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Regia di Bonifacio Angius. Un film Da vedere 2014 con Stefano DeffenuMario OlivieriNoemi MedasAlessandro GazaleAndrea CarboniCast completo Genere Drammatico, – Italia2014durata 103 minuti. Uscita cinema giovedì 22 gennaio 2015 distribuito da Il Monello Film. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: – MYmoro 3,49 su 19 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Angelino ha 35 anni e, dopo la morte della madre, vive con il padre Peppino. Angelino non ha un lavoro, non ha desideri e non ha una ragazza. La sua vita trascorre tra le richieste del padre, che lo vorrebbe impegnato in un’attività e magari anche sposato, e un triste bar. Intorno a loro un grigio inverno che muta i colori della Sardegna, una radio che trasmette prediche religiose e una situazione economica in cui la crisi domina.
Bonifacio Angius riesce a centrare in pieno l’obiettivo di realizzare il primo lungometraggio di finzione realizzando un ritratto complesso e amaro di una condizione esistenziale che è al contempo radicata nel territorio portato sullo schermo (un angolo di Sardegna) e rappresentativa di miriadi di situazioni analoghe italiane e non. Perché Angelino non è lo scemo del villaggio, non è un depresso né tanto meno un bamboccione da stereotipo socioeconomico.

Soffre piuttosto di un autismo sociale che non gli impedisce di porre e di porsi domande (solo apparentemente banali) che vanno ad impattare contro un muro di gomma che persegue l’indifferenza come obiettivo auspicabile. Anche quando sembra che la vita gli scorra sopra senza lasciare traccia nel suo intimo impermeabile a qualsiasi evento non è così. Angelino in realtà soffre per un rapporto con una figura paterna che lo ha avuto al fianco senza accorgersi di avercelo. Perché Peppino è un padre che ha svuotato nell’intimo la consorte e che non sa neppure che cosa ha o non ha condiviso con il figlio. A questo si aggiunge una distorta proposta della religiosità vista solo dal punto di vista del giudizio e della possibile punizione.
Tutto quanto è stato quasi congelato nel lasciarsi vivere del giovane uomo avrà però modo di emergere con una grande lucidità che Angius sa cogliere con profonda partecipazione riuscendo però a non trascurare di innervare la sua sceneggiatura con una dolente ironia

Perfidia (2014) on IMDb

Un film di Damiano Damiani. Con Walter ChiariFrancisco RabalDominique BoscheroLeticia RomanJacqueline Pierreux. continua» Drammaticob/n durata 100 min. – Italia 1963MYMONETRO La rimpatriata ***-- valutazione media: 3,34 su 6 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Alcuni amici, ognuno dei quali ha trovato il suo posto nella vita, si ritrovano per passare una serata in allegria e libertà che ricordi la loro spensierata giovinezza. Ma il tempo passato crea un distacco fra di loro e si lasciano con la convinzione non manifesta, ma sentita, di non rivedersi più.

The Reunion (1963) on IMDb

Regia di Woo-Sung Jeon. Una serie con Ju-Young LeeWayne LeGetteJong-seo JunJin Sun-gyuJoo-young LeeCast completo Titolo originale: Bargain. Genere Drammatico – Corea del sud2023

Alcuni uomini vengono attirati in un hotel isolato con la scusa di un incontro sessuale, per poi essere coinvolti in un traffico di organi che vengono venduti all’asta al miglior offerente. Dopo un terremoto catastrofico, le vittime, i trafficanti e gli acquirenti rimangono intrappolati nell’edificio in rovina. Tagliati fuori dal mondo esterno, devono lottare per sopravvivere ad ogni costo.

Bargain (2022) on IMDb
Locandina La vita, l'amore, la morte

Un film di Claude Lelouch. Con Marcel BozzuffiJanine MagnanAmidouCatherine SamieCaroline Cellier. continua» Titolo originale La vie, l’amour, la mortDrammaticodurata 112 min. – Francia 1969

Èun atto d’accusa contro la pena di morte. Un operaio, sposato e con figli, è affetto da un complesso di origine sessuale che lo ha spinto a uccidere tre prostitute. Quando viene identificato e arrestato, confessa ed è condannato alla pena capitale, benché al momento dei tre delitti non fosse in grado di intendere e volere.

Life Love Death (1969) on IMDb

Lanciostory è una rivista settimanale italiana di fumetti, pubblicata dall’Eura Editoriale dal 1975 al 2009 e poi dall’Editoriale Aurea; ha superato i duemila numeri pubblicati.

