Un film di Karel Reisz. Con Albert Finney, Mona Washbourne, Susan Hampshire Titolo originale Night Must Fall. Poliziesco, b/n durata 101 min. – Gran Bretagna 1964. MYMONETROLa doppia vita di Dan Craig valutazione media: 2,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari
A servizio presso una famiglia benestante, un domestico porta a letto la figlia della padrona e un’inserviente. Dopo qualche tempo, in preda ad un raptus simile a quello che gli ha fatto commettere un primo omicidio, ammazza crudelmente la sua datrice di lavoro.
Category: 2.50/2.99
Regia di John Maclean. Un film con Michael Fassbender, Ben Mendelsohn, Kodi Smit-McPhee, Rory McCann, Brooke Williams. Cast completo Genere Western, – Gran Bretagna, 2015, distribuito da Bim Distribuzione. – MYmonetro 2,84 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Con il lento incedere dei cavalli al passo, il regista-musicista John Maclean realizza il suo primo lungometraggio e lo veste con i costumi del vecchio western. Jay Cavendish (Kodi Smith-McPhee) è uno smilzo sedicenne scozzese, ingenuo e senza peccato, deciso a raggiungere il lontano West per ritrovare la sua bella Rose Ross (Caren Pistorius). In questo viaggio d’iniziazione è affiancato da Silas Selleck (Michael Fassbender), un cowboy fuorilegge, senza rimorsi e senza passato, taciturno con il ragazzo, ma eloquente voce narrante, che si offre come guida protettiva in cambio di pochi soldi.
Un film di John Huston. Con Humphrey Bogart, Mary Astor, Sydney Greenstreet, Monte Blue. Titolo originale Across the Pacific. Spionaggio, b/n durata 97′ min. – USA 1942. MYMONETRO Agguato ai tropici valutazione media: 2,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Agente del controspionaggio USA s’imbarca su piroscafo dove viaggia professore venduto ai giapponesi. Conclusione nella giungla di Panama. Per la 3ª volta Huston dirige i 3 attori del Mistero del falco. Piatto, enfatico, convenzionale, inverosimile, finale assurdo. Bogart dà qualche zampata.
Regia di Andrea Papini. Un film con Paolo Bonanni, Lorenzo Degl’Innocenti, Giovanni Guardiano, Luigi Iacuzio, Beatrice Orlandini. Cast completo Genere Thriller – Italia, 2010, durata 79 minuti. Uscita cinema venerdì 6 maggio 2011Consigli per la visione di bambini e ragazzi: – MYmoro 2,76 su 23 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Un confine e due gruppi di topografi professionisti. In cima al Monte Rosa, sotto nubi prepotenti, è stata ritrovata una mummia ma nessuno ha ancora stabilito se il luogo della scoperta sia terra italiana o svizzera. Così due squadre di esperti partono alla ricerca del soggetto ma il maltempo smarrisce nelle nebbie la spedizione svizzera e spinge quella italiana a ripararsi in un rifugio accogliente. Dopo aver dichiarato che il corpo è “italiano”, i due gruppi si uniscono a festeggiare insieme e, chiacchierando di amori del passato e affetti del presente, si accorgono di avere a che fare con un misterioso delitto
La montagna, silenziosa e ruvida, accoglie una storia intrigante che comincia come una sorta di documentaristica cronaca di una spedizione scientifica per trasformarsi poi in un raffinato giallo investigativo. Sospesi in un attimo di vita che ferma il normale corso delle cose, i protagonisti sono gli agenti di un coinvolgente dibattito razionale che, per le intuizioni felici, ricorda quello diligente di alcune serie americane di successo, CSI su tutte. Però qui, isolati dalla vita frenetica della città, i rumori, i suoni e le parole acquistano un peso narrativo in più e non rischiano di perdersi nel nulla. Così i più piccoli dettagli, un cappello, una spilla, la pagina di un libro, oltre che documenti di un passato recente, sono anche oggetti portatori di un carico emotivo. Il film di Andrea Papini ha il pregio di andare in una direzione poco frequentata e di portare avanti la sua idea con forza e garbo, assemblando le immagini aperte dei paesaggi di montagna con quelle più intime e chiuse dentro il rifugio. Un’alternanza di spazi che ritma i capitoli di un’indagine anomala, condotta da detective improvvisati, momentaneamente assorti in un viaggio all’indietro per scoprire chi ha ucciso il corpo ritrovato sul ghiacciaio.
