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Regia di Sergio Castellitto. Un film con Sergio CastellittoPenélope CruzClaudia GeriniAngela FinocchiaroMarco GialliniCast completo Genere Drammatico – Italia2004durata 125 minuti. – MYmonetro 3,23 su 12 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Quando la 15enne Angela va in coma dopo una brutta caduta, per suo padre Timoteo, affermato medico-chirurgo di origine proletaria e tiepido marito della giornalista Elsa, è l’occasione di fare i conti col passato e soprattutto di rievocare la passione miserabile e i rimorsi per la dolce, derelitta, patetica Italia. Il passato è un precipizio e il futuro una montagna. Il 2° film di Castellitto regista – tratto dal romanzo della moglie Margaret Mazzantini, premio Strega 2002, sceneggiato da entrambi – costringe a distinguere tra la scrittura registica e la materia narrativa fin troppo densa di fatti e di sentimenti. Si possono avere molte riserve sulla sceneggiatura e, insieme, ammirare la regia? Per la direzione degli attori (specialmente della Cruz), l’energia febbrile della messinscena, le invenzioni plastiche (fotografia: Gianfilippo Corticelli), la scansione ritmica del montaggio (Patrizio Marone). Rimangono i dubbi su questo ritratto di maschio codardo e padre distratto. Prodotto dalla Cattleya di Riccardo Tozzi & C. 2 premi David (Castellitto, Cruz), Nastro d’argento alla sceneggiatura; Globo d’oro. Ciak d’oro e Premio Flaiano.

 Non ti muovere
(2004) on IMDb

Regia di Sergio Citti. Un film con Silvio OrlandoRolf ZacherPatrick BauchauGastone MoschinLaura BettiFranco CittiCast completo Genere Commedia – Italia1996durata 130 minuti. Uscita cinema venerdì 20 gennaio 2006 – MYmonetro 2,89 su 7 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Indossati i panni dei Re Magi in una recita parrocchiale in un paesino del Sud, tre saltimbanchi da circo attraversano mari e monti, guidati da una cometa, sempre delusi e mazziati, alla ricerca del Bambin Gesù. Incontrano varie Marie e altrettanti Giuseppe e concludono che forse è Gesù ogni bambino che nasce. 8° film di Citti, nato da una costola di un vecchio progetto di Pier Paolo Pasolini ( Porno-Teo-Kolossal ), “sembra un film speditoci dal passato, con l’intenzione di farci da monito per il futuro” (F. Chiacchiari), frutto della strenua fedeltà di Citti a un antico cinema rapsodico e popolare di raffinata ingenuità e di comicità beffarda ma non cattiva, “bassa” ma non triviale. Tocca molti temi – egoismo, razzismo, familismo, violenza, avidità di denaro, televisione, mancanza di futuro, incapacità di immaginare o desiderare qualcosa di diverso – con una leggerezza che approda a esiti di magica serenità.

 I magi randagi
(1996) on IMDb

Regia di Sergei Dvortsevoy. Un film Da vedere 2006 con Ondas BesikbasovSamal YeslyamovaAskhat KuchencherekovTolepbergen BaisakalovBereke TurganbayevCast completo Titolo originale: Tulpan. Genere Drammatico, – Germania2006durata 100 minuti. Uscita cinema venerdì 24 aprile 2009 distribuito da Bim Distribuzione. – MYmonetro 3,20 su 9 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Dopo il servizio militare nella Marina russa, Asa torna nella steppa del Kazakistan meridionale dove vive in una jurta sua sorella Samal col marito pastore e tre figli. Vorrebbe un gregge di pecore e una mandria di cammelli, ma senza una moglie non può averli. L’unica nubile a disposizione è la bella Tulpan, figlia di un’altra famiglia di pastori nomadi, ma è respinto perché ha le orecchie a sventola. Nel film Tulpan è invisibile, vista solo attraverso gli occhi innamorati di Asa: uno dei tanti suggestivi espedienti narrativi del documentarista kazako Dvortsevoy che l’ha scritto con G. Ostrovsky, passato per 11 festival tra cui “Un Certain Regard” di Cannes 2008 dove vinse 3 premi. È un film ricco di polvere alzata dal vento e da trombe d’aria, sui paesaggi di una steppa sterminata senza verde, e di animali: ovini, cammelli, cavalli, vacche, cani e un gattino. Ricco di storie. Ciascun personaggio ne contiene una: Boni del trattore, amico di Asa, che sogna la vita in città (la più vicina è a 500 km) e le poppute bionde dei suoi giornaletti porno; il veterinario in motocicletta; gli ostici genitori di Tulpan; l’adorabile Samal che canta, abbracciata ai suoi figli; il piccolo Berek che, imperterrito, continua a scorrazzare a cavallo di un bastone. E la cruda, realistica scena della faticosa nascita di un agnello, metafora centrale del racconto: per sopravvivere in quella steppa occorre saper soffrire come gli animali. In questo film polifonico, l’ex marinaio Asa ha le sue ragioni per non abbandonare la steppa dove è nato e cresciuto.

