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Locandina Il coraggio

Un film di Domenico Paolella. Con TotòGianna Maria CanaleGino CerviIrene GalterGabriele Tinti. continua» Commediab/n durata 95 min. – Italia 1955MYMONETRO Il coraggio **1/2-- valutazione media: 2,84 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Alla base della vicenda troviamo l’incontro-scontro fra il commendator Paoloni (Gino Cervi) con Gennaro Vaccariello (Totò). Paoloni è un “esperto soccorritore” di persone finite per incidente o tentativo di suicidio nelle acque del Tevere e Gennaro diventa per lui il venticinquesimo caso di salvataggio di cui fregiarsi. Di lì a poco si pentirà del nobile gesto quando Gennaro imporrà con varie astuzie la sua presenza (con figli al seguito) in casa Paoloni, ma col passare del tempo si accorgerà che proprio Gennaro saprà essergli più amico rispetto a chi credeva erroneamente persona di fiducia e che lo aiuterà tanto nella risoluzione di problemi sentimentali quanto nel lavoro, salvando la sua azienda dal fallimento.
Sarà per la felice accoppiata di due attori del calibro di Totò e Gino Cervi, sarà per la storia ben costruita, Il coraggio colpisce e convince. Forse soprattutto perché si muove bene fra le corde del comico e quelle del drammatico, toccando con leggerezza i delicatissimi temi della vita e della morte e l’eterno gioco delle parti fra ricchezza e povertà. Il film inoltre trasmette in maniera sorridente valori profondi come quelli della generosità, della fedeltà, dell’onestà… Tutto ciò in modo originale, perché Totò non interpreta certo uno stinco di santo, ma un poveraccio che ha fatto di necessità virtù specializzandosi nell’arte di arrangiarsi per salvaguardare sé e i suoi numerosi figli. La sua furbizia, che conquista da subito lo spettatore e lo fa divertire nel corso della vicenda, è perfettamente controbilanciata dall’integrità sui generis del personaggio, che si rivela a modo suo un benefattore.
Oltre all’espressiva recitazione di Cervi e Totò (davvero efficaci certi primi piani sui loro volti) il film funziona grazie a una ben architettata sceneggiatura che dà rilievo anche a personaggi secondari (come l’amante di Paoloni) e al subplot sentimentale della storia fra il figlio di Gennaro e la figlia del commendatore. Per tutti questi motivi Il coraggio si rivela una commedia di grande spessore.

Regia di Deepa Mehta. Un film Da vedere 2012 con Satya BhabhaShahana GoswamiRajat KapoorShabana AzmiRonit RoySeema BiswasCast completo Titolo originale: Midnight’s Children. Genere Drammatico, – CanadaGran Bretagna2012durata 146 minuti. Uscita cinema giovedì 28 marzo 2013 distribuito da Videa. – MYmonetro 2,92 su 9 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

15 agosto 1947, a mezzanotte l’India diventa indipendente dalla Gran Bretagna. E a mezzanotte un’infermiera scambia nella culla 2 neonati, uno di una famiglia ricca, l’altro poverissimo. In ossequio allo slogan indipendentista “Fa’ che il ricco sia povero e il povero sia ricco”. E i figli della mezzanotte sono destinati a rimanere per sempre legati sia tra di loro che alle vicende del loro Paese. Un’epopea che attraversa la storia indiana come un affresco che si snoda tra guerre, amori, un’infinità di personaggi, un esercito di comparse e ogni tipo di animale, traducendo per immagini il romanzo di Salman Rushdie, che ha partecipato alla sceneggiatura cedendo i diritti all’amica regista per la simbolica cifra di 1 dollaro. La Metha, pur essendosi trasferita in Canada da tempo, è tra le più attente narratrici delle vicende indiane (sua la notevole trilogia Fire ; Earth ; Water – Il coraggio di amare ). Nella trasposizione molti dei momenti più intensi del romanzo sono rimasti, ma l’ironia della pagina si è un po’ stemperata per puntare sull’impatto spettacolare. Distribuito da Videa CDE.

