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Le mie due mogli (DVD) - DVD - Film di Garson Kanin Commedia | IBS

Un film di Garson Kanin. Con Irene Dunne, Randolph Scott, Cary Grant, Gail Patrick Titolo originale My Favorite Wife. Commedia, Ratings: Kids+13, b/n durata 88 min. – USA 1940. MYMONETRO Le mie due mogli * * * - - valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Un uomo che ha perduto la moglie in un naufragio sette anni prima sta per risposarsi quando la defunta ricompare. La situazione si fa ancora più imbarazzante per il bigamo involontario quando si scopre che la rediviva ha dovuto passare tutto quel tempo in un’isola deserta in compagnia di un altro superstite.

Locandina 6 gradi di separazione

Un film di Fred Schepisi. Con Donald SutherlandStockard ChanningWill SmithHeather GrahamIan McKellen. continua» Titolo originale Six Degrees of SeparationDrammaticodurata 112 min. – USA 1993. – UIP – United International Pictures uscita giovedì 30 marzo 1995. MYMONETRO 6 gradi di separazione ***-- valutazione media: 3,19 su 15 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Paul, sedicente figlio di Sidney Poitier, conquista la fiducia dei Kittridge, agiata coppia newyorkese. La tolleranza dei due ha però un sussulto quando risulta che il ragazzo è un abile maestro nell’inganno, la cui tecnica consiste nell’introdursi nelle case di persone abbienti.

Regia di John Landis. Un film con James Earl JonesEddie MurphyArsenio HallCuba Gooding Jr.Ralph BellamyCast completo Titolo originale: Coming to America. Genere Commedia – USA1988durata 116 minuti. – MYmonetro 2,93 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Destinato a un matrimonio combinato, giovane principe africano vuole scegliersi, invece, una moglie di suo gusto e decide di cercarla a New York dove la trova nella figlia di un re dell’hamburger. Raramente Murphy è stato così bravo come in questa commedia romantica dove, tra l’altro, grazie ai trucchi di Rick Baker, interpreta anche 3 piccole parti. Landis ci mette un po’ di pepe con invenzioncelle umoristiche (fra cui un aggiornamento a sorpresa di Una poltrona per due ).

Regia di Albert HughesAllen Hughes. Un film Da vedere 2001 con Johnny DeppHeather GrahamRobbie ColtraneSusan LynchIan HolmSophia MylesCast completo Titolo originale: From Hell. Genere Horror – USA2001durata 137 minuti. – MYmonetro 3,19 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Londra, autunno 1888. Cinque efferati omicidi di prostitute nel malfamato quartiere di Whitechapel sono attribuiti a un misterioso Jack the Ripper. È sulle sue tracce l’ispettore Fred Abberline che al notevole acume investigativo unisce doti di chiaroveggenza, acuite dall’uso di stupefacenti. Con l’aiuto della prostituta Mary Kelly scopre che i cinque omicidi sono frutto di una macchinazione massonica per insabbiare il segreto di un principe reale. Sceneggiato, con alcune significative libertà, da Terry Hayes e Rafael Yglesias, il film dei gemelli Hughes deriva da un romanzo a fumetti ( Melodramma in 16 parti ), scritto da Alan Moore e disegnato da Alan Campbell (1991-98, pubblicato in Italia nel 2000-01). Tolti i passaggi onirici, un po’ di maniera, tutto concorre a fare di From Hell il miglior film fantastico a cavallo dei due secoli, superiore anche a Il mistero di Sleepy Hollow (1999) con cui ha, oltre a Depp, più di un punto di contatto: la concisa coerenza narrativa in cui la base realistica apre varchi alla fantasia; la serrata dialettica tra ragione e sentimento, scienza e visione; la gotica e notturna Londra di Whitechapel magnificamente ricostruita in studio (scene: Martin Childs; fotografia: Peter Deming); la struttura marxiana della narrazione con i due protagonisti maschili in grado di muoversi attraverso le separate classi sociali; la rinuncia a qualsiasi lieta fine, inusuale in un prodotto hollywoodiano d’alto costo; Depp che calza come un guanto Abberline, sconfitto a tutti i livelli. Tra gli attori spicca il potente Holm. Musica di Trevor Jones.

