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Rosenstrasse: Amazon.it: Riemann,Schrader, Riemann,Schrader: Film e TV

Regia di Margarethe von Trotta. Un film Da vedere 2003 con Katja RiemannMaria SchraderJürgen Vogel. Genere Drammatico, – Germania2003durata 136 minuti. Uscita cinema martedì 27 gennaio 2004 distribuito da 01 Distribution. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,17 su 10 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Berlino, 1943: un centinaio di donne tedesche “ariane” si raccolgono in Rosenstrasse, vicino ad Alexanderplatz, per reclamare la liberazione dei loro mariti ebrei arrestati e, dopo spossanti trattative con le autorità naziste, la ottengono. Fatto storico ignorato nei libri di storia. Scritto con Pamela Katz dalla regista, da sempre impegnata in un cinema al femminile con vicende rappresentative di eventi storico-politici, è un film che ha al suo attivo tre virtù principali: un’accurata e attendibile ricostruzione ambientale; una compagnia di attori che danno l’impressione di credere in quello che fanno; non pochi momenti di alta intensità emotiva in cui i sentimenti privati si caricano e si rifrangono in significati di memoria storica. Costruito con una serie di flashback che partono da un presente situato sessant’anni dopo a New York. Fotografia in Cinemascope (Franz Rath), desaturata nelle scene del 1943. Costo: 6, 5 milioni di euro, 54 giorni di riprese. Interessante uso del suono. Premio San Fedele 2004.

Film e telefilm tedeschi da vedere almeno una volta nella vita ~

Regia di Margarethe von Trotta. Un film Da vedere 1986 con Barbara SukowaDaniel OlbrychskiOtto SanderCharles RegnierBarbara LassKarin BaalCast completo Titolo originale: Rosa Luxemburg. Genere Biografico – Germania1986durata 122 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 1 recensione.

Vita, lotte e morte violenta di Rosa Luxemburg (1871-1919), cittadina tedesca che fu uno dei protagonisti della sinistra europea del primo Novecento e che della politica fece la ragione centrale dell’esistenza nonostante gli svantaggi di partenza: donna, ebrea, straniera, non bella. Rendere conto di un’esistenza durata 48 anni e di un convulso periodo storico che va dal terzo congresso (1893) dell’Internazionale socialista alla fallita insurrezione spartachista del gennaio 1919 era impresa da far tremare le vene a uno sceneggiato TV. Farlo in 2 ore di film era impossibile. Corretto, tradizionale, convenzionale per due terzi, apprezzabile nel tentativo di tenere in equilibrio privato e pubblico, emozione e ragione, il film acquista forza nella parte carceraria dove di Rosa L. emergono pazienza e ironia.

di Marco Tullio Giordana. Un film Da vedere 2012 con Valerio MastandreaPierfrancesco FavinoMichela CesconLaura ChiattiFabrizio GifuniCast completo Genere Drammatico, – Italia2012durata 129 minuti. Uscita cinema venerdì 30 marzo 2012 distribuito da 01 Distribution. – MYmonetro 3,15 su 12 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Milano, 12 dicembre 1969. Un’esplosione alla Banca Nazionale dell’Agricoltura fa 17 morti (a loro è dedicato il film) e 88 feriti. Le indagini della Questura – il commissario Luigi Calabresi e i suoi superiori – sono orientate sulla pista anarchica. Tra i fermati c’è Giuseppe Pinelli che, dopo 72 ore di digiuno e insonnia, nella notte del 15 precipita dalla finestra di Calabresi, in quel momento assente. Intanto a Treviso 2 giudici scoprono un gruppo di giovani neonazisti, coperti e infiltrati dai servizi segreti che, guidati da Giovanni Ventura e Franco Freda, sono gli autori della strage. Indicato da membri di Lotta Continua come responsabile della morte di Pinelli, il 17 maggio 1972 Calabresi è ucciso sotto casa. Dal 1979 Giordana continua a fare film ispirati alla cronaca. Questo è il capitolo mancante di La meglio gioventù (2003), pure scritto con Petraglia e Rulli, attingendo al controverso librone di Paolo Cucchiarelli Il segreto di piazza Fontana (2009). Per capire la difficoltà dell’impresa 3 sono i fatti: a) i personaggi “storici”, a diverso livello di peso; b) a sinistra, e non solo estrema, era diffusa la denominazione di “strage di Stato”; c) i materiali sulla strage, anche quelli giudiziari, erano intricati e spesso contradditori. Nel lancio del film c’è l’abuso della parola “verità”: quale? Il livello medio della recitazione è alto, a partire dall’ottimo Favino (Pinelli), il coerente Mastandrea (Calabresi), la sobria Cescon (Licia Pinelli). Personaggio non approfondito e scritto male è la signora Calabresi della Chiatti, ma in compenso c’è uno straordinario Gifuni (Aldo Moro un po’ troppo oracolare). Il film tende a discolpare Calabresi, ma la sua corresponsabilità oggettiva nelle 72 ore dell’interrogatorio di Pinelli è occultata. Distribuisce 01. 3 David di Donatello: attrice (Cescon) e attore non protagonista (Favino), effetti speciali visivi (Stefano Marinoni, Paolo Trifoglio).

