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Regia di Gian Alfonso Pacinotti. Un film con Gabriele SpinelliAnna BellatoTeco CelioStefano ScheriniRoberto HerlitzkaCast completo Genere Drammatico, – Italia2011durata 100 minuti. Uscita cinema venerdì 9 settembre 2011 distribuito da Fandango. – MYmonetro 2,75 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Scritto dal regista esordiente, prodotto da Domenico Procacci (per Fandango/Rai Cinema) e da lui distribuito, tratto dalla graphic novel Nessuno mi farà del male di Giacomo Monti (Canicola Edizioni). Esiste una sindrome, l’alessitimia, che secondo lo Zingarelli è l’incapacità di percepire, riconoscere ed esprimere verbalmente le proprie emozioni. Ne è affetto Luca Bertacci, abbandonato dalla madre quand’era piccolo. Fa il barista in una sala bingo, ha rari incontri col padre razzista e un’attrazione inconfessabile per una vicina di casa. Intanto gli extraterrestri sono sbarcati sulla Terra. In Italia sono accolti come extracomunitari o con bizzarre motivazioni mistico-religiose, ma per Luca sono la manna. Sanno distinguere il bene dal male, hanno il senso del futuro e insegnano agli uomini ad amare le donne, stimandole, invece di parlare sempre di calcio o di complotti politici. Nella sceneggiatura Pacinotti (che come noto fumettista si firma Gipi) fatica non poco a dare unità al frammentismo delle storie di Monti. Lo si vede nella 2ª parte e nella schematica figura di Herlitzka, ma il film – in concorso a Venezia 2011 – rimane uno dei meno prevedibili e più spiazzanti prodotti del cinema italiano, specialmente nella scelta dei paesaggi (fotografia di Vladan Radovic), emblemi di un Paese in crisi soprattutto morale.

Regia di Gianni Di Gregorio. Un film con Gianni Di GregorioValeria de FranciscisAlfonso SantagataElisabetta PiccolominiValeria CavalliCast completo Genere Commedia, – Italia2011durata 90 minuti. Uscita cinema venerdì 11 febbraio 2011 distribuito da 01 Distribution. – MYmonetro 2,87 su 13 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Pranzo di Ferragosto fu per tutti (critici, giurie, pubblico) un esordio sorprendente, la rivelazione della stagione 2008-09. Sembrò a molti un film unico e fu un errore: Di Gregorio, sceneggiatore di lungo corso, non ha sbagliato il 2° film che pure è il seguito dell’altro. Come ci è riuscito? Con l’arma dell’autoironia che coincide con un tema socio-psicologico assai diffuso, poco trattato al cinema: il desiderio delle donne che affligge i maschi italiani di mezza età (solo loro?) che siano scapoli, vedovi o magari con moglie non più giovane. Il suo Gianni è anzitutto un gentiluomo sempre disponibile con la madre dispotica di cui è vittima, attento alla moglie e alla figlia un po’ egoista, cortese con tutti, non più che malinconico per le ristrettezze finanziarie di pensionato, aggravate dalla madre sperperatrice. Senza un’ombra di volgarità, fa ridere o sorridere, ma non a spese dei personaggi, con una leggerezza di tocco qua e là malandrina. Scritto con Valerio Attanasio.

Regia di Salvatore FicarraValentino PiconeGiambattista Avellino. Un film con Salvatore FicarraValentino PiconeClaudio GioéMario PupellaAnna SafroncikCast completo Genere Commedia, – Italia2009durata 98 minuti. Uscita cinema venerdì 13 marzo 2009 distribuito da Medusa. – MYmonetro 2,69 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

3° film per il cinema (2° di cui firmano regia e sceneggiatura) dei 2 comici siculi, popolari in TV ed eredi dei conterranei Franchi e Ingrassia, benché tra le due coppie le differenze prevalgano sulle affinità. Pur complicata nei mirabolanti sviluppi, la storia è semplice: due cugini che coltivano la reciproca ostilità, eredità di una vecchia lite in famiglia, riescono a riappacificarsi e diventare amici e soci nella gestione dell’albergo conteso. Matassa sbrogliata bene. Senza darlo a vedere, dato il buonismo di fondo, ci si burla di temi attuali nell’Italia dei primi 2000: corruzione diffusa; immigrazione degli extracomunitari e matrimoni misti in bianco per ottenere i permessi di soggiorno; divieto del fumo nei pubblici uffici; mafia che controlla ed estorce. Migliorata anche la regia. Si veda il tormentone, innestato con garbati flashback, dei due protagonisti bambini. Non c’è solo il rifiuto della volgarità ostentata a staccarsi dai turpi cinepanettoni natalizi di Boldi/De Sica.

