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Regia di Kevin Macdonald. Un film Da vedere 2006 con Forest WhitakerJames McAvoyKerry WashingtonSimon McBurneyGillian Anderson. Titolo originale: The Last King of Scotland. Genere Drammatico, – Gran Bretagna2006durata 121 minuti. Uscita cinema venerdì 16 febbraio 2007 distribuito da 20th Century Fox Italia. – MYmonetro 3,07 su 21 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nicholas Garrigan è un medico scozzese neolaureato che sogna l’avventura umanitaria. La trova in Uganda dove si reca ad esercitare la sua professione. Viene immediatamente colpito dalla moglie del medico responsabile dell’ospedale ma ben presto una più forte calamita lo attrae a sé: si tratta di Idi Amin Dada, il trascinatore di folle che ha appena sconfitto l’avversario Milton Obote e rimarrà Presidente del Paese dal 1971 al 1979. Nicholas diverrà suo medico personale e poi suo principale consigliere scoprendo progressivamente che dietro alla facciata di brillante bonomia si cela un uomo crudele. “Sua Eccellenza Presidente per la Vita, Federmaresciallo Al Haidji Dottor Idi Amin, Signore di tutti gli animali della terra e dei pesci del mare, e Conquistatore dell’Impero Britannico, In Africa e particolarmente in Uganda”. Così si autoproclamò l’uomo che è stato accusato del massacro di centinaia di migliaia di persone. MacDonald, al suo primo lungometraggio dopo un’intensa attività di documentarista, ce lo mostra così come appare allo sguardo ‘ingenuo’ di un occidentale pronto inizialmente a chiudere gli occhi su alcune ‘stranezze’ dell’affascinante personaggio. Ancor più affascinante perché interpretato da un Forest Whitaker assolutamente straordinario nell’offrirci l’ambiguità della follia coniugata al potere.

Locandina La bottega che vendeva la morte

Un film di Kevin Connor. Con Peter CushingIan BannenMargaret LeightonIan CarmichaelDiana Dors.  Titolo originale From Beyond the GraveHorrordurata 97 min. – Gran Bretagna 1973MYMONETRO La bottega che vendeva la morte * * * - - valutazione media: 3,14 su 11 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Il film – una tra le migliori “horror anthologies” prodotte dalla Amicus – intreccia quattro storie che hanno per protagonisti gli occasionali clienti del piccolo negozio di un anziano antiquario interpretato da Peter Cushing. Gli episodi, tutti ben congegnati, rimandano alla tradizione gotica del racconto orrorifico inglese, ma il quarto presenta anche qualche interessante commistione con la fantascienza profilando, pur vagamente, la possibilità di un universo parallelo o di un varco temporale verso un’altra realtà.
Nel primo episodio intitolato “The Gate Crasher”, Edward Charlton (David Warner) acquista un prezioso specchio barocco nel quale si materializza uno spettro che gli ordina di uccidere e poi di suicidarsi.In “An Act of Kindness”, Christopher Lowe (Ian Bannen) ruba una medaglia e rimane vittima di un sortilegio voodoo che coinvolge il suo amico Jim Underwood (Donald Pleasence) e la figlia di questi.In “The Elemental”, il truffatore Reggie Warren (Ian Charmichael) è perseguitato da uno spirito diabolico la cui presenza è percepita soltanto da una sinistra veggente.”The Door” racconta, infine, di un’antica porta finemente intagliata che William Seaton (Ian Ogilvy) compra per abbellire la propria villa. Una volta incardinata, la porta si apre nella stanza di un sanguinario occultista del 17° secolo che si nutre del sangue degli ignari ospiti per conquistare l’immortalità. Lottando contro l’attrazione magnetica che lo spinge ad entrare nell’altra dimensione, Seaton riesce a liberarsi dalla magia sfondando la porta con un’accetta.Titoli alternativi:Creatures from Beyond the Grave, Tales from Beyond the Grave, Tales from the Beyond, The Undead.