La testata ha esordito in edicola il 14 aprile 1975 con il n. 1 preceduto da un n. 0 promozionale dello stesso mese e anno, ideato per sondare il potenziale gradimento da parte dei lettori. La rivista ebbe sin dall’inizio un’impostazione editoriale precisa: scelta di fumetti di scuola sudamericana, allora poco conosciuta, cura per la veste tipografica, corredo di rubriche di attualità. Inoltre nella pagina della posta (4 chiacchiere tra noi) il direttore Stelio Rizzo condusse la rubrica in modo innovativo: dialogava con i lettori anche su argomenti non esclusivamente fumettistici. Dopo la sua scomparsa, Filippo Ciolfi (già direttore di Skorpio) ha proseguito questa impostazione per alcuni anni, poi abbandonata in favore di una presentazione dei fumetti contenuti nel numero successivo e di saltuarie e occasionali brevi risposte ai lettori.

È su Lanciostory che sono state pubblicate la serie western Hud Kelly disegnata da Rodolfo Torti, su testi originali di Marco Di Tillo, e L’Eternauta, opera di fantascienza di Héctor Oesterheld e Francisco Solano López. I principali autori latinoamericani sono stati tutti ospitati sulle pagine di questa rivista contenitore. Il buon successo commerciale ha portato allo sviluppo di diversi progetti paralleli: pubblicazioni di serie monografiche, libri cartonati che ristampano le migliori storie apparse su Lanciostory e la gemella Skorpio. Tra il finire degli anni ottanta e l’inizio anni novanta Lanciostory si è rivolto anche alla prestigiosa scuola franco-belga, pubblicandone molte storie, senza rinnegare le scelte iniziali. Dal 1998, inoltre, l’Eura Editoriale ha messo a disposizione nei suoi settimanali uno spazio di tutto rispetto e di alta visibilità per i fumetti di scuola italiana, cominciando con la pubblicazione di Napoli Ground Zero, che ha visto impegnati autori e disegnatori quali Lorenzo BartoliRoberto Recchioni, Cristiano Cucina e altri ancora.

Fra i principali personaggi va menzionato Dago, il popolare “giannizzero nero”, che ha una storia ormai pluridecennale e un albo monografico dedicato che pubblica storie inedite, appositamente create, più una ristampa cronologica delle sue avventure apparse sul periodico. Fra i grandi autori fatti conoscere al grande pubblico ricordiamo Paolo Eleuteri Serpieri, autore di numerose storie western per l’Eura.

In appendice pubblica le strisce della serie Beep Peep[3].

Un altro aspetto di grande rilievo è l’atteggiamento nei confronti dei fumetti come forma narrativa. Lanciostory e l’Eura in generale, come affermato nella rubriche della posta in molte occasioni, hanno sempre considerato il fumetto un medium con pari dignità rispetto agli altri, in grado di raccontare qualunque cosa, a una sola condizione: la buona qualità della fattura.

Dal n. 1 dell’anno 2010 Lanciostory viene pubblicato dalla casa editrice Editoriale Aurea, che ha preso in carico le testate Eura Editoriale alla fine del 2009, quando la proprietà dell’azienda è stata ceduta. Il nuovo team, composto dal direttore responsabile Enzo Marino e dal direttore editoriale Sergio Loss, provenienti dalla Eura, prosegue nella tradizione della testata pubblicando una selezione di fumetti italiani e stranieri.

Dal 1994 ospita la rubrica “Nuvolette”, scritta da Luca Raffaelli in cui, con grande ritmo e in maniera molto diretta, si intervistano fumettisti, si propongono riflessioni sul fumetto e il cinema d’animazione e si narrano alcuni dei più importanti festival internazionali del settore.

Regia di Charlie Kaufman. Un film con Toni ColletteJessie BuckleyJesse PlemonsJason RalphDavid ThewlisCast completo Titolo originale: I’m Thinking of Ending Things. Genere Drammatico – USA2020,

Una donna si ritrova a dover affrontare un’inaspettata deviazione del suo viaggio mentre cerca di capire come rompere con il suo ragazzo e ripensare la sua vita.

I'm Thinking of Ending Things (2020) on IMDb

E’ in 4:3 per scelta del regista.

Regia di Vittorio De Sica. Un film con Paolo StoppaVittorio GassmanFernandelAlberto SordiMelina MercouriRenato RascelCast completo Genere Commedia – Italia1961durata 95 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,22 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Una roboante voce misteriosa annuncia a Napoli l’imminente giudizio universale. Ciascuno reagisce nella maniera più impensata dimostrando di volersi pentire dei propri peccati. 

