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Locandina Tropa de Elite 2 - O Inimigo Agora é OutroUn film di José Padilha. Con Wagner Moura, André Ramiro Thriller, durata 116 min. – Brasile 2010. MYMONETRO Tropa de Elite 2 – O Inimigo Agora é Outro * * * - - valutazione media: 3,25 su 5 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Nascimento, a capo della unita’ di forze speciali della polizia brasiliana, interviene in modo sbagliato in una rivolta carceraria e viene rimosso dall’incarico ed assegnato a una postazione di intelligence governativa. Qui scopre una vasta rete di corruzione che coinvolge non solo la sfera politica ma la stessa polizia e deve decidere se e come intervenire. Dopo lo straordinario successo orttenuto in patria e l’Orso d’Oro (accompagnato da numerose polemiche) ricevuto nel 2008 alla Berlinale era difficile che non venisse realizzato un sequel. Il che e’ puntualmente accaduto. Grazie sicuramente alla presa conoscitiva che la sceneggiatura ha sulla realta’ locale e alla tenuta di un personaggio come quello di Nascimento che consente un’abile fusione tra fiction e paradocumentarismo (il regista sedeva tra i giurati delal sezione documentari quest’anno al Sundance).Anche se questa volta si esagera con la presenza della sua voce narrante bisogna riconoscere che il personaggio interpretato da Wagner Moura e’ di quelli che negli States avrebbero dato immediatamente il via a una serie tv sul modello <em. Perche’ sin dalla prima sequenza in cui si trova a confronto con un giornalista attivista per la difesa dei diritti umani che gli contesta il suo agire siamo gia’ nel pieno del melodramma. Perche’ l’uomo ha sposato l’ex moglie del poliziotto con le conseguenze che si possono immaginare. Ma non finisce qui perche’ i due finiranno con trovare, nell’evolversi della vicenda, un elemento in comune. In sintesi: riuscire a realizzare entertainment senza rinunciare ad affondare il coltello in una delle tante piaghe del sociale non e’ da tutti e Padilha dimostra di saperci fare. Non rinunciando anche questa volta alla violenza anche se spingendo un po’ meno sul pedale adrenalinico. C’e’ il rischio pero’ che il successo faccia perdere il senso della misura ai produttori. Il finale non propriamente definitivo di questo Numero 2 sembra voler lasciare la porta aperta a un terzo episodio. In tal caso avremmo preferito i tempi e gli sviluppi della serie tv.

Elite Squad 2: The Enemy Within (2010) on IMDb

Locandina italiana DriveUn film di Nicolas Winding Refn. Con Ryan Gosling, Carey Mulligan, Bryan Cranston, Albert Brooks, Ron Perlman. Titolo originale Drive. Azione, Ratings: Kids+16, durata 95 min. – USA 2011. – 01 Distribution uscita venerdì 30 settembre 2011. MYMONETRO Drive * * * - - valutazione media: 3,43 su 150 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Driver (non ha un nome) ha più di un lavoro. È un esperto meccanico in una piccola officina. Fa lo stuntmen per riprese automobilistiche e accompagna rapinatori sul luogo del delitto garantendo loro una fuga a tempo di record. Ora Driver avrebbe anche una nuova opportunità : correre in circuiti professionistici. Ma le cose vanno diversamente. Driver conosce e si innamora di Irene, una vicina di casa, e diventa amico di suo figlio Benicio. Irene però è sposata e quando il marito, Standard, esce dal carcere la situazione precipita. Perché Standard ha dei debiti con dei criminali i quali minacciano la sua famiglia. Driver decide allora di fargli da autista per il colpo che dovrebbe sistemare la situazione. Le cose però non vanno come previsto.
Basato sul romanzo omonimo di James Sallis Drive, presentato in concorso al Festival di Cannes dà l’impressione della banalità messa in bella copia. Chiunque legga la sinossi di cui sopra si rende conto di come, contesto automobilistico a parte, si tratti di una storia visitata e rivisitata dal cinema innumerevoli volte. Nicolas Winding Refn sembra pensare che la trasformazione del mite (per quanto a disposizione per ‘colpi’ non suoi) Driver in un violento raddrizzatorti (ovviamente per inatteso amore, anche paterno) possa essere sufficiente. Ma è necessario essere David Cronenberg per saper dosare con la giusta consapevolezza i toni di un progressivo scatenarsi di pulsioni tenute a freno. Winding Refn non si rivela all’altezza del compito che si è prefisso convinto com’è che basti far scorrere un po’ di sangue in più per ottenere il risultato. Non basta.