Regia di Danny Boyle. Un film con Leonardo DiCaprioVirginie LedoyenTilda SwintonGuillaume CanetHélène De FougerollesCast completo Genere Commedia – USA2000durata 134 minuti. – MYmonetro 2,54 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Da Bangkok giovane turista USA raggiunge, con una coppia di francesi, un’isola dell’arcipelago thailandese, Eden terrestre non contaminato dal turismo, e trascorre giorni felici in armonia con la natura. Scacciato dal paradiso, si consola a casa con Internet. Tremendo paciugo di New Age, Club Med, Shangri-La, anarchismo hippy, Rousseau, ecologia, pacifismo, videogame, Rambo e Beach Generation, con uno sterile giochino di citazioni cinefile. Se è perdonabile DiCaprio, vera ragione d’essere di questa operazione di marketing, che l’ha presa sul serio, che dire di D. Boyle, regista di Trainspotting : “c’è o ci fa?” (E. Comuzio). Nonostante qualche strizzatina d’occhio ironica, non c’è dubbio: ci fa. Da un romanzo di Alex Garland, adattato da John Hodge, messo in belle immagini da Darius Khondji e musicato da Angelo Badalamenti.

Regia di Daniele Luchetti. Un film con Kim Rossi StuartMicaela RamazzottiMartina GedeckSamuel GarofaloNiccolò CalvagnaCast completo Genere Commedia, – ItaliaFrancia2013durata 100 minuti. Uscita cinema giovedì 3 ottobre 2013 distribuito da 01 Distribution. – MYmonetro 2,84 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Guido è un artista all’avanguardia nella Roma del 1974. È sposato con Sara, bella e innamoratissima, succube e tradita. Hanno due figli. Potrebbero essere felici, ma la famiglia, troppo piccolo-borghese, sta stretta a Guido che ne entra e ne esce, sotto lo sguardo affettuosamente critico, solidale e alternativamente polemico del figlio maggiore, appassionato di cinema, che documenta tutto con la sua Super8. Ingiustamente criticato, è un film vero, sincero, che, con 2 ottimi, credibili protagonisti, riesce a rendere l’atmosfera confusa ma vitale, trasgressiva e libertaria, di un periodo di grande transizione e rimescolamenti sociali e politici. Luchetti – anche sceneggiatore con Sandro Petraglia, Stefano Rulli e Caterina Venturini – sembra raccontare solo alcuni personaggi, anche attraverso luoghi comuni o disegni schematici (la famiglia calda contrapposta a quella fredda), ma la politica affiora all’insegna del “dogma” dell’epoca: “il privato è politico”.

Regia di Daniele Costantini. Un film con Leo GullottaRoberto BrunettiFrancesco PannofinoFabio GrossiFrancesco DominedòCast completo Genere Drammatico – Italia2005durata 95 minuti. Uscita cinema venerdì 27 maggio 2005 – MYmonetro 2,75 su 9 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

La banda criminale della Magliana agì in Roma tra la fine degli anni ’70 e l’inizio dei ’90. Il film di Costantini esce 3 anni dopo la pubblicazione di Romanzo criminale (2002) di Giancarlo De Cataldo, che è la base del successivo film di Michele Placido, uscito nell’autunno 2005. Quella di Costantini è la trasposizione di un testo teatrale, da lui scritto e messo in scena nel 2003, quasi un televisivo teatro-inchiesta, fondato sugli atti istruttori della Procura romana e affidato alla deposizione/confessione del boss Luciano Amodio detto Riccetto e a una serie di flashback. Non mancano i tortuosi agganci ai poteri occulti e massonici che coprirono il terrorismo nero e le cosiddette stragi di Stato né i rischi di far diventare i criminali simpatiche canaglie. Il limite dell’operazione è nella debolezza della scrittura registica, nel mancato amalgama tra attori professionisti e veri detenuti, realismo dei fatti e invenzioni linguistiche. Girato nel carcere di Rebibbia con 20 detenuti veri. Coprodotto e distribuito dall’Istituto Luce.

