Category: 3.00/3.24


Regia di Ken Loach. Un film Da vedere 2014 con Barry WardSimone KirbyJim NortonAndrew ScottFrancis MageeMikel MurfiCast completo Titolo originale: Jimmy’s Hall. Genere Drammatico, – Gran BretagnaIrlandaFrancia2014durata 109 minuti. Uscita cinema giovedì 18 dicembre 2014 distribuito da Bim Distribuzione. – MYmonetro 3,07 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Irlanda 1932, sullo sfondo della Grande Depressione, va al governo il partito repubblicano di sinistra (Fianna Fáil). Jimmy Gralton, piccolo proprietario di idee socialiste fuggito a New York perché nel mirino della destra durante la guerra civile del 1922, può tornare a casa. I nuovi giovani, per i quali è un eroe, gli chiedono di riaprire il capannone-balera dove organizzava feste da ballo, ma che era anche una sorta di scuola popolare con corsi di letteratura, pittura, pugilato, danze popolari. Jimmy riapre la sua hall , che diventa anche una “camera del lavoro” dei contadini affittuari, sfrattati dai grandi proprietari. È preso di nuovo di mira dai notabili di destra e soprattutto dal potente parroco che, pur stimandolo, lo considera, a ragione, un pericolo mortale per la Chiesa cattolica. 25° film di Loach, ricavato, almeno parzialmente, da una ricerca documentaria su un personaggio reale, è forse il più riuscito frutto della ventennale collaborazione alla sceneggiatura con Paul Laverty: 1) perché sublima l’ideologia nell’ideale, innalza l’impegno politico a impegno esistenziale, amplia la lotta di classe a lotta di cultura, di modo di vivere, di umanità, coniugando il pane e le rose, il politico e il privato; 2) perché, in forme classiche, rende come non mai la bellezza dell’Irlanda, quella naturale – nelle mille sfumature del suo vitale, prorompente, profondo verde (fotografia di Robbie Ryan) – e quella storico-sociale, attraverso le architetture, gli arredi, le vesti, gli ornamenti della sua civiltà contadina del primo ‘900 (scene di Fergus Clegg, costumi di Eimer Ni Mhaoldomhnaigh). La distinzione tra migliori e peggiori emerge netta, ma senza manicheismi: la figura del parroco tiene onorevolmente testa a quella di Jimmy, quasi come nelle vere tragedie, in cui si scontrano due verità equivalenti. Storicamente, fornisce un’immagine icastica della pervasività del controllo sociale esercitato dalla Chiesa cattolica. Distribuisce BiM. Presentato a Cannes 2014.

Jimmy's Hall (2014) on IMDb

Regia di Woody Allen. Un film Da vedere 1987 con Denholm ElliottMia FarrowDianne WiestElaine StritchSam WaterstonJack WardenCast completo Titolo originale: September. Genere Drammatico – USA1987durata 82 minuti. – MYmonetro 2,99 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un Woody Allen drammatico, alla Bergman (per questa ragione snobbato dal pubblico). Siamo in una città qualunque del Mid-West. Un gruppo di persone, dopo aver trascorso l’estate apparentemente in concordia, all’arrivo dell’autunno sfoga tutti i rancori repressi in anni e anni di armonia in fondo coatta. La madre litiga col marito, la figlia con la madre rimproverandole le sue nevrosi di bambina e di adulta. E litiga anche con la migliore amica, colpevole, secondo lei, d’averle soffiato l’innamorato. Partecipa anche un anziano vicino da sempre innamorato della madre.

September (1987) on IMDb
ANNA MAGNANI - MOLTI SOGNI PER LE STRADE - Archivio Anna Magnani

Un film di Mario Camerini. Con Anna Magnani, Massimo Girotti, Checco Rissone, Enrico Glori, Peppino Spadaro.Commedia, Ratings: Kids+13, b/n durata 90 min. – Italia 1948. MYMONETROMolti sogni per le strade * * * - - valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Un disoccupato ruba, per disperazione, la macchina di un industriale. Poi si pente e la riporta in garage. Ma intanto la moglie l’ha denunciato alla polizia. Quando viene a sapere del ravvedimento del consorte, la donna ritira la denuncia. Faranno pace.