Tra loro c’è chi ha un approccio metodico, mette insieme spunti e indizi, e chi invece affronta il caso con più superficialità, una leggerezza che li porta, ad un certo punto, ad essere anche complici di un delitto lontano. In questa divisione tra agguerriti investigatori assetati di verità e più freddi astanti prende forma una metafora della società contemporanea. Dove c’è chi vuole conoscere, e chi invece preferisce non sapere, mettendo in piedi paletti e paletti di confini insormontabili
Regia di Spike Lee. Un film con Wesley Snipes, Anthony Quinn, Annabella Sciorra, John Turturro, Samuel L. Jackson. Cast completo Genere Drammatico – USA, 1991, durata 120 minuti. – MYmonetro 2,75 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Architetto nero di New York, con moglie e figlia, ha una relazione con la segretaria italoamericana, che ha il babbo e due fratelli a carico. Male accolta nei rispettivi ambienti, la loro storia li fa espellere dalle famiglie. Passata la febbre, vi rientrano. L’intrigo, semplice, del 5° film dell’afroamericano Lee serve per affrontare 2 temi principali: i rapporti interrazziali e quello della droga (da lui condannata con lucido furore). Concretezza, lucidità, energia e irridente umorismo sono le qualità del film, al servizio dell’efficacia del disegno dei personaggi. Superba compagnia di interpreti, colonna musicale curata da Stevie Wonder con le voci di Frank Sinatra e Mahalia Jackson. Premio a Cannes per S.L. Jackson.
Un film di Melville Shavelson. Con Frank Sinatra, John Wayne, Luther Adler, Yul Brynner.Titolo originale Cast a Giant Shadow. Drammatico, durata 142 min. – USA 1966. MYMONETRO Combattenti della notte valutazione media: 2,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
David Marcus, avvocato ed ex colonnello degli Stati Uniti, va in Palestina per aiutare i suoi correligionari nelle lotte contro gli arabi che vogliono impedire la costituzione dello Stato di Israele. Il suo apporto sarà determinante.
Regia di Spike Lee. Un film con Madonna, John Turturro, Spike Lee, Theresa Randle, Naomi Campbell, Peter Berg. Titolo originale: Girl 6. Genere Commedia – USA, 1996, durata 108 minuti. – MYmonetro 2,50 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Attrice nera, disoccupata a New York, accetta un lavoro come voce di una chat line erotica e diventa un numero: sei (six) come sesso (sex), in arte Lovely e, diventata la prima della classe, mette da parte una paccata di dollari per pagarsi il trasferimento a Hollywood. La parte telefonica è divertente, induce a pena (per i maschietti) o mette i brividi. Ben doppiata da Laura Boccanera, la Randle è simpatica, sexy, fin troppo brava. Ma il conflitto interiore che porta la protagonista a confondere finzione e realtà è raccontato in modi stentati. Che sia un’autobiografia camuffata, quella di Suzan-Lori Parks che l’ha scritta? Ghiotte imitazioni filmiche e brevi apparizioni di John Turturro, Madonna, Quentin Tarantino, Naomi Campbell, Ron Silver. Canzoni di Prince.
Regia di Spike Lee. Un film con Richard Belzer, De’aundre Bonds, Andre Braugher, Charles S. Dutton, Ossie Davis. Cast completo Titolo originale: Get on the Bus. Genere Commedia, – USA, 1996, durata 122 minuti. Uscita cinema venerdì 14 marzo 1997 distribuito da Sony Pictures Italia. – MYmonetro 2,50 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Cronaca di un viaggio di 72 ore in autobus da Los Angeles a Washington, dove il 16 ottobre 1995 si svolse la “Million Man March” che, per iniziativa del reverendo Louis Farrakhan, discusso capo della nazione dell’Islam, portò un milione di uomini afroamericani a manifestare. A bordo viaggiano 15 personaggi, tutti neri e maschi, tra i quali un padre che, per disposizione giudiziaria, tiene ammanettato il figlio adolescente sorpreso a rubare. Vicino alla meta, il vecchio Jeremiah ha un attacco cardiaco e muore all’ospedale. Per stargli vicino, i compagni rinunciano alla manifestazione. Didattico, edificante, ma anche dialettico, divertente e commovente, energico e lucido, sostenuto da un ritmo veloce che sa prendersi i suoi momenti di pausa e di riflessione. 10° film di S. Lee ha come epicentro il problema dell’identità afroamericana attraverso la differenza e la complessità contro l’autocommiserazione e il vittimismo.
