Un film di Giuseppe Tornatore. Con Geoffrey Rush, Jim Sturgess, Sylvia Hoeks, Donald Sutherland, Philip Jackson. Titolo originale The Best Offer. Drammatico, durata 124 min. – Italia 2012. – Warner Bros Italia uscita martedì 1 gennaio 2013. MYMONETRO La migliore offerta valutazione media: 3,37 su 252 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Virgil Oldman è un sessantenne antiquario e battitore d’aste di elevata professionalità. Conduce una vita tanto lussuosa quanto solitaria. Non ha mai avuto una donna al suo fianco e tutta la sua passione è rivolta all’arte. Fino a quando riceve un incarico telefonico da Claire, giovane erede di una ricca famiglia. La ragazza, che vuole venga fatta una valutazione degli oggetti preziosi che arredano la sua villa e di cui vuole liberarsi, non si presenta mai agli appuntamenti. Virgil viene così attratto da questa committente nascosta fino al punto di scoprire il suo segreto.
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Questo film mi è piaciuto molto, mi ha sorpreso e mi ha tenuto sul filo più di un classico giallo. Mi piacerebbe conoscere l’opinione di un estimatore più competente di me. Come al solito io guardo i film contemporanei guardandomi bene dal leggere le critiche “prima”, non voglio mai sapere niente che possa condizionarmi
Questo film è entrato di prepotenza a far parte della mia top 10 dei film recenti/recentissimi, nella zona de Il sospetto e di Amour
Ho visto questo film, che non mi ha del tutto convinto. Il perché di questa mia opinione parte da lontano, cioè dal fatto che Tornatore con Salvatores sono stati i registi che una ventina di anni fa vennero considerati un segno della rinascita del cinema italiano. Tale speranza risiedeva per lo più in due films: “Nuovo Cinema Paradiso” e “Mediterraneo”. Due realizzazioni che avevano l’unico pregio di parlare di un’Italia che non c’era più, cioè di un’Italia stracciona ma in fondo vitale e dalle mille risorse. Ciò era stato già raccontato, con ben altro nerbo, dai nostri grandi registi del “neorealismo”, ma bastava a rassicurare soprattutto la critica estera, perché il già conosciuto è pur sempre rassicurante. Tutto questo non poteva naturalmente durare, e anche i nostri hanno dovuto avvicinarsi a tematiche più attuali, ma non avendo la tempra di un Matteo Garrone (che oltre ad un grandissimo “Gomorra”, ha girato un altrettanto grande “Reality”), hanno continuato a realizzare opere nel complesso più basse che alte. Fra le opere più discrete di Tornatore, vi sono senz’altro quelle più vicine al suo temperamento, e “La migliore Offerta” potrebbe essere una di queste. S’intende con questo un cinema meno realistico, più intimista, dai rivolti psicologici e sostanzialmente fuori da uno spazio e di un tempo ben definito, misterioso e intrigante. “La migliore Offerta” è dunque un’opera formalmente ricercata, ma con una trama che ricorda un po’ troppo i meccanismi di “Il genio della truffa” di Ridley Scott, in definitiva: solo un discreto film.
Interessante. In momenti meno duri tornerò a dire la mia più estesamente (anche su Garrone, il quale non mi ha convinto con Reality). Non conosco a fondo il cinema italiano e nemmeno il background di Tornatore, e pertanto non sono in grado di operare raffronti… ad ogni modo, in sé e per sé, come giallo, torno a dire (l’ho mai fatto?) che secondo me il film è pregevole: atmosfere vagamente durrenmattiane, qualche citazione qua e là (il finale mi ha ricordato A clockwork orange), interessante utilizzo dell’arte…
Del resto questo non è il genere di cinema che mi interessa (sono affezionato a cose ben più “malate”), quindi potrei aver detto un sacco di stronzate.
Come faccio di solito (forse troppo spesso) cerco solo di dare degli spunti per una riflessione. Non ho quindi “verità” da contrapporre a nessuno, né tanto meno l’intenzione di convincere chicchessia.
Còlti, grazie.