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Un film di Nicholas Ray. Con Curd Jürgens, Ruth Roman, Richard Burton, Raymond Pellegrin Titolo originale Bitter Victory. Drammatico, Ratings: Kids+13, durata 97′ min. – Francia, USA 1957. MYMONETRO Vittoria amara * * * - - valutazione media: 3,13 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Un plotone di soldati inglesi deve compiere nel 1942 un rischioso colpo di mano al quartiere generale tedesco di Bengasi, in Libia. Al comando due ufficiali diventati mortali nemici. Uno dei due è un vile e l’altro lo sa. Suggestivo, pieno di pagine di dolorante intensità e sequenze di smagliante efficacia, ha anche momenti sordi o irrisolti ma non incidono. Funzionale fotografia di M. Kelber. Da un romanzo di René Hardy. “Come il sole, Vittoria amara vi farà chiudere gli occhi. La verità acceca” (J.-L. Godard).

Bitter Victory (1957) on IMDb
Locandina La vera storia di Jess il bandito

Un film di Nicholas Ray. Con Robert Wagner, Jeffrey Hunter, Hope Lange, Agnes Moorehead. Titolo originale The True Story of Jesse James. Western, durata 92′ min. – USA 1957. MYMONETRO La vera storia di Jess il bandito * * * - - valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.Finita la guerra civile, Jesse e Frank James diventano rapinatori di banche e di treni. Rifacimento di Jess il bandito (1938) di H. King attraverso un complicato intreccio di flashback e nelle cadenze di un’ode in mortem. È uno dei 3 western di Ray, tutti eccentrici, con personaggi anticonformisti o ribelli, con o senza causa, perdenti romantici che cercano nell’amore un’estrema ragione di essere e di vivere.

The True Story of Jesse James (1957) on IMDb
Locandina italiana Il temerario

Un film di George Roy Hill. Con Robert Redford, Susan Sarandon, Bo Svenson, Bo Brundin, Edward Herrmann Titolo originale The Great Waldo Pepper. Avventura, Ratings: Kids+13, durata 107 min. – USA 1975. MYMONETRO Il temerario * * * - - valutazione media: 3,21 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

America, anni Venti: un pilota che si guadagna da vivere in un circo rimane affascinato dal racconto di uno spettacolare duello aereo di un connazionale con un tedesco. Tempo dopo, dovendo girare una scena cinematografica, si troverà di fronte proprio il tedesco. Finalmente, potrà vivere in prima persona quella storia.

 Il temerario
(1975) on IMDb
undefinedUn film di Nicholas Ray. Con Anthony Quinn, Yoko Tani, Carlo Giustini, Marco Guglielmi, Lee Montague.Titolo originale The Savage Innocents. Avventura, Ratings: Kids+16, durata 107 min. – Italia 1960. MYMONETRO Ombre bianche [2] ***-- valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Protagonista è Inuk, un esquimese. Si sposa, ha un figlio e un giorno uccide un bianco che ha rifiutato l’offerta della moglie da parte sua, secondo un’usanza degli esquimesi. Dovrebbe essere arrestato e due poliziotti lo trovano. Uno muore di freddo, l’altro viene salvato da Inuk. Il poliziotto dirà che l’assassino è morto e l’esquimese potrà continuare a vivere la sua difficile esistenza, sempre in lotta con la natura.

The Savage Innocents (1960) on IMDb
Risultati immagini per All'Ombra del Patibolo

Un film di Nicholas Ray. Con Viveca Lindfors, Ernest Borgnine, James Cagney, John Derek. Titolo originale Run for Cover. Western, Ratings: Kids, durata 93′ min. – USA 1955. MYMONETRO All’ombra del patibolo * * * - - valutazione media: 3,00 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


L’anziano e amareggiato Matt fa amicizia col giovane e fragile Davey. Un equivoco li fa scambiare per rapinatori di un treno e, ferito nella sparatoria, Davey rimane storpio. Tempo dopo, eletto sceriffo da chi voleva linciarlo, Matt nomina suo vice Davey, ma la sua fiducia è mal riposta. È il 2° dei 3 western di J. Cagney e di Nick Ray che porta nel genere i suoi temi preferiti: la difficile pratica dell’amicizia; l’incomunicabilità tra le diverse generazioni (anche tra chi si ama); la seduzione negativa della violenza sulla giovinezza; la relatività della nozione di giustizia; la denuncia dell’intolleranza. “Sembra la tragedia degli equivoci… pessimista, in cui nessuno è mai quello che appare e colui che sembra maggiormente colpevole, il giovane Davey, è in realtà la prima vittima…” (A. Viganò).