Drive (2011) on IMDb

Poster Il fuggitivoUn film di Andrew Davis. Con Harrison Ford, Tommy Lee Jones, Sela Word, Joe Pantoliano, Jane Lynch. Titolo originale The fugitive. Giallo, Ratings: Kids+13, durata 127′ min. – USA 1993. MYMONETRO Il fuggitivo * * * - - valutazione media: 3,08 su 19 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Accusato ingiustamente di aver ucciso la moglie, un chirurgo di Chicago riesce a fuggire durante il trasferimento in carcere grazie a un terribile ma fortunoso incidente ferroviario e torna in città in cerca del vero colpevole. Gli sta alle costole un astuto agente federale. Ispirato a una serie televisiva di successo negli anni ’60 di David Twohy, qui sceneggiatore con Jeb Stuart, è un thriller d’inseguimento avvincente e ben costruito ma poco originale, tenuto insieme soprattutto dal duetto dei protagonisti, un Ford ingenuo e ironico alla Cary Grant ma tosto e instancabile come Clint Eastwood, e un Jones (premiato con l’Oscar) inflessibile ma onesto, un po’ alla Humphrey Bogart.

The Fugitive (1993) on IMDb

La pecora nera (2010 film) - WikipediaUn film di Ascanio Celestini. Con Ascanio CelestiniGiorgio TirabassiMaya SansaLuisa De SantisNicola Rignanese.  Drammaticodurata 93 min. – Italia 2010. – Bim Distribuzione uscita venerdì 1 ottobre 2010MYMONETRO La pecora nera * * * - - valutazione media: 3,31 su 26 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Nicola ha trentacinque anni e vive rinchiuso in un ospedale psichiatrico, dove lo hanno dimenticato una mamma impazzita, una nonna “ovarola”, un padre prepotente e due zii inadeguati. Le sue giornate sono scandite dalla spesa e accompagnate da una suora che prega e paga il conto e da un amico immaginario che conta le puzze della sorella e sogna di riviste per uomini senza parole. Al supermercato c’è Marinella, il suo amore infantile che offre caffè in cialde a clienti svogliati e ride ascoltando le sue cronache marziane. Nicola è un “povero scemo” che la guerra non l’ha mai fatta, che mangia ragni e beve l’acqua di mare, che crede ai santi ma non in dio, che distribuisce pasticche e torna sempre indietro al novantanovesimo cancello perché è stanco, perché il mondo fuori è come dentro, soltanto più ordinato. Nicola è la pecora nera, il diverso che diventa poesia da declamare, storia da raccontare, canzone da cantare, pio pio pio.
Dopo il teatro (tanto teatro) e due documentari per la Fandango, Ascanio Celestini gira il suo primo film di finzione, che affonda il dito nella ferita più dolorosa del corpo sociale: la malattia mentale. La pecora nera, già realizzato per il palcoscenico e già pubblicato nella forma del libro, non compie un’indagine sulla situazione della salute mentale in Italia, piuttosto parte da un’indagine condotta negli ospedali psichiatrici per approdare a un film lirico su una biografia disgraziata e un’emarginazione inespressa. Le “parole sante” dei santi matti da (s)legare le trova e le incarna il Nicola di Ascanio Celestini, personaggio di sconcertante bellezza dimenticato sotto le macerie della struttura familiare, esempio di coscienza nella parabola di un rifiuto.
Sensibile e in ascolto degli umori della natura umana (e sociale), l’autore e attore romano svolge il racconto del suo “scemo di guerra” in tempo di pace sul volto innocente del suo personaggio, specchio di pensieri poveri e puri ma vertiginosamente profondi. Nicola è nato nei “favolosi anni Sessanta”, quelli che avevano il sapore del sale ed erano ancora troppo lontani dalla riforma di Franco Basaglia, psichiatra illuminato che promosse la progressiva eliminazione del sistema manicomiale e il reinserimento nel corpo della società dei pazienti con disturbi mentali. Nicola è uno dei tanti, troppi bambini che ha visto confluire il suo disagio in un istituto religioso per persone definite “subnormali”, un luogo dove ha comunque continuato a sognare, incapace di entrare in rapporto attivo col mondo al di là del muro, inesplicabile e terrorizzante orizzonte di non-senso accomodato ordinatamente lungo le corsie di un supermercato.
È importante sottolineare la forte originalità di Ascanio Celestini nel panorama italiano, per la scelta di storie e temi di urgente attualità, capaci di non sovrapporsi al messaggio semplicistico offerto dalla cronaca, per la volontà di lavorare con volti e corpi attoriali inediti o poco impiegati sul grande schermo. Si innalza al di sopra di tutti la performance di Giorgio Tirabassi, volto fragile e proiezione dolorosa della “follia” di Nicola. Un bambino solo sul cuore della terra, un uomo mai conciliato, mai integrato.

