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Regia di Edgar Wright. Un film con Simon PeggKate AshfieldNick FrostLucy DavisDylan MoranNicola CunninghamCast completo Titolo originale: Shaun of the Dead. Genere Horror – Gran Bretagna2004durata 99 minuti. Uscita cinema venerdì 20 agosto 2004 – MYmonetro 3,07 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

La domanda è: si puo fare un film originale con degli zombie al giorno d’oggi? Shaun of the dead è l’inattesa risposta affermativa. Il titolo, ovvio omaggio a Dawn of the Dead di Romero, contiene la chiave di lettura del film che riesce a coniugare commedia e horror come non si vedeva da tempo. Parliamo quindi di un brillante esordio alla regia per Edgar Wright coadiuvato dal protagonista e co-sceneggiatore Simon Pegg; i due, dopo aver lavorato assieme alla acclamata serie “Spaced” (1999) per il circuito televisivo, si confermano qui coppia affiatata.
Ci troviamo da subito catapultati nella vita di Shaun, trentenne che non riesce a dare una svolta alla propria vita, e a dire la verità, nemmeno ci prova. Lo stralunato protagonista è messo alle strette dalla fidanzata, e in poco convinti tentativi di “cambiare” riuscirà solo a ingarbugliarsi fino ad essere scaricato. Immerso nei propri guai e pensieri, una mattina si renderà improvvisamente conto in compagnia dello sfaccendato ed inseparabile amico Ed che le strade sono invase da zombi. Comincerà così una spassosa corsa per raggiungere i propri cari e mettersi al sicuro. La commedia e le relazioni tra i personaggi si svilupperanno con risultati sorprendenti in uno scenario ameno, quale può essere una Londra infestata da morti viventi. La trama non è certo un capolavoro ma è ben lungi dall’essere un pretesto per girare un film con morti viventi, anzi, l’intreccio risulta gradevole e l’idea di girare un Love Actually in mezzo agli zombi è veramente carina; in più l’opera risulta molto divertente e stupisce riuscendo a non cadere nel baratro senza ritorno della demenzialità e a evitare le brutture dello splatter. Un buon lavoro quindi, sorretto da una strepitosa colonna sonora integrata attivamente in molti indimenticabili siparietti. Film non per tutti i palati, ma che indubbiamente ha da dire la sua.

Shaun of the Dead (2004) on IMDb
Ipotesi sulla scomparsa di un fisico atomico - Sceneggiati rai: Amazon.it:  Orso Maria Guerrini, Mariella Zanetti, Annalisa Fierro, Leandro Castellani:  Film e TV

Regia di Leandro Castellani. Una serie con Orso Maria GuerriniPietro BiondiLuigi Pistilli. Genere Storico – Italia1971,

Il 25 marzo del 1938 Ettore Majorana scompare dopo essere stato visto salire su un traghetto in partenza da Napoli con destinazione Palermo, lasciando solo due lettere, indirizzate una alla famiglia ed un’altra ad un collega di studi, nelle quali è contenuta una apparente volontà di scomparire. A quarant’anni di distanza una studentessa di fisica si interroga sulla sua sparizione.

Ipotesi sulla scomparsa di un fisico atomico (1972) on IMDb

Regia di Luigi Comencini. Un film con Ugo TognazziPhilippe LeroyMariangela MelatoDalila Di LazzaroAldo ReggianiCast completo Genere Giallo rosa – Italia1977durata 115 minuti. – MYmonetro 3,38 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un vecchio e decrepito palazzo romano a fitto bloccato è di proprietà di Amedeo Pecoraio e di sua sorella Ofelia, maturi zitelli. Una società immobiliare offre loro una grossa somma a condizione che tutti gli inquilini siano sfrattati. La morte per veleno del loro soriano offre ai due proprietari il pretesto per spiare la vita degli inquilini resistenti. Come in Lo scopone scientifico , soggetto e sceneggiatura (con Augusto Caminito) sono di Rodolfo Sonego: il tono generale è più cupo e crudele, ma eccede nella tensione verso la metafora a scapito della verosimiglianza. È uno dei film degli anni ’70 che segnano, all’insegna del pessimismo, la fine della commedia italiana, egemone nel decennio precedente. Infallibile duo Tognazzi-Melato. Musica: Ennio Morricone. Prodotto da Sergio Leone.

