Category: 3.25/3.49


Regia di Denis Villeneuve. Un film Da vedere 2017 con Ryan GoslingHarrison FordAna de ArmasSylvia HoeksRobin WrightDave Bautista.Cast completo Titolo originale: Blade Runner 2049. Genere Fantascienza – USA2017durata 152 minuti. Uscita cinema giovedì 5 ottobre 2017distribuito da Warner Bros Italia. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,27 su 135 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

L’agente K è un blade runner della polizia di Los Angeles, nell’anno 2049. Sono passati trent’anni da quando Deckart faceva il suo lavoro. I replicanti della Tyrell sono stati messi fuori legge, ma poi è arrivato Niander Wallace e ha convinto il mondo con nuovi “lavori in pelle”: perfetti, senza limiti di longevità e soprattutto obbedienti. K è sulle tracce di un vecchio Nexus quando scopre qualcosa che potrebbe cambiare tutte le conoscenze finora acquisite sui replicanti, e dunque cambiare il mondo. Per esserne certo, però, dovrà andare fino in fondo. Come in ogni noir che si rispetti dovrà, ad un certo punto, consegnare pistola e distintivo e fare i conti da solo con il proprio passato.Ed è certamente sul piano visivo, e delle scelte operate in questo senso, che il film di Villeneuve trova la propria originalità costitutiva: quella di un ibrido tra blockbuster e film personale, specie nella gestione del tempo, che il canadese sottrae alle logiche di mercato e fa proprio nel bene e nel male, lungaggini comprese.
Il disordine e la spazzatura della L.A. Del 2019 sono un ricordo lontano: ora tutto è ordine, K stesso, come gli ricorda il suo capo, è pagato per mantenere l’ordine. Ma non è facile assolvere questo compito quando i ricordi d’infanzia si mescolano agli interrogativi metafisici, proprio come in “Fuoco pallido”, il romanzo di Nabokov che torna a più riprese. Non è facile quando, come nell’archetipo di ogni detection contemporanea, la tragedia di Edipo, cacciatore e cacciato sono la stessa persona. Dice tante cose, il film di Villeneuve, forse troppe, d’altronde fa parte di un processo di espansione, di creazione di un universo Blade Runner. E di certo non le dice sempre nel migliore dei modi: non ha l’asciuttezza dell’originale, stordisce di spiegazioni, arriva persino in ritardo sulle intuizioni dello spettatore, ma la forza interna del racconto, la materia di cui è fatto, è così potente che trascina oltre, come una corrente.

Blade Runner 2049 (2017) on IMDb
Risultati immagini per Da morire

Un film di Gus Van Sant. Con Matt DillonNicole KidmanIlleana DouglasJoaquin PhoenixCasey Affleck.  Titolo originale To Die forCommediaRatings: Kids+16, durata 110 min. – USA 1995MYMONETRO Da morire * * * - - valutazione media: 3,36 su 11 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Suzanne Stone è una bionda e bella ragazza di Little Hope con un sogno nel cassetto: sfondare in televisione. Sposatasi all’adorante Larry Maretto, figlio di un ristoratore italo-americano in odore di mafia, si risolve a farlo fuori nel momento in cui l’uomo avanza la richiesta di un figlio e di una vita borghese e provinciale, inconcepibile ostacolo sulla strada di Suzanne per il successo. Sfruttando il suo potere di seduzione su tre adolescenti complessati, la Barbie killer mette a segno il suo colpo, ma non tutto va secondo i piani.

To Die For (1995) on IMDb
Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è download.png

Un film di Dino Risi. Con Giancarlo Giannini, Duilio Del Prete, Paola Borboni, Laura Antonelli, Pippo Starnazza. Commedia, durata 120 min. – Italia 1973. MYMONETRO Sessomatto * * * - - valutazione media: 3,38 su 13 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Sono nove episodi che hanno come protagonista il sesso nelle sue manifestazioni “eccezionali”.

