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Pastoral: to die in the Country (田園に死すDen -en ni shisu ) , noto anche come Pastoral Hide and Seek , è un film drammatico giapponese del 1974 diretto da Shūji Terayama. Il film utilizza una struttura di film nel film , raffigurante un giovane (un sostituto di Terayama) alle prese con il film che sta tentando di completare, una rivisitazione della sua adolescenza. È stato presentato al Festival di Cannes del 1975.

All’età di 15 anni, il protagonista (da qui in poi denominato “Shin-chan”, come lo chiama sua madre) viveva con la madre vedova in un villaggio giapponese nella prefettura di Aomori , ai piedi della Montagna Spaventosa . Shin-chan desidera la donna che vive nella porta accanto ed è testimone di una giovane donna che lotta per dare alla luce suo figlio; gli altri astanti mormorano che sia stato concepito fuori dal matrimonio. Dopo una discussione a casa, Shin-chan si precipita alla Montagna Spaventosa, dove è sepolto suo padre. Lì si lamenta delle insistenze della madre tramite un oracolo ed esprime il suo desiderio di scappare di casa la primavera successiva.

Pastoral: To Die in the Country (1974) on IMDb

I subita sono stati tradotti con google, potrebbero esserci delle imprecisioni.

Non cadranno foglie stasera (Segodnja uvolnenija ne budet) è un mediometraggio del 1959 diretto da Andrej Tarkovskij e Aleksandr Gordon.

Racconta l’impegno di un gruppo di soldati sovietici alle prese con residuati bellici nazisti, nell’immediato dopoguerra.

There Will Be No Leave Today (1959) on IMDb
Guerra indiana (Film 1959): trama, cast, foto - Movieplayer.it

Un film di Jacques Tourneur. Con Buddy Ebsen, Keith Larsen, Don Burnett Titolo originale Frontier Rangers. Western, durata 103′ min. – USA 1959. MYMONETRO Guerra indiana * * - - - valutazione media: 2,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Intorno al 1750 il maggiore Rogers ha l’incarico di fare rilevamenti topografici nel territorio degli indiani Algonchini che sono bellicosi e infidi. Deve fare i conti con un rinnegato spione, Lupo Nero e la bella Natula. Figlio di Maurice, regista francese emigrato negli USA, J. Tourneur lasciò il suo segno nel cinema fantastico, ma diresse anche alcuni ariosi western. Questo è il cocktail di due film per la TV. Ambientazione insolita.

Frontier Rangers (1959) on IMDb

Nonostante sia un tvrip da Rete 4 è di buona qualità

Risultati immagini per L'Assassino è ancora tra noi

Un film di Camillo Teti. Con Mariangela D’AbbraccioGiovanni VisentinRiccardo PerrottiBruno MinnitiFrancesco Capitano Thrillerdurata 100 min. – Italia 1985. – VM 14 –MYMONETRO L’assassino è ancora tra noi * - - - - valutazione media: 1,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Un assassino psicopatico sevizia e uccide coppiette appartate in auto. Una giovane criminologa si mette sulle sue tracce finendo naturalmente in un sacco di guai.

The Killer Is Still Among Us (1986) on IMDb
A Pistol for Ringo (1965) - IMDb

Un film di Duccio Tessari. Con Fernando SanchoNieves NavarroGiuliano GemmaAntonio CasasLorella De Luca.  Westerndurata 100 min. – Italia 1965MYMONETRO Una pistola per Ringo * * * - - valutazione media: 3,44 su 13 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Mentre le forze dell’ordine falliscono, l’avventuriero Ringo riesce a sbaragliare una banda di fuorilegge che ha assaltato una banca, semplicemente infiltrandosi tra i fuorilegge e fingendosi uno di loro. Una donna lo aiuta.

A Pistol for Ringo (1965) on IMDb

Risultati immagini per L'Infanzia di IvanUn film di Andrei Tarkovsky. Con Nikolaj Grinko, Kolia Buriliaev, Valentin Zubkov Titolo originale Ivanovo detstvo. Guerra, Ratings: Kids+16, b/n durata 95 min. – URSS 1962. MYMONETRO L’infanzia di Ivan * * * 1/2 - valutazione media: 3,50 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Ivan è un ragazzino che ha visto i genitori uccisi dai tedeschi. La guerra gli porta via l’infanzia. Decide di battersi anche lui contro i nazisti, attraversando ogni notte un fiume e tornando alle linee russe con preziose informazioni.