Run for Cover (1955) on IMDb

DIETRO LO SPECCHIO - Spietati - Recensioni e Novità sui FilmUn film di Nicholas Ray. Con James Mason, Barbara Rush Titolo originale Bigger than Life. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 95′ min. – USA 1956. MYMONETRO Dietro lo specchio * * * - - valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Insegnante in una scuola di una cittadina di provincia usa il cortisone per curarsi l’artrite. Ma abusa del farmaco attraversando stati di euforia megalomaniacale. Ispirato a un fatto di cronaca, è un tipico melodramma degli anni ’50, ma condito da un’ironia e da soprassalti irrealistici che hanno la firma del regista, acuto nel fare del suo eroe piccoloborghese con manie di grandezza un Napoleone in sella a un cavallo a dondolo. Prodotto da J. Mason.

Bigger Than Life (1956) on IMDb
Locandina italiana Il dominatore di Chicago

Un film di Nicholas Ray. Con Lee J. Cobb, Robert Taylor, Cyd Charisse Titolo originale Party Girl. Drammatico, durata 99′ min. – USA 1958. MYMONETRO Il dominatore di Chicago * * * - - valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Storia d’amore sullo sfondo brutale del gangsterismo nella Chicago del 1933: un boss della malavita e il suo avvocato (zoppo) si contendono una ballerina. Insolito per la sua mistura tra l’universo figurativo del gangster movie e quello del musical (con 2 suggestivi numeri di danza). Sequenze da ricordare: la strage della banda rivale, la carneficina finale, la scena in cui Cobb spara contro la fotografia di Jean Harlow. E una Charisse più fulgida che mai.

Party Girl (1958) on IMDb
Recensione su Ricatto (1929) di munnyedwards | FilmTV.it

Regia di Alfred Hitchcock. Un film Da vedere 1929 con Anny OndraJohn LongdenSara AllgoodCharles PatonDonald CalthropCyril RitchardCast completo Titolo originale: Blackmail. Genere Poliziesco – Gran Bretagna1929durata 95 minuti. – MYmonetro 3,08 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Da una pièce teatrale di Charles Bennett, sceneggiata da A. Hitchcock. Fidanzata a un ispettore di Scotland Yard, Alice White uccide con un pugnale un pittore che nel suo atelier aveva cercato di violentarla. Un delinquentello, testimone del fatto, la ricatta; braccato dalla polizia, precipita e muore. Il fidanzato le impedisce di raccontare la verità alla polizia. Il caso è chiuso. Dopo una prima versione muta, fu in gran parte rigirato col sonoro e distribuito nel giugno 1929 con grande successo. 2 mesi dopo, quasi alla chetichella, circolò nelle sale non ancora equipaggiate anche la versione muta. Dura 10 minuti in meno, ma è più intensa, svelta e meglio equilibrata. Opera di incipiente maturità, thriller carico di libidine in cui Hitchcock sperimenta l’uso di suoni e rumori, ma non il parlato.