How Funny Can Sex Be? (1973) on IMDb
Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è download.png

 

Locandina I fiumi di porpora

Un film di Mathieu Kassovitz. Con Dominique SandaJean RenoJean-Pierre CasselNadia FarèsVincent Cassel. continua» Titolo originale Les rivières pourpresDrammaticodurata 106 min. – Francia 2000MYMONETRO I fiumi di porpora. valutazione media: 3,17 su 21 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

L’atteso film di Kassovitz, che sin dai trailers prometteva suspence ed emozioni, supera brillantemente le aspettative. Almeno per quanto riguarda la prima parte, che scorre sullo schermo con ritmo perfetto. Un omicidio efferato sconvolge gli abitanti di un paesino di montagna vicino a Grenoble. La scoperta di altre uccisioni fa pensare ad un serial killer, ma forse è soltanto una falsa pista. A capo delle indagini, troviamo il valoroso cavaliere Jean Reno, eroe solitario. Nel frattempo un giovane poliziotto alla ricerca di un teppistello si troverà successivamente a collaborare col maestro. L’incontro tra i due e la conseguente risoluzione del caso costituiscono, nella seconda parte del film, i momenti meno riusciti. Non soltanto per l’ovvietà di certe battute, quanto piuttosto per la prevedibilità del finale. Rimaniamo in ogni caso affascinati dal tocco sicuro di una regia capace di costruire un thriller made in France.

The Crimson Rivers (2000) on IMDb
Risultato immagini per Gone Baby gone

Un film di Ben Affleck. Con Casey Affleck, Michelle Monaghan, Morgan Freeman, Ed Harris, John Ashton. Drammatico, durata 114 min. – USA 2007. – Buena Vista uscita venerdì 4 aprile 2008. MYMONETRO Gone Baby Gone * * * - - valutazione media: 3,46 su 86 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Patrick Kenzie è un bostoniano da sempre e questo gli ha consetito di conoscere così tante persone da fargli decidere di divenire detective privato. Nella professione è aiutato dalla sua compagna Angie Gennaro. Un giorno i due giovani investigatori si vedono contattare perché coadiuvino la polizia nelle ricerche di Amanda, una bambina di quattro anni scomparsa recentemente. Non è però la poco affidabile e tossicodipendente madre Helene a cercarli ma gli zii della bambina. Nonostante la contrarietà del capo della polizia locale Jack Doyle i due si mettono all’opera coadiuvati da due poliziotti che Doyle assegna loro come aiutanti. L’indagine non è facile anche perché finirà con il mettere in gioco delle complesse scelte morali.
Ben Affleck, al suo debutto dietro la macchina da presa fa subito centro con un film di genere che va oltre il genere per affrontare delicati temi legati al rapporto tra adulti e bambini. L’unica pecca del film è il titolo che, somigliando a quello di una canzone che potrebbe essere dei Bee Gees così come dei Platters, rischia di avere un contenuto diverso da quello che invece possiede. D’altronde si tratta del titolo originale di un romanzo scritto da Dennis Lehane che è (oltre che l’autore di quattro storie che hanno al centro Patrick e Angie) colui che ha scritto “Mystic River”. Scusate se è poco. Si potrebbe dire che con un autore così alle spalle chiunque avrebbe potuto ottenere un buon risultato ma, purtroppo, diverse esperienze di trasposizioni non riuscite non confortano questa valutazione. Così, lo ripetiamo, onore a Ben Affleck che si è per di più assunto l’onere di offrire un ruolo importante al meno noto fratello Casey affiancandogli dei comprimari come Morgan Freeman ed Ed Harris che possono mettere in difficoltà anche attori molto più rodati di lui.
Invece Casey Affleck e Michelle Monaghan offrono il ritratto di una coppia capace di uscire dagli stereotipi di genere e capace di attraversare una città rivisitata non da troppo tempo sotto l’ottica del malaffare (The Departed) mostrando la complessità del male che si insinua non nei grandi traffici ma davvero sotto lo zerbino della porta accanto.
La stessa inflessione di Affleck nell’originale risulta un misto di determinazione e timidezza, offrendo al personaggio uno spessore insolito. Perché, se è vero che ancora una volta un romanzo di Lehane torna a scavare nell’intimo delle coscienze cercando di leggere il talvolta inestricabile groviglio tra torti e ragioni, a portarlo sullo schermo è un regista che sa scegliere gli attori. Lo si vede, al di là dei nomi citati, nell’interpretazione offerta da Amy Ryan nel ruolo della madre della bambina. Le sue dichiarazioni dinanzi alle telecamere dopo la sparizione della figlia mettono in luce, con una naturalezza difficile da raggiungere al cinema, la profonda povertà materiale e morale della donna mista alla sua ignoranza. In quel momento sembra di assistere a uno dei nostri telegiornali infarciti fino all’inverosimile di cronaca nera e dei suoi attori. Quelli, purtroppo, veri.

