Category: 2.50/2.99


Locandina 20 chili di guai... e una tonnellata di gioiaUn film di Norman Jewison. Con Tony Curtis, Mary Murphy, Suzanne Pleshette, Claire Wilcox Titolo originale Forty Pounds of Trouble. Commedia, durata 106 min. – USA 1963. MYMONETRO 20 chili di guai… e una tonnellata di gioia * * 1/2 - - valutazione media: 2,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Il direttore di un casinò, che non può recarsi in California perché non ha versato gli alimenti alla moglie divorziata, rischia l’arresto per accontentare una vivace bambina, figlia di un amico morto, che vuole essere accompagnata a Disneyland. Finirà in galera ma troverà l’amore di una ragazza e i due, sposatisi, potranno adottare il demonietto.

40 Pounds of Trouble (1962) on IMDb

Poster 14 KilómetrosUn film di Gerardo Olivares. Con Mahamadou Alzouma, Aminata Kanta, Adoum Moussa Drammatico, durata 95 min. – Spagna 2007. – Bolero uscita venerdì 28 maggio 2010. MYMONETRO 14 Kilómetros * * 1/2 - - valutazione media: 2,92 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Violeta, una ragazzina che vive in un villaggio del Mali, decide di scappare da casa per evitare il matrimonio combinato con un balordo da cui subì molestie da bambina. Intanto nel vicino Niger Buba trascorre le sue giornate tra la passione per il calcio e la necessità di fare il meccanico per vivere. Decide insieme al fratello di tentare una sorte migliore in Europa. Violeta e i due ragazzi si incontrano durante il viaggio verso il Marocco e condividono la meta dello Stretto di Gibilterra, quei 14 chilometri che separano l’Africa dall’Europa. Attraversano l’Algeria con mezzi di fortuna, e a un certo punto si ritrovano soli nel micidiale deserto del Ténéré e sbagliano direzione, incominciando a girare in tondo. È l’inizio di un durissimo cammino.
Nel suo secondo lungometraggio di finzione dopo Il grande match , Olivares percorre il dramma dei migranti clandestini che dal Continente Nero vagano in direzione Marocco per raggiungere l’attraente opulenza europea; la tragica illusione dei disperati è che siano i 14 chilometri dello Stretto a separarli dall’ agognata felicità.
La macchina da presa stringe su Buba e Violeta, è a loro che rivolge il suo sguardo discreto ma presente, li segue passo passo nella loro estenuante odissea. Del vagheggiato continente europeo vedremo solo la punta più meridionale, Tarifa, la città andalusa dove sbarcheranno i due ragazzi; oltre a questi pochi frangenti, l’Europa è data solo come riflesso nei sogni dei migranti, al regista non interessa metterla a fuoco. È l’Africa che interessa ad Olivares, con le sue contraddizioni e la sua disperazione, è sull’Africa che investe e sembra voler disperatamente gridare che anche i suoi abitanti dovrebbero farlo. La pellicola trasuda amarezza da ogni inquadratura, l’amarezza della fuga dalla propria origine, del voler recidere le radici in nome di un’utopistica vita migliore. La vivida fotografia fatta di tramonti in controluce e spazi naturali incontaminati contribuisce alla poesia di una pellicola che non perde mai la delicatezza di una storia di giovani anime che credono in un sogno che seppur sorretto quasi solo da miraggi, resta ancora possibile. La storia di Buba e Violeta lascia addosso l’aridità del deserto che li ha visti venire al mondo, quel deserto che al contempo li allontana e imprigiona a sé.
“Continueranno a vivere e a morire, perchè la storia ha dimostrato che non c’è muro capace di contenere i sogni”; Olivares prende in prestito una riflessione della scrittrice spagnola Rosa Montero, la pone a chiusura del suo lavoro e affida ai sogni il ruolo di unica certezza possibile.

