Un film di Fatih Akin. Con Adam Bousdoukos, Moritz Bleibtreu, Birol Ünel, Anna Bederke, Pheline Roggan. Commedia, Ratings: Kids+13, durata 99 min. – Germania 2009. – Bim uscita venerdì 8 gennaio 2010. MYMONETRO Soul Kitchen valutazione media: 3,42 su 62 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Ad Amburgo, un cuoco di origine greca, Zinos, gestisce un infimo ristorante denominato Soul Kitchen. La clientela abituale sono i rozzi abitanti della periferia, interessati solo a tracannare birra e ingurgitare piatti surgelati o preconfezionati. Dentro e fuori dal Soul Kitchen ruota tutto il microuniverso di Zinos e relativi problemi: l’ambiziosa e viziata fidanzata Nadine è una giornalista rampante in partenza per la Cina, il fratello Illias un ladruncolo in libertà vigilata con il vizio del gioco, la cameriera Lucia è aspirante artista che vive in un appartamento occupato abusivamente e un vecchio compagno di scuola, Neumann, è disposto a tutto pur di comprare il locale e rilevarne il terreno. Un’ernia al disco improvvisa impone a Zinos delle sedute di fisioterapia e gli inibisce l’uso cucina, così che viene assunto un nuovo cuoco esperto di haute cuisine che, dopo uno scetticismo iniziale, trasforma il ristorante in un locale molto in voga capace di offrire buon cibo e musica soul.
Fatih Akin è un abile deejay del mondo del cinema, un giovane autore che ha saputo costruire un suo linguaggio melodico a partire da un’antologia di stili della New Hollywood di Scorsese, Schlesinger e Bob Rafelson. Questa eredità del cinema americano moderno, con la quale aveva finora raccontato i margini di una società multiculturale in pieno dissidio, pervade anche nell’atmosfera conviviale e disinvolta di Soul Kitchen. Cimentandosi con una vera commedia edificante, il giovane regista turco-tedesco mette da parte il tema del viaggio e delega il percorso di emancipazione sociale e di ricerca delle origini, alla musica (come nel documentario Crossing the Bridge) e all’elogio dell’edonismo. View full article »
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Un film di Russell Mulcahy. Con Christopher Lambert, Roxanne Hart, Sean Connery, Clancy Brown, Alan North. Titolo originale Highlander. Fantastico, durata 111′ min. – USA, Gran Bretagna 1986. MYMONETRO Highlander – L’ultimo immortale valutazione media: 3,34 su 23 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Da secoli va avanti la lotta per la supremazia tra gli immortali. La fine può sopraggiungere solo per mano di un loro simile. Sono rimasti in due e la resa dei conti finale avviene ai nostri giorni. Sceneggiato da Gregory Widden, Peter Bellwood e Larry Ferguson, si fa apprezzare per l’abilità con cui Mulcahy fa cinema con una storia di bizzarria rischiosa. L’impiego della tecnologia è spesso finalizzato a virtuosismi sterili. Qualche compiacimento nelle scene violente. Fotografia di Gerry Fischer. Seguito da Highlander II-Il ritorno. View full article »
Un film di Michael Gordon. Con Rock Hudson, Thelma Ritter, Doris Day, Tony Randall, Nick Adams. Titolo originale Pillow Talk. Commedia, Ratings: Kids+16, durata 105′ min. – USA 1959. MYMONETRO Il letto racconta… valutazione media: 3,25 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Arredatrice trentenne e vergine detesta con tutte le sue forze il suo duplex telefonico, bello e corteggiatissimo. È la sex comedy cautamente spregiudicata, ma soltanto nei dialoghi spiritosi, che contribuì a mettere la Day e Hudson ai primi due posti della classifica dei campioni d’incasso nel 1960 e aprì la strada a molte commedie del decennio. Oscar per la sceneggiatura (Stanley Shapiro, Russell Rouse, Clarence Greene e Maurice Richlin). 1ª commedia di Hudson. Il regista ricorre spesso allo split-screen. Una volta lo fa in modo audace (per il 1959 a Hollywood): i 2 protagonisti sono immersi nelle rispettive vasche da bagno. E sembra che si tocchino con i piedi.