Regia di Garth Davis. Un film Da vedere 2018 con Rooney MaraJoaquin PhoenixChiwetel EjioforTahar RahimShira HaasCast completo Titolo originale: Mary Magdalene. Genere Drammatico, – Gran Bretagna2018durata 120 minuti. Uscita cinema giovedì 15 marzo 2018 distribuito da Universal Pictures. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 2,92 su 9 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Maria di Magdala è una fervente religiosa che fatica all’idea di doversi sposare. Poco accettata nella sua famiglia patriarcale, abbandonerà quest’ultima per seguire Gesù di Nazareth e farsi apostola tra gli apostoli accanto a lui. Imparerà il significato dell’amore e sceglierà di soccorrere gli oppressi, aprendo al dialogo con le donne e all’accoglienza degli ultimi.

Locandina Mari del Sud

Un film di Marcello Cesena. Con Diego AbatantuonoVictoria AbrilGiulia SteigerwaltStefano ScandalettiChiara Sani. continua» Commediadurata 100 min. – Italia 2001MYMONETRO Mari del Sud **1/2-- valutazione media: 2,82 su 16 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Si capisce subito che il “giro” di Alberto è di gente competitiva, esibizionista. Guai a rimanere indietro. Le carte di credito non funzionano. Non è un errore, semplicemente il consulente finanziario Tombolini è scappato in Australia coi soldi dei clienti, compresi quelli di Alberto (Abatantuono). Con moglie e figlia dovrebbe andare in vacanza ai Caraibi, ma senza soldi non si può, però non si può nemmeno fare la figuraccia con gli amici. La soluzione è dunque chiudersi in cantina e far finta di essere partiti. Sapore di vecchia commedia italiana (il Sordi del boom) e di Mamma ho perso l’aereo. A volte si sorride.

Regia di Frédéric Fonteyne. Un film con François DamiensAnne PaulicevichSergi LópezJan HammeneckerZacharie Chasseriaud. Genere Drammatico, – FranciaBelgioLussemburgo2012durata 98 minuti. Uscita cinema giovedì 13 febbraio 2014 distribuito da Bolero Film. – MYmonetro 2,79 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Jean-Christophe è una guardia carceraria che conduce una vita priva di sorprese dividendosi tra il lavoro in prigione e la sua abitazione in cui ha come unica compagnia un pesce rosso. Si iscrive ad un corso di tango e lì fa la conoscenza di una giovane donna, Alice, che attrae la sua attenzione. La ritroverà nel parlatorio del penitenziario a colloquio con due detenuti. Uno, Fernand, è suo marito e l’altro, Dominic, è l’amante.
Frédéric Fonteyne fin dal suo esordio con Una relazione privata ha mostrato il suo interesse per la complessità delle relazioni amorose che si possono instaurare tra uomini e donne. Il suo pregio più rilevante, oltre a una costante ricerca estetica, era costituito dal ‘non detto’. Il passato dei personaggi e il loro stesso milieu culturale stavano sullo sfondo. Ciò che contava era il loro esserci ‘qui ed ora’ con, in quel caso, una fantasia sessuale da soddisfare della quale lo spettatore non sarebbe mai venuto a conoscenza. È un peccato che dal film successivo La donna di Gilles abbia ceduto alla tendenza del raccontare troppo; difetto presente anche in questo film, in particolare nella parte finale.
Perché fino a quel punto si è attratti da come regista e attori riescano a rendere credibile l’intreccio di relazioni che Alice gestisce con una capacità di seduzione che il tango porta all’ennesima potenza. È attraverso le sue figure e la sua conclamata carica erotica che la danza fa breccia nel grigiore dell’esistenza di Jean-Christophe finendo con il fare da ponte tra l’esterno e l’interno delle mura carcerarie. Perché Fernand, accortosi dell’interesse della guardia, vuole continuare ad essere l’uomo di Alice e quindi chiede a un detenuto argentino di insegnargli i passi. L’iniziale dileggio machista degli altri carcerati finisce con il trasformarsi in una condivisione di passi e di regole che invece che costringere lasciano spazio a una forza dirompente e liberatoria.
Fonteyne pedina le reazioni, anche violente, dei suoi personaggi ma, ancora una volta, si lascia tentare dal sovraccaricare il soggetto (scritto insieme all’attrice protagonista e basato in parte su dati biografici) inserendo la figura del figlio adolescente di Alice che sarebbe bastata da sola per un intero altro film e che finisce invece per sfiorare la retorica alterando quella che si presentava come l’intrigante ed elegante fluidità di un passo a quattro.