14 kilómetros (2007) on IMDb

Locandina Hi, Mom!Un film di Brian De Palma. Con Robert De Niro, Lara Parker, Gerrit Graham, Allen Garfield. Commedia, durata 87′ min. – USA 1970. MYMONzETRO Hi, Mom! * * 1/2 - - valutazione media: 2,68 su 11 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Rubin, reduce dal Vietnam, si stabilisce a New York e vuole realizzare un film-verità riprendendo di nascosto ciò che avviene nel palazzo di fronte. Finale dinamitardo. Seguito ideale di Ciao America (1968), questo bizzarro dramma satirico è, nel suo stravagante anticonformismo, un film non riuscito, ma non privo di intelligenti invenzioni come antologia di pratiche voyeuristiche. Per i fans di De Palma.

Hi, Mom! (1970) on IMDb

CIAO, AMERICA! - Spietati - Recensioni e Novità sui FilmUn film di Brian De Palma. Con Robert De Niro, Gerrit Graham, Jonathan Warden Titolo originale Greetings. Commedia, durata 88 min. – USA 1968. MYMONETRO Ciao America * * 1/2 - - valutazione media: 2,87 su 13 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Tre amici nella New York del 1968. Paul cerca un modo per evitare il Vietnam e una moglie selezionata dal computer. Lloyd, libraio ossessionato dai misteri sull’omicidio di John Kennedy, ricostruisce l’attentato persino quando è a letto con una donna. Jon è un filmaker che ha inventato la “look art”, ovvero spiare ragazze; quando un’amica tarda a spogliarsi, la rimprovera: “è look art, se non si vede niente che look è?” E intanto Lyndon Johnson tuona dalla tv: “L’America che stiamo costruendo diverrebbe una nazioneminacciata se permettessimo la morte della libertà in Vietnam”.
Di libertà (di linguaggio) se ne concede anche il 28enne e debuttante De Palma in questa commedia fra satirico e dissacrante, composta da brevi segmenti narrativi, che ricorda – nel montaggio che spezza le regole tradizionali, nei divertimenti dei tre amici per le vie di New York – la Nouvelle Vague, con citazioni di cinema europeo e punture a un’America paranoica, in cui un reporter di guerra spiega che basta un taglio alla pellicola perché al pubblico arrivi un’informazione addomesticata. Dietro cui è meglio non guardare, come capirà Lloyd. Ciao America si chiude scusandosi per il suo modo di vedere gli Usa. È E’ la beffa finale. Primo film di De Niro, nel ruolo di un guardone ma il regista, nella scena in cui Jon mostra a un’amica il suo progetto – e dietro una ragazza si spoglia – ci conferma che i veri voyeur siamo noi. E lui. Girato in dieci giorni, budget francescano. Orso d’argento a Berlino per De Palma.

Greetings (1968) on IMDb

Locandina 1 km da Wall StreetUn film di Ben Younger. Con Ben Affleck, Giovanni Ribisi, Vin Diesel, Scott Caan, Nia Long. Titolo originale Boiler Room. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 119 min. – USA 2000. MYMONETRO 1 km da Wall Street * * 1/2 - - valutazione media: 2,75 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Il diciannovenne Seth Davis abbandona gli studi al college e apre una bisca clandestina. Suo padre, giudice, lo considera un incapace e un fallito. Seth, in realtà, ha un talento naturale per gli affari e diventa un broker di successo. Ma in questo nuovo ambiente ha modo di osservare uno stile di vita e una morale che non lo convincono del tutto. Quando scoprirà di essere in procinto di rovinare l’esistenza di un cliente, a cui ha fatto illusorie promesse di guadagno, deciderà di cambiare vita. Younger (27 anni) ha lavorato a lungo nell’ambito delle campagne elettorali e si vede. La sua voglia di denuncia di una cultura il cui unico valore è il denaro è evidente (anche se fortemente stemperata dalle esigenze dell’ happy end). È però supportata da una notevole abilità nel fare cinema e da una consapevolezza notevole (per un esordiente) nei confronti del cinema che lo ha preceduto.