Locandina italiana Mr. Bean. L'ultima catastrofe

Un film di Mel Smith. Con Rowan Atkinson, Peter MacNicol Titolo originale Bean – The Ultimate Disaster Movie. Comico, Ratings: Kids+13, durata 90 min. – Gran Bretagna 1997. MYMONETRO Mr. Bean. L’ultima catastrofe * * * - - valutazione media: 3,07 su 14 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Mr. Bean a Los Angeles. Parla. È ospite dell’assistente di un museo che acquista, per cinquanta milioni di dollari, “La madre” di Whistler, il più importante dipinto americano. Naturalmente Bean lo distrugge, per poi rimediare alla sua maniera. Atkinson è davvero un grande talento. Si temeva che non riuscisse a passare dai suoi “corti” a un film vero, invece regge benissimo. Davvero un grande.

Regia di Marguerite Duras. Un film con Delphine SeyrigMichael LonsdaleMathieu CarrièreClaude MannVernon Dobtcheff. Genere Drammatico – Francia1974durata 120 minuti.

“La storia di un amore vissuto nelle Indie degli anni ’30 in una popolosa città sui bordi del Gange. La stagione è quella dei monsoni estivi. Sono evocati due giorni”, dice del film la regista stessa. Quella notte al ballo dell’ambasciata, Anne-Marie Stretter respinge l’amore del viceconsole. Se ne va nella notte e la mattina dopo scompare. Il film ha una colonna sonora di grande ricchezza: il mormorio delle conversazioni che suggerisce un amore insensato; le voci off dei personaggi principali; i lamenti di una mendicante che dicono la realtà della miseria e della fame. La musica seducente di Carlos d’Alessio culla e unisce il tutto. Sulla colonna sonora passano immagini mute dove, ieratici, i personaggi silenziosi attraversano scenografie decadenti e fantomatiche dove emergono un pianoforte a coda e un immenso specchio. Il passato (il presente?) affiora in frammenti che il ricordo cancella o trasfigura. È un film magico al quale si soccombe con piacere o che si rifiuta con irritazione perché troppo cerebrale.

Regia di Marco Risi. Un film Da vedere 2001 con Iaia ForteFrancesca D’AlojaSilkeSilke KleinClaudio GregoriLoles LeónCast completo Genere Commedia, – Italia2001durata 90 minuti. Uscita cinema venerdì 26 ottobre 2001 distribuito da 01 Distribution. – MYmonetro 3,10 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Assai diverse tra loro, Beatrice, Bianca e Billie hanno una cosa in comune: i loro mariti lavorano nella stessa banca (direttore, cassiere, guardia) e s’involano verso l’Argentina con un bottino di nove miliardi. Le tre partono per Buenos Aires alla loro ricerca e durante un viaggio in tre tappe verso la Patagonia imparano a conoscersi, a conoscerli e a fare a meno di loro. Scritta da Silvia Napolitano e riveduta dal regista, anche produttore, è un’ingegnosa e spiritosa commedia di viaggio al femminile che pecca di ridondanza nel sottolineare i temi del discorso e nel non fermarsi al finale giusto: “15 000 km per tornare a lavorare in banca!”. Nel trio perfettamente affiatato delle 3 protagoniste, spicca il brio di I. Forte.

