Category: 3.50/3.59


Ore d'estate (2008) - Film - Movieplayer.it

Regia di Olivier Assayas. Un film Da vedere 2007 con Juliette BinocheCharles BerlingJérémie RenierEdith ScobDominique ReymondCast completo Genere Drammatico – Francia2007durata 100 minuti. – MYmonetro 3,50 su 7 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Due fratelli e una sorella si ritrovano insieme per una dolorosa riunione: la morte della loro madre. Dopo le lacrime e il funerale, Jeremie, Frederic e Adrienne devono occuparsi del patrimonio di famiglia: un’enorme casa nella campagna francese con una splendida collezione d’arte che la madre, negli anni, aveva fatto crescere con cura. Il tesoro familiare, da custodire con amore, li riporta indietro nel tempo, a quando la caccia al tesoro era solo un gioco da fare in un rigoglioso giardino, d’estate. Una decisione da prendere diventa, così, il punto di partenza di un viaggio nelle memorie d’infanzia, grazie al quale impareranno a dare un nuovo significato alla parola famiglia.

 Ore d'estate
(2008) on IMDb
Risultati immagini per C'è Post@ Posta per te

Un film di Nora Ephron. Con Parker Posey, Meg Ryan, Tom Hanks, Greg Kinnear, Katie Sagona. Titolo originale You’ve got Mail. Commedia, durata 117′ min. – USA 1998. MYMONETRO C’è post@ per te * * * 1/2 - valutazione media: 3,59 su 11 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Lei è nubile, lui celibe, ma entrambi fanno vita di coppia. Nella realtà sono professionalmente rivali e nei loro scontri ciascuno dei due cava il peggio dell’altro, ma su Internet corrispondono romanticamente tra loro sotto pseudonimo. Scritto dalla regista con la sorella Delia con cui aveva già collaborato in Michael (1996), è il 2° rifacimento del delizioso Scrivimi fermo posta (1940) di E. Lubitsch. A dirne la qualità basterebbe dire che è imperniato sull’inaugurazione di un grande bookstore che provoca il fallimento di una piccola libreria per bambini che, in omaggio a Lubitsch, si chiama The Shop Around the Corner. Ma il tema centrale (l’opposizione tra vita e sogno) è svolto con precisione di particolari e sapiente leggerezza nel rimando, nell’attesa, nella ripetizione. E c’è una New York (West Side) autunnale come soltanto Woody Allen sapeva filmarla. Non importa che date le premesse, il traguardo sia scontato: come gli autori, lo spettatore non ha fretta di arrivarci. Conta il percorso, non la meta. Come in Insonnia d’amore, M. Ryan smagrita è di una spanna sopra all’improsciuttito T. Hanks.

C'è posta per te (2000) on IMDb

Un film di Richard Brooks. Con Walter Pidgeon, Elizabeth Taylor, Van Johnson, Donna Reed. Titolo originale The Last Time I Saw Paris. Drammatico, Ratings: Kids+13, durata 116′ min. – USA 1954. MYMONETRO L’ultima volta che vidi Parigi * * * 1/2 - valutazione media: 3,50 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Nel tornare a Parigi per rivedere la figlia Vicki, Charles Willis (Johnson) rievoca l’estate 1945 quando, cronista di guerra, incontra la compatriota Helen (Taylor) e, nell’euforia della Liberazione, la sposa. La vita di coppia si disgrega presto: Helen continua la sua frivola vita mondana, trascura la figlia, ha un’avventura extraconiugale. Deluso nelle sue ambizioni di scrittore, Charles si dà all’alcol. Quando Helen si ammala e muore, Charles lascia la figlia alla cognata Marion (Reed). Tratto da un romanzo di Elliot Paul e dal racconto Babylon Revisited di F. Scott Fitzgerald su sceneggiatura di R. Brooks con Julius e Philip Epstein, il film è tutto giocato sulla corda della memoria e del rimpianto. Ha una bella e intensa parte centrale, ma verso la fine scade nel melodramma lacrimoso. Imposto dalla M-G-M, lo spostamento dell’azione dal primo al secondo dopoguerra impedisce a Brooks di ritrovare quell’aria fitzgeraldiana di un’epoca che avrebbe meglio giustificato il comportamento dei personaggi. Raramente, comunque, Johnson è stato così bravo e la Taylor così radiosa. Bella canzone di Jerome Kern.