Mamma ho perso l'aereo, un grande classico che non annoia mai

Regia di Chris Columbus. Un film con Macaulay CulkinJoe PesciDaniel SternJohn HeardRobert BlossomCatherine O’HaraCast completo Titolo originale: Home Alone. Genere Commedia – USA1990durata 106 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: Film per tutti – MYmonetro 2,76 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nella fretta di prendere l’aereo diretto a Parigi dove vogliono passare le vacanze di Natale, i McCallister, famiglia numerosa, dimenticano Kevin di otto anni a casa. Due malviventi cercano di entrare nella villetta per fare razzia. Peggio per loro. Scritto dal produttore John Hughes con un’accorta miscela tra la buffoneria, anche violenta, della farsa slapstick e dei cartoon e il saccarosio della commedia familiare, il film ebbe anche in Europa un successo inatteso e, per le sue proporzioni, inesplicabile. Gli esperti USA stanno ancora cercandone le ragioni, come in Italia per Il ciclone .

Regia di François Ozon. Un film Da vedere 2010 con Catherine DeneuveGérard DepardieuFabrice LuchiniKarin ViardJudith GodrècheCast completo Titolo originale: Potiche. Genere Commedia, – Francia2010durata 103 minuti. Uscita cinema venerdì 5 novembre 2010 distribuito da Bim Distribuzione. – MYmonetro 3,20 su 7 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Potiche = vaso pregiato e, in traslato, personaggio cui si dà un posto meramente onorifico. Fu Truffaut a dire che la Deneuve “è un vaso in cui si può mettere qualsiasi fiore”. Geniale elogio per un’attrice che si addice a questa Suzanne Pujol, moglie, madre e nonna borghese che nel 1977 in una cittadina francese del Nord vive sottomessa a un marito spregevole (Luchini, ottimo), puttaniere e fascistoide, impegnato a combattere i sindacati. Obbligata da una malattia del marito a dirigere l’azienda, la potiche mette fine agli scioperi, risana l’azienda, doma i familiari più riottosi (una figlia), insomma si rivela una porcellana preziosa, una saggia regina madre. Da un vaudeville (1980) di Pierre Barillet e Jean-Pierre Grédy (insieme dal 1949), Ozon ha cavato una commedia riuscita, non priva di difetti (i flashback su Deneuve/Depardieu giovani, per esempio), che concilia leggerezza e psicologia, gli aggiornamenti maliziosi alla Francia di Sarkozy e i risvolti sovversivi. È, in allegria, la storia di una metamorfosi.

Regia di Francisco J. Lombardi. Un film con Salvador del SolarAngie CepedaPilar BardemPatty Cabrera. Titolo originale: Pantaléon y las visitadoras. Genere Commedia – SpagnaPerù2000durata 142 minuti. – MYmonetro 3,00 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

I soldati di stanza nella giungla amazzonica peruviana hanno fame di sesso. Per calmarli, gli alti comandi si affidano ad un giovane capitano, Pantaleon Pantoja, affidandogli il segretissimo compito di istituire un servizio di “visitatrici” che raffreddino gli ardori della truppa. L’ufficiale si applica con dedizione, e nel giro di poche settimane ottiene un successo insperato. Ma la situazione ben presto diventa complicata: la moglie di Pantaleon, una volta scoperto il suo reale incarico, lo lascia, e quel che è peggio il giovane si innamora della Colombiana, una procace prostituta da lui ingaggiata. Sarà il destino a dissipare la matassa che si va facendo sempre più intricata. Adattando uno dei primi romanzi di Vargas Llosa (già portato da quest’ultimo sul grande schermo, con esiti infausti, nel ’75), Lombardi vira dal cinema militante verso la commedia, ma non dimentica le consuete frecciate verso il militarismo. Divertente e mai volgare, il film fa scoprire al grande pubblico la sensualità prorompente di Angie Cepeda, star delle soap-operas peruviane: scommettiamo che fra un paio d’anni la vedremo a Hollywood?
Tratto dall’omonimo romanzo di Mario Vargas Llosa.