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Un film di Alain Robbe-Grillet. Con Jean-Louis Trintignant, Marie-France Pisier, Nadine Verdier, Alain Robbe-Grillet Titolo originale Trans-Europ-Express. Drammatico, durata 90′ min. – Francia 1966. MYMONETRO Trans-Europ-Express – A pelle nuda * * * - - valutazione media: 3,08 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Un regista, sua moglie e un amico produttore viaggiano in treno da Parigi ad Anversa. Il regista detta alla moglie il canovaccio di un film sul contrabbando di droga. Per eroe sceglie la prima persona che vede in stazione (Trintignant). È la storia di un giovane che, entrato in una banda di trafficanti, riceve come primo incarico una valigia da portare ad Anversa. Quel che succede è solo un pretesto per un esercizio su tre livelli: è un racconto poliziesco; è un poliziesco esposto con esplicita ironia (la materia “fumettistica” con i più convenzionali luoghi comuni viene rappresentata come tale); infine è il ritratto di un sadico sessuale e delle sue ossessioni (e anche l’erotomania è assunta come un stereotipo). Scrittore che è stato, a modo suo, originale, Robbe-Grillet regista è opaco e salottiero: il suo film è inerte, un esercizio intellettualistico.


Regia di Karyn Kusama. Un film con Paul CalderonMichelle RodriguezSantiago DouglasJaime TirelliRay SantiagoCast completo Genere Drammatico – USA2000durata 100 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 2 recensioni.

Cresciuta in un caseggiato popolare di Brooklyn, orfana di madre (suicida) e con un padre ubriacone (Calderon), la 18enne Diana Guzman (Rodriguez) sfoga la cupa, aggressiva ira contro il mondo e la fragilità di chi cerca un’identità finché scopre nel pugilato il modo di canalizzare la rabbia. 1° film indipendente di K. Kusama che l’ha anche scritto. Prodotto da 3 donne con John Sayles tra i produttori esecutivi. Raro esempio di film nordamericano sulla boxe non violento né succubo dell’ideologia del successo: l’itinerario di Diana e il suo assillo di vincere sono di natura esistenziale più che sociale. Il versante semidocumentaristico dell’allenamento in palestra è di un realismo così puntiglioso che diventa interessante. Efficace direzione degli attori (tutti bravi, eccellente la Rodriguez con uno sguardo che buca lo schermo). Le qualità della regista emergono – grazie anche al montaggio creativo (Plummy Tucker) – nelle riprese sul ring, condotte a ritmo di balletto. Un po’ zuccherosa la parte sentimentale. 1° premio ex aequo e premio alla regia al Sundance Festival 2000.

Regia di Karin Albou. Un film Da vedere 2008 con Lizzie BrocheréOlympe BorvalNajib OudghiriSimon AbkarianKarin Albou. Titolo originale: Le chant des mariées. Genere Drammatico, – FranciaTunisia2008durata 100 minuti. Uscita cinema venerdì 18 dicembre 2009 distribuito da Archibald Enterprise Film. – MYmonetro 3,13 su 13 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Tunisi, 1942, durante l’occupazione della Wehrmacht tedesca. La musulmana Nour e l’ebrea sefardita Myriam sono cresciute insieme, vicine di casa e amiche. Nour è promessa sposa al cugino Khaled, ma deve rimandare le nozze. Myriam è spinta dalla madre (la stessa regista, ebrea e algerina) a un matrimonio d’interesse con un ricco e maturo medico per aiutare la famiglia, costretta dalle leggi razziali a pagare grosse multe. Il canto accompagna tre momenti del loro rapporto: la canzone delle due che giocano a fare le adulte, il canto femminile di rito durante la preparazione del matrimonio di Myriam e quello finale e disperato delle due, ormai donne, in un rifugio sotterraneo durante un bombardamento, sintesi emotiva dei vari fili del racconto. Come nel precedente La petite Jerusalem (2005), la Albou svolge la sua complessa tematica sul riscatto femminile in una società dominata dal potere maschilista con intensa e sensibile semplicità, non senza qualche schematismo, quasi inevitabile in un simile contesto. Musiche: François-Eudes Chanfrault. Presentato al Torino Film Festival 2008 e al 3° Filmfestival del Garda 2009

Regia di J.A. Bayona. Un film Da vedere 2007 con Belén RuedaFernando CayoRoger PríncepMabel RiveraMontserrat CarullaCast completo Genere Horror, – MessicoSpagna2007durata 100 minuti. Uscita cinema venerdì 14 novembre 2008 distribuito da Key Films. – MYmonetro 2,99 su 10 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Laura ha acquistato con il marito il vecchio orfanotrofio in cui è cresciuta per trasformarlo in un accogliente istituto per bambini bisognosi di cure, come Simon, malato di HIV, che ha adottato e che non ha molto da vivere. Il ragazzino, solitario e introverso, si è creato degli amici immaginari con i quali gioca e che terrorizzano Laura perché lasciano segni e impronte fin troppo reali. Durante la festa d’inaugurazione dell’istituto Simon scompare. Le ricerche dei genitori aiutati poi anche dalla polizia sono vane. Sergio G. Sanchez scrive, Guillermo Del Toro produce e affida la regia – con successo: 25 milioni di euro e 7 Goya (gli Oscar spagnoli) – all’esordiente Bayona che supera i limiti di un horror d’atmosfera. Come? Preferendo l’indagine psicologica, il dolore, l’analisi degli affetti rubati e delle ferite ancora aperte. Ottima interpretazione della Rueda, volto interessante, segnato e preservato da scempi di chirurgia estetica o botulino. Inquietante la presenza della scheletrica Chaplin.