The Last Time I Saw Paris (1954) on IMDb

Regia di Dominik Moll. Un film Da vedere 2019 con Denis MénochetLaure CalamyDamien BonnardValeria Bruni TedeschiNadia TereszkiewiczCast completo Titolo originale: Seules les bêtes. Genere Thriller, – FranciaGermania2019durata 113 minuti. Uscita cinema giovedì 12 maggio 2022 distribuito da Parthénos. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,31 su 18 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Lozère, sud della Francia. Una donna sparisce misteriosamente durante una bufera di neve. La polizia trova la sua macchina sul ciglio di una strada e comincia ad indagare sui possibili colpevoli. Tra i sospetti ci sono Alice, assistante sociale, suo marito e il suo amante. Vivono tutti e tre lontani dal resto dal mondo. Poco prima, a Sète, una cameriera si era innamorata della vittima e ha cercato in tutti i modi di far funzionare il loro amore proibito. Infine, un ragazzo dell’Abidjan che tenta di uscire dalla miseria si ritroverà, anch’esso, coinvolto in questo caso. Le loro vicende si intrecciano e il puzzle è difficile da ricomporre. Tutti nascondono un grave segreto… ma chi ha ucciso Evelyne Ducat?

 Only the animals - Storie di spiriti amanti
(2019) on IMDb
Locandina The Man From Nowhere

Un film di Jeong-beom Lee. Con Bin Won, Sae Ron Kim, Hyo-seo Kim, Tae-hoon Kim, Hee-won Kim. Titolo originale A-jeo-ssi. Thriller, durata 119 min. – Corea del sud 2010. MYMONETRO The Man From Nowhere * * * 1/2 - valutazione media: 3,50 su 1 recensione.

Il noir-thriller coreano è un mirabile esempio di meccanismo perfettamente oliato, capace di riproporsi e rinnovarsi in ogni occasione, con l’aggiunta di elementi che permettono di evitare il prevalere dei cliché sulla volontà di stupire lo spettatore. Lee Jeong-beom, fin qui noto solo per il folgorante debutto di Cruel Winter Blues – malinconica vicenda di piccoli gangster e del bisogno di affetti familiari – ovvero per un taglio originale e collaterale al gangster movie, con The Man from Nowhere rientra con decisione nei canoni consolidati di genere, confezionando un’impressionante vicenda di vendetta. Se nel primo film la manovalanza mafiosa era costituita in fondo da fragili esseri umani, qui sono raffigurati come villain senza se e senza ma.
Traffico di organi, rapimento di minori e loro utilizzo come corrieri della droga, omicidi brutali: si può dire che la coppia di fratelli Man-seok e Jong-seok sia una delle più ripugnanti mai apparsa su grande schermo, così abietta da giustificare qualsiasi tipo di vendetta, anche la più truce ed efferata. L’uomo destinato a metterla in atto è Cha Tae-sik, una macchina da guerra addestrata per uccidere, come in un ideale incrocio tra il Benicio Del Toro di The Hunted, Frank Costello di Melville e gli uomini-belva di Dog Bite Dog di Soi Cheang. The Man from Nowhere riesce in quel che dopo gli exploit di The Chaser e Man of Vendetta pareva impossibile: alzare ulteriormente l’asticella in termini di truculenza ed efferatezza e sfoggiare dei villain così riprovevoli da rendere catartico lo spargimento di sangue finale, cancellando ogni genere di remora riguardo ai metodi dell’angelo vendicatore.
L’esagerazione fumettistica delle sequenze action però non contrasta con l’interpretazione tutt’altro che ovvia dell’idolo delle adolescenti Won Bin, già ammirato in Mother nei panni del figlio ritardato e sempre più desideroso di affrancarsi dal ruolo di pin-up al maschile; non è da meno la piccola Kim Sae-ron – appena undicenne ma già con una carriera folgorante in corso, dopo la prova maiuscola di A Brand New Life – ancora alle prese con un’infanzia tormentata e con la difficoltà di dover mutare più volte registro, passando dalla vivace curiosità delle prime sequenze al necessario annullamento di ogni irrequietezza dovuto alla prigionia. Stratosferico in patria – e per una volta ampiamente meritato – l’incasso al botteghino.