Regia di Frank Oz. Un film con Matthew MacFadyenRupert GravesPeter DinklageDaisy DonovanAlan TudykCast completo Titolo originale: Death At a Funeral. Genere Commedia, – GermaniaGran BretagnaUSA2007durata 90 minuti. Uscita cinema venerdì 21 settembre 2007 distribuito da Mikado Film. – MYmonetro 2,84 su 15 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

A partire dallo scambio di bare iniziale, fino all’ingerimento per errore di un allucinogeno da parte di un parente del morto, il funerale del padre di due fratelli è un carosello di pasticci, equivoci, rivelazioni e situazioni demenziali di umorismo molto british, più o meno di buon gusto, ma spesso esilaranti. Sceneggiata – benissimo – da Dean Craig e diretta da Frank Oz – abile anche nel dirigere i bravi attori – è una black comedy che riesce a far ridere (anche a crepapelle) sul tema della morte.

Risultati immagini per Al primo Soffio di Vento
Un film di Franco Piavoli. Con Primo Gaburri, Mariella Fabbris, Ida Carnevali, Alessandra Agosti Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 85 min. – Italia 2003. MYMONETRO Al primo soffio di vento * * 1/2 - -valutazione media: 2,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Antonio osserva gli immigrati che lavorano alla raccolta del grano nella sua proprietà. Li osserva con lo sguardo clinico dell’entomologo che studia una colonia di insetti.
Anche nella sua famiglia, le relazioni sono asettiche, pressochè assenti; la moglie e la zia sono rapite da pensieri d’amore e…
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Locandina Stregati

Un film di Francesco Nuti. Con Francesco NutiNovello NovelliOrnella MutiSergio SolliMirta Pepe. continua» Commediadurata 94 min. – Italia 1986MYMONETRO Stregati **1/2-- valutazione media: 2,85 su 16 recensioni di critica, pubblico e dizionari

Lorenzo è un conduttore notturno di un’emittente, Radio Strega, che tiene compagnia a quelli che di notte lavorano o sono insonni. Quando ne esce, ogni notte con un gruppo di amici svitati, va in giro per avventure matte. Ma una notte piovosa, incontra una bellissima ragazza, venuta a Genova per comperarsi l’abito da sposa. Inizia una serie di schermaglie tra i due, attratti e respinti allo stesso tempo, fino a quando lei riparte, non troppo felice. Ma… sorpresa, presto lei torna e ricomincia a giocare disordinatamente con Lorenzo.

Regia di Francesco Ghiaccio. Un film Da vedere 2015 con Marco D’AmoreGiorgio ColangeliMatilde Gioli. Genere Drammatico, – Italia2015durata 102 minuti. Uscita cinema giovedì 3 dicembre 2015 distribuito da Parthénos. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 2,92 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

2011, Casale Monferrato. Luca e suo padre Eduardo non si frequentano da anni. Eduardo era operaio all’Eternit e il lavoro l’ha tenuto lontano dalla moglie e dal figlio. Luca voleva fare l’attore ma è finito a fare il pagliaccio alle feste. Ad una di queste incontra Raffaella, con cui il feeling è immediato. Ma Luca scopre che il padre sta morendo per aver contratto in fabbrica il mesotelioma, un tumore causato dall’esposizione alle fibre di amianto. E la loro vita diventa una battaglia per riavvicinarsi e ottenere un risarcimento almeno morale per l’ingiustizia subìta, mentre Raffaella viene allontanata senza spiegazioni.

