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IL POSTINO SUONA SEMPRE DUE VOLTE - Spietati - Recensioni e Novità sui Film

Un film di Bob Rafelson. Con Jessica Lange, Jack Nicholson, John Colicos, Anjelica Huston, Michael Lerner. Titolo originale The Postman Always Rings Twice. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 123′ min. – USA 1981. – VM 14 – MYMONETRO Il postino suona sempre due volte * * * - - valutazione media: 3,31 su 15 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

4ª trasposizione del romanzo (1934) di James Cain, la 1ª che mette in immagini esplicite la rude e aggressiva sensualità che, per ragioni di censura, i registi precedenti avevano dovuto comprimere o elidere. Di questa storia di un amore che, nato da una violenta attrazione fisica, si trasforma in un rapporto più profondo e complesso, Rafelson fa un altro film sul “sogno americano”, la sua trasformazione in incubo, descrivendone _ col contributo notevole della fotografia di Sven Nykvist _ il contesto sociopolitico. Più che J. Nicholson, un po’ troppo vecchio per la parte e talvolta sopra le righe, è ammirevole J. Lange, migliore delle 3 attrici che l’hanno preceduta: Corinne Luchaire, Clara Calamai e Lana Turner

 Il postino suona sempre due volte
(1981) on IMDb

Regia di Nicholas Ray. Un film Da vedere 1961 con Viveca LindforsRobert RyanHarry GuardinoHurd HatfieldJeffrey HunterCast completo Titolo originale: The King of Kings. Genere Storico – USA1961durata 168 minuti. – MYmonetro 3,25 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

La vita di Gesù in una pellicola spettacolare e non priva di poesia.

King of Kings (1961) on IMDb

Regia di Bernardo Bertolucci. Un film con Marisa SolinasAllen MidgetteGiancarlo De RosaAlfredo LeggiGabriella GiorgelliCast completo Genere Drammatico – Italia1962durata 100 minuti. – MYmoro 3,25 su 8 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Uccidono una mondana in riva al Tevere. La polizia comincia a tartassare le persone (ruffiani, ladri, ragazzi di vita) viste sul luogo nelle ore dell’omicidio. Accusati da un vagabondo, due minorenni sono presi dal panico e scappano. Nella fuga uno muore. Il vero colpevole verrà scoperto solo alla fine. Esordio del ventitreenne Bertolucci, sotto l’ala di Pasolini.

The Grim Reaper (1962) on IMDb
Risultati immagini per I Compagni

Un film di Mario Monicelli. Con Marcello Mastroianni, Bernard Blier, Folco Lulli, Annie Girardot, Renato SalvatoriDrammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 128 min. – Italia 1963. MYMONETRO I compagni * * * - - valutazione media: 3,33 su 13 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


A Torino all’inizio del secolo gli operai di una fabbrica sono in urto con i padroni. Ci vuole uno sciopero ad oltranza, e per organizzarlo arriva da Roma il socialista professor Sinigaglia. Lo sciopero è spento nel sangue. Ma intanto i lavoratori hanno imparato a battersi per i loro diritti. La nascita del sindacalismo è raccontata da Monicelli nei modi che gli sono propri, quelli della commedia all’italiana.

The Organizer (1963) on IMDb
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Regia di Danny Boyle. Un film Da vedere 1994 con Kerry FoxChristopher EcclestonEwan McGregorKen StottKeith AllenColin McCredie.Cast completo Titolo originale: Shallow Grave. Genere Commedia – Gran Bretagna1994durata 95 minuti. – MYmonetro 3,39 su 18 recensioni tra criticapubblico e dizionari.


Tre giovani amici – il giornalista Alex, il commercialista David e la dottoressa Juliet – cercano un coinquilino con cui condividere le spese del grande appartamento in cui vivono. Finalmente un giorno trovano la persona giusta, ma, dopo la prima notte trascorsa nella casa, il nuovo inquilino viene trovato cadavere. Sembrerebbe un suicidio. I tre stanno per chiamare la polizia, quando si accorgono che l’uomo aveva con sé una valigia piena zeppa di soldi. La tentazione è troppo forte. Alex e Juliet, i più spregiudicati, convincono il più prudente e restio David a sbarazzarsi del cadavere per dividersi quella montagna di denaro.
Un esordio che lascia il segno. Quello dell’inglese Danny Boyle dietro la macchina da presa, usata deliziosamente per dirigere un piccolo gioiello della black comedy.

