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Regia di Jennifer Kent. Un film Da vedere 2014 con Essie Davis, Noah Wiseman, Daniel HenshallHayley McElhinney, Barbara West (II), Benjamin Winspear, Cathy Adamek, Craig BehennaCast completo Titolo originale: Babadook. Genere Horror, – Australia2014durata 95 minuti. Uscita cinema mercoledì 15 luglio 2015 distribuito da Koch Media. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 – MYmonetro 3,46 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Sono sei anni che è morto il marito di Amelia e sei anni che è nato Samuel, il suo unico figlio, cresciuto senza padre da una madre single in grandi difficoltà economiche e distrutta dallo stress causato dalla sua iperattività. Il bambino non dorme bene, la tiene sveglia, spaventa i compagni, si fa riprendere a scuola, è violento, non ha molti amici per via di un temperamento esagitato e la stessa madre arriva quasi ad odiarlo. Le cose non migliorano quando nella loro vita si materializza un libro di favole diverso dagli altri, molto nero, cupo e spaventoso che viene prontamente messo via dopo la prima lettura ma continua a ripresentarsi fino a che la sua storia di un uomo nero che ti entra dentro fino a condizionarti non comincia lentamente ad avverarsi e intrappola i due nella loro stessa casa.

Regia di Jeff Nichols. Un film Da vedere 2007 con Michael Shannon (II)Douglas LigonBarlow JacobsNatalie CanerdayGlenda PannellCast completo Genere Drammatico – USA2007durata 92 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,42 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Son, Kid e Boy sono stati abbandonati dal padre alcolizzato quando erano bambini. Ora che sono dei giovani uomini la madre, anche lei lontana dalle loro vite, va a comunicargli che l’uomo è morto. I tre si recano al funerale nel luogo dove lui si era fatto una nuova famiglia diventando una persona rispettata. Son pronuncia poche parole di disprezzo dinanzi alla bara sulla quale poi sputa. È l’inizio di una serie di vendette sempre più mortali.

Locandina I miserabili

Un film di Jean-Paul Le Chanois. Con Jean Gabin, Bernard Blier, Serge Reggiani, Danièle Delorme, André Bourvil Titolo originale Les misérables. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 217 min. – Francia 1957. MYMONETRO I miserabili * * * - - valutazione media: 3,48 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Versione spettacolare del famoso romanzo francese di Victor Hugo che vanta l’invidiabile record di ben 34 trasposizioni cinematografiche. Questa di Jean-Paul Le Chanois, se non è forse la migliore per i critici, è certamente la più conosciuta dal grande pubblico che la ricorda per i suoi bravissimi interpreti e per le belle scene di massa. Jean Gabin è un eccellente Jean Valjean. Serge Reggiani è Bourvil e Bernard Blier è Javert. Tutto il meglio del cinema francese dell’epoca vi è schierato

Pop-Corn Day: V per Vendetta – Leggere Distopico

Un film di James McTeigue. Con Hugo Weaving, Natalie Portman, Stephen Fry, Stephen Rea, John Hurt. Titolo originale V for Vendetta. Fantascienza, durata 120 min. – USA, Germania 2005. uscita venerdì 17 marzo 2006. MYMONETRO V per vendetta * * * - - valutazione media: 3,34 su 238 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

“Remember, remember, the 5th of November”… È questo il monito di apertura di V for vendetta, ispirato all’ omonimo fumetto di Alan Moore e David Lloyd.
Diretto da James McTeigue, assistente alla regia di Lucas e dei fratelli Wachowski, il film si svolge in un’immaginaria Gran Bretagna del futuro, governata da un regime totalitario, a cui un misterioso uomo mascherato, mister V, dichiara guerra. Un anarchico radicale, desideroso di riportare libertà e giustizia, in un paese in cui vigono ormai autoritarismo e intolleranza verso chiunque non aderisca al sistema. In nome della libertà, V riuscirà a convincere la giovane e bella Evey – cui salva la vita ad inizio del racconto – a combattere al suo fianco. Scritto e prodotto dai registi di Matrix, V for vendetta è un cocktail “esplosivo” che unisce effetti speciali ad un ritmo incalzante non privo di efficacia.
Come può accadere per i film tratti da opere letterarie, resta il dubbio che il testo di partenza sia stato interpretato più o meno correttamente. Lasciamo agli esperti di fumetto l’ardua sentenza.