Gone Baby Gone (2007) on IMDb
Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è download.png

Un film di Anthony Mann. Con Tony Curtis, Shelley Winters, Rock Hudson, James Stewart, Dan Duryea. Western, b/n durata 92′ min. – USA 1950. – Universal Pictures MYMONETRO Winchester ’73 * * * - - valutazione media: 3,25 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

A Dodge City nel 1873 il cowboy Lin McAdam vince in una gara di tiro un fucile Winchester, ultimo modello, che gli viene rubato dall’assassino di suo padre. Molte peripezie per riaverlo mentre la preziosa arma passa di mano in mano. Uno dei 3 western che Mann diresse nel 1950 e il 1° dei 5 con Stewart: anche grazie a lui il genere entra nella sua maturità. Di impeccabile costruzione narrativa, il film ha una forza suggestiva sul piano visivo e i suoi personaggi sono già ben approfonditi anche se non come nei western successivi. Da notare Rock Hudson (come pellerossa) e Tony Curtis in piccole parti. Rifatto per la TV nel 1967.

Winchester '73 (1950) on IMDb

Regia di Sylvain Estibal. Un film Da vedere 2011 con Sasson GabaiBaya BelalMyriam TekaïaGassan AbbasKhalifa NatourCast completo Titolo originale: Le cochon de Gaza. Genere Commedia, – FranciaGermaniaBelgio2011durata 98 minuti. Uscita cinema giovedì 19 giugno 2014 distribuito da Parthénos. – MYmonetro 3,33 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Jafaar è uno pescatore palestinese che pesca sardine e vive con la moglie lungo il muro della Striscia di Gaza. Dimenticato da Allah, incalzato dai creditori e avvilito da una vita sorvegliata da Israele e dai suoi militari, che ‘bazzicano’ la sua casa e controllano ogni suo respiro, Jafaar butta la rete in mare e una mattina pesca l’impensabile: un grosso maiale vietnamita. Considerato animale impuro dalla sua religione, decide subito di sbarazzarsene. Il desiderio di qualcosa di meglio per lui e la sua consorte tuttavia lo fa desistere e il maiale diventa una fonte inaspettata di guadagno. Dopo numerosi tentativi falliti al di là e al di qua del muro, Jafaar trova in una giovane colona russa e nella capacità riproduttiva del suo maiale il business e la risposta alle sue preghiere. Quando tutto sembra andare finalmente per il verso giusto

 Un insolito naufrago nell'inquieto mare d'Oriente
(2011) on IMDb

Regia di Robert Eggers. Un film Da vedere 2024 con Aaron Taylor-JohnsonBill SkarsgårdNicholas HoultLily-Rose DeppEmma CorrinCast completo Genere HorrorFantasy, – USA2024durata 132 minuti. Uscita cinema mercoledì 1 gennaio 2025 distribuito da Universal Pictures. Oggi tra i film al cinema in 79 sale cinematografiche Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 – MYmonetro 3,25 su 21 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

In Germania, a Wisborg, nel 1838, Thomas Hutter, novello sposo della bellissima Ellen, viene inviato dall’agenzia immobiliare per cui lavora, in una remota residenza dei Carpazi. Appena arrivato nella regione è tormentato da incubi e assiste a barbariche pratiche locali, inoltre a portarlo nel castello del conte Orlock arriva una carrozza misteriosamente senza cocchiere. Il conte pretende che lui firmi un contratto in una lingua antica e incomprensibile. Solo troppo tardi Hutter ne scopre la natura di non-morto ma, incapace di contrastarlo, si rifugia nella propria camera. Quando la creatura lascia il maniero per la città, per avvicinarsi a Ellen dalla quale è ossessionato già dall’adolescenza di lei, Hutter rischierà la vita pur di fuggire. Nel mentre Orlock ha scatenato una pestilenza a Wisborg, che gli permette di agire indisturbato. Darà a Ellen tre giorni di tempo per cedere alla sua mortale corte.