A partire da una folgorante prima sequenza, dove l’accesissimo rosso dei titoli di testa lascia intendere i retroscena macabri di cui sarà costellato l’intero film. Così come la surreale enunciazione di un biondino pallido sull’importanza di amicizia e fiducia, con hitchcockiano movimento di macchina a spirale sul suo volto. Subito dopo, il movimento di macchina si fa frenetico, convulso, vertiginoso, all’inseguimento di un’auto che corre per le vie di una città elegante ma anonima. In questa prima sequenza è condensato il manifesto stilistico del film, così come dell’intera poetica di Boyle, regista che in seguito ci abituerà a piacevoli sorprese, soprattutto con il vertice di Trainspotting, che avrebbe consacrato il talento dell’attore Ewan McGregor, qui promettente sconosciuto.
Manifesto stilistico, quindi, ma non mero esercizio di stile. Perché, oltre a un senso estetico di plastica bellezza – accentuata da un’esaltazione pop dei colori e da inquadrature vertiginose e a spirale che citano e omaggiano il maestro del brivido Hitchcock – questo primo lavoro di Boyle regala momenti di autentico spasso amorale e visionarietà. Come la folle e divertentissima presentazione iniziale dei tre protagonisti, che mettono in moto un cast, con tanto di domande matte e spiazzanti, per scegliere il coinquilino giusto, quello in grado di reggere i loro cinici giochi di ruolo. O la conturbante scena del ballo tra Alex e Juliet e quella, più surreale, in cui lui è vestito da donna e guarda con lei un filmino, al massimo della complicità. Dal grottesco umorismo nero, che esalta l’amoralità dei due protagonisti, si passa al raccapricciante e visionario incubo allucinatorio del terzo personaggio, destinato, dai giochi crudeli dei due amici, a passare improvvisamente dal ruolo di vittima a carnefice. In questa seconda parte, il regista perde un po’ la presa, soprattutto per alcune forzature di sceneggiatura e per il sottotesto moralistico che suggerisce come l’avarizia possa scatenare i peggiori istinti dell’uomo e rovinare solide amicizie. Che, in realtà, non erano poi così solide, dato che sottilmente logorate da una latente gelosia, in un triangolo dominato – come in ogni noir che si rispetti – dalla classica femme fatale infida e manipolatrice. Interessanti suggestioni psicologiche, che alla fine chiudono il cerchio, ritornando là dove tutto era iniziato.

Shallow Grave (1994) on IMDb
Locandina Le forze del male

Un film di Abraham Polonsky. Con Marie Windsor, John Garfield, Beatrice Pearson Titolo originale Force of Evil. Drammatico, durata 78′ min. – USA 1948. MYMONETRO Le forze del male * * * - - valutazione media: 3,25 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Dal romanzo di Ira Wolfert Tucker’s People: giovane avvocato abbandona i suoi ideali per lavorare al soldo di un racket sulle lotterie clandestine di cui rimane vittima il fratello maggiore. Brillante esordio nella regia di Polonsky, sceneggiatore di idee marxiste che nel ’51 finì sulle “liste nere” per essersi rifiutato di collaborare con l’HUAC, il comitato per le attività antiamericane. Prodotto dal regista con Garfield, è uno dei film gangster più “politici” nella storia di Hollywood, un coinvolgente saggio drammaturgico sul capitalismo e la corruzione. Dialoghi scoppiettanti di verità, claustrofobica fotografia di G. Barnes, musiche di D. Raksin, Garfield e Gomez, suo fratello, ottimi

Force of Evil (1948) on IMDb

E TUTTI RISERO - Spietati - Recensioni e Novità sui FilmUn film di Peter Bogdanovich. Con Ben Gazzara, Audrey Hepburn, John Ritter, Elizabeth Peña, Colleen Camp. Titolo originale They All Laughed. Commedia, durata 115′ min. – USA 1981. MYMONETRO … E tutti risero * * * - - valutazione media: 3,33 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Tre investigatori privati, inclini a confondere il lavoro con il piacere, hanno la poco professionale disposizione a sedurre le donne che dovrebbero pedinare. Le cose si complicano. Uno dei migliori film di Bogdanovich. Favola di pedinamenti e d’amore in cui la vicenda è un filo sottile ma robusto al quale sono appesi i personaggi. Audrey ha poco da fare e lo fa bene, Ben ha molto e ci dà dentro. Uscito con quasi un anno di ritardo in seguito all’omicidio di D. Stratten (raccontato da Bob Fosse in Star 80, 1983).

