Category: 4.20/4.29


Risultati immagini per Harold e Maude

Un film di Hal Ashby. Con Cyril Cusack, Ruth Gordon, Bud Cort, Vivian Pickles, Charles Tyner. Titolo originale Harold and Maude. Commedia, Ratings: Kids+16, durata 90′ min. – USA 1971. MYMONETRO Harold e Maude * * * 1/2 - valutazione media: 3,86 su 25 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Ricchissimo, afflitto da madre possessiva, incline a mettere in scena finti suicidi, il giovane Chasen fa amicizia con una contessa ottantenne che gli insegna il gusto della vita e della libertà. I punti di forza di questa eccentrica commedia che divenne un longseller sono la sceneggiatura di Colin Higgins (che ne cavò un romanzo e una pièce teatrale di successo), l’interpretazione della Gordon (1896-1995) _ attrice, scrittrice e sceneggiatrice (col marito Garson Kanin) emerita _ la colonna musicale di Cat Stevens. Nella sua mescolanza di toni, è un testo tipico da fine anni ’60 che rivendica il diritto alla fantasia, alla marginalità, alla libertà individuale.

Harold and Maude (1971) on IMDb
Lezioni di piano - Film (1993) - MYmovies.it

Un film di Jane Campion. Con Holly Hunter, Harvey Keitel, Sam Neill, Anna Paquin, Kerry Walker.Titolo originale The Piano. Drammatico, durata 121 min. – Australia, Francia, Nuova Zelanda1993. MYMONETRO Lezioni di piano * * * * - valutazione media: 4,24 su 40 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Palma d’Oro, ex aequo, al Festival di Cannes. L’originale regista di Sweetie e Un angelo alla mia tavola debutta nel grande cinema ufficiale. Ciò comporta co-produzioni, grandi nomi, capitali cospicui e una storia di buona presa per il pubblico.Ma la Campion mantiene intatta la sua personalità di autrice. Purtroppo la bravura tecnica questa volta sfiora il manierismo. Ancora una volta la protagonista è una donna con problemi di comunicazione con gli altri. È muta, vedova con una figlia, e per convenienza familiare deve sposare uno sconosciuto. Si trasferisce con lui in un’isola sperduta in Nuova Zelanda. Non le è concesso di suonare il piano, sua unica consolazione. Ma con l’aiuto di un uomo all’apparenza rozzo, in realtà molto sensibile, il suo desiderio sarà esaudito. Tra loro nasce un particolare idillio che farà uscire di senno il marito. Dopo colpi di scena degni di un melodramma, il lieto fine è d’obbligo.

The Piano (1993) on IMDb

Un film di Andrei Tarkovskij. Con Anatoli Solonitsyn, Nikolaj Grinko, Aleksander Kajdanovski, Alisa Frejndlikh, Natasha Abramova. Fantascienza, durata 161′ min. – URSS, Russia, Germania 1979. MYMONETRO Stalker * * * * - valutazione media: 4,28 su 29 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Al centro di una incolta regione industriale c’è una misteriosa Zona, di accesso proibito dalle autorità, dove molti anni prima precipitò un meteorite – o un’astronave? – sprigionandovi una potenza magica capace di esaudire i desideri di chi riesce ad arrivarvi. Guidati da uno “stalker” (“to stalk” = inseguire furtivamente), uno scrittore e uno scienziato penetrano nella zona, ma giunti alla meta rinunciano a entrare nella Stanza dei Desideri. Liberamente ispirato al racconto lungo Picnic sul ciglio della strada (1971) dei fratelli Arkadij N. e Boris N. Strugackij, scrittori di fantascienza che l’hanno sceneggiato, il 5° film di Tarkovskij, e l’ultimo che girò nell’URSS, è, nella sua enigmatica compattezza, un’opera affascinante. Non è difficile riconoscere nello “stalker” e nei suoi congiunti le figure dei “poveri di spirito” dostoevskiani, degli umili evangelici che hanno bisogno della fede per mantenere accesa una scintilla di speranza e che si contrappongono agli intellettuali perché ormai, abbandonato ogni illusorio tentativo di intervento nella Storia, dei politici Tarkovskij più non si cura. Sotto il segno dell’acqua, non sembra sibillino il tema della contrapposizione tra la rigidità-forza e la flessibilità-debolezza che corrisponde alla vita. Come accade con i poeti – e Tarkovskij fa un cinema di poesia – la filosofia di Stalker passa attraverso l’emozione delle sue immagini.