The Black Sheep (2010) on IMDb

Risultati immagini per Follie d'InvernoUn film di George Stevens. Con Fred Astaire, Ginger Rogers, Victor Moore, Helen Broderick, Eric Blore Titolo originale Swing Time. Musical, b/n durata 103′ min. – USA 1936. MYMONETRO Follie d’inverno * * * - - valutazione media: 3,25 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

È il 2° dei 3 musical diretti da Stevens per la RKO e il 6° della coppia Astaire/Rogers. Se l’azione narrativa è, come il solito, convenzionale _ un seguito di equivoci, baruffe, riconciliazioni sino al prevedibile matrimonio finale _ è ravvivata da dialoghi spiritosi e da un’intensità emotiva dei personaggi, merito di una sceneggiatura accorta (Howard Lindsay e Allan Scott) e della regia elegante. Eccellente la partitura di Jerome Kern (musica) e Dorothy Fields (testi) con le coreografie di Hermes Pan: “A Fine Romance”, “The Way You Look Tonight” (premiata con l’Oscar), “Pick Yourself Up”, lo struggente “Never Gonna Dance”, “Waltz in Swing Time”. C’è anche un numero di alto virtuosismo tecnico: “Bojangles of Harlem”, omaggio al nero Bill Robinson con cui Astaire aveva lavorato a teatro vent’anni prima.

Swing Time (1936) on IMDb

I CLOWNS - Film (1970)Un film di Federico Fellini. Con Anita Ekberg, Riccardo Billi, Liana Orfei, Tino Scotti, Fanfulla. Commedia, durata 93′ min. – Italia 1970. MYMONETRO I clowns * * * - - valutazione media: 3,33 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Fellini trova il modo di rievocare i sogni, le scoperte, gli stupori della sua infanzia. Special televisivo in forma di bloc-notes, di chiacchierata a ruota libera in cui Fellini continua a parlare di sé stesso attraverso il circo. Confidenziale, qua e là saggistico. Almeno 2 o 3 sequenze memorabili. Nastro d’argento ai costumi di Danilo Donati.