Regia di Jason Reitman. Un film Da vedere 2005 con Aaron EckhartMaria BelloAdam BrodySam ElliottKatie HolmesRob Lowe (II)Cast completo Genere Commedia – USA2005durata 92 minuti. Uscita cinema venerdì 1 settembre 2006 – MYmonetro 3,32 su 13 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Tratta dal graffiante romanzo (1994) di Christopher Buckley, è una caustica commedia scritta e diretta con intelligenza dall’esordiente 29enne J. Reitman, figlio del regista Ivan. Nick Naylor, faccia da schiaffi e sorriso ammiccante, è impegnato a difendere i diritti dei fumatori e dei fabbricanti di sigarette con la sua parlantina implacabile. Impresa tutt’altro che facile nell’America salutista e puritana dell’era Bush, soprattutto se all’odio feroce dell’opinione pubblica si unisce il biasimo amaro di un figlio deluso. Ma lo spregiudicato Naylor non si lascia scoraggiare: politici opportunisti, giornalisti rampanti, malati terminali, la sua lingua tagliente non risparmia nessuno per rivendicare a gran voce la libertà di scelta di ogni individuo. Reitman costruisce un film agile e apparentemente spensierato, basato su dialoghi corrosivi e battute irriverenti, capace di farsi beffe della bacchettona morale comune. Punto di forza del film, oltre all’ottimo copione e al ritmo incalzante, è il folto cast impegnato in una serie di argute ed esilaranti performance. Duvall in versione padrino, la Holmes nei panni di una cronista senza scrupoli, Macy senatore opportunista. Ma la vera sorpresa è il fascinoso Eckhart: con insolenza e un tocco di umanità regala spessore e credibilità al suo personaggio di simpatico sornione.

Locandina italiana Vuoti a rendere

Un film di Jan Sverak. Con Zdenek Sverak, Tatiana Vilhelmová, Daniela Kolarova, Alena Vránová, Jirí Machacek. Titolo originale Vratné lahve. Commedia, durata 100 min. – Repubblica ceca, Gran Bretagna 2007. – Fandango uscita venerdì 16 gennaio 2009. MYMONETRO Vuoti a rendere * * * - - valutazione media: 3,37 su 25 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Joseph è un insegnante di sessantacinque anni che non va più d’accordo con la scuola e si ritira, ma, incapace di starsene tutto il giorno in casa con la moglie, si ricolloca prima come corriere su due ruote e poi come responsabile del ritiro delle bottiglie vuote in un supermercato. Nonostante lo scetticismo della consorte, il lavoro non solo non lo umilia ma, al contrario, lo appassiona e i clienti lo incuriosiscono al punto che – complice una naturale predisposizione alla fantasticheria – Joseph comincia ad intromettersi nelle loro vite.
I Vuoti a rendere di Jan Sveràk, ultimo atto della trilogia scritta ed interpretata da suo padre Zdenek, non sono tanto i pensionati dell’età di Joseph, ai quali talvolta non resta che aspettare la resa al Creatore, ma gli onesti (trasparenti) personaggi che lo circondano e che il destino pare aver dimenticato di riempire di occasioni, offrendo un inatteso quanto gratificante secondo lavoro a Joseph, che s’improvvisa a sua volta creatore di storie e di relazioni.
Il doppio ruolo di attore e sceneggiatore di Zdenek Sveràk si unifica in questo modo anche all’interno del film, non senza autoironia (spunta ad un certo punto un enorme pallone gonfiato) e non senza piacevoli scorrettezze (giustificato anagraficamente nella sua crescente disinibizione, Joseph quasi solidarizza con l’uomo che ha lasciato sua figlia e suo nipote per accasarsi con una nuova e insaziabile compagna).
La trasgressione vera non è un colore di questa tavolozza, ma l’umorismo è efficace e intelligente, il ridicolo evocato e brillantemente dribblato, il patetico pienamente dominato e non più sfruttato.
Gli autori superano così i difetti ancora presenti in Kolja e consegnano un film dall’assunto sentimentale e dallo sviluppo semplice, che sembra rubato alla vita e invita a fare esattamente questo: vale a dire a non limitarsi ad attendere l’estate perché fa caldo e poi l’inverno perché non ci sono le mosche, ma ad impossessarsi del timone della propria esistenza e a farne un piccolo film, anche inverosimile o grottesco, l’importante è che lo suggerisca il desiderio.