The Last Judgment (1961) on IMDb
BUON NATALE, BUON ANNO - Spietati - Recensioni e Novità sui Film

Regia di Luigi Comencini. Un film con Paolo GraziosiVirna LisiMichel SerraultMattia SbragiaConsuelo FerraraCast completo Genere Commedia – Italia1989durata 105 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 2 recensioni.

A causa di uno sfratto un’anziana coppia è costretta a separarsi. Si fanno ospitare dalle due figlie che ne approfittano per adibirli a mansioni domestiche. La separazione riaccende la vecchia fiamma. In sagace equilibrio tra umorismo e sentimento, realismo e favola, il film – ispirato al romanzo di P. Festa Campanile – ha facilità bozzettistiche e invenzioni romanzesche un po’ stiracchiate, ma sono i peccati veniali di un’agrodolce commedia asciutta e puntigliosa. Ultimo film per il cinema della Titanus fondata nel 1904.

Buon Natale... Buon anno (1989) on IMDb

Regia di Cristian Mungiu. Un film Da vedere 2012 con Cosmina StratanCristina FluturValeriu AndriutaDana TapalagaCatalina HarabagiuCast completo Titolo originale: Dupa dealuri. Genere Drammatico, – Romania2012durata 155 minuti. Uscita cinema mercoledì 31 ottobre 2012 distribuito da Bim Distribuzione. – MYmonetro 3,45 su 15 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

3° film scritto e diretto dal rumeno Mungiu, ispirato a 2 romanzi non-fiction di Tatiana Niculescu Bran: Spovedanie la Tanacu (2006), poi adattato per il teatro e messo in scena a New York nel 2007, e Cartea judecatorilor (2007). È la storia vera della giovane Alina che torna dalla Germania per ricongiungersi con Voichita, conosciuta in orfanotrofio, l’unica persona che ama e da cui è stata amata. La ragazza, però, ha trovato Dio in un piccolo convento in Moldavia ed è riluttante a ricominciare la relazione. Alina si scontra con l’incapacità del prete, capo della comunità, e delle monache di capire la sua sofferenza. Dalla reciproca incomprensione si passa alla sopraffazione fisica. Inconfondibile lo stile di regia: scene lentamente dilatate nel tempo e con un unico punto di ripresa che spesso riunisce nell’inquadratura diversi personaggi. Privo di ogni pathos melodrammatico, è il realismo malinconico di una tragedia quieta. Distribuisce BIM.

Beyond the Hills (2012) on IMDb
Locandina La caduta dell'impero romano

Un film di Anthony Mann. Con James MasonSophia LorenAnthony QuayleStephen BoydJohn Ireland. continua» Titolo originale The Fall of the Roman EmpireStoricodurata 188 min. – USA 1964

Guerra tra i romani e i popoli d’Oriente che si ribellano al dominio sempre più iniquo dell’imperatore Commodo, succeduto al padre Marco Aurelio (un ottimo Alec Guinness). Persino il re d’Armenia che ha sposato Lucilla, sorella di Commodo, insorge, ma viene sconfitto e ucciso. Lucilla si trasferisce a Roma con Livio, comandante romano di cui si è innamorata. A Livio, vincitore in duello di Commodo, i soldati offrono l’impero, ma egli rifiuta, disgustato dalla dilagante corruzione.

The Fall of the Roman Empire (1964) on IMDb

Regia di Roberto Rossellini. Un film con Ingrid BergmanTullio CarminatiAgnese DubbiniGiacinto Prandelli. Genere Drammatico – Italia1954durata 76 minuti. – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Dall’oratorio drammatico (1938) di Paul Claudel con musiche di Arthur Honegger, già messo in scena da Rossellini nel 1953: in attesa del supplizio la Pulzella rievoca i principali episodi della sua vita. Considerato a torto come una semplice trasposizione dell’opera teatrale, il film è ricco di pregevoli invenzioni tecnico-espressive. “Non è affatto teatro filmato, ma cinema; direi persino che è neorealismo nel senso in cui l’ho sempre tentato” (R. Rossellini).