Il figlio della sposa - Film (2001)

Regia di Juan José Campanella. Un film con Norma AleandroHéctor AlterioRicardo DarínClaudia Fontán. Titolo originale: El hijo de la novia. Genere Commedia – SpagnaArgentina2001durata 123 minuti. – MYmonetro 3,20 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Gestore di un ristorante di Buenos Aires ereditato dal padre, il quarantaduenne Rafael Belvedere è in crisi esistenziale, insoddisfatto di tutto, soprattutto di sé stesso e dei suoi miseri rapporti con la figlia, i genitori, la donna con cui vorrebbe risposarsi. L’offerta di una multinazionale che vorrebbe acquisire il ristorante paterno e l’improvviso ritorno di un vecchio amico gli danno l’occasione di una radicale metanoia. Mentre l’Argentina sprofonda nella recessione e nella povertà, il suo cinema rinasce. Lo prova anche questa commedia, scritta dal regista con Fernando Castets, che con finezza dosa gravità e leggerezza, pena e divertimento, passato e presente, cioè gli anni in cui i porteñi si sentivano in cima al mondo e quelli di oggi quando sono in fondo alla scala. Spiccano, in una compagnia di attori diretti con brio, la Aleandro e Alterio che già fecero coppia in La storia ufficiale (1985), contribuendo alla conquista di un Oscar. In castigliano novia significa promessa sposa.

Regia di Joshua Marston. Un film Da vedere 2011 con Tristan HalilajRefet AbaziÇun LajçiIlire Vinca ÇelajSindi LaçejCast completo Titolo originale: The Forgiveness of Blood. Genere Drammatico, – USAAlbaniaItaliaDanimarca2011durata 109 minuti. Uscita cinema venerdì 31 agosto 2012 distribuito da Fandango. – MYmonetro 3,00 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

2° film di Marston che l’ha scritto con Andamion Murataj, Orso d’argento per la sceneggiatura a Berlino. Come in Maria Full of Grace (2001), Marston torna a cimentarsi col tema del difficile passaggio dall’adolescenza all’età adulta in una società dominata da antiche regole retrive senza spazio per i giovani. L’azione è situata nell’Albania del Nord, non lontano da Shkoter. Esperti in computer – lui per fare affari, lei che vuole studiare all’università -, Nik e Rudina hanno un padre contadino, fuggitivo dopo una rissa in cui è ucciso il giovane di una potente famiglia. Nik è costretto a barricarsi in casa, Rudina si mette a vendere pane e sigarette. Raccontare l’inazione al cinema è sempre difficile. Il film ci riesce solo in parte, ma gli attori, specialmente Halilaj e la Lacej sono ben diretti (lui nel mettere, lei nel togliere) e la descrizione dell’ambiente è precisa, efficace e coinvolgente.

Un film di Josef von Baky. Con Ilse Werner, Hans Albers, Ferdinand Marian Titolo originale Münchhausen. Fantastico, Ratings: Kids+13, durata 92 min. – Germania 1943. MYMONETRO Il barone di Münchhausen * * * - - valutazione media: 3,00 su 1 recensione.

Un anello dai poteri straordinari permette al Barone di Münchhausen di non invecchiare. Durante l’interminabile vita egli si imbatte in straordinarie avventure e finisce persino sulla Luna per non cadere nelle mani della giustizia. Tornato sulla Terra, come un mortale qualunque attende serenamente la morte.

Regia di Jonathan Demme. Un film Da vedere 1986 con Ray LiottaJeff DanielsMelanie Griffith, George ‘Red’ Schwartz, Leib Lensky, Tracey Walter, Maggie T, Patricia FalkenhainCast completo Titolo originale: Something Wild. Genere CommediaSentimentaleThriller – USA1986durata 114 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 2 recensioni.