The Clowns (1970) on IMDb

Risultati immagini per Darò un MilioneUn film di Mario Camerini. Con Vittorio De Sica, Assia Noris, Franco Coop, Fausto Guerzoni, Emilio Petacci. Commedia, b/n durata 76′ min. – Italia 1935. MYMONETRO Darò un milione * * * - - valutazione media: 3,38 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Travestito da povero, un milionario stanco della vita offre un milione a colui che compirà un atto di bontà verso di lui. Comincia la caccia al povero da beneficiare, ma il finto povero è trascurato. Ideato e scritto da C. Zavattini con altri sceneggiatori, è sicuramente il più famoso, forse il migliore, ma non il più tipico, film di Camerini negli anni ’30. Influenzato più dalla commedia hollywoodiana che da René Clair e arricchito da piccole trovate quasi surrealistiche di umore zavattiniano, ebbe così successo che fu rifatto a Hollywood in Chi vuole un milione? (1938). 2° dei 9 film di Camerini con A. Noris che sposò nel 1940 e da cui si separò nel 1942.

I'll Give a Million (1935) on IMDb

Un film di Georges Franju. Con Alida Valli, Pierre Brasseur, Edith Scob, François Guerin, Alexandre Rignault. Titolo originale Les yeux sans visage. Giallo, b/n durata 88 min. – Francia, Italia 1960. MYMONETRO Occhi senza volto * * 1/2 - - valutazione media: 2,85 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Il dottor Génessier (Pierre Brasseur) è un chirurgo di eccezionale bravura, la cui vita è sconvolta dall’incidente d’auto che è costato la bellezza alla figlia Christiane (Edith Scob), costretta a vivere dietro una maschera bianca per celare a chiunque, anche a se stessa, il suo volto deturpato. Ma Génessier non si rassegna e con disperata determinazione cerca di restituire alla figlia la bellezza perduta servendosi dei volti di ragazze adescate grazie all’aiuto della fedele assistente Louise (Alida Valli). Capolavoro assoluto di uno dei registi più unici e interessanti del cinema francese. Affascinante melodramma orrorifico, girato con uno stile sublime in un bianco e nero allucinante che rende alla perfezione i chiaroscuri dell’anima, è un film di cui è facile innamorarsi e che
dimostra come anche la materia più greve e potenzialmente effettistica come l’horror chirurgico – di cui questo film è una sorte di precursore – possa essere elevata ai massimi livelli artistici. La trama è semplice, ma è raccontata con qualità narrative e visuali uniche acquisendo significati e valori molteplici e profondi. I personaggi, lungi dall’essere le macchiette monodimensionali che caratterizzeranno il sia pur godibilissimo per altri versi sottogenere sadico-chirurgico, sono estremamente complessi e sfaccettati, resi con grande senso drammatico da ottimi interpreti tra cui una grande Alida Valli e un sofferto Pierre Brasseur. Su tutti però emerge la tragica figura di Edith Scob, la cui maschera bianca, simbolo di una purezza destinata a infrangersi, è un’icona che non si dimentica. Poco dopo, con #Vedi#Il diabolico dott. Satana, Jesus Franco avrebbe dato la versione pulp dell’argomento

Eyes Without a Face (1960) on IMDb

Regia di Damien Chazelle. Un film Da vedere 2018 con Ryan GoslingClaire FoyJason ClarkeKyle ChandlerCorey StollPatrick FugitCast completo Titolo originale: First Man. Genere BiograficoDrammaticoStorico, – USA2018durata 141 minuti. Uscita cinema mercoledì 31 ottobre 2018 distribuito da Universal Pictures. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,48 su 17 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Neil Armstrong, ingegnere aereonautico e aviatore americano, conduce una vita bucolica e ritirata con la famiglia a cui ha ‘promesso’ la luna. La morte prematura della sua bambina lo spinge a partecipare al programma Gemini, il secondo programma di volo umano intrapreso dagli Stati Uniti il cui scopo era sviluppare le tecniche necessarie ad affrontare viaggi spaziali avanzati e successivamente impiegati nella missione Apollo. Selezionato e assoldato come comandante della missione Gemini 8, Neil è il primo civile a volare nello spazio ma sulla Terra le ripercussioni sono fatali. Tra incidenti tecnici e lutti in decollo e in atterraggio, tra la guerra in Vietnam e le tensioni sociali del ’68, tra due figli da crescere e una moglie da ritrovare, Armstrong bucherà il silenzio del cosmo prendendosi la Luna.

