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Regia di Jasmila Zbanic. Un film Da vedere 2006 con Mirjana KaranovicLuna MijovicLeon Lucev. Titolo originale: Grbavica. Genere Drammatico – Bosnia-Herzegovina2006durata 90 minuti. Uscita cinema venerdì 27 ottobre 2006 – MYmonetro 3,34 su 10 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Orso d’oro alla 56ª Berlinale per questo 1° lungometraggio di una giovane regista bosniaca, attiva, anche come produttrice (Deblokada), dal 1997 in corti e documentari. È la storia di Esma che abita a Grbavìca, quartiere di Sarajevo, con la figlia 14enne Sara. Sopravvive facendo l’operaia di giorno e la cameriera di notte. A Sara ha fatto credere che suo padre è morto in guerra (1992-95): è un martire ( shahid ). Semplice, asciutto e intenso, è un film dalla parte delle donne, vittime della guerra e degli uomini, che ha il suo nocciolo nell’amore tra madre e figlia. J. Zbanic si limita a indicare, mettendo la sordina con efficace concisione, la trasformazione sociale in atto nella Sarajevo del 2000 e la violenza, anche criminale, che le fa da sottofondo. La conclusione è catartica, puntata su Sara, sulla speranza nel futuro. L’edizione italiana del Luce ha il difetto di non avere tradotto con sottotitoli il testo della canzone finale. Era importante.

Grbavica (2006) on IMDb

Regia di Vincenzo Marra. Un film Da vedere 2015 con Riccardo ScamarcioDaniela RamirezGianni PezzollaLuis GneccoAlejandro Goic. Genere Drammatico, – Italia2015durata 108 minuti. Uscita cinema giovedì 24 settembre 2015 distribuito da Bim Distribuzione. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 2,96 su 7 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Marco è un avvocato barese compagno della sudamericana Martina e padre di un bambino di sette anni, Mateo. Il rapporto di Marco con il figlio è improntato al gioco e alla tenerezza, quello con la compagna invece è fatto di silenzi, rancori e incomprensioni, ma l’uomo a malapena se ne accorge, fagocitato dalla sua professione e dalle incombenze quotidiane. Martina invece è alla frutta e la sofferenza le si legge in faccia: il suo unico desiderio è tornare nel suo Paese natale, portando con sé il piccolo Mateo. Quando Martina annuncia le sue intenzioni a Marco lui commette l’errore fatale (tanto comune nelle unioni infelici) di non prenderla sul serio, quando invece la disperazione (e la mancanza di un vero ascolto) rendono la donna assolutamente determinata a portare a termine il suo programma. Così Mateo si ritrova a 15mila chilometri dal padre, e Marco rimane a Bari da solo.

La Prima Luce (2015) on IMDb
Poster La donna del destino

Un film di Vincente Minnelli. Con Gregory Peck, Lauren Bacall, Dolores Gray, Sam Levene, Tom Helmore. Titolo originale Designing Woman. Commedia, durata 118′ min. – USA 1957. MYMONETRO La donna del destino * * * - - valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Da un racconto di Helen Rose. Un giornalista sportivo e una disegnatrice di moda si sposano, scoprendo che hanno pochi interessi in comune. Come mostra spiritosamente la conclusione, il mondo del sogno (la moda) ha la meglio su quello della realtà (la boxe). Scritta con impeccabile garbo, ricca d’inventiva a livello di regia (e di scenografie), elegante, divertente, è una commedia che regge il paragone con i modelli degli anni ’30. Un solo neo: Peck non è abbastanza duttile per una parte che avrebbe richiesto Cary Grant.

Designing Woman (1957) on IMDb

Un film di Arthur Lubin. Con Victor McLaglen, Maureen O’Hara, George Nader Titolo originale Lady Godiva of Coventry. Avventura, durata 89 min. – USA 1955. MYMONETRO Lady Godiva * 1/2 - - -valutazione media: 1,75 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Inghilterra dell’XI secolo: Lady Godiva, una donna bella e tenace, sposa un nobile. Ferve la contesa tra sassoni e normanni. Il marito della protagonista vi si trova coinvolto, ma ne esce vittorioso. Godiva, accusata di adulterio, è costretta a cavalcare nuda per le strade.

Lady Godiva of Coventry (1955) on IMDb
Locandina Il giardino della violenza

Un film di John Frankenheimer. Con Shelley WintersBurt LancasterDina MerrillEdward Andrews Titolo originale The Young, SavagesDrammaticob/n durata 110 min. – USA 1961.