Stalker (1979) on IMDb
Locandina Come vinsi la guerra

Un film di Buster Keaton, Clyde Bruckman. Con Buster Keaton, Marion Mack, Glen Cavender, Jim Farley Titolo originale The General. Muto, durata 79’ min. – USA 1926. MYMONETROCome vinsi la guerra * * * * - valutazione media: 4,25 su 10 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Verso la fine della sua vita Buster Keaton disse che era più orgoglioso di The General (edito in Italia con il titolo di Come vinsi la guerra) “che di qualunque altro film io abbia mai fatto, perché ho portato sullo schermo, pescato dritto dal libro di storia, un fatto vero della Guerra Civile.”La narrazione si basa su eventi realmente accaduti, rievocati con dovizia nel libro di William Pittenger Daring and Suffering: A History of the Great Railway Adventure, uscito nel 1863 e ristampato nel 1893 con il titolo The Great Locomotive Chase, con cui è tuttora in catalogo. 

The General (1926) on IMDb
I Magnifici sette

Un film di John Sturges. Con Yul Brynner, Eli Wallach, Steve McQueen, Charles Bronson, Robert Vaughn. Titolo originale The Magnificent Seven. Western, durata 126 min. – USA 1960. MYMONETRO I magnifici sette * * * * - valutazione media: 4,29 su 20 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Un villaggio messicano assolda sette pistoleri americani disoccupati per proteggersi dall’avidità di una banda di fuorilegge. Rifacimento, scritto da William Roberts, di I sette samurai (1954) di Kurosawa cui è palesemente inferiore. Apprezzabili le scene d’azione – in cui Sturges mette in mostra il suo senso dello spazio – la coloritura dei personaggi, la bella colonna musicale di Elmer Bernstein, candidata all’Oscar. Ebbe tre seguiti, uno peggiore dell’altro.

The Magnificent Seven (1960) on IMDb
Poster Magnolia

Un film di Paul Thomas Anderson. Con Jason Robards, Julianne Moore, Tom Cruise, Philip Baker Hall, John C. Reilly. Drammatico, durata 160 min. – Austria 2000. MYMONETRO Magnolia * * * 1/2 - valutazione media: 3,70 su 56 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Due uomini anziani si preparano a lasciare questo mondo. Il primo in diretta, perché la tv è la sua casa e il pubblico la sua famiglia, il secondo in un enorme talamo, vigilato da una moglie giovane (Julianne Moore) coni nervi a pezzi e in vana attesa di un figlio (Tom Cruise) che l’ha rinnegato e si è riciclato come guru del machismo. Ma non è tutto. In giro per Los Angeles c’è anche un poliziotto alle prese con una ragazza cocainomane, un ex bambino prodigio dei quiz rovinato per sempre nell’animo e un altro ragazzino che sta per fare la stessa fine.
Sono i petali, separati ma uniti alla base, di questo fiore cinematografico chiamato Magnolia, che in realtà deve il suo nome ad un viale della San Fernando Valley. L’autore, Paul Thomas Anderson, è una delle promesse del cinema del nuovo millennio e vi si affaccia con coraggio e grandissima energia, ma anche con la consapevolezza di un passato importante, che non è facile da superare (America Oggi, di Altman, è il modello riconoscibilissimo che sta sotto quest’opera). Così è anche per i suoi personaggi, in fuga dalla realtà e dalla propria origine (in particolare dalla famiglia), attraverso il mondo parallelo della televisione o quello della droga (antidepressivi compresi), ma in verità più presenti, vivi e umani che mai.
Anderson dispiega un affresco molto vasto, spingendo al massimo il termometro emozionale di ogni linea narrativa, ma dimostra di saper governare benissimo il suo teatro, tanto da riuscire ad avvicinare ogni burattino come se fosse di carne ed ossa, contrastando il cinismo del Caso (esemplificato nel prologo) con l’arma della compassione.
Storie di solitudine e insieme di imprevedibile groviglio, narrate senza barriere di protezione, con la carica di un grido di dolore e la (dis)misura della dichiarazione d’amore. Con occhio antropologico, Il cinema si cala nei meandri della realtà più quotidiana e disintegrata e non può negarne la tristezza e la disperazione, ma non può nemmeno smettere di pensare che tutto può ancora accadere: persino un biblico, catartico, impensabile diluvio di rane.

