Una furba ladruncola si finge prostituta per derubare in tutta tranquillità gli ignari clienti. Un giorno, un sicario cinese tenta di ucciderla: lei non può certo immaginare che sia assoldato da suo zio, al corrente di un favoloso lascito che le è stato destinato e del quale è totalmente ignara.
Donna, un’adolescente, torna a casa una sera con un’amica. Entrata nell’abitazione scopre, uno dopo l’altro, il padre e il fratello uccisi. Nascostasi sotto il letto vedrà massacrare la madre. Ora è passato qualche tempo e, grazie anche al sostegno del suo ragazzo Ronnie, può pensare di andare alla classica festa in cui si eleggono Re e Regina tra i coetanei. Donna è felice anche se la paura le rimasta dentro, Non sa però che chi ha compiuto quella strage era ossessionato dal desiderio di lei e che ora è fuggito dal carcere e ha raggiunto l’hotel in cui Donna e i suoi amici festeggeranno. Il recente passato sta per ripresentarsi davanti ai suoi occhi.
Ennesimo prodotto drammatico-avventuroso basato sul mistero del triangolo “maledetto” delle Bermude (dove inspiegabilmente spariscono natanti e persone). È una pellicola che unisce l’elemento “giallo” allo sfruttamento delle bellezze turistiche del luogo. Di un certo pregio sono le riprese subacquee.
Il dottor Freeze è alla ricerca di una cura per la moglie che è ibernata. Ha al suo fianco Poison Ivy, una volta scienziata in chimica e divenuta ora una specie di dea della Flora. Batman, con l’aiuto di Robin, deve difendere Gotham City dalla pericolosa irruzione di questi due personaggi. Troveranno un aiuto inatteso nella nipote del maggiordomo di Batman e riusciranno, ovviamente, a sconfiggere i ‘cattivi’. Dimenticate le atmosfere introversamente dark dei film di Burton, nella serie ‘Batman’ psicologie dei personaggi e sviluppo delle battute non contano più nulla. Ciò che importa è solo ed esclusivamente aggiungere luci a colori e suoni in un ritmo incessante che lasci lo spettatore esausto al termine della proiezione. Con il risultato di aggiungere una nuova dose di droga visiva agli assuefatti e di far individuare un vuoto pneumatico in confezione extralusso a chi invece ha conservato un minimo di capacità di discernimento. Film come questo hanno, per fortuna, un destino segnato: col passaggio televisivo perderanno qualsiasi tipo di presa, rivelando così la loro inconsistenza.
Jack Tate è un fisico esperto di Meteorologia che lavora in una base a supporto di una nave per ricerche. Sua moglie, anatomo patologa vuole il divorzio accusandolo di essere drogato dal lavoro e anche Naomi, la figlia adolescente, concorda con la madre. Un giorno tutti coloro che si trovavano a bordo della nave vengono ritrovati congelati. Jack comprende che la tragedia è dovuta a un buco che si è aperto nell’ozono facendo filtrare aria ghiacciatissima. Il suo capo, Winslaw, ritiene le sue deduzioni non comprovate e questo fa perdere del tempo prezioso. Il rischio di una nuova era glaciale si fa sempre più concreto.
Un film di Lorenzo Lamas. Con John Savage, Lorenzo Lamas, Kathleen Kinmont Titolo originale Cia II: Target Alexa. Spionaggio, durata 97 min. – USA 1993. MYMONETRO Nome in codice: Alexa 2 valutazione media: 1,00 su 1 recensione.
Il furto di un dispositivo nucleare americano mette in pericolo le sorti del mondo. L’agente Graver, incaricato dalla Cia di recuperare il dispositivo, ricorre di nuovo all’aiuto di Alexa e persino di un terrorista.
Storia di un conducente d’autobus che diventa un pilota da corsa. K. Douglas sguazza nel personaggio di duro arrivista senza scrupoli, ma l’ambiente delle gare è tutto falso, i personaggi sono convenzionali, gli attori di contorno poco convinti. Il numero uno, romanzo di Hans Ruesch, è molto meglio.
La banda di Trevor Northon fa un colpo grosso in una banca di Abilene. Sulle sue tracce si mette Django, spietato bounty killer, ma altri puntano al malloppo. Entra in scena un sedicente fratello di Northon, padre della bella Sally. Russo di origine, argentino di nascita, L. Klimovsky (alias Henry Mankiewicz) lavora dal 1958 in Spagna da regista buono per tutti i generi dell’azione violenta. Western andaluso-ciociaro fortemente contaminato dal poliziesco.
A Tombstone il famigerato Sartana è incolpato di crimini che non ha commesso. Lo crede anche il pistolero Django che lo sfida. 2° film, dopo Io e Dio, di Pasquale Squitieri (1938) che si firma William Redford. Dopo aver raggiunto il picco produttivo nel ’68 (72 film), lo “spaghetti-western” era in declino: nel ’70 ne furono realizzati 31. Questo è piuttosto scotto con molta salsa.
Nel castello di un nobile si introduce un giovane che tenta di sopprimere il capo dei soldati. Questi infatti è un avventuriero che ha ucciso per avidità tutti i suoi cari. Il malvagio farà una brutta fine; tra duelli di spada e assalti di pirati, si intreccia una storia d’amore a lieto fine.