Locandina Il grande cocomero

Un film di Francesca Archibugi. Con Anna GalienaSergio CastellittoAlessia FugardiVictor CavalloGigi Reder. continua» CommediaRatings: Kids+16, durata 96 min. – Italia 1993MYMONETRO Il grande cocomero **1/2-- valutazione media: 2,90 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Ispirato all’esperienza di Marco Lombardo Radice, neuropsichiatra innovativo, il terzo film della giovane regista ha avuto un grande successo di pubblico e molta attenzione da parte della critica. Le strutture ospedaliere inadeguate, nel campo della malattia mentale, sono all’ordine del giorno in Italia. Sebbene il quadro negativo del film non rappresenti che un decimo del problema reale, l’operazione si può dire riuscita, se non altro per una sensibilizzazione verso il problema. Le ingenuità della sceneggiatura sono compensate da un’ottima interpretazione di Castellitto e dall’agile regia della Archibugi. Arturo è un medico di neuropsichiatria infantile sempre sottoposto a uno stress sul lavoro e con una sua crisi esistenziale. Conosce Pippi, una giovane epilettica, che ha bisogno d’aiuto. La madre, abituata alle cure convenzionali, fatica a capire il metodo di Arturo. Ma è quest’ultimo ad avere ragione: Pippi è ammalata per problemi psicologici. E la sua famiglia non ne è estranea.

Regia di Fariborz Kamkari. Un film con Giuseppe BattistonMaud BuquetMehdi MeskarHassani ShapiGiovanni MartoranaCast completo Genere Commedia, – Italia2015durata 92 minuti. Uscita cinema giovedì 28 maggio 2015 distribuito da Bolero Film. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 2,83 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

A Venezia, Zara, avvenente islamica antitradizionalista, apre un negozio di parrucchiera nei locali prima concessi ai suoi correligionari come moschea. Aizzata da un nobile spiantato neoconvertito, la minuscola e scombinata comunità musulmana veneziana chiama in suo aiuto un improbabile imam afghano e tenta di eliminare Zara in tutti i modi. Uno più efferato, e sconclusionato, dell’altro. Film bizzarro che attinge ai modelli della commedia all’italiana, per fare la satira del fondamentalismo islamico nostrano e della sua misoginia. Scarsa comicità e carenza di ritmo compensate dal messaggio di tolleranza, da qualche buona trovata, da originali inquadrature di scorci della città lagunare e dal brio della innovativa musica multietnica dell’Orchestra di Piazza Vittorio, composta da 18 musicisti di 10 diverse nazionalità.

Regia di Felice Farina. Un film con Claudio AmendolaPaola CortellesiStefano DionisiLorenzo VavassoriLorenzo PavanelloCast completo Genere Drammatico, – ItaliaSvizzeraFrancia2009durata 76 minuti. Uscita cinema venerdì 30 aprile 2010 distribuito da Iris Film Distribution. – MYmonetro 2,88 su 11 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