Magnolia (1999) on IMDb
Locandina La grande bellezza

Un film di Paolo Sorrentino. Con Toni Servillo, Carlo Verdone, Sabrina Ferilli, Carlo Buccirosso, Iaia Forte. Drammatico, durata 150 min. – Italia, Francia 2013. – Medusa uscita martedì 21 maggio 2013. MYMONETRO La grande bellezza * * * - - valutazione media: 3,45 su 223 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Jep Gambardella, giornalista napoletano da tempo trasferito a Roma, uomo di successo disilluso, che non ha più scritto libri dopo l’apprezzato L’apparato umano , festeggia i 65 anni con un grande party, però i frequentatori sembrano la parodia di loro stessi: affacciati su una Roma magnifica e decadente, intenti a parlare girando a vuoto. Romano, drammaturgo frustrato e cavalier servente di donne che ne approfittano; Lello produttore di giocattoli, erotomane inguaribile, sposato con Trumeau; la ricca Viola, segnata dalla follia del figlio; Dadina, la nana capo del giornale per cui Jep lavora; Stefania, scrittrice con appoggi politici, cui si aggiunge Ramona, spogliarellista non più giovane, un po’ rifatta fuori, ma intatta dentro. La lingua biforcuta di Jep infilza tutti con velocità e precisione, mentre ci si trascina tardamente tra brusio e pettegolezzo in una Roma caput mundi che non si è accorta che il mondo è molto degradato e che la testa puzza. Sorrentino ripercorre La dolce vita 50 anni dopo (molti sono gli spunti ripresi dal film di Fellini), ma questo non è un momento epocale, i quadri che Sorrentino compone sono disomogenei, talvolta sono piccoli capolavori (la pennellata dell’incontro notturno con Fanny Ardant). Altri sembrano solo pittoreschi (il cardinale cuoco, gli artisti performanti). Funzionano meglio i dialoghi. Distribuito da Medusa. Oscar come miglior film straniero nel 2014.

The Great Beauty (2013) on IMDb
Il Gattopardo, attori, regista e riassunto del film