Regia di Francis Lee. Un film Da vedere 2017 con Josh O’ConnorAlec SecareanuGemma JonesIan HartLiam ThomasMelanie KilburnCast completo Titolo originale: God’s Own Country. Genere Drammatico, – Gran Bretagna2017durata 105 minuti. Uscita cinema giovedì 24 maggio 2018 distribuito da Fil Rouge Media. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,09 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Johnny Saxby lavora dalla mattina alla sera nella fattoria di suo padre, colpito da un ictus. Solo e sfiancato nelle nebbie dello Yorkshire, reagisce alla frustrazione del quotidiano stordendosi di birra e di rapporti sessuali occasionali nel villaggio locale. Impossibilitato dalla malattia, il padre decide di affiancargli Georghe, un lavoratore stagionale rumeno della sua età. Pieno di valori positivi, il ragazzo rimette in piedi la fattoria e insegna a Johnny l’amore e la tenerezza. Una relazione intensa nasce tra i due uomini che cambia per sempre la vita di Johnny.
Opera prima di Francis Lee, premiato al Sundance per la regia, La terra di Dio racconta la ruvida educazione sentimentale di un giovane agricoltore che non ha mai imparato a sorridere.

Regia di Francesco Pavolini. Un film Da vedere 2015 con Maurizio BattistaPaola Tiziana CrucianiVittorio Emanuele PropizioNinetto DavoliVeronica CorsiCast completo Genere Commedia, – Italia2015durata 88 minuti. Uscita cinema giovedì 9 aprile 2015 distribuito da Universal Pictures. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,00 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Maurizio, padre di famiglia ed erede di una gloriosa tradizione di baristi di quartiere, sta per buttarsi da Ponte Milvio. Quando un ambulante tenta di distoglierlo dai suoi propositi l’uomo comincia a raccontare la storia che l’ha portato a quella decisione estrema. Il padre Nando è morto lasciandogli i debiti collezionati dal bar e la scoperta di non essere proprietario di casa ma affittuario, per di più moroso. Maurizio vende il bar ai cinesi e paga i debiti, ma gli rimangono pochi spiccioli e uno sfratto esecutivo. E non avendo il coraggio di confessare a moglie e figlio il proprio tracollo economico, si inventa un sacco di bugie per nascondere panico e vergogna.
Al suo debutto come regista e (co)sceneggiatore, il comico Francesco Pavolini riesce in ciò in cui molti suoi colleghi hanno fatto fiasco, ovvero costruire una trama che non è una semplice collezione di sketch cabarettistici e un personaggio con una dignità cinematografica e una riconoscibilità umana. I temi e gli ambienti che racconta ricordano quelli descritti recentemente da Gianni Di Gregorio, concentrandosi su una romanità di quartiere (in questo caso Piazza Vittorio e dintorni), e su uno spirito popolano mai troppo distante dalla realtà. In particolare funziona bene il rapporto coniugale fra Pavolini e la consorte cinematografica, l’ottima Paola Tiziana Cruciani, che raccoglie l’eredità di tante coppie della commedia all’italiana alla Aldo FabriziAve Ninchi o Alberto SordiAnna Longhi. Trasportati nel Ventunesimo secolo, questi coniugi travolti da un insolito destino diventano cartina di tornasole di una crisi economica che rivoluziona la quotidianità di chi credeva di poter appendere il cappello al chiodo e scopre di dover ricominciare tutto daccapo.
Maurizio, “barattolo sballottato” cui non mancava niente e che ora deve inventarsi un’altra vita, attraversa un universo kitch ma credibile e in qualche modo amabile (cui contribuiscono in maniera determinante le scenografie di Eugenio Liverani e i costumi di Liliana Sotira) a passo comico ben ritmato, senza l’afflato poetico di Di Gregorio ma con il mordente della battuta colorita (non greve), riuscendo a descrivere in forma ironica quella sindrome del vivere al di sopra delle proprie possibilità in pieno diniego esistenziale che ha causato la rovina di tante famiglie italiane piccolo borghesi (e non solo), e a veicolare un messaggio di resistenza umana secondo cui “un passo indietro e uno in avanti è un cha cha cha”, non solo il tragicomico andirivieni del gambero