First Man (2018) on IMDb

Regia di Rithy Panh. Un film Da vedere 2013 con Randal Douc. Titolo originale: L’image manquante. Genere Drammatico, – Cambogia2013durata 90 minuti. Uscita cinema giovedì 4 dicembre 2014 distribuito da Movies Inspired. – MYmonetro 3,25 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Aveva solo nove anni Rithy Panh, documentarista cambogiano, quando i Khmer Rossi entrarono a Phnom Penh, ‘riformando’ la sua vita e trasformando in incubo il suo sogno di bambino. Figlio di un insegnante e di una madre amorevole, Rithy Panh era parte di una famiglia numerosa e di una città piena di vita, profumi, canzoni, cinema e colori, almeno fino al 17 aprile del 1975, quando le truppe rosse di Pol Pot marciarono sulla capitale spegnendone memoria e ispirazione, deportandone gli abitanti e imponendo il socialismo reale, un impasto di utopia, violenza e ottusità burocratica. Un’ideale di liberazione degli uomini si era rovesciata nel suo contrario, impedendo la fuga in una dimensione altra e personale.
Costrizione e oppressione avevano soffocato la libera narrazione che ciascuno può produrre rispetto a un mondo che non gli piace, mutuando il pensiero in slogan. Come un’onda, visualizzata nel documentario e rifrangente sugli occhi dello spettatore, torna nella vita del regista quell’infanzia esiliata e negata nella Cambogia rurale, dove Rithy Panh perde per fame, malattia e dignità (il padre si lascerà morire) la sua famiglia. Sopravvissuto alla natura, ai suoi aguzzini, ai genitori, ai fratelli, alle sorelle, ai cugini e a tutto il dolore sopportabile, ha bisogno di raccontare la sua storia e il cinema diventa mezzo e strumento analitico per accedere all’immagine mancante, quella del titolo, quella di un popolo confinato in un mondo incolore, privato del nome, spogliato del pensiero e fornito di cucchiaio, falce e martello. Sotto una bandiera che riproduceva edifici industriali e ordinati campi di riso, Rithy Panh trascorre quattro anni della sua vita, sopportando con il suo popolo ogni genere di sopruso.

 L'immagine mancante
(2013) on IMDb

Una calibro 20 per lo specialista - Film (1974)Un film di Michael Cimino. Con George Kennedy, Jeff Bridges, Clint Eastwood, Geoffrey Lewis, Catherine Bach Titolo originale Thunderbolt and Lightfoot. Poliziesco, durata 114 min. – USA 1974.MYMONETRO Una calibro 20 per lo specialista * * * - - valutazione media: 3,38 su 12 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Mezzo milione di dollari, frutto di una rapina, è stato nascosto in una scuola di un paesetto del Montana. Ma quando i banditi vi si recano, non riescono a ritrovare la scuola a causa delle trasformazioni edilizie. Tentano allora di rapinare una banca.