Un film di Nicholas Meyer. Con Malcolm McDowell, David Warner, Charles Cioffi, Mary Steenburgen, Kent Williams. Titolo originale Time after Time. Fantastico, durata 112′ min. – USA 1979. MYMONETRO L’uomo venuto dall’impossibile valutazione media: 3,33 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Nella Londra del 1893 lo scrittore H.G. Wells ha inventato la macchina per viaggiare nel tempo. Se ne serve Jack lo Squartatore per fuggire nel futuro (ai tempi nostri); Wells lo insegue. Premiato al Festival di Avoriaz del cinema fantastico, è il brioso, alacre e scattante 1° film di uno scrittore-regista che _ come dimostra il suo romanzo La soluzione sette per cento (Sherlock Holmes più Freud) _ si diverte a mettere a confronto i miti. C’è una deliziosa Steenburgen.
Regia di Matthew Warchus. Un film Da vedere 2014 con Bill Nighy, Imelda Staunton, Dominic West, Paddy Considine, George MacKay, Joseph Gilgun. Cast completo Genere Drammatico – Gran Bretagna, 2014, durata 120 minuti. Uscita cinema giovedì 11 dicembre 2014 distribuito da Teodora Film. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: – MYmonetro 3,37 su 39 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Londra, 1984. Joe partecipa tra mille timidezze e ritrosie al Gay Pride e si unisce alla frangia più politicizzata del corteo, già proiettata sulla successiva battaglia in difesa dei minatori in sciopero contro i tagli della Thatcher. Guidati dal giovane Mark, i LGSM (Lesbians and Gays Support The Miners) cominciano il loro difficile percorso di protesta, che li conduce in Galles, nella remota comunità di Dulais. Superata l’iniziale ritrosia, tra attivisti gay e minatori nascerà una sincera amicizia e un’incrollabile solidarietà umana.
Uno spunto narrativo dal potenziale micidiale che ha sorprendentemente atteso trent’anni prima di essere trasposto su grande schermo. Matthew Warchus – il sottovalutato Simpatico e un notevole curriculum teatrale alle spalle – raccoglie la sfida, forzando la verità storica (la solidarietà era molto più articolata e diversificata, non coinvolgeva solo una comunità gallese e un gruppo di attivsti londinese) quel tanto che basta per rendere Pride un possibile campione d’incassi. Di quelli destinati in egual misura a essere amati e detestati, per la capacità di concentrare cliché e situazioni già viste in anni di cinema popolare britannico, con in mente solo il grande pubblico privo di pretese intellettuali. View full article »
Un film di Zach Braff. Con Zach Braff, Kenneth Graymez, George C. Wolfe, Austin Lysy, Gary Gilbert, Jill Flint. Titolo originale Garden State. Commedia, durata 109 min. – USA 2004. uscita venerdì 17 giugno 2005. MYMONETRO La mia vita a Garden State valutazione media: 3,37 su 27 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Alcuni film, anche quando passano in silenzio nelle sale, o escono senza troppi clamori, stranamente finiscono per diventare dei piccoli cult (ad esempio Donnie Darko).
Garden State può idealmente rientrare tra i film generazionali, quelli dei quasi trentenni che non sanno ancora quale sia la propria strada.
Andrew Largeman (Zach Braff) torna dopo nove anni nella sua cittadina natia del New Jersey, “Garden State” d’America, per i funerali della madre. Fino a quel momento aveva vissuto imbottito di psicofarmaci prescritti dal padre psichiatra. Il tuffo nel passato, reincontrare i vecchi amici, respirare l’aria di campagna, vivere l’amore, gli apre gli occhi. Una nuova vita è davanti a lui.