 Tulpan: la ragazza che non c'era
(2008) on IMDb

Regia di Sergei Bodrov. Un film Da vedere 2007 con Tadanobu AsanoHonglei SunKhulan ChuluunOdnyam OdsurenAliyaBa SenCast completo Genere Storico, – KazakhistanRussiaGermaniaMongolia2007durata 120 minuti. Uscita cinema venerdì 9 maggio 2008 distribuito da Bim Distribuzione. – MYmonetro 3,13 su 20 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

1ª parte di una trilogia diretta dal 60enne russo Bodrov, in bilico tra storia e leggenda, sulla vita di Gengis Khan (1155 o 1167-1227), principe mongolo. Riconosciuto nel 1206 capo delle tribù tartare, le organizzò in un potente esercito col quale creò un impero dalla Cina settentrionale al Mar Caspio. Nella 1ª metà del film Temugin – il suo vero nome – è un ragazzo che, ucciso il padre da una tribù nemica, è ridotto in schiavitù. Evaso, vive miseramente con la madre e i fratelli in attesa di sposarsi. Girato tra le steppe senza fine dell’Asia centrale (Kazakistan e Cina occidentale), quest’inizio è affascinante, in chiave di heroic fantasy , per la rievocazione della vita nomade, la brutalità delle situazioni, la colonna sonora e musicale in una lingua sconosciuta. Nella 2ª parte del film comincia l’ascesa al potere di Temugin, mentre si dà spazio a Borte, la sposa scelta quand’era ragazzino. Emerge la personalità del futuro Gengis Khan: energia, astuzia, crudeltà ma anche un innato senso di giustizia. Col ricorso agli effetti digitali diventa spettacolare e cala il suo fascino. Imponente la battaglia contro la tribù dei Merkit che combattono col volto coperto da maschere spaventose. Scritto dal regista con Sergej Aliyev.

 Mongol
(2007) on IMDb

Regia di Serge Leroy. Un film con Adolfo CeliMichel ConstantinGeorges Géret. Titolo originale: Le mataf. Genere Drammatico – Francia1972durata 91 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 2,98 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Tre amici, professionisti del furto con scasso, vengono ricattati da un losco avvocato, capo di una banda criminale, che li costringe a un colpo rischioso. Opera prima di Leroy, regista specializzato in polar (poliziesco alla francese) con molte ambizioni. Temi classici del nero (lealtà con gli amici, malinconia, perfezionismo nel crimine).

 Tre per una grande rapina
(1973) on IMDb

Locandina Affetti & Dispetti (La Nana)Un film di Sebastián Silva. Con Catalina Saavedra, Claudia Celedón, Mariana Loyola, Alejandro Goic, Anita Reeves.Titolo originale . Commedia, durata 95 min. – Cile, Messico 2009. – Bolero Film uscita venerdì 25 giugno 2010. MYMONETRO Affetti & Dispetti (La Nana) * * * - - valutazione media: 3,22 su 22 recensioni di critica, pubblico e dizionari

