Locandina italiana Manhattan Baby - L'occhio del male

Regia di Lucio Fulci. Un film con Christopher ConnellyLaura LenziBrigitta BoccoliGiovanni FrezzaCinzia De PontiCast completo Titolo originale: Manhattan Baby. Genere Horror – Italia1982durata 90 minuti. Valutazione: 2,00 Stelle, sulla base di -1 recensione.

L’archeologo George Hacker compie importanti scavi in Egitto, riportando alla luce antichi reperti. Nel frattempo la moglie fotografa Emily e la piccola figlia Susie si godono le bellezze della zona. Ma una misteriosa mendicante cieca dà a Susie un amuleto, accompagnandolo con una frase minacciosa: “Le tombe sono dei morti”. George invece penetra in un’antica tomba dove, precipitato in un trabocchetto, entra in contatto con qualcosa di soprannaturale rimanendone accecato sia pure solo, prevede l’oculista, per alcuni mesi. Tornati a casa a New York, dove c’è anche il figlio più piccolo Tommy, la vita familiare comincia presto a complicarsi: George è seccato per la sua temporanea cecità e Susie si comporta stranamente, coinvolgendo il fratellino.

George sorprendentemente torna a vedere prima del tempo e, preoccupato, decide di scoprire la verità su ciò che ha visto nella tomba maledetta, che è quella di Abnubenor, il dio del male. Ma le cose precipitano in un vortice di orrore con la stanza dei ragazzi che sembra essere diventata una misteriosa porta di collegamento spazio-temporale con l’Egitto. Forse solo l’intervento dell’occultista Adrian Marcato può risolvere il problema.
La possessione demoniaca sprigionata da scavi archeologici e trasportata in una metropoli americana richiama L’esorcista e il titolo (oltre che il nome di uno dei personaggi) richiama Rosemary’s Baby, ma la storia più che all’horror demoniaco guarda a quello cosmico lovecraftiano, come denota anche la citazione che apre il film. Ci sono aspetti promettenti e originali, ma la vicenda si incarta in uno sviluppo di maniera nel quale gli spunti migliori – i “viaggi”, il collegamento nello spaziotempo – sono sottoutilizzati. Il ritmo è inoltre piuttosto lento e poco coinvolgente.
Gli avvenimenti si accumulano in modo programmatico senza generare sufficiente suspense, alla ricerca di facili effetti momentanei. Fulci, in una prova decisamente minore, non riesce a dare vita e tensione agli avvenimenti. Il suo stile resta inconfondibile, ma qui il regista è poco ispirato: per generare apprensione infila una serie smisurata di primissimi piani di occhi preoccupati e per scuotere gli spettatori utilizza a profusione urla raccapriccianti. I risultati sono modesti. Il talento visionario di Fulci si sprigiona solo raramente, trovando immagini adeguatamente suggestive solo nel truculento assalto finale. La sceneggiatura pone più enigmi e quesiti di quanti ami risolvere e l’insieme è, per un film di Fulci, insolitamente fiacco. La musica di Fabio Frizzi è sin troppo preponderante anche in momenti in cui non sarebbe necessaria, ma era lo stile del momento.
Nel cast più che il monolitico e monocorde Christopher Connelly si fa apprezzare la sensibile Martha Taylor (alias Laura Lenzi). La piccola posseduta è Brigitta Boccoli, futura star televisiva.

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