Remake dell’omonimo capolavoro di Murnau del 1922, Nosferatu – già rifatto da Herzog avvicinandolo però al romanticismo del Dracula di Stoker – il film di Eggers torna alla variante più animalesca del vampiro, rileggendone il mito in una chiava sottilmente femminista.

A prima vista potrebbe sembrare che Ellen sia la causa stessa dell’arrivo della mortifera presenza in città perché, come vediamo nel prologo e come poi viene ribadito dallo stesso Nosferatu, è stato il suo desiderio a risvegliare il non-morto e attirarlo a Wisburg. D’altra parte quel desiderio non è che il riemergere di una repressione sociale, di qualcosa che viene costantemente negato e punito. Persino quando Ellen manifesta evidenti problemi il dottor Sievers, che pure è un personaggio con diversi tratti positivi, non può esimersi dal consigliare un corsetto più stretto. Quella che può allora sembrare un contraddizione inconciliabile tra la natura di sirena e di santa di Ellen, è in realtà lo specchio di una femminilità in sé positiva e potente, tanto da sconfiggere il mostro, ma afflitta dalla condizione che la società impone. Del resto il tema era questo anche nel film d’esordio di Eggers, The Witch: anche se là il finale andava in una direzione diversa, la scaturigine di un pericolo femmineo era nella condizione femminile.

Servissero altri esempi basterebbe dire che se pur Ellen aveva sognato il vampiro durante la pubertà, entrando in contatto con lui, quegli incubi erano poi tornati sotto controllo e il pericolo ritorna solo quando suo marito decide di ignorarla e lasciarla a casa – va detto che è un uomo affettuoso e lo farà controvoglia, a sua volta vittima di condizioni sociali che cerca di migliorare. C’è poi anche una prospettiva formale molto chiara nel film: il desiderio è invincibile quando confinato nell’ombra, nella notte, quando dunque viene costretto in una sfera repressa, mentre è solo accettandolo e portandolo alla luce che cessa di essere un pericolo. Una lettura che viene rinforzata dal personaggio di Willem Dafoe, corrispettivo del Van Helsing di Bram Stoker ma piegato verso un esoterismo più visionario. Questi dice a Ellen che in altri tempi sarebbe stata una sacerdotessa di Iside, una figura venerabile per le sue doti spirituali e non obbligata a restare a casa a figliare.

Nosferatu (2024) on IMDb
Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è download.png

Regia di Guido Chiesa. Un film Da vedere 2010 con Nadia Khlifi, Rabeb Srairi, Mustapha BenstitiAhmed Hafiene, Mohamed Idoudi, Fadila BelkeblaDjemel BarekCarlo CecchiCast completo Genere Drammatico, – Italia2010durata 102 minuti. Uscita cinema venerdì 19 novembre 2010 distribuito da Bolero Film. – MYmonetro 3,44 su 7 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

A Nazareth, una vecchia racconta la nascita e i primi 12 anni di suo figlio Jeshua (Gesù). Al pascolo l’adolescente Maria scopre di essere incinta. Anticipate le nozze con Giuseppe, vedovo con due figli, si distingue subito per il rifiuto di seguire le imposizioni patriarcali: convince Giuseppe a far nascere il bambino a Betlemme, lontano dalla famiglia, senza farlo circoncidere. Ereditata dalla madre, la saggezza la porta a ottenere la fiducia dei figliastri, proteggendoli dalle ingiustizie, e a educare Joshua a essere libero e diverso, insegnandogli la differenza tra bene e male senza identificarli con punizioni e paure. Compiuto il 12° anno e introdotto al tempio di Gerusalemme, il figlio comincia a fare domande ai sapienti, stupiti. Ideato da Nicoletta Micheli che l’ha scritto col marito regista e Filippo Kalomenidis, è un film di linea materna (la conoscenza passa di madre in madre) e di impianto antiautoritario, senza miracoli né apparizioni né angeli e contro ogni violenza del potere. Laico e anticlericale, ma non privo del senso del sacro. Girato in Tunisia; i personaggi parlano un dialetto antico di campagna, lontano dall’arabo ufficiale. Prodotto da Colorado/Magda/Rai Cinema. Distribuito da Bolero.