Un avvocato inglese indaga sull’uccisione di un giovane portoricano, scavando nell’ambiente in cui è maturato il dramma.

The Young Savages (1961) on IMDb
Risultati immagini per China Blue

Un film di Ken Russell. Con Anthony Perkins, Kathleen Turner, John Laughlin Titolo originale Crimes of Passion. Drammatico, durata 101′ min. – USA 1984. – VM 18 – MYMONETRO China blue * * * - - valutazione media: 3,11 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Joanna Crane ha una doppia vita a schizofrenia libera: strapagata stilista di giorno, tutta casa e lavoro, al calar del sole si traveste da prostituta e va a battere i marciapiedi dell’infima Los Angeles. Film truculento e trito, indigesta mistura di naturalismo attardato, decadentismo decorativo, infantilismo freudiano, greve moralismo e congenita ruffianeria mercantile. Il talento di K. Russell affiora qua e là a schegge.

Crimes of Passion (1984) on IMDb

Regia di Sydney Sibilia. Un film Da vedere 2017 con Edoardo LeoValerio ApreaPaolo CalabresiLibero de RienzoStefano FresiCast completo Genere Commedia, – Italia2017durata 118 minuti. Uscita cinema giovedì 2 febbraio 2017 distribuito da 01 Distribution. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,24 su 12 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

La banda dei ricercatori è tornata: l’associazione a delinquere “con il più alto tasso di cultura di sempre” di Smetto quando voglio decide di ricostituirsi quando una poliziotta offre al capo, Pietro Zinni, uno sconto di pena e a tutto il gruppo la ripulitura della fedina penale, a patto che aiutino le forze dell’ordine a vincere la battaglia contro le smart drug. Così questi laureati costretti a campare di espedienti in un’Italia che non sa che farsene della loro cultura vanno a recuperare un paio di cervelli in fuga e lavorano insieme per stanare i creatori delle nuove droghe fatte con molecole non ancora illegali. Pietro però non può rivelare nulla del suo nuovo incarico alla compagna Giulia, incinta del loro primo figlio, ed è costretto ad inventare con lei bugie sempre più colorite.

 Smetto quando voglio: Masterclass
(2017) on IMDb
Locandina italiana I'm Magic

Un film di Sidney Lumet. Con Diana Ross, Michael Jackson, Nipsey Russell, Ted Ross, Mabel King. Titolo originale The Wiz. Commedia musicale, Ratings: Kids+13, durata 133 min. – USA 1978. MYMONETRO I’m Magic * * - - - valutazione media: 2,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Tratto dal libro e dalla commedia musicale di L. Frank Baum, la storia di Dorothy (Diana Ross) nel fantastico mondo di Oz insieme ai suoi amici: lo spaventapasseri (un non ancora famoso Michael Jackson), l’uomo di latta e il leone. Il film è il più costoso musical mai realizzato, ma non regge il confronto con Il mago di Oz di Fleming (’39) con la quindicenne Judy Garland.

The Wiz (1978) on IMDb

Regia di David Cronenberg. Un film con Frank MooreMarilyn ChambersHoward RhyspanJoe SilverHoward RyshpanCast completo Titolo originale: Rabid. Genere Horror – Canada1976durata 91 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 18 – MYmonetro 2,70 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Chirurgo senza scrupoli raccoglie ragazza in fin di vita per un incidente in moto e le pratica un innesto cutaneo di nuovo tipo. Nell’ascella della ragazza si forma un pungiglione in forma di pene con cui perfora i disgraziati che incontra, succhiandogli il sangue e trasformandoli in vampiri. Il contagio si diffonde per tutta Montréal. Al suo 2° lungometraggio D. Cronenberg aggiorna e declina al femminile il tema del vampirismo, facendone un atto di accusa contro i soprusi della scienza che pretende di ricreare artificialmente l’uomo. Anche a livello stilistico il film “assomiglia a un melodramma più che a un horror tradizionale” (G. Canova). È diventato un film di culto anche per la presenza della pornostar canadese M. Chambers, imposta al regista dal produttore Ivan Reitman, non ancora passato a Hollywood.