The Man from Nowhere (2010) on IMDb
Locandina italiana Fuochi d'artificio in pieno giorno

Un film di Yinan Diao. Con Liao Fan, Lun Mei GWEI, Xuebing Wang, Jingchun Wang, Yu Ai Lei.Titolo originale Bai Ri Yan Huo. Poliziesco, Ratings: Kids+13, durata 106 min. – Cina 2014. – Movies Inspired uscita giovedì 23 luglio 2015. MYMONETRO Fuochi d’artificio in pieno giorno * * * 1/2 - valutazione media: 3,50 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari

Nell’estate del 1999 un detective della polizia indaga su uno strano caso di omicidio: brandelli della vittima vengono ritrovati contemporaneamente in diverse cave di carbone. Nel corso delle indagini però un confronto a fuoco uccide i suoi colleghi e lo lascia ferito e traumatizzato. Cinque anni dopo, in inverno, la situazione è molto peggiore per lui e per il mondo in cui vive. Lo ritroviamo ubriaco al margine della strada, non è più poliziotto ma lavora come guardia privata, e lo sconosciuto che si ferma per vedere se è ancora vivo in realtà lo fa per rubargli la moto.
Il ripresentarsi di omicidi simili a quelli del 1999 lo spinge tuttavia a ricominciare le indagini in privato.

Sembra incredibilmente appropriato lo strano titolo di questo film una volta che lo si è finito. Svolto tra un passato in cui il crimine passa per il carbone e un presente in cui torna a colpire attraverso il ghiaccio, è anche la suggestione della materia dura e sporca contrapposta a quella sottile e pulita (in una frase il senso del cinema noir), due estremi che rappresentano il lavoro pesante contro la danza leggera e ben si prestano a una lettura allegorica di tutto quel che succede in questo detective movie ai confini del mondo, in cui non c’è niente di normale. Benché infatti sia ambientato in un luogo imprecisato del nord della Cina, il film di Diao Yinan è volutamente inserito in una realtà al limite del paradossale, dove l’insensata presenza di un caos ingiusto è il vero nemico dei personaggi (più di criminali e misteri).
Black coal, thin ice non si lascia sfuggire nemmeno un elemento del noir classico, dall’investigatore indurito dalla vita, alla femme fatale, da una condizione metereologica che influisce sui personaggi, alla perdizione sentimentale fino alla morte inevitabile che pende sul racconto, eppure nulla è come siamo abituati a vederlo. Ecco perchè fin dalle prime scene sembra di assistere a un film che ha risentito della presenza e del cinema dei fratelli Coen per quanto l’umorismo scaturisca dall’idiozia e le casualità più imprevedibili determinino gli eventi più importanti, quelli che di solito gli sceneggiatori cercano di motivare con maggiore dettaglio. Del genere rimangono solo i suoi elementi distintivi ma la materia che dovrebbe collegarli è completamente differente perché è inserito in una società e in un tempo completamente differenti da quelli originali.
Non c’è nulla che segua un binario prevedibile o che dia l’impressione di portare ad una soluzione canonica, in questo film la cui forza maggiore sta nel riuscire a comunicare l’inquieta paura che il suo autore ha del mondo in cui vive. La Cina che mostra è un inferno di sopraffazione continua, di maltrattamenti e disinteresse umano (ci sono dei dettagli che impressionano come il cocomero mangiato e sputato mentre si consulta una cartina, la moto rubata e i clamorosi immotivati fuochi d’artificio finali), in cui ogni personaggio comprimario è un nemico, non aiuterà, metterà i bastoni fra le ruote e senza una ragione precisa.
In questo marasma umano che è sempre a un pelo dallo sconfinare nel caos vitale di Kusturica ma si guarda bene dal farlo (ci vorrebbe tutta un’altra speranza nel genere umano), Diao Yinan usa le figure archetipe per superarle, le sfrutta per ingannare lo spettatore e convincerlo a seguirlo in un viaggio attraverso l’abiezione umana. In questo senso non appare per nulla fuori luogo la violenza esagerata e sempre inattesa che spaventa e brutalizza.