Trascinato in un’avventura folle dalla bella Lulù, un agente di cambio si mette nei guai, ma s’innamora della donna e la vuole a ogni costo. Sembra ma non è un’imitazione di Fuori orario di Scorsese. Demme ha saputo eguagliarlo: saltando con abilità dalla dimensione brillante a quella di incubo, dirige con ritmo incalzante una superba M. Griffith. ” Accadde una notte riscritto da Patricia Highsmith” (Sight and Sound). “Non è solo un copione di commedia scritto da un giallista, ma una vera e propria Idra a più teste. Un mostro, figlio di Hawks, di Hitchcock… dell’iperrealismo” (E. Martini). Scritto da E. Max Frye. Colonna sonora di John Cale, David Byrne e Laurie Anderson. Brevi apparizioni dei registi John Sayles (poliziotto in moto) e John Waters (venditore di auto).

Regia di Jon Watts. Un film Da vedere 2013 con Andy PowersLaura AllenPeter StormareElizabeth WhitmereMatthew StefiukCast completo Titolo originale: The Clown. Genere Horror, – USA2013durata 99 minuti. Uscita cinema giovedì 13 novembre 2014 distribuito da M2 Pictures. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 – MYmonetro 3,10 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

L’agenzia che doveva inviare un clown per allietare la festa per i sette anni del piccolo Jack tira un bidone, così Kent, agente immobiliare e papà di Jack, ha la bella pensata di risolvere di persona il problema. Trova un magnifico costume da clown in una cassa all’interno di una villetta che sta ristrutturando per la vendita e lo indossa allietando alla grande la festa. Ma poi, per quanti sforzi faccia, non riesce più a togliersi il pesante trucco e il costume. Meg, la moglie, lo aiuta nel tentativo, ma non c’è verso: riesce a togliergli solo il naso rosso, che però nel venire via scortica la punta del naso di Kent. Preoccupato, Kent risale al proprietario del costume, il lunatico e solitario Bert Karlsson, che prima afferma di volerlo aiutare e poi cerca di tagliargli la testa. Infatti, gli spiega, non c’è altro modo di risolvere la questione. Quello non è un costume, sostiene, ma la pelle di un antico demone che sin dall’antichità si mangia cinque bambini per ogni inverno. Il demone si sta impossessando di Kent e la lotta per liberarsi si fa disperata, mentre in lui sale sempre più il desiderio di mangiare bambini.

Regia di Johnnie To. Un film con Ching Wan LauRichie RenDenise HoHoi-Pang LoHang Shuen SoPatricia TangCast completo Titolo originale: Dyut meng gam. Genere Thriller – Hong Kong2011durata 107 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 1 recensione.

Storie di crisi. Ad Hong Kong nei giorni precedenti al crollo delle borse occidentali, dovuto al crack della Grecia, si incrociano vite, speranze e problemi di diverse persone che a modo loro devono confrontarsi con uno scenario economico in ribasso. La consulente finanziaria di una banca d’investimenti si trova di fronte alla possibilità di rubare 5 milioni senza che nessuno lo possa sapere, gli sgherri di un boss cercano di rimediare i soldi per tirare fuori di prigione un loro compare, un poliziotto e sua moglie devono acquistare un nuovo appartamento. La giornata di crollo della borsa sembrerà sconvolgere la vita di tutti e il rischio rientrato non placherà il senso di precarietà.
Qualsiasi cosa debba dire Johnnie To la dice attraverso le sue figure archetipe, attraverso la sua passione per le storie di poliziotti e criminali e attraverso il suo contesto metropolitano. In Life without principle non viene sparato nemmeno un colpo di pistola (anche se una persona è uccisa) e al centro delle tre storie c’è la borsa con i soldi, il mcguffin più tipico possibile, tuttavia il nuovo film del regista di Election non è un poliziesco, ha più i toni della commedia e utilizza quella cornice per concentrarsi su altro.

Regia di John Landis. Un film Da vedere 1985 con Irene PapasMichelle PfeifferJeff GoldblumDavid Cronenberg. Titolo originale: Into the night. Genere Commedia – USA1985durata 115 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 2 recensioni.

Tormentato dall’insonnia e infelice, ingegnere di Los Angeles fa un giro notturno in automobile. Gli piomba sul cofano bella contrabbandiera di smeraldi. È il primo di molti incontri movimentati. Farsa dell’insonnia. Capita di tutto, in quella notte. La storia è amena e fracassona, ma il ritmo è più precipitoso che svelto e le lungaggini non mancano. 19 registi famosi (Don Siegel, David Cronenberg, Jack Arnold, Jim Henson, Lawrence Kasdan e lo stesso Landis) fanno brevi apparizioni.

