Category: 2.50/2.99


Regia di Yasujirô Ozu. Un film Da vedere 1932 con Tatsuo SaitôHideo SugawaraTomio Aoki. Titolo originale: Umarete wa mita keredo. Genere Drammatico – Giappone1932durata 90 minuti. – MYmonetro 2,99 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Due ragazzi diventano compagni di giochi del figlio del datore di lavoro del padre. Tra i ragazzi c’è un rapporto paritario, che però non esiste tra gli adulti. Il padre dei fanciulli deve sottostare non di rado al dispostismo del suo principale. I ragazzi assistono alle sue piccole umiliazioni e ne sono scioccati. Arrivano a disprezzare il padre. Ma perché sono piccoli. Quando diventano adulti, capiscono. 

I Was Born, But... (1932) on IMDb
Locandina Educazione siberiana

Un film di Gabriele Salvatores. Con Arnas Fedaravicius, Vilius Tumalavicius, Eleanor Tomlinson, Jonas Trukanas, Vitalji Porsnev. Drammatico, durata 110 min. – Italia 2013. – 01 Distribution uscita giovedì 28 febbraio 2013. MYMONETRO Educazione siberiana * * 1/2 - - valutazione media: 2,83 su 95 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Oltre il fiume Nistro’ vive una comunità singolare che educa i propri figli al crimine. Onesti con i più deboli e feroci con esercito e polizia, i siberiani pregano dio e impugnano armi, predicando una violenza regolata da prescrizioni. Il crollo del Muro e del regime sovietico altera gli equilibri del loro mondo, corrotto rapidamente dall’aria dell’Ovest. Nel passaggio epocale che confronta e poi scontra la Tradizione col cambiamento nascono e crescono Kolima e Gagarin, amici per la pelle e amici nel sangue. Ispirati e armati di picca da nonno Kuzja, vengono iniziati alle rapine e alla condivisione ‘comunitaria’ della refurtiva. Perché i siberiani non rubano per arricchirsi ma per sostenere la loro piccola società, premurosa con gli anziani e coi ‘voluti da Dio’ come Xenja, giovane donna affetta da demenza. Figlia del medico locale, la ragazza è protetta da Kolima che ne è profondamente innamorato. Finito in carcere, ha sublimato quel sentimento in un tatuaggio, una tecnica di decorazione corporale che impara e affina sulla pelle dei galeotti. Diversi tatuaggi dopo, nonno Kuzja provvede alla sua scarcerazione per affidargli una missione importante, trovare l’uomo che ha abusato e picchiato la sua Xenja. Sarà l’inizio di una lunga caccia che lo costringerà ad arruolarsi nell’esercito, infrangendo codici e tradizioni.
Autore cult degli anni Ottanta e Novanta, a partire dal 2000 Gabriele Salvatores si lascia alle spalle la ‘sindrome da Peter Pan’, che caratterizzava quasi tutto il suo cinema precedente, per tentare la strada più ardua del film non generazionale ma teso a raccontare l’incontro fra generazioni. Sperimentatore di nuove tecniche e nuovi possibili modelli di rappresentazione, negli anni zero infila la strada della trasposizione, traducendo con esiti oscillanti (e qualche volta discutibili) due romanzi di Niccolò Ammaniti (Io non ho paura, Come Dio Comanda), il noir di Grazia Verasani (Quo Vadis, Baby?) e la pièce teatrale di Alessandro Genovesi (Happy Family).
Educazione siberiana non fa eccezione e va a ingrossare le fila degli adattamenti. Dopo una commedia felice, che recupera e ricongiunge Diego Abatantuono e Fabrizio Bentivoglio, il regista milanese adatta “Educazione siberiana” di Nicolai Lilin, autore russo che scrive in lingua italiana. Con la partecipazione di Rulli e Petraglia, Salvatores toglie al romanzo tutto quello che non asseconda la sua intuizione originale, abusando di un testo densissimo e perdendo l’alterità narrata da Lilin. Legittimo per quanto autoritario, l’intervento dei celebri sceneggiatori normalizza, meglio spersonalizza una comunità criminale siberiana radicata nella Tradizione e impattata dalla modernizzazione globale.
Mischiando, scambiando, omettendo o esaltando personaggi, Rulli e Petraglia decontestualizzano i protagonisti riorganizzandoli dentro una storia altra e prossima alla ‘gioventù’ già ampiamente trattata al suo ‘meglio’ (La meglio gioventù) e al suo ‘peggio’ (Romanzo criminale). I ‘bravi ragazzi’ di Lilin finiscono per galleggiare su una superficie fragile come il ghiaccio che inframezza le sequenze, in cui si contrappongono due bad guy e due modi diversi di stare nel mondo, l’uno vorrebbe conservarlo e trasmetterlo, l’altro rubarne un pezzetto con la smania di chi vuole tutto subito.
Semplificato e stravolto, Educazione siberiana si incanala verso un disegno di virtuosismi che non affondano mai, ritirandosi dal confronto con le pagine di Lilin e sclerotizzando lo sguardo su corpi privi di carne e di sangue. Personaggi mai attraversati dalle passioni e il cui destino ci risulta indifferente. Nemmeno la furia finale di Kolima, tesa a ristabilire verità e giustizia (criminale), risarcendo l’innocente, ci può emozionare. Gli attori, un cast giovanissimo e puntuale governato da un John Malkovich di ieratica grandezza, soffrono una narrazione resistente all’onore, al culto della violenza e alla formazione (criminale). La tentazione di un affresco storico-sociale della Russia attraverso la figura del criminale rimane un tentativo interessante che elude tuttavia il senso più profondo della forza e della sopraffazione, della sorte degli innocenti e dei predestinati, dell’incisione dell’ ‘io’ sui corpi raffigurati da Lilin come fossero libri. Corpi coperti di tatuaggi e arabeschi del passato che individuano le persone, le inquadrano e le rappresentano in una gerarchia criminale.