Ivan's Childhood (1962) on IMDb

Regia di Shin’ya Tsukamoto. Un film con Kei FujiwaraNobu KanaokaTomoro TaguchiShin’ya Tsukamoto. Titolo originale: Denchu Kozo no boken. Genere HorrorCommedia – Giappone1987durata 47 minuti.

Un ragazzo si ritrova nel futuro a combattere contro un gruppo di vampiri che vogliono togliere la luce dal mondo utilizzando una bomba alimentata dalla vita di una donna.

The Adventure of Denchu-Kozo (1987) on IMDb
Locandina Schiava del male

Un film di Jacques Tourneur. Con Paul LukasGeorge BrentHedy Lamarr Titolo originale Experiment PerilousDrammaticoRatings: Kids+13, b/n durata 91 min. – USA 1944

Il regista d’origine francese specializzato in film di suspense racconta la storia di un medico che scopre che un distinto signore è in realtà un pazzo criminale. Cercherà di sottrarre alla sua influenza la moglie di cui si è innamorato.

Experiment Perilous (1944) on IMDb
Locandina italiana Padre padrone

Un film di Vittorio Taviani, Paolo Taviani. Con Omero Antonutti, Nanni Moretti, Marcella Michelangeli, Saverio Marconi, Fabrizio Forte. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 117′ min. – Italia 1977. MYMONETRO Padre padrone * * * - - valutazione media: 3,33 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Tratto da un libro autobiografico (1975) di Gavino Ledda. Pastore di Siligo (Sassari), Gavino vive fino a vent’anni con il gregge tra i monti, strappato alla scuola, separato dalla lingua, escluso dalla collettività. Durante il servizio militare in continente, studia e prende la licenza liceale. Esplode allora la ribellione contro il padre che, di fatto e per necessità, è stato lo strumento della sua separazione. Esce dallo scontro vincitore, colmo di pietà e di terrore. Apologo sulla necessità di spezzare il potere autoritario e sul rifiuto del silenzio, ha nella colonna sonora e musicale (Egisto Macchi) il suo versante più inventivo. Pur con durezze didattiche e scorie intellettualistiche, è un film razionale e lucido che assomiglia al paesaggio sardo: ventoso e scabro, enigmatico e violento, soffuso di una luce che gli dà la nobiltà maestosa di un quadro antico. Un intenso O. Antonutti e un duttile S. Marconi nella parte di Gavino sono i protagonisti. Prodotto dalla RAI. Palma d’oro a Cannes da una giuria presieduta da Roberto Rossellini. Fu l’ultima delle sue trasgressioni alle regole del gioco.

Padre Padrone (1977) on IMDb

SCENEGGIATURA/AUTOREBéla Tarr FOTOGRAFIABarna MihókFerenc Pap PRODUZIONE: Ungheria GENEREDrammatico DURATA: 102 minuti

Un uomo decide di abbandonare il tetto coniugale, ma poi ci ripensa e torna a casa dalla moglie, con la quale è sposato da nove anni. Il loro matrimonio, però, si trascina stancamente tra liti e incomprensioni: lei vorrebbe che suo marito l’aiutasse a crescere i figli e a sbrigare le faccende domestiche, ma lui, pigro e indolente com’è, quando non lavora, pensa solo a riposarsi e rilassarsi, scatenando così la rabbia della sua compagna.

The Prefab People (1982) on IMDb
Risultato immagini per szabadgyalog

Prima data di uscita: 28 gennaio 1982 (Budapest)RegistaBéla Tarr SceneggiaturaBéla TarrCasa di produzionePannonia Film StudioMusica composta daAndrás SzabóCastJolan FodorImre DonkoAndrás SzabóFerenc Janossy,

L’unico conforto di Andràs Szabó, giovane infermiere in un manicomio, è il violino. Intorno a sé, la realtà quotidiana e scialba di un’anonima cittadina ungherese. L’altro conforto di Andràs è l’alcool, capace di consolare la sua solitudine, i contrasti, le lotte e le sue incomprensioni con il mondo che lo circonda.