 Giovanna d'Arco al rogo
(1954) on IMDb

Un film di Nicolas Roeg. Con Art Garfunkel, Harvey Keitel, Theresa Russell, Denholm Elliott, Daniel Massey. Titolo originale Bad Timing. Drammatico, durata 129′ min. – Gran Bretagna 1980. – VM 18 – MYMONETRO Il lenzuolo viola * * * - - valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

A Vienna, nell’indagare sul tentato, forse istigato, suicidio di una divorziata americana (Russell), un ispettore di polizia (Keitel) scopre che ha una torbida relazione con uno studioso di psicanalisi (Garfunkel) affetto da gelosia possessiva e da inclinazioni perverse. Dopo alcune incursioni nel territorio congeniale del cinema fantastico, Roeg, noto direttore della fotografia passato alla regia, ha diretto questo labirintico sex melodrama, scritto da Yale Udoff, dove, più che i rimandi a Freud e a Pinter, contano le suggestioni figurative sotto il segno grafico di Klimt e Schiele. Affascinante, intrigante, ai limiti del Kitsch. Musiche degli Who, Keith Jarrett, Billie Holliday. È il 1° dei film che la Russell ha interpretato sotto la guida del marito.

Bad Timing: A Sensual Obsession (1980) on IMDb

Regia di Rainer Werner Fassbinder. Un film con Eva MattesHarry BaerJörg von LiebenfelßHanna SchygullaIrm HermannEl Hedi ben SalemCast completo Titolo originale: Wildwechsel. Genere Drammatico – Germania1972durata 120 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Interno piccoloborghese in una cittadina della cattolica Baviera: padre tassinaro, madre casalinga e figlia sedicenne che si fa mettere incinta da un giovane operaio. Il padre lo denuncia per seduzione di minorenne. La sedotta induce il suo amante a ucciderlo. In secche cadenze da rapporto antropologico, senza demagogia polemica, il ventiseienne R.W. Fassbinder (già con 12 lungometraggi alle spalle) esplora la greve monotonia della banalità del male, di esistenze banali che rimangono intatte persino dentro a un delitto. La sua cinepresa scruta i volti dei personaggi per coglierne i segni di un’interiorità, il segreto di un’anima. La sequenza dell’uccisione è un momento alto di cinema. Da una pièce di Franz Xaver Kroetz. Distribuito in Italia nel 1980.

 Selvaggina di passo
(1972) on IMDb

Regia di Terrence Malick. Un film Da vedere 2019 con August DiehlValerie PachnerMatthias SchoenaertsMichael NyqvistBruno GanzCast completo Titolo originale: Radegund. Titolo internazionale: A Hidden Life. Genere BiograficoDrammaticoStorico, – USAGermania2019durata 173 minuti. distribuito da 20th Century Fox Italia. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,61 su 21 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Ubicato nell’Alta Austria, Radegund è un’oasi di pace dove Franz e Fani si sono incontrati e innamorati. La loro vita scorre lieta scandita dalle stagioni e dalle campane della chiesa, dal lavoro nei campi e la ricreazione sui prati. Ma la guerra allunga la sua ombra e rovescia il loro destino. Franz è chiamato alle armi e a giurare fedeltà al Führer. Incapace di concepire la violenza obietta, procedendo in direzione ostinata e contraria.

A Hidden Life (2019) on IMDb
Locandina italiana Il ladro di orchidee

Un film di Spike Jonze. Con Nicolas Cage, Meryl Streep, Tilda Swinton, Chris Cooper, Maggie Gyllenhaal.Titolo originale Adaptation. Commedia, durata 114 min. – USA 2002. MYMONETRO Il ladro di orchidee * * * - - valutazione media: 3,42 su 31 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Quattro personaggi: Susie ha scritto un libro sui ladri di piante di orchidea dalle quali si può ottenere un tipo di sostanza stupefacente molto particolare. Johnny è il ladro, un tipo duro e segnato dalla vita e dai traffici illeciti. Charlie, timido e impacciato, fa lo screen writer e deve adattare il romanzo di Susie per una sceneggiatura di un film. E infine c’è Donald, fratello gemello di Charlie, anche lui sceneggiatore. Charlie è in crisi creativa e passa le sue giornate cercando disperatamente di farsi venire un’ idea, ma si perde guardando la fotografia di Susan stampata sul retro della copertina del libro. Fin qui tutto risulta piuttosto semplice, ma le cose si complicano nel momento in cui i vari personaggi si adattano agli altri. Susie deve intervistare Jonnhy per proseguire con la pubblicazione dei suoi romanzi e finisce col rimanere coinvolta da lui e dalla sua attività e Charlie chiede aiuto al fratello per scrivere la sceneggiatura del film. I quattro si incontrano di nuovo tre anni dopo: Susie è sempre innamorata e legata al suo Jonnhy, che da ruvido delinquente e diventato quasi romantico, e i due fratelli si ritrovano coinvolti in un incidente e in una sparatoria che avrà esiti negativi. Temi importanti e non facili, per quest’ opera di Jonze in concorso al Festival Internazionale di Berlino: il doppio, la creatività come stimolo per un arricchimento della realtà o come distruzione di un’ identità, lo smarrimento per la ricerca di una personalità nell’altro da sé. Tutto questo raccontato con uno stile che cambia durante la narrazione: dalla commedia, i toni diventano quasi grotteschi per finire nel dramma. È pericoloso adattare e adattarsi, si rischia di perdere e di perdersi.

