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Un film di Robert Wise. Con David Wayne, Arthur Hill, James Olson, Kate Reid, Paula Kelly. Titolo originale The Andromeda Strain. Fantascienza, durata 130′ min. – USA 1971. MYMONETRO Andromeda – Il film * * * 1/2 - valutazione media: 3,57 su 11 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Da un romanzo di Michael Crichton: un satellite artificiale precipita in un villaggio del Messico, provocando un’epidemia che uccide quasi tutti tranne un vecchio e un bambino. Buon film di fantascienza con effetti speciali, rumori speciali, parole speciali e l’intento di fare una piccola lezione di morale. Film solenne, attento ai dettagli, efficace nel sostenere la suspense.

The Andromeda Strain (1971) on IMDb
Capricorn One - Film (1978) - MYmovies.it

Un film di Peter Hyams. Con Brenda Vaccaro, James Brolin, Sam Waterston, Elliott Gould, Telly Savalas. Fantascienza, Ratings: Kids+16, durata 124′ min. – USA 1978. MYMONETRO Capricorn One * * * 1/2 - valutazione media: 3,50 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

La NASA sta per lanciare verso Marte navicella spaziale. Per un guasto la spedizione viene simulata, ma non tutti credono all’inganno. Tipico frutto della paranoia americana dopo lo scandalo Watergate, acquista nella 2ª parte la sua vera fisionomia di apologo contro il potere, pur mantenendo le cadenze di un thriller d’inseguimento. Nel 1975 era uscito il best seller Non siamo mai andati sulla Luna di Bill Kaysing.

 Capricorn One
(1977) on IMDb

I subita sono tradotti dai subeng con google, potrebbero esserci delle imprecisioni. I subita presenti in rete non erano sincronizzati.

Poster Sin CityUn film di Robert Rodriguez, Frank Miller [II], Quentin Tarantino. Con Bruce Willis, Mickey Rourke, Jessica Alba, Clive Owen, Nick Stahl. Avventura, durata 126 min. – USA 2005. uscita mercoledì 1 giugno 2005. MYMONETRO Sin City * * * 1/2 - valutazione media: 3,72 su 147 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Sin City è una città nera, dove la notte non tramonta mai, abitata da una schiera di personaggi più cupi della notte stessa. Tutti cattivi, ognuno a modo suo: Marv, tenero bestione con un talento creativo per la sofferenza altrui; Kevin, ragazzo emotivo che ritrova la serenità divenendo uno spietato divoratore di esseri umani; la sua abietta guida spirituale il cardinale Roark, padrone della città; Dwight, fascinoso criminale che asseconda il suo destino e dispensa morte a piene mani; Gail, sua amata e regina delle prostitute che governano la città vecchia, donne che danno grande piacere, se si paga bene e si sta alle regole, o grande dolore, se si va oltre il seminato; un bastardo giallo, che violenta e mangia bambine impunito, coperto dal mostro suo padre che è anche Senatore della città, e contrastato solo da Hartigan, uno sbirro sul viale del tramonto disposto ad una carneficina per fermarlo e salvare Nancy, timida ballerina di lap dance.
Esseri che hanno poco di umano, anime nere che anneriscono il già nero skyline della città del peccato. E in mezzo a tutto questo nero, ogni gesto fuori dal piano regolatore che la morte stessa sembra attuare, brilla di un vivido accecante: il grande cuore rosso di Goldie, il sangue scarlatto versato in olocausto e quello giallo per la catarsi di Hartigan, occhi verdi, azzurri e d’oro che sono l’unica traccia di un’anima dietro le armi.
Dopo alcuni mezzi e mal riusciti adattamenti da lui supervisionati, Frank Miller si decide finalmente a mettere il suo nome a corredo di una sua storia trasposta dal fumetto alla pellicola. Per chi conosce Miller, questa è la fine di un’attesa durata vent’anni; per chi non sa chi sia, perché magari pensa che i fumetti siano roba da bambini, basti dire che Frank Miller è, semplicemente, indiscutibilmente, il re del noir degli ultimi venti anni, a prescindere da ogni disciplina artistica, artigianale o d’intrattenimento che si voglia considerare. Se questo film fosse uscito nel 1991, quando cioè è nato, con stile molto cinematografico, sulle pagine della Dark Horse Comics, oggi il linguaggio cinematografico sarebbe diverso da come lo conosciamo: per esempio, non sarebbe affatto doveroso fare una citazione dietro l’altra, ma si racconterebbero storie che iniziano coi titoli di testa e finiscono coi titoli di coda.
Oggi Miller, che da qualche anno non sforna più capolavori di carta, si è fatto dei compagni di merende: Tarantino e Rodriguez, due tipi in gamba che sanno benissimo quanto grande sia il debito che hanno col maestro. Dal primo si è fatto spiegare un po’ di marketing, dal secondo come si accende la macchina da presa, ha ripescato uno dei tanti suoi soggetti eccelsi del passato e ne ha fatto un film magnifico. Se la prossima volta il signor Miller avrà il coraggio di fare tutto da solo, e avrà premura di scrivere come sa fare, potremmo davvero trovarci di fronte ad un nuovo Anno Zero del cinema d’azione. Altro che Pulp Fiction