Locandina italiana Americani

Un film di James Foley. Con Jack Lemmon, Ed Harris, Alec Baldwin, Jonathan Pryce, Al Pacino. Titolo originale Glengarry Glen Ross. Drammatico, durata 100′ min. – USA 1992. MYMONETRO Americani * * * - - valutazione media: 3,29 su 20 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Immersione in apnea nel microcosmo a porte chiuse degli agenti immobiliari, disposti a tutto pur di vendere. Da una commedia (1982) di D. Mamet, premio Pulitzer, un bell’esempio di teatro in scatola (o di cinema di parola) con un’eccellente squadra di attori e una regia funzionale anche nel dare ritmo implacabile a un testo che fa pensare a una jam-session jazzistica. Una media di 4-5 parolacce al minuto. Fu rappresentata in Italia con la regia di Luca Barbareschi.

locandina

Un film di Bennett Miller. Con Steve Carell, Channing Tatum, Mark Ruffalo, Vanessa Redgrave, Sienna Miller. Drammatico, Ratings: Kids+13, durata 134 min. – USA 2014. – Bim uscita giovedì 12 marzo 2015. MYMONETRO Foxcatcher * * * - - valutazione media: 3,42 su 21 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Il campione olimpico di lotta Mark Schultz viene contattato da emissari del miliardario John du Pont. Costui, erede della dinastia di industriali, vuole costruire un team di lottatori che tenga alto il prestigio degli Usa alle Olimpiadi di Seul del 1988. Lui ne sarà il finanziatore e il coach. Mark vede in questo invito l’occasione per affrancarsi dal fratello maggiore, anch’egli campione, ma deve ben presto accorgersi che Du Pont soffre di disturbi psicologici originati da una totale dipendenza dal giudizio dell’anziana madre.
Quando all’inizio di un film si legge la scritta “Ispirato a fatti realmente accaduti” lo spettatore attento viene assalito dal timore di una ricostruzione cronachistica. Non è quanto accade nel film di Bennett Miller che sa andare oltre i fatti per scavare nella complessità delle psicologie dei protagonisti di una vicenda che vide al centro l’erede della famiglia che, con la vendita di munizioni, costruì un impero a partire dalla Guerra di Secessione. In Mark leggiamo la complessità di un sistema sportivo statunitense che fa crescere campioni che credono di possedere una cultura (si è laureato) mentre invece sono stati semplicemente tollerati grazie alle loro qualità atletiche. Il campione è tanto possente fisicamente quanto fragile psicologicamente e proprio per questo, seppur con qualche reticenza, pronto a mettersi al servizio di chi gli prospetta un grande futuro. È però a uno Steve Carell al massimo della sua forma attoriale che viene affidato il compito di calarsi nelle posture e negli atteggiamenti di un personaggio che a tratti ricorda, nel suo rapporto con la madre, il Norman Bates di Psyco. John du Pont è un reazionario psicopatico che cerca, senza mai trovarla, l’approvazione dell’anziana genitrice. Il suo rapporto con Mark diviene progressivamente morboso: il ragazzo deve conquistare i trofei che a lui, mai realmente cresciuto, la vita ha negato. Questo però non gli impedisce di avviarlo all’uso della cocaina e poi, dubitando dei risultati, dal riproporgli la presenza di un fratello temuto proprio perché consapevole della serietà che è richiesta per conseguire l’eccellenza in qualsiasi campo (e in particolare in quello sportivo). La progressione verso l’abisso è inevitabile: la lotta contro il malessere esistenziale si rivela molto più insidiosa di quella affrontata in una palestra: alla fine non ci sono vincitori ma solo sconfitti.