Regia di Cristiano Bortone. Un film con Ennio FantastichiniDario AitaMiriam DalmazioMichael SchermiHichem YacoubiCast completo Genere Drammatico, – CinaBelgioItalia2016durata 110 minuti. Uscita cinema giovedì 13 ottobre 2016 distribuito da Officine Ubu. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 2,86 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

In Belgio l’iracheno Ahmed ha un piccolo negozio in cui conserva una preziosa caffettiera d’argento. Durante una manifestazione dei teppisti fanno irruzione nell’esercizio e la rubano. Uno di loro però perde i documenti e Ahmed lo rintraccia con il desiderio di farsi restituire il maltolto. A Roma Renzo, un barista appassionato di aromi di caffè, viene licenziato e va a cercare lavoro a Trieste presso un’importante industria che importa il prezioso prodotto e in cui spera che le sue competenze vengano valorizzate. Ciò però non accade e il giovane, la cui compagna attende un figlio, è tentato dall’idea di compiere un furto. In Cina Fei è un manager di successo che sta per sposare la figlia del proprietario di una grande industria del settore chimico. Un giorno viene incaricato di far ripartire una fabbrica che è stata bloccata da un guasto nello Yunnan che è la sua regione di origine. Fei si accorge dei rischi che corrono la popolazione e le piantagioni di caffè che aveva abbandonato da giovane per cercare fortuna a Pechino. Deve ora decidere quale posizione prendere.
Caffè è un film in cui si avverte la sincerità dell’intento, il desiderio di andare a leggere la complessità della realtà contemporanea attraverso un elemento unificatore quale è il caffè per centinaia di milioni di esseri umani. È proprio di loro che si vuole parlare con queste tre storie che vedono protagonisti contesti sociali estremamente diversi ma che in fondo si trovano a doversi quotidianamente confrontare con il dio Denaro che sembra condizionare i comportamenti di (quasi) tutti.
Si avverte anche lo sforzo produttivo che ha coinvolto maestranze delle diverse nazioni contribuendo così a un’immersione totale nelle diverse temperie socio culturali. Dispiace quindi assistere a una parte conclusiva in cui un’ampia gamma di situazioni, proprie più del mèlo che non di un’indagine sulla realtà, finiscono con il dominare la scena. Per l’impegno assunto da sempre con i lettori di non fare spoiler sui finali dei film non è possibile elencarle anche se sarebbe utile per supportare il giudizio. Il quale non è negativo perché film come questo possono far riflettere anche un pubblico non proprio addentro ai temi economici su problematiche che ci coinvolgono ormai a livello planetario anche se non hanno la visibilità di altri temi. Totò diceva: “Il coraggio ce l’ho. È la paura che mi frega”. Agli sceneggiatori sarebbe stata forse necessaria una dose inferiore di paura di scontentare il grande pubblico. Purtroppo non è accaduto.

Locandina Fascisti su Marte

Un film di Corrado Guzzanti. Con Corrado Guzzanti, Pasquale Petrolo, Andrea Blarzino, Marco Marzocca, Andrea Purgatori. Comico, durata 100 min. – Italia 2006. uscita venerdì 27 ottobre 2006. MYMONETRO Fascisti su Marte * * 1/2 - - valutazione media: 2,61 su 44 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Miracolosamente sottratti alla censura della storiografia marxista, vengono rispolverati alcuni cinegiornali risalenti agli anni ’40, dove si narra – con orgoglio – dell’eroica impresa di un gruppo di fascisti alla conquista di Marte. Giunta sul pianeta rosso, la squadra capitanata dal Gerarca Barbagli, si muove con cautela nel misconosciuto territorio nemico. Nonostante la mancanza d’aria, d’acqua e di cibo, il fervore per il Duce li spinge poco a poco a tener fede alla loro categorica volontà littoria: “bonificare” il nuovo territorio per dedicare a Roma (e al suo capo) la meritata conquista. Fra sonde spaziali nate dall’unione di più cannucce, un rudere da rottamare che risponde al nome di Donna Rachele, un nemico invisibile e immobile, la squadraccia fascista non mollerà fino a quando l’impresa non sarà compiuta.