 Molti sogni per le strade
(1948) on IMDb

Regia di Andy Muschietti. Un film Da vedere 2017 con Bill SkarsgårdOwen TeagueJaeden MartellFinn WolfhardWyatt OleffCast completo Titolo originale: It. Genere HorrorThriller, – USA2017durata 135 minuti. Uscita cinema giovedì 19 ottobre 2017 distribuito da Warner Bros Italia. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 – MYmonetro 3,02 su 8 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Ottobre 1988, nella cittadina di Derry. Il piccolo Georgie esce di casa nella pioggia per far navigare la barchetta di carta preparatagli dal fratello maggiore Billy, costretto a casa dall’influenza. La barchetta scorre per i rivoli lungo i marciapiedi, ma finisce in uno scolo che conduce alla rete fognaria. Georgie, contrariato, si china a guardare nella feritoia e incontra lo sguardo del bizzarro clown che abita nelle fogne, Pennywise. Per quanto strano sia trovare un clown in quel luogo, Georgie si intrattiene con lui sin quando il clown non lo addenta e lo cattura portandolo giù con sé. Giugno 1989. A Derry vige il coprifuoco a causa delle numerose sparizioni di persone, soprattutto bambini.

It (2017) on IMDb

Regia di Ken Loach. Un film Da vedere 2000 con Elpidia CarrilloAdrien BrodyPilar PadillaJack McGee. Genere Drammatico, – Gran Bretagna2000durata 112 minuti. distribuito da Bim Distribuzione. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,10 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Emigrata clandestina, la messicana Maya trova lavoro (sottopagato) come janitor (addetta alle pulizie) nell’agenzia di Los Angeles in cui lavora la sorella maggiore Rosa. Grazie a un sindacalista, impara a lottare per un salario più equo e l’assistenza sanitaria. “Volevo girare un film in USA dove una volta tanto vincessero i messicani” (K. Loach). Scritto da Paul Laverty, è un film politico più intelligente e sofisticato di quel che gli snob del disimpegno suppongono. “Entrare in territorio nemico e usare i mezzi del nemico per sputtanarlo, è un’operazione di guerriglia cinematografica…” (A. Crespi). Il sempreverde rosso K. Loach può esserne soddisfatto: è un film impegnato ma allegro, critico ma divertente, melodrammatico (la scena-madre dell’amaro sfogo di Rosa), ma con il contrappunto del “politico” che penetra nel “privato”. Condita con l’ironia, la dialettica realtà/finzione (cronaca/romanzo) è una costante del cinema di Loach. Il titolo è preso da uno slogan lanciato nel 1912 durante uno sciopero di operaie a Lawrence (Massachusetts). Il doppiaggio mortifica la mescolanza di inglese e spagnolo dei dialoghi.

Bread and Roses (2000) on IMDb

Regia di Shin’ya Tsukamoto. Un film con Lily FrankyTatsuya NakamuraYûko NakamuraShin’ya TsukamotoDean Newcombe. Titolo originale: Nobi. Genere Drammatico – Giappone2014durata 87 minuti. – MYmonetro 3,17 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Filippine, 1945. Il soldato Tamura, malato di tubercolosi, è l’unico sopravvissuto del proprio plotone. Vagando nella giungla in cerca di cibo, Tamura incontra altri commilitoni allo stremo delle forze che battono in ritirata, desiderosi di arrivare a Palompon per poi tornare a casa.
Lo stile inconfondibile di Tsukamoto Shinya per la prima volta al servizio di un film bellico, in cui frastuoni intra ed extra diegetici e lampi di luci e colori raccontano il calvario di un soldato, in un percorso di morte che rasenta l’allucinazione. Tsukamoto riprende il romanzo “La guerra del soldato Tamura” di Ooka Shohei, già trasposto sul grande schermo nel 1959 da Ichikawa Kon con Fires on the Plain, per trasformarlo in una parabola sull’abiezione raggiunta dall’essere umano in condizioni estreme. In totale controtendenza con uno scenario politico e cinematografico che in patria vira verso il revisionismo – si veda il successo di The Eternal Zero e il diffondersi di un atteggiamento quasi vittimistico in merito alla Seconda guerra mondiale – Tsukamoto sceglie di autoprodursi un manifesto anti-bellico, che ripropone la sua riflessione sull’uomo mutandone il contesto circostante.