The Cat (1977) on IMDb

Regia di Sam Peckinpah. Un film Da vedere 1978 con Burt YoungErnest BorgnineKris KristoffersonAli MacGraw. Titolo originale: Convoy. Genere Avventura – USA1978durata 110 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 – MYmonetro 3,12 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

“Anatra di gomma”, un capo-camionista, si ribella ai soprusi di un esoso poliziotto stradale e protesta, in Arizona, con decine e decine di camionisti solidali. Qualche cedimento e qualche stereotipo sono riscattati dal talento visionario di S. Peckinpah che offre momenti memorabili. La corsa dei camion sulla pista sabbiosa al ritmo di una canzone country è un pezzo d’antologia. Discontinuo anche perché maciullato al montaggio.

 Convoy - Trincea d'asfalto
(1978) on IMDb
Risultato immagini per Le strade di San Francisco

Le strade di San Francisco (The Streets of San Francisco) è una serie televisiva statunitense di genere poliziesco, trasmessa dalla ABC per 5 stagioni dal 1972 al 1977.Popolare anche fuori dagli Stati Uniti (in Italia andò in onda dal febbraio 1980), la serie, come suggerito dal titolo, è interamente ambientata nella caratteristica città di San Francisco, in California, dove avvengono spettacolari e lunghi inseguimenti in auto, ma è anche una serie “attenta alle problematiche sociali”[1]. Coprotagonisti sono Karl Malden nei panni del tenente Mike Stone e l’attore esordiente (nonché figlio d’arte e futura star di HollywoodMichael Douglas nel ruolo di Steve Keller. Douglas lasciò la serie nella penultima stagione lasciando il posto a Richard Hatch nella parte di Dan Robbins.
I protagonisti sono una coppia ben assortita di investigatori: il tenente Mike Stone è un anziano poliziotto venuto dalla gavetta, vedovo e con una figlia, Jeannie, che appare saltuariamente; si presenta indossando immancabilmente uno sdrucito trench con in testa un floscio cappello anni 50. Il giovane ispettore Steve Keller è più “intellettuale” e politically correct (infatti, al momento di uscire dalla serie, il personaggio lascia la polizia per dedicarsi all’insegnamento dopo una seria ferita rimediata in servizio).
Le vicende dei due, solitamente concluse nell’ambito di ogni episodio, si svolgono a San Francisco; anche se non mancano inseguimenti e sparatorie, le scene violente risultano contenute, considerato che la serie era rivolta a un pubblico televisivo familiare, mentre viene fatto risaltare lo spessore umano dei due detective: il loro coinvolgimento nelle indagini, soprattutto per il tenente, è frequentemente di natura emotiva.

The Streets of San Francisco (1972) on IMDb


Aguirre furore di Dio: Amazon.it: Klaus Kinski, Ruy Guerra, Del Negro,  Cecilia Rivera, Helena Rojo, Werner Herzog, Klaus Kinski, Ruy Guerra: Film  e TV

Un film di Werner Herzog. Con Klaus Kinski, Helena Rojo Del Negro, Ruy Guerra, Peter Berling Titolo originale Aguirre, der Zorn Gottes. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 94′ min. – Germania, Messico, Perù 1972. MYMONETRO Aguirre, furore di Dio * * * 1/2 - valutazione media: 3,80 su 15 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Nel 1560 una spedizione spagnola, guidata da Gonzalo Pizarro, fratello di Francisco, discende la Cordigliera delle Ande alla ricerca del mitico El Dorado. La giungla inestricabile la blocca. Si invia allora un pattuglione esplorativo, munito di zattere, sul fiume Urubamba al comando di Pedro de Urrua al cui fianco è l’ambizioso e spietato Lope de Aguirre. Girato con pochi mezzi in Perú, il 5° film di W. Herzog è leggibilea 3 livelli: 1) racconto di avventure e di viaggio che ha al centro il tema di una profanazione fallita, 2) tragedia di un eroe del male (con un Kinski strepitosamente nevrotico) sui temi della ribellione e della solitudine, 3) parabola politica sull’imperialismo coloniale. Vi coabitano uno straniamento epico di timbro brechtiano e una tensione onirica, allucinata. Fotografia di Th. Mauch.