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Risultati immagini per Italia a Mano armata
Un film di Franco Martinelli. Con John Saxon, Toni Ucci, Raymond Pellegrin, Maurizio Merli. Poliziesco, durata 100′ min. – Italia 1976. MYMONETRO Italia a mano armata * * 1/2 - - valutazione media: 2,58 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Banda, composta da un pregiudicato e da tre balordi, sequestra, a Torino, un pulmino scolastico carico di bambini e ricatta la città. Rozzo poliziesco all’italiana diretto da Marino Girolami (alias Franco Martinelli), che non si preoccupa di essere credibile, ma butta nel calderone, con abbondanza, i più usuali ingredienti del genere.

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Jaded Poster

Director:Caryn Krooth Writers:Wendy Olinger (story), Caryn Krooth (story) Stars:Carla GuginoRichard BrightRobert Knepper

At the local bar, one drink leads to another, and Megan ends up skinny-dipping with Pat and Alex. And then, comes the rape. Now, she wants justice; but is she as innocent as she thinks? In the end, what really happened that fateful night?

5.3/10

Regia di Carlo Mazzacurati. Un film Da vedere 2010 con Silvio OrlandoGiuseppe BattistonCorrado GuzzantiCristiana CapotondiStefania SandrelliCast completo Genere Commedia, – Italia2010durata 105 minuti. Uscita cinema venerdì 24 settembre 2010 distribuito da 01 Distribution. – MYmoro 2,89 su 52 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Prodotto da Procacci/Fandango, scritto con Umberto Contarello, Doriana Leondeff, Marco Pettenello, il 13° film del padovano Mazzacurati espone in agrodolce lo stato delle cose del cinema italiano nel primo 2000. Al regista/autore Gianni Dubois, da anni senza lavoro, offrono di scrivere e dirigere un film per una divetta TV. Intanto disgraziate circostanze lo obbligano, su ricatto, ad allestire in un paese toscano e in 5 giorni l’annuale sacra rappresentazione del Venerdì Santo. Anche lì, lontano da Roma, la scalogna lo perseguita e lo trascina in un vortice di malintesi, contrattempi, colpi di scena. Tutto, però, si accomoda perché Dubois – e non soltanto lui – “ci mette l’anima”. È una questione di dignità. Fu uno dei 4 film italiani in concorso a Venezia 2010, e uno dei più divertenti di tutta la Mostra. Diseguale, qua e là un po’ facile, ma vitale. Basterebbero i personaggi di Ramiro (Battiston) e Abbruscati (Guzzanti). Fotografia: Luca Bigazzi. Musiche: Carlo Crivelli.

2.89/5

Regia di Brady Corbet. Un film Da vedere 2015 con Robert PattinsonStacy MartinBérénice BejoLiam CunninghamSophie Lane CurtisCast completo Titolo originale: The Childhood of a Leader. Genere DrammaticoHorror, – Francia2015durata 113 minuti. Uscita cinema giovedì 29 giugno 2017 distribuito da Fil Rouge Media. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: – MYmoro 2,96 su 10 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Il giovane Prescott, americano, vive un periodo della sua vita in una grande casa fuori Parigi, insieme alla madre, una donna inquieta che sfoga l’insoddisfazione nella devozione religiosa, e alle altre donne che si occupano di mandare avanti la casa. Il padre, invece, consigliere del presidente americano Wilson, va e viene da Parigi, dove sta lavorando al trattato di pace che porrà fine alla Prima Guerra Mondiale. Un bambino dal volto gentilmente perfetto, dolce come quello di una femmina, che recita senza errore la sua parte nella funzione ecclesiastica, salvo poi uscire in preda alla collera e mettersi a scagliare pietre sui fedeli, ancora agghindato con l’abito candido dell’angelo. È in questa condizione ossimorica che facciamo la conoscenza di Prescott, nell’ottimo esordio dietro la macchina da presa (35 mm) dell’attore Brady Corbet.

2.96/5
Locandina La storia di Glenn Millern film di Anthony Mann. Con James Stewart, June Allyson Titolo originale The Glenn Miller Story. Biografico, durata 116 min. – USA 1954. MYMONETRO La storia di Glenn Miller * * 1/2 - - valutazione media: 2,75 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
 

E’ la storia del grande musicista americano.

