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Regia di Paolo Sorrentino. Un film Da vedere 2005 con Giacomo RizzoFabrizio BentivoglioLaura ChiattiGigi AngelilloClara BindiCast completo Genere Drammatico – Italia2005durata 110 minuti. Uscita cinema venerdì 10 novembre 2006 – MYmonetro 3,28 su 20 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Geremia de’ Geremei ha settant’anni. Vive in una cittadina dell’Agro Pontino ed è proprietario di una piccola sartoria. Brutto e sgraziato vive in una casa buia con la madre paralizzata. La sua vera fonte di guadagno (rigorosamente depositato in cassette di sicurezza) è però l’usura. Paolo Sorrentino torna a visitare gli abissi della coscienza. Lo fa questa volta con la collaborazione di un cast totalmente all’altezza, a partire dalla intensa interpretazione offerta dal protagonista Giacomo Rizzo. Il suo non è un film di denuncia di un fenomeno più che mai diffuso in Italia. È invece un atto di accusa molto più deciso nei confronti dell’atteggiamento di uomini e donne del nostro tempo. Se Geremia è quasi ributtante per il modo in cui attrae e trattiene nella sua tela fatta di continui ricatti le proprie vittime, coloro che lo circondano non sono da meno. Solo che, a differenza di lui, non hanno le phisique du role e risultano quindi molto più difficili da individuare. È una società corrotta nel profondo quella che Sorrentino porta alla luce con mano ferma sia dal punto di vista della sceneggiatura che da quello della regia. Ci offre squarci di luciferina crudeltà, ci lascia scaricare la nostra buona coscienza addosso al protagonista ma poi…

 L'amico di famiglia
(2006) on IMDb

Regia di Babak Jalali. Un film Da vedere 2023 con Anaita Wali ZadaGregg TurkingtonJeremy Allen WhiteHilda SchmellingCast completo Genere Drammatico, – USA2023durata 91 minuti. Uscita cinema giovedì 27 giugno 2024 distribuito da Wanted. Oggi tra i film al cinema in 1 sala cinematografica Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,46 su 20 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Costretta a lasciare il nativo Afghanistan dopo il ritorno al potere dei Talebani, Donya, che lavorava come interprete per l’esercito americano, si ritrova in California con un impiego presso un’azienda che produce biscotti della fortuna per i ristoranti cinesi della zona. La ragazza cerca di costruirsi una vita lontana da casa, arrivando a ottenere l’incarico di scrivere i bigliettini all’interno dei biscotti e potendo contare su alcuni connazionali e uno sparuto gruppo di amici del luogo. Eppure c’è qualcosa che la tiene sveglia la notte, e la spinge a cercare aiuto nella terapia.

Fremont (2023) on IMDb

Regia di Scott Graham (II). Un film Da vedere 2012 con Chloe PirrieTam Dean BurnMorven ChristieIain De CaesteckerKate DickieCast completo Genere Drammatico – Gran Bretagna2012durata 90 minuti. – MYmonetro 3,44 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Shell vive, sola con il padre Pete in una pompa di benzina delle Highlands scozzesi. Può passare anche una settimana senza che si fermi una macchina, ma i due sono abituati e sembrano non soffrire la solitudine. Shell ha Pete e Pete ha Shell. Ora, però, a diciassette anni, Shell non è più bambina: prova desiderio e lo suscita, e assomiglia sempre più alla madre, con la quale Pete ha un conto in sospeso.
Shell come la stazione di servizio, maleodorante e sperduta fuori città, oppure come una cosa preziosa e meravigliosa che si trova in fondo al mare. Così è la protagonista del lungometraggio d’esordio di Scott Graham: preziosa sopra ogni cosa per il padre, epilettico, che l’ha eletta ad unica ed irrinunciabile compagna di vita (o anche per le anime sole che periodicamente fanno il pieno della sua accogliente bellezza), ma anche giovane donna esclusa dalla vita e dall’amore, confinata nel nulla da un doppio legame senza soluzione, dentro un’abitazione squallida dove le esistenze non s’inaugurano ma si rottamano (perché così la vedono i turisti di passaggio, bloccati loro malgrado da un cervo investito o da un imprevisto lungo la strada).
La bellezza è negli occhi di guarda e ce n’è tanta davvero nello sguardo di questo regista sui suoi soggetti. Immersi in un silenzio per una volta giustificato appieno dal contesto narrativo, Shell e Pete vivono un legame di sangue e di carne che si fa presto sinonimo di morte e di passione, di reciproca prigionia, fino al cannibalismo metaforico.