Black Coal, Thin Ice (2014) on IMDb

Regia di Urszula Antoniak. Un film Da vedere 2011 con Bien de MoorLars EidingerAnnemarie PrinsSophie van WindenHans KestingCast completo Genere Drammatico – Paesi BassiDanimarca2011durata 81 minuti. – MYmonetro 3,50 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Marian è un’infermiera quarantenne che assiste i malati in punto di morte. Se ne prende cura con una delicatezza che sfiora il morboso, regala loro gli ultimi momenti di tenerezza. Spesso ne abbrevia le sofferenze sotto un lenzuolo bianco. La sua vita privata non è così ordinata e perfetta come vorrebbe far credere. Un giorno, per caso, assiste a una scena di sesso nel cortile del suo palazzo, condividendo l’esperienza voyeristica con un dirimpettaio. Quando rivede l’uomo per strada, lo segue fin dentro un noleggio di dvd dove affitta Il dottor Zhivago con la sua versione porno. I suoi sentimenti si ridestano, intanto fa amicizia con un’anziana vicina sola e sul lavoro colleziona oggetti personali di coloro che spirano. È inevitabile l’incontro con l’uomo, che avrà un esito inaspettato.

 Code Blue
(2011) on IMDb

Regia di William Wyler. Un film Da vedere 1936 con Merle OberonMiriam HopkinsJoel McCreaBonita Granville. Titolo originale: These Three. Genere Drammatico – USA1936durata 93 minuti. – MYmonetro 3,50 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

In un piccolo paese Karen e Martha dirigono un collegio. Alda è fidanzata con un giovane medico del quale è segretamente innamorata anche Martha. Una ragazzina viziata, per vendicarsi di una peraltro meritata punizione, inventa un’odiosa calunnia che coinvolge i tre protagonisti. Sottile studio psicologico e d’ambiente, il film s’arresta davanti al tabù dell’omosessualità femminile, a differenza del dramma di Lillian Hellman da cui è tratto.

These Three (1936) on IMDb
Locandina Fino alla fine del mondo

Un film di Wim Wenders. Con Max von SydowSam NeillSolveig DommartinWilliam HurtJeanne Moreau. continua» Titolo originale Bis ans Ende der WeltDrammaticodurata 150 min. – Francia, Germania, Australia 1991MYMONETRO Fino alla fine del mondo ***-- valutazione media: 3,43 su 20 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Come un puzzle, la vicenda ha una partenza disagevole, che trova la sua logica narrativa nella seconda parte. Una giovane donna incontra due rapinatori di banche. Con uno di loro stabilisce uno strano legame dal quale non è escluso l’interesse. Conosce un giovane misterioso del quale si innamora: l’uomo fugge, inseguito dai servizi segreti di una superpotenza, portandosi appresso uno strano marchingegno con il quale cattura immagini che intende consegnare alla madre affetta da cecità e che potrà vedere tali immagini. L’inventore dell’apparecchio è il padre stesso del giovane. Ma il vecchio scienziato è in aperto dissidio con il figlio a causa di una diversa visione dell’esistenza. La madre potrà vedere le immagini e morirà. L’evento scatena alterne reazioni tra chi era presente all’esperimento. Ciascuno oppresso da un diverso destino e con un futuro carico di incognite. Costato 23 milioni di dollari, il film è un kolossal dell’anima. Wenders lo dissemina di inidizi e personaggi che conducono in un vicolo cieco. La prima parte è un rompicapo nel quale ogni sequenza non è la conseguenza della precedente. In seguito tutto sembra assumere un tono più solenne e nobile. Ma l’ermetismo delle metafore di Wenders ha come traguardo la sua ossessione per l’olocausto che attende l’umanità. Tuttavia una fastidiosa scenografia di stampo teutonico dà l’impressione che il film sia stato realizzato in un grande magazzino tedesco. La colonna sonora raccoglie il meglio della scena musicale rock (U2, R.E.M., Lou Reed, Talking Heads e molti altri). William Hurt si aggira per il film con aria assente facendo forse rimpiangere che Wenders non sia riuscito a convincere Sam Shepard e Willem Dafoe, ai quali il regista aveva chiesto di interpretare il ruolo.