Regia di Luchino Visconti. Un film Da vedere 1963 con Burt LancasterAlain DelonClaudia CardinalePaolo StoppaRina MorelliRomolo ValliCast completo Genere Drammatico, – Italia1963durata 205 minuti. Uscita cinema lunedì 28 ottobre 2013 distribuito da Cineteca di Bologna. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 4,30 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Dal romanzo postumo (1958) di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, sceneggiato da Visconti, Suso Cecchi D’Amico, P. Festa Campanile, Enrico Medioli, Massimo Franciosa. Mentre nel 1860 Garibaldi e le sue camicie rosse avanzano in Sicilia, il principe Fabrizio di Salina si rassegna all’annessione dell’isola e del suo feudo di Donnafugata allo Stato Sabaudo. Favorisce il fidanzamento del nipote Tancredi, che, prima garibaldino e poi ufficiale sabaudo, comincia la scalata sociale, con la bella Angelica Sedàra, figlia di un nuovo ricco. Infine, rientrato da Donnafugata, partecipa a un ballo nel palazzo Ponteleone dove l’aristocrazia e la nuova borghesia festeggiano la scongiurata rivoluzione, e si prepara a morire. Splendida e fastosa illustrazione del passaggio della Sicilia dai Borboni ai sabaudi e della conciliazione tra due mondi affinché “tutto cambi perché nulla cambi”, è un film sostenuto dalla pietà per un passato irripetibile che ha il suo culmine nel ballo, lunga sequenza che richiese 36 giorni di riprese. Capolavoro o falso capolavoro? Affresco o mosaico? Straordinario o decorativo? Critica discorde. Visconti volle nella colonna sonora di Nino Rota un valzer inedito di G. Verdi. Lancaster con la voce di Corrado Gaipa. Palma d’oro a Cannes e tre Nastri d’argento (fotografia di Giuseppe Rotunno, scene di Mario Garbuglia, costumi di Piero Tosi). Restaurato nel 1991 dalla Cineteca Nazionale di Roma con la direzione tecnica di Rotunno.

The Leopard (1963) on IMDb

Regia di Francis Ford Coppola. Un film Da vedere 1992 con Gary OldmanWinona RyderAnthony HopkinsKeanu ReevesCary ElwesBilly CampbellCast completo Titolo originale: Dracula. Genere Horror – USA1992durata 128 minuti. – MYmonetro 4,27 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nel 1480 Vlad Drakul, feroce paladino dell’Europa cristiana contro i turchi invasori, maledice Dio e diventa un vampiro dopo che sua moglie muore suicida, credendo che lui sia morto in battaglia. Nel 1897 a Londra Dracula vede in Mina Murray la reincarnazione della consorte e per amore si rifiuta di farne una sua simile, ma lei, innamorata, beve il suo sangue. In Romania i due si riuniscono. Ridotto a un mostro, Dracula le chiede di dargli pace. Lei obbedisce. Su una sceneggiatura di James Hart – che attinge anche da The Annotated Dracula di Leonard Wolf – e con almeno 40 milioni di dollari della Columbia Tristar (Sony) a disposizione, Coppola dà una struttura epica, romantica e luciferina al personaggio, e continua il suo lavoro di sperimentazione stilistica con una serie di invenzioni narrative, tecniche, cromatiche, figurative. Incorpora nel film la dimensione diaristica del libro. Fa subire a Gary Oldman numerose metamorfosi zoologiche o diaboliche. Ricorre soltanto a effetti speciali di carattere fotografico (e non computerizzato). Fa una puntigliosa ricostruzione della Londra vittoriana del 1897 con qualche civetteria e almeno un anacronismo storico (la sequenza del cinematografo). Riempie il film di rimandi al romanticismo e al simbolismo pittorico dell’Ottocento con curiose escursioni orientaleggianti (i costumi della giapponese Eiko Ishiota), ed espliciti agganci alla più raffinata grafica del fumetto, oscillando dal poetico al ridicolo involontario, dal gratuito al grossolano. È un film senza stile perché ne insegue troppi. È il Dracula di Winona Ryder: la bella parte è la sua, non quella di Oldman, troppo coperto dai trucchi e dai travestimenti. 3 Oscar: costumi, trucco, montaggio della colonna sonora.