The Founder, attori, regista e riassunto del film

Regia di John Lee Hancock. Un film Da vedere 2016 con Michael KeatonNick OffermanJohn Carroll LynchLaura DernLinda CardelliniCast completo Titolo originale: The Founder. Genere DrammaticoBiografico, – USA2016durata 115 minuti. Uscita cinema giovedì 12 gennaio 2017 distribuito da Videa. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,23 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Ray Kroc, poco seducente venditore di frullatori, si imbatte nel chiosco dei fratelli Mac e Dick McDonald, ideatori di un nuovo concetto di ristorazione fatto di qualità, velocità, simpatia, e assenza di piatti e posate. Intuendo l’affare, li convince a esportarne il modello su scala nazionale. Costruirà la più grande catena di fast food nel mondo, tradendone però in parte lo spirito. Il Keaton della maturità è attore eclettico e capace di modulare la sua recitazione su personaggi con sfaccettature complesse, ma qui il risultato è deludente. La sceneggiatura, pur evitando facili moralismi (il merito è di chi inventa una cosa o di chi sa sfruttarla commercialmente?), è asettica e didascalica, troppo distaccata dai personaggi per coinvolgere davvero e non approfondisce psicologicamente la trasformazione di Kroc da piazzista mediocre a fondatore di un impero. Tiepido.

Locandina Nomads

Un film di John McTiernan. Con Adam AntLesley-Anne DownPierce BrosnanAnna Maria MonticelliMary Woronov. continua» Thrillerdurata 95 min. – USA 1986MYMONETRO Nomads ***-- valutazione media: 3,00 su 6 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Una dottoressa assiste un moribondo in evidente stato di allucinazione e ne rivive le ultime sconvolgenti esperienze. Viene perseguitata per le strade di Los Angeles da un gruppo di punk che altro non sono che spiriti erranti, naturalmente maligni e perversi. Unica possibile soluzione la fuga, ma sarà sufficiente? Uno dei migliori fanta-horror degli ultimi anni.

Regia di John Hillcoat. Un film Da vedere 2016 con Casey AffleckChiwetel EjioforAnthony MackieAaron PaulClifton Collins Jr.Cast completo Titolo originale: Triple Nine. Genere Thriller, – USA2016durata 125 minuti. Uscita cinema giovedì 21 aprile 2016 distribuito da M2 Pictures. – MYmonetro 3,14 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Una banda formata da ex militari e poliziotti corrotti è al soldo della mafia russo-ebraica (la “Mafia Kosher”) che opera ad Atlanta. Vogliono chiamarsi fuori dai giochi sporchi ma, costretti a compiere un’ultima, impossibile rapina, arrivano a usare come diversivo il “codice 999”, quello che segnala a tutte le forze dell’ordine la morte di un poliziotto. Indaga un poliziotto il cui nipote è appena diventato partner di un poliziotto doppiogiochista. Scritto da Mark Cook, è un efficace film di genere, un thriller cupissimo di violenza aspra e suspense tenebrosa. Il ritmo è serrato e il cast di ottimi attori sonda anime e movenze dei personaggi. Convincente la Winslet nel ruolo della impeccabile boss della mafia russa.

Regia di John Erick DowdleDrew Dowdle. Un film Da vedere 2010 con Chris MessinaLogan Marshall-GreenGeoffrey ArendBojana NovakovicJenny O’HaraCast completo Genere Horror, – USA2010durata 80 minuti. Uscita cinema venerdì 12 novembre 2010 distribuito da Universal Pictures. – MYmonetro 3,02 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Una persona si suicida gettandosi da un grattacielo e finendo sul tetto di un camion. Nelle sue mani, un rosario. Il detective Bowden – la cui vita è stata devastata dalla morte della moglie e del figlio a opera di un pirata della strada – è chiamato a investigare. Nel grattacielo in questione, cinque persone salgono su uno degli ascensori. Si tratta di un eterogeneo gruppo: l’addetto alla sicurezza Ben, un’anziana cleptomane, il venditore di materassi Vince, l’ereditiera attaccata ai soldi Sarah e l’ex militare in cerca di lavoro Tony. L’ascensore si blocca. Sembra solo un inconveniente tecnico, ma, dato che la situazione non si risolve nonostante i colloqui con l’assistenza, ben presto l’inquietudine comincia a serpeggiare e nasce tra le persone intrappolate l’incredibile sospetto che tra loro ci sia qualcuno che non è quello che dice di essere.