Governante da 23 anni dai Valdes, facoltosa famiglia cilena, Raquel non li considera più datori di lavoro: sono la sua famiglia. Ma da tempo soffre di emicranie sempre più dolorose. Quando la signora Valdes, compassionevole, le affianca una cameriera, Raquel si sente offesa e rende alla collega – e a quelle dopo di lei – la vita impossibile. Poi si ammala sul serio e deve farsi curare. Al ritorno trova Lucy, un’allegra campagnola che le oppone ironica gentilezza. Scritta dal regista con P. Peirano, la commedia fa perno su questa “nana” (= nonna, anche come traslato) complessa e terribile con cui la Saavedra fu premiata al Sundance Festival 2009 e a quello di Torino. Irradia la sua profonda ambivalenza su tutto il film e sugli altri personaggi che rimangono sospesi, come gli spettatori, nel domandarsi quale sia la sua vera identità: dove finisce la sua machiavellica perfidia e dove comincia la sua latente umanità? È un esempio di contaminazione di generi, atmosfere e toni, con spunti di analisi sociologica (ricchi-poveri, padroni-servitori) e persino momenti di horror psicologico. Quella di Saavedra è una bravura “mostruosa”. Bolero distribuisce.

 Affetti & dispetti (La nana)
(2009) on IMDb

Locandina italiana Cube - Il cuboUn film di Vincenzo Natali. Con David Hewlett, Maurice Dean Wint, Nicole deBoer, Nicky Guadagni, Wayne Robson.Titolo originale Cube. Thriller, durata 0 min. – Canada 1998. MYMONETRO Cube – Il cubo * * * - - valutazione media: 3,16 su 51 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Un gruppo di uomini e donne si ritrova intrappolato in un enorme cubo formato da stanze (anch’esse di forma cubica) ognuna delle quali ha sei possibili aperture che conducono ad altre stanze. Ognuna di esse può costituire un passo in avanti verso la salvezza (cioè verso la superficie esterna) oppure un pericolo mortale. Chi si trova all’interno non sa come ci sia finito e se si tratti o meno di una punizione. Il film canadese costato solo 350.000 dollari, messi a disposizione nella quasi totalità da Norman Jewison, ha ottenuto buoni risultati al box office grazie a una dimensione narrativa di impronta kafkiana che non rinuncia a qualche momento da grand guignol e a qualche caratterizzazione un po’ sopra le righe.

 Cube - Il cubo
(1997) on IMDb

Cube Zero - Film (2004)Un film di Ernie Barbarash. Con Zachary Bennett, David Huband, Stephanie Moore, Martin Roach, Terri Hawkes.Horror, durata 97 min. – Canada 2004

Rains si sveglia in un labirinto formato da stanze perfettamente cubiche, indossa una strana uniforme e non ricorda nulla del suo passato, nemmeno il suo nome. Non sa di essere controllata da due individui misteriosi che seguono ogni suo movimento all’interno del cubo.

 Cube Zero
(2004) on IMDb

Regia di Sebastian Schipper. Un film Da vedere 2015 con Laia CostaFrederick LauFranz RogowskiBurak YigitMax MauffNadja Laura Mijthab. Genere Drammatico, – Germania2015durata 140 minuti. Uscita cinema giovedì 23 marzo 2017 distribuito da Movies Inspired. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,17 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Victoria, una ventenne spagnola che vive da qualche tempo a Berlino, incontra fuori da un locale notturno Sonne e i suoi amici. Sono berlinesi ‘veri’, così si definiscono e possono mostrarle la città ignota agli stranieri. Victoria li segue divertita fino a quando qualcuno si fa vivo per esigere dal gruppo un credito: devono compiere una rapina all’alba in una banca. Cosa deciderà di fare la ragazza?

 Victoria
(2015) on IMDb

Regia di Scott Derrickson. Un film Da vedere 2012 con Ethan HawkeJuliet RylanceFred Dalton ThompsonJames RansoneClare FoleyCast completo Titolo originale: Sinister. Genere Horror, – USA2012durata 110 minuti. Uscita cinema giovedì 14 marzo 2013 distribuito da Koch Media. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 – MYmonetro 3,46 su 8 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Uno scrittore in crisi creativa che aspira a essere Truman Capote aggiorna il protagonista di Blow-up , cincischia su quello di Twixt e si mette a indagare su home movie trovati nella nuova casa, già teatro di un omicidio. È un horror prolisso, scritto con C. Robert Cargill dal regista che ricorre a espedienti abusati, specialmente una colonna sonora ricca di effetti arbitrari piuttosto velleitari. Musiche di Christopher Young. Distribuito da Koch Media.