Ideato, diretto e interpretato dall’attore protagonista della serie Tv Scrubs, Garden State commuove e diverte, ed è supportato da attori bravi e non troppo noti (Natalie Portman a parte). La sua forza è nelle situazioni che si vengono a creare fra i protagonisti, con le loro follie personali, le loro abitudini e le loro manie. Situazioni che costruiscono una piacevole storia di emozioni, lacrime e sorrisi. View full article »
Un film di Leo McCarey. Con Joan Collins, Paul Newman, Jack Carson, Joanne Woodward Titolo originale Rally ‘Round the Flag, Boys!. Commedia, Ratings: Kids+16, durata 107′ min. – USA 1958. MYMONETRO Missili in giardino valutazione media: 3,25 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Nella cittadina di Putnam monta la protesta dei cittadini contro l’installazione di una base missilistica. Tra i più impegnati c’è Grace il cui marito Harry, a sua insaputa, ha avuto l’incarico dall’esercito di curarne i dispositivi più segreti. È una delle più spumeggianti e spregiudicate commedie hollywoodiane degli anni ’50. Tratto da un romanzo di Max Shulman, sceneggiato dal regista con Claude Binyon, è così ricco di umorismo, vitalità, ritmo, invenzioni sul filo di una satira sul “modo americano di vivere” che graffia senza aggredire: quasi non ci si accorge che la coppia Newman-Woodward non è adatta alle cadenze della commedia. C’è anche un’arguta definizione del Pentagono: “28 km di corridoi e 40 snack-bar”. View full article »
Un film di Tonino Valeri. Con George Hilton, Marilù Tolo, Dante Maggio, William Berger. Giallo, durata 92 min. – Italia 1972. MYMONETRO Mio caro assassino valutazione media: 3,33 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Il commissario di polizia Luca Peretti (George Hilton) decide di indagare su un caso che ritiene sospetto: viene ritrovato infatti un detective assicurativo con la testa mozzata da una ruspa e, subito dopo, l’operaio addetto all’utilizzo della ruspa, impiccato. Peretti non accetta la ricostruzione semplicistica dei fatti proposta dal brigadiere, ovvero un omicidio colposo seguito dal suicidio per sensi di colpa ma inizia delle indagini, scoprendo che il detective assicurativo stava in realtà indagando per conto proprio su un vecchio caso di rapimento e omicidio. Anni prima infatti, Stefania, la figlia di un ricco industriale, era stata rapita: al momento di pagare il riscatto però, anche il padre venne rapito, ed entrambi furono lasciati morire in un bunker.
Ma il detective dell’agenzia assicurativa aveva scoperto qualcosa e aveva proposto di vendere le sue informazioni ai familiari della vittima. L’ispettore di polizia ripercorre tutte le tracce del detective privato seguito passo passo dall’assassino che, per paura di essere scoperto, ucciderà di volta in volta tutte le persone implicate nella vicenda, poiché neppure lui sa bene cosa avesse scoperto il detective. Ma l’ispettore è sempre un passo avanti al killer, riuscendo infine a salvare l’ultima vittima che era in possesso, senza saperlo, della prova decisiva per incastrare l’assassino. Infatti, quando Stefania era rinchiusa nel bunker, aveva fatto rotolare uno specchietto circolare giù per la scarpata sottostante, specchio nel retro del quale aveva disegnato stilizzandolo alla maniera di una bambina, la figura del suo carceriere, rimarcando nel disegno una peculiarità fondamentale di quest’ultimo. Seguendo le tracce dell’assassino, l’ispettore riesce a ritrovare questo specchio (che stava già cercando la prima vittima, l’investigatore assicurativo) con l’aiuto del suo intuito e a smascherare l’assassino. View full article »