Boiler Room (2000) on IMDb

Un Marziano Sulla Terra (1960): Amazon.it: Lewis,Blackman,Holliman,  Lewis,Blackman,Holliman: Film e TVUn film di Norman Taurog. Con Fred Clark, Earl Holliman, Jerry Lewis, Joan Blackman, John Williams [II]. Titolo originale Visit to a Small Planet. Comico, Ratings: Kids+13, b/n durata 85′ min. – USA 1960. MYMONETRO Un marziano sulla Terra * * 1/2 - - valutazione media: 2,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Un marziano, mandato sulla Terra per studiare usi e costumi, è ospitato da un giornalista e s’innamora di sua figlia. La pièce (1957) di Gore Vidal è trasposta da Taurog in modo meccanico. Solo Lewis riesce a farla funzionare offrendo qualche momento di comicità irresistibile.

Visit to a Small Planet (1960) on IMDb

Regia di Hafsteinn Gunnar Sigurðsson. Un film Da vedere 2017 con Steinþór Hróar SteinþórssonEdda BjörgvinsdóttirSigurður SigurjónssonÞorsteinn BachmannSelma BjörnsdóttirCast completo Titolo originale: Undir Trénu. Genere Drammatico, – IslandaPoloniaDanimarcaGermania2017durata 89 minuti. Uscita cinema giovedì 28 giugno 2018 distribuito da Satine Film. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 2,90 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Agnes e Atli sono coppia giovane con bambina. La relazione dà segni di stanchezza e si rompe quando Agnes sorprende il marito guardare un video in cui fa sesso con la sua ex. Sbattuto fuori di casa, Atli torna a vivere con i genitori, nella loro villetta con giardino. Ma sotto quell’albero, che sconfina nella proprietà dei vicini, c’è un lutto che pesa e un equilibrio apparente che è sul punto di scoppiare, con devastanti conseguenze.

Under the Tree (2017) on IMDb

Poster FootlooseUn film di Herbert Ross. Con Kevin Bacon, Lori Singer, Dianne Wiest, Sarah Jessica Parker, John Laughlin. Commedia, durata 107′ min. – USA 1984. MYMONETRO Footloose * * 1/2 - - valutazione media: 2,69 su 22 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

In una cittadina del Middle West ballo e musica rock sono al bando per aver causato indirettamente la morte di alcuni giovani. Da Chicago arriva un ragazzo nato per danzare che, con l’aiuto di una bella, cambia le cose. Tentativo di mescolare Flashdance con Gioventù bruciata. Nonostante la regia di H. Ross che col teatro e la danza ci sa fare, il cocktail non si può dire riuscito, perché la storia è debole e gli attori mediocri.