Regia di J Blakeson. Un film con Gemma ArtertonMartin CompstonEddie Marsan. Titolo originale: The Disappearance of Alice Creed. Genere Thriller, – Gran Bretagna2009durata 100 minuti. distribuito da Mikado Film. – MYmonetro 3,38 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Figlia di un milionario, Alice Creed è rapita da Danny e Vic e segregata nella stanza ermeticamente fortificata di un appartamento isolato dal mondo esterno cui è collegato solo dal telefono per inviare videomessaggi e discutere i problemi del riscatto da pagare. Due le linee d’azione di questo triangolo: la camera-cella, teatro di un duello tra i due rapitori e la rapita; le altre stanze dove si svolgono i giochi di potere tra Vic, sicuro di sé, e Danny, emotivo e dubbioso. Il fallimento del piano si risolve in un “tutti contro tutti” con alterne fasi di sottomissioni e rovesciamenti delle posizioni di vittima e carnefice, in un progressivo passaggio dagli scontri fisici ai dilemmi interiori. Il rifiuto di una esplicita dimensione etica fa del film uno sterile esercizio di stile fine a sé stesso.

Regia di Irene Dionisio. Un film Da vedere 2016 con Fabrizio FalcoRoberto De FrancescoChristina RosamiliaAlfonso SantagataSalvatore CantalupoCast completo Genere Drammatico, – ItaliaFranciaSvizzera2016durata 85 minuti. Uscita cinema giovedì 29 settembre 2016 distribuito da Cinecittà Luce. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,43 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Stefano, un giovane perito, viene assunto dal banco dei pegni per attribuire un prezzo ai beni che la gente non può più permettersi. Il suo capo, Sergio, è un cinico burocrate che gestisce il traffico delle aste attraverso le quali vengono rivenduti gli oggetti impegnati che i proprietari non hanno più potuto riscattare. Michele è un anziano pensionato che non arriva a fine mese e che, per aiutare la famiglia, accetta di dare una mano ad Angelo, uno dei tanti loschi figuri che si aggirano intorno al banco dei pegni per lucrare sulle sventure altrui, dando vita (si fa per dire) a quel mercato nero e a quel sottobosco di malaffare creato dal bisogno. Sandra è una trans costretta ad impegnare una pelliccia per sopravvivere in un mondo che rifiuta la sua nuova identità.

I toni dell'amore: Love is strange (DVD): Amazon.it: Marisa Tomei, John  Lithgow, Alfred Molina, Cheyenne Jackson, Darren Burrows, Charlie Tahan,  Christian Coulson, John Cullum, Harriet Sansom Harris, Ira Sachs, Marisa  Tomei, John

Regia di Ira Sachs. Un film Da vedere 2014 con John LithgowAlfred MolinaMarisa TomeiCharlie TahanCheyenne JacksonManny PerezCast completo Titolo originale: Love is sSrange. Genere Drammatico, – USA2014durata 94 minuti. Uscita cinema giovedì 20 novembre 2014 distribuito da Koch Media. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,39 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Ben, 80enne pittore, e George, 60enne insegnante di musica, stanno insieme da quasi 40 anni. Decidono di sposarsi. La loro scelta provoca una valanga: George è licenziato per aver ufficializzato una situazione scabrosa fino a quel momento accettata anche se non detta. L’assenza di un’entrata regolare provoca la débacle economica. Vendono la casa, non ne trovano un’altra, si fanno ospitare dagli amici. Piccolo film di scuola alleniana sulle grandi e sulle piccole difficoltà di una coppia, in ambiente gay, un po’ malinconico, mai melenso né consolatorio, ma nemmeno mai graffiante. Sachs ha la mano leggera. Troppo.