Locandina The Illusionist - L'illusionista
Un film di Neil Burger. Con Edward Norton, Paul Giamatti, Jessica Biel, Rufus Sewell, Eddie Marsan.Titolo originale The Illusionist. Fantastico, Ratings: Kids+13, durata 110 min. – USA 2006. – Eagle Pictures uscita venerdì 6 aprile 2007. MYMONETRO The Illusionist – L’illusionista * * * - - valutazione media: 3,00 su 160 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
 
Siamo all’inizio del XX secolo, in Austria. Eisenheim è un adolescente innamorato (e ricambiato) della bella Sophie: la ragazza però, è promessa sposa del Principe Leopoldo, erede al trono. I due sono costretti a separarsi ed Eisenheim scompare dalla circolazione. Quindici anni dopo, il ragazzo è cresciuto e strega Vienna con spettacoli nei quali mette in mostra le sue incredibili doti di illusionista: una sera incontra Sophie, e l’amore si riaccende, ma il Principe Leopoldo, aiutato dall’Ispettore Generale Uhl, capo della Polizia, fa di tutto per stroncare una volta per tutte la relazione.
The Illusionist è la storia di un triangolo sentimentale: alla magia dell’amore, si aggiungono gli stupefacenti incantesimi di Eisenheim, padrone del palcoscenico e dell’arte dell’illusione. Neil Burger, il regista, è bravo a raccontare la storia con stile asciutto e a rappresentare una Vienna credibile e vivace, grazie all’eccellente fotografia di Dick Pope. Le uniche perplessità riguardano un plot forse troppo convenzionale, vista la materia trattata, e a cui manca, pur essendo di fatto presente ma troppo prevedibile, un valido colpo di scena finale. La sceneggiatura si concentra sulla storia d’amore e sull’evoluzione dei personaggi, mentre restano appena accennati temi che forse avrebbero meritato un maggiore approfondimento come il contrasto fra scienza e magia e tra raziocinio e immaginazione. Nel cast brillano l’ambiguo Paul Giamatti e la bella Jessica Biel, mentre a sembrare un po’ spaesato e fuori parte è proprio Edward Norton, la cui performance è valida, ma lontana dai suoi (altissimi) standard, quasi che l’attore fosse soverchiato dalla magia del personaggio che interpreta. Menzione speciale invece, per l’eccezionale score di Philip Glass, musicista ricercato e minimalista, che colpisce orecchie e cuore dello spettatore, con melodie capaci di avvolgere il film in un’aura magica. Grazie anche a questo fondamentale contributo, The Illusionist, offre numerosi momenti emozionanti, appassionanti, e una sequenza, quella dello spettacolo con “l’albero di arance “, da iscriversi direttamente nella storia del cinema.
 
LA VILLEGGIATURA | Gianluca D'Andrea

Regia di Marco Leto. Un film con Milena VukoticJohn SteinerAdolfo CeliAdalberto Maria MerliRoberto HerlitzkaCast completo Genere Drammatico – Italia1973durata 112 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 2 recensioni.

Il prof. Rossini (Merli), giovane docente antifascista, finisce al confino nell’isola di Ventotene e dialoga con un colto esponente del fascismo in camicia bianca. Duello di idee. Intanto, però, a contatto dei proletari comunisti suoi compagni di confino, Rossini colora di marxismo le sue idee liberali. Scritto con Lino Del Fra e Cecilia Mangini, qua e là irrigidito da schematismo ideologico e didattico, è uno dei più notevoli film politici degli anni ’70. Memorabile interpretazione di Celi nella parte del commissario di polizia, presumibilmente ispirato al padre del regista. Rossini è personaggio immaginario, ma rappresenta i 13 docenti universitari (su 2989) che rifiutarono il giuramento di fedeltà al regime fascista e furono esonerati dall’incarico.