Footloose (1984) on IMDb

Locandina Niente da dichiarare?Un film di Dany Boon. Con Benoît Poelvoorde, Dany Boon, Julie Bernard, Karin Viard, François Damiens. Titolo originale Rien à déclarer. Commedia, durata 108 min. – Francia 2010. – Medusa uscita venerdì 23 settembre 2011. MYMONETRO Niente da dichiarare? * * 1/2 - - valutazione media: 2,77 su 37 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Nella primavera del 1986, Ruben Vandevoorde, un doganiere belga severo e sciovinista animato da un fervido odio anti-francese, vive con disperazione l’annuncio della chiusura delle frontiere europee. Sette anni dopo, alla vigilia della definitiva cancellazione delle dogane sul confine fra Francia e Belgio, Ruben trascorre le ultime ore di vita della frontiera dando sfogo a tutto il suo spirito nazionalista e tormentando i frontalieri francesi. Dall’altra parte del confine, tutti i vigilanti francesi odiano e temono a loro volta il razzista Vandevoorde e la sua pericolosa indisponenza. In modo particolare, lo teme il mite poliziotto Mathias Ducatel, innamorato di sua sorella e determinato a sposarla. Nel momento in cui viene deciso di creare una pattuglia di dogana mobile franco-belga per debellare un ingente traffico di droga, Mathias decide di far squadra con Vandevoorde per conquistare un posto nel cuore dell’arcigno francofobo e ottenere il suo beneplacito a entrare a far parte della famiglia.
Per chi ha trovato uno straordinario successo “scendendo” a Nord e giocando con calembour e idioletti, è normale continuare a muoversi lungo i sicuri confini degli stereotipi culturali. Quegli stessi stereotipi tanto facili da prendere in giro quanto da ricreare, linguaggio universale che ha il vantaggio di guardare al folklore ma saper colpire le umane debolezze. Dany Boon è un maestro di questo tipo di comicità “di confine”, cercando ogni volta quelle barriere più spesse e dure con le quali divertirsi a giocare come un mimo di strada con un muro invisibile. Come il precedente Giù al nord, anche Niente da dichiarare parte da un contesto minuscolo e provinciale come quello della sottile linea che separa il Nord-Pas de Calais dalla Vallonia ma guardato da una prospettiva talmente larga e popolare da potersi declinare in tanti diversi contesti (un remake italo-svizzero ambientato a Lugano? Un conflitto fra americani e canadesi alle Cascate del Niagara?). Certo è che la semplicità delle favole dello stralunato comico francese dalle eccezionali doti mimiche, oltre alla sua formula universale, mostra qua anche i suoi limiti più evidenti, la frontiera con cui discriminare fra la leggerezza pantomimica e graziosa di Giù al nord e la pigra sciocchezza di questo terzo film da regista.
Nel tornare indietro ai primi anni Novanta, Boon si diverte a raccontare l’abolizione delle dogane all’interno dell’Unione Europea come un periodo così vicino eppure così lontano mentalmente e tecnologicamente. Sembra un secolo fa che l’informatica e le nuova telefonia abbattevano le distanze e creavano nuovi villaggi globali allora impensabili. Da cui il messaggio evidente: ogni innovazione ed evoluzione è tanto apparentemente complessa quanto semplice e indolore, e così come in meno di vent’anni si è rivoluzionato il nostro approccio a computer e telefonini, così si possono abbattere con la stessa semplicità anche i pregiudizi più atavici. Ma, pur ricorrendo ai migliori attori e caratteristi del Belgio come Benoît Poelvoorde, Bouli Lanners e Olivier Gourmet, il suo modo di scherzare con loro è fermo all’umorismo delle vecchie barzellette denigratorie.
Certo, anche Giù al Nord era “solo” una novella candida dal messaggio retorico ed elementare, ma quell’immediatezza, quell’innocenza surreale ed eterea che lo rendeva una storiella leggera e universale, si perde qua in una commedia più adulta (anche visivamente), dove subentrano anche violenza e volgarità all’interno di una lunga barzelletta raccontata male. Ci sta un francese, un belga e un messaggio consolatorio…

Nothing to Declare (2010) on IMDb

Risultati immagini per Indianapolis - 1950 filmUn film di Clarence Brown. Con Clark Gable, Barbara Stanwyck, Adolphe Menjou Titolo originale To Please a Lady. Commedia, b/n durata 91′ min. – USA 1950. MYMONETRO Indianapolis * * 1/2 - - valutazione media: 2,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Movimentata storia d’amore tra uno spericolato corridore automobilistico e una giornalista d’assalto. Azione senza affettazione, ma dopo 30 anni di lavoro alla M-G-M Brown era stanco. Si ritirò 2 anni dopo.

To Please a Lady (1950) on IMDb

Risultati immagini per La Donna di PagliaUn film di Basil Dearden. Con Sean Connery, Gina Lollobrigida, Alexander Knox, Ralph Richardson Titolo originale Woman of Straw. Giallo, durata 117′ min. – Gran Bretagna 1964. MYMONETRO La donna di paglia * * 1/2 - - valutazione media: 2,67 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Da un romanzo di Catherine Arley: con la complicità di una bella infermiera giovanotto spregiudicato cerca d’impadronirsi, anche col delitto, dell’eredità di un vecchio e ricco zio invalido. Incursione, riuscita a metà, nel territorio di Hitchcock con un film di suspense psicologica. Richardson una spanna sopra ai 2 protagonisti.