 Ricatto
(1929) on IMDb
La moglie del fattore. Farmer's Wife - DVD - Film di Alfred Hitchcock  Giallo | IBS

Un film di Alfred Hitchcock. Con Jameson Thomas, Maud Gill, Lillian Hall-Davis, Gordon Harker, Gibb McLaughlin, Louie Pounds, Olga Slade, Ruth Maitland, Antonia Brough, Haward Watts, Lillian Hall-Davies Titolo originale The Farmer’s Wife. Commedia, b/n durata 117′ min. – USA 1928. MYMONETRO La moglie del fattore * * * - - valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


The Farmer’s Wife, il progetto successivo alla sceneggiatura originale di The Ring!, era tratto da un lavoro teatrale che aveva già avuto un considerevole successo, e ciò avrebbe potuto limitare le possibilità di intervento del regista. La commedia di ambiente rurale di Eden Philpott (il più clamoroso e duraturo successo sulle scene inglesi negli anni Venti), col senno di poi, non si può certamente definire il tipico materiale hitchcockiano. E, tuttavia, pare sia stata proprio una scelta di Hitchcock, il quale forse intendeva dimostrare di poter prendere del materiale apparentemente già fissato nell’immaginario del pubblico e trasformarlo in qualcosa di personale (o forse, più cinicamente in questo frangente, sapeva di poter confidare in anticipo su un sicuro successo di cassetta). Quale sia stata la sua motivazione, ne risulta un film mirabilmente congegnato: perfino l’inusuale pletora di dialoghi originali rimasta nella sceneggiatura di Hitchcock e Stannard viene in qualche modo assorbita nel ritmo cinematografico complessivo. La vicenda narra della difficile situazione in cui si viene a trovare un agricoltore di mezza età del Devon dopo la morte della moglie e le nozze dell’unica figlia. L’uomo decide di sposarsi di nuovo, ma le prime proposte che fa, a quattro donne, inadatte per varie ragioni, vengono tutte fermamente respinte. Alla fine, nella più classica convenzione dello stile comico-romantico, si accorge che la risposta giusta era lì, sotto il suo naso, nella persona della governante per tanto tempo ignorata. Il cast funziona come un ensemble strumentale sotto l’impeccabile direzione di Hitchcock e il film rimane genuinamente divertente e, a tratti, perfino commovente: una delle poche commedie pure di Hitchcock, che ci ricorda il suo grande talento, quando ha scelto di cimentarsi nel genere.

 La moglie del fattore
(1928) on IMDb
Locandina La taverna della Giamaica

Un film di Alfred Hitchcock. Con Maureen O’Hara, Robert Newton, Charles Laughton, John Longden, Leslie Banks.Titolo originale Jamaica Inn. Avventura, b/n durata 98 min. – Gran Bretagna 1939. MYMONETRO La taverna della Giamaica * * * - - valutazione media: 3,22 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari

Alla fine del XVIII secolo, una ragazza irlandese di nome Mary Yellen (Maureen O’Hara), rimasta orfana, lascia l’Irlanda per la Cornovaglia. Lì raggiunge “La taverna della Giamaica”, locale malfamato gestito dalla zia Patience e dal marito Joss.
Il giudice di pace della contea è Sir Humprhey Pengallan (Charles Laughton), tipo ambiguo e mellifluo che si invaghisce subito di lei: Mary invece non lo ricambia e prova per lui solo sentimenti di ripugnanza e timore.

 La taverna della Giamaica
(1939) on IMDb
Complotto di famiglia - Film (1976) - MYmovies.it

Un film di Alfred Hitchcock. Con Karen Black, Bruce Dern, Barbara Harris, William Devane, Ed Lauter. Titolo originale Family Plot. Giallo, durata 120 min. – USA 1976. MYMONETRO Complotto di famiglia * * * - - valutazione media: 3,00 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Nonostante il confronto tra Complotto di famiglia e capisaldi quali “Psycho” e “Gli uccelli” resti alquanto impraticabile, il genio di Hitchcock appare inesauribile anche in questa sua opera finale. Sir Alfred dà l’addio al cinema (senza premeditazione, perché prima di lasciarci stava lavorando ad un nuovo progetto dal nome The short night) con il suo 53° film. Era il 1976.

