Prodotta dalla Titanus di Guido Lombardo in collaborazione con Rai Fiction, la miniserie in due puntate Trilussa. Storia d’amore e di poesia racconterà la vita e gli amori del poeta dialettale romano. Michele Placido interpreterà Trilussa, mentre a vestire i panni di Rosa, la donna semplice che gli rimase accanto per tutta la vita, ci sarà Monica Guerritore.
La storia si incentra sulla famiglia Lyons, di stanza a Manchester: Daniel sta per sposarsi con Ralph, Stephen e Celeste si preoccupano per i loro figli, Rosie cerca un nuovo compagno ed Edith manca da casa da anni. A vegliare su di loro c’è la nonna Muriel. Tutte le loro vite convergono in una notte cruciale del 2019 e la storia accelera verso il futuro, seguendo le vicissitudini dei Lyons nei successivi 15 anni.
La tamburina è una miniserie portata sul piccolo schermo per la britannica BBC e la statunitense AMC da Park Chan Wook basandosi sul romanzo La tamburina dell’amato autore di thriller John Le Carré. Il drama è ambientato negli Anni ’70 e segue la storia della giovane e talentosa attrice Charlie (Florence Pugh), la quale durante una vacanza in Grecia conosce e si invaghisce di un affascinante straniero di nome Becker (Alexander Skarsgård). Ben presto, Charlie si rende conto che le intenzioni del misterioso uomo sono tutt’altro che romantiche: lui è un agente segreto dell’intelligence israeliana e vuole reclutarla per diventare una doppiogiochista e partecipare a un intricato piano di spionaggio ideato dal suo direttore, Kurtz (Michael Shannon). Charlie accetta di interpretare il ruolo più importante della sua carriera per porre fine a una serie di attacchi terroristici perpetrati da un gruppo di palestinesi, senza avere la certezza di essere dalla parte dei buoni. La miniserie è prodotta dal team di The Night Manager e vede tra gli altri membri del cast Simona Brown e l’italiano Alessandro Piavani.
Rocco Schiavone, vice questore aggiunto della polizia, da tempo vedovo, viene trasferito da Roma ad Aosta per motivi disciplinari. Ritrovatosi catapultato in una realtà che mal sopporta, completamente diversa da quella in cui è sempre vissuto, Schiavone porta comunque avanti il suo lavoro investigando sui crimini che scombussolano l’apparentemente tranquillo capoluogo valdostano, ricorrendo sovente a metodi al limite della legalità. Presenza costante nella sua vita è il ricordo della mai dimenticata moglie Marina, che sotto forma di allucinazione ne riempie la quotidianità.
Quando una madre viene separata da sua figlia, la donna intraprende un viaggio straziante, non fermandosi davanti a nulla pur di trovarla. Spinta da un piccolo gruppo di rifugiati americani, deve sfidare un nuovo mondo ostile e prendere decisioni brutali durante l’estate più mortale di un’apocalisse di zombie.
Una donna, un uomo, due bambini. Lei di origine francese, lui cinese. All’improvviso la morte che entra in casa per mano di sicari che compiono una strage. Solo la donna si salva. Suo padre, Costello, raggiunge l’Estremo Oriente con un proposito preciso: vendicare la morte del genero e dei nipoti. Per farlo ingaggia tre killer che ha scoperto in azione mentre eliminavano l’amante infedele di un boss della malavita.. Con il loro aiuto cercherà di portare a compimento la missione che si è prefisso. Johnnie To si è finalmente (e speriamo definitivamente) scrollato di dosso i vincoli narrativi che almeno fino ad Election ne avevano in qualche misura ostacolato la genialità visiva. Sembrava cioè che il regista si sentisse in dovere di giustificare da un punto di vista sociologico l’agire dei suoi personaggi preoccupandosi quindi oltre misura del contesto. Intendiamoci: oltre misura per un regista come lui assolutamente in grado di intervenire sui generi interpolandoli con lo scopo di andare ‘oltre’ la verosimiglianza per puntare dritto al piacere della visione. Qui, a partire dall’esplicito omaggio a Melville sottolineato nel cognome del protagonista, è un susseguirsi di luoghi del cinema pronti a sottoporsi a reinvenzione. Se dispiace che il ‘samurai’ melvilliano Delon abbia rifiutato il ruolo di protagonista il dispiacere è di breve durata perchè Johnny Hallyday è praticamente perfetto nei panni del vendicatore che pronuncia le battute più improbabili con la stessa determinazione con cui reciterebbe Shakespeare. Con un interprete così To è libero di giocare con le immagini (indimenticabile lo scontro con i contendenti che si proteggono con inusuali barriere individuali) raggiungendo un livello di astrazione che fonde magistralmente cinefilia e spettacolo.