Woman of Straw (1964) on IMDb

Risultati immagini per Il Pugnale cineseUn film di Michael Curtiz. Con William Powell, Mary Astor, Paul Cavanagh, Ralph Morgan Titolo originale The Kennel Murder Case. Giallo, b/n durata 73 min. – USA 1933. MYMONETRO Il pugnale cinese * * 1/2 - - valutazione media: 2,75 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

L’investigatore Philo Vance è chiamato a risolvere il caso della morte misteriosa di un collezionista d’arte orientale. Sembra un suicidio, ma Vance scopre che è un omicidio, collegato con la rivalità tra espositori a una mostra canina di Long Island. Tratto da uno dei 12 romanzi gialli di S.S. Van Dine, è l’ultimo e il migliore dei 4 Philo Vance di W. Powell anche per merito dell’accorta regia di M. Curtiz (ritmo, atmosfera, cura dei particolari, direzione degli attori) che in quello stesso anno diresse per la Warner altri 4 film. Rifatto nel 1939 con Calling Philo Vance. Fu il 1° distribuito in Italia.

The Kennel Murder Case (1933) on IMDb
Locandina Team America

Un film di Trey Parker. Animazione, durata 98 min. – USA 2004. uscita venerdì 13 maggio 2005. MYMONETRO Team America * * 1/2 - - valutazione media: 2,78 su 13 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

«Team America» è la storia di una squadra speciale che combatte il terrorismo girando per il mondo in cerca di coloro che posseggono, e intendono usare, le armi di distruzione di massa. Dovranno vedersela con terroristi mediorientali guidati dal dittatore nordcoreano Kim Jong II (che butterà l’ispettore dell’Onu Hans Blix in un acquario pieno di squali, dai quali naturalmente verrà subito divorato), ma dovranno anche vedersela con Michael Moore e altri personaggi dello showbiz che attaccheranno i ragazzi di Team America perché colpevoli di rovinare il buon nome degli Stati Uniti nel mondo… La ferocia iconoclasta del duo creatore della serie “South Park” non conosce limiti: anche stavolta nel mirino ci sono l’America e le sue mille contraddizioni (una potenza esportatrice di democrazia e guerra al tempo stesso che si affida ad un divo hollywoodiano per salvare il mondo).Il talento comico di Trey Parker e Matt Stone è sempre corrosivo, irriverente e pungente, ma stavolta sembra che il duo sia rimasto senza idee a metà dell’opera. Escludendo alcune sequenze esilaranti, come quella ambientata a Parigi all’inizio del film e l’incredibile (anche tecnicamente) “notte d’amore” che vede protagonisti due pupazzi animati, Team America World Police alla lunga risulta ripetitivo e meno originale della loro opera precedente. Certo, i temi trattati sono parecchi ed anche interessanti, visto che oltre alla evidente polemica contro l’amministrazione Bush, le frecciate al mondo del cinema non si contano, ma la coesione narrativa e la vis comica del passato sembrano francamente un po’ annacquate. Spettacolare la fotografia di Bill Pope, storico collaboratore di Sam Raimi.

Team America: World Police (2004) on IMDb

Risultati immagini per Jade 1995Un film di William Friedkin. Con Richard CrennaDavid CarusoChazz PalminteriLinda FiorentinoMichael Biehn.  Giallodurata 96 min. – USA 1995MYMONETRO Jade * * 1/2 - - valutazione media: 2,69 su 13 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Sesso, politica e perversione sono gli ingredienti di questo ottimo thriller diretto da uno specialista del genere ( Il braccio violento della leggeVivere o morire a Los Angeles), ambientato nei quartieri alti di San Francisco, tra atmosfere torbide e sensuali. Il vice procuratore distrettuale David Corelli indaga sull’orrendo delitto di un collezionista di peli pubici affettato a colpi d’ascia. Al centro della storia vi è Jade (Giada), una misteriosa e sensuale prostituta d’alto bordo, che tutti cercano e amano e ancora una bella psicologa, di cui Corelli è da sempre innamorato, moglie di un potente avvocato. Con la nuovadark lady Linda Fiorentino, con il rosso David Caruso ( NYPD) e con l’emergente Chazz Palmintieri ( Bronx, Pallottole su Broadway).