Locandina Pater familias

Un film di Francesco Patierno. Con Domenico BalsamoErnesto MahieuxMarina SumaMaria Pia CalzoneLuigi Iacuzio. continua» DrammaticoRatings: Kids+16, durata 90 min. – Italia 2003MYMONETRO Pater familias ***-- valutazione media: 3,11 su 11 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Un paese della cintura napoletana. Matteo torna a casa in regime di libertà provvisoria per mettere ordine nelle carte del padre deceduto.Il contatto col luogo natio è l’occasione per ricordare il suo passato e gli amici, morti tragicamente o – come nel caso di Rosa, suo segreto amore ora sposata senza amore a Giovanni e madre di Rita – condannati a un destino peggiore della morte. Mentre fervono i preparativi per la festa della Vergine Maria, il giovane elabora un piano per liberare Rosa e figlia. Il tentativo riuscirà, ma per lui resta solo il carcere.
Pater Familias è una pellicola ragguardevole. Il debuttante Francesco Patierno, proveniente dalla pubblicità, illustra una provincia napoletana purgatoriale, dove violenza e sopraffazione sono di casa e resta solo da salvare il salvabile, sapendo che i destini individuali e collettivi restano comunque segnati. E anche le numerose scene choc rispondono a un’urgenza narrativa insolita nel cinema italiano. Resta il sospetto di qualche calligrafismo, di qualche sequenza più brutalmente dimostrativa che realmente necessaria. Ma il polso del racconto non si perde mai, e il cast – con facce giuste prima ancora che azzeccate – è di quelli che non si dimenticano.

Regia di Francesco Patierno. Un film con Roberto RosselliniAnna MagnaniIngrid Bergman. Genere Documentario – Italia2011durata 52 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 1 recensione.

Un gruppo di giovani cineasti guidati dal pioniere della cinematografia subacquea Francesco Alliata fonda una casa di produzione denominata Panaria Film. Il loro punto di riferimento sono le Eolie e presentano a Roberto Rossellini le riprese effettuate e delle idee per un film possibile. Rossellini all’epoca vive una storia d’amore con la passionale Anna Magnani. Un giorno però legge la lettera di un’attrice svedese ormai famosa ad Hollywood: Ingrid Bergman. Costei si dichiara disponibile a lavorare con lui. Il loro legame diverrà ben presto qualcosa che va oltre la professione. Rossellini si approprierà delle idee degli uomini della Panaria Film e girerà con lei Stromboli. La Magnani non starà però con le mani in mano e, con la regia di William Dieterle, girerà, sempre alle Eolie, Vulcano.
Tenendo come base il libro di Anile e Giannice dal titolo omonimo, Francesco Patierno ha realizzato un interessantissimo documentario che permetterà a chi all’epoca c’era di ripercorrere una vicenda che tenne in agitazione le cronache di mezzo mondo. Chi è venuto dopo avrà modo di venire a conoscenza di una commistione quasi irripetibile di realtà e immaginario. Grazie infatti a un amplissimo materiale di repertorio viene offerta una lettura delle vicende (che furono davvero senza esclusione di colpi) che va al di là del documentario di ricostruzione di un’epoca. Patierno riesce a far ‘parlare’ sequenze dei film delle tre dramatis personae facendoli diventare parte integrante della storia. Il cinema, con il suo carico di finzione, diventa più vero del vero grazie ad un’osmosi che si rivela al contempo efficace ed appassionante.

Un film di Francesco Barilli. Con Francisco Rabal, Luc Merenda, Leonora Fani, Jole Fierro Drammatico, durata 92 min. – Italia 1978. – VM 18 – MYMONETRO Pensione Paura * * * - - valutazione media: 3,00 su 1 recensione.

