Category: 3.25/3.49


Regia di Spike Lee. Un film Da vedere 1999 con Mira SorvinoJohn LeguizamoAdrien BrodyJennifer EspositoBen GazzaraJohn Turturro. Genere Drammatico – USA1999durata 141 minuti. – MYmonetro 2,66 su 12 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Estate 1977 a New York: la più torrida del secolo. Mentre nel Bronx un assassino periodico (lo psicotico David Berkowitz che si firma “il figlio di Sam”) fa le sue vittime con una calibro 44 tra donne sole o coppiette appartate, scatenando la paranoia del sospetto e della caccia all’uomo, la calura provoca un blackout che sferra un’ondata di saccheggi per mano di neri e portoricani poveri. È l’estate in cui nel baseball gli Yankees vinsero il campionato ed esplose la disco music. Su questa tela di fondo nella chiusa comunità italoamericana si svolgono le vicende di due giovani coppie, Vinny (il colombiano Leguizamo) e Dionna (Sorvino), Ritchie (Brody) e Ruby (Esposito). Scritto da Victor Colicchio e Michael Imperioli con il regista-produttore, è – come Fa’ la cosa giusta (1989) – un complesso e convulso film corale che ha per temi principali l’intolleranza, la paura aggressiva per i “diversi”, il ruolo dei media nel far lievitare panico e paranoia collettiva (con lo stesso S. Lee che si ritaglia ironicamente una piccola parte di telecronista), la mentalità cattolico-machista degli immigrati italiani. Gronda di sangue, vomito, lacrime, sesso, violenza. E di musica: Talking Heads, Who e quella originale di Terence Blanchard che condiziona il montaggio sincopato e contratto (di Barry Alexander Brown). Nella fotografia di Ellen Kuras s’impastano bene frequenti ricorsi al video. Qualche noia con la censura USA, con la distribuzione che ha chiesto la riduzione e con la comunità italoamericana di New York.

 Summer of Sam - Panico a New York
(1999) on IMDb

Regia di Gregory Hoblit. Un film Da vedere 2007 con Anthony HopkinsRyan GoslingDavid StrathairnRosamund PikeEmbeth DavidtzCast completo Titolo originale: Fracture. Genere Thriller, – USA2007durata 113 minuti. Uscita cinema venerdì 2 novembre 2007 distribuito da Eagle Pictures. – MYmonetro 3,44 su 8 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Non è un giallo perché si sa subito chi è il colpevole. Non è un thriller perché manca di azione. È soltanto in parte un dramma giudiziario sebbene la soluzione sia squisitamente legale. Che cosa è allora? Una battaglia di parole e di sguardi tra due maschi – l’autore di un (tentato) uxoricidio e un procuratore distrettuale che rappresenta l’accusa. È un film che fa aspettare anche se lo spettatore un po’ sveglio indovina presto il finale. Quel che conta in un buon criminal film è l’itinerario per raggiungerlo. Scritto e ben dialogato da Daniel Pyne e Glenn Gers, ha soltanto una palese smagliatura, ricucita col filo bianco, nel detective che arriva nella villa del delitto: è lui l’amante della vittima che raccoglie la confessione del colpevole. È improbabile che abbia avuto per mesi un’appassionata relazione con una signora sposata ignorandone nome e indirizzo. E come faceva Crawford a sapere che sarebbe intervenuto proprio lui? Il vero protagonista non è un Hopkins già visto, ma Gosling, giovane attore emergente alle prese con un personaggio complesso. Come il solito, Hoblit dirige con una elegante sicurezza che tracima qua e là nel calligrafico sullo sfondo di una Los Angeles altoborghese.

Fracture (2007) on IMDb
Locandina Zeder

Un film di Pupi Avati. Con Cesare BarbettiGabriele LaviaAnne CanovasMarcello Tusco.  Horrordurata 100 min. – Italia 1983. – VM 14 – MYMONETRO Zeder * * * - -valutazione media: 3,25 su 21 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Una leggenda sostiene che esistono alcuni posti con particolarità geologiche che permettono di non morire. Uno studente con velleità di romanziere crede di identificare uno di questi luoghi in una località vicino a Ravenna. Qui trova un prete spretato che è sopravvissuto sì, ma sotto forma di vampiro.