La società di Gilead, un tempo nota come Stati Uniti d’America, è governata da un regime misogino ed estremista che auspica un ritorno ai valori tradizionali della società. A capo di Gilead c’è il Comandante, che schiavizza le poche donne fertili rimaste per tentare di ripopolare il mondo. Difred, una delle ancelle del Comandante, cerca di sopravvivere alla crudeltà della società in cui vive e al tempo stesso ritrovare la figlia perduta.
Una persona si suicida gettandosi da un grattacielo e finendo sul tetto di un camion. Nelle sue mani, un rosario. Il detective Bowden – la cui vita è stata devastata dalla morte della moglie e del figlio a opera di un pirata della strada – è chiamato a investigare. Nel grattacielo in questione, cinque persone salgono su uno degli ascensori. Si tratta di un eterogeneo gruppo: l’addetto alla sicurezza Ben, un’anziana cleptomane, il venditore di materassi Vince, l’ereditiera attaccata ai soldi Sarah e l’ex militare in cerca di lavoro Tony. L’ascensore si blocca. Sembra solo un inconveniente tecnico, ma, dato che la situazione non si risolve nonostante i colloqui con l’assistenza, ben presto l’inquietudine comincia a serpeggiare e nasce tra le persone intrappolate l’incredibile sospetto che tra loro ci sia qualcuno che non è quello che dice di essere.
Snowfall è una serie televisivastatunitense creata da John Singleton, Eric Amadio e Dave Andron.[1] La serie ha debuttato su FX il 5 luglio 2017.[2] Il 9 agosto 2017, la serie è stata rinnovata per una seconda e terza stagione. Mentre ad agosto 2019 è stata rinnovata per una quarta stagione, in arrivo nel 2020.[3] Il 6 agosto 2019 FX ha rinnovato la serie per una quarta stagione, che originariamente doveva essere trasmessa nel 2020. Tuttavia per problemi legati alla pandemia da COVID-19 le riprese sono state temporaneamente sospese. La serie verrà quindi messa in onda nel 2021.
Nell’estate del 1983, Los Angeles viene invasa dalla cosiddetta epidemia di crack che va a soppiantare il consumo di cannabis e cocaina, con un grande impatto sulle zone più disagiate della città. La serie segue le vicende di vari personaggi le cui vite si vanno ad incrociare: un giovane spacciatore afroamericano di nome Franklin, l’ex-wrestler messicano Gustavo “El Oso”, l’agente operativo della CIA Teddy McDonald e la nipote di un boss messicano Lucia Villanueva.
The End of the F***ing World è una serie televisivabritannica[1] creata da Jonathan Entwistle e interpretata da Alex Lawther e Jessica Barden. La serie è stata acclamata dalla critica che ha lodato l’interpretazione dei protagonisti, la regia e la sceneggiatura della serie.
Due ragazzi diciassettenni, James, convinto di essere uno psicopatico e alla ricerca di qualcuno da uccidere, e Alyssa, sua compagna di scuola ribelle, lunatica e insoddisfatta della propria vita, decidono di scappare insieme per sfuggire dagli schemi delle loro monotone vite.
Master of None è una serie televisiva statunitense creata da Aziz Ansari e Alan Yang, distribuita da Netflix dal 2015 al 2017.Il titolo della serie deriva dall’espressione inglese “Jack of all trades, master of none” (letteralmente “capace in tutto, maestro di niente”), che viene comunemente utilizzata per riferirsi a persone capaci di fare un po’ tutto ma che in realtà non riescono a specializzarsi in niente.
La serie segue la vita privata e professionale di Dev, un attore trentenne di origine indiana, che cerca di cavarsela come può a New York City.