 Il ladro di orchidee
(2002) on IMDb
Locandina L'ignoto spazio profondo

Un film di Werner Herzog. Con Brad Dourif, Ellen Baker, Franklin Chang-Diaz, Shannon Lucid, Michael Mcculley, Donald Williams Titolo originale The wild blue yonder.Documentariodurata 81 min. – Francia, Germania, Gran Bretagna 2005uscita venerdì 25 novembre 2005. MYMONETRO L’ignoto spazio profondo * * * - - valutazione media:3,13 su 12 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Werner Herzog è un regista che negli ultimi anni ha agito nell’ombra. Una decina di documentari e docu-fiction che non si è preoccupato tanto di promuovere, quanto invece del piacere di girarli per amore del proprio lavoro. The wild blue yondercorre, ancora una volta, sulla linea della fiction documentata per proiettarci nella fantascienza, nell’ignoto spazio, narrando di alieni che alla fine risultano più umani di noi. 
Un alieno (Brad Dourif) racconta con passione e malinconia un sogno infranto: creare un avamposto, una “Casa Bianca”, base e centro nevralgico di un popolo sconosciuto alla ricerca di un luogo, la Terra, per aprire nuove frontiere. La metafora extraterrestre diviene una sorta di pretesto per fotografare la condizione umana e dichiarare che i veri alieni siamo noi, che nello spazio esploriamo nuove strade di speranza per la prossima civiltà.
Sospeso fra interminabili e poetiche sequenze, The wild blue yonder è passato, presente e futuro dei viaggi nello spazio dell’umanità. Non un’esplorazione, ma il desiderio di un nuovo sogno e di una terra che sia migliore della nostra, ormai giunta allo stremo delle forze.
Una piccola ed ecologica Odissea nello Spazio per comprendere che il cinema può essere filosofia e comunicazione dello stato delle cose. 

The Wild Blue Yonder (2005) on IMDb

Un film di Werner Herzog. Con Klaus Kinski, Claudia Cardinale, José Lewgoy, Peter Berling, Salvador Godínez. Avventura, durata 157′ min. – Germania 1981. MYMONETRO Fitzcarraldo * * * 1/2 - valutazione media: 3,75 su 14 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Agli inizi del Novecento l’eccentrico Brian Sweeney Fitzgerald, barone irlandese del caucciù, vuole costruire a Iquitos, nel cuore dell’Amazzonia peruviana, il più grande teatro d’opera di tutti i tempi per farci cantare Enrico Caruso. Costato 8 miliardi (più tutti gli averi del regista, due morti, parecchi feriti e tre anni di lavorazione) questo film, frutto di un’operazione un po’ folle, è paradossalmente il più ordinato e accademico del più sregolato autore del nuovo cinema tedesco. Narrato a ritmo lasco col tran tran di uno sceneggiato TV, ha un solo personaggio vivo: il battello il cui assurdo ed epico trasporto attraverso il colle occupa 45 minuti. I momenti d’incanto e le sequenze visionarie, comunque, non mancano. Si apre e si chiude con un frammento delle 2 opere ottocentesche che hanno per protagonista Elvira: Ernani (1844) di G. Verdi e I puritani (1835) di V. Bellini.

Fitzcarraldo (1982) on IMDb

Esiste sulla romanzesca lavorazione del film un bel documentario di Les Blank, Burden of Dreams (1982), che, secondo alcuni, è persino più affascinante del film.

Poster L'assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford

Regia di Andrew Dominik. Un film Da vedere 2007 con Brad PittCasey AffleckSam ShepardMary-Louise ParkerPaul SchneiderJeremy Renner.Cast completo Titolo originale: The Assassination of Jesse James By the Coward Robert Ford. Genere Azione – USA2007durata 160 minuti.Uscita cinema venerdì 21 dicembre 2007 distribuito da Warner Bros Italia. – MYmonetro 3,14 su 84 recensioni tra criticapubblico e dizionari.