Un film di King Vidor. Con Gregory Peck, Joseph Cotten, Jennifer Jones, Lionel Barrymore, Lillian Gish. Titolo originale Duel in the Sun. Western, durata 130′ min. – USA 1948. MYMONETRO Duello al sole valutazione media: 3,44 su 12 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Dramma d’amore e di morte nel Texas, alla fine dell’Ottocento. Sullo sfondo di una natura selvaggia e infuocata si dipana la tragica storia d’amore tra Pearl, meticcia dalla carnalità tormentata, e l’impetuoso Lew. È, forse, il superwestern più costoso nella storia di Hollywood: 8 grandi attori, 50 attori medi, 6500 comparse, 6 registi (Vidor a un certo punto si ritirò per contrasti con il produttore David O. Selznick, il vero autore del film come lo era stato per Via col vento; gli altri registi, non accreditati, furono Josef von Sternberg, William Dieterle, Otto Brower, B. Reeves Eaton e lo stesso Selznick). Una massiccia dose di sesso. Un fucile che spara dichiarazioni d’amore. Esaltato dagli uni per il suo barocchismo forsennato, deprecato dagli altri per la sua truculenza e i suoi eccessi che ne fanno un cartoon di passioni. La Gish vi ottenne, con la Jones, una nomination all’Oscar. Tratta da un romanzo di Niven Busch, la sceneggiatura è di Selznick e Oliver P.H. Garrett. View full article »
Un film di Paul Wegener, Carl Boese, Henrik Galeen. Con Paul Wegener, Albert Steinruck, Lyda Salmonova, Carl Ebert, Jacob Tiedtke. Titolo originale Der Golem, wie er in die Welt kam. Fantastico, durata 85′ min. – Germania 1920. MYMONETRO Il Golem – Come venne al mondo valutazione media: 3,25 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Nella Praga del Cinquecento, sotto il regno di Rodolfo II d’Asburgo, il rabbino Löw costruisce con l’argilla un potente automa, dandogli la vita _ ma non la parola _ con una formula magica. La creatura, però, si ribella al creatore. La storia è ispirata ad antiche leggende giudeo-cabalistiche che simboleggiano la creazione dell’uomo che vuole imitare Dio, creando un essere a propria immagine. Più volte rielaborate da scrittori dell’Europa centrale, furono messe a punto dal viennese Gustav Meyrink in un famoso romanzo (1915) fantastico. Sceneggiato dal regista _ che v’interpreta il ruolo del Golem _ con Henrik Galeen, rimane il miglior film sull’argomento per un concorso di fattori espressivi e tecnici: le originali scenografie di Hans Pölzig, la fotografia di Karl Freund, la potenza dinamica delle scene di massa, l’efficacia dei trucchi, la forza suggestiva del Golem stesso che influenzò non poco James Whale nel suo Frankenstein del 1931. Lo stesso Wegener aveva messo a punto storia e personaggio nei precedenti Der Golem, und wie er auf die Welt kam (1915) e Der Golem und die Tänzerin (1917). L’argomento fu ripreso nel 1935 da J. Duvivier in Le Golem e nel 1952 dal cecoslovacco Martin Fric in L’imperatore della città d’oro View full article »
Un film di Gus Van Sant. Con Matt Dillon, Nicole Kidman, Illeana Douglas, Joaquin Phoenix, Casey Affleck. Titolo originale To Die for. Commedia, Ratings: Kids+16, durata 110 min. – USA 1995. MYMONETRO Da morire valutazione media: 3,36 su 11 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Suzanne Stone è una bionda e bella ragazza di Little Hope con un sogno nel cassetto: sfondare in televisione. Sposatasi all’adorante Larry Maretto, figlio di un ristoratore italo-americano in odore di mafia, si risolve a farlo fuori nel momento in cui l’uomo avanza la richiesta di un figlio e di una vita borghese e provinciale, inconcepibile ostacolo sulla strada di Suzanne per il successo. Sfruttando il suo potere di seduzione su tre adolescenti complessati, la Barbie killer mette a segno il suo colpo, ma non tutto va secondo i piani.
Tratto da un romanzo di Joyce Maynard e sceneggiato da Buck Henry, il primo lavoro di Gus Van Sant su commissione di una major non rinuncia a riflettere sulla forma, all’interno di un contesto narrativo sardonico ma non troppo originale.