 Shell
(2012) on IMDb

Regia di Samuel Benchetrit. Un film Da vedere 2015 con Isabelle HuppertGustave KervernValeria Bruni TedeschiTassadit MandiJules BenchetritCast completo Titolo originale: Asphalte. Genere Commedia drammatica, – FranciaGran Bretagna2015durata 100 minuti. Uscita cinema giovedì 24 marzo 2016 distribuito da Cinema. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,26 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Una materna signora immigrata in Francia da tanti anni, un uomo non più giovane, ammaccato dalla solitudine e un delizioso adolescente impertinente vivono nella stessa casa popolare. Sono in un’attesa inconsapevole di qualcosa o qualcuno che li distragga e li faccia evadere dalla loro routine. L’esistenza di queste tre anime esce dall’anonimato e viene appagata, allietata, arricchita da persone speciali che entrano nelle loro vite: un astronauta americano precipitato sul tetto del palazzo, una dolce infermiera di notte con un’innata e timida compassione, una famosa attrice degli anni ’80 in cerca di un soggetto per tornare alla ribalta. Benchetrit, in ottima forma per questo suo 5° lavoro, dirige un film tratto da un suo libro di racconti Cronache d’asfalto (perché non intitolare anche il film così?). Le storie affondano la loro intimità nelle radici sociali e si sviluppano in ironici episodi/vignetta fatti di situazioni surreali e tragicomiche ed elementi anacronistici. Personaggi eccentrici di un deserto urbano periferico interagiscono amabilmente, infantilmente, cinicamente tra di loro. La malinconia si coniuga con il sorriso. La solidarietà si concilia con il riscatto sociale. Titolo internazionale: Macadam Stories , traduzione del titolo della raccolta di racconti da cui ha origine.

 Il condominio dei cuori infranti
(2015) on IMDb

Regia di Vahid Jalilvand. Un film Da vedere 2017 con Navid MohammadzadehAmir AghaeeHediyeh TehraniZakieh BehbahaniSaeed DakhCast completo Titolo originale: Bedoone Tarikh, Bedoone Emza. Genere Drammatico, – Iran2017durata 104 minuti. Uscita cinema giovedì 10 maggio 2018 distribuito da 102 Distribution. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,33 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Kaveh Nariman è un medico legale che lavora in obitorio. Una sera investe accidentalmente con la sua auto una famiglia che viaggia in moto. Il bambino cade e batte la testa in modo apparentemente privo di conseguenze. A distanza di poche ore arriverà il suo cadavere. La diagnosi dell’autopsia parla di avvelenamento per botulismo ma il medico ha il dubbio che la causa possa addebitarsi all’incidente. Avrà il coraggio di chiarire la situazione?

No Date, No Signature (2017) on IMDb

Regia di Ruggero Dipaola. Un film Da vedere 2011 con Laura MoranteRichard SammelGerasimos SkiadaressisVincenzo CreaAlba De Torrebruna. Genere Drammatico, – Italia2011durata 95 minuti. Uscita cinema venerdì 28 settembre 2012 distribuito da EyeMoon Pictures. – MYmonetro 3,26 su 8 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Scritto dal regista esordiente con Heidrun Schleef e Luca De Benedittis dal romanzo omonimo (1945) dello statunitense Glenway Wescott. In 42 festival (18 italiani) ha vinto 24 premi. Nel 1943 un appartamento borghese di Atene è requisito per ospitare il capitano tedesco Kalter. Ci vivono gli Helianos: marito, moglie, una figlia di 13 anni, un maschio di 12, l’unico che vorrebbe ribellarsi a un padrone esigente, sadico, convinto della superiorità assoluta della Germania hitleriana. Il più servo di tutti è il padre, editore scolastico, proprio perché nella cultura trova le ragioni per giustificare la sua viltà. Dopo 2 settimane di assenza, l’ospite torna e si comporta in modo più gentile, cercando di nascondere la sua depressione. Pur schematico e dimostrativo, è un 1° film efficace e abile nel raccontare i rapporti di Kalter con ciascuno degli Helianos e nella direzione degli attori, tra cui spicca il duttile Sammel. Esterni di Atene girati nelle Puglie e nel Lazio.