Poster Starship Troopers - Fanteria dello spazio

Regia di Paul Verhoeven (II). Un film con Michael IronsideDina MeyerCasper Van DienDenise RichardsClancy BrownCast completo Titolo originale: Starship Troopers. Genere Fantascienza – USA1997durata 125 minuti. – MYmonetro 2,87 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

La terra è dominata da una dittatura militare che concede i pieni diritti civili soltanto a chi combatte. Il nemico è una stirpe di giganteschi e aggressivi scarafaggi che hanno come base il remoto pianeta Klendathu. Johnny Rico, giovane argentino, si arruola per amore di Carmen Ibanes, pilota di astronavi, ma dopo la distruzione di Buenos Aires e il massacro di 100 000 commilitoni aderisce alla causa per puro patriottismo. Classificato, anche in base al reazionario romanzo (1957) di Robert A. Heinlein da cui è tratto, come un blockbuster parafascista, è invece il miglior film (almeno tra quelli americani) dell’olandese Verhoeven e “il più fecondo di implicazioni politiche e morali, minacciose quanto pertinenti al tema: Hitler ha vinto la seconda guerra mondiale e non ce ne siamo nemmeno accorti” (P. Cherchi Usai). Basta saperne cogliere la componente umoristica in chiave antimilitarista e satirica, l’affascinante e cinica ambiguità, la critica visione del futuro (dunque del presente).

Un Topolino Sotto Sfratto by lee evans: Amazon.it: lee evans, christopher  walken, gore verbinski: Film e TV

Un film di Gore Verbinski. Con Lee Evans, Nathan Lane, Vicki Lewis, Maury Chayakin, Christopher Walken Titolo originale Mousehunt. Commedia, Ratings: Kids, durata 97 min. – USA 1997. MYMONETROUn topolino sotto sfratto * * * - - valutazione media: 3,21 su 11 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Il regista, che proviene dalla pubblicità, mette in scena un film che mescola visionarietà e stile da cartoon. Un fabbricante di gomitoli di spago lascia in eredità ai propri figli la fabbrica che sta per fallire e una casa malridotta. I due scoprono che quest’ultima è opera di un famoso architetto e può essere venduta per miliardi. Ci si mette un topolino che la abita a impedire loro di realizzare il progetto.

Regia di Marco Danieli. Un film Da vedere 2016 con Sara SerraioccoMichele RiondinoMarco LeonardiStefania MontorsiPippo DelbonoCast completo Genere Drammatico, – Italia2016durata 104 minuti. Uscita cinema mercoledì 9 novembre 2016 distribuito da Bolero Film. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,05 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Cresciuta in una famiglia di Testimoni di Geova, Giulia crede in quello che fa, studia, predica. È vergine per scelta fino a quando incontra Libero, un coatto sregolato ma pieno di vita. Contro ogni aspettativa, se ne innamora e trova la forza di fuggire da un ambiente che di colpo vede represso e reprimente. Ma la scoperta della libertà e del mondo, la porteranno a fuggire anche da Libero. Per la sua strada. La Serraiocco è brava e rende reale e credibile il personaggio. Danieli (David di Donatello come miglior esordiente) sa di che cosa parla ed espone con onestà i temi della religione e dell’esclusione. Il finale è positivo e forse un po’ troppo ottimista.

La vetturetta (1960) — The Movie Database (TMDB)

Regia di Marco Ferreri. Un film con José Luis López VázquezJosé IsbertPedro PorcelMaria Luisa PonteChus Lampreave. Genere Grottesco – Spagna1960durata 88 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 3 recensioni.

Per godere della compagnia degli amici superstiti, tutti paralitici, l’ottantenne don Anselmo chiede ai familiari una carrozzella a motore. Gliela negano, lui li avvelena. 3° e ultimo film spagnolo di M. Ferreri. Apologo crudele e grottesco sulla vecchiaia e l’ipocrisia dei rapporti familiari borghesi. È anche un ritratto impietoso della Spagna franchista.

Ventaglio bianco (versione rimasterizzata): Amazon.it: vari, vari, vari:  Film e TV

Un film di Jackie Chan. Con Jackie Chan, Yuen Biao, Lily Li, Biao Yuen, Pai Wei.Titolo originale Shi di chu ma. Azione, durata 101 min. – Hong Kong 1980. MYMONETRO The Young Master – Il Ventaglio Bianco * * * - - valutazione media: 3,00 su 1 recensione.