Vodka Lemon - Wikipedia

Regia di Hiner Saleem. Un film Da vedere 2003 con Romen AvinianLala SarkissianRosanna Vite MesropianIvan FranekArmen Marutyan. Genere Drammatico – FranciaItaliaSvizzeraArmenia2003durata 88 minuti. – MYmonetro 3,30 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

In un innevato villaggio del Kurdistan armeno, ex repubblica caucasica dell’URSS, vive Hamo, vedovo sessantenne, ex ufficiale dell’esercito sovietico con una pensione di dieci dollari al mese. Nelle sue visite giornaliere al cimitero dov’è sepolta la moglie, conosce Nina, attraente vedova cinquantenne. Per amarla vende il poco che ha. Leone d’oro di Controcorrente a Venezia 2003. Finale liricamente surreale, un po’ facile, ma all’insegna di una voglia irriducibile di vivere che è latente nel film e ne permette le cadenze stralunate e asciutte di commedia dolceamara in cui Saleem, curdo irakeno esule in Francia dopo brevi soggiorni in Siria e in Italia, trasfigura una situazione di mesta miseria. Col contributo della fotografia di Christophe Pollock, esperto nel superare le difficoltà e i rischi del biancore innevato, il regista fa parlare il paesaggio più che i personaggi tra cui i due protagonisti mantengono un’ammirevole dignità nella lotta per la sopravvivenza.

Locandina L'ultima corvée

Un film di Hal Ashby. Con Jack NicholsonRandy QuaidOtis Young Titolo originale The Last DetailDrammaticodurata 105 min. – USA 1973MYMONETRO L’ultima corvée ***-- valutazione media: 3,39 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Due marinai ricevono l’incarico di accompagnare un ragazzo, colpevole di furto, al carcere militare. Durante il viaggio, i due uomini si rendono conto che il ragazzo è un disadattato più che un delinquente e, a modo loro, lo aiutano facendogli trascorrere piacevolmente le ultime giornate di libertà.

Regia di Hans Petter Moland. Un film Da vedere 2014 con Stellan SkarsgårdBruno GanzPål Sverre HagenJakob OftebroBirgitte Hjort SørensenCast completo Titolo originale: Kraftidioten. Genere Azione, – NorvegiaSvezia2014durata 118 minuti. Uscita cinema giovedì 29 maggio 2014 distribuito da Teodora Film. – MYmonetro 3,30 su 7 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nils guida lo spazzaneve in Norvegia, ha molto lavoro, è un uomo tranquillo e un cittadino esemplare. Quando suo figlio Ingvar, ormai adulto, è trovato morto, la polizia chiude il caso come overdose. Nils si improvvisa detective, scopre che c’è del marcio e risale la filiera malavitosa a partire da chi ha ucciso suo figlio per errore, sino ai boss locali: un indigeno vegano, nevrotico e violento, e un serbo della vecchia guardia. Incosciente e fortunato, Nils scatena una piccola guerra. Il tema del giustiziere da noir nordico è stemperato con battute su welfare e clima, sull’ottima assistenza dei carcerati in Norvegia e soprattutto dai siparietti che scandiscono i morti (e sono molti) con nome, soprannome e religione. Skarsgård convincente nei panni di Nils, mentre Ganz appare a suo agio nel cesellare il vecchio, anacronistico serbo Papa. Distribuito da Teodora Film.

Regia di Haifaa Al-Mansour. Un film Da vedere 2012 con Reem AbdullahWaad MohammedAbdullrahman AlgohaniAhdSultan Al Assaf. Titolo originale: Wadjda. Genere Drammatico, – Arabia SauditaGermania2012durata 100 minuti. Uscita cinema giovedì 6 dicembre 2012 distribuito da Academy Two. – MYmonetro 3,28 su 8 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Film unico nel suo genere. L’Arabia Saudita è una monarchia assoluta. Vi regna la libertà religiosa, ma in privato. È negata la cittadinanza agli immigrati, o profughi, se non musulmani. È un Paese islamico ricco (di petrolio). Uscita da una famiglia della borghesia agiata, dopo aver fatto 3 corti e il documentario Women Whitout Shadows (2005), H. Al-Mansour ha coprodotto, scritto e diretto Wadjda , nome di una ragazzina indipendente e critica che ascolta musica proibita, amica (ancor più proibita) di un coetaneo. Per comprarsi una bicicletta si iscrive a una gara di interpretazione dei versetti del Corano e la vince. La Al-Mansour è la prima donna saudita a dirigere un film a soggetto, sia pure con capitali tedeschi e col sostegno del Sundance Institute. È un film semplice di struttura elementare, tipico di un Paese con una cinematografia appena nata che ha come modello quella dell’Iran: evidenti le affinità con Il palloncino bianco (1995), esordio di Jafar Panahi. La 12enne Waad Mohammed ne è la protagonista giusta con la sua impetuosa vitalità infantile. Distribuisce Academy Two.