Rabid (1977) on IMDb

Regia di Jim Jarmusch. Un film Da vedere 2009 con Tilda SwintonBill MurrayJohn HurtGael García BernalPaz de la HuertaCast completo Genere Thriller – USA2009durata 116 minuti. – MYmonetro 3,57 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

È meticolosamente controllato il film di Jim Jarmush sui limiti del controllo. Un killer americano segue una serie di indizi improbabili per effettuare una misteriosa missione criminale. The Limits ha una struttura ridondante ben chiara: una serie di incontri bizzarri, delle anomalie (de Bankolé che prende due espressi in tazze separate in ogni bar), delle ricorrenze apparentemente marginali che poi convergono gradualmente (i fiammiferi, l’elicottero) e delle strizzate d’occhio (al killer di Ghost Dog, al treno o all’ossessione per il tabacco di Dead Man). Tra le apparizioni esplicitamente grottesche ci sono gli autoironici Tilda Swilton, John Hurt e Bill Murray. In una costruzione lenta e ripetitiva a restare nella mente sono soprattutto il montaggio di Jay Rabinowitz e la fotografia di una Spagna assolata di Cristopher Doyle. Ma lo spettatore che si lascia semplicemente trasportare dalle sensazioni é tutt’altro che superficiale: Jarmush ci fa viaggiare sui margini del controllo per riportarci al punto iniziale, le sensazioni appunto.

The Limits of Control (2009) on IMDb

Regia di Peter Bogdanovich. Un film Da vedere 1985 con Eric StoltzCherSam ElliottLaura DernBen PiazzaLouis WaldonCast completo Titolo originale: Mask. Genere Drammatico – USA1985durata 120 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,14 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Affetto da una rara malattia (leontiasi) che gli deforma mostruosamente il cranio e il viso, il sedicenne Rocky Dennis è risarcito dall’amore della madre sgallettata e dalla protezione di una banda di simpatici punk. Alle prese con una storia non lontana da Elephant Man , Bogdanovich ha il merito di aver fatto un film commovente senza indulgere né agli effetti né al sentimentalismo. Ottima l’interpretazione di Cher nella parte della madre.

 Dietro la maschera
(1985) on IMDb
Pensavo Fosse Amore Invece Era Un Calesse: Amazon.it: Troisi,Neri,  Troisi,Neri: Film e TV

Regia di Massimo Troisi. Un film con Marco MesseriFrancesca NeriAngelo OrlandoMassimo TroisiNatalia BizziNuccia FumoCast completo Genere Commedia – Italia1991durata 100 minuti. – MYmonetro 2,52 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Tira e molla di sentimenti a Napoli tra Cecilia, libraia, e Tommaso, proprietario di un ristorante. Intorno a loro, altri personaggi in crisi. È il più ambizioso ma anche il meno riuscito dei film di M. Troisi che dà il meglio di sé nei lunghi monologhi. Brava e bella F. Neri, tutti bravi i comprimari cui, caso raro, Troisi concede il giusto spazio. Film d’amore, sull’amore, intorno e dentro l’amore, ha avuto i suoi sostenitori: “Piccolo piccolo e anarchico… uniforme e imprendibile, fluidissimo e singhiozzante, febbricitante e dolcissimo” (Gariazzo & Chiacchiari).

Pensavo fosse amore... invece era un calesse (1991) on IMDb
Locandina Spirito allegro

Un film di David Lean. Con Kay HammondConstance CummingsRex HarrisonMargaret Rutherford Titolo originale Blithe SpiritCommediaRatings: Kids+13, durata 96 min. – Gran Bretagna 1945.

Un romanziere partecipa a una seduta spiritica per documentarsi, in vista di un libro che intende scrivere, e si trova tra i piedi lo spettro della prima moglie che, sempre innamorata, fa i dispetti alla donna che ha preso il suo posto e progetta, inoltre, di farsi raggiungere nell’aldilà dal disgraziato consorte.

Blithe Spirit (1945) on IMDb
Racconto D'Estate (Nuova Edizione): Amazon.it: Poupaud, Langlet, Simon,  Nolin, Lefevre, Poupaud, Langlet, Simon, Nolin, Lefevre: Film e TV

Regia di Eric Rohmer. Un film Da vedere 1996 con Melvil PoupaudAmanda LangletGwenaëlle SimonAurélia NolinAimé LefèvreCast completo Titolo originale: Conte d’été. Genere Commedia – Francia1996durata 101 minuti. – MYmonetro 3,67 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari

Charmeur senza calcoli, seduttore suo malgrado, un po’ vigliacchetto e insicuro, studente in vacanza estiva sulla costa bretone non sa chi scegliere tra Léna, Margot e Solène. Risolve l’impiccio con la fuga. 3° film del ciclo legato alle quattro stagioni, conferma le qualità del sempreverde Rohmer, dandy della semplicità, squisito analista della banalità quotidiana, curioso della gioventù, che fa un cinema all’insegna della parola, dell’eleganza, della sobrietà e di un’ambiguità non priva di sottili perversioni.