 Sinister
(2012) on IMDb

Regia di Sean Ellis. Un film Da vedere 2005 con Sean BiggerstaffEmilia FoxShaun EvansMichelle RyanStuart GoodwinMichael DixonCast completo Genere Commedia – Gran Bretagna2005durata 100 minuti. – MYmonetro 3,17 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Ben studia storia dell’arte all’università e sogna di esporre i suoi disegni in una galleria d’arte, cercando allo stesso tempo di capire i motivi che hanno portato alla rottura della sua lunga storia con Susan. La fine del loro amore coincide per Ben con l’inizio di una fastidiosa insonnia, così che, paradossalmente, proprio quando avrebbe bisogno di distogliere i suoi pensieri dalla donna che ama, si ritrova ad avere otto ore in più al giorno da impegnare in qualche modo. Decide così di farsi assumere in un piccolo supermarket dove, ogni notte, trascorre il suo tempo imponendo una rigida scappatoia alla sua solitudine.
A fargli compagnia un gruppetto di strani colleghi: un patito di arti marziali, uno stuntman, una splendida fanciulla che sogna di volare in sudamerica, tutti col loro sogno in vetrina, tutti col loro stratagemma per ingannare il tempo – le attese – e ritornare a vivere.
Il primo lungometraggio di Sean Ellis (sviluppo dell’omonimo cortometraggio candidato all’Oscar nel 2004) va oltre le più rosee aspettative, riservando a un’opera prima le doti artistico-narrative di un autore che farà sicuramente parlare di sé. Nel mondo parallelo in cui realtà e finzione si mescolano per ingannare l’inesorabile scorrere di un’esistenza monotona e incolore, le sfumature che Ellis dà alla pellicola risultano gradevoli e divertenti, tanto da perdonare qualche piccola ingenuità che, invece di nuocere al composto, lo nobilita con grande fermezza.

 Cashback
(2006) on IMDb

Regia di Sean Durkin. Un film Da vedere 2010 con Elizabeth OlsenChristopher AbbottBrady CorbetHugh DancyMaria DizziaCast completo Titolo originale: Martha Marcy May Marlene. Genere Drammatico, – USA2010durata 101 minuti. Uscita cinema venerdì 25 maggio 2012 distribuito da 20th Century Fox Italia. – MYmonetro 3,12 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Film d’autore made in USA con attori di provenienza teatrale. Dopo aver passato 2 anni con una setta religiosa, vittima di violenze psicologiche e sessuali, Martha ripara in casa della sorella maggiore. Oppressa dal suo passato, va in paranoia, convinta di essere seguita dal leader della setta. Influenzato dal cinema di Cassavetes – e con citazioni esplicite di Tre donne (1977) di Altman -, Durkin ha fatto, con la curiosità distaccata di un etnologo, un film/ritratto di una giovane donna angosciata tra ricordi confusi e percezioni alterate. Il suo percorso interiore di spaesamento e inquietudine si alterna con la descrizione frammentata della provincia USA, contraddittoria ed enigmatica tra scontri di generazione e ipocrisie nascoste in un minimalismo scandito dalle canzoni di Jackson C. Frank. Inquietante ma astratto, ambizioso ma anche velleitario e cerebrale. Fotografia di Jodie Lee Lipes. Distribuisce Fox.

 La fuga di Martha
(2011) on IMDb

Regia di Saverio Costanzo. Un film Da vedere 2006 con Christo JivkovFilippo TimiMarco BalianiAndré HennickeFausto Russo AlesiCast completo Genere Drammatico, – Italia2006durata 115 minuti. Uscita cinema venerdì 9 marzo 2007 distribuito da Medusa. – MYmonetro 3,01 su 18 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Il 30enne Andrea si sottopone a un periodo di esercizi spirituali in preparazione al sacerdozio nel convento sull’isola di San Giorgio Maggiore a Venezia. Tra padri superiori esigenti, anziani preti diffidenti, novizi incerti o ansiosi, scopre un mondo diverso ma altrettanto complesso e difficile. Grande è la tentazione di rinunciare. Messa in sottordine l’omosessualità, tema centrale nel romanzo Un gesuita perfetto (1960, ripubblicato nel 1999 come Lacrime impure ) di Furio Monicelli da cui prende spunto, Costanzo ha fatto un film più rigoroso e coraggioso del suo esordio nel superpremiato e sopravvalutato Private (2004). Definito un thriller dell’anima, è piuttosto la storia di un’indagine alla ricerca della verità (spirituale o concettuale?), “un vero e proprio giallo della comprensione” (P.M. Bocchi). C’è, però, il sospetto che sia un esercizio stilistico sotto il segno dell’indecisione. Pencola tra il saggio filosofico-teologico (Agostino d’Ippona o Tommaso d’Aquino?) e la denuncia del dogmatismo vaticano, l’analisi della prassi gesuitica di meditazione e proselitismo e la critica a una tecnica puntata alla conquista di potere e di influenza sul mondo. Il difetto è di sceneggiatura, non di regia, e rischia di far scivolare il rigore nella rigidità. Ingombrante colonna musicale degli Alter Ego e Carlo Crivelli. Fotografia: Mario Amura.