Family Plot (1976) on IMDb
Locandina italiana Yes Man

Un film di Peyton Reed. Con Jim Carrey, Zooey Deschanel, Bradley Cooper, John Michael Higgins, Rhys Darby.Commedia, Ratings: Kids+13, durata 102 min. – USA 2008. – Warner Bros Italiauscita venerdì 9 gennaio 2009. MYMONETRO Yes Man * * 1/2 - - valutazione media: 2,94 su 116 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Carl Allen è un impiegato divorziato orgogliosamente chiuso nella sua solitudine e insensibile alle richieste altrui. I clienti gli chiedono un prestito e lui lo nega, gli amici gli chiedono compagnia e lui si tira indietro, cercando di farsi bastare un dvd sul divano. Si protegge dai colpi che la vita gli ha dimostrato di saper sferrare, ma quanto altro si preclude così facendo? L’incontro con un ex collega lo convince a partecipare ad un seminario di “positività”, in cui il guru di turno lo esorta a rivoluzionare la sua vita rispondendo di sì ad ogni richiesta. Improvvisamente, si ritrova ad apprendere il coreano, a prodigarsi per un barbone, a presenziare alle feste a tema del capoufficio e ad accettare il passaggio in scooter di una sconosciuta di nome Allison.

Yes Man (2008) on IMDb

Regia di Tom Shadyac. Un film con Jim CarreyJennifer AnistonMorgan FreemanPhilip Baker HallCatherine BellCast completo Titolo originale: Bruce Almighty. Genere Commedia – USA2003durata 102 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,12 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Bruce Nolan è un giornalista TV che sottovaluta quel che possiede (simpatia, capacità di divertire il prossimo, una fidanzata giusta) e si sente perseguitato dalla sorte. Stanco dei suoi lamenti, il Padre Eterno – con l’aria sorniona e affabile di un M. Freeman biancovestito – gli dà l’occasione di prendere il suo posto di onnipotente per una settimana. Scritta da 3 sceneggiatori tra cui Steve Oedekerk ( Ace Ventura 2 ) e diretto da T. Shadyac che aveva già diretto J. Carrey in Bugiardo bugiardo (film con la stessa struttura narrativa), è una commedia di moda New Age che sfrutta soltanto in piccola parte le potenzialità dello spunto di partenza e quelle del suo talentoso protagonista. Carrey risulta un po’ troppo addomesticato, ripetitivo e prevedibile, ma si può capirlo: doveva rimediare agli insuccessi commerciali delle sue ultime impegnative prove di Man on The Moon e The Majestic . Inevitabile omaggio a F. Capra con citazione.

 Una settimana da Dio
(2003) on IMDb

Regia di Kevin Macdonald. Un film con Shailene WoodleyBenedict CumberbatchZachary LeviJodie FosterTahar RahimCast completo Titolo originale: The Mauritanian. Genere Thriller, – Gran BretagnaUSA2021, distribuito da Bim Distribuzione. – MYmonetro 3,08 su 13 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

La storia vera tratta dalle memorie di Mohamedou Ould Slahi, che fu arrestato nel 2002 in Mauritania perché sospettato di partecipazione agli attentati dell’11 settembre e trasferito a Guantanamo Bay. Sarà l’inizio di un’odissea spaventosa per Slahi, il quale senza prove e senza accuse verrà interrogato e torturato per anni nelle buie celle della base navale americana a Cuba. L’avvocato Nancy Hollander accetta di difenderlo in tribunale nonostante tutti lo diano per colpevole, mentre dalla parte dell’accusa il tenente colonnello Stuart Couch, in cerca di giustizia dopo aver perso un amico nell’attacco, viene incaricato di cercare una condanna esemplare.

The Mauritanian (2021) on IMDb

Regia di Robert Eggers. Un film con Alexander SkarsgårdNicole KidmanClaes BangAnya Taylor-JoyGustav LindhCast completo Titolo originale: The Northman. Genere Thriller, – USA2022durata 138 minuti. Uscita cinema giovedì 21 aprile 2022 distribuito da Universal Pictures. Oggi tra i film al cinema in 2 sale cinematografiche Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 – MYmonetro 3,17 su 24 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Hrafnsey, X secolo d.C. In un regno del Nord Europa Amleth, figlio del re Aurvandil, assiste all’agguato in cui muore il padre per mano di suo fratello Fjölnir. L’usurpatore del trono prende in sposa Gudrun, la madre di Amleth, mentre il ragazzo riesce a fuggire e mettersi in salvo. Anni dopo, Amleth è cresciuto: diventato un berserker, guerriero implacabile e animalesco, conosce solo uno scopo per la sua vita: vendicare il padre, salvare la madre, uccidere lo zio.