Thunderbolt and Lightfoot (1974) on IMDb

Locandina The Zero TheoremUn film di Terry Gilliam. Con Christoph WaltzMelanie ThierryMatt DamonTilda SwintonBen Whishaw.  Titolo originale The Zero TheoremFantascienzaRatings: Kids+13, durata 107 min. – USA, Gran Bretagna 2013. – Minerva Pictures Group uscita giovedì 7 luglio 2016MYMONETRO The Zero Theorem * * * - - valutazione media: 3,35su 16 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Qohen è uno degli sviluppatori più produttivi della Mancom ma si è alienato sempre più dal mondo esterno. A tenerlo in vita e dargli la forza di andare avanti è solo l’attesa di una fantomatica chiamata che gli indicherà il suo destino. Finalmente il misterioso Management, capo della corporation, accetta di parlare con Qohen, affidandogli la risoluzione dello Zero Theorem, un algoritmo impossibile sull’assurdità dell’esistente.
Accettare di tornare al cinema dopo il fallimento di progetti durati una vita. Accettare gli insuccessi senza abbandonare la propria Idea, quella di interpretare il mondo confuso e infelice in cui viviamo con gli strumenti del fantasy e della fantascienza di un’altra epoca, dimostrando come possano ancora essere attuali. Terry Gilliam è tutto questo, un incassatore come neanche John Mugabe sul ring contro Marvelous Hagler. Uno che trova il coraggio di tornare su canovacci per i più obsoleti, senescenti e uncool, come Brazil e L’esercito delle dodici scimmie, e provare a realizzarne un’ulteriore appendice, con un budget inferiore a disposizione e con il disincanto pessimista che ha preso il posto della rabbia eversiva di chi vuole cambiare le cose.
Il punto di vista è, inevitabilmente, quello di un autore di un’altra generazione, come lo è quello di Eastwood o lo era quello dell’ultimo Altman. Ma Gilliam non fa nulla per nasconderlo, quando invita a partecipare al suo videogioco vintage riadattato alla contemporaneità; il suo è un occhio nostalgico e disincantato sulla dissoluzione delle nostre vite, cominciata tra gli ’80 e i ’90 e proseguita nel terzo millennio, erodendo in maniera crescente speranze e scampoli di libertà, incastrando sempre più questi ultimi tra i pertugi concessi da lavori veri e fittizi, quando non autoindotti. Su quest’ultimo punto e sul ruolo della connettività 24/7 Gilliam lancia uno dei suoi strali più avvelenati, sintetizzando nella necessità di un continuo upload dei propri dati e del proprio lavoro la schiavitù imperante della deadline: droga, stimolo e spauracchio, causa ed effetto, mezzo e fine.
Qohen, agorafobico, vive in una chiesa che pare un museo, circondato da vestigia di un’altra epoca, o meglio di altre epoche, in un cortocircuito di generazioni perdute che sembrano tendere al Caos ultimo, all’Entropia galoppante; il pessimismo di Brazil si è trasformato in accettazione acritica del secondo principio della termodinamica. Qualunque cosa possiamo sforzarci di fare, il caos crescerà inesorabilmente. E la scelta di Qohen come soggetto-cavia della Mancom – geniale sintesi di un’agenzia di lavoro interinale e di un super-social network – è dovuta unicamente alla sua speranza, al residuo di un desiderio di unicità che ancora alberga in un essere umano che si oppone a una normalizzazione subdola, che passa da una policromia accecante, da sorrisi forzati e da un information overload che ottunde e segue l’uomo, anziché esserne seguito. E a costo di risultare ovvio o datato, Gilliam affronta di petto lo smarrimento delle identità (“chiama tutti Bob perché non può sprecare neuroni preziosi a ricordare i nomi della gente”) che si fa paradossale in un mondo teoricamente ossessionato dall’esibizione e moltiplicazione dell’ego nella Rete. Ma la variabile vincente dell’algoritmo di The Zero Theorem sta forse nel cast, in un Christoph Waltz che per una volta trattiene i trucchi e i cliché del mestiere, in Thewlis, Swinton e Matt Damon che con dedizione si ritagliano ruoli consapevolmente caricaturali e nella rivelazione Mélanie Thierry, recuperata dall’abisso delle promesse mancate. Dall’accettazione della propria non-unicità – essere “creep” e non “special” – parte forse l’unico sentiero possibile verso una serena e consapevole (in)felicità.

The Zero Theorem (2013) on IMDb

E' Ricca, la Sposo e L'Ammazzo (DVD): Amazon.it: Walter Matthau, Elaine  May, Jack Weston, George Rose, James Coco, Doris Roberts, Elaine May: Film e  TVUn film di Elaine May. Con Walter Matthau, Elaine May, Jack Weston, George Rose, James Coco. Titolo originale A New Leaf. Commedia, durata 102′ min. – USA 1971. MYMONETRO È ricca, la sposo, l’ammazzo * * * - - valutazione media: 3,22 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Dal racconto The Green Heart di Jack Ritchie. Playboy scapolo di mezza età, vicino alla bancarotta, sposa una zitella miliardaria, bruttarella, goffa e appassionata di botanica. Dopo le nozze vorrebbe eliminarla. Deliziosa commedia, cento minuti di divertimento garantito. Anche se lei lo ha disconosciuto, è il miglior film di E. May che qui ha fatto tutto: sceneggiatura, regia e interpretazione al fianco di un Matthau irresistibile. Intelligenza e sarcasmo.