Deadly Code (2013) on IMDb
Locandina La città dolente [1]

Un film di Mario Bonnard. Con Luigi Tosi, Constance Dowling, Elio Steiner, Attilio Dottesio, Anita Farra. Drammatico, b/n durata 106′ min. – Italia 1949. MYMONETRO La città dolente [1] * * 1/2 - - valutazione media: 2,75 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Nel 1947 l’antica città costiera istriana di Pola (oggi Pula), già colonia romana e poi veneziana, passata all’Austria nel 1797 e all’Italia nel 1918, fu assegnata alla Jugoslavia (Croazia), provocando l’esodo di migliaia di abitanti italiani. Attirato dall’idea di diventare padrone dell’officina dove lavora, l’operaio Berto decide di rimanere, ma i macchinari sono confiscati dal governo. Grazie a una funzionaria del partito comunista riesce a far partire per Trieste la moglie e il figlio che ha bisogno di cure. Diventato amante della commissaria, Berto è inviato in un campo di concentramento come dissidente. Evade, raggiunge la costa, rema verso l’Italia, muore, colpito da una raffica di mitragliatrice. Scritto dal regista con Anton Giulio Majano, Aldo De Benedetti e F. Fellini, il dramma appartiene a un gruppo di film patriottici, quasi tutti mediocri, che nel dopoguerra toccarono temi scabrosi e difficili sui quali calarono le censure di parte e le rimozioni politiche della sinistra. Prodotto da Istria e Scalera Film, è un’opera inerte, “non ha ritmo, convinzione, tensione, la parte romana è pseudoneorealista e didascalico-cattolica e non ha il coraggio di nominare mai la parola tabù: ‘comunisti’” (Goffredo Fofi). C. Dowling (1923-69), sorella minore di Doris D. (1921), ebbe una tormentata relazione con Cesare Pavese. Distribuito negli USA come City of Pain nel 1951.

La città dolente (1949) on IMDb
Locandina L'amore

Un film di Roberto Rossellini. Con Anna Magnani, Sylvia Bataille, Lia Corelli, Gabrielle Fontan, Jucci Kellerman.Drammatico, b/n durata 78 min. – Italia 1948. MYMONETRO L’amore * * 1/2 - -valutazione media: 2,83