Aguirre, the Wrath of God (1972) on IMDb
Risultati immagini per Notte di Nozze 1935

Un film di King Vidor. Con Gary Cooper, Ralph Bellamy, Anna Sten, Helen Vinson, Sig Ruman Titolo originale The Wedding Night. Drammatico, b/n durata 84′ min. – USA 1935. MYMONETRO Notte di nozze * * * - - valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Uno scrittore in cerca d’ispirazione si ritira in una casa che ha ereditato nella campagna del Connecticut. Conosce una ragazza, figlia di emigrati polacchi, e s’innamora. Ma lei è fidanzata e lui sposato. Uno dei più teneri film d’amore nella Hollywood degli anni ’30. È anche appassionato, ma il fuoco cova sotto le ceneri, grazie a un Vidor insolitamente misurato che descrive bene l’ambiente di emigrati polacchi. 3° e ultimo tentativo di Samuel Goldwyn di fare della Sten una nuova Garbo. Fotografia di Gregg Toland.

The Wedding Night (1935) on IMDb
Uomini di domenica (1930) | FilmTV.it

Un film di Robert Siodmak, Curt Siodmak, Edgard George Ulmer, Fred Zinnemann. Titolo originale Menschen am Sonntag. Documentario, durata 70 min. – Germania 1930.

Due commesse, un commesso viaggiatore, un autista, una comparsa trascorrono un giorno di vacanza nei boschi intorno a Berlino. Interpretato da attori non professionisti in un ambiente naturale, questo semi-documentario realizzato con poco costo fu l’ultimo film tedesco muto di qualche valore. Anche se Béla Balazs gli rimproverò il suo “fanatismo dei fatti “, quest’opera, ispirata indirettamente a Flaherty e Vertov, era uno studio sociale che fece epoca, e i suoi autori ebbero in seguito carriere assai diverse, nel cinema americano.

People on Sunday (1930) on IMDb
Locandina Cantando dietro i paraventi

Un film di Ermanno Olmi. Con Jun Ichikawa, Sally Ming Zeo Ni, Bud Spencer, Yang Li Xiang, Camillo Grassi, Makoto Kobayashi Drammaticodurata 90 min. – Italia 2003MYMONETRO Cantando dietro i paraventi **1/2-- valutazione media: 2,85 su 16 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Un giovane ed ingenuo studente si ritrova per errore in un teatrino fuori mano, tra le cui sale è possibile inoltre comprare trasgressioni e favori sessuali. Il Vecchio Capitano – un Bud Spencer inedito – dal palcoscenico situato nell’ampia sala centrale sta raccontando le gesta di Ching, piratessa ai tempi della Cina imperiale. Ching era sposa di un prode corsaro che, per aver accettato di collaborare con l’Imperatore, era stato ucciso a tradimento. La vedova, incapace di accettare questo oltraggio, si era dunque messa a capo della flotta del defunto marito ed era divenuta il pirata più temuto della Cina. Olmi torna a misurarsi con la fiaba (ricordate “Il segreto del bosco vecchio”?) ma volge lo sguardo all’Oriente. E’ una sperimentazione interessante quella che mette in atto il regista.