 Appartamento ad Atene
(2011) on IMDb

Regia di François Ozon. Un film Da vedere 2014 con Romain DurisAnaïs DemoustierRaphaël PersonnazIsild Le BescoAurore ClémentCast completo Titolo originale: Une nouvelle amie. Genere Drammatico, – Francia2014durata 107 minuti. Uscita cinema giovedì 19 marzo 2015 distribuito da Officine Ubu. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,27 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Muore Laura, la sua amica più cara fin dall’infanzia, la persona con la quale da sempre ha avuto il rapporto più profondo e importante della sua vita, sul filo della passione amorosa, e Claire non si dà pace, nonostante l’ottimo marito che la ama. Poi scopre che David, il vedovo di Laura, rimasto solo con una bimba piccola, indossa in segreto i vestiti della moglie, si trucca, indossa una parrucca bionda. Claire lo spinge non solo a continuare ma a uscire allo scoperto e David, nei panni di Virginie, sostituisce Laura. Dal romanzo di Ruth Rendell The New Girlfriend , un inquietante, intrigante dramma con a tratti toni di commedia, dove i rapporti e le manipolazioni dei rapporti e le ambiguità sono il clou della vicenda: interessante la ricerca di David della sua identità sessuale, ma ancora più interessante la psicologia di Claire, innamorata della sua migliore amica ma anche di suo marito, fatalmente attratta da un uomo travestito da donna. Gli attori calzano ogni personaggio come un guanto, Duris grande en travesti.

The New Girlfriend (2014) on IMDb

Regia di Xavier Beauvois. Un film Da vedere 2010 con Lambert WilsonMichael LonsdaleOlivier RabourdinPhilippe LaudenbachJacques HerlinCast completo Titolo originale: Des hommes et des dieux. Genere Drammatico, – Francia2010durata 120 minuti. Uscita cinema venerdì 22 ottobre 2010 distribuito da Lucky Red. – MYmonetro 3,29 su 11 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

1996. Algeria. Una comunità di monaci benedettini opera in un piccolo monastero in favore della popolazione locale aderendo all’antica regola dell'”Ora et Labora”. Il rispetto reciproco tra loro, che prestano anche assistenza medica, e la popolazione locale di fede musulmana è palpabile. Fino a quando la minaccia del terrorismo fondamentalista comincia a farsi pressante. Christian, l’abate eletto dalla comunità, decide di rifiutare la presenza dell’esercito a difesa del monastero non senza trovare qualche voce discorde tra i confratelli. Una notte un gruppo armato fa irruzione nel convento chiedendo che si vada ad assistere due terroristi feriti. Dinanzi al diniego vengono chieste medicine che vengono rifiutate perché scarse e necessarie per l’assistenza ai più deboli. Il gruppo abbandona il convento ma da quel momento il rischio per i monaci si fa evidente.

Of Gods and Men (2010) on IMDb

Regia di Roberto Rossellini. Un film Da vedere 1952 con Alexander KnoxGiulietta MasinaIngrid BergmanCarlo HintermanEttore GianniniCast completo Genere Drammatico – Italia1952durata 110 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,34 su 9 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Moglie di un diplomatico sconvolta dal suicidio del figlio dodicenne, Irene si accosta prima al marxismo e poi alla religione, dedicandosi a opere di beneficenza e allontanandosi dal suo ambiente finché, per soffocare lo scandalo, la chiudono in clinica. Scritto dal regista con S. De Feo, M. Pannunzio, I. Perilli, B. Rondi, fa parte – con Stromboli e Viaggio in Italia – di una trilogia delle donne inquiete che hanno in comune la solitudine. Diseguale, vanta momenti di grande intensità in una sceneggiatura un po’ rigida e dimostrativa. Fotografia: Aldo Tonti. Musica: Renzo Rossellini. Prodotto da Ponti/De Laurentiis (Lux), fu distribuito negli anni in diversi montaggi: impossibile stabilire la versione “originale”. A Venezia ’52 premio internazionale della giuria. Nel 2009 edito da Dolmen in 2 dischi. Edizione imperdibile che comprende un’intervista (40′) a Elena Dagrada, un documentario (60′) di C. Lizzani, interventi di giovani autori, un saggio di A. Aprà.