Regia di Spike Lee. Un film con Damon Wayans, Tommy Davidson, Savion Glover, Jada Pinkett Smith, Yasiin Bey. Genere Commedia drammatica – USA, 2000, durata 135 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 2,97 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Per farsi licenziare con una pingue liquidazione, uno sceneggiatore/produttore afroamericano realizza un programma di varietà TV che è un concentrato dei peggiori stereotipi del razzismo paternalista in auge negli Stati Uniti quando non ancora non vigeva la prassi del “politicamente corretto”. La trasmissione, però, ha un grande successo, specialmente tra i neri. S. Lee continua imperterrito a fare il suo cinema politicamente impegnato sul fronte dei rapporti interrazziali, “ma stavolta si è fatto prendere la mano, soffocando quanto c’era di buono nella sua idea con un furore senza confini” (F. Liberti). Notevoli, comunque, le esibizioni di S. Glover e T. Davidson. Girato in digitale. Bamboozled significa turlupinati.
Regia di Spike Lee. Un film con Laurence Fishburne, Tisha Campbell-Martin, Samuel L. Jackson, Bill Nunn, Giancarlo Esposito. Titolo originale: School Daze. Genere Commedia – USA, 1988, durata 114 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 2,67 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
In un college per neri, uno studente impegnato combatte contro l’amministrazione e contro i suoi volgari e goliardici compagni. Una specie di Animal House in versione musicale, piena di idee e di provocazioni intelligenti. Scritto, diretto e interpretato (nella parte di Half-Pint) da un promettente, giovane Spike Lee.
Regia di Brian De Palma. Un film con John Lithgow, Geneviève Bujold, Cliff Robertson, Tom Felleghy, Thomas Carr, Clyde Ventura. Cast completoTitolo originale: Obsession. Genere Giallo – USA, 1975, durata 98 minuti. – MYmonetro 2,88 su -1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
1959. Michael Courtland e sua moglie Elizabeth hanno appena finito di celebrare nella loro lussuosa casa di New Orleans il decimo anniversario di matrimonio quando la tragedia irrompe nelle loro vite. Elizabeth e la figlioletta Amy vengono rapite e moriranno in un fallito tentativo della polizia di liberarle coinvolgendo Michael. Da quel momento l’uomo vive nel rimorso. Un sentimento che potrebbe trasformarsi in senso positivo quando Michael, nel 1975, incontra a Firenze in San Miniato (la chiesa in cui aveva conosciuto Elizabeth) una giovane che restauratrice che le somiglia in modo incredibile.
Brian de Palma non nasconde il proprio debito nei confronti di Vertigoma, grazie alla sceneggiatura di Paul Schrader (ricca di inverosimiglianze a cui però ci si adegua senza fatica) e alla musica di Bernard Herrmann offre alla sua macchina da presa l’occasione di esibire ancora una volta la propria originalità di sguardo. Perché anche qui il regista più manierista (nel senso buono) della storia del cinema contemporaneo ci offre una varietà di scelte di inquadratura e di movimenti di macchina (ralenti compresi) costantemente finalizzati alla narrazione.
De Palma ce lo dichiara sin dai primi minuti quando ci “sbatte” in primissimo piano la pistola infilata nella cintura di un cameriere impegnato a servire alla festa di anniversario. Quello che il regista ci chiede non è “guardare” ma osservare rendendoci conto che ogni scelta visiva è fondamentale per l’ambiguità della narrazione. Fino all’ultimo.
Un film di John Huston. Con James Mason, Paul Newman, Dominique Sanda, Harry Andrews Titolo originale The Mackintosh man. Spionaggio, durata 105 min. – USA 1973. MYMONETRO L’agente speciale Mackintosh valutazione media: 2,88 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Mackintosh viene chiamato a far luce su un traffico di diamanti. Lo troviamo a Malta poi in Irlanda. Si fa tre anni di prigione solo per seguire la traccia giusta.