 The Northman
(2022) on IMDb

Regia di Phil Karlson. Un film con John PayneColeen GrayPreston Foster. Titolo originale: Kansas City Confidential. Genere Drammatico – USA1952durata 98 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un ex poliziotto compie una rapina con tre banditi. Ognuno di essi non conosce l’altro, e poiché si sono serviti di un camion uguale a quello di un innocente, questi viene arrestato e poi rilasciato. Si improvvisa allora detective

Kansas City Confidential (1952) on IMDb

Regia di Nuri Bilge Ceylan. Un film con Yavuz BingölHatice AslanAhmet Rifat SungarErcan KesalCafer KöseCast completo Titolo originale: Üç Maymun. Genere Drammatico, – Turchia2008durata 109 minuti. Uscita cinema venerdì 12 settembre 2008 distribuito da Bim Distribuzione. – MYmonetro 3,00 su 17 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Melodramma raffreddato e ribaltato a 4 personaggi. Da una parte Servet, un padrone, dall’altra una famigliola – padre, madre, un figlio fannullone – al suo servizio. Comincia con un morto su una strada tra i boschi, investito dall’auto del padrone, politico in carriera, e si chiude con un omicidio. Parte come un noir, sbuca in un melò d’amore, adulterio, gelosia, odio, è attraversato da uno sprazzo di incubo horror: un cadavere di bambino in libera uscita che appare al figlio, suo fratello, e poi, di nascosto, accarezza il padre. Nel negare la verità, rimuovendo prove e responsabilità, la famiglia decide di non vederla, non sentirla, non parlarne. 5° film, e il più sociale – scritto con Kesal che fa il personaggio più odioso, il padrone – di Ceylan, che persegue un cinema d’autore affascinato dalle contraddizioni della psiche umana. Fa spicco la bruna, conturbante Aslan, con la quale il regista sembra avere un rapporto di attrazione/repulsione. Coprodotto da Valerio De Paolis per la BIM che lo distribuisce. Premio per la regia a Cannes.

 Le tre scimmie
(2008) on IMDb

Regia di Rainer Werner Fassbinder. Un film con Hanna SchygullaWolfgang SchenckHerbert SteinmetzUlli LommelLilo PempeitCast completo Genere Drammatico – Germania1974durata 141 minuti. – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Dal romanzo (1895) di Theodore Fontane: sposata a 17 anni a un vecchio barone, si lascia sedurre da un ufficiale che il marito uccide; respinta dai genitori e ripudiata dallo sposo, invecchia e muore. È il film più delicato, spoglio, bressoniano di un regista incline al melodramma che, invece di drammatizzarlo, si è limitato a filmare il libro con una lettura sottovoce, costruendolo in brevi sequenze, quasi sempre a cinepresa ferma, e omettendo deliberatamente le scene d’azione, sostituite con la loro descrizione orale. Chiede allo spettatore, prima ancora che un occhio, un orecchio attento alla scrittura di Fontane: leggera, priva di violenza, attenta alle sfumature. Già portato 3 volte sullo schermo da Gustav Gründgens ( Il romanzo di una donna , 1939), Rudolf Jugert (1956) e Wolfgang Luderer (1968) nella Repubblica Democratica Tedesca. Il personaggio di Fontane è ispirato alla vera storia di Else (Elisabeth) von Ardenne, protagonista di uno scandalo clamoroso nella Berlino dell’ultimo ‘800. Morì a 99 anni.

