Un giovane milanese erotomane ed estroverso, dopo aver vinto un concorso di maestro elementare, è chiamato ad insegnare a Catania. Qui si scontra con il perbenismo siciliano.
Vesna arriva in autobus a Trieste da un villaggio della Repubblica Ceca e non riparte. Per mantenersi si prostituisce finché a Rimini conosce un caposquadra muratore che, dopo essere stato suo cliente, le si avvicina come persona, amico, amante. Ma lei gli sfugge. Si può vendere il corpo, salvando l’anima? Mazzacurati prova a dirlo con attenzione, pudore, rispetto, senza la pretesa di penetrare nel mistero di un essere umano e di spiegarlo allo spettatore. Da una sceneggiatura che deve essere stata laboriosa (scritta dal regista, Rulli e Petragli, Umberto Contarello, Claudio Piersanti) è uscito un film sensibile, ma diseguale con molti vuoti d’aria che, cercando la corda della poesia lirica, diventa liricizzante. Vi fa macchia, comunque, il personaggio di Albanese.
Tul sta per vedere il suo mondo distrutto. Gli è stato inviato un pacchetto di foto e di dati, che esamina e poi mette via tempestivamente, dentro il trituratore. Si rade la testa, indossa le vesti di un monaco, e si apposta nella tenuta appartenente all’uomo della foto. Poi, prende una pistola e spara un proiettile nel collo dell’uomo. Altri colpi vengono sparati, e uno di loro finisce nella testa di Tul. Tutto diventa nero. Quando si sveglia tre mesi dopo, tutto è invertito e lui si ritrova dalla parte opposta. È un danno cerebrale bizzarro, o una qualche forma di contrappasso karmico?
Moon-kyung è un regista donnaiolo, o forse solo uno che si fa credere tale. Con l’amico critico Joong-sik rievoca il loro incontro di anni prima. Ma i due non sanno quanto quel giorno abbia cambiato le loro vite
Mutsugoro decide di tornare alla sua casa natale, ignorando il fatto di essere portatore di una malattia sessuale. Piano piano l’uomo comincia a lasciarsi andare e a sognare. Lentamente, chi gli sta attorno (e anche lo spettatore) non riesce più a cogliere cosa sia reale e cosa no. I suoi amici sono misteriosi terroristi? Di chi può fidarsi?
Alcune storie che hanno come punto di partenza la morte di Togliatti. Protagonisti un comunista che lavora alla sede del partito e trova la moglie a letto con un’amica, un giovane che ribadisce la sua fedeltà al Pci mentre un amico si dimostra anticonformista, un profugo venezuelano che è richiamato in patria a sostituire un compagno caduto, un regista prossimo alla morte che sospende i lavori di un film e si mette a girare il mondo.
Un ricco possidente, rapito da due fratelli,propone a questi di accompagnarlo con una grossa mandria attraverso un percorso preso di mira dai pellirosse. La strada è lunga e i contrasti sono tanti; i tre si contendono anche l’amore di una donna, ma ad avere la meglio sarà Ben, impersonato naturalmente da Gable.
Intorno a Nannina, cassiera dagli argomenti indiscutibili, fanno la ruota un pugile fannullone, un agiato vedovo maturo, un tappezziere mandrillo. Con femminea strategia diventa proprietaria terriera. Scritta da E.M. Margadonna ( Pane, amore e fantasia ), la commedia è scaltra, divertente, sciamannata, sostenuta da attori navigati (Sordi, Stoppa, Tòfano). Un compendio dei più tradizionali vizi dell’itala gente.
Alessandro, figlio di Filippo II e della Regina Olimpia, dopo l’assassinio del padre diventa Re di Macedonia e parte alla testa del suo esercito contro l’Imperatore persiano Dario III. Una volta conquistata la Persia, Alessandro prosegue la sua inarrestabile marcia attraverso l’Asia centrale e riporta una lunga serie di vittorie; nel corso della campagna, però, dovrà domare le ribellioni dei propri soldati. Girato tra il Marocco e la Thailandia con un budget faraonico di oltre 150 milioni di dollari, Alexander costituisce probabilmente il progetto più singolare e ambizioso nella carriera di Oliver Stone, un cineasta conosciuto soprattutto per le sue pellicole di forte impegno politico e sociale, e dalle tematiche spesso controverse. Con questo film, invece, per la prima volta Stone si è dedicato alla realizzazione di un imponente kolossal storico, basato in prevalenza sul libro Alessandro il Grande, scritto dallo studioso Robin Lane Fox e adattato per lo schermo dallo stesso regista insieme a Christopher Kyle e Laeta Kalogridis.