Sul finire degli anni sessanta dell’Ottocento la famigerata banda dei fratelli James imperversava nello stato del Missouri, assalendo banche, treni e diligenze. Gli ultimi ribelli della guerra civile erano al servizio del più carismatico dei fratelli James, Jesse, bandito professionista dal grilletto facile, lo sguardo glaciale e i modi affabili. Figlio di un pastore e ultimo dei tre fratelli James è venerato e invidiato dal più piccolo dei cinque Ford, frustrato per il credito minore ricevuto in seno alla banda. Robert, poco più che ventenne, spera di farsi apprezzare e reclutare dal carismatico leader. L’ostinata diffidenza di James per Robert trasformerà l’ammirazione in disprezzo. Il biasimo di Bob e un colpo di pistola fredderanno Jesse James a tradimento. Era il tre aprile 1882. Era l’inizio della leggenda del “bandito sociale”.
Chiariamo subito una cosa: L’assassinio di Jesse James non è un western, almeno nel senso tradizionale del termine. A mancare è il respiro epico di una nazione sopravvissuta alla guerra civile e di uno stato, quello del Missouri, attraversato da locomotive a vapore cariche di capitali da rubare o da investire per ricostruire. Senza una contestualizzazione precisa del contesto sociale e del periodo storico in cui la leggenda prese forma, è difficile comprendere il personaggio di Jesse James, il guerrigliero degenerato in bandito, il fuorilegge giustificato e poi trasformato in una ballata, eseguita sullo schermo dal cow-boy Nick Cave. 
Adattamento del libro omonimo di Ron Hansen, il film di Andrew Dominik si limita all’introspezione psicologica, concentrandosi interamente e comodamente sulla relazione tra il fuorilegge navigato e l’ambizioso neofita. Gli accoliti al soldo di James, colti dopo l’ultimo assalto al treno nel 1881 (anno del suo trentaquattresimo compleanno), non hanno nulla in comune coi “cavalieri” reazionari che, con la pratica sistematica della violenza e dell’intimidazione, cercarono di sopravvivere al processo di modernizzazione economica del Sud.
La maschera di Jesse James scritta da Dominik e drammatizzata da Pitt, fuori parte e fuori gioco, è priva del fascino irresistibile del cavaliere romantico, della grandezza dei suoi sentimenti, dell’amore per gli spazi aperti, della radiosità che lo rese popolare e lo consacrò alla leggenda: il bandito d’onore, il bandito battista, l’espropriatore degli espropriatori. Il film di Dominik non riesce ad appropriarsi dell’universo western né a calarvi l’eroe più discusso della mitologia nazionale americana

The Assassination of Jesse James by the Coward Robert Ford (2007) on IMDb
Locandina Il processo di Norimberga

Un film di Yves Simoneau. Con Alec Baldwin, Brian Cox, Christopher Plummer, Jill Hennessy, Christopher Heyerdahl. Formato Film TV, Titolo originale Nuremberg. Drammatico, durata 180 min. – Canada, USA 2000.

Finita la Seconda Guerra Mondiale, 21 rappresentanti del regime nazista vennero processati per crimini contro l’umanità. Questa è il racconto del processo di Norimberga in cui l’avvocato americano Robert Jackson, ebbe un ruolo da protagonista.

Nuremberg (2000) on IMDb

Regia di Alejandro G. Iñárritu. Un film Da vedere 2022 con Daniel Giménez CachoGriselda SicilianiXimena LamadridÍker Sánchez SolanoCast completo Titolo originale: Bardo, falsa crónica de unas cuantas verdades. Genere Drammatico, – Messico2022, Uscita cinema mercoledì 16 novembre 2022 distribuito da Lucky Red. – MYmonetro 3,07 su 25 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Silverio Gama, giornalista e documentarista messicano, si è perso nel mezzo del cammino, da qualche parte tra il paese natio e quello di adozione. Eternamente diviso tra Messico e Stati Uniti, dove ha fatto crescere i suoi figli, Silverio Gama è il primo periodista latino-americano a vincere un prestigioso premio internazionale. Nel tempo che lo separa dalla premiazione ufficiale a Los Angeles, passa in rassegna la sua vita, quella professionale e quella personale, segnata dalla morte di Mateo, il figlio che ha vissuto una manciata di ore prima di decidere che il mondo era un brutto posto. Tra presente e passato cerca un senso e trova il capolinea.

Bardo: False Chronicle of a Handful of Truths (2022) on IMDb