Szabadgyalog (1981) on IMDb
Locandina Nido familiare

Un film di Béla Tarr. Con Laszlone HorvathLaszlo HorvathGábor Kun Drammaticodurata 108 min. – Ungheria 1979MYMONETRO Nido familiare * * * - - valutazione media:3,00 su 1 recensione

Tornato dal servizio nel corpo militare di stato, Laci è costretto a vivere con la moglie operaia Irén e la figlioletta nell’angusto appartamento dei suoi genitori, in attesa che il piano alloggi gliene fornisca uno. Il padre di Laci mal sopporta la nuora, imputandole l’incapacità tanto di educare la bambina quanto di mettere da parti soldi per far fronte alle spese comuni. Le incomprensioni crescenti porteranno all’inevitabile frattura del nucleo famigliare.
Prodotto dai Béla Balázs Studio, l’esordio nel lungometraggio del giovane Béla Tarr affronta una problematica di stretto carattere politico-sociale, com’è la carenza di case nel sistema comunista ungherese, mediante il linguaggio di un cinéma-vérité aggressivamente polifonico. A conferma dell’interesse pubblico di quanto si vedrà sullo schermo, ad aprire è una didascalia inequivocabile nella sua chiarezza: «È una storia vera, non è accaduta ai personaggi del nostro film, ma sarebbe potuta accadere anche a loro». L’effervescenza dell’impianto di un lavoro tanto fisico sta nell’impiego di attori non professionisti, nel suono in presa diretta, nella macchina a spalla orientata – come la lente di un microscopio – a focalizzare stralci di frasi, dialoghi sovrapposti, reazioni mimiche, spostamenti improvvisi dei corpi. Affine alle sperimentazioni di altre cinematografie, il primo metodo di Béla Tarr costituisce, invero, il punto d’incontro tra il vivo desiderio di ancorarsi alla realtà e la pochezza dei mezzi a disposizione, in un’intercambiabilità tra programma estetico e politico dove è già possibile scorgere quella deriva della condizione umana che sarà tema prediletto dei titoli maturi.
Al di là del filtro di un “cassavetismo incolpevole”, allora Tarr non conosceva l’opera del cineasta americano, il dramma personale e ugualmente pubblico di Laci e Irén acquista sottigliezza psicologica caricandosi di credibilità ad ogni nuovo scontro-dialogo, fino alla resa dei conti delle due, splendide, confessioni finali in cui è palese il sapore schiacciante della sconfitta.
Con un titolo che rimarca, per antifrasi, l’inferno della convivenza, Nido familiare costituisce, insieme a The OutsiderRapporti prefabbricati e, in parte, Almanacco d’autunno, il periodo realista del regista prima della svolta stilistica segnata da Perdizione.

Family Nest (1979) on IMDb
Locandina L'uomo di Londra

Un film di Béla Tarr. Con Miroslav KrobotTilda SwintonÁgi SzirtesJános DerzsiErika Bok.  Titolo originale A Londoni FerfiDrammaticodurata 139 min. – Francia, Germania, Ungheria 2007MYMONETRO L’uomo di Londra * * * - - valutazione media: 3,47 su 12 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Mainon conduce una vita semplice e priva di prospettive ai bordi del mare. Quasi non si accorge della realtà che lo circonda e ha ormai accettato la solitudine in cui è immerso. Finché un giorno diviene testimone di un omicidio. La sua vita subisce uno sconvolgimento. È costretto a chiedersi cosa separi il bene dal male e quale sia la sottile linea che divide l’innocenza dalla complicità. Progressivamente è costretto a porsi domande, che aveva sempre rimosso, sul senso ultimo della vita. Il film è tratto da un romanzo di Georges Simenon. Il figlio dello scrittore ha detto in proposito: “Le vite di alcuni personaggi creati da mio padre non sono facili da trasporre in un film o in televisione. Questo vale anche per L’Homme de Londres perché la macchina da presa aspira a seguire la suspense che ha luogo nella mente del protagonista e l’impresa sembra impossibile. Bela Tarr ne ha fatto un esercizio di stile che mi ha toccato nel profondo”. In effetti tutti i film del regista ungherese sono esercizi di stile. Primo fra tutti Satantango, suo capolavoro della durata fiume di 7 ore e mezzo. Ma lì, come in altre sue opere, era presente una ricerca cinematografica destinata a un ristretto pubblico di cinefili ma ricca di creatività e di senso. In questo The Man from London c’è invece la sterile applicazione di uno stile a un testo altrui. Si ammirano pertanto i lentissimi movimenti di macchina da un punto di vista estetico, ma ci si chiede se siano funzionali alla narrazione. La risposta è spesso negativa.