Bram Stoker's Dracula (1992) on IMDb
Locandina italiana Babel

Un film di Alejandro González Iñárritu. Con Brad Pitt, Cate Blanchett, Gael García Bernal, Kôji Yakusho, Adriana Barraza. Drammatico, durata 144 min. – USA, Francia, Messico 2006. uscita venerdì 27 ottobre 2006. MYMONETRO Babel * * * - - valutazione media: 3,30 su 150 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Individui distanti tra loro migliaia di chilometri incrociano per qualche ora i loro destini sulla Terra, creando un disperato affresco di un’umanità sola e dolente.
Il detonatore che innesca una reazione a catena in questo puzzle composto da tessere fin troppo perfettamente combacianti è il colpo di fucile partito dalle mani di due ragazzini in un paese sperduto del Marocco. Un gesto immotivato, compiuto quasi accidentalmente da due innocenti che, come in un domino, agisce profondamente sulle vite di tre gruppi di persone in diverse zone del pianeta: una coppia di americani lì in vacanza per risolvere una crisi coniugale, una domestica messicana alle prese con i figli dei due nel giorno del matrimonio di suo figlio, e un’adolescente giapponese, sordomuta ed emotivamente emarginata, alla disperata ricerca d’amore in una Tokyo caotica e alienante.

Babel (2006) on IMDb
Arancia meccanica - Film (1971)

Un film di Stanley Kubrick. Con Malcolm McDowell, Patrick Magee, Adrienne Corri, Michael Bates, Warren Clark. Titolo originale A Clockwork Orange. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 137 min. – Gran Bretagna 1971. MYMONETRO Arancia meccanica * * * * - valutazione media: 4,24 su 226 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Dal romanzo (1962) di Anthony Burgess: in una Inghilterra di un non lontano futuro Alex (McDowell) e i suoi 3 Drughi si dedicano allo sport dell’ultraviolenza: torturano, stuprano, uccidono. Abbandonato dai suoi, Alex è arrestato e condannato a 14 anni. In carcere si sottopone volontariamente al trattamento Ludovico che, privandolo del libero arbitrio, gli toglie ogni pulsione aggressiva e lo obbliga a odiare la musica di Beethoven (la Nona Sinfonia) che adora. Guarito e liberato, si trova in un mondo più violento di prima e subisce le vendette delle sue vittime. Dei 3 film di Kubrick che si possono considerare fantascientifici, è il più violento, quello in cui più si parla del presente, appena connotato da riferimenti al futuro. Frutto di una rischiosa contaminazione di generi letterari e filmici (favola filosofica, film a tesi, teatro, satira, grottesco, umorismo nero, fantasia, fantascienza), intende (di)mostrare – più che nelle pagine di Burgess – che la violenza della società è peggiore e più pericolosa di quella dell’individuo. Non a caso suggerisce che c’è qualcosa di Alex in ciascuno di noi, proponendo allo spettatore di identificarsi con lui, più vitale, intelligente, spiritoso, onesto degli adulti che lo circondano in un mondo crudele. La sua violenza è stilizzata, assai meno realistica di quella delle istituzioni che lo riducono a essere un’arancia meccanica, umana fuori, meccanizzata dentro. È un film ambivalente, non ambiguo. Barocco, non naturalistico. Forse è proprio il suo spinto barocchismo grottesco a renderlo più vulnerabile e datato degli altri suoi film. Fotografia: John Alcott. Musiche: Walter Carlos, Beethoven, Purcell, Rossini, Elgar, Rimski-Korsakov. Prodotto da Warner-Polaris Prod. (Kubruck).

 Arancia meccanica
(1971) on IMDb
TABÙ - GOHATTO - Spietati - Recensioni e Novità sui Film

Regia di Nagisa Ôshima. Un film Da vedere 1999 con Takeshi KitanoShinji TakedaRyuhei MatsudaTadanobu AsanoKoji Matoba. Titolo originale: Gohatto. Genere Storico, – Giappone1999durata 100 minuti. distribuito da Bim Distribuzione. – MYmonetro 4,25 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