Vicino a un lago imprecisato c’è la “Pensione delle sirene”. La abitano strani personaggi (Marta, che nasconde un amante, Rosa, figlia di Marta, Rodolfo, un poco di buono, e Guido, bravo ragazzo). Rosa viene violentata da Rodolfo e un giorno arriva un misterioso vendicatore che uccide tutti coloro che in qualche modo hanno fatto del male alla ragazza.

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Regia di Francesca Archibugi. Un film Da vedere 2008 con Antonio AlbaneseKim Rossi StuartMicaela RamazzottiFrancesca InaudiAndrea CalligariCast completo Genere Drammatico, – Italia2008durata 104 minuti. Uscita cinema venerdì 17 aprile 2009 distribuito da 01 Distribution. – MYmonetro 3,23 su 9 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Con l’8ª fiction per il cinema, la 2ª di origine letteraria (da un romanzo di Umberto Contarello del 2005), la Archibugi fa uno dei suoi film più felici, una commedia drammatica al maschile che fa ridere. Lo schema narrativo della strana coppia è antico, ma qui è messo insieme in modo insolito: un posto di pronto soccorso a Roma dove nella stessa notte arrivano due uomini in crisi cardiaca. Alberto è uno sceneggiatore di successo, sperperatore, scapolo, intelligente, nevrotico, un borghese colto del Nord. Angelo è ricco e bello, restauratore d’auto d’epoca, ex proletario, modesto evasore fiscale, incolto, padre di due figlie con bella moglie incinta. Hanno poco in comune, ma diventano amici a prima vista. In rotta con l’amante, giovane attrice da lui maltrattata, Alberto si rifugia in casa di Angelo che – come può esserlo solo un consapevole malato terminale – cerca di lasciargli in eredità, come responsabilità morale, moglie e figli. Pur non mancando di approssimazioni corrive, il film si affida al duetto amicale Albanese/Rossi Stuart che gli danno l’acqua della vita nel nascondere – con profonda tenerezza nel loro gioco quasi infantile – emozioni, sentimenti, paure, dolore, disperazione. Fotografia: F. Zamarion. Prodotto da Cattleya-Rai Cinema-Cimenello.

Regia di Francesca Archibugi. Un film Da vedere 2015 con Alessandro GassmannMicaela RamazzottiValeria GolinoLuigi Lo CascioRocco PapaleoCast completo Genere Commedia, – Italia2015durata 94 minuti. Uscita cinema giovedì 22 gennaio 2015 distribuito da Lucky Red. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,09 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Sceneggiato dalla regista con Francesco Piccolo, è il remake del riuscito, esilarante, imperdibile film di Delaporte e La Patellière Cena tra amici (2012) tratto dalla pièce Le prénom di B. Murat, con qualche inevitabile mutamento/adattamento in funzione italiana (uno per tutti: là il nome del nascituro era Adolf, qui è Benito). Invitato a cena dalla frustrata sorella Betta, sposata con il suo migliore amico Sandro, insieme all’amico di tutti Claudio, e aspettando l’arrivo di Simona, sua moglie incinta, Paolo comunica che chiameranno il nascituro Benito. Si scatena il finimondo ed emergono rancori, cose non dette, invidie e gelosie e una notizia bomba. Dopo un irritante inizio con voce off romana dove le s sono rigorosamente pronunciate come delle z, il film decolla e si allontana dal suo genitore francese e migliora progressivamente, diventando anche un altro film, arricchito e appesantito dai flashback, ma a modo suo divertente e più politicamente (s)corretto. Un terzetto di attori al meglio di sé (specie Papaleo), con un delizioso coro-balletto sulla canzone di Dalla “Telefonami tra vent’anni”. La Ramazzotti è non solo bella ma anche brava e credibile, la Golino rende bene il suo personaggio di frustrata in ombra e si prende il suo momento di sfogo sgomitando.