The Man from London (2007) on IMDb
Locandina No Man's Land - Terra di nessuno

Un film di Danis Tanovic. Con Simon CallowBranko DjuricRene BitorajacFilip ŠovagovicGeorges Siatidis. continua» Titolo originale No Man’s LandDrammaticoRatings: Kids+16, durata 98 min. – Italia, Belgio, Gran Bretagna 2001. – 01 Distribution uscita venerdì 28 settembre 2001. MYMONETRO No Man’s Land – Terra di nessuno ***-- valutazione media: 3,47 su 12 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

“Qual è la differenza tra un pessimista e un ottimista? Il primo pensa che le cose non possano andare peggio di così. Il secondo è convinto di sì.” È la battuta chiave di un film comicamente amaro sulla guerra in ex Jugoslavia e, per traslato, su tutte le guerre di questi nostri tempi. Ciki e Nino, un bosniaco e un serbo, nel corso della guerra del 1993 si trovanio bloccati in una trincea nella terra di nessuno. Con loro c’è un terzo combattente che è sdraiato su una mina che rischia di esplodere a un suo minimo movimento. Le truppe dell’Onu intervengono per aiutare, ma gli alti livelli creano più problemi che soluzioni in una guerra che è vista dall’esterno o come un terreno per esercitazioni diplomatiche o un grande set ‘naturale’ da cui far provare al mondo il brivido della morte (altrui). Abbiamo visto altri film che denunciavano le guerre-spettacolo, ma pochi dotati della saldezza di conduzione (opera prima) e dell’ironia affilata di No Man’s Land. Dice Tanovic: “La lingua parlata dai Serbi, dai Croati e dai Bosniaci è di fatto la stessa. Oggi i Serbi la chiamano serbo, i Bosniaci bosniaco e i Croati croato. Ma quando parlano si capiscono perfettamente tra loro”. È una frase su cui meditare.

No Man's Land (2001) on IMDb

Regia di Dan Trachtenberg. Un film Da vedere 2022 con Amber MidthunderDane DiLiegroDakota BeaversHarlan Blayne KytwayhatCast completo Titolo originale: Prey. Genere AzioneDrammaticoHorror – USA2022durata 99 minuti. – MYmonetro 3,00 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nei territori Comanche del 1719, la giovane Naru cerca di dimostrarsi una cacciatrice al pari dei giovani maschi della comunità, guidati da suo fratello Taabe. Ha la sua occasione quando, seguendoli di soppiatto, si unisce a una spedizione di caccia al leone. Strada facendo incontra le tracce di un altro più pericoloso predatore, ma non riesce a convincere nessuno che non si tratti di un semplice orso.

 Prey
(2022) on IMDb

Regia di Luca Tornatore. Un film con Ignazio OlivaAnna FogliettaFrancesco SalviAnna FerzettiAlessio VassalloCast completo Genere Drammatico, – Italia2014durata 80 minuti. Uscita cinema giovedì 15 maggio 2014 distribuito da Cineclub Internazionale. Valutazione: 2,50 Stelle, sulla base di 2 recensioni.

Alan è un ex agente assicurativo e grafico mancato che è stato lasciato dalla moglie, vive in uno scantinato dormendo su un materasso e sfoga la propria rabbia contro un sacco da boxe o attraverso disegni in cui l’unico colore è il rosso sangue. L’ex moglie Giulia se ne è andata dopo sette anni di incomprensioni e di soprusi, e non vuole più avere niente a che fare con lui. Ma Alan non si rassegna e la tempesta di telefonate e messaggi via Internet, appostandosi sotto casa sua e cercando di ristabilire con lei una relazione. Ines è la procacciatrice multilevel di una ditta di energie rinnovabili capitanata da un coach che è un incrocio fra un guru New Age e un padrone delle ferriere (ed è anche l’ex capo di Alan). Ines vive sola, ha un’unica amica, Mina, e non riesce ad avere rapporti soddisfacenti con gli uomini, men che meno con l’insistente collega Adriano. Le strade di Alan e Ines sono destinate ad incrociarsi, perché i due hanno molto in comune: la solitudine, i problemi relazionali, la dipendenza da un regime aziendale improntato allo sfruttamento dell’uomo sull’uomo (e sottoposto a continue riunioni motivazionali con tanto di “prove” come la camminata sui carboni ardenti), l’attrazione verso i siti di incontri in Rete.