Dal 1° al 3 luglio 1863 a Gettysburg (Pennsylvania) si svolse la più grande e sanguinosa battaglia (cinquantamila morti) della guerra civile. Le truppe sudiste del generale Robert E. Lee furono sconfitte da quelle nordiste al comando del generale George G. Meade. Scritto dal regista e basato sul romanzo The Killer Angels di Michael Shaara, prodotto dalla società televisiva di Ted Turner, fu messo in onda nei Paesi anglofoni in 3 puntate; esiste una versione per l’homevideo che dura quasi 6 ore. Piuttosto accurato, dal punto di vista storico-militare, nella descrizione della battaglia, ne rimuove sistematicamente la crudeltà e l’orrore: le morti sono tutte gloriose, pulite, istantanee, così come sono tutti valorosi, nobili e in buona fede sia gli unionisti sia i confederati. Sulle ragioni della guerra totale? Silenzio. I personaggi principali sono il generale Longstreet (Berenger), sudista contrario alla schiavitù; il docente Joshua Chamberlain (Daniels), soldato in nome dell’abolizionismo; il capo supremo dei confederati R.E. Lee (Sheen).
Dopo alcuni anni nel carcere di San Quentin per omicidio l’ex combattente Roy Tucker (G. Hackman) viene fatto evadere e ospitato in una villa dove ritrova la moglie (C. Bergen). Gli si propone, in cambio dell’ottenuta libertà, di assassinare un importante uomo politico. Se rifiuta, ne andrà di mezzo la moglie. Epilogo tragico. Tratto da un romanzo di Adam Kennedy, è un altro film sulla sindrome del complotto, assai diffusa _ almeno al cinema _ negli anni ’70, con obliqui rimandi all’assassinio di John F. Kennedy e riferimenti espliciti a misteriose organizzazioni di cui la delinquenza organizzata sarebbe soltanto una delle componenti. A qualsiasi livello, è indifendibile.
Louie è una serie televisivastatunitense trasmessa dal 2010 al 2015 dal canale FX. La serie televisiva è scritta, diretta, interpretata, montata e prodotta dal suo stesso ideatore, il comicostand-upLouis C.K.,[1] che recita una versione fittizia di se stesso: un comico e padre divorziato che cresce le sue due figlie nella città di New York. La serie ha un formato piuttosto libero ed atipico, caratterizzato da storyline per lo più sconnesse e da segmenti (descritti come «sketch estesi»)[2] che ruotano attorno alla vita di Louie, intervallate da performance stand-up dal vivo. La serie è liberamente ispirata alla vita di Louis C.K., e lo mostra sul palco come un comico e giù dal palco come un padre di due bambine appena divorziato. Ogni episodio è costituito da due storie che possono essere collegate tematicamente o meno, oppure da un’unica storia che dura per tutto l’episodio, spesso composta da diverse scene connesse tra loro. Le scene sono intervallate da performance comiche originali di C.K., che solitamente hanno luogo in piccoli locali di cabaret di New York, tra cui Comedy Cellar e Carolines a Manhattan. Nella prima stagione vengono mostrate occasionalmente brevi conversazioni tra Louie e il suo terapeuta.
Le storie mostrate nella serie sono generalmente distinte le une dalle altre, anche se saltuariamente alcuni personaggi ricorrenti (come Pamela, amica di Louie) creano una fittizia continuity tra gli episodi. In varie occasioni, infatti, la continuità non è tenuta in considerazione. Ad esempio, in due differenti episodi vengono mostrate due attrici e due personaggi molto diversi per interpretare il ruolo della madre di Louie.[8] Come spiegato da C.K., «ogni episodio ha il proprio scopo, e semplicemente non importa se va a scombinare lo scopo di un altro episodio».[9] Alcune storie, inoltre, si svolgono al di fuori della normale linea temporale della serie, come nell’episodio God in cui Louie viene mostrato durante la sua infanzia, oppure in Oh Louie, che si svolge nove anni prima che iniziasse la sua carriera di comico. L’episodio pilota include sequenze di una gita scolastica e di un imbarazzante primo appuntamento, mentre gli episodi successivi affrontano una grande varietà di temi, tra cui il divorzio, il sesso, la depressione, l’orientamento sessuale e il senso di colpa cattolico.