Jade (1995) on IMDb

Risultati immagini per Un Uomo in GinocchioUn film di Damiano Damiani. Con Giuliano Gemma, Michele Placido, Eleonora Giorgi, Andrea Aureli.Drammatico, durata 93 min. – Italia 1979. – VM 14 – MYMONETRO Un uomo in ginocchio **1/2-- valutazione media: 2,75 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
 
Un uomo è sospettato di complicità nel rapimento della moglie di un mafioso e da questi condannato a morte. L’uomo allora tenta di accordarsi col killer, ma lo ferisce involontariamente a morte durante una colluttazione.

 

Un uomo in ginocchio (1979) on IMDb

Regia di Danny Cannon. Un film con Armand AssanteMax von SydowDiane LaneSylvester StalloneJürgen ProchnowCast completo Titolo originale: Judge Dredd. Genere Fantascienza, – USA1995durata 100 minuti. Uscita cinema venerdì 22 settembre 1995 distribuito da Buena Vista International Italia. – MYmonetro 2,66 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

A Mega City Four il crimine è tenuto a bada dai Giudici, che sono contemporaneamente poliziotti, giudici ed esecutori. Il più spietato e freddo è Dredd, muso da mastino, modi ancor più brutali. Per lui rispettare la legge è tutto ciò che conta (il suo motto è leggenda: “Io sono la legge”). Finché non viene accusato di omicidio e condannato all’ergastolo. Dietro all’infondata accusa c’è un complotto, che vede coinvolto anche Rico, un vecchio nemico di Dredd che gli somiglia moltissimo…
Dai fumetti di John Wagner e Carlos Esquerra un film su misura per Sylvester Stallone nel ruolo di Dredd. Va detto che quando i due lo crearono, decenni fa, si ispirarono nelle fattezze proprio al giovane e promettente Sly. Il cerchio si chiude con un film che perde gran parte del fascino malato del fumetto, un capolavoro fanta-sociologico intriso di sangue e cinismo (Dredd è stato spesso accusato di essere di stampo nazista) che ha fatto la fortuna della britannica casa editrice 2000AD e resiste ancor oggi in vetta alle classifiche di vendita di fumetti nel mondo.
Il film si lascia guardare, ma per chi conosce il fumetto è solo un’occasione mancata. Un esempio per tutti: nei comics, in 30 anni di pubblicazioni, non è mai stato dato di vedere che faccia avesse Dredd – eccezion fatta per la mascella di marmo; nel film, dopo mezzo minuto già ci tocca sorbirci l’occhio da triglia dello stallone italiano. Che delusione.

Judge Dredd (1995) on IMDb

Locandina Storia di un soldatoUn film di Norman Jewison. Con Howard E. Rollins jr, Patti LaBelle, Adolph Caesar, Denzel Washington, David Harris. Titolo originale A Soldier’s Story. Drammatico, durata 101′ min. – USA 1984. MYMONETRO Storia di un soldato * * 1/2 - - valutazione media: 2,75 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Un sergente nero, in Louisiana nel 1944, è ucciso a revolverate. Si apre l’inchiesta. Chi è il colpevole? Il caso è archiviato in fretta, ma arriva un nuovo capitano, nero. Tratto da un testo teatrale, premio Pulitzer, di Charles Fuller e interpretato in gran parte dagli attori della Negro Ensemble Company che lo rappresentarono sul palcoscenico, è un dramma, vagamente ispirato a Billy Budd di Herman Melville, che analizza con acume i conflitti razziali nella società americana. Verboso con efficacia.