A Kyoto nel 1865, nella Shinsengumi – milizia speciale istituita dal governo dello Shogun per contrastare i samurai favorevoli a un ritorno al potere dell’imperatore – viene reclutato Sozaburo Kano, giovane ed esperto schermidore di efebica bellezza, che innesca tra compagni e superiori appetiti omosessuali, rivalità, persino delitti. Da due racconti di Shinsengumi Keppuroku di Ryotaro Shiba, Oshima – inattivo nel cinema di fiction dal 1986 – ha tratto “insieme a Eyes Wide Shut il film più mortuario, cimiteriale degli ultimi anni” (A. Termenini) che riesce a essere, al tempo stesso, rituale e anarchico, geometrico e imperscrutabile, astratto e ironico; qua e là nella 2ª parte in bilico sull’estetismo, ma con un radicale rifiuto degli schemi e degli stereotipi del cinema asiatico.

 Tabù - Gohatto
(1999) on IMDb
Sonatine (1993 film) - Wikipedia

Un film di Takeshi Kitano. Con Aya Kokumai, Tetsu Watanabe, Takeshi Kitano, Masanobu Katsumura Drammatico, durata 94 min. – Giappone 1993. MYMONETRO Sonatine * * * * - valutazione media: 4,24su 18 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Saturo del suo mestiere di yakuza, Murakawa (Kitano) è inviato dal suo capo sull’isola di Okinawa a dare una mano a una banda di amici contro i rivali. Non tarda ad accorgersi di essere stato messo in trappola. Un noir alla Melville dove scorre il sangue come in un film di Peckinpah diretto da un ideale allievo di Ozu. Scoperto in Europa con Hana-Bi (1997), l’attore, scrittore, showman televisivo e regista Kitano si è rivelato, almeno nella ristretta cerchia dei cinefili, come uno degli inventori di forme nel cinema degli anni ’90. Lavora per sottrazione, astrazione, stilizzazione, traducendo in immagini infallibili una sconsolata visione del mondo e della vita sull’orlo del nichilismo. La struttura tripartita è paragonabile a una sonata. Comincia con un andante di azioni e macchinazioni gangsteristiche e termina con un adagio sostenuto e fremente verso l’epilogo tragico. In mezzo, imprevedibile e quasi surreale, c’è un tempo di scherzo in cui Murakawa e i suoi yakuza si divertono sulla spiaggia come bambini in giochi pericolosi e burle ridanciane. 1° premio al Festival di Taormina, trasmesso in TV da “Fuori Orario” e distribuito in sala nell’estate 2000.

 Sonatine
(1993) on IMDb

Regia di Martin Scorsese. Un film Da vedere 1990 con Robert De NiroRay LiottaJoe PesciLorraine BraccoPaul SorvinoFrank AdonisCast completo Titolo originale: Goodfellas. Genere Drammatico – USA1990durata 146 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 4,24 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Cresciuto a Brooklyn, l’italo-irlandese Ray Hill (Liotta) ha una sola aspirazione: diventare un gangster. Ci riesce, ma finirà per denunciare i compagni, rassegnandosi a un’esistenza grigia. Un film sulla mafia gangsteristica italoamericana diverso dagli altri. Con l’occhio impassibile di un antropologo, su una sceneggiatura scritta con Nicholas Pileggi e tratta dal suo romanzo Wise Guys , Scorsese racconta la normalità del delitto al quale non concede nemmeno attenuanti psicologiche o sociali. La morte violenta v’incombe nei modi più efferati, ma in questa storia di piccoli operai del crimine conta la vita quotidiana dei goodfellas : comportamenti e riti familiari, differenze etniche, sottigliezze verbali, rapporti tra famiglia e Famiglia, come lavorano, si vestono, stanno in cucina, si divertono. Come “si fanno”. Non è un romanzo, ma una relazione clinica. Senza lieta fine né catarsi. 6 candidature agli Oscar, vinse J. Pesci, attore non protagonista.