 In memoria di me
(2007) on IMDb

Regia di Roberto Benigni. Un film con Roberto BenigniNicoletta BraschiWalter MatthauStefania SandrelliFranco FabriziCast completo Genere Commedia – Italia1988durata 110 minuti. – MYmonetro 3,09 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un sacerdote americano che vive in Italia viene chiamato per esorcizzare una parrucchiera posseduta dal demonio. Dopo l’esorcismo, il diavoletto decide di non tornare all’inferno. È un film irresistibile nei dialoghi (la strana coppia Benigni-Matthau funziona a meraviglia), ma carente nella costruzione narrativa (ora gratuita, ora irrisolta). Non sempre il regista controlla l’attore, e W. Matthau appare un po’ sacrificato, quasi intimidito. Scritto con Giuseppe Bertolucci e Vincenzo Cerami. 3ª regia di Benigni, 3° posto nella classifica degli incassi della stagione 1988-89.

 Il piccolo diavolo
(1988) on IMDb

Regia di Samuel Benchetrit. Un film con Vanessa ParadisBouli LannersOlivier BisbackVincent Macaigne. Titolo originale: Chien. Genere CommediaDrammatico 2017durata 90 minuti. – MYmonetro 3,02 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Jacques Blanchot ha una moglie che lo allontana da casa perché soffre di un’allergia fisica nei suoi confronti. Il figlio è scarsamente interessato a lui e il lavoro, in un negozio dove tutto è in svendita, non gli dà molte soddisfazioni. Avendo deciso di acquistare un cane si iscrive a un corso di addestramento. Finirà con l’essere addestrato.

 Chien
(2017) on IMDb

Regia di Samira Makhmalbaf. Un film con Said MohamadiBahman GhobadiBehnaz Jafari. Titolo originale: Takhté siah. Genere Drammatico – Iran1999durata 85 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,07 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Tra le montagne del Kurdistan iraniano ai confini con l’Iraq, un maestro – che, come altri, se ne va in giro, lavagna sulle spalle, in cerca di alunni – segue le colonne di (innominati) curdi profughi e un gruppo di ragazzini contrabbandieri. 2° film della ventenne S. Makhmalbaf, figlia del regista Moshen con cui ha scritto la sceneggiatura e che le ha curato produzione e montaggio. Sullo sfondo di un desertico paesaggio petroso di costante tonalità giallo-ocra, di cui rende con uno sguardo visionario la selvaggia bellezza, la giovanissima regista ha fatto un film epico, metaforico, qua e là estetizzante, non privo di intermezzi ironici o umoristici. L’esposizione è ricca di salti, ellissi, reticenze, dovute in parte alla censura, ma che la caricano di inquietanti e misteriose risonanze. Gran Premio della giuria ex aequo a Cannes 2000.

 Lavagne
(2000) on IMDb

Regia di Sam Raimi. Un film Da vedere 1990 con Liam NeesonFrances McDormandColin FrielsLarry DrakeJessie Lawrence FergusonCast completo Genere Fantascienza – USA1990durata 90 minuti. – MYmonetro 3,19 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Dedito alla ricerca sulla riproduzione sintetica della pelle, scienziato rimane orribilmente sfigurato in un incendio doloso. Dato per morto, persegue con feroce accanimento la vendetta, assumendo di volta in volta le sembianze dei malvagi per ucciderli. La coerenza narrativa è spesso sacrificata agli effetti speciali; la natura fumettistica della storia è goffamente nobilitata da immersioni nella psicologia. Ma è anche un eccitante esercizio di cinema iperrealistico e surrealistico, sostenuto da un apparato figurativo di forte suggestione (con numerosi rimandi all’espressionismo tedesco e al repertorio Universal degli anni ’30 e ’40), dalla ricchezza delle invenzioni dinamiche e soprattutto da un divertito gusto nel mescolare orrore, ironia, metamorfosi fisiche da cartoon. Nella scena all’ospedale compaiono Jenny Agutter e John Landis.