Regia di Guido Lombardi (III). Un film Da vedere 2011 con Kader AlassaneMoussa MoneEsther ElishaBilly Serigne FayeAlassane DoulougouCast completo Genere Drammatico, – Italia2011durata 100 minuti. Uscita cinema venerdì 9 marzo 2012 distribuito da Cinecittà Luce. – MYmonetro 3,44 su 13 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

“3 cose non bisogna mai fare al primo film: parlare in altre lingue; usare attori neri e non professionisti; trattare il tema dell’immigrazione”. Lo dice l’esordiente Lombardi che le ha fatte tutte e tre con un film che alla 26ª Settimana della Critica di Venezia 2011 vinse il Leone del Futuro – Opera Prima e il premio del pubblico Kino. Tra Napoli (“la più africana delle città europee”, secondo Roberto Saviano) e Caserta vivono 20 000 africani, la metà clandestini, emigrati da Ghana, Benin, Senegal, Costa d’Avorio, Burkina Faso. Tolte poche eccezioni, possono scegliere il duro e sottopagato lavoro nei campi o entrare nel traffico delle droghe. Il 18 settembre 2008 a Castelvolturno un commando di camorristi irrompe in una sartoria di immigrati, ammazzandone 6 e ferendone gravemente un altro. Quella stessa sera il giovane Yussouf decide di chiudere i conti con lo zio Moses che l’aveva convinto a venire in Italia, promettendogli un futuro di onesto artigiano, ma poi inducendolo a gestire un ricco giro di cocaina.

Regia di Guido Chiesa. Un film Da vedere 2010 con Nadia Khlifi, Rabeb Srairi, Mustapha BenstitiAhmed Hafiene, Mohamed Idoudi, Fadila BelkeblaDjemel BarekCarlo CecchiCast completo Genere Drammatico, – Italia2010durata 102 minuti. Uscita cinema venerdì 19 novembre 2010 distribuito da Bolero Film. – MYmonetro 3,44 su 7 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

A Nazareth, una vecchia racconta la nascita e i primi 12 anni di suo figlio Jeshua (Gesù). Al pascolo l’adolescente Maria scopre di essere incinta. Anticipate le nozze con Giuseppe, vedovo con due figli, si distingue subito per il rifiuto di seguire le imposizioni patriarcali: convince Giuseppe a far nascere il bambino a Betlemme, lontano dalla famiglia, senza farlo circoncidere. Ereditata dalla madre, la saggezza la porta a ottenere la fiducia dei figliastri, proteggendoli dalle ingiustizie, e a educare Joshua a essere libero e diverso, insegnandogli la differenza tra bene e male senza identificarli con punizioni e paure. Compiuto il 12° anno e introdotto al tempio di Gerusalemme, il figlio comincia a fare domande ai sapienti, stupiti. Ideato da Nicoletta Micheli che l’ha scritto col marito regista e Filippo Kalomenidis, è un film di linea materna (la conoscenza passa di madre in madre) e di impianto antiautoritario, senza miracoli né apparizioni né angeli e contro ogni violenza del potere. Laico e anticlericale, ma non privo del senso del sacro. Girato in Tunisia; i personaggi parlano un dialetto antico di campagna, lontano dall’arabo ufficiale. Prodotto da Colorado/Magda/Rai Cinema. Distribuito da Bolero.