Tiger (Wai Pak) e Dragon (Jackie Chan) sono due orfani accolti da un sifu (Tien Fung) nella sua scuola di arti marziali. Quando Tiger tradisce per denaro la scuola e viene cacciato, Dragon decide di andarlo a cercare per redimerlo e riportarlo sulla retta via.
Impossibile giudicare The Young Master secondo i canoni consueti con cui si analizza una regia, altrimenti non potrebbe trattarsi di un giudizio lusinghiero. L’uso di zoom a profusione (figlio sì di Chang Cheh, ma senza la necessità dell’eccesso che era propria del maestro), un montaggio che spezza il ritmo più che agevolarlo e l’imbarazzante incuria di sequenza come quella in cui è un pupazzo la palese controfigura del cattivissimo maestro Kim sono elementi che lasciano poco spazio al perdono. Ma qui il criterio è totalmente differente.
The Young Master è il film in cui prende vita il cinema secondo Jackie Chan, concetto totalmente estraneo a quello canonico, in cui la mdp si pone al servizio di un corpo cinematografico straordinario, qualcosa che sta a metà Buster Keaton e un cartone animato (con tanto di Jackie ingessato da capo a piedi come Willy il coyote dopo una caduta). Non solo ogni mossa e ogni schivata di Jackie, ma anche ogni espediente dell’uso quotidiano (panche, pipe, gonne, zoccoli) entra a far parte del continuum circense e viene reinventato come elemento delle arti marziali, portando a soluzioni narrative e visive spiazzanti e difficilmente dimenticabili.
Non fosse per l’interminabile duello finale – che fallisce miseramente nel tentativo di riproporre lo showdown di Drunken MasterThe Young Master sarebbe uno dei migliori di Chan da regista. Così resta uno dei più importanti per comprendere come nasce la sua poetica.

Salto Nel Vuoto (Dvd) Di Marco Bellocchio

Regia di Marco Bellocchio. Un film Da vedere 1980 con Michel PiccoliMichele PlacidoAnouk AiméeAnna OrsoRemo RemottiAntonio PiovanelliCast completo Genere Fantastico – Italia1980durata 120 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 3 recensioni.

Mauro e Marta – lui giudice, lei casalinga – sono fratello e sorella che vivono insieme da quando sono nati, dopo aver fatto da genitori ai fratelli minori. In Mauro nasce il sospetto che la follia, un’eredità di famiglia, possa annidare e insorgere in Marta, e l’angoscia a tal punto da desiderarne la morte. Fallita una manovra che gli si ritorce contro, e vedendo che la sorella, anzi, sta conquistando la propria autonomia di donna, al giudice non rimane che… il salto nel vuoto. 6° film narrativo di M. Bellocchio, e idealmente apparentato con I pugni in tasca (1965), scritto con Piero Natoli e Vincenzo Cerami, rivela nel suo autore una maturità stilistica che si manifesta nella capacità di passare dal registro naturalistico a quello espressionistico di trasfigurazione della realtà: limpido ed esplicito, ma anche carico di una profonda ambiguità metaforica. Sorretto da collaboratori di prim’ordine – Giuseppe Lanci (fotografia), Nicola Piovani (musica), Amedeo Fago (scenografia), Lia Morandini (costumi) – ha nei due francesi – doppiati benissimo da Vittorio Caprioli e Livia Giampalmo – due interpreti in ammirevole sintonia. Furono entrambi premiati a Cannes.

La balia: Amazon.it: Fabrizio Bentivoglio, Maya Sansa, Valeria Bruni  Tedeschi, Jacqueline Lustig, Pier Giorgio Bellocchio, Marco Bellocchio,  Fabrizio Bentivoglio, Maya Sansa: Film e TV

Regia di Marco Bellocchio. Un film con Michele PlacidoFabrizio BentivoglioValeria Bruni TedeschiJacqueline LustigMaya SansaCast completo Genere Drammatico – Italia1999durata 106 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 5 recensioni.