They All Laughed (1981) on IMDb
Locandina italiana Munich

Un film di Steven Spielberg. Con Eric BanaDaniel CraigMathieu KassovitzGeoffrey RushHanns Zischler.  Drammaticodurata 164 min. – USA 2005uscita venerdì 27gennaio 2006. MYMONETRO Munich * * * - - valutazione media: 3,46 su 72 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Il 5 settembre del 1972 un commando che faceva capo a Settembre nero fece irruzione nella palazzina che ospitava gli atleti israeliani al villaggio olimpico di Monaco. Due di loro vennero uccisi, gli altri, presi in ostaggio, morirono all’aeroporto dopo un tentato blitz della polizia tedesca. Il primo ministro israeliano Golda Meir indice una riunione coi capi politici e militari e ordina l’uccisione dei responsabili, non dopo una sofferta dialettica. Dice “in casi estremi lo stato deve rompere i limiti morali”. Viene organizzato un gruppo eterogeneo a capo del quale viene posto Avner Kauffman (Bana), agente del Mossad. Il gruppo elimina sette degli undici responsabili, Avner riesce a tornare a casa, in famiglia, ma non sarà mai più l’uomo di prima. 
Il film vale per una considerazione generale sull’eterna questione palestinese: forse per la prima volta nella storia dell’uomo si confrontano due ragioni, non un torto (seppur parziale) o una ragione (seppur parziale). Sono molti gli episodi di dialettica etnico-politica, ebrei e palestinesi portano le proprie ragioni. Gli agenti israeliani uccidono, ma non sparano mai nel mucchio. Quando si accorgono che una bambina morirebbe insieme al padre, uno dei terroristi, fermano tutto. Quando uno del gruppo (l’attore è Daniel Craig, il nuovo raccapricciante Bond) dice “io sono l’unico che vuole davvero uccidere i palestinesi” un altro gli risponde, ” per questo cerchiamo di non fartelo fare”. Il film è ispirato al testo “Vendetta”, firmato da George Jonas, un testo “obsoleto”, e anche pericoloso di questi tempi, che Spielberg ha riscritto, conscio dell’impatto mediatico e politico che una storia come questa inevitabilmente avrebbe rappresentato.
Il regista ebreo ha prestato grande attenzione ai nodi della politica mediorientale. Ha voluto accreditarsi come testimone (quasi) imparziale piuttosto che come portatore di pronunciamenti filoisraeliani. Vale, in questo senso, la rappresentazione dei generali e dei capi dei servizi segreti israeliani, cinici, non simpatici, molto lontani dal cliché eroico-agiografico dei film americani. In questa chiave va letta la collaborazione di Tony Kushner, premio Pulitzer e attitudine “liberal”. Peraltro Munich è uscito nelle sale proprio mentre Hamas vinceva le prime “libere e democratiche” elezioni palestinesi. Un segnale interessante. La strage dell’aeroporto viene proposta in un flash finale e accredita, nei volti e negli atti, una certa dolorosa riluttanza da parte dei terroristi nell’uccidere degli innocenti. Spielberg ha dichiarato “certamente non erano felici di farlo”. Non tutti hanno creduto che il regista ne fosse davvero convinto. Una volta registrata la solita caduta sentimental&finale dei film di Spielberg (Avner fa l’amore con la moglie mentre negli occhi terrorizzati gli passa il film della strage) diciamo che Munich, è un ottimo racconto, naturalmente.

Munich (2005) on IMDb
Locandina La fiammiferaia

Un film di Aki Kaurismäki. Con Kati Outinen, Elina Salo, Esko Nikkari, Outi Mäenpää, Vesa Vierikko. Titolo originale Tulitikkutehtaan tyttö. Drammatico, durata 70′ min. – Finlandia, Svezia 1989. MYMONETRO La fiammiferaia * * * - - valutazione media: 3,25 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Terza parte di una trilogia proletaria, è il ritratto di Iris che passa la vita tra la fabbrica di fiammiferi dove lavora, genitori incolori e taciturni, disinganni nei rapporti amorosi (un amore finito, un aborto). Conquistata l’indifferenza di cui è vittima, compra un topicida, consuma alcuni quieti delitti e aspetta l’arrivo dei poliziotti. Dialoghi ridotti al minimo, assenza di psicologia, attori gelidi, è un film sotto il segno di una radicale antiretorica e di un ascetismo figurativo che ricorda Bresson. Cinema disperato della sottrazione.