 Europa '51
(1952) on IMDb
GRAND PRIX - Film (1966)

Un film di John Frankenheimer. Con Adolfo Celi, Geneviève Page, James Garner, Françoise Hardy, Yves Montand. Drammatico, durata 175′ min. – USA 1966. MYMONETRO Grand Prix * * * - - valutazione media: 3,38 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

La solita banda di Formula 1 (i piloti e le loro donne, i tecnici, i dirigenti delle squadre) attraverso 6 gran premi: Montecarlo, Clermont Ferrand, Belgio, Olanda, Inghilterra fino a Monza. Ciascuno è filmato in modo diverso. 1° film sulle corse d’auto (fotografia in 70 mm SuperPanavision di Lionel Lindon) girato senza trasporto e con il ricorso allo split-screen (montaggio nel quadro frazionato in caselle, cercando la contemporaneità o il contrasto). Frankenheimer è un appassionato delle quattro ruote, e si vede, ma il copione di Robert Alan Arthur è una prolissa passerella di stereotipi senza sugo e di situazioni già viste. Il personaggio di Bedford è ispirato a Stirling Moss. 3 Oscar: montaggio, suono, effetti visivi. L’alta qualità tecnica accentua quella bassa del resto. 2 film in uno e stanno male insieme.

Grand Prix (1966) on IMDb
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Un film di Peter Bogdanovich. Con Michael Caine, Carol Burnett, John Ritter, Christopher Reeve, Denholm Elliott. Titolo originale Noises Off. Commedia, Ratings: Kids+16, durata 101 min. – USA 1992. MYMONETRO Rumori fuori scena * * * - - valutazione media: 3,37 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Tratta dall’omonima opera di Michael Frayn, si tratta di una commedia scoppiettante, dal ritmo incalzante e con spassosissime gag che si susseguono vorticosamente. La trama del film riguarda le varie fasi della costruzione di uno spettacolo da parte di una bizzarra compagnia: dalle prove, al debutto, alla tournée, che inizialmente risulta essere positiva, ma poco tempo dopo si rivela un disastro per ripicche e screzi fra attori – sul palcoscenico e fuori accade di tutto: interruzioni, errori, isterie, conflitti, tensioni, rappacificazioni – ma alla prima a Broadway è un trionfo. Regia sardonica e impeccabile, con degli straordinari attori tutti in stato di grazia, parecchie e buone le occasioni di risata. Era dai tempi della “screwball comedy” degli anni Trenta che non ci si divertiva così vedendo una commedia.

Noises Off... (1992) on IMDb
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Un film di John Frankenheimer. Con Alan Bates, Elizabeth Hartman, Dirk Bogarde Titolo originale The Fixer. Drammatico, Ratings: Kids+13, durata 132′ min. – Gran Bretagna 1968. MYMONETRO L’uomo di Kiev * * * - - valutazione media: 3,33 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Dal romanzo (1966) di Bernard Malamud sceneggiato da Dalton Trumbo. Nella Russia del 1911, un giovane artigiano ebreo è ingiustamente accusato di stupro dalla figlia del suo padrone che lui aveva respinto. Il giudice istruttore a lui favorevole viene assassinato. Interviene un onesto funzionario. Un ottimo Bates rende ancora più efficace la denuncia contro l’antisemitismo e il razzismo del romanzo, tradotta da Frankenheimer in immagini e atmosfere con grande efficacia. La M-G-M ridusse il film da 150 a 132 minuti.