Sin City (2005) on IMDb

Quentin Tarantino, come «Special Guest Director», ha diretto la sequenza in macchina con Jackie Boy (Benicio del Toro) dell’episodio Un’abbuffata di morte per la simbolica cifra di 1 dollaro, restituendo un favore all’amico Rodriguez, che aveva composto alcune musiche per il suo Kill Bill per la stessa cifra.

Regia di Arthur Penn. Un film con Edward BinnsSusan ClarkGene HackmanJennifer WarrenHarris YulinJames Woods. Titolo originale: Night Moves. Genere Giallo – USA1975durata 95 minuti. – MYmonetro 3,59 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Investigatore privato assunto per rintracciare ragazza scappata di casa si reca in Florida ed è coinvolto in misterioso intrigo che fa capo a preziosa statuetta. Penn prende una detective story e, intrecciando due fili narrativi (l’investigazione e la vita privata dell’investigatore), la trasforma in un film nero di obliqua suggestione e di fascino malato. Hackman eccellente. Scritto da Alan Sharp.

 Bersaglio di notte
(1975) on IMDb

Regia di Clint Eastwood. Un film Da vedere 2024 con Nicholas HoultToni ColletteJ.K. SimmonsKiefer SutherlandLeslie BibbCast completo Titolo originale: Juror #2. Genere Drammatico, – USA2024durata 114 minuti. Uscita cinema giovedì 14 novembre 2024 distribuito da Warner Bros Italia. Oggi tra i film al cinema in 38 sale cinematografiche Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,97 su 28 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Justin Kemp, giovane uomo con un passato alcolico e un futuro da papà – la moglie aspetta la loro bambina -, è convocato come giurato in un sordido caso di omicidio alle porte di Savannah, in Georgia. La vittima, Kendall Carter, è stata presumibilmente picchiata a morte e abbandonata in un fosso dopo una violenta discussione col suo ragazzo, membro pentito di una gang di quartiere. Il colpevole ideale per i dodici giurati e per il procuratore della contea in piena campagna elettorale. Faith Killebrew espone i fatti e la vertigine sale.

Clint Eastwood non ha più tempo da perdere, a 94 anni continua a girare con la regolarità di un metronomo e va dritto al punto, piombandoci in una (messa in) scena coniugale, un’immagine che il film metterà rapidamente in crisi. Giurato numero 2 gioca costantemente col motivo del visibile e dell’invisibile, dell’evidente e del nascosto: la sposa bendata, il protagonista abbacinato dal temporale, il testimone confuso dalla distanza, il pubblico ministero ‘accecato’ dalla carriera… L’autore passa il tempo a evidenziare i punti ciechi, quello che i personaggi non vedono o non vogliono vedere. Ma è tutto lì, in piena luce. La fotografia è limpida, l’illuminazione uniforme, l’inquadratura spinta al massimo punto di eccellenza, eppure tutti guardano senza vedere. E qui risiede la profondità del film, molto più che nel dilemma morale che deve affrontare l’eroe e che richiede una sola scelta giusta. Non è tanto la morale in sé a essere messa in discussione, quanto la nostra capacità di cogliere i fatti a cui applicarla.