Il film si divide in due episodi. Il primo si intitola Una voce umana ed ha al centro una serie di telefonate che una donna riceve dall’uomo che ama e che la sta lasciando per un’altra. Nel secondo (Il miracolo) Nannina, una pastora considerata matta dai compaesani, incontra un vagabondo che crede sia San Giuseppe (a cui lei è molto fedele) che ha deciso finalmente di comparirle davanti. L’uomo, dopo averla fatta bere abbondantemente, approfitta di lei. Così Nannina si ritrova incinta e dileggiata da tutti.
“Questo film è un omaggio all’arte di Anna Magnani” così recita un cartello a firma Roberto Rossellini prima dell’inizio del secondo episodio de L’amore. Si può però affermare che entrambi, anzi in modo particolare il primo, siano due grandi omaggi all’attrice. Cocteau, alla cui pièce fa riferimento diretto con alcune varianti il primo episodio, ricordava: “Ho lavorato al film “La voix humaine” con Rossellini e la Magnani. Due belve. Una che sonnecchia. L’altra che tira fuori gli artigli. Conservo della nostra collaborazione il ricordo di una sorta di miracolo amichevole.” Rossellini realizza sulla base del testo un film che si può definire sperimentale. Sperimenta sui suoni: le voci che giungono dall’appartamento accanto, le repliche dell’interlocutore al telefono che ogni tanto si percepiscono quasi distintamente, i rumori ambientali. Ma soprattutto è su lei, su Anna Magnani che esercita una sorta di gioco che va dal dominio alla sottomissione alternativamente. Da un lato le scelte di inquadratura, che talvolta si rivelano difficili da sostenere per l’uso del fiato da parte della protagonista e dall’altro l’infinita tavolozza di sfumature vocali ma soprattutto mimico-facciali e corporee che l’attrice gli regala e/o gli impone. Nel secondo episodio la situazione si modifica profondamente. Da un’unità di tempo e spazio in interni si passa a una vicenda che si sviluppa quasi totalmente in esterni che marcano fortemente la solitudine esistenziale di Nannina. Anna Magnani le offre tutti i tratti fisiognomici popolari che aveva abilmente sottratto alla schermaglia drammatica delle telefonate. Il suo è un corpo che diventa progressivamente sempre più sgraziato mentre le sue parole si perdono nel vociare crudele e irridente della folla. Parole a cui inizialmente ha fatto da gelido contrasto il silenzio dello sconosciuto (interpretato da un misterioso Fellini) pronto a sfruttare la sua ingenua credulità. Rossellini sta esplicitamente dalla sua parte, non ne mette mai in ridicolo la fede primitiva mentre invece giudica in poche inquadrature sia l’ignoranza del ‘popolino’ sia quella arrogante e presuntuosa dei giovani studenti.

Love (1948) on IMDb
Riflessi In Uno Specchio Scuro (Restaurato In Hd) - Sidney Lumet | Dvd  Sinister Film 03/2021 - HOEPLI.it

Un film di Sidney Lumet. Con Sean Connery, Trevor Howard, Ian Bannen, Vivien Marchant Titolo originale The Offence. Drammatico, durata 112′ min. – Gran Bretagna 1973. MYMONETRO Riflessi in uno specchio scuro * * 1/2 - - valutazione media: 2,75 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

In una cittadina britannica _ che da qualche tempo vive l’incubo di una serie di stupri ai danni di bambine sole _ si arresta il sospetto pedofilo Baxter, sposato con figli. A un 1° interrogatorio normale subentra, di nascosto, il sergente Johnson che, sicuro della sua colpevolezza, lo maltratta così violentemente da mandarlo all’ospedale dove muore. Johnson espone la sua versione dei fatti, diviso tra l’indignazione e il desiderio di aiuto di chi scopre in sé stesso preoccupanti segni di collasso mentale. Sottovalutato o ignorato dai critici, pochi spettatori, e riserve da parte di Lumet che lo definì un film “voluto da Connery, non veramente soddisfacente da cui si esce un po’ frustrati”. Forse avevano torto tutti. Sceneggiato da John Hopkins e basato sul dramma This Story of Yours, è fin dalla prima sequenza un film insolito (per Lumet e per Connery), originale e intenso. Johnson non è un indemoniato giustiziere né un angelo vendicatore, ma un disturbato mentale. Lo si deduce dai confronti con il sospettato, la moglie e il superiore, con gli SOS d’aiuto che invia ai suoi interlocutori. Sulla fondatezza dei sospetti su Baxter _ e sullo stesso Johnson _ “il film è reticente, ambiguo, o meglio aperto” (Mario Molinari). Non è l’ultima delle ragioni del suo complesso fascino.

The Offence (1973) on IMDb
Locandina Io e il duce

Un film di Alberto Negrin. Con Susan SarandonAnthony HopkinsBob HoskinsAnnie GirardotBarbara De Rossi.  StoricoRatings: Kids+16, durata 240 min. – Italia, Francia, Germania 1985MYMONETRO Io e il duce * * 1/2 - - valutazione media: 2,78 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Basato sul libro Galeazzo Ciano di Giordano Bruno Guerri, è la storia dei rapporti (mai facilissimi) di Ciano con suo suocero Mussolini.