Io sono con te (2010) on IMDb
Risultati immagini per Io speriamo che me la cavo

Un film di Lina Wertmüller. Con Paolo Villaggio, Isa Danieli, Luigi Mollo, Ester Carloni, Paolo Bonacelli. Commedia, durata 100 min. – Italia 1992. MYMONETRO Io speriamo che me la cavo * * * - - valutazione media: 3,29 su 16 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Tratto dal libro campione di vendite di Marcello D’Orta. Buona l’interpretazione di Villaggio, più misurato del solito, che finalmente nei primi anni Novanta ha ripreso a essere valorizzato e ha vinto il Leone d’Oro alla carriera. È la storia di un maestro che esercita ad Arzano, vicino a Napoli. Vicino a Cuore di De Amicis, il film è legato dai temi scritti dagli allievi del maestro. Si sorride spesso, forse una maggiore sobrietà avrebbe aiutato ad apprezzarlo di più. Grande successo di pubblico.

Ciao, Professore! (1992) on IMDb
Vodka Lemon - Wikipedia

Regia di Hiner Saleem. Un film Da vedere 2003 con Romen AvinianLala SarkissianRosanna Vite MesropianIvan FranekArmen Marutyan. Genere Drammatico – FranciaItaliaSvizzeraArmenia2003durata 88 minuti. – MYmonetro 3,30 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

In un innevato villaggio del Kurdistan armeno, ex repubblica caucasica dell’URSS, vive Hamo, vedovo sessantenne, ex ufficiale dell’esercito sovietico con una pensione di dieci dollari al mese. Nelle sue visite giornaliere al cimitero dov’è sepolta la moglie, conosce Nina, attraente vedova cinquantenne. Per amarla vende il poco che ha. Leone d’oro di Controcorrente a Venezia 2003. Finale liricamente surreale, un po’ facile, ma all’insegna di una voglia irriducibile di vivere che è latente nel film e ne permette le cadenze stralunate e asciutte di commedia dolceamara in cui Saleem, curdo irakeno esule in Francia dopo brevi soggiorni in Siria e in Italia, trasfigura una situazione di mesta miseria. Col contributo della fotografia di Christophe Pollock, esperto nel superare le difficoltà e i rischi del biancore innevato, il regista fa parlare il paesaggio più che i personaggi tra cui i due protagonisti mantengono un’ammirevole dignità nella lotta per la sopravvivenza.

Vodka Lemon (2003) on IMDb

Regia di Damiano Damiani. Un film con Alessio OranoOrnella MutiTano CimarosaJoe SentieriEnzo AndronicoFortunato Arena. Genere Drammatico – Italia1970durata 108 minuti. – MYmonetro 3,24 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Storia romanzata di Franca Viola, la ragazza siciliana che alla metà degli anni Sessanta rifiutò di sposare il giovane che l’aveva sedotta.

La moglie più bella (1970) on IMDb

Regia di Ken Scott (II). Un film Da vedere 2011 con Patrick HuardJulie LeBretonAntoine BertrandDominic PhilieMarc BélangerCast completo Titolo originale: Starbuck. Genere Commedia, – Canada2011durata 109 minuti. Uscita cinema giovedì 29 agosto 2013 distribuito da Bolero FilmEuropictures. – MYmonetro 3,38 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Il pigro 20enne David Wozniak dona per anni il suo seme a una banca in cambio di dollari facili. A 40 anni, precario nella macelleria paterna, inaffidabile nelle questioni di cuore, allergico alle responsabilità, ha sostituito lo smercio di sperma con la coltivazione di marijuana. Capita poi che 533 20enni scoprano di avere lo stesso padre e vogliano conoscerlo. È un’abile mistura di volgarità ridotta al minimo, buonismo grossolano, poesia sentimentale e morale conservatrice. Ha avuto un tale successo commerciale che Spielberg ha incaricato il canadese Scott (che l’ha scritto con Martin Petit) di farne un remake americano, Delivery Man (2013). Rifatto anche in Francia con Fonzy (2013).