Juror #2 (2024) on IMDb

Ultimo film di Clint, non ai livelli dei capolavori del passato comunque un ottimo film che merita una visione.

Ma come si può uccidere un bambino?: Amazon.it: Lewis Fiander, Antonio  Iranzo, Miguel Narros, Prunella Ransome, Narciso Ibáñez Serrador: Film e TV

Un film di Narciso Ibañez Serrador. Con Lewis Flander, Prunella Ramsone, Antonio Iranzo Titolo originale ¿Quién puede matar a un niño?. Drammatico, durata 92 min. – Spagna 1976. MYMONETRO Ma come si può uccidere un bambino? * * * - - valutazione media: 3,17 su 10 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Thomas arriva insieme a sua moglie in un’isola spagnola per trascorrere una vacanza. I due si accorgono che l’isola è popolata solo da bambini. In realtà, gli adulti sono stati uccisi dagli stessi bambini; per salvarsi occorre dunque uccidere i piccoli. È una cosa ripugnante, ma Thomas deve farsi forza.

 Ma come si può uccidere un bambino?
(1976) on IMDb

Bridgerton è una serie televisiva statunitense ideata da Chris Van Dusen e prodotta da Shonda Rhimes, basata sui romanzi di Julia Quinn, ambientati nel mondo dell’alta società londinese durante la Reggenza inglese (Regency Era).

La serie è ambientata in una ucronica età della Reggenza inglese[1] in cui non vi è razzismo e i monarchi e i nobili britannici sono anche neri o mulatti. Seguendo la cronologia dei romanzi, ogni stagione è autoconclusiva e incentrata su uno dei fratelli Bridgerton: Anthony, Benedict, Colin, Daphne, Eloise, Francesca, Gregory e Hyacinth.

Ogni stagione si muove nello stesso arco temporale: la stagione sociale, il momento dell’anno in cui l’alta società ritorna nelle dimore di Londra, ed i figli dei nobili che hanno raggiunto l’età idonea vengono presentati ed introdotti in società, partecipando a balli ed eventi mondani per cercare moglie o marito. Le stagioni di Bridgerton si aprono quindi con il debutto delle ragazze davanti alla regina, la quale per tradizione sceglie una favorita il cui favore la proteggerà e accompagnerà durante la stagione.

Bridgerton (2020) on IMDb
Locandina Avere vent'Anni

Un film di Fernando Di Leo. Con Vittorio CaprioliGloria GuidaLilli CaratiRay LovelockLeopoldo Mastelloni.  Eroticodurata 97 min. – Italia 1978. – VM 18 – MYMONETROAvere vent’Anni * * 1/2 - - valutazione media: 2,72 su 10 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Due provinciali ventenni, Tina e Lia, giungono in città in autostop. Non sanno nemmeno loro che cosa vogliono e allora si aggregano a una comune dove c’è di tutto: droga, sesso, ragazza-madre con tre gemelli a carico, un confidente della polizia, ecc.

To Be Twenty (1978) on IMDb
Tranquille donne di campagna (1980) - IMDb

Un film di Claudio De Molinis. Con Philippe Leroy, Carmen Scarpitta, Silvia Dionisio, Serena Grandi. Psicologico, durata 91 min. – Italia 1980. – VM 18 – MYMONETRO Tranquille donne di campagna * * - - - valutazione media: 2,00 su 1 recensione.