Revenge of the Dead (1983) on IMDb
Rivelazioni - Sesso è potere - Film (1994)

Regia di Barry Levinson. Un film con Demi MooreDonald SutherlandMichael DouglasDylan BakerDonal LogueWayne DuvallCast completo Titolo originale: Disclosure. Genere Drammatico, – USA1994durata 128 minuti. Uscita cinema venerdì 27 gennaio 1995 distribuito da Warner Bros Italia. – MYmonetro 2,32 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Tom Sanders è un alto dirigente di una azienda elettronica. Quando si prospetta una sua promozione viene scavalcato da una donna, Meredith Johson, che è stata una sua vecchia fiamma. La donna lo attira nel suo ufficio e tenta di sedurlo. Sanders sembra cedere, ma poi respinge quello che è un vero e proprio assalto alla baionetta. La donna giura vendetta. A sorpresa lo accusa di averla violentata. Sanders è messo in minoranza e si affida a un avvocato. Una registrazione scagiona l’uomo, ma Sanders scopre che nulla era casuale in quel tentativo di seduzione da parte di Meredith… Tratto da un abile romanzo del prolifico Michael Crichton, il film di Levinson non delude le aspettative di chi ha il solo scopo di abbandonarsi al piacere di assistere a un plot stimolamte, eseguito con abilità.

Disclosure (1994) on IMDb
Risultati immagini per La Notte dell'Agguato

Un film di Robert Mulligan. Con Gregory Peck, Robert Forster, Eva Marie Saint Titolo originale The stalking moon. Western, durata 109′ min. – USA 1969. MYMONETRO La notte dell’agguato * * * - - valutazione media: 3,25 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Lotta tra un cowboy e un Apache per una bella squaw bianca. Dal romanzo The Stalking Moon di Theodore V. Olsen, un western che, dopo una partenza volutamente lenta, decolla. “I suoi eroi sono ancora una volta stranieri in un mondo ostile, solitari di fronte a una natura selvaggia… un racconto segreto, pudico, temperato da un humour sempre presente e discreto” (M. Ciment).

The Stalking Moon (1968) on IMDb
Locandina italiana Il mondo dei robot

Un film di Michael Crichton. Con James Brolin, Yul Brynner, Richard Benjamin, Victoria Shaw, Norman Bartold.Titolo originale Westworld. Fantascienza, durata 88 min. – USA 1973.MYMONETRO Il mondo dei robot * * * - - valutazione media: 3,27 su 17 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Se vi piacciono le vacanze all’insegna dell’imprevisto e delle forti emozioni, provate a trascorrere un fine settimana a Delos… Delos è un grande complesso turistico che fa leva sulla più avanzata tecnologia per invogliare i visitatori a calarsi in eccitanti avventure progettate in ambienti che ricreano alla perfezione scorci dell’antica Roma, del Medioevo e del Far West. Ogni sezione di Delos è resa realisticamente vera dalla presenza di robot-umanoidi programmati in modo tale da rendere l’ospite protagonista di una situazione-tipo. I robot non reagiranno mai a quanto si farà loro e l’ospite potrà convincersi per la durata di un weekend di essere un eroe di altri tempi… almeno questo garantisce la pubblicità. Due amici, Peter Martin e John Blane, decidono di trascorrere una vacanza nel Far West di Delos e dapprincipio, indossati vestiti e cinturoni da cowboy, si divertono molto a sfidare a duello il robot che impersona il pistolero. Le cose cambiano quando alcune macchine sfuggono al controllo dei tecnici. I circuiti impazziscono e gli automi non muoiono più come dovrebbero fare, anzi, cominciano ad uccidere i turisti: gladiatori, cavalieri e pistoleri meccanici si trasformano in spietati assassini. Blane è uno degli ospiti che perdono la vita. Il suo amico Martin per sopravvivere deve ingaggiare una lotta mortale contro il pistolero che implacabilmente continua a braccarlo.
Il film è dominato dalla presenza magnetica di Yul Brynner, perfetto nella parte dell’inarrestabile pistolero-robot. Sguardo glaciale, camminata minacciosa e solenne, conferiscono al personaggio un’aria di fredda determinazione e danno allo spettatore la convinzione di vedere sullo schermo il gemello cattivo di Chris dei Magnifici sette.Il successo del film giustifica il sequel Futureworld – 2000 anni nel futuro.