Due fratelli camionisti, Joe e Paul Fabrini, sono sfruttati dal datore di lavoro. In un incidente Paul perde un braccio, mentre Joe è coinvolto in un processo di omicidio dalla moglie del principale che ha ucciso il marito. Da un romanzo di Albert Isaac Bezzerider, uno dei migliori polizieschi di taglio sociale che erano una specialità della Warner di quegli anni. Dialoghi scoppiettanti di Jerry Wald e Richard Macaulay, un quartetto di attori eccellenti.
Mary è una studentessa thailandese all’ultimo anno di liceo. Mentre prova a concentrarsi sullo studio per l’esame di maturità insieme all’amica del cuore Suri, la ragazza si ritrova ad affrontare cambiamenti improvvisi che sconvolgono la sua vita serena e la spingono a provare nuovi sentimenti d’amore. Le pressioni degli adulti sulla necessità di pianificare il futuro aumentano e le certezze acquisite sembrano crollare. Tra compiti in classe, lunghe chiacchierate con l’inseparabile amica e i primi batticuore, Mary si sforza di trovare la propria strada e di dare un senso alla sua vita, proprio nel momento in cui tutto sembra volersi sottrarre al suo controllo.
Una gang di 5 membri, guidata da Seok-Tae, rapisce un bambino di nome Hwa-Yi e i suoi membri crescono il bambino come loro figlio. Il bambino è ora di 17 anni e si è trasformato in un killer letale. Con la partecipazione all’attività criminale del padre, Hwa-Yi viene a conoscenza del proprio passato. Hwa-Yi mette mano alle proprie armi per scoprire chi è veramente.
Da un paese della Toscana nell’agosto 1944 un gruppo di uomini, donne e bambini fugge dai tedeschi nel rischioso tentativo di raggiungere la zona già occupata dall’esercito americano. Favola generosa di molte bellezze tra cui le immagini che come le rondini passano in folla, in continua oscillazione tra ricordi personali e memoria collettiva, cronaca e fantasia, epica ed elegia. Anticipa i temi di Claudio Pavone sulla Resistenza come guerra civile. Premio speciale della giuria a Cannes. Una delle 4 partiture musicali _ e la più calda _ scritte da Nicola Piovani per i Taviani. Fotografia: Franco Di Giacomo.
L’adolescente Mitsuko è costretta ad assistere mentre i genitori fanno l’amore. La madre la imprigiona in una cella dotata di uno spioncino. Quando la madre di Mitsuko muore, il padre obbliga la giovane a prendere il posto della compagna.
Dalla commedia (1956) di Diego Fabbri: bellina si fa passare per hostess in modo da comporre il mosaico della sua felicità alternando il suo amore fra tre uomini. Con l’aiuto di M. Fondato in sceneggiatura, il regista tenta inutilmente di cambiare senso alla programmatica pièce di Fabbri, ma l’operazione non gli riesce. Un aborto.
Coppia di coniugi inglesi ritrova, a contatto col Sud, una speranza di comunicazione e comprensione reciproca, uscendo dalla noia e dalla solitudine. Il migliore dei 4 Rossellini con la Bergman. Ignorato dal pubblico, poco compreso e strapazzato dalla critica italiana, esaltato da quella francese: “Con l’apparizione di Viaggio in Italia tutti i film sono improvvisamente invecchiati di dieci anni” (J. Rivette, 1955). Influenzò il cinema moderno degli anni ’60. “Seppe portare ad un altissimo livello il suo stile limpido, senza fronzoli, tutto aderente alle cose, alla realtà del momento, semplificando ancor di più, depurato da ogni incrostazione drammaturgica, il contenuto drammatico dell’azione” (G. Rondolino). Scritto, su una sceneggiatura quasi inesistente, da Rossellini e da Vitaliano Brancati. Fotografia di Enzo Serafin, Aldo Tonti, Luciano Trasatti con Aldo Scavarda operatore alla macchina. Vari titoli sul mercato anglofono: Strangers ; Journey to Italy ; The Lonely Woman ; Voyage to Italy .
Riccardo Finzi, diplomatosi detective per corrispondenza, viene a Milano e tra la scarsa fiducia generale si mette a indagare su un caso che la polizia non riesce a risolvere: l’uccisione in Brianza di una ragazza bene. Finzi risolve il “puzzle” e la polizia lo ringrazia come si fa con un grande detective da romanzo giallo
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