Guido Maldini vive con la sua famiglia in una tenuta della campagna padana ai tempi del fascismo. Il suo temperamento dispotico e violento lo fa odiare da tutti e dal figlio innanzitutto che, colto dall’esasperazione, cerca invano di ucciderlo.

Tranquille donne di campagna (1980) on IMDb

Un film di Damiano Damiani. Con Mario AdorfGian Maria VolontéErland JosephsonGiorgio CerioniJoe Sentieri. continua» Drammaticodurata 120 min. – Italia 1977. – VM 14 – MYMONETRO Io ho paura ***1/2- valutazione media: 3,59 su 10 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Graziano, un brigadiere di scorta a un magistrato che indaga su trame poco chiare, riesce a mettere il giudice che deve proteggere sulla strada giusta e a fargli capire molte cose sull’omicidio di cui si sta occupando. Il giudice viene per questo ucciso, e a Graziano viene affidata la protezione di un altro alto magistrato, connivente col terrorismo.

I Am Afraid (1977) on IMDb

Un film di Duncan Jones. Con Sam Rockwell, Kevin Spacey, Dominique McElligott, Kaya Scodelario, Matt Berry. Fantascienza, durata 97 min. – Gran Bretagna 2009. – Sony Pictures uscita venerdì 4 dicembre 2009. MYMONETRO Moon * * * 1/2 - valutazione media: 3,71 su 70 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

40 anni dopo la canzone di David Bowie “Space Oddity” – che raccontava le peripezie di un astronauta intristito – suo figlio esordisce nella regia con un film di SF intimista a basso costo, scritto da Nathan Parker e imperniato sul tecnico Sam Bell che, da 3 anni solo su una base lunare, lavora per la multinazionale Lunar Industries per spedire ogni giorno capsule di Elio 3, energia solare più pulita di quella terrestre. Lo aiuta Gertie, robot parlante: lo consiglia, lo tiene in contatto video con moglie (che forse sta per lasciarlo) e figlia, gli serve cioccolata calda, lo rade. 2 settimane prima del rientro gli capita un incidente in jeep e scopre l’esistenza di un replicante, un altro Sam Bell. In attesa della squadra di salvataggio, i due cercano di superare la reciproca crisi d’identità. Prodotto da Trudie Styler, moglie di Sting, fotografato da Gary Show, musicato da Clint Mansell, è un film artigianale all’antica (senza computer-graphic ): una SF da camera, con un suo semplice spessore originale anche nella spettrale parte finale da incubo e delicate sfumature sui temi della solitudine e del valore della memoria. Rockwell se la cava bene nella doppia parte.

Moon (2009) on IMDb

Regia di Derek Cianfrance. Un film Da vedere 2010 con Michelle WilliamsRyan GoslingMike VogelJohn DomanBen ShenkmanReila AphroditeCast completo Genere Drammatico, – USA2010durata 120 minuti. Uscita cinema giovedì 14 febbraio 2013 distribuito da Movies Inspired. – MYmonetro 3,53 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Scritto con Joey Curtis e Cami Delavigne, è una tristissima storia d’amore sotto il segno delle differenze che in una giovane coppia si acuiscono col tempo, e delle svolte che non arrivano. Si cita un blues di successo: “You Always Hurt the One Who Loves” (“Fai sempre del male a chi ama”). Gosling lo suona con l’ukulele, la Williams improvvisa un tip-tap per la strada. Pochi anni dopo i due si rinfacciano, rimpiangono, si accusano. Nel frattempo la fotografia luminosa dell’amore nascente diventa livida e cupa. Nulla da eccepire sulla bravura dei 2 protagonisti; la Williams si guadagnò anche una candidatura all’Oscar. La regia asseconda con puntiglio dolente i simboli, le allusioni, le trovate plastiche. Musiche di Grizzly Bear. Uscito in USA nel 2010, è rimasto congelato per 3 anni e distribuito da noi col contagocce (dalla meritoria Movies Inspired). Troppo sentimentale per il pubblico italiano?