Singing Behind Screens (2003) on IMDb

Regia di Giuseppe Tornatore. Un film Da vedere 2021 con Ennio MorriconeQuentin TarantinoClint EastwoodOliver StoneWong Kar-waiCast completo Genere Documentario, – ItaliaBelgioCinaGiappone2021durata 150 minuti. Uscita cinema giovedì 17 febbraio 2022 distribuito da Lucky Red. – MYmonetro 4,17 su 26 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Giuseppe Tornatore ha collaborato col Maestro – definizione per una volta appropriata – in un arco temporale che va da Nuovo Cinema Paradiso (1988) a La corrispondenza (2016), frequentandolo per circa trent’anni. Nel 2018 ha scritto “Ennio. Un maestro” (Harper Collins), intervista fluviale e conversazione franca, a trecentosessanta gradi: in Ennio ne riprende argomenti, andamento cronologico e tono disteso, modesto, autocritico con cui Morricone si era concesso alle sue domande. Attorno a lui, nel film, una schiera di musicisti, registi, colleghi ed esperti portano testimonianze rilevanti e inerenti una carriera straordinaria, che supera il concetto di prolifico: centinaia le opere firmate, da Il federale (1961) all’unico Oscar vinto per una colonna sonora, The Hateful Eight nel 2016, a 87 anni.

Ennio (2021) on IMDb
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Poster Sin CityUn film di Robert Rodriguez, Frank Miller [II], Quentin Tarantino. Con Bruce Willis, Mickey Rourke, Jessica Alba, Clive Owen, Nick Stahl. Avventura, durata 126 min. – USA 2005. uscita mercoledì 1 giugno 2005. MYMONETRO Sin City * * * 1/2 - valutazione media: 3,72 su 147 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Sin City è una città nera, dove la notte non tramonta mai, abitata da una schiera di personaggi più cupi della notte stessa. Tutti cattivi, ognuno a modo suo: Marv, tenero bestione con un talento creativo per la sofferenza altrui; Kevin, ragazzo emotivo che ritrova la serenità divenendo uno spietato divoratore di esseri umani; la sua abietta guida spirituale il cardinale Roark, padrone della città; Dwight, fascinoso criminale che asseconda il suo destino e dispensa morte a piene mani; Gail, sua amata e regina delle prostitute che governano la città vecchia, donne che danno grande piacere, se si paga bene e si sta alle regole, o grande dolore, se si va oltre il seminato; un bastardo giallo, che violenta e mangia bambine impunito, coperto dal mostro suo padre che è anche Senatore della città, e contrastato solo da Hartigan, uno sbirro sul viale del tramonto disposto ad una carneficina per fermarlo e salvare Nancy, timida ballerina di lap dance.
Esseri che hanno poco di umano, anime nere che anneriscono il già nero skyline della città del peccato. E in mezzo a tutto questo nero, ogni gesto fuori dal piano regolatore che la morte stessa sembra attuare, brilla di un vivido accecante: il grande cuore rosso di Goldie, il sangue scarlatto versato in olocausto e quello giallo per la catarsi di Hartigan, occhi verdi, azzurri e d’oro che sono l’unica traccia di un’anima dietro le armi.
Dopo alcuni mezzi e mal riusciti adattamenti da lui supervisionati, Frank Miller si decide finalmente a mettere il suo nome a corredo di una sua storia trasposta dal fumetto alla pellicola. Per chi conosce Miller, questa è la fine di un’attesa durata vent’anni; per chi non sa chi sia, perché magari pensa che i fumetti siano roba da bambini, basti dire che Frank Miller è, semplicemente, indiscutibilmente, il re del noir degli ultimi venti anni, a prescindere da ogni disciplina artistica, artigianale o d’intrattenimento che si voglia considerare. Se questo film fosse uscito nel 1991, quando cioè è nato, con stile molto cinematografico, sulle pagine della Dark Horse Comics, oggi il linguaggio cinematografico sarebbe diverso da come lo conosciamo: per esempio, non sarebbe affatto doveroso fare una citazione dietro l’altra, ma si racconterebbero storie che iniziano coi titoli di testa e finiscono coi titoli di coda.
Oggi Miller, che da qualche anno non sforna più capolavori di carta, si è fatto dei compagni di merende: Tarantino e Rodriguez, due tipi in gamba che sanno benissimo quanto grande sia il debito che hanno col maestro. Dal primo si è fatto spiegare un po’ di marketing, dal secondo come si accende la macchina da presa, ha ripescato uno dei tanti suoi soggetti eccelsi del passato e ne ha fatto un film magnifico. Se la prossima volta il signor Miller avrà il coraggio di fare tutto da solo, e avrà premura di scrivere come sa fare, potremmo davvero trovarci di fronte ad un nuovo Anno Zero del cinema d’azione. Altro che Pulp Fiction

Sin City (2005) on IMDb

Quentin Tarantino, come «Special Guest Director», ha diretto la sequenza in macchina con Jackie Boy (Benicio del Toro) dell’episodio Un’abbuffata di morte per la simbolica cifra di 1 dollaro, restituendo un favore all’amico Rodriguez, che aveva composto alcune musiche per il suo Kill Bill per la stessa cifra.