Un film di Scott Walker. Con Nicolas Cage, Vanessa Hudgens, John Cusack, Dean Norris, Kevin Dunn. Titolo originale The Frozen Ground. Thriller, durata 105 min. – USA 2012. – Videa – CDE uscita giovedì 3 ottobre 2013. MYMONETRO Il cacciatore di donne valutazione media: 2,75 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Jack Holcombe è un detective della polizia dell’Alaska in procinto di ritirarsi dal servizio. Gli viene affidato un caso estremamente complesso. C’è un serial killer che attira giovani donne, le incatena, le violenta e poi le uccide. Jack sospetta di una persona apparentemente tranquilla: Robert Hansen. Occorrono però prove schiaccianti contro di lui e potrebbero arrivare dalla testimonianza di Cyndy Paulsen che è riuscita a scappare prima di essere uccisa. Cyndy però è una ragazza complicata e indurla a testimoniare non è facile.
Ispirato a delitti realmente accaduti questo film torna a mettere l’uno di fronte all’altro Nicholas Cage e John Cusack che non si incontravano dai tempi di Con Air. Questa volta il confronto è a distanza con l’eccezione dell’ultima parte del film e la bilancia pende a favore di un maggiore spazio offerto alla psicologia del detective (Cage) rispetto a quella del killer (Cusack). Se infatti di Jack comprendiamo le motivazioni (spora a tutte un senso di protezione paterna) che lo spingono a cercare di risolvere il caso, Robert viene soprattutto mostrato in azione e i motivi (se così si possono chiamare) per cui uccide vengono più detti degli altri che non fatti emergere dalla sua presenza sulla scena. In realtà però il film (che ripercorre luoghi ormai più che comuni del genere) ha il pregio di centrare l’attenzione sulla fragilità di Cyndy Paulsen interpretata con grande adesione da Vanessa Hudgens.
Non è facile rendere le variazioni di umore, le paure, le insofferenze, le ricadute di una ragazzina finita nel giro della prostituzione soprattutto quando la vera Cyndy è tuttora vivente. In proposito va segnalata una nota stonata nei titoli di coda. Le immagini che vi appaiono (che si spera siano state autorizzate) contrastano con la musica che le accompagna. Quello che avrebbe dovuto essere un omaggio si trasforma in un macabro elenco.
Un film di Robert Wise. Con James Mason, Robert Newton, Richard Burton Titolo originale The Desert Rats. Guerra, Ratings: Kids+13, b/n durata 88 min. – USA 1953. MYMONETRO I topi del deserto valutazione media: 2,75 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Le truppe alleate sono impegnate a difendere la fortezza di Tobruk, unico serio ostacolo dell’avanzata dell’esercito tedesco nell’Africa settentrionale. Un ufficiale si distingue per una serie di coraggiose imprese, riuscendo a tenere a bada i nemici fino all’arrivo dei rinforzi.
Un film di Scott Cooper. Con Woody Harrelson, Christian Bale, Casey Affleck, Zoe Saldana, Sam Shepard.Titolo originale Out of the Furnace. Thriller, durata 116 min. – USA 2013. – Indie Pictures uscita mercoledì 27 agosto 2014. MYMONETRO Il fuoco della vendetta valutazione media: 2,99 su 36 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Russel Baze è un uomo tutto d’un pezzo, lavora onestamente in un’acciaieria, ama la fidanzata Lena ed è legatissimo ai suoi famigliari: il padre malato terminale, lo zio Red e soprattutto il fratello minore Rodney che, al contrario di Russell, è un’anima persa, un eterno disoccupato reduce dall’Iraq e animato da un desiderio di morte che lo porta a cercare continuamente lo scontro, a cominciare dai match clandestini di boxe a mani nude che combatte per raggranellare un po’ di denaro. I due fratelli sono chiamati ad un destino che appare segnato fin dalle prime scene, anche perché Out of the Furnace è una storia interamente character driven, cioè pilotata dalle caratteristiche psicologiche fondanti dei suoi personaggi. E i destini dei fratelli Baze si riveleranno strettamente legati l’uno all’altro.
Out of the Furnace è un film di intensa atmosfera, creata attraverso un uso sapiente delle luci, della fotografia livida, delle ambientazioni desolate in una cittadina industriale di quelle che toglierebbero a chiunque la poesia (e proprio per questo hanno una loro poesia disperata). Le musiche, malinconiche e dilatate, rimandano al western, un genere con il quale il regista Scott Cooper si è più volte cimentato come attore (Get Low, Broken Trail) e al quale aveva in qualche modo fatto riferimento anche nel suo debutto alla regia, Crazy Heart.