Vittoria (Bruni Tedeschi), moglie nevrotica dello psichiatra Ennio Mori (Bentivoglio), non riesce ad allattare il figlio appena nato e prova per lui una segreta ripulsa. Lo allatta Annette (Sansa), giovane contadina e compagna di un sovversivo, la cui intesa col bambino è così radiosa e totale da rendere gelosa la madre. Dopo Enrico IV e L’uomo dal fiore in bocca , è il 3° incontro con Pirandello di M. Bellocchio, che ne ha ripreso una novella del 1903, da lui adattata con Daniela Ceselli: ha praticato una serie di innesti e microcambiamenti che ne contraddicono il verismo fatalistico di fondo, modificandone anche la conclusione. L’incapacità di amare e di comunicare è il nucleo centrale attraversato, a lampi, dai segni delle lotte sociali, temi cari a Bellocchio. Quasi tutti i personaggi cambiano nel corso del racconto il cui registro è sintonizzato su quello di F. Bentivoglio. Alta tenuta stilistica, ambientazione suggestiva senza viscontismi, ammirevole intensità di recitazione, uso espressivo del sonoro. Fotografia di Giuseppe Lanci, musiche di Carlo Crivelli. Globo d’oro 1999 (stampa estera) a M. Sansa come rivelazione dell’anno e alla fotografia di Lanci.

Regia di Marco Bellocchio. Un film con Paolo GraziosiGlauco MauriElda TattoliDaniela SurinaMimma BiscardiAlessandro HaberCast completo Genere Commedia – Italia1967durata 95 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 2 recensioni.

In una cittadina romagnola giovanotto ambizioso, iscritto al PSU (Partito Socialista Unificato), diventa factotum di un professore, futuro assessore, e l’amante di sua sorella, mentre, per vendicarsi, la sua ex fidanzata fa lo stesso con il professore. Si arriva così a un duplice, forzato matrimonio. 2° film di M. Bellocchio che vi riprende i temi di I pugni in tasca (la corruzione degli ambienti familiari, lo squallore sordido della provincia), proiettandoli su una mordace satira del trasformismo politico, dell’ipocrisia borghese, del velleitarismo estremista, del falso riformismo del centrosinistra. Troppa carne al fuoco, forse. Ma, comunque, un lucido e rabbioso film di contestazione.

Il gabbiano - DVD - Film di Marco Bellocchio Drammatico | IBS

Regia di Marco Bellocchio. Un film con Laura BettiGiulio BrogiPamela VilloresiRemo GironeRemo RemottiAntonio PiovanelliCast completo Genere Drammatico – Italia1977durata 132 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 1 recensione.

Dal dramma (1895) di Anton &8 echov: Costantin, figlio di Irina, celebre attrice, mette in scena nella tenuta materna del Veneto un suo dramma per conquistare l’amore della ricca e giovane Nina che, invece, segue in città un letterato maturo, già amante di Irina, e ne sarà abbandonata. Costantin si uccide. Non è né un film né teatro filmato, ma un esercizio di riscrittura di un dramma sul tema del nuovo stuprato dal vecchio, dei giovani dissanguati dagli anziani. “Bellocchio si è avvicinato alla commedia di &8 echov con profondo amore e con profonda umiltà: ma vi ha cercato tutto ciò che era affine al suo mondo, e l’ha tradotto nel suo latino” (N. Ginzburg).

Regia di Marco Bellocchio. Un film Da vedere 2016 con Valerio MastandreaBérénice BejoGuido Caprino, Nicolò Cabras, Dario Dal Pero, Barbara RonchiLinda MesserklingerCast completo Genere Drammatico, – ItaliaFrancia2016durata 134 minuti. Uscita cinema giovedì 10 novembre 2016 distribuito da 01 Distribution. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,21 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Orfano di madre a 9 anni, Massimo, bimbo solitario, appassionato di Nosferatu e Belfagor, cresce tifando per la squadra del Toro. Diventato un giornalista affermato, porta sempre dentro di sé lo struggimento per la morte, per lui misteriosa, della madre, su cui scopre finalmente la verità. Adattamento di Bellocchio, con Edoardo Albinati e Valia Santella, dell’autobiografia “caso letterario” del giornalista Massimo Gramellini. Della Torino degli anni ’60 e ’90 – che diventa storia d’Italia attraverso i programmi TV, i tuffi di Cagnotto, la tragedia aerea del Grande Torino, tangentopoli – Bellocchio sembra aver superato la rabbia de I pugni in tasca e racconta con gentilezza le cicatrici lasciate dall’elaborazione del lutto e il conseguente rapporto con la fede fino allo squarcio del velo del negare sempre tutto. Mancano le riflessioni che hanno creato il successo del libro. La fotografia di Ciprì è un valore aggiunto.