Westworld (1973) on IMDb

Regia di Robert Schwentke. Un film Da vedere 2017 con Max HubacherMilan PeschelFrederick LauBernd HölscherWaldemar KobusCast completo Titolo originale: Der Hauptmann. Genere DrammaticoGuerraStorico – GermaniaPoloniaPortogalloFrancia2017durata 118 minuti. – MYmonetro 3,27 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un soldato in fuga. Diciannove anni, tanta inesperienza, altrettanta paura, più un’innata voglia di sopravvivere. Scappa da una squadra nazista che lo rincorre a colpi di fucile. Siamo nella Germania del 1945, la guerra sta per finire, ma lui non lo sa. Quando trova un’uniforme nazista da indossare nulla sarà più come prima e lui sarà il primo a comportarsi come i suoi stessi persecutori.

 Der Hauptmann
(2017) on IMDb
Locandina Todo modo

Regia di Elio Petri. Un film con Gian Maria VolontéFranco CittiMichel PiccoliMarcello MastroianniMariangela MelatoCast completo Genere Drammatico – Italia1976durata 130 minuti. Uscita cinema lunedì 13 aprile 2015Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro3,30 su 17 recensioni tra criticapubblico e dizionari.


Mentre nel Paese dilaga un’epidemia che causa numerose vittime nella casa per esercizi spirituali Zafer retta da gesuiti si radunano uomini politici, affaristi, banchieri tutti legati al partito dominante la Democrazia Cristiana. A condurre gli esercizi che dovrebbero far meditare gli intervenuti sui peccati commessi a causa di una distorta concezione dell’attività politica è Don Gaetano e al centro delle attenzioni di molti si trova il Presidente. Ben presto però la morte inizia a seminare la paura tra i convenuti e non si tratta delle conseguenze dell’epidemia ma di omicidi.
Al termine dei titoli di coda del film si legge “Gli avvenimenti e i personaggi di questo film sono immaginari. Ogni riferimento alla realtà è da ritenersi puramente casuale”. Raramente una dichiarazione simile è stata così lontana dalla verità dei fatti e dalla volontà stessa del regista e degli attori. Come lo stesso Petri ricordava: “Quando girammo Todo modo, Volonté divenne evanescente, camminava come se fosse sulle nuvole, parlava a bassa voce, non ti guardava negli occhi, tutto preso com’era dal personaggio di Moro. Il suo fu uno sforzo di concentrazione eccezionalmente intenso. (…) Per quel personaggio, Volonté e io ci servimmo molto della moviola. Avevamo radunato molti pezzi di repertorio su Moro”. Nel momento in cui il film esce (30 aprile 1976) Aldo Moro è Presidente del Consiglio e il film suscita un’infinità di polemiche (cosa che peraltro era il suo fine) tanto da portare al sequestro nel giro di un mese. Meno di due anni dopo, il 16 marzo del 1978, Moro veniva rapito dalle BR per essere poi ucciso. Ciò decretava la definitiva scomparsa del film. Il quale non ha ovviamente alcuna responsabilità nell’accadimento dei fatti successivi perché Petri, adattando liberamente il romanzo omonimo di Sciascia, esaspera i piani conducendoli progressivamente su un livello grottesco finalizzato alla denuncia di un sistema politico in cui la corruzione dilaga e che vede ormai prossimo alla fine.
Sarà, su questo versante, uno sguardo anticipatorio di quanto accadrà nel 1992 con Mani Pulite ma qui la forza sta nella messa in scena a cui offrono un determinante contributo non solo gli attori ma anche la scenografia cupa e simbolicamente efficace di Dante Ferretti e la musica di Ennio Morricone. Marcello Mastroianni nei panni del gesuita dalla doppia anima sferza gli astanti e, al contempo, li blandisce nel segreto. I gesuiti, costituendo uno degli ordini più strutturati della Chiesa, sono finiti più di una volta nel mirino del cinema anche se poi nella realtà hanno dato origine a personalità come Pedro Arrupe, Carlo Maria Martini e Jorge Mario Bergoglio di cui non si può negare la matrice progressista.
E’ pero Gian Maria Volonté a reggere sulle sue spalle il peso di un “j’accuse” a un’intera classe politica attraverso la rappresentazione di un personaggio-simbolo di coloro che fanno della mediazione lo strumento di mantenimento di un potere che ha alla propria base la corruzione. Sarà lo stesso Volonté a tornare ad indossare i panni dell’uomo politico in Il caso Moro di Giuseppe Ferrara nel 1986 e lì la lettura sarà diversa perché il Moro sequestrato e ucciso dalle BR, con quanto scrive nelle sue lettere, non sarà più l’accusato ma l’accusatore del Sistema.