 Darkman
(1990) on IMDb

Regia di Salvatore Samperi. Un film Da vedere 1979 con Michele PlacidoVirna LisiRenato SalvatoriGisela HahnTuri FerroMartin HalmCast completo Genere Drammatico – Italia1979durata 95 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Le prime esperienze amorose di un ragazzo nella Trieste del 1898 iniziano con un rapporto omosessuale. Poi il giovane incontra due gemelli, maschio e femmina, rampolli di una ricca famiglia ebrea e legati da un complesso rapporto, che s’invaghiscono entrambi di lui. Romanzo incompiuto di Umberto Saba – scritto nel 1953 e pubblicato nel 1975 – Ernesto è un libretto bellissimo e intoccabile. Samperi ne ha tratto un film di fattura elegante, di spedita scansione drammatica e di ineccepibile decoro professionale, con il supporto di una fotografia (Camillo Bazzoni) che contribuisce alla rievocazione di un’epoca. Placido premiato a Berlino 1979.

 Ernesto
(1979) on IMDb

Regia di Salvatore Piscicelli. Un film con Ida Di BenedettoMarcella MichelangeliTommaso BiancoLucio AlloccaLucia RagniCast completo Genere Drammatico – Italia1980durata 90 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 18 – MYmonetro 3,00 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Denunciata per corruzione di minorenne, Immacolata (Di Benedetto) conosce in carcere la lesbica Concetta (Michelangeli) e ne diviene l’amante. Tornate a Pomigliano d’Arco, continuano la loro relazione, sfidando l’ostilità maschile, le convenienze familiari, i tabù sociali. Scritto dal trentenne regista esordiente con la moglie Carla Apuzzo, girato in presa diretta in un napoletano asciutto, servito da un’ottima compagnia di interpreti professionisti e non, ha la compattezza di un cristallo e la torva sgradevolezza di un dramma passionale che non fa concessioni al manicheismo moralistico, al romanticismo folcloristico, agli alibi del pietismo meridionalistico. Ha tutte le carte in regola per spiacere ai benpensanti della conservazione e ai burocrati del progressismo. Nonostante il tema scabroso, non trovò nemmeno il pubblico: gli “amori particolari” passano sullo schermo, come in letteratura, se hanno la cornice elegante della ricchezza o il fascino dell’esotismo, non lo sfondo dell’agonizzante civiltà contadina. La Di Benedetto ha la presenza di una fiamma: illumina ogni immagine in cui compare. V.M. 18 anni. Pardo d’argento a Locarno.

 Immacolata e Concetta, l'altra gelosia
(1980) on IMDb

Regia di Salvatore Mereu. Un film Da vedere 2012 con Micaela RamazzottiSara PoddaMaya Mulas. Genere Drammatico – Italia2012durata 100 minuti. Uscita cinema giovedì 9 maggio 2013 – MYmonetro 3,01 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Scritto da Mereu da un racconto in dialetto sardo di Sergio Atzeni, è il suo 3° film: ha una trama “lieve e terribile”, raccontata direttamente (in dialetto sottotitolato) dalla spavalda e ingenua Cate che parla di sé, della sua degradata famiglia e dell’amica Luna, cresciuta come lei in un quartiere periferico di Cagliari. Ha un padre nullafacente con desideri sessuali inespressi; una delle sorelle maggiori batte il marciapiede dopo aver messo al mondo un figlio; i fratelli cercano di entrare in una delle bande locali; ha per amico Sergio, vittima dei bulli del quartiere. La componente drammatica si stempera nell’ironia, in una beffarda rassegnazione, nell’esibito ottimismo. “Il tocco dell’autore si avverte con il finale a sorpresa affidato alla ‘maga’ Aleni/Micaela Ramazzotti” (M. Mazzetti). Distribuisce Pablo. Premiato a Venezia 2012 con “Schermi di qualità”.

 Bellas mariposas
(2012) on IMDb