È un film molto intrigante e capace di coinvolgere emotivamente quello che Farina coprodusse (con Nina Film) e scrisse con Mauro Casiraghi ed Eleonora Fiorini nel 2003. Lo finì nel 2009 quando fu presentato ai Festival di Montréal e Pesaro (con premio) trovando solo nel 2010 una debole distribuzione. Orfano di padre, a 7 anni Alessandro vive con Giulia, madre apprensiva, in una villa sulla costa piemontese del Verbano. Dall’Australia torna lo zio Claudio, con cui Giulia ha un rapporto più che affettuoso. Alessandro ha un’istintiva diffidenza per lo zio, forse anche per gelosia, ed è vittima di strane “visioni” legate all’acqua, dalla quale è terrorizzato. Le sue visioni, come espressioni di un “pensiero desiderante” non si distinguono nel film dalla realtà dove il piccolo cerca di eliminare il “rivale”, prima sabotandogli i freni dello scooter, poi quelli dell’auto su cui sale anche la madre. Nell’incidente rimangono entrambi feriti, inducendolo a sentirsi un assassino, ma anche a recuperare un remoto ricordo: la morte del padre non fu accidentale, ma delittuosa. Un intelligente ispettore di polizia si interessa ad Alessandro e conquista la sua fiducia. La struttura del film è quella di un giallo a enigma visto dal punto di vista di un bambino e in cui l’ambientazione – la strana villa sul lago in cui si svolge quasi sempre l’azione, bellissima e inquietante, moderna e fatiscente – ha un ruolo importante. Pieno di sfaccettature interessanti nel disegno psicologico dei personaggi, Farina è molto attento e sensibile al mondo dell’infanzia. Gli attori lo assecondano: una Cortellesi “diversa” e credibile, il rozzo Amendola, e soprattutto l’intenso Vavassori e il suo amichetto Pavanello.

Regia di Eros Puglielli. Un film con Anna BastoniFederico CalistiCristiano CallegaroAlessio MuziVincenzo Ribaudo. Genere Commedia, – Italia2000durata 79 minuti. Uscita cinema venerdì 10 febbraio 2012 distribuito da Distribuzione Indipendente. – MYmonetro 2,99 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Lasciato dalla sua Anna perché troppo basso, Ruggero Acque cerca, con l’aiuto di un amico gay e drogato, di riconquistarla per telefono, ma la madre di lei risponde ogni volta che Anna dorme. Non gli rimane che affrontare lo schizofrenico teppista Riccio con cui la ragazza si è fidanzata. Realizzato nel 1994 con una telecamera Super VHS, girato senza troupe, scritto con il suo attore-feticcio C. Callegaro, interpretato da parenti e amici, gonfiato a 35 mm grazie all’Indigo Film, è il 1° lungometraggio del precoce film-maker romano Puglielli, autore di apprezzati cortometraggi. In questo ritratto del disagio adolescenziale sullo sfondo della periferia metropolitana pratica con ironia di autodidatta la commistione tra i generi (fantasy, horror, commedia, melodramma). Distribuito dalla Lucky Red.


Regia di Eric Red. Un film con Famke JanssenBobby CannavaleEd WestwickMichael ParéJohn FallonPatricia Charbonneau. Titolo originale: 100 Feet. Genere Horror – USA2008durata 96 minuti. – MYmonetro 2,69 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Marnie Watson viene ricondotta alla sua abitazione, dopo un lungo periodo di detenzione, dal detective Shanks che è stato collega del marito Mike. È stato perché Mike è morto assassinato dalla consorte. Ora Marnie è agli arresti domiciliari con tanto di braccialetto elettronico al piede che le impedisce di lasciare l’abitazione, di andare in cantina e di presentarsi sulla soglia esterna pena l’immediata reincarcerazione. Potrebbe essere una soluzione accettabile se non ci fosse un problema: il fantasma di Mike si ripresenta deciso a vendicarsi.
Eric Red è stato l’apprezzato sceneggiatore di The Hitcher e mostra qui ancora una volta le sue doti. È servito al meglio da una Famke Janssen in grado di caricare sulle propire spalle il peso dell’intero film superando anche l’incerto esito (sul piano degli effetti speciali) degli interventi del ‘fantasma’ del coniuge ucciso per legittima difesa. Marnie diventa così un altri personaggio di film horror intrappolato da un ‘altrove’ pericoloso ma è anche (e soprattutto) una donna decisa a lottare contro l’immagine che di lei è stata costruita.
Shanks la vuole punire per ciò che ha fatto allo stimato collega (senza voler prestare fede a quanto le faceva subire), la sorella vive nei suoi confronti un forte complesso di rivalità irrisolto. L’unico che sembra comprenderla (perché attratto sessualmente dal suo ‘mistero’) è il garzone che le porta le vivande a casa.
Red riesce a far percepire quasi fisicamente la sensazione dell’isolamento psicologico e fisico di una donna confinata in un perimetro di solitudine in cui intervengono i classici elementi finalizzati a far sussultare lo spettatore. Per una volta però non sono i soli. C’è dell’altro.