Armando (M. Carotenuto) allena la squadra di calcio di Cerignola e mira in alto. Il barone Fontana (Totò) che ne è il presidente, bada solo ai soldi e vorrebbe vendere i due calciatori migliori a un industriale milanese. Uno dei due ama la figlia del barone. La squadra nazionale viene ad allenarsi e la squadretta del posto la supera in bravura. Il barone, lusingato, apre la borsa. È un film con Totò ma Totò c’è poco e quel poco è mal servito. Uno dei tanti infelici film italiani sullo sport nazionale n. 1.
Otto persone che non si conoscono si ritrovano misteriosamente rinchiuse in una prigione consistente in un cubo composto da stanze cubiche più piccole, disseminate di trappole mortali e dove non sembrano valere le comuni leggi fisiche. Siamo infatti all’interno di un tesseract, figura polidimensionale con regole spazio – temporali diverse da quelle comuni. Urge uscirne, anche perché la struttura potrebbe collassare da un momento all’altro: ma trovare una via di fuga si rivelerà impossibile per quasi tutti i coinvolti. Di solito anche i migliori direttori della fotografia si rivelano pessimi registi: e Sekula, collaboratore fisso tra gli altri di Tarantino, non fa eccezioni. Seguito inutile di un piccolo cult come The cube, Hypercube è una fiera del già visto, con qualche soldo in più ma molte idee in meno, dominato dalla computer graphic e abitato da personaggi catatonici. E a completare il disastro ci si mette anche un finale particolarmente imbecille. Da evitare.
Giovane e provocante giornalista, Jennifer si rifugia in campagna per scrivere in santa pace, ma viene brutalmente stuprata da quattro ragazzotti del luogo. La sua vendetta sarà implacabile e raccapricciante.
Un film di Ken Wiederhorn. Con Jennifer Jason Leigh, Lauren Tewes, John Di Santi Titolo originale Eyes of a Stranger. Thriller, durata 85 min. – USA 1981. MYMONETRO Gli occhi dello sconosciuto valutazione media: 1,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari. Un maniaco telefona alle belle ragazze e poi penetra nei loro appartamenti massacrandole. Ma un’annunciatrice della tv scopre la sua identità. Il maniaco durante la sua assenza penetra nella casa di lei e tenta di fare la festa alla sua sorellina minorata, che però si difende.
Quando il sospetto diventa ossessione o forse realtà. Sophie è un’illustratrice di successo, è felicemente sposata con Craig da dieci anni, ha due educatissime e biondissime figlie e vive in una casa visibilmente ricca e confortevole. Questa vita apparentemente realizzata inizia a perdere pezzi del puzzle, perfettamente incastrati, quando Cragi comincia a lavorare a stretto contatto con Mara, una giovane e attraente collaboratrice.
L’efferato omicidio di una giovane donna, per mano di un serial killer che usa coltelli da macellaio. Una ragazza segregata in una stanza umida e cupa, immersa nei suoi stessi escrementi. Un uomo catatonico prigioniero in un letto di ospedale, vittima delle premure nevrotiche di tre infermiere psicopatiche. Poi, il risveglio dall’incubo e il ritorno alla realtà, che si mostra persino più atroce dell’incubo stesso. Svelando le ragioni che stanno dietro all’orrore appena mostrato, scatenatosi come inevitabile conseguenza dei soprusi inferti da una madre disturbata nei confronti dei suoi stessi figli, alla presenza di un marito/padre paralizzato e con il volto di mostro.
Il Tenente Sheridan ha quarantotto ore di tempo per scagionare una donna, condannata a morte, dall’accusa di assassinio. Il marito di costei viene trovato morto, e accanto al suo cadavere c’è una lettera di autoaccusa.
Un film di Fernando Cerchio, Viktor Tourjansky. Con Belina Lee, Jacques Sernas, Massimo Girotti, Maria Frau, Luigi Tosi.Storico, durata 68 min. – Italia 1958.MYMONETRO La venere di Cheronea valutazione media: 1,00 su 1 recensione. Il capitano macedone Luciano, durante la guerra contro la Grecia, scatenata da Filippo il Macedone per la conquista di nuove terre, viene ferito. Soccorso dalla modella dello scultore Prassitele, Iride, splendida come la dea della bellezza (infatti posa per una statua di Venere), il militare si innamorerà perdutamente di lei, ma la loro relazione, scoperta dal geloso scultore, verrà da lui ostacolata con ogni mezzo possibile. Da un soggetto e una sceneggiatura scritta a quattro mani da Damiano Damiani e Federico Zardi, questo classico peplum si snoda – senza particolari qualità – fra passioni e battaglie, raccontandoci questo triangolo avanti Cristo, in uno scenario confuso e approssimativo che non stupisce affatto né per trama, né per notevoli doti registiche. Massimo Girotti, nella parte dello scultore geloso, non è certo al suo meglio, mentre è bellissima ed esperta come sempre l’attrice sassarese Maria Frau in un ruolo di contorno.
Un film di Michael Armstrong. Con Herbert Lom, Udo Kier, Herbert Fux, Olivera Vugo Titolo originale Hexen. Erotico, durata 90 min. – Germania 1969. MYMONETRO La tortura delle vergini valutazione media: 1,00 su 1 recensione. Con la scusa della caccia alle streghe, un giudice inglese imprigiona molte ragazze per appagare i propri vizi. Il suo assistente apre gli occhi e libera l’innamorata; la folla non crede alla sua buona fede e lo lincia.