Mussolini and I (1985) on IMDb

Un film di George Seaton. Con Rock HudsonDean MartinSusan ClarkDonald Moffat Titolo originale ShowdownWesterndurata 99 min. – USA 1973MYMONETRO A viso aperto * * 1/2 - - valutazione media: 2,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Billy Massey fugge; lo sceriffo Charles Jarvis, amico di Billy e ansioso di salvarlo in qualche modo dalla forca, lo insegue. Rock Hudson e Dean Martin recitano magnificamente.

Showdown (1973) on IMDb
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Locandina Tempo di vivere

Un film di Douglas Sirk. Con Keenan WynnLiselotte PulverJohn GavinKlaus Kinski Titolo originale A Time to Love and a Time to DieDrammaticoRatings: Kids+13, durata 133 min. – USA 1958MYMONETRO Tempo di vivere **1/2-- valutazione media: 2,88 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

La vicenda è imperniata su un soldato tedesco che combatte sul fronte russo e che, durante una licenza, conosce una ragazza e la sposa. Tornato al fronte, il giovane lascia fuggire tre prigionieri russi. Questi però credono che egli li abbia fatti allontanare solo per sparare loro alle spalle.

A Time to Love and a Time to Die (1958) on IMDb
Nowhere in Africa (2001) - IMDb

Regia di Caroline Link. Un film Da vedere 2001 con Juliane KöhlerMerab NinidzeMatthias HabichSidede OnyuloKaroline EckertzCast completo Titolo originale: Nirgendwo in Afrika. Genere Drammatico – Germania2001durata 140 minuti. Uscita cinema venerdì 12 novembre 2004 – MYmonetro 2,79 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Vincitore di 5 premi del cinema tedesco e dell’Oscar quale miglior film straniero il film di Caroline Link si ispira a un romanzo autobiografico di Stefanie Zweig il cui padre nel 1938 dovette lasciare la Germania per sfuggire alla persecuzione degli ebrei trovando rifugio in Kenya. La storia di questo esilio forzato e’ vista attraverso gli occhi di Regina, 9 anni. La bambina entra nel mondo africano con grande partecipazione anche se non tutti gli adulti che ha intorno condividono questo suo sentire. La Link manca un po’ di quelle doti di sintesi che favorirebbero la visione del film ma si tiene assolutamente lontana da tutti gli stereotipi che spesso accompagnano i film ‘esotici’ in Africa.

Nowhere in Africa (2001) on IMDb

Regia di Paolo Virzì. Un film con Daniel AuteuilMonica BellucciElio GermanoFrancesca InaudiSabrina ImpacciatoreCast completo Genere Storico – ItaliaFranciaSpagna2006durata 110 minuti. Uscita cinema sabato 14 ottobre 2006 – MYmonetro 2,93 su 14 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Il 18-5-1814 Napoleone Bonaparte, esiliato, sbarca sull’Isola d’Elba. Tra chi non lo festeggia c’è Martino Papucci, maestro di scuola di idee libertarie, che lo odia e medita di ucciderlo. Da lui assunto come scrivano, scopre che è diverso dall’idea che se ne era fatto: è un uomo solo e persino fragile e insicuro. Scritto con Furio e Giacomo Scarpelli e Francesco Bruni dal romanzo N (2000) di Ernesto Ferrero con l’intento di applicare i dispositivi della commedia italiana a un film storico, mescolando umorismo e dramma in chiave popolare(sca), il tentativo è parzialmente riuscito. Momenti convincenti sul versante “serio” su Napoleone, grazie anche alle doti recitative di Auteuil, convenzionale la descrizione della famiglia Papucci, nonostante il ribaltamento finale dei ruoli tra i due fratelli. Tra i personaggi di contorno un Ceccherini meno abituale e una Bellucci più brava del solito. A torto trascurato dal pubblico.