Until the End of the World (1991) on IMDb

Regia di Byung-gil Jung. Un film Da vedere 2017 con Kim Ok-VinShin Ha-kyunSung JoonOk-bin KimJun SungSeo-hyeong KimCast completo Titolo originale: Aknyeo. Genere Drammatico – Corea del sud2017durata 143 minuti. Valutazione: 3,50 Stelle, sulla base di 1 recensione.

Rapita in tenera età per essere addestrata a uccidere, Sook-hee vive di crimini finché non le si presenta un’occasione per cambiare vita. Lavorare per dieci anni per l’Intelligence sudcoreana come cellula dormiente e, alla fine del percorso, tornare in libertà con la sua bambina. L’identità che assume è quella di Chae Yeon-soo, attrice teatrale. Ma la vita normale non si rivela una scelta semplice per Sook-hee.

The Villainess (2017) on IMDb

Regia di Joon-Hwan Jang. Un film Da vedere 2003 con Shin Ha-kyunBaek Yun-shikJeong-min HwangJae-yong LeeJu-hyeon LeeJu-bong Gi. Titolo originale: Ji-goo-leul Ji-kyeo-la. Genere Fantascienza – Corea del sud2003durata 118 minuti. Valutazione: 3,50 Stelle, sulla base di 1 recensione.

Lee Byung-goo ha avuto in sorte una vita terribile. Convinto che la madre sia oggetto di esperimenti alieni, rapisce il CEO della Yuje Chemical, convinto di poter così sventare un complotto per distruggere l’umanità. Ma uno stralunato detective sembra poter ricomporre le tessere dello stranissimo puzzle.

Save the Green Planet! (2003) on IMDb

Regia di Abel Ferrara. Un film Da vedere 1992 con Harvey KeitelFrankie ThornVictor ArgoZoe LundFrank AdonisPaul CalderonCast completo Titolo originale: The Bad Lieutenant. Genere Drammatico – USA1992durata 96 minuti. – MYmonetro 3,50 su 36 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Questo può essere considerato a ragione il miglior film di questo eclettico, ma anche diseguale regista. Con King of New York un certo salto di qualità c’era già stato. Un film duro e violento ma non gratuito. Corrotto e drogato, un tenente di polizia ha sempre ostentato il suo potere con tutti. Spaccia, corrompe, ricatta come se si trattasse di normale amministrazione. Ma nella sua ottica del “tutto è permesso” ha un difetto: è cattolico praticante. Così, mentre è nei guai fino al collo per delle scommesse legate al baseball, si prende a cuore il caso di una suora che è stata violentata. La tragedia lo attende al varco. Servito non sempre bene dal doppiaggio, che fa risultare quasi ridicola la scena molto intensa della visione di Cristo in chiesa, il film ha avuto una inadeguata distribuzione sul nostro territorio.

Bad Lieutenant (1992) on IMDb

Regia di Jonathan Demme. Un film Da vedere 2008 con Anne HathawayRosemarie DeWittMather ZickelBill IrwinAnna Deavere SmithCast completo Titolo originale: Rachel Getting Married. Genere Drammatico, – USA2008durata 114 minuti. Uscita cinema venerdì 21 novembre 2008 distribuito da Sony Pictures Italia. – MYmonetro 3,56 su 17 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nei sobborghi di una città del Connecticut, Rachel Buchman sta per sposarsi. Per sua sorella Kym è l’occasione di tornare in famiglia dopo una lunga assenza: è una ex tossica, oppressa dal senso di colpa per la morte di un fratellino. La sua presenza aggressiva catalizza le tensioni latenti in famiglia e con gli amici. Scritto da Jenny Lumet, figlia di Sidney, è un film corale e anomalo nel percorso di Demme. Contiene molti stereotipi del melodramma familiare made in USA (la festa interrotta; il ritorno del figliol prodigo che smaschera silenzi, rimozioni, ipocrisie; il rimpianto di un’innocenza perduta, forse mai avuta), ma li assorbe e li disintegra a livello stilistico. In 2 modi. Intanto, ispirato da Altman ( Il matrimonio ), ma anche da certi moduli del Dogma danese, Demme applica alla fiction la sua assidua pratica di documentarista, filmando gli attori “come se fossero persone e non personaggi, lasciando alle cose il tempo e l’occasione di accadere” (R. Manassero). Poi, tornando alle origini del melodramma, correda le immagini con un continuo, ossessivo controcanto di musica e suoni: rock, blues, danze africane, ritmi orientali (forse non a caso lo sposo, Tunde Adebimpe, è il cantante dei Tv on the Radio). Come al solito, dominano i personaggi femminili, a partire dall’ottima Hathaway, ma è notevole anche la madre della Winger. Un matrimonio audio-visivo così non si era mai visto né tanto meno ascoltato.