A Soldier's Story (1984) on IMDb

Locandina italiana Treno di notte per LisbonaUn film di Bille August. Con Jeremy Irons, Mélanie Laurent, Jack Huston, Martina Gedeck, Tom Courtenay. Titolo originale Night Train To Lisbon. Drammatico, durata 111 min. – Svizzera, Portogallo, Germania 2013. – Archibald Enterprise Film uscita giovedì 18 aprile 2013. MYMONETRO Treno di notte per Lisbona * * 1/2 - - valutazione media: 2,78 su 24 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Ogni mattina, il professor Raimund Gregorius si reca nella scuola di Berna dove insegna. Ma una mattina riscrive per sempre il suo percorso: una ragazza disperata è in procinto di buttarsi da un ponte ed è proprio Raimund a fermarla prima che sia troppo tardi. La ragazza scappa, ma lascia dietro di sé un libro e un biglietto ferroviario per Lisbona. Raimund, spinto dal bisogno di cambiamento e da un’improvvisa sete di avventura, sale sul treno e, una volta in Portogallo, si mette sulle tracce dell’autore del libro, Amadeu de Prado, medico e membro della resistenza che si oppose al regime di Salazar. Nasce e si svolge all’insegna del travestimento, e dunque del falso, questo film di Bille August, che traduce sullo schermo un romanzo best-seller nei paesi di lingua tedesca firmato da Pascal Mercier, nom de plume di Peter Bieri. Quando la cartolina di Berna lascia il posto a quella di Lisbona, le glorie attoriali, vecchie e nuove, di Germania, Francia e Inghilterra si spacciano per nativi portoghesi, in un film girato interamente in inglese, che decreta pertanto immediatamente la sua appartenenza ad un regime di finzione tout court, anche piuttosto anacronistica.Un’aderenza rincarata e protratta dalla trama, degna di un feuilleton o di un romanzo parastorico di Dan Brown, con triangoli amorosi, torture politiche, colpi di scena e strascichi del passato che giungono opportunamente fino al presente. Se si aggiunge la pretesa del regista di fare un thriller filosofico -che si translittera nelle considerazioni esistenzialiste di Amadeu affidate alla voice over di Jeremy Irons- il quadro è completo e l’avvertimento lanciato.
Mélanie Laurent e Jack Huston, nei panni dei due giovani amanti rivoluzionari, fanno ciò che è in loro potere per strappare il film alla calligrafia e consegnargli a tratti dei momenti di maggior credibilità, ma lo spazio è poco e il contesto ingrato.
Con Night train to Lisbon Bille August manca la sovrapposizione auspicabile tra contenuto ed espressione: desideroso di parlare di un episodio di rinnovata vitalità nell’esistenza di un uomo ormai maturo, realizza invece un film colpevolmente vecchio, nel quale pesano le metafore spiegate ad alta voce (di fronte al treno in partenza o nello studio oculistico) e il ruolo passivo del protagonista. Per passare dalla carta al cinema occorreva davvero il coraggio di prendere un altro treno.

Night Train to Lisbon (2013) on IMDb

Risultati immagini per Doppia Immagine nello SpazioUn film di Robert Parrish. Con Patrick Wymark, Ian Hendry, Roy Thinnes, Lynn Loring, Loni von Friedl, Franco Derosa. Titolo originale Doppelganger. Fantascienza, durata 99′ min. – USA, Gran Bretagna 1969. MYMONETRO Doppia immagine nello spazio * * 1/2 - - valutazione media: 2,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Astronave esplode su un pianeta ruotante in un’orbita simmetrica rispetto a quella della Terra. L’unico superstite è sicuro di ritrovarsi sulla Terra. Fantasioso science fiction che ha il merito, in un genere assai ripetitivo, di essere piuttosto insolito. Gli sviluppi non sono sempre chiari ma il film vale per la sua spettacolarità. Bello il gran finale. Altro titolo originale: Journey to the Far Side of the Sun.

Journey to the Far Side of the Sun (1969) on IMDb

Il grande coltello | Robert Aldrich (1955) – LORENZO CIOFANIUn film di Robert Aldrich. Con Rod Steiger, Shelley Winters, Jack Palance, Wendell Corey. Titolo originale The Big Knife. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 111′ min. – USA 1955. MYMONETRO Il grande coltello * * 1/2 - - valutazione media: 2,92 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Celebre attore di cinema è sottoposto a una serie di ricatti professionali dopo aver investito un bambino. Lo stroncano fino a indurlo al suicidio. Tratto da un turgido dramma (1949) di Clifford Odets, è un virulento film di denuncia della “fabbrica dei sogni” hollywoodiana. Nonostante gli eccessi, notevole per il suo clima esasperatamente claustrofobico e un’ottima compagnia d’attori tra cui spiccano la Winters e specialmente Steiger.

The Big Knife (1955) on IMDb