The Fixer (1968) on IMDb
Locandina Reality

Un film di Matteo Garrone. Con Aniello Arena, Loredana Simioli, Nando Paone, Graziella Marina, Nello Iorio. Drammatico, durata 115 min. – Italia 2012. – 01 Distribution uscita venerdì 28 settembre 2012. MYMONETRO Reality * * * - - valutazione media: 3,39 su 99 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Luciano Ciotola vive a Napoli in un palazzo fatiscente con la moglie e i figli avendo come coinquilini numerosi parenti. Gestisce una pescheria mentre con la moglie ha attivato un traffico illegale di prodotti casalinghi automatizzati. Luciano ha una vocazione per l’esibizione spettacolare così il giorno in cui i familiari lo sollecitano a partecipare a un casting de ¨”Il Grande Fratello” non si sottrae. Entra così in una spirale di attese che trasformerà la sua vita.
Matteo Garrone ha dichiarato “Dopo Gomorra volevo fare un film diverso, volevo cambiare registro così ho deciso di tentare la via della commedia”. Sul piano formale ha sicuramente affermato il vero ma su quello del contenuto profondo non è così. Reality è, anche se potrebbe sembrare impossibile, un film ancora più tragico di Gomorra.Perché se la camorra è un fenomeno delinquenziale nei confronti del quale si sono prodotti, in vasti strati della popolazione, i necessari anticorpi non altrettanto è avvenuto nei confronti dei reality in genere. Siamo di fronte a una distorsione della percezione del reale che ha metastatizzato una vasta fascia della cosiddetta ‘audience’. Non importa se in questa fase trasmissioni come quella oggetto del film o altre simili stanno subendo sensibili cali di ascolto. Ciò che conta è che il seme è stato deposto e le sue radici sono ben salde.
Attraverso le vicende di Luciano (uno straordinario Aniello Arena che ha costruito la sua professionalità attoriale in carcere) Garrone non ci racconta solo Napoli. Gira in una città che ormai conosce bene e che gli offre un ritmo recitativo che sarebbe difficile trovare altrove ma è dell’Italia tutta che ci offre uno squarcio doloroso. Sarebbe facile definire Luciano, sua moglie Maria e tutte le figure che li circondano come personaggi che sarebbero piaciuti a Eduardo ma qui si va oltre. Pirandello (con il suo confine labile tra ragione e follia) si sposa con Orwell (che finalmente vede riscattare il titolo del suo romanzo grazie all’ossessione che si impossessa del protagonista) mentre la colonna sonora di Alexandre Desplat va alla ricerca di sonorità che ci rinviano a quelle del Danny Elfman del Nightmare Before Christmas burtoniano. Perché è un incubo quello in cui precipita Luciano e in cui dissolve ciò che resta della sua famiglia e della sua vita sociale. Un incubo costruito da continue attese, da ‘stazioni’ come quelle della Via Crucis della Settimana Santa, cerimonia che finisce con l’acquisire un valore simbolico. Dopo non ci può essere che una resurrezione; ma quella che la civiltà dell’immagine produce può avere luogo solo in un paradiso ineluttabilmente falso.

Reality (2012) on IMDb

Un film di John Frankenheimer. Con Burt Lancaster, Michel Simon, Jeanne Moreau, Paul Scofield Titolo originale The Train. Guerra, Ratings: Kids+13, b/n durata 140 min. – USA 1964. MYMONETRO Il treno * * * - - valutazione media: 3,43 su 14 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Nella Francia occupata dai nazisti, viaggia un treno che trasporta un tesoro in opere d’arte trafugato ai musei di Parigi. Il comandante tedesco è un raffinato esteta. Ma il macchinista è uno dei capi della Resistenza. Prima ostacola in ogni modo il viaggio, poi dirotta il treno fuori dal percorso prefissato. Finisce in un massacro: il comandante germanico fa una strage dei civili, ma il macchinista uccide lui a colpi di mitra.

The Train (1964) on IMDb

Regia di Pierre Granier-Deferre. Un film Da vedere 1972 con Jean GabinSimone SignoretJacques RispalHarry-MaxAndré RouyerYves BarsacqCast completo Titolo originale: Le chat. Genere Drammatico – Francia1972durata 86 minuti. – MYmonetro 3,33 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Una coppia di coniugi anziani vive a Courbevoie, nella periferia parigina. Un tempo si erano molto amati, oggi si odiano e non si parlano mai. Lui raccoglie un gatto abbandonato, lei lo elimina. Ma le loro due vite sono indissolubilmente unite. In un faccia a faccia patetico ad armi uguali, J. Gabin e S. Signoret danno il meglio di sé stessi. È un film da vedere: una riflessione sul mondo di Georges Simenon e sul realismo poetico degli anni ’30. Titolo italiano deviante e imbecille.

 Le chat - L'implacabile uomo di Saint Germain
(1971) on IMDb

Regia di Jasmila Zbanic. Un film Da vedere 2006 con Mirjana KaranovicLuna MijovicLeon Lucev. Titolo originale: Grbavica. Genere Drammatico – Bosnia-Herzegovina2006durata 90 minuti. Uscita cinema venerdì 27 ottobre 2006 – MYmonetro 3,34 su 10 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Orso d’oro alla 56ª Berlinale per questo 1° lungometraggio di una giovane regista bosniaca, attiva, anche come produttrice (Deblokada), dal 1997 in corti e documentari. È la storia di Esma che abita a Grbavìca, quartiere di Sarajevo, con la figlia 14enne Sara. Sopravvive facendo l’operaia di giorno e la cameriera di notte. A Sara ha fatto credere che suo padre è morto in guerra (1992-95): è un martire ( shahid ). Semplice, asciutto e intenso, è un film dalla parte delle donne, vittime della guerra e degli uomini, che ha il suo nocciolo nell’amore tra madre e figlia. J. Zbanic si limita a indicare, mettendo la sordina con efficace concisione, la trasformazione sociale in atto nella Sarajevo del 2000 e la violenza, anche criminale, che le fa da sottofondo. La conclusione è catartica, puntata su Sara, sulla speranza nel futuro. L’edizione italiana del Luce ha il difetto di non avere tradotto con sottotitoli il testo della canzone finale. Era importante.