 N (Io e Napoleone)
(2006) on IMDb

Regia di Ferzan Ozpetek. Un film con Alessandro GassmannFrancesca D’AlojaMehmet Günsür. Genere Drammatico – Italia1997durata 94 minuti. – MYmonetro 2,83 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Logorato dal lavoro e da un matrimonio stanco senza figli, Francesco, giovane architetto romano, va a Istanbul dove ha ereditato una vecchia casa da un’eccentrica zia materna. Il soggiorno gli cambia la vita, facendogli scoprire nuovi valori tra cui quelli dell’Eros. Turco che ha studiato e vive a Roma, F. Özpetek ha esordito, grazie alla Sorpasso Film di Marco Risi e Maurizio Tedesco con un film puntiglioso nel disegno psicologico dei personaggi, attento alle sfumature dove il recupero dell’istintualità diventa conquista di libertà. Musiche dei Trancedental (Pivio e Aldo De Scalzi). 3 Globi d’oro a Roma, 1 Mela d’oro in Turchia.

Steam: The Turkish Bath (1997) on IMDb

Regia di Luca Tornatore. Un film con Ignazio OlivaAnna FogliettaFrancesco SalviAnna FerzettiAlessio VassalloCast completo Genere Drammatico, – Italia2014durata 80 minuti. Uscita cinema giovedì 15 maggio 2014 distribuito da Cineclub Internazionale. Valutazione: 2,50 Stelle, sulla base di 2 recensioni.

Alan è un ex agente assicurativo e grafico mancato che è stato lasciato dalla moglie, vive in uno scantinato dormendo su un materasso e sfoga la propria rabbia contro un sacco da boxe o attraverso disegni in cui l’unico colore è il rosso sangue. L’ex moglie Giulia se ne è andata dopo sette anni di incomprensioni e di soprusi, e non vuole più avere niente a che fare con lui. Ma Alan non si rassegna e la tempesta di telefonate e messaggi via Internet, appostandosi sotto casa sua e cercando di ristabilire con lei una relazione. Ines è la procacciatrice multilevel di una ditta di energie rinnovabili capitanata da un coach che è un incrocio fra un guru New Age e un padrone delle ferriere (ed è anche l’ex capo di Alan). Ines vive sola, ha un’unica amica, Mina, e non riesce ad avere rapporti soddisfacenti con gli uomini, men che meno con l’insistente collega Adriano. Le strade di Alan e Ines sono destinate ad incrociarsi, perché i due hanno molto in comune: la solitudine, i problemi relazionali, la dipendenza da un regime aziendale improntato allo sfruttamento dell’uomo sull’uomo (e sottoposto a continue riunioni motivazionali con tanto di “prove” come la camminata sui carboni ardenti), l’attrazione verso i siti di incontri in Rete.

St@lker (2014) on IMDb

Regia di Renato De Maria. Un film con Clement MetayerIsabella FerrariRoberto De FrancescoAndrea RenziIaia ForteCast completo Genere Drammatico, – Italia2014durata 85 minuti. Uscita cinema giovedì 11 giugno 2015 distribuito da Bea Production. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 2,96 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Andrea è un adolescente innamorato della poesia e della madre, giovane e gioiosa che vede spegnersi lentamente a causa del cancro. Ma prima di sua madre è il padre a congedarsi, stroncato da un ictus e dal male senza guarigione della sua compagna. Rimasto solo con le sue parole e l’ingestibile lutto materno, Andrea smette di ‘funzionare’ e interrompe ogni azione, ogni volontà di vita. Un incidente domestico ‘deflagra’ però la sua esistenza, costringendolo a lasciare il letto e a scivolare di nuovo sul suo skateboard e dentro la vita. Ottenuto un posto in un patronato scolastico con il suo talento e l’intervento del suo professore d’italiano, Andrea si trasferisce a Milano, dove medita il suicidio, perseguendolo con metodo, disciplina, psicofarmaci, cocaina e sesso bulimico. Ma diversamente dal suo ispiratore, il poeta austriaco Georg Trakl, Andrea non ha ancora finito con la vita.

 La vita oscena
(2014) on IMDb
Locandina Un uomo, una città

Un film di Romolo Guerrieri. Con Enrico Maria SalernoLuciano SalceFrançoise FabianAnna CamporiAttilio Dottesio.  Drammaticodurata 92 min. – Italia 1974.MYMONETRO Un uomo, una città * * 1/2 - - valutazione media: 2,67 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Il capo della Squadra Mobile di Torino è un uomo buono e comprensivo. I suoi superiori però lo trasferiscono quando egli scopre un losco giro di droga e prostituzione in cui è coinvolta la Torino bene. Anche un giornalista, suo amico e collaboratore, è messo a tacere. Ma i due non si daranno per vinti.