Blue Valentine (2010) on IMDb

Regia di Josh Appignanesi. Un film con Omid DjaliliMatt LucasMiranda HartRichard SchiffIgal NaorArchie Panjabi. Titolo originale: The Infidel. Genere Commedia, – Gran Bretagna2010durata 105 minuti. distribuito da Mikado Film. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 2 recensioni.

Mahmud Nasir è un musulmano che vive a Londra con la moglie e i due figli. Pur essendo intimamente devoto non è un praticante impeccabile, cede ai piaceri dell’alcool, a un linguaggio colorito e salta buona parte delle preghiere obbligatorie ma, in previsione del matrimonio del figlio più grande con la figliastra di un leader integralista, si prepara a dimostrarsi un vero musulmano, per ottenere la benedizione del futuro consuocero e far felice la sua famiglia. Peccato però che, proprio negli stessi giorni, Mahmud scopra per caso di essere stato adottato e, soprattutto, di essere nato ebreo, sotto il nome di Solly Shimshillewitz.

The Infidel (2010) on IMDb

Regia di Francesca Comencini. Un film Da vedere 2009 con Margherita BuyGaetano BrunoGiovanni LudenoAntonia TruppoGuido CaprinoCast completo Genere Drammatico, – Italia2009durata 98 minuti. Uscita cinema venerdì 16 ottobre 2009 distribuito da 01 Distribution. – MYmonetro 3,21 su 17 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

6° film, e il più riuscito, di una regista che dal 1995 ha diretto anche 6 documentari. È la storia di un’attesa. A 42 anni Maria vive a Napoli, insegna italiano in una scuola serale per adulti. È una donna autonoma, energica, spigolosa, che decide tutto da sola. Si trova incinta, senza volerlo, di un uomo che prende il largo, e al 6° mese ha un parto prematuro. La piccola è messa in incubatrice e Maria, da sola, aspetta che nasca o muoia. Dal romanzo (2008) di Valeria Parrella, prodotto da Fandango con Rai Cinema, adattato con Federica Pontremoli, è uscito un film intenso e originale sul tema della maternità, vario nell’azione e negli ambienti (il reparto di terapia intensiva; la scuola, mobile e precaria; lo sfondo contraddittorio di Napoli che riflette quello nazionale), ricco di figure di contorno e di lucidi agganci con la società. Prende, emoziona, inquieta, sconcerta e fa aspettare anche lo spettatore. È realistico ma anche visionario e corre via, leggero, storia di una solitudine che si apre agli altri. La Buy non è solo di una bravura interpretativa superiore a ogni elogio. Deve anche esserci stato, tra lei e la regista, un lavoro di fertile collaborazione che sfiora la simbiosi. Montaggio: Massimo Fiocchi. Scene: Paola Comencini. Fotografia: Luca Bigazzi.

Lo spazio bianco (2009) on IMDb
Locandina Mi piace lavorare (Mobbing)