 Nobi
(2014) on IMDb
Scanners: Amazon.it: Michael Ironside, Patrick McGoohan, Jennifer ...

Regia di David Cronenberg. Un film Da vedere 1981 con Jennifer O’NeillPatrick McGoohanStephen LackMichael IronsideLawrence DaneCast completo Genere Fantastico – Canada1981durata 102 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 – MYmonetro 3,17 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Viene scoperta l’esistenza di una banda di scanners (analizzatori, scrutatori), individui il cui quoziente telepatico, indotto con mezzi chimici, può avere effetti devastanti, persino esplosivi. Occorre uno scanner buono per battere il più malvagio dei cattivi. Ossessionato dalla mutazione genetica e dall’idea di contagio, D. Cronenberg ha fatto un lungo, allucinante incubo farmacologico con visi che si gonfiano e si trasformano, teste che esplodono, corpi che bruciano, una scienza estranea e ostile, episodi di guerriglia urbana. Intreccio aggrovigliato e un po’ confuso, ma che forza e che fantasia! Il merito degli effetti speciali è di Dick Smith. Da un sequel di 10 anni dopo, scaturirà una vera serie.

Scanners (1981) on IMDb

Regia di Sergio Citti. Un film con Gianni RizzoFranco CittiNinetto DavoliNicoletta MachiavelliChristian AlegnyCast completo Genere Film a episodi – Italia1973durata 93 minuti. – MYmonetro 3,11 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Sono 4 storie raccontate da Mammone (F. Citti) e Bernardino (Davoli), condannati a morte nella Roma papalina per aver derubato e ferito a morte un mercante. Desunta da Matteo Bandello, la 1ª narra del duca di Ronciglione e di Nicolino che scoprono di essere stati cornificati dai ragazzetti e dal parroco del villaggio. Di derivazione rusticana, la 2ª dice di due pecorai, uno dei quali seduce la moglie dell’altro che si vendica. La 3ª mette in scena un prete gaudente e il suo servo che per avidità l’uccide. La 4ª è presa da un fatto di cronaca: un giovane che ha sedotto una sposata è pugnalato dal marito e dall’amante di lei. L’ultima storia ha un epilogo che illumina a ritroso il senso del film: i quattro finiscono davanti a un padreterno contadino che condanna i primi tre per ipocrisia e assolve il giovane che non sa nascondere il rimpianto per le gioie della vita. Imperniate sul sesso e tutte concluse con la morte, sono storie di una buffoneria cupa e sanguigna di radice contadina, esposte con un linguaggio asciutto e spiccio senza fronzoli né compiacimenti. 2° film di S. Citti, cineasta contadino più che sottoproletario.

 Storie scellerate
(1973) on IMDb
Il ladro (1997) - Film - Movieplayer.it

Regia di Pavel Chukhray. Un film con Vladimir MashkovEkaterina RednikovaMicha Philipchuk. Titolo originale: Vor. Genere Drammatico, – Russia1997durata 97 minuti. Uscita cinema venerdì 3 aprile 1998 distribuito da Istituto Luce. – MYmonetro 3,00 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nel 1947 Katya partorisce da sola, per strada, il piccolo Sanya. Sei anni dopo diventa la compagna di Tolyan, ex ufficiale (falso). È con lo sguardo del bambino che si seguono i rapporti della donna con Tolyan, il ladro del titolo, simpatica canaglia, che nel suo immaginario si sovrappone all’immagine mitica del padre mai conosciuto. Quando coincide con quello sguardo Vor convince, ma quando batte l’impervia via della metafora, incespica e si confonde nell’affannosa ricerca di una conclusione. Fa una strana impressione: sembra un film sovietico degli anni ’60 con le cifre ideologiche capovolte, come se la retorica imposta dall’alto dal realismo socialista si fosse ribaltata nell’antiretorica del brutto, sporco e cattivo. Pavel &8 uchraj, autore anche della sceneggiatura, è figlio dell’ucraino Grigorij, regista di La ballata di un soldato (1959).