Inaugurato da una straordinaria sequenza di titoli di testa, il racconto si costruisce come una serie di interviste ai congiunti di Suzanne, ripresi nei luoghi del lavoro e durante un talk show, alle quali si aggiunge un’autointervista della stessa signora Maretto, estremo e folle tentativo di ottenere l’ultima parola. View full article »
Un film di Robert Wise. Con Boris Karloff, Bela Lugosi, Henry Daniell, Russell Wade Titolo originale The Body Snatcher. Horror, b/n durata 77′ min. – USA 1945. MYMONETRO La iena – L’uomo di mezzanotte valutazione media: 3,29 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Da un racconto di Robert L. Stevenson. Edimburgo 1831. Per le sue ricerche anatomiche il dottor MacFarlane (Daniell) ha bisogno di cadaveri. Se li procura servendosi del vetturino Gray (Karloff) che, quando non li trova nei cimiteri, ricorre all’omicidio. 2° film RKO del tandem Wise-Val Lewton (produttore e anche cosceneggiatore con lo pseudonimo di Carlos Keith), è diventato col tempo un piccolo classico dell’horror per la sobrietà di una scrittura che suggerisce invece di mostrare, l’atmosfera inquietante, il puntiglio della ricostruzione ambientale, la centralità del tema, caro a Lewton, della mescolanza di Bene e di Male, dunque della relatività dei valori morali correnti. È ispirato a un caso vero che mise a rumore l’opinione pubblica scozzese e inglese all’inizio dell’Ottocento e diede origine ad altri 2 film: Le jene di Edimburgo (1960) e Il dottore e i diavoli (1985), basato su una sceneggiatura scritta nel 1940 da Dylan Thomas.AUTORE LETTERARIO: Robert Louis Stevenson View full article »
Un film di Joseph Kosinski. Con Jeff Bridges, Garrett Hedlund, Olivia Wilde, Michael Sheen, Bruce Boxleitner. Fantascienza, Ratings: Kids, durata 127 min. – USA 2010. – Walt Disney uscita mercoledì 29 dicembre 2010. MYMONETRO Tron – Legacy valutazione media: 3,38 su 165 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Nei quasi 30 anni che sono trascorsi dal primo Tron il mondo all’interno dei computer non è cambiato molto. Stesse voci orwelliane che parlano come da altoparlanti impartendo ordini ai programmi, stesso odio per i creativi, quasi stesse moto, stessi intercettatori e medesima passione per i videogiochi in stile Colosseo. Ad essere mutata è la leadership, non c’è più l’MCP ma C.L.U., il programma eletto e ribelle, l’angelo più vicino al Dio creativo Flynn, il quale incaricato di creare un mondo perfetto ha tradito e intrappolato il suo stesso creatore. Ora tocca al figlio di Kevin Flynn tentare di trovare e liberare il padre.
Il Tron del 1982 era un film Disney in tutti i sensi, prodotto divertente per famiglie tutto azione e fantasia. Aveva però anche la caratteristica inusuale di raccontare con rara precisione un mondo che nessuno raccontava, quello caro agli (allora pochi) appassionati di informatica. Sebbene filtrata da molte concessioni che la avvicinavano al fantasy, la storia di Tron metteva in scena piastre madri, sistemi I/O, programmi, codici, sistemi di controllo e via dicendo mantenendo inalterati i loro reali rapporti di forza. I programmi, simili ad umani che credono nei loro creatori come fossero divinità, interagivano con le componenti di un calcolatore seguendo le regole del vero mondo dell’informatica con una precisione tutta geek eguagliata solo dall’altro cult Wargames (oggi citato nella battuta: “L’unico modo di vincere è non giocare”). View full article »
Un film di Philipp Stölzl. Con Benno Fürmann, Johanna Wokalek, Florian Lukas, Simon Schwarz, Georg Friedrich. Drammatico, durata 126 min. – Germania, Svizzera, Austria 2008. – Archibald Enterprise Film uscita venerdì 27 agosto 2010. MYMONETRO North Face valutazione media: 3,33 su 12 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Luglio 1936. Due militari bavaresi in licenza, Toni Kurz e Andi Hinterstoisser, decidono di affrontare l’inviolata parete nord dell’Eiger in territorio svizzero, un’impresa considerata impossibile. L’ascensione, che ha inizio il 18 luglio, attira immediatamente le attenzioni della stampa dell’epoca e viene seguita anche dalla fidanzata di Kurz, giornalista. Il regime nazista, nella persona di Goebbels, decide di utilizzare i due come strumenti di propaganda per quanto nessuno dei due sia iscritto al partito. Le cordate però saranno due perché anche gli austriaci Edi Rainer e Willy Angerer hanno deciso di tentare l’impresa.