Regia di Phil LordChristopher Miller. Un film Da vedere 2009 con Bill HaderAnna FarisJames CaanNeil Patrick HarrisBruce CampbellAndy SambergCast completo Titolo originale: Cloudy With a Chance of Meatballs. Genere Animazione, – USA2009durata 90 minuti. Uscita cinema mercoledì 23 dicembre 2009 distribuito da Sony Pictures Italia. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: Film per tutti – MYmonetro 3,23 su 13 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Flint Lockwood fin da piccolo ha avuto la passione per le invenzioni ma c’era sempre qualcosa che non andava a buon fine. Come quando aveva inventato lo spray che creava dal nulla scarpe che aderivano perfettamente al piede dimenticando però di inventare il modo per poterle sfilare. Divenuto adulto, e abitando in un’isola la cui unica produzione fonte di alimentazione sono le sardine, prova ad inventare un marchingegno che trasformi l’acqua in alimenti. Anche in questo caso sembra destinato al fallimento ma quando, per un eccesso di energia, la macchina finisce con l’essere lanciata nel cielo sopra l’isola accade un fatto mai visto prima. I fenomeni atmosferici si trasformano in precipitazioni di cibo. Flint diventa famoso e al suo fianco c’è Sam Sparks, una giornalista addetta alle previsioni meteo di una televisione. Anche lei non è mai stata una vincente e ora si troverà ad affrontare con lui un periodo di gloria che può trasformarsi in disastro.
Charles Miller e Phil Lord, basandosi sul libro illustrato di Judi e Ron Barret, hanno realizzato uno dei menù più equilibrati del cinema di animazione recente. Il loro film non solo è in grado di rivolgersi (al di là degli effetti 3D) a un pubblico sia infantile che adulto ma riesce anche ad essere un’occasione di riflessione di carattere sociale.
Ricco di colore e di trovate narrative che si susseguono con un buon ritmo Piovono polpette affronta un tema più che mai attuale (negli States ma non solo) come è quello della sovralimentazione. Il sindaco che diventa iperobeso ne è il più degno rappresentante ma è l’intera collettività che si ritrova compatta e felice in un’orgia di cibo tanto colorata quanto progressivamente pericolosa. Tutto questo viene detto e mostrato senza la minima tentazione predicatoria e rafforzato con l’inserimento di numerose sottotematiche. Si va dal rapporto con l’accigliato padre (il termine è quanto mai appropriato) che non ha mai capito e condiviso la passione del figlio per le invenzioni e grazie al quale perde il proprio lavoro alla timida love story tra i due nerds Flint e Sam.
Ma non viene dimenticata neppure l’ambivalenza dei politici pronti a cavalcare qualsiasi tigre pur di potersi ritagliare uno spazio di gloria personale. In tutto questo il divertimento non viene mai meno. A partire dall’inizio, in cui il simbolo della Columbia Pictures viene travolto da…Entrate per tempo in sala e lo saprete.

Regia di Shawn Levy. Un film con Ben StillerCarla GuginoDick Van DykeMickey RooneyBill CobbsRobin WilliamsCast completo Titolo originale: Night At the Museum. Genere Azione, – USA2006durata 108 minuti. Uscita cinema venerdì 2 febbraio 2007 distribuito da 20th Century Fox Italia. – MYmonetro 2,89 su 13 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Larry, sognatore divorziato e sempre in bolletta, accetta un lavoro di guardiano notturno al Museo di Scienze Naturali di New York. Ricevute le consegne dal trio dei suoi vecchi predecessori, Larry scopre che durante la notte l’intero museo si anima e tutti prendono vita, dalla statua del presidente Roosevelt (Williams, spassoso) al tirannosauro giocherellone, dagli antichi romani ai primi pellerossa. Le notti al museo del titolo sono tre e alla terza Larry ci porta il figlioletto, per scoprire che i cattivi sono proprio gli arzilli ex guardiani. Il romanzo di Milan Trenc, sceneggiato da Robert Ben Garant e Thomas Lennon, poteva essere un film spassoso e avvincente, invece gli effetti speciali si sprecano in un divertimento convenzionale, gradevole ma senza sorprese. E Stiller è a briglia corta. Troppo. Costato ben 110 milioni di dollari, ne ha incassati circa 550 nel mondo. Wilson non accreditato. Seguito da Una notte al museo 2 

Regia di Feng Xiaogang. Un film con Jingchu ZhangDao Ming ChenJin ChenFan XuChen LiGuoqiang ZhangCast completo Titolo originale: Tangshan Dadizheng. Genere Drammatico – Cina2010durata 135 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 3 recensioni.