Regia di Robert Rodriguez. Un film con Harvey KeitelJuliette LewisGeorge ClooneySalma HayekQuentin TarantinoTom SaviniCast completo Titolo originale: From Dusk Till Dawn. Genere Horror – USA1996durata 95 minuti.

Dopo una sanguinosa rapina in una banca del Texas, i due fratelli Seth (G. Clooney) e Richard (Q. Tarantino) prendono in ostaggio un predicatore disilluso che viaggia in camper con due figli (J. Lewis e il piccolo E. Lui) e sconfinano nel Messico dove approdano al locale “Titty Twister”. Un volo finale in dolly della cinepresa svela il mistero. Basato su una vecchia (1990) sceneggiatura di Q. Tarantino, il 3° film del messicano Rodriguez ( El Mariachi ) – anche operatore alla macchina e montatore – è una sagra del tarantinismo più trash , in altalena tra la parodia cinica e l’estasi del pecoreccio. L’edizione originale era di 108′, potata vigorosamente in quella italiana, insignita tuttavia di un V.M. 18 e ancor più ridotta per farla passare in TV.

From Dusk Till Dawn (1996) on IMDb

Qui Tarantino è attore non regista. Mamma mia cos’era Salma Hayek in questo film.

Locandina Killing Zoe

Un film di Roger Avary. Con Jean-Hugues AngladeEric StoltzJulie DelpyGary KempBruce Ramsay. continua» Giallodurata 100 min. – Francia 1994. – IMC – International Movie Company uscita mercoledì 23 agosto 1995. MYMONETRO Killing Zoe **--- valutazione media: 2,42 su 11 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Film prodotto in Europa da Quentin Tarantino. Killing Zoe è infatti la storia di una rapina, la più sanguinaria che si sia vista al cinema negli ultimi anni. È quindi un gangster movie; ma è anche un film a basso costo. Nel cinema le modalità di produzione influiscono sempre sullo stile di un film: Killing Zoe risente molto del suo status di film americano “indipendente”. Ne risente positivamente e soprattutto negativamente. Il francese eroinomane Eric e il “tecnico” americano Zed progettano un colpo a Parigi. Il caso vuole che Zed trascorra una notte in compagnia di una bella ragazza che è in realtà impiegata nella banca scelta come bersaglio. Film duro e violento, ma non privo di ironia e di finezze per gli intenditori.

Killing Zoe (1993) on IMDb

Qui Tarantino è produttore non regista.

Poster Django Unchained

Un film di Quentin Tarantino. Con Jamie Foxx, Christoph Waltz, Leonardo DiCaprio, Samuel L. Jackson, Kerry Washington. Titolo originale Django Unchained. Western, durata 165 min. – USA 2013. – Warner Bros Italia uscita giovedì 17 gennaio 2013. MYMONETRO Django Unchained * * * 1/2 - valutazione media: 3,70 su 316 recensioni di critica, pubblico e dizionari. 