 Il ladro
(1997) on IMDb
Elliott il drago invisibile: Amazon.it: Cartoni Animati, Cartoni Animati:  Film e TV

Regia di Don Chaffey. Un film con Shelley WintersMickey RooneyRed ButtonsJim DaleHelen ReddySean Marshall. Titolo originale: Pete’s Dragon. Genere Commedia – USA1977durata 134 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 1 recensione.

Bambino fugge dalla casa dei suoi avidi genitori adottivi con un cucciolo di drago invisibile a tutti gli altri che lo protegge dai pericoli. Parafrasi della commedia Harvey in chiave infantile, è uno dei meno felici Disney di tecnica mista, anche per il mediocre livello del disegno. Lontano, comunque, dalla qualità e dal brio di Mary Poppins.

Pete's Dragon (1977) on IMDb

Regia di Woody Allen. Un film con Woody AllenLouise LasserCarlos Montalbán, Natividad Abascal, Jacobo Morales, David Ortiz, Sylvester Stallone. Titolo originale: Bananas. Genere Commedia – USA1971durata 82 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,12 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nella mini-repubblica di Bananas, i dittatori si susseguono a velocità impressionante mentre le casse dello Stato si svuotano. Per ottenere finanziamenti dagli americani, i cittadini nominano presidente un oscuro omino arrivato dagli Stati Uniti in seguito ad una delusione amorosa.

Bananas (1971) on IMDb

Regia di Woody Allen. Un film Da vedere 1998 con Joe MantegnaKenneth BranaghMelanie GriffithJudy DavisLeonardo DiCaprioCast completo Genere Commedia, – USA1998durata 100 minuti. Uscita cinema venerdì 18 dicembre 1998 distribuito da C.G.D – Cecchi Gori Distribuzione. – MYmonetro 3,03 su 7 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

“Help” è la scritta che compare nel cielo alleniano all’inizio del film. Occorre davvero aiuto per districarsi nel mondo delle star hollywoodiane, in cui le nevrosi si sprecano, in cui il sesso (quello orale in testa) dilaga ma l’amore scarseggia. Allen (sempre più “volgare” dicono alcuni, sempre più “realista” affermiamo noi) ci porta a spasso in questo nuovo girone infernale (ricordate Harry a pezzi?), assegnandoci come guida il suo nuovo alter ego Kenneth Branagh. Ma non si limita a ragionare delle persone celebri (e quindi anche di se stesso), gioca anche perfidamente con uno dei suoi attori: il romantico Di Caprio di Titanic entra in scena sfasciando una camera d’albergo e picchiando una donna. Anche questo è il Woody di fine millennio. Forse meno graffiante ma certamente più vicino, con quella ribadita richiesta di aiuto, a chi ne ammira il cinema.

Celebrity (1998) on IMDb

Regia di Woody Allen. Un film con Alec BaldwinJoe MantegnaMia FarrowWilliam HurtJudy DavisKeye LukeCast completo Genere Commedia – USA1990durata 110 minuti. – MYmonetro 3,00 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Dopo il capolavoro Crimini e misfatti Allen torna con questo film e con Mia Farrow, qui nella sua più grande interpretazione. Al ritmo del jazz e del tango una moderna Alice che nel mondo delle meraviglie tradisce il marito e scopre che anche lui l’ha fatto. Se nel libro di Carroll l’eroina si rimpicciolisce, qui diventa invisibile grazie a una pozione di uno strano erborista cinese. Tra una seduta ipnotica e l’altra la donna mette in discussione tutta la sua vita decidendo infine di fare una difficile scelta. Con William Hurt nel ruolo del marito e Joe Mantegna in quello dell’amante il film diverte.