Dal romanzo omonimo di Zhang Ling, Aftershock . 2006, Tang shan (Cina nord-orientale). Padre, madre e due gemelli, dormono in un’afosa serata di luglio. All’improvviso uno dei più catastrofici terremoti della storia colpisce la zona: oltre 200 mila morti. Sopravvissuti ma separati, i gemelli intraprenderanno strade diverse. 2008, un altro evento sismico colpisce la Cina: il terremoto del Sichuan, meno grave per numero di vittime ma altrettanto devastante. Xiaogang costruisce un dramma che scandisce il tempo e azzera la distanza tra le 2 catastrofi, unendo idealmente gli eventi con la presenza dei protagonisti, vittime da bambini, unità di soccorso da adulti. La sequenza da brividi del terremoto iniziale ne rende perfettamente il trauma e la portata: 5 lunghissimi, duri minuti, in cui il regista non risparmia i particolari più cruenti. L’ aftershock , la scossa di assestamento, è ancora più struggente e insostenibile, mentre la disperazione è palpabile in ogni fotogramma. Buona l’ambientazione e fedele il modo in cui si racconta il cambiamento drastico avvenuto nella Cina degli ultimi 40 anni. Vincitore del Far East Film Festival di Udine nel 2011.

Regia di Felice Farina. Un film con Francesco PannofinoRoberto CitranCarlo Gabardini. Genere Drammatico, – Italia2014durata 87 minuti. Uscita cinema giovedì 26 febbraio 2015 distribuito da Cinecittà Luce. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 2 recensioni.

Salvo Borgna, operaio siciliano trapiantato a Torino, sale sulla torre più alta della sua fabbrica quando l’azienda annuncia la chiusura e il licenziamento in tronco dei dipendenti. Giorgio Bettenello, rappresentante sindacale, segue Salvo per impedire che si butti di sotto, e finisce per diventarne ostaggio – o almeno così pensa il padrone della fabbrica. In realtà Salvo e Giorgio, che hanno etichette politiche opposte – Salvo è un berlusconiano e prima ancora un “fascista”, Giorgio un “depresso di sinistra” e prima ancora un “comunista” – sono accomunati dalla disperazione non solo per aver perso il proprio posto di lavoro, ma anche per lo stato in cui il lavoro si è ridotto, negli anni della crisi. Entrambi in qualche modo addebitano la colpa del presente allo sfacelo politico ed etico degli anni precedenti, a cominciare da quel 1978 in cui Moro fu assassinato.
Nel ’78 è anche nato Luca Ottolenghi, il guardiano ipovedente e borderline autistico che Salvo soprannomina “assunzione obbligatoria”. Luca, ispirandosi al saggio di Enrico Deaglio Patria (cui è a sua volta ispirato il film), ha memorizzato tutti gli eventi drammatici della storia italiana recente, e procede a ripercorrerli insieme a Salvo e Giorgio, dopo essere salito anche lui in cima alla torre. Noi spettatori a nostra volta rivediamo quegli eventi attraverso immagini tratte dalle Teche Rai oltre che da numerosi altri archivi e dal Centro Sperimentale di Cinematografia.
L’idea di Patria è accattivante, e la scelta di rendere protagonisti tre “sfigati di cui non importa niente a nessuno” è nobile. Purtroppo però l’esecuzione filmica della storia è debole e poco chiara nell’identificare un rapporto di causa-effetto fra gli episodi storici e la situazione dei tre uomini sulla torre. Chi non conosce il passato recente dell’Italia – leggi: i giovani – avrà difficoltà a capire a quali eventi e quali personaggi si riferiscono le tante immagini reali che inframmezzano la narrazione fictional creata da Felice Farina come filo conduttore. Le scritte sui titoli di coda come compendio storico-politico arrivano troppo tardi a sostituire un vuoto drammaturgico, così come le ipotesi sul destino futuro dei tre protagonisti fanno venire voglia di vedere quel film, invece di quello che abbiamo appena visto. Se da un lato è interessante dare una struttura teatrale (e specificamente “beckettiana”, cui contribuisce soprattutto lo stralunato personaggio di Luca) ai dialoghi fra i tre, dall’altro sarebbe necessario “usarli” meglio per spiegare i collegamenti fra i vari eventi che hanno portato allo stato di degrado contemporaneo: in questo senso La trattativa di Sabina Guzzanti compiva lo stesso sforzo in maniera più comprensibile ed efficace (benché dichiaratamente di parte).
Farina azzecca invece il tono postatomico delle inquadrature (la fotografia è di Roberto Cimatti) e l’accompagnamento musicale straniante (Valerio C. Faggioni), ricco di stridori industriali. Se la narrazione fosse rimasta altrettanto essenziale, sfrondata delle polarizzazioni ideologiche fra i personaggi e della recitazione gridata di Pannofino nei panni di Salvo, Patria ne avrebbe sicuramente giovato. Così invece la sacrosanta indignazione del regista rischia di sconfinare nel qualunquismo e nella banalizzazione di una realtà, ahimé, quotidianamente sotto gli occhi di tutti.