Rachel Getting Married (2008) on IMDb

Un film di Béla Tarr. Con Gábor Balogh, János Balogh, Péter Breznyik Berg, Imre Chmelik, György Cserhalmi Drammatico, durata 120 min. – Ungheria 1988. MYMONETRO Perdizione * * * 1/2 -valutazione media: 3,50 su 1 recensione.

Karrer vive già da anni come tagliato fuori dal mondo, lontano da tutto. Passa il suo tempo osservando le benne della teleferica che si allontanano all’orizzonte, o vagabondando senza meta, sotto una pioggia incessante, per chiudere invariabilmente le sue giornate, qualunque sia la direzione presa la mattina, nella medesima taverna. Un giorno decide di coinvolgere nei suoi loschi affari il marito della cantante del Bar Titanic, per poter così avvicinare la giovane donna. Riesce ad allontanare l’uomo per qualche giorno, con la complicità di Willarsky, suo amico e proprietario del bar. Gli slanci affettivi mutevoli che caratterizzano i rapporti tra questi quattro personaggi indissolubilmente legati gli uni agli altri dai loro interessi e sentimenti, provocano tra di essi conflitti e ravvicinamenti disperati. Sarà Karrer a uscirne sconfitto; a lui non resterà che l’odio e il desiderio di vendetta. Le tappe del suo calvario lo porteranno non alla redenzione, ma a ciò che rappresenta il peggio per l’uomo europeo: la morte che precede la morte, la solitudine totale, il naufragio nella perdizione.

Damnation (1988) on IMDb

Regia di Eric Rohmer. Un film con Philippe MarlaudMarie RivièreAnne Laure MeuryMathieu CarrièrePhilippe CaroitCast completo Titolo originale: La femme de l’aviateur. Genere Commedia – Francia1981durata 104 minuti. Valutazione: 3,50 Stelle, sulla base di 5 recensioni.

François, che ha una relazione con Anne, vede un mattino un uomo che esce con lei dalla sua abitazione. Non sa che si tratta di un aviatore, suo ex, che le ha annunciato che il loro rapporto è definitivamente chiuso. François si ritiene tradito e cerca una spiegazione che Anne rinvia ma incontra casualmente l’uomo con una donna e si mette a pedinare la coppia. Li segue su un autobus dove conosce la quindicenne Lucie alla quale dice di essere un detective incaricato di verificare la fedeltà della donna. Lucie decide di affiancarsi a lui nel pedinamento.

The Aviator's Wife (1981) on IMDb

Regia di Maren Ade. Un film Da vedere 2016 con Peter SimonischekSandra HüllerMichael WittenbornThomas LoiblTrystan PütterCast completo Titolo originale: Toni Erdmann. Genere CommediaDrammatico, – GermaniaAustria2016durata 162 minuti. Uscita cinema giovedì 2 marzo 2017 distribuito da Cinema. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,57 su 13 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Winfried Conradi è un uomo âgée col vizio dello scherzo. Le sue buffonate colpiscono democraticamente familiari e fattorini che bussano alla porta e provano allibiti a consegnargli l’ennesimo pacco. Insegnante di musica in pensione, la sua vita si muove tra le visite alla vecchia madre e le carezze al suo vecchio cane, ormai cieco e stanco. A casa della ex moglie una sera a sorpresa ritrova sua figlia. Ines ha quasi quarant’anni e una carriera che impegna ogni ora della sua giornata. Occupata in un’azienda tedesca che l’ha traslocata a Bucarest, vive appesa al telefono e a una vita incolore, dedicata completamente alla professione e con poco tempo da spendere in famiglia. Senza preavviso, Winfried decide di farle visita e di passare qualche giorno con lei.