A New Leaf (1971) on IMDb

I cinque Penny. Restaurato in HD (DVD) - DVD - Film di Melville Shavelson  Drammatico | IBSUn film di Melville Shavelson. Con Louis ArmstrongBarbara Bel GeddesDanny Kaye Titolo originale The Five PenniesCommediaRatings: Kids+16, durata 117 min. – USA 1959.MYMONETRO I cinque penny * * * - - valutazione media: 3,38 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Una coppia di musicisti (lui è suonatore di cornetta e lei cantante) è costretta a mettere in collegio la figlioletta per non trascinarla da una città all’altra durante le loro tournées. Una grave malattia colpisce la bambina che resterà paralizzata alle gambe. Il padre, oppresso da un ingiustificato senso di colpa, lascia il mondo della musica e, pur di restare sempre vicino alla figlia, accetta un posto di muratore. Soltanto dopo anni, quando la figlia guarisce completamente, l’uomo torna alla sua cornetta e riprende con successo a suonare. È la storia romanzata del grande jazzista Red Nichols.

The Five Pennies (1959) on IMDb

Locandina TyrannosaurUn film di Paddy Considine. Con Peter Mullan, Olivia Colman, Eddie Marsan, Paul Popplewell, Ned DennehyTitolo originale Tyrannosaur. Drammatico, durata 91 min. – Gran Bretagna 2011. MYMONETRO Tyrannosaur * * * - - valutazione media: 3,31 su 13 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Disoccupato, alcolista, afflitto da un’autodistruttiva violenza collerica dopo la morte di una odiosamata moglie, Joseph conosce Hannah che lavora per un ente caritativo cristiano, anche lei vittima di un matrimonio difficile. 1° LM di un regista/attore, premiato al Sundance per regia e interpretazione maschile, ha i suoi pregi nell’interpretazione “mostruosa” di Mullan e nell’originale descrizione ambientale di una Londra di periferia degradata, contrapposta all’ipocrita tranquillità borghese del quartiere di Marlon Estate. Fotografia: Eric Wilson.

 Tirannosauro
(2011) on IMDb

L'oro del demonio (Film 1941): trama, cast, foto - Movieplayer.itUn film di William Dieterle. Con James CraigEdward ArnoldSimone SimonWalter Huston Titolo originale All that Money Can BuyFantasticob/n durata 112 min. – USA 1941.MYMONETRO L’oro del demonio * * * - - valutazione media: 3,25 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari

Verso la metà dell’Ottocento, un povero contadino americano in difficoltà finanziarie è costretto a vendere l’anima al diavolo, ma al momento della riscossione l’agricoltore si rivolge a Daniel Webster, il massimo oratore del Senato americano di quegli anni. Viene quindi istituito il processo e Webster riesce a vincere la causa, nonostante il diavolo abbia avuto la facoltà di formare una giuria coi più nefandi personaggi della storia.

All That Money Can Buy (1941) on IMDb

Regia di Robert Rodriguez. Un film Da vedere 2013 con Danny TrejoMichelle RodriguezSofía VergaraAmber HeardAntonio BanderasCast completo Genere Azione, – USARussia2013durata 107 minuti. Uscita cinema giovedì 7 novembre 2013 distribuito da Lucky Red. – MYmonetro 3,47 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Il presidente assume Machete – ancora distrutto per l’uccisione della sua compagna – per bloccare un boss messicano delle armi, miliardario e schizofrenico, che ha puntato un razzo sulla Casa Bianca. In cambio avrà fedina pulita e cittadinanza USA. Machete accetta e scopre anche chi c’è dietro il folle. È un film che pone alcuni problemi. Si può conciliare l’estrema violenza con il divertimento? Si può assolvere a livello etico una ipercinetica violenza con l’esplicita ironia che convive con la contaminazione dei generi e il quoziente antilegalitario?