Todo modo (1976) on IMDb

Regia di Tran Anh Hung. Un film con Tran Nu Yên-KhêLu Man SanTruong Thi LocNguyen Anh Hoa. Titolo originale: L’odeur de la papaye verte. Genere Drammatico, – Vietnam1993durata 100 minuti. Uscita cinema lunedì 15 agosto 1994 distribuito da Sony Pictures Italia. – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nel 1951 una bambina povera di campagna a dieci anni va a servizio in città in una famiglia dove impara a tenere la casa. A vent’anni, diventata bellissima, va a lavorare in casa di un amico della famiglia che lascia la fidanzata per lei. Scritto e diretto da un vietnamita cresciuto in Francia, benché di produzione francese e girato a Parigi, è un film vietnamita tenero e squisito che ha per tema centrale la condizione e il lavoro femminili. Profondamente orientale nel linguaggio e nelle immagini, nell’attenzione ai gesti e ai riti domestici, negli indugi incantati sui microavvenimenti della natura. Premiato a Cannes con la Caméra d’or per l’opera prima. Titolo vietnamita: Mui du du xanh .

 Il profumo della papaya verde
(1993) on IMDb

Regia di Jacques Audiard. Un film Da vedere 2005 con Romain DurisAure AtikaEmmanuelle DevosNiels ArestrupJonathan ZaccaïCast completo Titolo originale: De battre mon coeur s’est arreté. Genere Drammatico, – Francia2005durata 107 minuti. Uscita cinema venerdì 11 novembre 2005 distribuito da Bim Distribuzione. – MYmonetro 3,43 su 9 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

A 28 anni Thomas si occupa di compravendite immobiliari, il mestiere del padre, e lo fa senza scrupoli, ora provocando sfratti in modi dolosi, ora eseguendoli con la violenza ai danni di immigrati e altra povera gente. Un’occasione fortuita lo spinge a sperare di diventare un professionista del pianoforte che sua madre, pianista di talento, gli aveva insegnato. Assume un’insegnante cinese che, però, non parla francese. 4° film, e il più ambizioso, di Audiard che l’ha scritto con Tonino Benacquista, ispirandosi a Rapsodia per un killer ( Fingers , 1978), con Harvey Keitel. Il solito dramma psicologico alla francese? Qualcosa di più e di diverso. È il ritratto di un giovane uomo diviso in due da una serie di conflitti: padre/madre, due mondi, due scelte di vita, due Parigi. La stessa violenza – le stesse dita – con cui svolge lo sporco lavoro al soldo degli speculatori edilizi la impiega nel cercare di redimersi con il pianoforte, con l’arte. La cinepresa di Audiard bracca lui e gli altri personaggi (memorabile il padre di Arestrup), sottolineandone i gesti, i particolari, le sfumature.

The Beat That My Heart Skipped (2005) on IMDb

Un film di John Huston. Con Richard Harris, Stephen Boyd, George C. Scott, Peter O’Toole, Franco Nero. Storico, durata 174′ min. – Italia 1966. MYMONETRO La Bibbia * * * - - valutazione media: 3,48 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Prodotto da Dino De Laurentiis, diviso in 2 parti, racconta i primi 22 capitoli del Genesi. La parte introduttiva della Creazione è affidata alle immagini del fotografo Ernst Haas. Colosso mitico-religioso hollywoodiano in salsa italiana con alcune sequenze di alta suggestione spettacolare (l’arca di Noè, la torre di Babele). Non è difficile per i fan di Huston individuarvi le costanti tematiche e stilistiche dell’agnostico regista americano; agli altri basta lo spettacolo. “… le autorità ecclesiastiche hanno così paura delle controversie dogmatiche che preferiscono vedere un ateo che filma il Genesi piuttosto che affidarlo a un cattolico. Sono persuaso che se non avessero trovato un ateo si sarebbero accontentati di un ebreo” (J. Huston). Tra gli interpreti spicca la coppia Scott-Gardner. Uno degli sceneggiatori è il raffinato Christopher Fry.