The Match Factory Girl (1990) on IMDb
Recensione su Una storia moderna - L'ape regina (1963) di alan smithee |  FilmTV.it

Regia di Marco Ferreri. Un film Da vedere 1963 con Ugo TognazziMarina VladyRiccardo FelliniNino VingelliAchille MajeroniLinda SiniCast completo Genere Commedia – Italia1963durata 90 minuti. – MYmonetro 3,20 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Borghese quarantenne si accasa con bella, brava, illibata e cattolicissima che lo sfianca col suo desiderio ardente di avere un figlio. Ottenuto lo scopo, l’uomo, povero fuco, è messo da parte e muore. 1° film italiano di Ferreri, denunciato e sequestrato dalla censura che impose tagli, modifiche ai dialoghi e l’uscita col titolo Una storia moderna: l’ape regina . È un grottesco paradossale sulla famiglia, il matrimonio e l’ideologia clerical-borghese che impregnano l’Italia. Divertente e quietamente feroce. Sceneggiato da R. Azcona, ma il soggetto risulta firmato da G. Parise, D. Fabbri (commediografo d’area cattolica), Festa Campanile e Franciosa. Nastro d’argento del migliore attore a Tognazzi.

The Conjugal Bed (1963) on IMDb
Dramma della gelosia - Tutti i particolari in cronaca - Film (1970)

Regia di Ettore Scola. Un film Da vedere 1970 con Monica VittiGiancarlo GianniniMarisa MerliniMarcello MastroianniCorrado GaipaCast completo Genere Commedia – Italia1970durata 107 minuti. – MYmonetro 3,29 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Oreste (Mastroianni) s’innamora di Adelaide, bella fioraia. Tutto fila liscio finché appare sulla scena Nello (Giannini), pizzaiolo toscano. Costei vorrebbe barcamenarsi tra i due, ma Oreste non approva. Affresco di Scola che, scavando in profondità sotto le manifestazioni della società del benessere, vorrebbe, con una storia popolare, riallacciarsi al neorealismo. La trovata di Age & Scarpelli di ricorrere agli stereotipi della sottocultura popolare (fotoromanzi, canzonette, ecc.) nei dialoghi ha un’innegabile efficacia comica, ma si presta a molte riserve etico-estetiche. Molte risate, bravissima la Vitti. Lanciò Giannini come attore comico.

The Pizza Triangle (1970) on IMDb
Locandina La più bella serata della mia vita

Un film di Ettore Scola. Con Janet AgrenAlberto SordiMichel SimonCharles VanelPierre Brasseur. continua» CommediaRatings: Kids+16, durata 108 min. – Italia 1972MYMONETRO La più bella serata della mia vita ***1/2- valutazione media: 3,49 su 21 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Un industriale italiano esportatore illegale di capitali in Svizzera, bloccato da un guasto all’auto, segue una bella motociclista e arriva in un castello dove è ospitato. Durante la notte, quattro magistrati gli fanno un processo e lo condannano a morte. All’inizio è sconvolto, poi scopre che il processo fa parte dell’ospitalità per turisti e se lo trova da pagare nel conto. Riparte e precipita con l’auto in un burrone.

The Most Wonderful Evening of My Life (1972) on IMDb
Maccheroni (1985) - IMDb

Un film di Ettore Scola. Con Jack Lemmon, Marcello Mastroianni, Daria Nicolodi, Marta Bifano, Franco Angrisano. Commedia, Ratings: Kids+16, durata 107′ min. – Italia 1985. MYMONETRO Maccheroni * * * - - valutazione media: 3,33 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Tornato a Napoli 40 anni dopo esserci stato come soldato, dirigente USA scopre che tutti si ricordano di lui. Per 40 anni Antonio, napoletano verace, ha continuato a scrivere, a suo nome, lettere da tutto il mondo. Nella sua gradevolezza consolatoria, è una commedia fiacca, flebile, di scarso spessore, specialmente nell’edizione parlata in italiano, e non bilingue. Qualche invenzione brillante e finale a sorpresa. Duetto di bravura.