 Machete Kills
(2013) on IMDb
Locandina M. Butterfly

Un film di David Cronenberg. Con Jeremy IronsJohn LoneBarbara SukowaIan RichardsonShizuko Hoshi. continua» Drammaticodurata 100 min. – USA 1993MYMONETRO M. Butterfly ***-- valutazione media: 3,37 su 15 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Un diplomatico francese in Cina si innamora di una cantante d’opera. È convinto di aver trovato la propria Butterfly ma non si rende conto che si tratta di un uomo che, oltre a tutto, comunica quanto lui rivela al proprio governo. Cronenberg si conferma indagatore di corpi e anime e dell’ambiguità della loro interazione anche se, quando pretende di fare cronaca (un caso analogo è realmente accaduto), rischia delle incongruenze. Come nella scena rivelatrice sul furgone cellulare in cui i due detenuti possono stare insieme senza neppure una guardia che li controlli.

M. Butterfly (1993) on IMDb

Un film di Scott Hicks. Con Anthony Hopkins, Hope Davis, David Morse, Anton Yelchin, Mika Boorem. Titolo originale Hearts in Atlantis. Drammatico, Ratings: Kids+13, durata 100 min. – USA 2001. MYMONETRO Cuori in Atlantide * * * - - valutazione media: 3,41 su 22 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Un vecchio guantone da baseball ricevuto improvvisamente per posta costringe Bobby Garfield, affermato fotografo di mezz’età, a ritornare indietro nel tempo e nel luogo, a quella lontana estate del 1960, quando straordinari eventi segnarono la fine della sua infanzia. È la mattina del suo undicesimo compleanno quando, nella casa dove Bobby (Anton Yelchin) abita con la madre, arriva Ted Brautigan (Anthony Hopkins). L’uomo è tormentato da un passato misterioso, e da strane trance precognitive che lo angosciano, eppure è in grado di instaurare col ragazzino un profondo rapporto di amicizia, prestandogli quelle attenzioni che la madre vedova (Hope Davis), troppo amareggiata e disillusa, non è in grado di dare al figlio. È così che Bobby scopre i valori dell’amicizia e del coraggio, ed è così che si innamora per la prima volta della sua compagna di giochi, Carol. Ma gli eventi precipitano, Carol è picchiata a sangue da un ragazzetto crudele, la madre di Bobby scopre a proprie tragiche spese la verità sul suo datore di lavoro, e Ted è costretto a rimettersi in fuga: gli uomini grigi che da tempo lo stanno braccando sono ormai vicini.

Hearts in Atlantis (2001) on IMDb

Regia di Maurizio Zaccaro. Un film con Virna LisiTobias MorettiOmero AntonuttiFranco Castellano (II)Fabio SartorCast completo Genere Drammatico 1999durata 90 minuti. – MYmonetro 3,84 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

In un ghiacciaio delle Alpi austriache si trova il corpo di un uomo (Castellano), morto 60 anni prima il giorno di Natale e perfettamente conservato. Nonna Sanna (Lisi) racconta ai nipotini come morì, dopo aver salvato lei bambina con il fratellino. Film TV tratto dal racconto Bergkristall (pubblicato per la 1ª volta nel 1845 con il titolo Der heilige Abend ) di Adalbert Stifter, trasferito ai giorni nostri e sceneggiato da Francesca Melandri con il regista che si era già ispirato allo scrittore austriaco per La valle di pietra . Affiatata squadra di interpreti, ambientazione accurata, finezza di particolari, ritmo narrativo con passo da fondista, un regista a suo agio negli spazi aperti.

Cristallo di rocca - Una storia di Natale (1999) on IMDb