The Bible: In the Beginning... (1966) on IMDb
Locandina Scoop

Un film di Woody Allen. Con Scarlett Johansson, Woody Allen, Ian McShane, Hugh Jackman, Romola Garai. Commedia, Ratings: Kids+13, durata 96 min. – Gran Bretagna, USA 2006. uscita venerdì 6 ottobre 2006. MYMONETRO Scoop * * * - - valutazione media: 3,28 su 85 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Sondra (Scarlett Johansson) è una giornalista in erba che riceve dal fantasma di un famoso reporter, appena morto, alcune informazioni su un serial killer ancora in libertà. Sebbene grazie a circostanze ben poco credibili, Sondra ha in mano l’occasione della sua vita. E insieme al mago da avanspettacolo Sid Waterman inizia a seguire le tracce del presunto assassino, l’aristocratico e affascinante Peter Lyman.
Woody Allen, dopo Match Point, gira ancora una volta a Londra, e si mette in gioco in prima persona, interpretando la figura di un improbabile mago dai trucchi da strapazzo.
La sua presenza è sempre ben accolta dal pubblico perché garantisce una dose di battute (almeno tre indimenticabili) che danno colore e vita a un film semplice, a una commedia-thriller dai risvolti prevedibili, con il piacere di vedere gli attori immersi alla perfezione nei ruoli. La sua nuova musa Scarlett Johansson è coccolata da Allen a tal punto da farla apparire in quasi tutte le sequenze del film. La sua è ancora una volta un’interpretazione corretta, nei dettagli e nell’insieme. Poi viene Hugh Jackman che, abituato a ruoli fantasy, si trova comunque a suo agio nei panni del Lord inglese, con un sorriso accennato che stenderebbe ogni donna. E infine Woody stesso, in equilibrio fra magia e santità, che si mette in gioco e si diverte ancora a irridersi, a scherzare con la morte, a ironizzare su ebraismo e “Union Jack”, consapevole del fatto che Scoop è un giocattolino che non ha niente della perfezione di Match Point, e proprio per questo ha un finale tradizionale. Certo che, con le parole, Woody Allen le magie le fa veramente.

Scoop (2006) on IMDb

Un film di John Huston. Con Jeff Bridges, Stacy Keach, Susan Tyrrell Titolo originale Fat City. Drammatico, durata 100′ min. – USA 1972. MYMONETRO Città amara – Fat City * * * - - valutazione media: 3,38 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Dal romanzo di Leonard Gardner: a Stockton, squallida _ e inventata _ cittadina della California, Keach, anziano pugile al tramonto, incontra il simpatico 18enne Bridges, principiante sul ring, e lo raccomanda al suo manager Colasanto che nel ragazzo intravede un talento, ma si sbaglia. È qualcosa di più e di meglio che un ottimo film sulla boxe (sulla faccia in ombra del pianeta del pugilato, quella dei proletari dei guantoni): è una diagnosi lucida e sconsolata (senza romantici vagheggiamenti sul tema del fallimento) sui risvolti desolati e amari dell’America opulenta. Profonda compassione e tenerezza per i personaggi. Asciutto e denso come un buon Hemingway. Fat City (città grassa) è locuzione gergale (boxe, jazz) per dire paradiso in terra, dunque inaccessibile.

Fat City (1972) on IMDb
Locandina Tepepa

Un film di Giulio Petroni. Con John Steiner, Tomas Milian, José Torres, Orson Welles.Western, durata 136 min. – Italia 1969. MYMONETRO Tepepa * * * - - valutazione media: 3,33 su 7recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Nel Messico dei primi del Novecento, un medico inglese ricerca il bandito Tepepa che ha violentato la sua fidanzata, figlia di un ricco ranchero, che in seguito si è suicidata. Quando lo raggiunge scopre che costui è in realtà un contadino rivoluzionario, spinto a compiere degli eccessi dalle prepotenze dei ricchi e dei militari ma, ciononostante, lo uccide. Sarà eliminato a sua volta da un bambino il cui padre, un traditore, era stato assassinato proprio da Tepepa.