 

 

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Regia di Andrzej Wajda. Un film con Robert WieckiewiczAgnieszka GrochowskaZbigniew ZamachowskiCezary KosinskiMaria Rosaria OmaggioCast completo Titolo originale: Walesa. Czlowiek z nadziei. Genere Drammatico – Polonia2013durata 127 minuti. Uscita cinema venerdì 6 giugno 2014 distribuito da Nomad Film. – MYmoro 2,53 su 10 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

1970. Le autorità soffocano nel sangue le proteste degli operai e Walesa, arrestato, è costretto a firmare un obbligo di collaborazione con i servizi di sicurezza. Lo fa per poter tornare a casa da Danuta, la moglie, e dai figli che continuano a nascere. Man mano che la sua maturazione politica si compie e il suo carisma s’impone, conquistando le masse, Walesa non cederà più ad alcuna proposta di collaborazione offerta dal regime, rassegnandosi a continue perquisizioni e ad un anno di internamento. Nel 1983, sarà Danuta a ritirare per lui il Nobel per la pace, per evitare che, lasciando la Polonia, il marito non possa più rientrare. L’operaio Walesa sarà il primo presidente scelto in elezioni libere e l’uomo che avrà preparato il terreno al più grande riassetto dell’ordine politico mondiale del secolo scorso.

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Regia di Andres Muschietti. Un film Da vedere 2013 con Jessica ChastainNikolaj Coster-WaldauMegan CharpentierIsabelle NélisseDaniel KashCast completo Titolo originale: Mama. Genere Horror – Spagna2013durata 100 minuti. Uscita cinema giovedì 21 marzo 2013 distribuito da Universal Pictures. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: – MYmoro 2,91 su 68 recensioni tra criticapubblico e dizionari.


Jeffrey arriva trafelato a casa a prendere le due figliolette di tre (Victoria) e un anno (Lilly), come se volesse portarle all’asilo. In realtà, andato improvvisamente fuori di testa forse a causa della crisi economica, ha appena ucciso prima due colleghi d’ufficio e poi la moglie, madre delle bambine. Con le figlie, Jeffrey fila via in auto a folle velocità sulla strada innevata, esce di strada e prosegue a piedi per il bosco. Casualmente, arriva a una casetta solitaria e abbandonata e vi si sistema, disperato. Non bada a Victoria che lo avvisa della presenza, fuori, di una donna che non tocca il terreno: è concentrato sul suo folle scopo.
La storia ha la tipica struttura delle ghost stories e alcuni elementi (come il torto che dev’essere riparato) sono fin troppo classici, ma il modo in cui è raccontata – con convinzione e inventiva – la redime da questi piccoli difetti di originalità. La costruzione della suspense è abile, anche nello sfruttare le possibilità compositive dell’immagine: mirabile è la scena in cui Lilly gioca in camera sua contendendo una coperta alla presenza nascosta. Annabel è lì a due passi nel corridoio, nella stessa inquadratura, assieme a Victoria: potrebbe vedere, ma non ci riesce per una questione di secondi. Spesso qualcosa si muove o compare alle spalle degli ignari personaggi, incapaci di rendersi conto della minaccia.

2.91/5
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Regia di Andrea Molaioli. Un film Da vedere 2006 con Toni ServilloNello MasciaMarco BalianiGiulia MicheliniFausto Maria SciarappaCast completo Genere Drammatico – Italia2006durata 95 minuti. Uscita cinema venerdì 14 settembre 2007 distribuito da Medusa. – MYmoro 2,91 su 238 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