City Under Siege (1974) on IMDb
The Master - Film (2012) - MYmovies.it

Un film di Paul Thomas Anderson. Con Joaquin PhoenixPhilip Seymour HoffmanAmy AdamsLaura DernAmbyr Childers.  Titolo originale The MasterDrammatico,Ratings: Kids+16, durata 137 min. – USA 2012. – Lucky Red uscita giovedì 3 gennaio 2013MYMONETRO The Master * * 1/2 - - valutazione media: 2,95 su 115 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Freddie Quell è un soldato uscito dalla Seconda Guerra Mondiale con il sistema nervoso a pezzi. A poco servono le cure che l’esercito gli offre, se non a rendere esplicita un’ossessione per il sesso. A ciò si aggiunge un forte interesse per l’alcol che si traduce in misture che lui stesso si prepara e che offre agli altri con esiti non sempre positivi. Finché un giorno, in modo del tutto casuale, Freddie incontra Lancaster Dodd. Costui ha inventato un metodo di introspezione che sperimenta sul disturbato Marine, il quale sembra trarne giovamento. Da quel momento ha inizio un sodalizio che li vedrà percorrere insieme un lungo tratto di strada. Anche se il loro viaggio finirà con l’offrire loro esiti assolutamente diversi.
Il film che è stato forse il più atteso alla 69^ Mostra Internazionale del Cinema di Venezia si rivela perfettamente in linea con l’autorialità di un regista che ha sempre cercato di scrutare il lato oscuro della psiche e dei comportamenti umani senza alcuna intenzione di scandalizzare ma con il desiderio di fare molto di più: cercare cioè di comprenderne le ragioni. Potremmo dire che queste si traducono nel suo cinema con un solo termine: solitudine. Soli, profondamente soli erano i protagonisti di Magnolia nel loro tentativo di sfuggire alle piaghe che spesso si erano inferti da soli. Solo era Il petroliere, bruciato dalle fiamme dei pozzi in cui scorre l’oro nero delle coscienze asservite al Dio Denaro. Soli sono Freddie e Lancaster. Il primo alla ricerca di donne di sabbia che plachino la sua sete sessuale ma anche inconsciamente desideroso di incanalare la propria violenza in forme socialmente accettabili. Il secondo, dotato di un potere di fascinazione su uomini e donne bisognosi di ‘credere’ a vite passate e pronti ad immergersi in dinamiche ipnotiche che li facciano sfuggire a un presente difficile da controllare. Il tutto, da una parte e dall’altra, in un dominio in cui la razionalità non possa infiltrarsi; pena il crollo del castello di illusioni.
L’ispirazione a Hubbard, il fondatore di Dianetics, è esplicita ed innegabile ma Paul Thomas Anderson è abilissimo, ancora una volta, nello spiazzare lo spettatore. Chi si aspettava un pamphlet cinematografico sulla capacità di irretire e depredare economicamente gli adepti alla setta, non lasciando loro quasi nessuno spiraglio di fuga, si trova di fronte a tutt’altro. Freddie e Lancaster sono due uomini (perfetta la scelta di Phoenix e Hoffman) che si confrontano mettendo in gioco tutti i loro comportamenti devianti. La differenza tra di loro sta nel modo in cui riescono a gestirli. Alla fine del film si ripensa allo spazio angusto in cui i due si erano incontrati la prima volta mettendolo a confronto con quello in cui finiscono con il ritrovarsi uniti e al contempo divisi più che mai e ci si accorge che in quelle due location si sintetizza il senso di un’opera che sa andare oltre la contingenza della setta miliardaria. L’ultima inquadratura poi riapre il film e chiude l’analisi di una psiche.

The Master (2012) on IMDb
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Un film di Irving Rapper. Con Paul Henreid, Bette Davis, John Abbott Titolo originale Deception. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 112′ min. – USA 1946. MYMONETRO Il prezzo dell’inganno * * 1/2 - - valutazione media: 2,75 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Violoncellista europeo arriva dopo la guerra a New York, sposa un’amatissima pianista che gli nasconde di essere stata l’amante di celebre e possessivo compositore. Finale cruento. Da un dramma teatrale a 2 personaggi di Louis Verneuil un melodramma triangolare con molta musica classica (Haydn, Beethoven, Chopin e un pezzo originale di E.W. Korngold), appartamenti immensi e lo stesso trio d’interpreti di Perdutamente tua (1942) dello stesso Rapper, dove, forse per l’unica volta, B. Davis si fa rubare il film da un partner (C. Rains), ma alla fine, smentendo le menzogne, si prende la rivincita. Preceduto da Jealousy (1929) con Jeanne Eagels e Fredric March. Un classico del gusto camp.