 Maccheroni
(1985) on IMDb
Brutti, sporchi e cattivi - Inkroci Magazine

Un film di Ettore Scola. Con Nino Manfredi, Marcella Michelangeli, Marcella Battisti, Francesco Crescimone, Silvia Ferluga. Commedia, durata 115′ min. – Italia 1976. MYMONETRO Brutti sporchi e cattivi * * * - - valutazione media: 3,38 su 26 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Patriarca pugliese immigrato in borgata romana, per far dispetto alla sua tribù, si porta a casa puttanona dal cuore di miele; gli altri cercano di avvelenarlo nella speranza di mettere le mani su un milione che lui ha ottenuto come indennizzo per un occhio perso. Farsa tragicomica antipopulista con ambizioni di libello satirico in cadenze crudelmente grottesche. Un Manfredi in gran forma carognesca e una colorata folla di caratteristi.

Ugly, Dirty and Bad (1976) on IMDb

Regia di David Bickerstaff. Un film Da vedere 2022 con Jamie de Courcey. Genere Docu-fiction2022durata 85 minuti. Uscita cinema lunedì 17 gennaio 2022 distribuito da Adler Entertainment. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,46 su 7 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Identificare un artista attraverso il suo lavoro più iconico è un privilegio riservato ai grandi autori. Chi è più riconoscibile e popolare di Van Gogh nella pittura? Un Leonardo, un Michelangelo, forse no: i girasoli dell’artista olandese di fine ottocento sono elementi ormai nell’immaginario e nel background storico e culturale di tantissimi, di generazioni e persone tra le più diverse. Il film di David Bickerstaff racconta in particolare l’attenzione che Vincent Van Gogh riponeva nella natura morta, nell’osservazione dei fiori, soprattutto quelli più semplici, quelli da campo, fruibili da tutti, e dall’esplorazione ampia dell’utilizzo di una palette di colori in continuo cambiamento.

Exhibition on Screen: Sunflowers (2021) on IMDb
Locandina italiana Loving Vincent

Regia di Dorota KobielaHugh Welchman. Un film Da vedere 2016 con Aidan TurnerHelen McCrorySaoirse RonanDouglas BoothJerome Flynn.Cast completo Titolo originale: Loving Vincent. Genere EventiAnimazione – Gran BretagnaPolonia2016, Uscita cinema lunedì 16ottobre 2017distribuito da Nexo Digital. – MYmonetro 3,40 su 9 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Quando il cinema incontra l’arte l’esito non è mai banale ed è sempre un arricchimento. Soprattutto se, come accade in Loving Vincent, ogni singolo fotogramma del film è realizzato a mano.

Dorota Kobiela, pittrice polacca, e il regista inglese Hugh Welchman, hanno intrapreso questa avventura sei anni fa per raccontare, attraverso uno stile da cinema noir, le ultime settimane di vita del pittore olandese trasferitosi ad Arles, in Francia, nel 1888.

Vincent Van Gogh, l’artista più noto al mondo, pioniere dell’arte contemporanea e personaggio tormentato, nel luglio 1890 si spara in un campo di grano nei pressi di Arles. Il giovane Armand Roulin, figlio del postino Roulin, unico amico di Van Gogh -, non convinto del suicidio dell’artista, ripercorre le sue ultime settimane di vita incontrando le persone che, anche nei momenti più drammatici, gli sono state vicine. 

Da Adeline, la padrona di casa del pittore, a pére Tanguy, fino al pescatore o il dottore Paul Gachet e la figlia tutti rigorosamente ritratti a olio, restituendo vita all’immediato e riconoscibile stile di Van Gogh. La casa gialla, il campo di grano e i fiori azzurri, la stanza con la sedia… realizzati con pennellate vivide, colori visionari e brillanti, e quel movimento fluido tipico del tocco “vangogghiano”, si alternano al bianco e nero delle parti narrative. 

Un film prodotto con tenace e minuzioso lavorìo in cui più di 100 artisti, con la tecnica del Painting Animation Work Station hanno animato un thriller interamente costituito da pittura che coinvolge totalmente lo spettatore.