A Summer's Tale (1996) on IMDb
David Lynch - Industrial Symphony No.1: The dram of the ...

Un film di David Lynch. Con Nicolas CageLaura Dern, Julee Cruise Titolo originale Industrial Symphony No.1 – The Dream of the Broken HeartedSperimentaledurata 50 min. – USA 1989.

Si tratta di un video sperimentale girato in uno studio di posa con strane strutture gigantesche e le canzoni della Cruise che ha già cantato in molti film di Lynch. La musica è di Badalamenti. Il lavoro è già stato portato in scena dalla Brooklin Academy of Music Opera.

Industrial Symphony No. 1: The Dream of the Brokenhearted (1992) on IMDb

Regia di Allen Baron. Un film con Allen BaronMolly McCarthyLarry Tucker. Titolo originale: Blast of Silence. Genere Poliziesco – USA1961durata 80 minuti. – MYmonetro 2,50 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un killer ha l’incarico di uccidere un capo gangster. Ha molte difficoltà perché l’altro è protettissimo. L’occasione gli viene offerta da una donna. A casa di questa il killer compie la sua missione. Quando si tratta di riscuotere però, trova altri colleghi pagati per uccidere lui. 

Blast of Silence (1961) on IMDb
Risultati immagini per Le Bambole del Desiderio

Regia di Burt Topper. Un film con Victor BuonoDavid McLean, Diane Sayer, Davey Davison, Ellen Corby. Titolo originale: The Strangler. Genere Giallo – USA1964durata 89 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 1 recensione.

Un uomo, traumatizzato dall’eccessivo affetto materno, è l’insospettabile autore di numerosi delitti. A mettere la polizia sulle sue tracce sono alcune rivelazioni della ragazza che egli segretamente ama; l’assassino viene eliminato in extremis, proprio quando sta per fare di lei – che ha rifiutato di sposarlo – l’ennesima vittima

The Strangler (1964) on IMDb
Risultati immagini per E Giustizia per tutti

Un film di Norman Jewison. Con Jack Warden, Al Pacino, Lee Strasberg, Jeffrey Tambor, John Forsythe. Titolo originale … And Justice for All. Drammatico, durata 117′ min. – USA 1979. MYMONETRO … E giustizia per tutti * * * - - valutazione media: 3,08 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Arthur Kirkland è un onesto avvocato di Baltimora. Giovane e intraprendente, tenta invano di fare pulizia tra giudici corrotti del Maryland. È un film di attori. Al Pacino recita con il piede sull’acceleratore senza mai perdere il controllo del personaggio. Da segnalare l’esordiente C. Lahti, la divertente prova di Warden, giudice con la vocazione del suicidio, e il contributo di L. Strasberg. Scritto da Barry Levinson con Valerie Curtin.

And Justice for All (1979) on IMDb

 

Locandina Io, Don Giovanni

Un film di Carlos Saura. Con Lorenzo Balducci, Lino Guanciale, Emilia Verginelli, Tobias Moretti, Elena Cucci. Drammatico, durata 127 min. – Austria, Italia, Spagna 2009. – Lucky Red uscita venerdì 23 ottobre 2009. MYMONETRO Io, Don Giovanni * * 1/2 - - valutazione media: 2,52 su 14 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Venezia, 1763. Lorenzo Da Ponte è un ebreo convertito, battezzato a dieci anni perché il padre potesse passare a nuove nozze con una cristiana. Assunto il cognome del vescovo che gli impartì il sacramento, ordinato sacerdote ma cresciuto a immagine e somiglianza di Giacomo Casanova, Lorenzo compone versi contro la Chiesa, dissipa i denari al gioco e i sentimenti nell’adulterio. Denunciato da un tipografo viene giudicato dall’Inquisizione veneziana e condannato a quindici anni di esilio. Casanova, persuaso del talento letterario e amatorio del suo protetto, lo raccomanda a Vienna ad Antonio Salieri. Nella città della musica, Lorenzo incontrerà Mozart, inesauribile compositore, provato dalla malattia e dai debiti. Diviso tra la passione di un insidioso soprano e l’amore di una giovinetta virtuosa, Lorenzo scriverà il libretto del Don Giovanni, sposando le note di Mozart e precipitando all’inferno il suo passato libertino.