Goodfellas (1990) on IMDb

Un film di George Cukor. Con Cary Grant, Katharine Hepburn, James Stewart, Ruth Hussey, John Howard. Titolo originale The Philadelphia Story. Commedia, Ratings: Kids+13, b/n durata 112 min. – USA 1940. MYMONETRO Scandalo a Filadelfia * * * * - valutazione media: 4,25 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Un’aristocratica ragazza di Filadelfia, affascinante ma dotata d’un carattere impossibile, mette alla porta il marito e progetta un nuovo matrimonio con un arricchito. Durante i preparativi per le seconde nozze, sotto gli occhi sornioni di una coppia di giornalisti, il respinto riuscirà a riguadagnare il cuore della giovane dopo una memorabile sbronza che le farà abbassare le arie. Forse la migliore commedia americana del periodo d’oro (con Susanna di Howard Hawks), egregiamente interpretata dalla Hepburn, da Grant e da Stewart che, nei panni del giornalista, ebbe l’Oscar (un altro lo ottenne l’autore dello spumeggiante dialogo, Donald Ogden Stewart). Nel 1956 ne venne girata una nuova versione, Alta società, con Frank Sinatra, Grace Kelly e Bing Crosby.

The Philadelphia Story (1940) on IMDb
L'ultimo imperatore

Regia di Bernardo Bertolucci. Un film Da vedere 1987 con Peter O’TooleJohn LoneJoan ChenRyuichi SakamotoDennis DunLisa LuCast completo Genere Drammatico, – Italia1987durata 163 minuti. Uscita cinema martedì 10 settembre 2013 distribuito da Videa. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 4,26 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Melodramma in 2 parti, è la storia vera di Pu Yi che nacque (1906) imperatore e morì (1967) cittadino qualsiasi della Repubblica Popolare Cinese. Tragitto di un uomo dall’onnipotenza alla normalità, dal buio della nevrosi alla luce della quotidianità, ma anche parabola di un attore coatto, di qualcuno costretto – bambino dai compatrioti, adulto dai giapponesi invasori – a recitare una parte che, in fondo, gli piace. Cinema alla grande e talvolta grande cinema. Nella 1ª parte, la più operistica, bloccata nella Città Proibita di Pechino, il regista deve aggirare le trappole del colossal in costume, nella 2ª gli ostacoli rigidi della biografia. Il film più armonioso di B.B. e, forse, con Piccolo Buddha , il più accademico. La voce di Lone è di Giancarlo Giannini. 9 premi Oscar: film, regista, sceneggiatura (con Mark Peploe e Enzo Ungari, basata sulle memorie di Pu Yi e su quelle di Reginald Johnstone, il suo precettore scozzese), fotografia (V. Storaro), montaggio (G. Cristiani), musica (Ryuichi Sakamoto, David Byrne e Cong Su), scenografie (Ferdinando Scarfiotti, Osvaldo Desideri, Bruno Cesari), costumi (James Acheson), sonoro (Bill Rowe, Ivan Sharrock). César in Francia (miglior film straniero) e Globo d’oro a New York (miglior film dell’anno). Nel 1998 B.B. autorizzò una nuova versione di 219 minuti.

The Last Emperor (1987) on IMDb

Regia di Nanni Moretti. Un film Da vedere 1993 con Nanni MorettiSilvia NonoRenato CarpentieriAntonio NeiwillerGiulio BaseCast completo Genere Commedia, – Italia1993durata 100 minuti. Uscita cinema lunedì 12 ottobre 2020 distribuito da Cineteca di Bologna. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 4,24 su 8 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Tre storie: 1) “In Vespa”: traversata di Roma, semideserta in agosto, che termina a Ostia là dove fu ucciso Pasolini; 2) “Isole”: gita alle Eolie; 3) “Medici”: rapporto su un’odissea sanitaria che N. Moretti ha vissuto a causa di un morbo di Hodgkin (sistema linfatico) che una catena di medici aveva diagnosticato in altro modo. Premio per la regia al Festival di Cannes. Nonostante le apparenze, e anche se le confidenze non mancano, è il film in cui N. Moretti parla meno di sé: la morte di P.P. Pasolini è un vuoto che tocca molti di noi; quel che racconta o inventa delle vacanze insulari corrisponde alla realtà; persino il 3° capitolo, il più autobiografico, è lo specchio di un dramma collettivo. Stilisticamente il più maturo, fisico, inventato dei suoi film.