Grbavica (2006) on IMDb
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Un film di Orson Welles. Con Jeanne Moreau, Roger Coggio, Orson Welles Titolo originale Une histoire immortelle. Drammatico, b/n durata 58′ min. – Francia 1968. MYMONETRO Storia immortale * * * - - valutazione media: 3,45 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

A Macao il vecchio mercante Clay decide di dar corpo a una antica leggenda cara ai marinai, quella di un marinaio affittato da un ricco signore per venti ghinee per passare una notte con la sua giovane moglie e dargli un erede. Dal racconto di Karen Blixen (nel volume Capricci del destino, 1956) un piccolo, finissimo film (girato in Spagna nel 1966 per la TV francese) che ha l’incanto di una favola romantica raccontata a bassa voce in una sera d’inverno. 1° film a colori di Welles che ne fa una parabola sul cinema e sulle sue menzogne, sugli ambigui rapporti tra arte e realtà, sulla vanità di ogni azione umana. Vi si trovano tristezza cupa, sottigliezza intellettuale e una grande pietà.

The Immortal Story (1968) on IMDb

Regia di Warwick Thornton. Un film Da vedere 2017 con Sam NeillBryan BrownThomas M. WrightMatt DayEwen LeslieAnni FinstererCast completo Titolo originale: Sweet Country. Genere Western – Australia2017durata 112 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,34 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

L’aborigeno Sam vive nella fattoria del “bianco” Fred, in relativa armonia, insieme alla moglie Lizzie. Ma intorno a loro, nell’Outback australiano qui narrato come il corrispettivo del Far West, gli aborigeni sono gli indiani: privati della propria terra, dei propri diritti e della propria libertà, e ridotti ad una schiavitù identica a quella (di esportazione) che opprimeva gli africani importati negli Stati Uniti. Quando nella zona si trasferisce Harry, un reduce di guerra gonfio di rancore e di aggressività repressa, il fragile equilibrio fra i proprietari terrieri anglosassoni e i loro servi aborigeni salta

Sweet Country (2017) on IMDb
Risultati immagini per Lo strano Amore di Marta Ivers

Un film di Lewis Milestone. Con Barbara Stanwyck, Lizabeth Scott, Van Heflin, Kirk Douglas. Titolo originale The Strange Love of Martha Ivers. Drammatico, Ratings: Kids+13, b/n durata 117′ min. – USA 1946. MYMONETRO Lo strano amore di Marta Ivers * * * - - valutazione media: 3,33 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
La perfida Marta (Stanwyck) ha ucciso la zia per ereditarne l’immensa ricchezza e ha comprato con il matrimonio l’unico testimone (Douglas), debole e vile figlio di un ex operaio che accetta il compromesso per diventare procuratore distrettuale. Il casuale incontro con un vecchio amico d’infanzia (Heflin) mette in crisi la coppia. Doppio epilogo tragico, insolito per quell’epoca. Da un racconto inedito di John Patrick sceneggiato da Robert Rossen, è il 1° film di Douglas, tipico esempio di misoginia che caratterizzò molti film americani del dopoguerra. Cupo dramma angoscioso con una Stanwyck efficace dark lady.

The Strange Love of Martha Ivers (1946) on IMDb

Un film di Frank Tashlin. Con Joan Blondell, Jayne Mansfield, Tony Randall, Henry Jones. Titolo originale Will Success Spoil Rock Hunter?. Commedia, Ratings: Kids+16, durata 95′ min. – USA 1957. MYMONETRO La bionda esplosiva * * * - - valutazione media: 3,25 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Timido impiegato pubblicitario è costretto, per ragioni di lavoro e per i capricci di una top model, a esibirsi come celebre seduttore. Conciliare satira con comicità è meno facile di quel che si dice. Nell’adattare, seminandola di gag visive irresistibili, la commedia di G. Axelrod, Tashlin ci riesce. Uno dei più divertenti commenti sui costumi, la pubblicità, la TV, il sesso, il mondo degli affari americani degli anni ’50. La collinosa Mansfield marilineggia con piacere. “È il più all’avanguardia tra i film di Tashlin, e senza dubbio il più politico: di conseguenza, uno dei più incompresi” (J. Rosenbaum).

Will Success Spoil Rock Hunter? (1957) on IMDb