Alice (1990) on IMDb
Woody Allen - Il dormiglione Recensione

Un film di Woody Allen. Con Woody Allen, Diane Keaton, John Beck, Mary Gregory, Don Keefer. Titolo originale Sleeper. Commedia, durata 88′ min. – USA 1973. MYMONETRO Il dormiglione * * * - - valutazione media: 3,13 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Nel 2173, dopo 200 anni di ibernazione, un musicista di jazz riprende a vivere e viene coinvolto nella ribellione contro un potente dittatore. 4° film di W. Allen regista, è il più politico, ma anche il meno armonico: squilibrato nella trama, raccontata a parole più che in immagini; diseguale nei dialoghi e nelle gag comiche. La parodia della fantascienza è un genere difficilissimo, e anche Allen riesce soltanto in parte. La forza comica di molte trovate, l’irriverenza polemica (contro il potere, la tecnologia, i mass media), l’intelligenza sono, comunque, fuori discussione.Nell’edizione italiana il film scimmiottato da Allen è Ultimo tango a Parigi e non Un tram che si chiama Desiderio come nell’originale. Bravissima D. Keaton.

 Il dormiglione
(1973) on IMDb
Woody Allen - Anything else Recensione

Un film di Woody Allen. Con Woody Allen, Jason Biggs, Christina Ricci, Danny DeVito, Stockard Channing. Commedia, durata 108 min. – Gran Bretagna, USA, Paesi Bassi, Francia 2003. MYMONETRO Anything Else * * * - - valutazione media: 3,15 su 18 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Jerry Falk è un giovane aspirante scrittore di New York. Incontra Amanda, una ragazza libera e spregiudicata, e se ne innamora pazzamente. Amore e passione, però, non bastano a tenere in piedi la relazione e Jerry chiede aiuto al suo mentore. Questo film rappresenta una svolta nel cinema di Woody Allen per più motivi. Quello più esteriore è la sua presenza (per la prima volta dopo anni e anni di programmazione dei suoi film e anche dopo l’assegnazione del Leone d’oro alla carriera che fece ritirare da Carlo Di Palma) alla Mostra del Cinema di Venezia. Quelli invece più sostanziali stanno, come è giusto che sia, sul piano dello stile e del contenuto del film.Sul piano stilistico colpisce il frequentissimo uso che Woody fa dello sguardo in macchina. Jerry non perde occasione per rivolgersi allo spettatore, coinvolgendolo quindi direttamente nelle sue vicende.
Woody poi utilizza per la seconda volta un alter ego cinematografico in compresenza sullo schermo. Lo aveva già fatto con il personaggio di Michael Caine in Hannah e le sue sorelle ma il rapporto tra i due non era comunque così diretto. Qui invece la relazione dei due è da maestro ad allievo nella difficile scuola della vita. Il primo insegna al secondo come comportarsi e nessuno dei due è in ottime relazioni con se stesso e il mondo. Ne nasce un interessante duetto con variazioni sui temi cari al regista.
Ma dove la sorpresa si fa veramente grande è quando Woody reagisce ai soprusi con la violenza. Il suo personaggio non subisce più in totale passività. Che sia cambiato qualcosa dopo l’11 settembre? Certo è che il suo cinema costituisce sempre un invito a riflettere sull’uomo e sulla sua condizione perché Woody è perfettamente consapevole, come afferma il suo personaggio, che “Se uno va alla Carnegie Hall e vomita sul palco troverà qualcun altro disposto ad affermare che si è trattato di un’opera d’arte”. Allen non ama questo tipo di esibizioni e di estimatori.

 Anything Else
(2003) on IMDb
La Casa Rossa (1947)

Un film di Delmer Daves. Con Edward G. Robinson, Lon McCallister, Judith Anderson Titolo originale The Red House. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 100 min. – USA 1947. MYMONETRO La casa rossa * * * - - valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Cupo dramma di amore e di morte nella misteriosa casa rossa in mezzo alla boscaglia: Morgan (Edward G. Robinson), roso dai rimorsi per un terribile delitto commesso anni prima (ha ucciso l’amante e il marito di costei), finirà molto male, e con lui altri due loschi figuri.