Toni Erdmann (2016) on IMDb

Regia di Rainer Werner Fassbinder. Un film Da vedere 1972 con Hanna SchygullaHans HirschmullerIrm HermannIngrid Caven. Titolo originale: Der Händler der vier Jahreszeiten. Genere Drammatico – Germania1972durata 89 minuti. – MYmonetro 3,56 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Considerato un buono a nulla, vessato dalla madre e dalla moglie che lo tradisce, fruttivendolo ambulante si dà all’alcol, va alla ricerca della ragazza amata in gioventù, ora ricca e insoddisfatta, e si suicida bevendo. Ritratto di un patetico perdente, irrecuperabile ai valori della sua classe e ossessionato dal senso di colpa. Percorso da flashback, è un melodramma in cui Fassbinder trasforma in linguaggio personale la lezione di Douglas Sirk.

 Il mercante delle quattro stagioni
(1972) on IMDb
Gli Invasati: Amazon.it: Claire Bloom, Julie Harris, Richard Johnson, Russ  Tamblyn, Robert Wise, Claire Bloom, Julie Harris: Film e TV

Un film di Robert Wise. Con Claire Bloom, Lois Maxwell, Richard Johnson, Julie Harris, Russ Tamblyn Titolo originale The Haunting. Avventura, b/n durata 112 min. – USA 1963. MYMONETRO Gli invasati* * * 1/2 - valutazione media: 3,56 su 12 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

In una villa di fantasmi, il dottor Markway compie degli esperimenti di parapsicologia insieme ad alcune persone dotate di facoltà medianiche. In un crescendo di tensione tra i personaggi assistiamo al precipitare della situazione.

The Haunting (1963) on IMDb

Un film di Rainer Werner Fassbinder. Con Günter Lamprecht, Barbara Sukowa, Hanna Schygulla, Karlheinz Braun, Claus Holm. Drammatico, durata 933′ min. – Germania, Italia 1980. MYMONETRO Berlin Alexanderplatz * * * 1/2 - valutazione media: 3,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Dopo Il matrimonio di Maria Braun è il 2° capitolo di Fassbinder sul passato della Germania. Nel romanzo di Döblin trova un tema centrale della sua poetica: il rapporto tra due uomini (Biberkopf e Reinhold) mediato dall’affetto/possesso di una donna. In una intervista il regista dichiarò di essersi proiettato non in uno, ma in 3 personaggi: Biberkopf, Reinhold e la prostituta Mieze. Dopo aver mantenuto le distanze dal primo per 13 puntate, se ne approfitta nell’epilogo onirico… (Il mio sogno da un sogno di Franz Biberkopf): l’allucinazione del personaggio si sovrappone alle ossessioni del regista in un flusso di simboli psicoanalitici e di riferimenti storici. Serial TV in 13 puntate e un epilogo girato in 16 mm negli stabilimenti della Bavaria di Monaco con alcuni esterni a Monaco.

Berlin Alexanderplatz (1980) on IMDb

Regia di Ana Asensio. Un film Da vedere 2017 con Ana AsensioNatasha RomanovaDavid LittleNicholas TucciLarry FessendenCast completoTitolo originale: Most Beautiful Island. Genere Drammatico – USA2017durata 87 minuti. Uscita cinema giovedì 16 agosto 2018 distribuito da ExitMedia. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 Valutazione: 3,50 Stelle, sulla base di -1 recensione.

Luciana è una giovane immigrata spagnola a New York, che lotta per sopravvivere mentre prova a fuggire da un traumatico incidente del suo passato. Per sbarcare il lunario accetta lavori di ogni sorta: un giorno distribuisce volantini pubblicitari mascherata da pollo, un pomeriggio fa la babysitter, una sera si veste elegante per andare a una festa esclusiva, apparentemente solo per farsi guardare. Luciana dovrebbe sostituire una sua amica, che le promette “non devi far niente di ciò che non vuoi”, in cambio di duemila dollari solo per partecipare al party. Ma la serata prenderà ben presto una piega imprevista e pericolosa, e sarà troppo tardi per abbandonarla.

Most Beautiful Island (2017) on IMDb