Locandina La foresta di smeraldo

Un film di John Boorman. Con Powers BootheMeg FosterCharley BoormanYara VaneauEstee Chandler. continua» Titolo originale The Emerald ForestAvventuraRatings: Kids+16, durata 113 min. – USA 1985MYMONETRO La foresta di smeraldo ***-- valutazione media: 3,00 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Il “popolo invisibile”, selvaggia tribù amazzonica, rapisce il piccolo Timmy, figlio di un ingegnere che dirige i lavori di costruzione di una immensa e anti-ecologica diga. Passano dieci anni: Timmy, ormai uomo, considera gli indios come la sua vera famiglia, ma conserva anche qualche vago ricordo del padre che, da parte sua, non ha mai rinunciato alla speranza di ritrovarlo vivo. Dopo varie avventure, padre e figlio si rincontrano, ma il richiamo della foresta sarà più forte di quello del sangue e il ragazzo non soltanto deciderà di restare con quella che è ormai la sua gente, ma riuscirà anche a convincere il genitore a far saltare la mastodontica diga.

Regia di Joachim LaFosse. Un film Da vedere 2006 con Isabelle HuppertJérémie RenierYannick RenierPatrick DescampsKris CuppensCast completo Titolo originale: Nue Propriété. Genere Drammatico, – BelgioLussemburgoFrancia2006durata 92 minuti. Uscita cinema venerdì 16 marzo 2007 distribuito da Bim Distribuzione. – MYmonetro 3,08 su 18 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Pascale vive con i due gemelli ventenni, incapaci di fare una vita autonoma, in una casa di campagna. Pur divorziata da molti anni, continua a litigare con il loro padre, pronto soltanto a fornirli di soldi contanti. Di asfittica e quasi morbosa intimità, la situazione precipita quando Pascale, che si è fatta un nuovo compagno, decide di vendere la casa. 3° film, scritto con François Pirot, del belga J. Lafosse che l’ha girato in piani-sequenza fissi (con molte scene a tavola mentre si mangia). “Volevo che ogni personaggio fosse costretto a uscire dall’inquadratura se voleva allontanarsi. L’inquadratura è come la casa che non vogliamo lasciare” (J. Lafosse). Senza cadere nell’antiretorica alla Gide (“Io vi odio, famiglie”), è una storia lucida e crudele sulla vita familiare chiusa al prossimo. Personaggi disegnati bene per attori cui la regia ha lasciato spazio. I. Huppert ottima come il solito; i due J. e Y. Rénier sono fratelli anche nella vita. In concorso a Venezia 2006.

Regia di Jim Jarmusch. Un film Da vedere 2005 con Bill MurrayJeffrey WrightSharon StoneFrances ConroyJessica LangeTilda SwintonCast completo Genere Commedia – USA2005durata 105 minuti. Uscita cinema venerdì 2 dicembre 2005 – MYmonetro 3,11 su 23 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Dopo i remoti gigli spezzati (1919) di D.W. Griffith, ecco i fiori rotti con cui J. Jarmusch, coerente cineasta “off Hollywood”, vinse il premio della giuria a Cannes 2005. Maturo e intristito Don Giovanni che ha fatto i soldi con i computer, Don Johnston riceve una lettera anonima dove gli si rivela che 20 anni prima ha contribuito a mettere al mondo un figlio maschio. Spinto da un amico etiope, detective dilettante, e da un inconfessato desiderio di paternità, parte per incontrare le 4 donne che potrebbe aver messo incinte. Ma, come dice egli stesso (con una battuta trovata da Jarmusch in una lettera dal carcere di Gramsci), il passato non può essere recuperato né fondare il futuro: conta soltanto il presente. Impregnato di una densa malinconia che ha anche una funzione conoscitiva, svariante nei toni che passano dall’ironia al sarcasmo, dall’elegia all’analisi critica, è un film di lineare e calma semplicità, eppure ricco di sottrazioni e di piccoli dettagli che si sommano tra loro, dipanando una storia in immagini piane e significative che indagano su una certa dimensione della società statunitense. Gli fa da motore il laconico B. Murray con i suoi tragicomici silenzi e quella miscela di malinconia e malignità che lo rendono un attore unico. In grande forma l’intero reparto femminile. Fotografia: Frederick Elmes. Scene: Mark Friedberg. Distribuzione: Mikado.