Non è, come si è scritto, una variazione dello “spaghetti-western” italiota: tolti pochi risvolti stilistici, va in tutt’altra direzione, con una storia situata nel 1858, poco prima della Guerra di Secessione. Come raramente accade nel genere western, il protagonista è nero. Sicuramente il più politicamente impegnato tra i film di Tarantino nella denuncia del razzismo bianco che in Django si sovrappone al desiderio di vendetta personale in difesa della moglie Broomhilda. Non a caso nella più caustica sequenza si sbeffeggia in allegria un classico del muto USA Nascita di una nazione (1915) di Griffith, con Don Johnson capo di una banda schiavista del Ku Klux Klan alle prese con scomodi cappucci che, soprattutto cavalcando, impediscono di vedere bene. Scomponibile in 2 parti, con l’azione che si sposta dal Texas al Mississippi e in cui si usa il fucile Remington più che le Colt. Nella prima il dentista tedesco Dr. King Schultz diventato cacciatore di taglie, cioè di cadaveri, rende libero lo schiavo Django e lo trasforma in compagno/complice di avventure e punizioni. Lo interpreta il colto, elegante Waltz in una interpretazione premiata dall’Oscar (un’altra statuetta è andata a Tarantino per la sceneggiatura). Più parlata e più rivolta all’analisi psicologica dei personaggi la seconda parte, dove Foxx si oppone a un bravo DiCaprio, il più crudele degli schiavisti perché il più intelligente.

 Django Unchained
(2012) on IMDb
Waterloo (1970) - IMDb

Un film di Sergei Fyodorovich Bondarchuk. Con Rod Steiger, Andrea Checchi, Ivo Garrani, Christopher Plummer, Jack Hawkins. Storico, Ratings: Kids+13, durata 135′ min. – Italia, URSS 1970. MYMONETRO Waterloo * * * 1/2 - valutazione media: 3,65 su 12 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Febbraio 1815: di ritorno dall’Elba, Napoleone ringalluzzito ricompatta l’esercito e marcia verso Bruxelles. Nella piana di Waterloo l’esercito inglese aspetta e quello tedesco sta arrivando. La 2ª metà del film è tutta dedicata alla battaglia, forse la più lunga nella storia del cinema: grande spettacolo, puntiglio di ricostruzione e qualche momento epico. Più inamidata e convenzionale senza remissione la 1ª ora dove l’accademico pompierismo di Bondarčuk si svela con tutto il suo peso. Steiger come Napoleone è perfettamente bondarčukiano. Produce Dino De Laurentiis con Columbia e Mosfilm. Fotografia di Armando Nannuzzi e musiche di Nino Rota. L’edizione sovietica dura 4 ore. Quella italiana è stata in seguito ridotta a 123 minuti.

Waterloo (1970) on IMDb

Regia di Michel Gondry. Un film Da vedere 2015 con Ange DargentThéophile BaquetDiane BesnierAudrey TautouVincent LamoureuxCast completo Titolo originale: Microbe et Gasoil. Genere Commedia, – Francia2015durata 103 minuti. Uscita cinema giovedì 5 maggio 2016 distribuito da Movies Inspired. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,37 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Daniel, insicuro con talento artistico, e Théo, spavaldo con talento meccanico, sono 2 14enni anticonformisti, disprezzati come sfigati dai loro fatui e presuntuosi compagni di scuola, che gli hanno appioppato i nomignoli di Microbo e Gasolina. Diventano amici, si costruiscono un’improbabile auto-casa di legno e partono per girare la Francia. Al 7° LM, Gondry, francese con passaporto USA, consolida il suo status di autore con una teen comedy – di ispirazione autobiografica, ma ambientata nel 2014 – surreale, briosa, divertente, che è anche uno spaccato realistico della condizione adolescenziale ai giorni nostri. Finale agro con un risvolto violento discutibile.

Microbe & Gasoline (2015) on IMDb
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Un film di Tobe Hooper. Con Robert Englund, Zoe Trilling, Alona Kimhi Titolo originale Tobe Hooper’s Night Terrors. Horror, durata 96 min. – USA 1993. MYMONETRO Le notti proibite del marchese de Sade * - - - - valutazione media: 1,00 su 1 recensione.

Robert Englund, l’attore di Nightmare, si trasforma questa volta nel marchese De Sade che torna dalle tenebre. A farne le spese è la figlia di un archeologo che si trova in Egitto.

Night Terrors (1993) on IMDb
Amazon.it | Il mio amico Arnold Stagione 01: Acquista in DVD e Blu ray

Un film di Herbert KenwithGerren KeithDoug RogersMel Ferber. Con Conrad BainGary ColemanTodd BridgesDana PlatoMary Jo Catlett. continua» Formato Serie TV, Titolo originale Diff’rent StrokesCommediadurata 30 min. , numero episodi: 189. – USA 1978.