Regia di Giuseppe Piccioni. Un film Da vedere 2004 con Luigi Lo CascioSandra CeccarelliGalatea RanziFabio CamilliRoberto CitranCast completo Genere Sentimentale, – Italia2004durata 125 minuti. Uscita cinema venerdì 1 ottobre 2004 distribuito da 01 Distribution. – MYmonetro 3,25 su 18 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Scelta a sorpresa come protagonista di La vita che vorrei , dramma in costume ottocentesco, la 30enne Laura, attrice principiante che si identifica con le parti che recita, ha una relazione con Stefano, attore affermato, razionale, egocentrico, un po’ in crisi. Amore complicato dall’incompatibilità dei caratteri. È il miglior film di Piccioni o, comunque, il più intenso e rischioso nell’analisi dei sentimenti e della loro imprevedibilità. La formula del “film nel film” – che conta più di 200 titoli nella storia del cinema occidentale a partire dal muto – è elaborata in modi inconsueti nella sceneggiatura scritta dal regista con Linda Ferri e Gualtiero Rosella. Più che sul mondo del cinema, descritto con la sordina nei suoi spunti critici, si punta sul lavoro degli interpreti, diventando indirettamente una acuta variazione del Paradosso sull’attore (1830) di Denis Diderot. Il gioco di rimandi e rispecchiamenti tra finzione e realtà è condotto da Piccioni con una finezza di dettagli pari alla fluidità narrativa. Discutibile e prolisso l’epilogo. A cominciare dal bravo Lo Cascio (che forse appare troppo giovane per la parte), la resa degli attori è ammirevole anche nelle figure di secondo piano. È la Ceccarelli, radiosa nella sua generosa vitalità, eppure insicura e fragile, che dà al film l’acqua della vita. Alla sua buona riuscita contribuiscono la fotografia di A. Catinari e la musica di M. Fedrigotti.

Locandina Fuori dal mondo

Un film di Giuseppe Piccioni. Con Silvio OrlandoMargherita BuyMarina MassironiGiuliana LojodiceCarolina Freschi. continua» Drammaticodurata 101 min. – Italia 1999MYMONETRO Fuori dal mondo ***-- valutazione media: 3,39 su 15 recensioni di critica, pubblico e dizionari

Ernesto ha ereditato dal padre una lavanderia e conduce una vita da single che affoga nella ripetitività. Caterina è una suora che sta per prendere i voti perpetui. Un giorno lei, che si reca a Milano per lavorare in un centro di accoglienza, si vede affidare un neonato trovato in un parco. Lo porta all’ospedale, ma comincia a sentirlo un po’ suo, al punto di andare a fondo sull’unico indizio che ha a disposizione: il maglione in cui era avvolto il piccolo con la targhetta della lavanderia. È così che avviene l’incontro tra due solitudini, una delle quali è però sostenuta da un ideale. Il film di Piccioni è interessante per più motivi. La scommessa è stata invece in gran parte vinta grazie all’unità di intenti che ha legato produttore, regista, cast ed equipe tecnica (si veda la Milano vista sotto una luce del tutto particolare da Luca Bigazzi).

Regia di Giuseppe M. Gaudino. Un film Da vedere 2015 con Valeria GolinoMassimiliano GalloAdriano GianniniElisabetta MirraEdoardo CròCast completo Genere Drammatico, – Italia2015durata 110 minuti. Uscita cinema giovedì 17 settembre 2015 distribuito da Officine Ubu. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,32 su 11 recensioni tra criticapubblico e dizionari

Anna vive a Napoli, con marito, 2 figlie belline e 1 figlio sordomuto, fa la suggeritrice per la televisione. Schiacciata da una famiglia violenta e maschilista, ha rinunciato a sé stessa fin da piccola, quando, per evitare il carcere al fratello, la obbligarono ad assumersi una colpa da lui commessa, che le costò anni di istituto di recupero. Crede di poter trovare fuga e riscatto nella relazione con un bell’attore: un’ennesima batosta. Insopportabili il film, gli interpreti e la regia con “effetti” pittorico-folclorici. Eppure, Coppa Volpi alla Golino.