È onnipresente un sottotesto religioso che identifica in Russell un Cristo contemporaneo destinato ad addossarsi le colpe del mondo: quantomeno di quel mondo violento e spietato, tutto declinato al maschile, che vive di sopraffazioni e combattimenti, e che ha un disperato bisogno di redenzione. Chi più indicato di Russell, uomo profondamente onesto e puro, per portare questa croce? Infatti la sua vicenda si snoda come una inevitabile via crucis con tutte le stazioni allineate, e ogni personaggio è uno strumento della sua missione.
Nella visione nichilista di una certa cultura, Out of the Furnace rimanda a Non è un paese per vecchi, senza però la radicalità ideologica dei fratelli Coen, e con una tensione spirituale che alla vicenda dei Coen (per scelta) mancava. Anche la confezione estetica, davvero ammirevole per struggente e malinconica bellezza, rimanda a molto cinema indipendente che l’ha preceduto.
Il risultato è un film ben riuscito, anche grazie alla recitazione limpida e tesa degli interpreti – Christian Bale e Casey Affleck nei panni di Russell e Rodney, e un parterre di caratteristi da antologia che comprende Woody Harrelson, Willem Dafoe, Sam Shepard e Forrest Whitaker – ma non si distingue per originalità né della narrazione né della messinscena. Il film cui Out of the Furnace fa più evidente riferimento è Il cacciatore di Michael Cimino (citato esplicitamente in una scena), soprattutto nella dinamica fondamentale fra i due fratelli, molto simile a quella fra i ruoli interpretati nel ’78 da Robert De Niro e Christopher Walken. E a dispetto del titolo (che significa “fuori dalla fornace” e fa riferimento all’acciaieria, cuore pulsante della cittadina e strumento di sopravvivenza per l’intera comunità), racconta i suoi personaggi, nessuno escluso, come immersi in un inferno incandescente dal quale è difficile uscire vivi.
Un film di John Huston. Con John Wayne, So Yamamura, Eiko Ando, Sam Jaffe Titolo originale The Barbarian and the Geisha. Avventura, Ratings: Kids+13, b/n durata 105′ min. – USA 1958. MYMONETRO Il barbaro e la geisha valutazione media: 2,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
1856: Townsend Harris è il primo diplomatico USA mandato in Giappone. Accolto con ostilità, conquista la riconoscenza degli abitanti durante un’epidemia di colera. Intanto la geisha Okichi, messa al suo servizio a far la spia, s’innamora. Scritto da Charles Grayson, da un romanzo di Ellis St. Joseph, è il 2° e il peggiore dei 3 film diretti da Huston per la Fox nel triennio 1956-58. “Prima di diventare un brutto film, era un bel film” (J. Huston). Lo divenne per colpa di J. Wayne che impose al montaggio le sue esigenze divistiche, trascurate durante le riprese dal regista, tra attriti e bisticci.
Regia di Julie Delpy. Un film con Julie Delpy, Adam Goldberg, Daniel Brühl, Ludovic Berthillot, Aleksia Landeau. Cast completo Titolo originale: 2 Days in Paris. Genere Commedia – Francia, Germania, 2007, durata 96 minuti. Uscita cinema venerdì 28 settembre 2007 distribuito da DNC Entertainment. – MYmonetro 2,61 su 23 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Marion è parigina. Jack americano. Vivono insieme da tempo a New York ma, dopo la vacanza che sognavano a Venezia, si fermano due giorni a Parigi per recuperare il gatto di lei e per far conoscere a lui la città e la famiglia di Marion. Quello che Jack conoscerà sarà una compagna molto più complessa di quanto lui potesse pensare e forse accettare. Per quanto progressista e capace di dare indicazioni sbagliate a compatriote decisamente a favore di Bush è troppo distante da questa ‘vecchia Europa’ che vive ancora dei miti del ’68 (la madre di Marion ha avuto addirittura una breve relazione con Jim Morrison ai bei tempi) e che gioca ancora, nonostante l’AIDS, con sesso e sentimenti.