The Red House (1947) on IMDb

Regia di Vadim Perelman. Un film con Jennifer ConnellyBen KingsleyRon EldardShohreh AghdashlooFrances FisherCast completo Titolo originale: House of Sand and Fog. Genere Drammatico – USA2003durata 126 minuti. – MYmonetro 2,64 su 7 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Katy è una tossicodipendente, abbandonata dal marito, che si rifugia nel bungalow sulla spiaggia lasciatole in eredità dal padre. Quell’unica cosa rimastale, le viene però requisita dalla contea per un disguido e messa all’asta. La casa viene acquistata dall’ex colonnello dell’aeronautica iraniana Behrani, che investe così i suoi ultimi averi e vi si trasferisce con la famiglia in attesa di specularvi. Ha inizio tra i due uno scontro legale e personale a viso aperto.
Un’attrice di indubbia bravura e un totem della recitazione che duettano su un soggetto strappalacrime dovrebbero bastare a fare un gran film. Questa dev’essere stata l’opinione della Dreamworks per portare avanti questo progetto da record di noiosità dell’esordiente Perelman. L’ennesimo film dove non accade assolutamente nulla per due ore (che una prevedibile tragedia nel finale dovrebbe risollevare), sottolinea che sarebbe ora che nei preventivi di produzione le case hollywoodiane tornassero ad inserire la voce “sceneggiatore”. Che spreco, di tempo (del pubblico) e di talento (degli attori).

House of Sand and Fog (2003) on IMDb
Risultati immagini per La Casa dei Giochi locandina

Un film di David Mamet. Con Joe Mantegna, Lindsay Crouse, Lilia Skala, William H. Macy Titolo originale House of Games. Drammatico, durata 102′ min. – USA 1987. MYMONETRO La casa dei giochi * * * - - valutazione media: 3,17 su 10 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Psichiatra affermata di Seattle si fa coinvolgere da un irriducibile giocatore d’azzardo e viene a contatto con il pittoresco e pericoloso sottobosco dei truffatori. Thriller psicologico che comincia come una commedia, si trasforma in un nero e recupera alla fine i toni ironici. Costruzione impeccabile (anche troppo). Intelligente cocktail di B. Brecht e Damon Runyon.

House of Games (1987) on IMDb

Regia di Andrzej Zulawski. Un film con Isabelle AdjaniSam NeillHeinz BennentMargit CarstensenCarl DueringJohanna HoferCast completo Titolo originale: Possession. Genere Horror – Francia1981durata 127 minuti. – MYmoro 3,00 su 12 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Dietro la consueta apparenza del triangolo amoroso, lei, lui, l’altro, si cela un terribile e mostruoso segreto. Anna, moglie di un uomo d’affari berlinese, vive una doppia vita scandita dagli omicidi e si congiunge carnalmente con un mostruoso essere gelatinoso.

Possession (1981) on IMDb

Regia di Tsai Ming-liang. Un film Da vedere 2006 con Chen Shiang-ChyiLee Kang-ShengAtun NormanPearlly Chua. Titolo originale: Hei yanquan. Genere Drammatico, – TaiwanFranciaAustriaMalesiaCina2006durata 115 minuti. distribuito da MYMOVIESLIVE!. – MYmonetro 3,02 su 10 recensioni tra criticapubblico e dizionari


Cantore della solitudine urbana, con I don’t want to sleep alone, Tsai Ming-Liang costruisce un’opera densa e inquietante.
Girato a Kuala Lumpur, in Malesia, paese d’origine del regista, il film segue le traiettorie dei suoi personaggi: un senza tetto cinese pestato a sangue, ospitato da un lavoratore del Bangladesh, e una cameriera di un coffee shop. Privati di qualsiasi caratterizzazione psicologica, i protagonisti si muovono in uno spazio urbano indefinito e sospeso, lasciandosi trascinare in un’esistenza anonima e incolore, ribelli donchisciotteschi di una società postmoderna, malsana e contaminata: il loro grido è muto e disperato, almeno quanto lo sono gli spazi nei quali si muovono.

 Hei yan quan
(2006) on IMDb