Regia di Fatih Akin. Un film Da vedere 2017 con Diane KrugerDenis MoschittoJohannes KrischSamia Muriel ChancrinNuman AcarCast completo Titolo originale: Aus dem Nichts. Genere Drammatico, – GermaniaFrancia2017durata 100 minuti. Uscita cinema giovedì 15 marzo 2018 distribuito da Bim Distribuzione. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,11 su 10 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Germania. La vita di Katja cambia improvvisamente quando il marito Nuri e il figlio Rocco muoiono a causa di un attentato. La donna cerca di reagire all’evento e trova in Danilo Fava, avvocato amico del marito, il professionista che la sostiene nel corso del processo che vede imputati due giovani coniugi facenti parte di un movimento neonazista. I tempi legali non coincidono però con l’urgenza di fare giustizia che ormai domina Katja.
Tra il 2000 e il 2007 in Germania sono stati commessi numerosi assassinii di persone di nazionalità non germanica da parte dell’NSU (Nationalsozialisticher Untergrund) una formazione neonazista che nel 2011 è stata finalmente incriminata con prove. Fino ad allora la tendenza era stata quella di attribuire le uccisioni a problematiche interne alle comunità etniche o alla delinquenza comune.

Locandina Volevo solo dormirle addosso

Un film di Eugenio Cappuccio. Con Giorgio PasottiGiuseppe Gandini, Elizabeth Fajuyigbe, Massimo MoleaEleonora Mazzoni. continua» Drammaticodurata 97 min. – Italia 2004MYMONETRO Volevo solo dormirle addosso ***-- valutazione media: 3,17 su 33 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Marco Pressi, giovane formatore del personale di una multinazionale, si ritrova dinanzi a una sfida che accetta: deve riuscire, in un arco di tempo ridottissimo, a far uscire dalla produzione 25 dipendenti di vario livello senza creare tensioni visibili. Se ce la farà avrà un avanzamento e otterrà un cospicuo riconoscimento in denaro. In caso contrario lo attende un portasigarette. Da quel momento la vita di Pressi (già definito “il muerto”, ovunque tranne che a letto, dalla fidanzata) cambia. Dovrà attrezzarsi per convincersi che lo slogan “People First” che caratterizza la sua azienda non è altro che falsità. Lui non può e non deve provare compassione per nessuno. Dopo Risorse umane e Mobbing (per non citare che due titoli) non era facile essere originali su un tema aspro e quantomai attuale come quello dei tagli dei posti di lavoro. Eugenio Cappuccio c’è riuscito concentrandosi sull’evoluzione del protagonista che diventa lupo progressivamente sino al soprassalto dell’ultim’ora. Trova una valida collaborazione nel cast e in Pasotti in particolare. Dall’omonimo romanzo di Massimo Lolli.