Regia di Satyajit Ray. Un film con Chhabi BiswasKali SarkarTulsi LahiriSardar AkhtarGangapada BasuCast completo Titolo originale: Jalsaghar. Genere Drammatico – India1958durata 100 minuti. – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Bengala, anni ’20. Biswambhar Roy, aristocratico proprietario terriero, si è finanziariamente rovinato per la passione di organizzare nel suo palazzo, per un publico di amici, raffinate feste musicali con cantanti e balletti. Dopo la morte in un naufragio della moglie e della figlia, pone fine ai concerti. Quattro anni dopo, per umiliare il suo vicino Ganguli, nuovo ricco che lo ha imitato, riapre casa per un ultimo concerto. Il 4° film di S. Ray, da lui prodotto e sceneggiato (da un racconto di Tarashankar Bannerjee), si stacca nettamente, per contenuto e forma, dal lirismo dei primi due segmenti della trilogia di Apu e dalla vena satirica di La pietra filosofale . C’è qualcosa di O. Welles ( Quarto potere , Storia immortale ) nel personaggio ambiguo e complesso di Roy, nell’orgoglioso e nostalgico narcisismo (di casta e di classe) e nella passione distruttiva per la musica con cui si oppone al mondo che cambia e s’involgarisce al di fuori del suo Xanadu. Nonostante tutto, però, “il personaggio ispira all’autore e allo spettatore una compassione e una sorta di rispetto quasi fraterni che danno all’opera una vibrazione unica” (J. Lourcelles). Sfarzoso e, insieme, austero, quasi ieratico, il linguaggio registico e lo splendore raffinato del bianconero (Subrata Mitra) ne fanno un vertice nel cinema dell’eclettico cineasta bengalese.

 La sala da musica
(1958) on IMDb

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