Starbuck (2011) on IMDb
Poster Un tè con Mussolini

Un film di Franco Zeffirelli. Con Lily Tomlin, Maggie Smith, Massimo Ghini, Joan Plowright, Cher. Biografico, durata 118 min. – Italia, Gran Bretagna 1999. MYMONETRO Un tè con Mussolini * * * - - valutazione media: 3,25 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Firenze. Anni Trenta. Il bambino Luca (Zeffirelli nella sua infanzia) è figlio illegittimo di un ricco mercante di tessuti e di una sarta. Resta orfano di madre e viene allevato da un gruppo di raffinate signore della comunità inglese che ammirano Mussolini fino a quando verranno confinate a San Gimignano. Grandi interpreti femminili per un difficile affresco storico.

Tea with Mussolini (1999) on IMDb
Locandina italiana Le tre sepolture

Un film di Tommy Lee Jones. Con Tommy Lee Jones, Barry Pepper, January Jones, Dwight Yoakam, Melissa Leo. Titolo originale The Three Burials of Melquiades Estrada. Drammatico, durata 120 min. – USA 2006. uscita venerdì 10 febbraio 2006. MYMONETRO Le tre sepolture * * * 1/2 - valutazione media: 3,49 su 42 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Un emigrato messicano viene ucciso da una guardia di frontiera tanto stupida quanto arrogante. Pete, suo unico vero amico, decide di scoprire chi è il colpevole della sua morte e (visto che le forze dell’ordine preferiscono insabbiare il caso) lo punisce personalmente sequestrandolo e costringendolo a viaggiare con lui e con il cadavere del messicano. La meta è il paesino da cui l’uomo proveniva e in cui aveva chiesto di essere sotterrato. Grande e positiva sorpresa Tommy Lee Jones regista. Rivisita il western ‘alla Pechinpah’ ma lo fa senza citazionismi inutili. Inserisce invece il forte tema dell’amicizia che va al di là dell’appartenenza a un popolo e che rispetta un codice d’onore ineludibile. Tommy Lee Jones riesce poi ad evitare il rischio di concentrare tutta l’attenzione su di sé offrendo ampio spazio alle prove degli altri attori. Tra tutti, indimenticabile, la caratterizzazione di Levon Helm nel ruolo del vecchio cieco che vive isolato.

 Le tre sepolture
(2005) on IMDb

Regia di Robert Zemeckis. Un film Da vedere 1988 con Christopher LloydJoanna CassidyBob HoskinsFrank SinatraStubby KayeBetsy BrantleyCast completo Titolo originale: Who Framed Roger Rabbit. Genere Fantastico – USA1988durata 103 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,46 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari

Negli anni Quaranta un detective scalcinato cerca di scagionare il suo cliente dall’accusa di aver ucciso un corteggiatore della moglie. Qui però il cliente è un personaggio dei cartoni animati (che somiglia a Bugs Bunny) e le indagini si svolgono a “Cartoonia” dove vivono “cartoni” buoni e cattivi. La “factory” di Steven Spielberg e la Walt Disney uniscono le loro forze per un best-seller che è nel contempo un grande exploit tecnico (la perfetta fusione fra cartone e fotogramma recitato) e poi un superdivertimento dalle mille trovate (per la precisione 93 nei 93 minuti di proiezione). 

Who Framed Roger Rabbit (1988) on IMDb

Regia di Maurizio Zaccaro. Un film con Virna LisiTobias MorettiOmero AntonuttiFranco Castellano (II)Fabio SartorCast completo Genere Drammatico 1999durata 90 minuti. – MYmonetro 3,84 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

In un ghiacciaio delle Alpi austriache si trova il corpo di un uomo (Castellano), morto 60 anni prima il giorno di Natale e perfettamente conservato. Nonna Sanna (Lisi) racconta ai nipotini come morì, dopo aver salvato lei bambina con il fratellino. Film TV tratto dal racconto Bergkristall (pubblicato per la 1ª volta nel 1845 con il titolo Der heilige Abend ) di Adalbert Stifter, trasferito ai giorni nostri e sceneggiato da Francesca Melandri con il regista che si era già ispirato allo scrittore austriaco per La valle di pietra . Affiatata squadra di interpreti, ambientazione accurata, finezza di particolari, ritmo narrativo con passo da fondista, un regista a suo agio negli spazi aperti.

Cristallo di rocca - Una storia di Natale (1999) on IMDb

Regia di Stuart Hazeldine. Un film con Adar BeckGemma ChanNathalie CoxJohn Lloyd FillinghamChukwudi IwujiCast completo Genere Thriller – Gran Bretagna2009durata 101 minuti.