Tepepa (1969) on IMDb

Regia di Tomás Gutiérrez Alea. Un film Da vedere 1966 con Salvador WoodSilvia PlanasManuel EstanilloGaspar De SantelicesTania Alvarado. Titolo originale: La muerte de un burocrata. Genere Commedia 1966durata 89 minuti.

Morto in un incidente di lavoro, un operaio modello è seppellito con la sua tessera sindacale come segno di solidarietà eterna. Per ottenere la pensione, però, la vedova deve esibire la tessera… Il 4° film di Gutiérrez Alea, scritto con Alfredo Del Cuento e Ramón F. Suàrez, è una macabra commedia satirica che vanta un’ammirevole leggerezza di tocco, evidenti e intelligenti omaggi e debiti con la comicità del muto e un buñueliano senso dell’assurdo. È dedicato “a Luis Buñuel, Oliver Hardy, Stan Laurel, Ingmar Bergman, Harold Lloyd, Akira Kurosawa, Orson Welles, Juan Carlos Tabío, Elia Kazan, Jean Vigo, Marilyn Monroe e a tutti coloro che, in un modo o nell’altro, hanno fatto parte dell’industria del cinema dai tempi di Lumière.”

 La morte di un burocrate
(1966) on IMDb

Regia di Jasmila Zbanic. Un film Da vedere 2010 con Zrinka CvitesicLeon LucevErmin BravoMirjana KaranovicMarija KohnCast completo Titolo originale: Na putu. Genere Drammatico, – Bosnia-HerzegovinaAustriaGermaniaCroazia2010durata 100 minuti. Uscita cinema venerdì 27 gennaio 2012 distribuito da Fandango. – MYmonetro 3,25 su 8 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Da due anni innamorati e amanti, Luna e Amar vivono a Sarajevo, capitale della Bosnia-Erzegovina. Uscita da una famiglia laica di ex comunisti, Luna è una donna istintiva, energica e appassionata che, dopo diversi vani tentativi, si rassegna a una fecondazione assistita. Il croato Amar, ex soldato alcolista, perde il lavoro per un grave errore, ma è assunto come docente d’informatica in una comune sul lago di Jablanica, fondata da una setta di musulmani ortodossi salafiti. Quando Luna gli fa visita, lo trova profondamente cambiato: ha smesso di bere, ha risolto i problemi psichici di ex combattente, ma è diventato un fanatico dogmatico. Coprodotto, scritto e diretto dalla 81 bani&3 , è il suo 2° film dopo Il segreto di Esma (Orso d’oro 2006). Pur toccando molti temi etici e religiosi, politici e storici, ha il merito di incanalarli nei personaggi. Il cast degli interpreti è formato da bosniaci, croati, serbi e sloveni. Quasi tutti, compreso l’ottimo Lu&9 ev/Amar, lavorano anche in teatro e in TV, ma è la bella Cviteši&3 /Luna che dà al film l’anima e la luce. Na putu (in inglese On the Path ) vuol dire in bosniaco “essere in cammino verso una meta”, ma indica anche una donna incinta: il figlio è in cammino verso la nascita. Distribuito da Domenico Procacci (Fandango). Dovrebbe circolare nelle scuole medie superiori per far capire la natura e la complessità dell’Islam. Girato in digitale.

Na putu (2010) on IMDb

Regia di Spike Lee. Un film Da vedere 1998 con Denzel WashingtonRay AllenMilla JovovichRosario DawsonHill HarperCast completo Genere Drammatico, – USA1998durata 134 minuti. Uscita cinema venerdì 4 settembre 1998 distribuito da 20th Century Fox Italia. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,32 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Con la promessa di uno sconto di pena Jake (Washington), condannato a vent’anni per uxoricidio involontario, ottiene sette giorni di libertà vigilata per tornare a Coney Island e convincere il figlio diciottenne Jesus (Allen), famoso e conteso giocatore di pallacanestro delle scuole superiori, ad accettare una borsa di studio della Big State University, cara al cuore del governatore dello Stato. Compito difficile: il figlio lo odia. Con questo suo film (n. 11) didattico, manicheo e predicatorio Lee conferma la sua vocazione di “fulminante moralista del mondo nero, antitradizionale predicatore della cultura sociale afroamericana contrapposta alla Gomorra dei costumi bianchi” (R. Menarini). Il basket è uno sport che si presta bene a essere filmato per molte ragioni, ma qui diventa un veicolo di comunicazione (quasi un codice simbolico-espressivo nel rapporto tra padre e figlio), metafora esistenziale, strumento di critica sociale. Nessuno aveva mai analizzato con lucidità altrettanto caustica un mondo e un sistema dominati dall’industria, dal potere, dal denaro, dalla politica dei bianchi, dai trafficoni italoamericani, dagli agenti mafiosi, dagli sfruttatori del circo mediatico.