 Caro diario
(1993) on IMDb
Poster Picnic ad Hanging Rock

Un film di Peter Weir. Con Rachel Roberts, Dominic Guard, Helen Morse, Jacki Weaver, Vivean Gray, Kirsty Child Titolo originale Picnic at Hanging Rock. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 115 min. – Australia 1975. MYMONETRO Picnic ad Hanging Rock * * * * - valutazione media: 4,20 su 40 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Australia, inizio secolo. Le ragazze del collegio di Appleyard si recano in gita ad Hanging Rock, una suggestiva formazione rocciosa, vanto della zona. Tre delle fanciulle scompaiono misteriosamente, e a nulla valgono le ricerche cui partecipano tutti gli abitanti del paese. Dopo una settimana, una ragazza ritrova una delle scomparse. La giovane non è in grado di dare alcuna spiegazione. Viene alla luce il losco passato della direttrice, ma l’episodio rimarrà sempre avvolto nel mistero.

 Picnic ad Hanging Rock
(1975) on IMDb

Un film di Pier Paolo Pasolini. Con Franco Citti, Alida Valli, Carmelo Bene, Julian Beck, Silvana Mangano.Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 104 min. – Italia 1967. MYMONETRO Edipo re * * * * - valutazione media: 4,28 su 16 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Edipo è stato allevato dal re di Corinto come un figlio, ma non sa di essere un trovatello. Quando viene a conoscenza di una terribile predizione secondo la quale egli ucciderà il proprio padre e sposerà la propria madre, fugge dalla città e arriva a Tebe. Può essere considerato una trasposizione cinematografica dell’autobiografia ideale dell’autore: l’antica tragedia greca è infatti un mezzo del quale egli si serve per parlare di sé e dei propri problemi.

 Edipo Re
(1967) on IMDb

Regia di Clint Eastwood. Un film Da vedere 2003 con Sean PennTim RobbinsKevin BaconLaurence FishburneMarcia Gay HardenLaura LinneyCast completo Genere Drammatico – USA2003durata 137 minuti. – MYmonetro 4,24 su 15 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Scritto da Brian Helgeland dal romanzo La morte non dimentica del bostoniano Dennis Lehane. Eastwood continua il suo discorso sul lato oscuro della società USA con quella che definisce una “tragedia americana”, ambientata in un quartiere operaio di Boston. 25 anni dopo la violenza sessuale inflitta da due pedofili a un ragazzino, avviene un’altra, più sanguinosa violenza che, in modo diverso, coinvolge due dei suoi coetanei di allora, scopre le conseguenze innescate dalla prima e si conclude con un terzo e ancor più tragico evento. Sangue chiama sangue in un intreccio di elisabettiana crudeltà con un finale in sospeso che rifiuta ogni catarsi, come indica, ai limiti dell’irrisione, la parata conclusiva del Columbus Day. Cupo in tutti i sensi, anche nella fotografia di Tom Stern. I suoi temi – perdita dell’innocenza, supremazia maschile con coazione alla violenza, impossibilità di liberarsi del passato – non comprendono il dominio del fato e della necessità, come nella tragedia greca, ma l’indecidibilità della presenza di un dio. È, insomma, un film laico: più che la disperazione, sottolinea un dolore che diventa strumento di conoscenza dell’umana fragilità. Pur con l’apporto dell’amico Lennie Niehaus, Eastwood, esperto musicofilo e pianista, è l’autore delle musiche. Oscar per Penn, attore protagonista, e Robbins, non protagonista. Non protagonista?

Mystic River (2003) on IMDb