mobile suit del Gundam Team, tra cui il nuovo potentissimo MSZ-010 Gundam ZZ.

Mobile Suit Gundam ZZ (1986) on IMDb

Edit 15 Agosto: aggiunti i due episodi mancanti

Un film di George Cukor. Con Forrest Tucker, Katharine Hepburn, Spencer Tracy, Richard Whorf Titolo originale Keeper of the Flame. Drammatico, Ratings: Kids+13, b/n durata 100 min. – USA 1942. MYMONETRO Prigioniera di un segreto * * 1/2 - - valutazione media: 2,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Un grosso esponente politico muore nel crollo di un ponte. Un giornalista riesce a penetrare nella villa dove la vedova si è ostinatamente rinchiusa.

Keeper of the Flame (1942) on IMDb

Regia di Umberto Lenzi. Un film con Henry SilvaTomas MilianMario PiaveLaura BelliNello PazzafiniGuido AlbertiCast completo Genere Poliziesco – Italia1974durata 100 minuti. – MYmonetro 2,85 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un bandito, d’una ferocia così esagerata da apparire quasi comica, rapisce una ragazza. Un commissario, altrettanto violento, non riesce ad incriminarlo.

 Milano odia: la polizia non può sparare
(1974) on IMDb

Regia di Jean-Luc Godard. Un film Da vedere 2014 con Kamel Abdeli, Héloise Godet, Zoé Bruneau, Richard Chevallier, Jessica Erickson, Christian Gregori, Alexandre Païta, Dimitri Basil. Titolo originale: Adieu Au Langage. Genere Drammatico, – Svizzera2014durata 70 minuti. Uscita cinema giovedì 20 novembre 2014 distribuito da Bim Distribuzione. – MYmonetro 3,67 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

“Voi siete pieni di voglia di vivere. Io sono qui per dirvi no. Per morire”. Forse bisogna partire da questa dichiarazione programmatica per accostarsi al nuovo ultrapoliedrico pastiche dell’84enne Godard, che più invecchia più è avant-guardist , più spinge il suo innato sperimentalismo all’estremo. Impossibile, e comunque da tradimento, esporne una trama. È un collage anarchico di schegge di storie, analisi, aforismi, citazioni, immagini, suoni. Una sorta di Blob impazzito d’alto livello. Si può azzardare che protagonista ne è Roxy, il cane di Godard, araldo del “cinismo” (gli antichi cinici greci si fregiavano dell’appellativo “cani”), cioè di una filosofia della libertà assoluta basata sul rigetto totale della “civiltà” (“La TV fu inventata lo stesso anno in cui Hitler fu eletto cancelliere”). Ma ancor più che nei contenuti è cinico nella forma, un esempio attuale di “parresia”, cioè della capacità di dire, senza peli sulla lingua, verità scomode e irritanti: Godard usa 7 telecamere a diverse velocità, e quindi la stereoscopia e quanto di più avanzato e sofisticato la tecnologia offre, compreso il 3D, per bombardare la vista e l’udito dello spettatore con un fuoco di fila di urtanti, frastornanti, esasperanti provocazioni audiovisive. Eppure, in questo disorientante e respingente caos lucidamente organizzato, di quando in quando balenano visioni di sublime, lancinante bellezza, “alcuni momenti di grazia in un mare di cinismo intellettuale”. È, come altri film godardiani, un “vaniloquio narcisistico”, un esercizio di “nuova retorica del vuoto”? Oppure è un “film mistico” perché vuole azzerare tutte le false verità che ci assordano e ci assoggettano per aprirci a qualcos’altro che non può che presentarsi con la atterrente (non) identità del nulla? Se così fosse, il suo senso potrebbe essere lo stesso delle ultime parole pronunciate da Tommaso d’Aquino subito dopo l’esperienza dell’estasi: “Tutto ciò che ho scritto mi sembra paglia in confronto a quanto ho visto”. Inadeguato valutarlo in stellette. Premio della Giuria a Cannes 2014, ex aequo con Mommy di Xavier Dolan. Fotografia di Fabrice Aragno.

Goodbye to Language (2014) on IMDb
Locandina Viva Zapata!

Un film di Elia Kazan. Con Anthony QuinnMarlon BrandoJean PetersJoseph WisemanHarold Gordon. continua» AvventuraRatings: Kids+13, b/n durata 113 min. – USA 1952.

Nel Messico dominato dal dittatore Porfirio Diaz, Emiliano Zapata alla testa dei peones conduce, insieme a Pancho Villa, la lotta contro gli oppressori .

Viva Zapata! (1952) on IMDb