 Effi Briest
(1974) on IMDb
Risultati immagini per Un tranquillo Week-end Weekend di Paura

Un film di John Boorman. Con Jon Voight, Ned Beatty, Burt Reynolds, Ronny Cox, Bill McKinney. Titolo originale Deliverance. Drammatico, durata 109′ min. – USA 1972. MYMONETRO Un tranquillo week-end di paura * * * - - valutazione media: 3,23 su 24 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Quattro amici di Atlanta (Georgia) decidono di passare un weekend discendendo in canoa il fiume Chattooga che attraversa la valle della Cahula, prima che il paesaggio sia sconvolto dalla costruzione di una diga. La gita si trasforma in un incubo di violenza e di morte. Tratto da un romanzo di James Dickey che l’ha sceneggiato e che compare nel film nella piccola parte di uno sceriffo, il film svolge i temi del confronto tra natura e civiltà, tra mondo urbano e mondo rurale e della necessità della violenza individuale a contatto con la natura selvaggia. Quello dei quattro cittadini è un viaggio negli inferi dell’inconscio, del pre-storico, del mito in un contesto di dolore e di morte. Tra le diverse scene memorabili da citare almeno il duetto di banjo e chitarra all’inizio. Ottima fotografia di V. Zsigmond.

Deliverance (1972) on IMDb
Risultati immagini per L'Amore Fugge

Regia di François Truffaut. Un film con Marie-France PisierJean-Pierre LéaudClaude Jade, Julien Dubois, Daniel Mesguich. Titolo originale: L’amour en fuite. Genere Commedia – Francia1979durata 94 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 6 recensioni.

Antoine Doinel ha pubblicato il libro “Insalate d’amore” e ha una relazione con Sabine, commessa in un negozio di dischi. Intanto deve occuparsi del divorzio dalla moglie Christine. Accompagnando il figlio alla stazione incontra coleì che aveva corteggiato da giovane, Colette. Decide di saltare sul suo treno senza biglietto e di raccontarle le sue vicende amorose. Colette però avverte quanto Antoine sia autoreferenziale e lo allontana da sé il che lo spinge a tirare il freno a mano e scendere precipitosamente dalla vettura. Incontrerà successivamente colui che era stato un amante della madre di cui finalmente visiterà la tomba. Intanto Sabine ha deciso di chiudere con lui.
Il ciclo di Antoine Doinel giunge alla sua conclusione grazie a una suggestione che a Truffaut giunge da lontano: “Un giorno Henning Carslen mi raccontò una cosa interessante (…) Carlsen aveva ereditato un cinema che Carl Theodor Dreyer aveva gestito fino alla morte, il Dagmar Theater, a Copenaghen (…) e aveva proiettato tutto Doinel sotto forma di ciclo (…) C’erano giovani che avevano guardato tutto il giorno Doinel crescere, amare e invecchiare: è stato quando ho sentito questo racconto che mi è venuta voglia di fare un ultimo Doinel”. Truffaut non vuole ‘chiudere’ in modo banale il percorso e non rinuncia a pensare al pubblico. Quindi si impegna in una rivisitazione dei film precedenti senza però abbandonare a se stesso l’eventuale spettatore che non li ricordasse o che addirittura non li avesse visti, L’alter ego di Truffaut resta identico a se stesso. Invecchia ma sembra fare fatica a maturare sul piano dei sentimenti.

L’amore fugge e Antoine si identifica in questa fuga. Ma Truffaut va oltre tarando l’obiettivo della macchina da presa su due soggetti. Da un lato, molto più personale, su un rapporto molto difficile di Antoine/François con la figura materna grazie al personaggio del signor Lucien che lo accompagna al cimitero di Montmartre (dove oggi il regista è sepolto). Questa visita fa da cerniera con l’altro soggetto: il rapporto tra narrazione, invenzione e realtà. Perché così come la foto strappata e ricomposta di una donna alla fine risulta non solo il frutto di una fertile fantasia dello scrittore Doinel, nel cimitero c’è la tomba di Margherita Gauthier, la Signora delle camelie che ispirò più di un autore. Truffaut chiude il cerchio. Non solo su Antoine Doinel ma sul rapporto tra la creazione artistica e la realtà.

Love on the Run (1979) on IMDb