Il film racconta la storia di un gruppo di persone, otto, impegnate a superare un test d’ammissione per entrare a far parte di una società. Il test, però, è alquanto insolito e pericoloso…

Exam (2009) on IMDb
Locandina italiana La teoria del tutto

Un film di James Marsh. Con Eddie Redmayne, Felicity Jones, Charlie Cox, Emily Watson, Simon McBurney. Titolo originale The Theory of Everything. Biografico, Ratings: Kids+13, durata 123 min. – Gran Bretagna 2014. – Universal Pictures uscita giovedì 15 gennaio 2015. MYMONETRO La teoria del tutto * * * - - valutazione media: 3,46 su 76 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Università di Cambridge, 1963. Stephen è un promettente laureando in Fisica appassionato di cosmologia, “la religione per atei intelligenti”. Jane studia Lettere con specializzazione in Francese e Spagnolo. Si incontrano ad una festa scolastica ed è colpo di fulmine, nonché l’inizio di una storia d’amore destinata a durare nel tempo, ma anche a cambiare col tempo. Del resto il tempo è l’argomento preferito di Stephen, che di cognome fa Hawking, e lascerà il segno nella storia della scienza. In particolare, l’uomo persegue l’obiettivo scientifico di spiegare il mondo, arrivando ad elaborare la formula matematica che dia un senso complessivo a tutte le forze dell’universo: quella “teoria del tutto” che dà il titolo al film. La teoria del tutto però non si concentra sull’aspetto accademico o intellettuale della vita di Hawking ma privilegia l’aspetto personale e l’evoluzione parallela di due forze dell’universo: l’amore per la moglie e i figli, e la malattia, quel disturbo neurologico che porterà al graduale decadimento dei muscoli dello scienziato e lo confinerà su una sedia a rotelle. La contrapposizione di vettori riguarda anche le convinzioni ideologiche di Stephen e Jane: lui crede solo alle verità dimostrabili, lei nutre una profonda fede in Dio.
James Marsh, regista premio Oscar per lo splendido documentario Man on Wire, sceglie una narrazione molto convenzionale per raccontare una storia eccezionale. Conscio della difficoltà di rendere appetibili al grande pubblico la decadenza fisica di un uomo e l’eccellenza accademica del suo cervello, Marsh fa leva sui sentimenti e costruisce una narrazione mainstream che non rende giustizia alla sua originalità di autore.
Ciò che eleva La teoria del tutto al di sopra della mediocrità è la performance dei due attori protagonisti: la luminosa Felicity Jones, pugno di ferro in guanto di velluto, e Eddie Redmayne, straordinario sia nell’incarnare il declino fisico di Hawking che soprattutto nel canalizzare, principalmente attraverso lo sguardo, quella dolcezza consapevole e ironica che l’ha reso un’icona internazionale. La dolcezza, in generale, è la cifra narrativa principale del film, abbinata a quell’anelito per ciò che è magico, miracoloso ed inspiegabile, e ciò che permette alla natura umana di trionfare contro ogni logica e ogni teoria.
Valeva per Philippe Petit che camminava su un filo sospeso fra le Torri Gemelle, vale per Stephen Hawking, cui erano stati diagnosticati due anni di vita e che invece è oggi un ultrasettantenne pieno di voglia di vivere, e di raccontare l’universo a modo suo.

The Theory of Everything (2014) on IMDb
CANNES 65 - Elefante Blanco di Pablo Trapero, teaser trailer e poster -  SentieriSelvaggi

Regia di Pablo Trapero. Un film Da vedere 2012 con Ricardo DarínJérémie RenierMartina Gusman. Genere Drammatico – ArgentinaSpagna2012durata 110 minuti. – MYmonetro 3,25 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Raccontare il degrado di una bidonville può essere impresa ardua al cinema, si rischia di scadere nel pietistico, o di edulcorare una realtà che fa – e deve fare – orrore. La pellicola di Pablo Trapero – dedicata ed ispirata da Padre Mugica, ucciso in circostanze misteriose a Buenos Aires negli Anni Settanta – scansa abilmente le facili trappole rimanendo lucido e distaccato quanto basta

 Elefante blanco
(2012) on IMDb