Un film di Francesca Comencini. Con Nicoletta BraschiCamille Dugay ComenciniDrammaticoRatings: Kids+16, durata 89 min. – Italia 2004MYMONETRO Mi piace lavorare (Mobbing) ***1/2- valutazione media: 3,54 su 24 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Presentato (e vincente) nella sezione “panorama” del Festival del Cinema di Berlino, Mi piace lavorare nasce come progetto povero ed essenziale. Una sola attrice di rilievo, molti interpreti non professionisti, il circolo di parenti e amici della regista che si adoperano per la riuscita di una pellicola, che di fatto, è una delle migliori opere sociali degli ultimi anni e che squarcia il velo su uno dei più grandi problemi che affligge il moderno mercato del lavoro:il mobbing. I tempi de La classe operaia va in paradiso sono finiti, oggi è tempo di fusioni, budget, tuning: lo scenario scelto dalla Comencini è assolutamente asettico: un’azienda anonima, di cui non si conosce l’attività, il fatturato, lo scopo. Quella nella quale chiunque potrebbe lavorare e che, a causa di una fusione, vede il management radicalmente cambiato. Spesso le vittime non conoscono nemmeno il nome dei propri carnefici, il concetto di padrone viene sostituito da una sorta di grande fratello che controlla, dispone, organizza, muove uomini e donne a suo piacimento sullo scacchiere operativo alla ricerca del miglior profitto. È la giusta legge del libero mercato e vivaddio che sia così, ma, a volte, forse troppe volte, il meccanismo s’inceppa e quando questo succede le conseguenze sono gravissime e coinvolgono non solo il diretto interessato ma familiari, amici, parenti, amici. Nelle vene dei Comencini scorre il cinema:ciò si palesa non solo apprezzando il piglio asciutto e sicuro che la madre (forse pensando ai lavori del nonno) utilizza nel corso della storia, ma anche nella straordinaria performance della figlia che recita accanto alla Braschi con una naturalezza e convinzione che lasciano stupefatti. La discesa agli inferi della bravissima signora Benigni è raccontata senza enfasi, né scene madri: giorno dopo giorno, alla inconsapevole contabile vengono tolte dignità e speranze, tramite un continuo, spossante, cambiamento di mansioni e piccole meschinità che minano l’autostima di quella che appare agli spettatori una vera e propria vittima sacrificale, carne da macello da immolare al Dio della competitività (mirabile in questo senso il discorso iniziale del nuovo amministratore delegato della società, così ricco di parole e povero di contenuti). Perfetta la performance della Braschi, sempre sul punto di cedere, ma pronta, alla fine, ad alzare la testa e reagire, dopo l’ultimo, inaccettabile sopruso. Lo squallore degli uffici, delle mense, del trantran quotidiano di chi non “viaggia in prima” è testimoniato con un’aderenza al reale molto inquietante. Bella la prova degli attori non professionisti ed geniale, nella sua grottesca messa in scena, la sequenza del colloquio della protagonista con l’amministratore delegato dell’azienda. Anche il film ha le sue pecche: il finale, nel suo voler essere consolatorio e pregno di speranza, è troppo ottimistico e ben poco aderente ad una realtà che spesso è ben diversa da quella indicata nel film, ma, nonostante questo, e alcune pecche stilistiche nella rappresentazione della storia (invero un po’ troppo manichea nel dividere buoni e cattivi), Mi piace lavorare vale più di qualsiasi manifestazione, corteo o indagine giornalistico/televisiva. C’è solo da sperare che un pubblico abituato a cercare nel mezzo cinematografico evasione e divertimento, non sia impaurito dalla cruda rappresentazione della realtà di tutti i giorni…

Mi piace lavorare (Mobbing) (2004) on IMDb

Regia di Todd Solondz. Un film con Ellen BarkinJennifer Jason LeighStephen Adly GuirgisRichard MasurDebra Monk. Titolo originale: Palindromes. Genere Drammatico – USA2004durata 100 minuti. – MYmonetro 2,50 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

La dodicenne Aviva Victor vuole essere madre. Fa tutto quello che può perché ciò accada e arriva molto vicina a raggiungere lo scopo, ma è fermata dai suoi preoccupati genitori. Così scappa, ancora determinata a restare incinta, ma invece si trova persa in un mondo alternativo, meno sensato forse, ma pregno esso stesso di ogni sorta di strane possibilità. Questo è un viaggio circolare come molti e alla fine è difficile dire se Aviva potrà essere come prima, o se non potrà mai essere niente altro che esattamente la stessa di prima. Todd Solondz ovvero del cinismo. Un cinismo che sembra avere pietà dei suoi personaggi ed invece li espone al dileggio dello spettatore. Con grande abilità di costruzione narrativa e con quel tanto di ‘stravaganza’ (tenere fermo il personaggio mutando gli attori che lo interpretano) che fa tanto ‘autore’. Peccato però che si sia molto distanti dalla tenuta complessiva di quell'”Happiness” che resta il punto di riferimento della sua filmografia. La satira sul perbenismo Usa è dura ma finisce con il perdere mordente man mano che i minuti scorrono. Anche la vocazione al grottesco ha bisogno di misura