Julie Delpy (dopo la collaborazione come attrice e cosceneggiatrice al delizioso Prima del tramonto di Richard Linklater che faceva ritrovare il suo personaggio con quello di Ethan Hawke a dieci anni di distanza da Prima dell’alba) torna a giocare le sue carte nella sua seconda prova con un lungometraggio. Si può tranquillamente affermare che con questo film ci ha offerto un film maturo nella sua leggerezza grazie a una sceneggiatura che tiene per tutta la durata del film (tranne forse, ma è questione di gusti, nel finale) e all’interpretazione dei due protagonisti. Il confronto tra Francia e Stati Uniti continua ma questa volta non si tratta di polemica più o meno politica. Come ha sottolineato con grande acutezza Henry-Bernard Levy nel suo brillante saggio “American Vertigo” gli stereotipi in materia abbondano. È però necessario conoscere le persone reali. Questo non serve a edulcorare le differenze di visione del mondo e della vita quotidiana ma le rende fragili e contraddittorie su entrambi i versanti. Se Jack fa fatica a comprendere Parigi (complice anche la non conoscenza del francese) il ‘ritorno a casa’ mette a nudo per Marion quel fondo di puritanesimo, per quanto inserito in un contesto libertario, che Jack non si toglierà mai di dosso. Non si tratta quindi solo di cibo o di un anziano padre tutto istinto e seduttività ma di due culture. Tutto questo Delpy ce lo dice sorridendo ma quanto spessore c’e’ sotto questa leggerezza di scrittura! Lo fa poi tornando sul luogo del delitto perché la sua abitazione parigina se non è la stessa assomiglia moltissimo a quella utilizzata per Prima del tramonto. In quel caso si trattava di un Rohmer riletto da un americano. Qui di un’America vista (con una maculopatia simbolica) da una francese che l’ama nonostante i difetti reciproci.
Regia di Dennis Gansel. Un film con Jürgen Vogel, Frederick Lau, Max Riemelt, Jennifer Ulrich, Christiane Paul. Cast completo Titolo originale: Die Welle. Genere Drammatico, – Germania, 2008, durata 101 minuti. Uscita cinema venerdì 27 febbraio 2009 distribuito da Bim Distribuzione. – MYmonetro 2,91 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Rainer Wenger insegna storia e pallanuoto in un liceo tedesco. Di idee progressiste, un po’ anarchico, è insofferente alla routine scolastica, popolare tra gli studenti dai quali si lascia dare del tu. Tenta con loro un esperimento: riprodurre in piccolo le condizioni di un regime autoritario, mettendosi la maschera del dittatore con le conseguenze abituali (disciplina ferrea, obbedienza a qualunque ordine ecc.). Mentre lui, pur con un minimo di narcisismo che compensa le sue frustrazioni private, tiene separati il piano della finzione da quello della realtà, i ragazzi si calano pericolosamente nelle regole del gioco virtuale. Scritto da Gansel con P. Thorwath, si ispira a un racconto di William Ron Jones (docente in un liceo della California che negli anni ’60 fece un esperimento analogo con il regime nazista) e al film TV The Wave . Interessante per i contenuti, ha il suo limite nello stile narrativo che mima il cinema adolescenziale hollywoodiano, le tipologie dei ragazzi, gli stereotipi banali, la superficialità. Finale troppo didascalico. 2 milioni e mezzo di spettatori in Germania.
Un film di Roger Vadim. Con Ugo Tognazzi, Jane Fonda, Véronique Vendell, Anita Pallenberg, Giancarlo Cobelli. Fantascienza, durata 97′ min. – Francia, Italia 1967. MYMONETRO Barbarella valutazione media: 2,75 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Una delle fantastiche avventure della bionda eroina dei fumetti: il suo viaggio nel pianeta Sogo alla ricerca di uno scienziato scomparso. Dai fumetti di Jean-Claude Forest che ha curato (discretamente) la sceneggiatura e (bene) la scenografia. Nonostante la futilità di fondo di questa favoletta a base di sesso un po’ sadico e di avventure spaziali, è un film gustoso, colorito, non privo di fantasia e humour. C’è anche il grande mimo Marcel Marceau. E i vestiti di Paco Rabanne. Titoli di testa da non perdere.
Regia di Nanni Loy. Un film con Leopoldo Trieste, Nino Castelnuovo, Renato Salvatori, Tomas Milian, Enzo Turco, Rina Franchetti. Cast completo Genere Guerra – Italia, 1961, durata 118 minuti. – MYmonetro 2,50 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Dopo l’8 settembre 1943 un gruppo di giovani italiani fa la difficile scelta della lotta partigiana e compie un’azione di sabotaggio di un ponte nella zona dei Castelli Romani. Racconto corale di ritmo sapiente, è un film sincero, acuto in certe notazioni psicologiche, appena inficiato dal bozzettismo. Buona resa degli attori. Scritto da Loy con Alfredo Giannetti.