Regia di Enrico Lando. Un film con Luigi LucianoTony SperandeoEnrico Lo VersoAntonino BruschettaDaniela VirgilioCast completo Genere Commedia, – Italia2016durata 90 minuti. Uscita cinema giovedì 17 novembre 2016 distribuito da Medusa. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 2,50 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Leone è un trentacinquenne ingenuo e romantico cresciuto nell’orfanotrofio di un paesino del sud e dedito all’attività di chierichetto. Ma un giorno il padre che Leone non sapeva di avere lo convoca accanto a se sul letto di morte e gli consegna in eredità tutti i suoi averi e la direzione delle sue attività. Peccato che Don Fedinando di professione faccia il boss mafioso e che il primo incarico di Leone come suo successore sarà partecipare a una riunione per eleggere il nuovo capo di tutti i capi. I due tirapiedi di Don Ferdinando, Vito e Salvo, e il consigliori Enrico dovranno trasformare lo “scoppiato scimunito” in un capo credibile in tempo per il grande evento, mentre la bella poliziotta Sonia cercherà di sgominare le cosche facendo leva sull’ingenuità di Leone.
Come Johnny Stecchino e Terapia e pallottoleQuel bravo ragazzo usa la mafia a scopo farsesco. Enrico Lando, già regista de I soliti idioti, fa giustamente leva sulla dolcezza naturale di Luigi Luciano, in arte Herbert Ballerina, per fare di Leone un Candide contemporaneo la cui naivete smonta le cattive intenzioni e smantella le diffidenze di chiunque gli capita a tiro. Ma Ballerina è uno store di commedia, non un comico puro, e ha dunque bisogno di una sceneggiatura molto ben costruita per mettere a frutto le sue doti di interprete. Purtroppo invece il copione (non a caso scritto a cinque mani) è il tallone d’Achille di Quel bravo ragazzo: esile, povero di eventi e di colpi di scena ed eccessivamente infantile, andrebbe bene come film per ragazzi delle scuole medie, non per un pubblico adulto abituato (anche dallo stesso Enrico Lando) a ritmi comici ben più serrati. Peccato, perché la storia e l’interpretazione di Ballerina hanno un piacevole gusto retrò da commedia anni ’80, di quelle firmate da Nuti e dal primo Pieraccioni.
Quel che funziona, e bene, è il cast di caratteristi che circondano il protagonista: Enrico Lo Verso in un insolito ruolo comico, Ninni Bruschetta nei panni del consigliori, un irresistibile Luigi Maria Burruano come Don Fedinando e soprattutto un fenomenale Tony Sperandeo che volge a effetto esilarante le sue tante interpretazioni del malavitoso sanguinario. Anche i consueti sodali di Ballerina Maccio Capatonda e Ivo Avido si ritagliano un paio di cameo divertenti: Maccio è un prete duro e puro, e Ivo un vigile rancoroso. Ma il risultato complessivo è quello di un gruppo di ottimi interpreti costretti a sostituirsi a una sceneggiatura che non ne sostiene il talento

Regia di Enrico Caria. Un film con Patrizio RispoCristina DonadioRita CorradoPietro De SilvaIsabella RosselliniCast completo Titolo originale: L’era legale. Genere Documentario, – Italia2011durata 76 minuti. Uscita cinema venerdì 13 gennaio 2012 distribuito da Bolero Film. – MYmonetro 2,92 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Dopo Vedi Napoli e poi muori , il napoletano Caria, autore satirico di assidua militanza TV, torna al cinema con una scalcagnata e finta docufiction prodotta da Renzo Rossellini. Nel 2020 la camorra è stata sconfitta nel capoluogo della Campania per merito del nuovo sindaco Nicolino Amore, sottoproletario dei Quartieri Spagnoli che ha fatto carriera come un Masaniello televisivo. Con l’aiuto di una madrina, camorrista pentita, legalizza il narcotraffico su cui si fonda il potere della criminalità organizzata. A cura di testimoni come De Cataldo e Tano Grasso si rievocano con vere conversazioni registrate alcuni scandali dell’ex sindaco Iervolino. Piuttosto cialtrone, populista e retorico, è un “film che assomiglia a uno zapping fra le TV private campane (con Canale 21 a farla da padrone)” (Giona A. Nazzaro). Musiche di Pivio & Aldo De Scalzi. Distribuisce Bolero Film.