Regia di Joe Johnston. Un film con Viggo MortensenZuleikha RobinsonOmar SharifLouise LombardAdam Alexi-MalleCast completo Titolo originale: Hidalgo. Genere Avventura – USA2003durata 136 minuti. – MYmonetro 2,75 su 11 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

È un western che si trasforma in un “eastern”. Secondo lo sceneggiatore John Fusco, esperto di storia della frontiera, Frank T. Hopkins è realmente esistito. Pony express disgustato dal massacro dei pellerossa a Wounded Knee cui partecipò di striscio come scout, il mezzosangue Hopkins si rifugia nell’alcol e nel circo di Buffalo Bill a fare da attrazione in sella al suo amato mustang Hidalgo finché accetta di partecipare a “Oceano di fuoco”, corsa di resistenza per tremila miglia attraverso i deserti della penisola arabica, unico cavaliere occidentale contro i concorrenti beduini. Frutto della postmoderna contaminazione dei generi che contraddistingue la Hollywood del 2000, rafforzato dagli effetti speciali dell’Industrial Light & Magic, è un film avventuroso che mira all’epica, ma scivola spesso nell’oleografia turistica o nell’anemia narrativa o negli stereotipi del già visto (e rivisto). Monocorde ma simpatico Mortensen di padre danese. Il cavallo si chiama in realtà T.J. e durante le riprese ebbe 4 controfigure. Gli altri personaggi – sceicco Sharif compreso – fanno tappezzeria. Prodotto dalla Disney, è adatto ai ragazzini come antidoto ai videogiochi truculenti.

Regia di Marco Bechis. Un film con Abrisio da Silva PedroAlicelia Batista CabreiraAdemilson Concianza VergaAmbrosio VilhavaClaudio SantamariaCast completo Genere Drammatico, – ItaliaBrasile2008durata 108 minuti. Uscita cinema martedì 2 settembre 2008 distribuito da 01 Distribution. – MYmonetro 3,12 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nel Mato Grosso do Sul (Brasile) gli aborigeni sono confinati nelle riserve o sfruttati dai fazendeiros nei campi di coltivazione transgenica che anno dopo anno hanno distrutto le foreste, spazio del mondo religioso e di sostentamento dei Guaraní-Kaiowá. Nadio, capo di una tribù, e lo sciamano Nhanderu occupano un pezzo di terra per reagire a uno stato di malessere che provoca suicidi tra i giovani. Fra Tito, giovane apprendista sciamano, e la figlia del proprietario nasce una relazione furtiva, seguita da quella tra Roberto, al servizio del fazendeiro , e una giovane india. Dopo il suicidio di Ireneu, figlio di Nadio, Roberto è scacciato e, in risposta, Nadio assassinato. Tito, sconvolto, sta per suicidarsi, ma decide di vivere. 4° film di Bechis (il 1° da lui prodotto con Amedeo Pagani) che l’ha scritto con Luiz Bolognesi e Lara Fremder. Fenomeno comune in molte parti del Terzo Mondo più diseredato, il suicidio tra i Guaraní (517 in 20 anni su una popolazione di 30/40 000 abitanti; 5 secoli fa erano 1 milione e mezzo) è raccontato con un rispetto commosso da Bechis che, però, non nasconde alcuni aspetti brutali e autodistruttivi della loro cultura. Pur con qualche scompenso, è riuscito a fare un film antropologico senza manicheismi né concessioni a un facile patetismo. Fotografia: Hélcio Alemão Nagamine. Musiche: Domenico Zipoli, Andrea Guerra. Uno dei 2 film italiani su 4 che meritavano di stare in concorso a Venezia 2008.