La figura di Don Giovanni nel cinema è davvero considerevole. Fedelmente o liberamente interpretato, il suo mito è stato spesso ridimensionato, parodiato o trasformato in inerte materia avventurosa da una straordinaria messe di titoli. Considerevole eccezione è stato (ieri) l’impassibile e glaciale Don Giovanni diretto da Joseph Losey e interpretato da Ruggero Raimondi, apprezzabile è (oggi) la traduzione cinematografica del libertino di Carlos Saura, già autore nel 1983 dell’adattamento per lo schermo dell’opera di Bizet (Carmen Story). Consumatore di giovinezza e di bellezza, il dissoluto licenzioso ringiovanisce ad ogni convivio d’amore e ritrova levatura e gigantismo nelle immagini di Carlos Saura e nella luce di Vittorio Storaro. Il punto di vista del regista spagnolo è quello di Lorenzo Da Ponte, poeta e librettista che si inserì nell’illustre schiera di letterati attratti dalla storia esemplare di Don Giovanni.
Sovrapponendo il mito del seduttore con tre figure storiche, Da Ponte, Mozart e Casanova, Saura intreccia e converge il personaggio con la persona, l’azione fantastica con la cronaca di quell’azione. Lorenzo Da Ponte, emulo e amico di Casanova, e più modestamente lo stesso Mozart, conoscevano bene le raffinate strategie dei sensi, e da uomini del loro tempo sentivano e sapevano che i giochi stavano per finire e che l’impavido farfallone amoroso avrebbe suo malgrado ceduto il passo al “convenuto di pietra”, ai Commendatori accasati e padri di famiglia. L’autore è preciso e istruito nel cogliere attraverso i suoi personaggi il crepuscolo del Settecento e le derivanti evoluzioni morali. La classe sociale e l’anarchico modello di vita di Don Giovanni, come pure di Da Ponte e Casanova, erano destinate a soccombere sotto l’onda rivoluzionaria della morale borghese. Se Don Giovanni canterà nell’opera il gran rifiuto di rinnegare le proprie gesta persino alle soglie dell’inferno, Da Ponte, meno eroicamente e meno ostinatamente, si accompagnerà con una consorte fino a New York, dove si spegnerà quasi novantenne. Io, Don Giovanni solleva ancora una volta la questione dell’opera lirica sullo schermo e risponde con un film impegnato parimenti sugli aspetti musicali e su quelli cinematografici. L’impatto e l’espressività del canto trovano un adeguato corrispettivo nella recitazione e nella fisicità degli attori cinematografici. Replicando la doppia natura, comica e tragica, del soggetto di Da Ponte, Saura differenzia lo spazio teatrale da quello cinematografico, disponendo dietro al primo piano il palcoscenico su cui dipanare l’intreccio ed esibire l’empio materialismo del mito erotico settecentesco. La costruzione dello spazio scenico poi permette di rinvenire le specificità del mezzo: ogni “voce” vive in scena e in schermo mantenendo la propria squisita individualità. Contrappunto inedito che prova a conciliare immagine, musica e parola.

Io, Don Giovanni (2009) on IMDb
Nobody Knows (Japanese Movie) - AsianWiki

Un film di Kore’eda Hirokazu. Con Yûya YagiraAyu KitauraHiei KimuraMomoko ShimizuHanae Kan Titolo originale Daremo shiranaiDrammaticoRatings: Kids+13, durata 141 min. – Giappone 2004MYMONETRO Nobody Knows ***1/2- valutazione media: 3,67 su 6 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Tokyo. Un piccolo appartamento in cui vanno a vivere una giovane madre con il figlio tredicenne. In realtà i figli sono quattro nati da quattro rapporti diversi e vanno tenuti nascosti perchè mai registrati all’anagrafe. Quindi niente scuola, nessuna uscita sul balcone e, per di più, una madre immatura che rovescia sulle spalle del figlio maggiore tutta la responsabilità della conduzione della famiglia fino al giorno in cui si allontana per non fare piu’ ritorno. La vita dei quattro piccoli continua ma la tragedia incombe.
Ispirato da un reale fatto di cronaca questo film porta sullo schermo con grande precisione l’orrore dell’indifferenza in una società che non vede più i bambini come una preziosissima risorsa ma solo come un freno alla libertà degli adulti oppure un fastdio, una responsabilità che è meglio non assumersi. Neppure per segnalare alla polizia dei minori in stato di evidente abbandono. Un film lucidamente amaro, girato con una sobrietà intensa che fa meditare.

Nobody Knows (2004) on IMDb