In riva a un lago di montagna (Fusine, alto Friuli) c’è il cadavere nudo di una bella ragazza che abita in un paese vicino. Arriva il commissario Sanzio, da poco trasferito lì, e comincia le difficili indagini: il movente è sconosciuto, i sospetti sono almeno una dozzina. È un giallo dove le ragioni del delitto sono più forti del delitto stesso. Prodotto dalla benemerita Indigo per Medusa, è tratto dal romanzo Don’t Look Back ( Lo sguardo di uno sconosciuto , 2003) della norvegese Karim Fossum, molto tradotta. Con finezza l’ha adattato Sandro Petraglia. Alla Settimana della Critica di Venezia 2007 (2 premi) quest’opera prima fu sbrigata da molti come un poliziesco ben fatto e nulla più (come se fosse facile farlo). Finale debole? Conta il percorso dell’indagine più che lo scioglimento. E i personaggi: oltre al commissario di un infallibile Servillo sotto tono, molti di loro hanno un retroterra di dolore o un problema. Bastano due o tre brevi scene per disegnarli. Petraglia e Molaioli preferiscono suggerire più che sottolineare o denunciare. Come fanno con l’ambiente di provincia. Forse sanno che il legno storto della storia dell’umanità paesana non è peggiore di quella metropolitana. Soltanto diversa. Musiche di Teho Teardo. 10 David di Donatello tra cui quelli per il miglior film e il miglior esordio. Esagerati. 3 Nastri d’argento, 4 Ciak d’oro, 2 Globi d’oro, 40 festival internazionali, molto venduto all’estero.

3/5

Regia di Andrea Molaioli. Un film con Toni ServilloRemo GironeSarah FelberbaumLino GuancialeFausto Maria SciarappaCast completo Genere Drammatico – ItaliaFrancia2011durata 110 minuti. Uscita cinema venerdì 4 marzo 2011 distribuito da Bim Distribuzione. – MYmoro 2,89 su 67 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Ernesto Botta, uomo sgradevole e introverso, è ragioniere presso l’azienda agro-alimentare della famiglia Rastelli, un ‘gioiellino’ quotato in Borsa e lanciato con disinvoltura su nuovi mercati internazionali. Abile nelle battaglie finanziarie e nelle alchimie di bilancio, Botta fa quadrare il cerchio e fa il lavoro sporco, ritagliandosi poche ore per un bicchiere di vino pregiato, un amplesso verticale sbrigativo e una conversazione in inglese su musicassetta. Costruita la propria fortuna su latte, merendine e biscotti, i Rastelli frequentano casa, chiesa e azienda con la medesima devozione, circondandosi di politici ed ecclesiastici sostenitori e fanatici del made in Italy. Nel tempo libero gestiscono squadre di calcio, sfrecciano con le Lamborghini sulle strade della provincia piemontese, restaurano monumenti, finanziano la cultura, sostengono gli enti morali, sperimentano attività turistiche e naturalmente accumulano debiti. La gestione spregiudicata e irresponsabile li condurrà in pochi anni sull’orlo del fallimento.

2.89/5
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Regia di Ami Canaan Mann. Un film con Sam WorthingtonJeffrey Dean MorganJessica ChastainChloe MoretzJason ClarkeCast completo Titolo originale: Texas Killing Fields. Genere Drammatico – USA2011durata 109 minuti. Uscita cinema venerdì 15 giugno 2012 distribuito da 01 Distribution. – MYmoro 2,51 su 36 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Citiamo a memoria: “Se fossi padrone di questo posto e dell’inferno, affitterei il primo e andrei in vacanza nel secondo”. La cittadina del Texas che fa da sfondo all’azione è un postaccio dove da tempo agisce un killer che fa a pezzi le sue vittime. Tanto per cambiare, sono sempre donne. Sul caso investiga un detective locale: s’impegna poco per questioni giurisdizionali e di rapporti con la ex moglie, coinvolta nelle indagini. Da New York arriva un detective dell’FBI che, invece, indaga come se lo riguardasse di persona. In base agli indizi, l’eventuale prossimo bersaglio del killer potrebbe essere la giovane Ann che vive con una madre odiosa. È il 2° film di Ami, figlia di Michael Mann che l’ha finanziato e prodotto. Thriller diretto con diseguale diligenza (e digressioni stravaganti). Tra gli interpreti di sicuro professionismo fa macchia il giovane talento della Moretz.

2.50/5


Regia di Aleksey German Jr. Un film con Louis FranckMerab NinidzeViktoria KorotkovaChulpan KhamatovaPiotr Gasowski. Titolo originale: Pod electricheskimi oblakami. Genere Drammatico – RussiaUcrainaPolonia2015durata 138 minuti. distribuito da Movies Inspired. Valutazione: 2,50 Stelle, sulla base di 1 recensione.