Deception (1946) on IMDb
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Un film di Sidney Lumet. Con Colin Blakely, Richard Burton, Peter Firth, Joan Plowright Drammatico, durata 138′ min. – USA 1977. – VM 18 – MYMONETRO Equus * * 1/2 - - valutazione media: 2,79 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Dall’omonimo dramma (1972) di Peter Shaffer, anche sceneggiatore. Perché, pur amante dei cavalli, il giovane Alan ne ha accecati sei? Uno psichiatra l’aiuta a scoprire dentro sé stesso le origini del malessere, sebbene anch’egli abbia le sue angosce. Film esemplare per mostrare come non si deve adattare un testo teatrale per lo schermo. Ha un solo merito: rivela i limiti, i vizi, i prestiti, i temi orecchiati di Shaffer. Burton e Firth l’avevano già recitato a teatro.

Equus (1977) on IMDb

Un film di Peter Markle. Con Gene Hackman, Danny Glover, Jerry Reed, Julie Sommars, Joe Dorsey. Guerra, durata 105′ min. – USA 1988. MYMONETRO Bat 21 * * 1/2 - - valutazione media: 2,71 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Durante una ricognizione aerea in Vietnam il tenente colonnello Hambleton è costretto a gettarsi col paracadute in territorio nemico. Il capitano Clark, a bordo di un elicottero, cerca di trarlo in salvo. Al film, tratto da un libro di William C. Anderson su una vicenda realmente accaduta, ha collaborato il vero ufficiale protagonista. Passaggi stupendi, azione avvincente, solido mestiere di Hackman e Co.

Bat*21 (1988) on IMDb
Risultato immagini per Moonlight

Regia di Barry Jenkins. Un film con Alex R. HibbertAshton SandersTrevante RhodesMahershala AliNaomie HarrisCast completo Titolo originale: Moonlight. Genere Drammatico – USA2016durata 110 minuti. Uscita cinema giovedì 16 febbraio 2017 distribuito da Lucky Red. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 2,75 su 66 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

L’infanzia difficile, i travagli dell’adolescenza, la complessità dell’età adulta: narrazione in 3 atti del percorso esistenziale di Chiron, ragazzo nero cresciuto a Miami, e della sua convivenza con una omosessualità problematica, soprattutto nei confronti del coetaneo Kevin, in contrasto sia con sé stesso sia con il mondo che lo circonda. Jenkins ha il merito di riuscire a trattare il tema della diversità evitando luoghi comuni e banali scorciatoie. Il rapporto tra i 2 protagonisti è denso di sovrastrutture e bipolarità affettive, costringe lo spettatore a cambiare continuamente prospettiva, e mantiene una neutralità di campo che si rivela essere la sua vera forza. Abile nel servire la causa senza moralizzare, gioca su efficaci inquadrature e riuscite letture tra le righe. Quello che si intuisce è più efficace di quanto viene mostrato. 3 Oscar, miglior film, miglior attore non protagonista e miglior sceneggiatura non originale e 1 Golden Globe.

Moonlight (2016) on IMDb

Un film di Jack Arnold. Con Richard Denning, Richard Carlson, Julie Adams, Whit Bissell, Bernie Gozier. Titolo originale Creature from the Black Lagoon. Fantascienza, Ratings: Kids+13, b/n durata 79′ min. – USA 1954. MYMONETRO Il mostro della laguna nera * * 1/2 - - valutazione media: 2,65 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Una spedizione di cui fanno parte due promessi sposi parte per il Rio delle Amazzoni dov’è stata segnalata la presenza di un misterioso animale preistorico. Il mostro anfibio è catturato, ma fugge. Molti morti. Piccolo film culto per i fan del genere. Ebbe tanto successo che ne generò altri due: La vendetta del mostro (1955) e Terrore sul mondo (1956). Spavento e horror in giuste dosi con risvolti di simpatia per la creatura e sottintesi erotici. Magnifiche riprese subacquee. Trucchi ottimi per quell’epoca. Girato in 3D.

 Il mostro della laguna nera
(1954) on IMDb