Regia di Enrico Pau. Un film con Donatella FinocchiaroBarry WardCarolina CrescentiniSara SerraioccoAnita KravosCast completo Genere Commedia, – ItaliaIrlanda2015durata 97 minuti. Uscita cinema giovedì 20 aprile 2017 distribuito da Koch Media. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 2,86 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Primi anni ’40. Annetta arriva a Cagliari alla ricerca di Tecla, di cui si è presa cura dopo che la madre della ragazza è morta. Dalla povertà del paese natìo Annetta si trasferisce al lusso del palazzo cagliaritano dove assume l’incarico di custode quando le proprietarie sfollano in campagna per sfuggire ai bombardamenti che stanno devastano il capoluogo sardo. In quella Cagliari sventrata dalla guerra Annetta si muove come un’ombra poiché si vive come un oscuro angelo della morte: ha ereditato dalla madre un compito e un destino, quello dell’accabadora, donna che nella tradizione sarda dava ai malati terminali la “buona morte”, soffocandoli con un cuscino o coprendoli con un bastone. Un ruolo che Annetta non ha scelto ma che ha accettato con la quieta rassegnazione con cui molte donne hanno acconsentito al posto loro assegnato in una società arcaica dalle tradizioni millenarie.

Regia di Emidio Greco. Un film con Giuseppe BattistonAmbra AngioliniGiorgia SalariAnnapaola VellaccioFrancesca FavaCast completo Genere Drammatico, – Italia2010durata 90 minuti. Uscita cinema venerdì 29 aprile 2011 distribuito da Movimento Film. – MYmonetro 2,68 su 9 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

In 35 anni è l’8° e il più riuscito film del pugliese Greco che ha riscritto un racconto (1964) di Franco Lucentini. Pur fedele per struttura e dialoghi a Lucentini (senza Fruttero), Greco ha aggiunto di suo qualche dettaglio e 2 sequenze, viste con gli occhi del protagonista: un affollato party notturno e la visita a Villa Adriana di Tivoli. Sono complementari, l’una in negativo e l’altra (quasi un documentario) in positivo: dà un senso al titolo e provoca la “conversione” del personaggio col tramite del fascino rovinoso della Tivoli antica. Battiston è un interprete da premio. Ne sarebbe contento Lucentini, inventore del “professore”, figura che non ha precedenti nella narrativa italiana. Ha ragione Greco nel dire che il suo film è tante cose: esercizio di stile (non un’inquadratura superflua, ogni movimento della cinepresa funzionale), lente con cui guardare la realtà, racconto morale innervato da una tensione etica. Greco sa dirigere i suoi attori e la Angiolini conferma il suo talento.

Regia di Drew Goddard. Un film con Kristen ConnollyChris HemsworthAnna HutchisonFran KranzJesse WilliamsCast completo Titolo originale: The Cabin in the Woods. Genere Horror, – USA2011durata 95 minuti. Uscita cinema venerdì 18 maggio 2012 distribuito da M2 Pictures. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 – MYmonetro 2,78 su 8 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Scritto dal regista con Joss Whedon. Dagli anni ’70, anche in Italia, si è formato un gruppo di cinecritici cinefili che considerano l’horror come il più sovversivo dei generi. Li abbiamo sempre letti, tolte rare eccezioni, con diffidenza e un pizzico di spregioso scetticismo. È “un perfetto esempio di narcisismo citazionista… un contenitore di altri film e situazioni” (Giona A. Nazzaro). Sciapo nella descrizione dell’ambiente boschivo e dei convenzionali personaggi, debole nella suspense, scade poi in una macelleria già vista e rivista. Questo Goddard ha una “d” in più e molto talento in meno del suo vecchio omonimo francese.