Loving Vincent (2017) on IMDb

Regia di Robert Altman. Un film con George SegalElliott GouldGwen WellesAnn PrentissBert RemsenBarbara RuickCast completo Titolo originale: California Split. Genere Commedia – USA1974durata 108 minuti. – MYmonetro 3,25 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Due soggetti si incontrano in una sala da poker della California. Bevono. Diventano amici dopo essere stati congiuntamente aggrediti in un parcheggio. Non si conoscevano prima e continuano a non saperne molto l’uno dell’altro, ma sono consapevoli di ciò che c’è da sapere: sono due irrimediabili giocatori. Si tratta di Charlie Waters e Bill Denny. Due vite vissute alla giornata, prima del miracolo finale a Reno. Mr. Altman da vita a personaggi scanzonati, eccentrici e caricaturali. Ogni suo film, è totalmente autonomo dagli altri, senza un’ evidente continuità tra il prima e il dopo. Il cineasta ha sempre avuto una filmografia convulsa, forte anche dei grandi cambiamenti che stavano attraversando il panorama cinematografico hollywoodiano americano a partire dagli anni Sessanta fino alla metà del decennio successivo, dalla progressiva scomparsa dei generi che avevano fatto la fortuna di Hollywood all’esplosione della televisione. Non c’è genere che confini California Poker, né coerenza se non la propria. Non una stravagante e graffiante commedia sulla febbre del gioco, ma un viaggio in un incubo tutto americano o quasi, impressionante diagnosi psicologica e sociale, di straordinaria precisione.

California Split (1974) on IMDb
Locandina La donna del bandito

Un film di Nicholas Ray. Con Howard Da Silva, Jay C. Flippen, Cathy O’Donnell, Farley Granger Titolo originale They Live by Night. Poliziesco, Ratings: Kids+13, b/n durata 95′ min. – USA 1949. MYMONETRO La donna del bandito * * * - - valutazione media: 3,46 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Dal romanzo Thieves Like Us di Edward Anderson. Evaso dal carcere con due criminali e costretto a partecipare alle loro imprese, il giovane Bowie s’innamora di Keechie, nipote di uno dei due, e la sposa. Fuggono insieme, ma Bowie è ucciso dalla polizia. Nell’ultima scena, Keechie incinta legge una lettera del marito, si volta verso la cinepresa e dice: “I love you”. 1° film di Ray, prodotto da John Houseman per la RKO. Un noir di acceso romanticismo e di lirica tenerezza sullo sfondo di un mondo notturno, violento e ostile. Il regista trascura le scene d’azione per concentrarsi sulle figure dei due giovani “innocenti” e sulla loro estraneità all’ambiente. Rifatto da Altman con Gang (1974).

They Live by Night (1948) on IMDb

Regia di Ari Aster. Un film Da vedere 2018 con Toni ColletteGabriel ByrneAlex WolffMilly ShapiroAnn DowdMarilyn MillerCast completo Titolo originale: Hereditary. Genere Horror, – USA2018durata 126 minuti. Uscita cinema mercoledì 25 luglio 2018 distribuito da Lucky Red. – MYmonetro 3,41 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Ellen Graham muore insieme ai suoi misteri. Mentre la figlia Anne elabora il lutto di una complicata figura materna, nella casa dei Graham avvengono strani episodi, che sembrano presagire un epilogo tragico. Basta un movimento di macchina, lento e avvolgente, tra i sinistri diorami assemblati dalla protagonista Anne Graham per far capire a cosa andremo incontro con Hereditary. A un dramma angosciante sui traumi di una famiglia di rara disfunzionalità e insieme a un ambizioso debutto, che guarda ai maestri del passato per generare nuovi shock.

 Hereditary - Le radici del male
(2018) on IMDb
Carrie - Lo sguardo di Satana - E adesso parliamo di cinemaE adesso  parliamo di cinema

Un film di Brian De Palma. Con Amy Irving, Sissy Spacek, Piper Laurie, John Travolta, William Katt. Titolo originale Carrie. Drammatico, durata 98 min. – USA 1976. MYMONETRO Carrie – Lo sguardo di Satana * * * - - valutazione media: 3,41 su 26 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Carrie (Sissy Spacek) è una ragazza timida e complessata, oppressa dalla madre pazza e bigotta (Piper Laurie) e ridicolizzata dalle compagne più furbe. Carrie però scopre di avere dei misteriosi poteri telecinetici e li usa per cercare una terribile e sanguinosa vendetta dopo essere stata ridicolizzata una volta di troppo al ballo della scuola, davanti a tutti. Il tema è classico dell’horror ed è un tema prettamente catartico: la vendetta dell’offeso, più assaporata dallo spettatore quanto più l’offeso è stato maltrattato nella prima parte del film. 

Carrie (1976) on IMDb