 Palindromes
(2004) on IMDb

Regia di Walter Salles. Un film con Tchéky KaryoPeter CoyoteAmanda PaysRaul Cortez. Genere Drammatico – Brasile1991durata 100 minuti. – MYmonetro 2,59 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Rio de Janeiro. Un fotografo americano è molto colpito da una prostituta e la ritrae in alcuni scatti. Quando lei viene uccisa l’uomo decide di vendicarla. 

A Grande Arte (1991) on IMDb

Regia di Edward Dmytryk. Un film Da vedere 1947 con Robert MitchumGloria GrahameRobert YoungRobert RyanPaul KellyJacqueline WhiteCast completo Titolo originale: Crossfire. Genere Drammatico – USA1947durata 86 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,54 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Alcuni reduci di guerra americani si ritrovano in un bar. Un sergente, spinto da odio antisemita, uccide un ebreo in una rissa e fa cadere i sospetti su un compagno.

Crossfire (1947) on IMDb

Regia di Tom McGrath. Un film Da vedere 2017 con Alec BaldwinSteve BuscemiLisa KudrowJimmy KimmelViviAnn YeeCast completo Titolo originale: The Boss Baby. Genere AnimazioneCommedia, – USA2017durata 97 minuti. Uscita cinema giovedì 20 aprile 2017 distribuito da 20th Century Fox Italia. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: Film per tutti – MYmonetro 2,95 su 7 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Tim Templeton è un bambino felice: ha sette anni e mezzo, i genitori lo adorano, ed è dotato di una fervida immaginazione che gli permette di vivere ogni situazione come un’eccitante avventura. Almeno finché non arriva in casa il nuovo fratellino, che istantaneamente monopolizza le attenzioni e l’affetto dei genitori lasciando Tim da solo a domandarsi come sia potuto succedere che il neonato sia diventato il boss in casa sua. Nello sguardo di Tim, Baby Boss è infatti un piccolo dittatore, un adulto travestito da bebè con un’agenda nascosta della quale i loro genitori sono all’oscuro. Sarà lo stesso Baby Boss a rivelare i suoi piani a Tim perché, oltre ad andare in giro in giacca, cravatta e ventiquattrore come un dirigente aziendale, è un neonato parlante, la cui missione è contrapporsi al trend che sta rubando l’attenzione dei potenziali genitori per dirottarla verso altre creature irresistibili: i cuccioli di cane.

The Boss Baby (2017) on IMDb

Regia di Stéphan Castang. Un film Da vedere 2023 con Karim LeklouVimala PonsFrançois ChattotMichael Perez (II)Emmanuel VéritéCast completo Titolo originale: Vincent doit mourir. Titolo internazionale: Vincent Must Die. Genere Drammatico, – FranciaBelgio2023durata 108 minuti. Uscita cinema giovedì 30 maggio 2024 distribuito da I Wonder Pictures. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 – MYmonetro 3,23 su 15 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Vincent, grafico pubblicitario e uomo mite, è aggredito in ufficio da uno stagista. Quello che assomiglia a un regolamento di conti assume presto contorni perturbanti, perché il giorno successivo un altro collega lo pugnala con una biro. È l’alba di un incubo e di aggressioni insensate che proseguono sulla via di casa. Attaccato senza motivo da chiunque incroci il suo cammino e il suo sguardo, Vincent lascia la città e si isola progressivamente in campagna. Un esilio costellato di incontri inaspettati: un clochard affetto dallo stesso inspiegabile disturbo, che lo invita a unirsi a un’oscura comunità online, la solare cameriera di un fast-food, contrappunto luminoso all’orrore e alla depressione dell’eroe, una bambina, un vicino, un cane…Tutti vogliono uccidere Vincent.

Vincent Must Die (2023) on IMDb