La serie narra le storie di due fratelli afroamericani, Arnold e Willis Jackson, rispettivamente di 8 e 13 anni, i quali vengono adottati da un ricco uomo d’affari, Philip Drummond, abbandonando così la miseria di Harlem e approdando nella ricca Manhattan. Questa era stata infatti l’ultima volontà della madre dei due bambini, precedente governante del signor Drummond, poco prima di morire. Su questo filone si alterneranno negli anni diverse situazioni, sia comiche sia drammatiche, rendendo questa serie un successo a livello internazionale per vari anni.

Diff'rent Strokes (1978) on IMDb
Risultati immagini per L'Uomo che cerca il suo Assassino

Un film di Robert Siodmak. Con Heinz Ruhmann, Lien Deyers, Raimund Janitschek, Hans Leibelt, Hermann Speelmans, Erik Schutz Poliziesco, durata 98 min. – Germania 1931.

Un uomo, stanco della propria esistenza, decide di assoldare un killer per farsi uccidere. Nel frattempo però avrà modo di cambiare idea. Un inizio folgorante e molto cupo dà il via a un film che a poco a poco si trasforma in una bella commedia ricca di momenti divertenti. Si vede ancora la matrice espressionista (nei giochi di luci e ombre e nelle inquadrature). Il protagonista è pefetto e anche i personaggi di contorno non sfigurano. Sorprendente.

The Man in Search of His Murderer (1931) on IMDb

Nella cartella ci sono tre versioni: un mkv con subita/eng integrati e un avi con sub esterni. Credo siano identiche. Entrambi di bassa qualità. Fatemi sapere.

La terza versione è un mio rip 576p h264 da dvd russo ma non ha subita, non li ho trovati e non sono riuscito ad estrarli, solo subeng. Questo è di alta qualità.

Risultato immagini per Il Piccolo Buddha

Regia di Bernardo Bertolucci. Un film Da vedere 1993 con Bridget FondaKeanu ReevesYing RouchengChris IsaakAlex WiesendangerJo Champa. Genere Fantastico – Italia1993durata 165 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: – MYmoro 3,36 su 15 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Film a 2 versanti: la favola moderna di Jesse, bambino nordamericano di Seattle che, scortato dal padre, è portato dal Lama Norbu nel Bhutan (versante sud dell’Himalaya) perché potrebbe essere il tulku , la reincarnazione del Lama Dorje, morto otto anni prima; e la favola antica del principe Siddharta Gautama (ca. 565-486 a.C.) detto il Buddha, il Risvegliato, che s’avvicenda con la 1ª, letta su un libro illustrato ora da questo, ora da quel personaggio. 1° film di Bertolucci senza conflitti drammatici, tormenti, trasgressioni. Se si toglie la lotta di Siddharta con Mara, dio del Male, non c’è una sola figura malvagia o antagonista. 1° suo film di bambini, sui bambini, per i bambini. È come se, per adeguarsi alla “via di mezzo” tra i due estremi del piacere e dell’ascetismo spinto di cui il Buddha fu un esempio, il regista avesse scelto una via stilisticamente e narrativamente intermedia, al di là dei conflitti drammatici. Persino la nascita di Siddharta è risolta in canto, con grazia delicata: il dolore esiste, ma superato e trasfigurato. Anche nel ricorso agli effetti speciali la sua cinefilia rifugge dall’esibizionismo della moderna tecnologia digitale: vicino più alla magia di Méliès che a Spielberg. Anche nella luce e nei colori, governati dalla maestria di Vittorio Storaro, c’è una ripartizione: freddi, grigiazzurri, quasi acciaiati a Seattle (Occidente); caldi, fastosi o festosi (col giallo-arancione che inclina al rosso-nero nelle scene finali di morte) nel Nepal e nel Bhutan (Oriente). Scritto con Rudy Wurlitzer, esperto di buddismo, e Mark Peploe. Musiche di Ryuichi Sakamoto, scene e costumi di James Acheson, montaggio di Pietro Scalia.

 Piccolo Buddha
(1993) on IMDb