St@lker (2014) on IMDb

Un film di Jacques Tati. Con Jacques Tati, Jean-Paul Zola, Adrienne Servantie Titolo originale Mon oncle. Comico, Ratings: Kids, durata 120′ min. – Francia 1958. MYMONETRO Mio zio * * * 1/2 - valutazione media: 3,83 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Gli Arpel vivono in una villa ultramoderna, dotata di tutti i conforti elettromagnetici. Il loro figlio Gérard di nove anni preferisce ai genitori M. Hulot, lo zio materno, scapolo spensierato che abita in un quartiere popolare. 3° lungometraggio di Tati e 1° a colori, è fondato sulla contrapposizione di due mondi in cui l’autore riesce a conciliare il comico di osservazione con il burlesque attraverso una serie di invenzioni buffe che, pur sfiorando il surreale, hanno le radici in una plausibile quotidianità. “Per Tati soltanto il poeta e il bambino, grazie alla loro spontaneità, possono salvare la nostra società dalla disumanizzazione che nasce dalla standardizzazione” (G. Bellinger). Bisogna riconoscere che, anticipatore degli ecologisti, Tati diceva con garbo cose che non erano molto comuni alla fine degli anni ’50. Oscar per il miglior film straniero.

Mon Oncle (1958) on IMDb
Locandina Colpo di spugna

Un film di Bertrand Tavernier. Con Isabelle HuppertPhilippe NoiretStéphane AudranJean-Pierre MarielleEddy Mitchell. continua» Titolo originale Coup de torchonDrammaticodurata 128 min. – Francia 1981.

Alla vigilia della seconda guerra mondiale, in un villaggio coloniale dell’Africa orientale, il poliziotto Cordier si trascina in un’esistenza abulica e priva di senso. Abbruttito, privo di dignità e di coraggio, non soltanto non si cura dell’ordine pubblico, ma si lascia tradire dalla moglie e beffare dai guappi locali. L’arrivo in paese di Anne, maestrina tutta candore, scatena in lui qualche insospettabile alchimia, spingendolo a dare un “colpo di spugna” nel nome di un’allucinata giustizia che lo porta a far fuori tutti i suoi nemici (o supposti tali). Da un romanzo di Jim Thompson.

Clean Slate (1981) on IMDb
Locandina Il volto dell'altro

Un film di Hiroshi Teshigahara. Con Tatsuya NakadaiMachiko KyôMikijirô HiraKyoko KishidaEiji Okada. continua» Titolo originale Tanin no kaoFantascienzab/n durata 124 min. – Giappone 1966.

Dramma a sfondo fantascientifico che racconta la tragica vicenda di un uomo, Okuyama , rimasto orribilmente sfigurato nell’esplosione accidentale di un laboratorio chimico. Con il volto interamente fasciato dalle bende, egli tenta disperatamente di reinserirsi nella società, ma la sensazione di essere allontanato dai colleghi e la difficoltà di ristabilire una relazione affettiva con la moglie lo spingono a chiedere ad uno psichiatra – che è anche valente chirurgo – di applicargli una nuova faccia. L’operazione, tuttavia, non migliora la sua esistenza poiché l’uomo avverte, in maniera ancor più allarmante, una dissociazione della propria personalità, quasi che il nuovo volto voglia impadronirsi della sua anima. La vicenda di Okuyama si sviluppa parallelamente a quella di una giovane, anche lei deturpata nel viso, che si suicida dopo aver sedotto il proprio fratello in un impeto disperato di vita.
Girato negli stessi anni anni del meno problematico film di Pavel Hobl Ztracena Tvar, Tanin no kao è un’allegoria sui temi dell’alienazione, dell’emarginazione del “diverso”, della dialettica tra realtà e apparenza. Sviluppato su due tragiche storie parallele con tecnica volutamente frammentaria e allusiva, è una delle opere più conosciute del regista Hiroshi Teshigahara, l’acclamato autore della Donna di sabbia (Suna no onna) del 1962.Machiko Kyô – che qui interpreta il ruolo della moglie di Okuyama – è nota al pubblico occidentale come protagonista di Rashômon e della Casa da té alla luna d’agosto.

The Face of Another (1966) on IMDb

Regia di Shin’ya Tsukamoto. Un film con Shin’ya TsukamotoEric BossickAkiko MonôYûko NakamuraStephen SarrazinCast completo Titolo originale: Tetsuo: The Bullet Man. Genere Azione – Giappone2009durata 80 minuti. – MYmonetro 2,53 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Anthony è un impiegato di Tokyo, sposato con Yuriko e padre del piccolo Tom. Dopo la morte della madre di Anthony per cancro, il padre, un rinomato scienziato, lo sottopone periodicamente a delle visite apparentemente inutili. Ma un giorno Tom, sulla strada di casa, viene investito da un’automobile e muore sotto gli occhi del padre. Man mano che la rabbia e la sete di vendetta crescono in lui, Anthony si ritrova a trasformarsi in un essere di metallo, una vera e propria arma umana di distruzione che lo pone di fronte al terrore di uccidere contro la propria volontà.

 Tetsuo: The Bullet Man
(2009) on IMDb