 He Got Game
(1998) on IMDb
Risultato immagini per I quattro 4 dell'Ave Maria

Un film di Giuseppe Colizzi. Con Eli Wallach, Bud Spencer, Terence Hill, Livio Lorenzon, Brock Peters.Western, durata 132 min. – Italia 1968. MYMONETRO I quattro dell’Ave Maria * * * - -valutazione media: 3,42 su 16 recensioni di critica, pubblico e dizionari

Un detenuto appena scarcerato deruba due pistoleri e spende in brevissimo tempo tutto quanto. Viene acciuffato dalla coppia quando sta per uccidere l’uomo che lo ha mandato in galera e si salva proponendo un grosso guadagno in una bisca.

Ace High (1968) on IMDb
Locandina italiana La zona morta

Un film di David Cronenberg. Con Christopher Walken, Brooke Adams, Martin Sheen, Herbert Lom, Tom Skerritt.Titolo originale The Dead Zone. Drammatico, durata 103 min. – Canada, USA1983. MYMONETRO La zona morta * * * - - valutazione media: 3,25 su 20 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Dopo cinque anni in coma per un incidente, Johnny Smith, prof. di letteratura, scopre di avere poteri medianici che gli permettono di “vedere” il passato e il futuro delle persone con cui entra in contatto fisico. È un ‘dono’ che gli succhia a poco a poco la vita e dal quale cerca di fuggire, specialmente quando diventa celebre perché salva vite altrui o individua un assassino periodico. In modo diverso dal romanzo (1979) di Stephen King, da cui è liberamente tratto con la sceneggiatura di Jeffrey Boam, la “zona morta” è quel tanto di imprecisione che esiste nelle sue visioni del futuro (applicazione letteraria del principio di indeterminazione del fisico tedesco Werner Heisenberg, premio Nobel 1932) e che gli dà la possibilità di cambiarlo. Come il tragico epilogo conferma. Pur girato in esterni canadesi, è il 1° film hollywoodiano di Cronenberg (onore a Dino De Laurentiis che l’ha prodotto) e, tolto Shining , il migliore tra i tanti desunti dalla narrativa di King. È il più conciso, compatto e “classico” del geniale regista canadese a livello narrativo anche se meno originale di altri per la tematica. Memorabile interpretazione del 40enne Walken che rende con dolente intensità l’infelicità del protagonista.

The Dead Zone (1983) on IMDb

Regia di Sion Sono. Un film Da vedere 2012 con Isao NatsuyagiNaoko OhtaniJun MurakamiMegumi KagurazakaHikari KajiwaraCast completo Titolo originale: Kibô no kuni. Genere Drammatico – Giappone2012durata 133 minuti. – MYmonetro 3,48 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nella fittizia Nagashima (misto di Nagasaki e Hiroshima) tutto scorre tranquillo fino al giorno in cui un terremoto e il conseguente tsunami gettano scompiglio, danneggiando irreparabilmente una centrale nucleare. La vita della famiglia Ono non potrà più essere la stessa e porterà il patriarca Yasuhiko a farsi carico di scelte dolorose.
Come Noriko’s Dinner Table era figlio bastardo di Suicide Club, prosecuzione di un assunto contenutistico totalmente divergente per punto di vista e conclusioni, così The Land of Hope riparte da Himizu e dal disastro di Fukushima per andare molto oltre. Dove Himizu faceva suo il disastro, proiettandolo sui mali di un Giappone dilaniato negli animi ma sostanzialmente aderendo allo stilema abituale di Sono Sion, The Land of Hope adotta un registro insolitamente elegiaco: lo stile eversivo dell’autore è lasciato da parte, in favore di un sentito omaggio alla tradizione nipponica.

 Kibô no kuni
(2012) on IMDb