Sasha, che è tornato in Russia dall’estero, deve occuparsi dello spazio edificato ed edificabile lasciatogli in eredità dal padre. Un operaio chirghiso cerca i suoi compagni di lavoro. Un architetto si aggira per lo spazio brullo e innevato. Una guida turistica ricorda quando insorse in difesa della Patria al fianco di Boris Eltsin. Una studentessa pensa che Stalin e Hitler non fossero poi così cattivi come li si racconta. Un suo compagno si chiede ad alta voce:”Chi siamo?Chi sono io? Tutto è nel caos!”.
Alexey German Jr., forte del Premio Speciale per la Regia ottenuto a Venezia nel 2008, torna a realizzare un film “da festival” sperando di bissare il successo alla Berlinale 2015. I temi affrontati sono indubbiamente importanti e controcorrente rispetto al putinismo dominante in Russia. Ci si muove in una terra che è diventata quella che una volta si poteva considerare la Patria e dove ora una statua di Lenin con il braccio proteso verso l’avvenire serve da sedile sospeso per chi lo voglia utilizzare. Chi si aggira sulle rive di un anonimo fiume non può far altro che confrontarsi con un passato culturalmente glorioso che si è ormai corroso grazie al virus inarrestabile di un’amnesia collettiva sapientemente inoculato da chi non vuole che restino tracce di memoria. Più tutto si confonde e le distinzioni tra il bianco e il nero si fondono in un ammorbante grigiore e più chi ha il potere ha la consapevolezza di poterlo ‘democraticamente’ conservare.
Tutti argomenti di estremo interesse e di forte impegno sociale condizionati però da una struttura narrativa divisa in capitoli in cui (ancora una volta dopo Paper Soldier) un testo di impianto teatrale perde gran parte del proprio valore simbolico nel girovagare di personaggi che si muovono in una Waste Land eliottiana che German Jr. continua a percorrere in modo ripetitivo da un film all’altro. Rimanendo a distanza dalla qualità del cinema paterno. 

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Regia di Alberto Fasulo. Un film con Branko Zavrsan, Lucka Pockja, Marijan Šestak. Genere Drammatico – ItaliaCroazia2013durata 85 minuti. Uscita cinema giovedì 27 febbraio 2014 distribuito da Tucker Film. – MYmonetro 2,75 su 9 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Da qualche mese, Branko, di nazionalità croata, fa il camionista per una ditta di trasporti italiana. Prima era un insegnante, ma il suo nuovo lavoro riesce ad assicurargli uno stipendio tre volte superiore. Guida per le strade di mezza Europa da solo oppure insieme al copilota Maki, un trentenne con un bambino piccolo ad aspettarlo a casa, sempre più indeciso se continuare o meno a fare quella vita. Le telefonate con la moglie o con il figlio sono l’unico contatto che Branko ha con la famiglia.
Frutto di cinque anni di ricerche sul campo, Tir ha una base di partenza fortemente documentaristica. Con una macchina da presa leggera, settata dal posto del passeggero, sempre vicino ai corpi, Alberto Fasulo mostra la vita “on the road” del suo protagonista, l’attore professionista Branko Zavrsan, che ha davvero conseguito la patente di guida prevista dal codice della strada. All’iniziale ricerca della verità si specchia dunque l’anima di finzione del progetto, quella di una costruzione narrativa certamente aperta, ma precisamente indirizzata a raccontare un’occupazione alienante attraverso una vicenda in certo modo esemplare.

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Un film di Gordon Douglas. Con Frank Sinatra, Richard Conte, Raquel Welch, Martin Gabel.Titolo originale Lady in Cement. Giallo, durata 93 min. – USA 1968. MYMONETRO La signora nel cemento * * 1/2 - - valutazione media: 2,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Frank Sinatra riprende il personaggio dell’investigatore privato Tony Rome. Qui vediamo Rome durante un’escursione subacquea imbattersi nel cadavere di una donna ammazzata e colata a picco con i piedi infilati nel cemento. La donna è una certa Sondra che ricattava una bellona protetta dal capo di una gang. La bellona nega di aver ucciso Sondra, e anzi sarà lei ad aiutare Rome a scoprire il colpevole. View full article »