Chi ama le montagne e le scalate non può mancare questo film spettacolare che riesce, utilizzando in parte le location reali, a portare sullo schermo con grande efficacia un evento realmente accaduto restituendoci con meticolosa precisione le stato delle cose. Perché è alta l’attenzione filologica sui mezzi utilizzati per una scalata ritenuta talmente impossibile da far comunicare alle guide dal Comitato Centrale del Club Alpino Svizzero l’avvertimento che non sarebbero state ritenute responsabili se avessero rifiutato di andare in soccorso ad eventuali scalatori che si trovassero in stato di pericolo su quella parete. È così possibile fare un confronto con le differenze abissali che sussistono tra quel non lontanissimo passato e le tecnologie attuali. View full article »
Regia di Mel Brooks. Un film Da vedere 1974 con Madeline Kahn, Slim Pickens, Gene Wilder, Cleavon Little, Harvey Korman. Titolo originale: Blazing Saddles. Genere Comico – USA, 1974, durata 93 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: – MYmonetro 3,32 su 12 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Parodia del genere Dollaro d’onore e Mezzogiorno di fuoco ad opera dello scatenato Mel Brooks. Qui lo sceriffo che si batte da solo contro una città è un nero dall’apparenza inoffensiva, però ingegnoso e coraggiosissimo. I banditi le tentano tutte contro di lui (prima gli mandano contro un ferocissimo Ercole, poi una vamp da saloon, infine un intero esercito di mercenari). Invano: il nero vincerà su tutta la linea. View full article »
Un film di Dino Risi. Con Giancarlo Giannini, Duilio Del Prete, Paola Borboni, Laura Antonelli, Pippo Starnazza. Commedia, durata 120 min. – Italia 1973. MYMONETRO Sessomatto valutazione media: 3,38 su 13 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Sono nove episodi che hanno come protagonista il sesso nelle sue manifestazioni “eccezionali”. View full article »
Un film di Jules Dassin. Con Richard Widmark, Gene Tierney Titolo originale The Night and the City. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 95 min. – Gran Bretagna 1950.MYMONETRO I trafficanti della notte valutazione media: 3,42 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Due rivali si contendono il monopolio degli incontri di lotta greco-romana e delle relative scommesse. Uno di essi provoca la morte del padre del suo avversario, un vecchio campione di lotta, e l’altro si vendica facendolo uccidere dai suoi sicari. View full article »
Un film di John M. Stahl. Con Vincent Price, Cornel Wilde, Gene Tierney, Jeanne Crain Titolo originale Leave Her to Heaven. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 110′ min. – USA 1945. MYMONETRO Femmina folle valutazione media: 3,25 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Ritratto di giovane americana che, dopo il matrimonio, rivela una patologica gelosia che la spinge a seminare morte e rovina . Classico mélo hollywoodiano anni ’40: perverso, affascinante, eccessivo in tutto, persino nelle scenografie. Una Tierney bella da mozzare il fiato e una splendida fotografia di Leon Shamroy, premiata con l’Oscar. La Tierney fu battuta da Joan Crawford per Il romanzo di Mildred. View full article »
Regia di Gillo Pontecorvo. Un film Da vedere 1969 con Renato Salvatori, Marlon Brando, Giampiero Albertini, Evaristo Marquez, Dana Ghia.Cast completo Genere Drammatico – Italia, 1969, durata 112 minuti. – MYmonetro 3,40 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Un inglese mandato ai Caraibi riesce a far sollevare l’isola contro i portoghesi: lo scopo è quello di sostituire al governo di questi quello dei compatrioti. Fa amicizia con un nero, che diventa capo dei ribelli e anni dopo conquista l’indipendenza al suo paese. L’inglese torna all’isola per ucciderlo. View full article »
Un film di Bruno Bozzetto. Animazione, Ratings: Kids, b/n durata 80 min. – Italia 1968. MYMONETRO Vip, mio fratello superuomo valutazione media: 3,29 su 11 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Pur essendo fratelli, SuperVip e MiniVip, ultimi discendenti di una gloriosa famiglia di supereroi, sono assai diversi l’uno dall’altro: prestante, muscoloso e coraggioso il primo, piccolo, gracile e miope il secondo. Seguendo il consiglio degli psichiatri, MiniVip si prende un periodo di vacanza sperando di vincere il proprio complesso d’inferiorità e si imbarca su una nave da crociera. L’idea del viaggio si rivela, tuttavia, infelice: durante una festa in maschera, MiniVip, vittima degli atroci scherzi degli altri passeggeri, finisce in mare insieme con Lisa, una studentessa travestita da leone, e naufraga sull’isola dell’arcigna miliardaria Happy Betty, una terribile vecchia paralitica, che ha in mente di trasformare l’intera umanità in una massa di automi desiderosi soltanto di fare la spesa nei suoi supermercati. View full article »