La miniserie di cinque puntate è adattata da altrettanti romanzi di Edward St Aubyn, i quali insieme compongono il ciclo narrativo de I Melrose: Never Mind, Bad News, Some Hope, Mother’s Milk e At Last. Ogni puntata della miniserie televisiva costituisce un adattamento di un volume diverso all’interno del ciclo. La storia è basata sulla vita dello stesso autore, cresciuto in una disfunzionale famiglia dell’alta borghesia britannica, il quale ha affrontato la morte di entrambi i genitori, problemi di alcolismo, una dipendenza da eroina, e successivamente la guarigione, il matrimonio e la paternità.
Nell’adattamento televisivo, Patrick Melrose è un tossicodipendente mentalmente instabile che deve affrontare l’improvvisa perdita del padre, protagonista dei ricordi più difficili della sua infanzia. Questo lo costringerà ad affrontare i demoni del passato e a cercare nuovamente la voglia di vivere.
Mescolando azione e pathos, la serie racconta le gesta del trace Spartaco, fatto prigioniero dai romani e divenuto gladiatore, e della sua rivolta contro la Repubblica romana nel 73 a.C., illustrando come poteva essere la vita da gladiatore del trace.
Alex Levy conduce The Morning Show, un popolare notiziario che ha eccellenti valutazioni e sembra aver cambiato il volto della televisione statunitense. In seguito al licenziamento per comportamenti sessuali scorretti di Mitch Kessler, il suo co-conduttore da quindici anni, lotta per mantenere il suo lavoro da anchor-woman di punta. Svilupperà una forte rivalità con la la nuova co-conduttrice del Morning Show, che è Bradley Jackson. La nuova arrivata, molto idealista e deontologicamente rigorosa, lavorava per una televisione locale, ed era stata da poco intervistata dalla stessa Alex a causa di una sua intemperanza sul lavoro, ripresa a sua insaputa e divenuta virale.
Lo strip club The Pynk, situato nel delta del fiume Mississippi, apre le sue porte a chiunque abbia bisogno di iniziare una vita migliore. La storia si concentra su Autumn Night, che fugge dal suo oscuro passato e deve imparare ad essere una grande ballerina con l’aiuto di Mercedes, una danzatrice con una lunga esperienza che ha deciso di lasciare il palco e che dovrà quindi essere convinta dalla protagonista. L’approccio paternalistico della serie alla sessualità è dato dalla figura di Clifford, proprietario dello strip club che cerca di fare di tutto per garantire il benessere delle donne ospitate nella struttura ma anche che contemporaneamente il sito abbia tutto il necessario per un uomo pronto a spendere ingenti quantità di denaro.
Cos’è successo il 19 ottobre 1987, quando il crollo del mercato di Wall Street ha causato una crisi senza precedenti? La serie tv cerca di dare una risposta raccontando la storia di un gruppo di persone coinvolte nello scandalo.
La miniserie narra la vicenda della fuga dal carcere Clinton Correctional Facility avvenuta nel 2015, che ha generato una caccia all’uomo verso i due carcerati, aiutati nella fuga da una dipendente della prigione.
La serie racconta la stagione 1997-1998 dei Chicago Bulls, ultimo campionato disputato da Michael Jordan con la franchigia dell’Illinois, attraverso immagini, in parte inedite, girate da una troupe cinematografica della NBA Entertainment, che ha avuto la possibilità di seguire tutte le attività dei Bulls nell’arco dell’intero torneo.
L’ispettore Coliandro è una serie televisivaitaliana trasmessa dal 2006 da Rai 2, e dal 2017 anche da Rai Play.Diretta dai Manetti Bros.,[1] la serie vede protagonista l’ispettoreColiandro, interpretato da Giampaolo Morelli. Ideatore della serie è invece lo scrittore Carlo Lucarelli: Coliandro — un poliziotto con tratti molto diversi dai tradizionali investigatori della fiction e della narrativa italiana[1] — è una sua creazione tanto che, prima della trasposizione televisiva, il personaggio era stato il protagonista di alcuni suoi romanzigialli nei primi anni 1990.Nonostante sia una serie TV, in pratica ogni episodio de L’ispettore Coliandro è un film TV a sé stante, girato alludendo ogni volta a un diverso genere cinematografico e con molte citazioni verso alcuni modelli ispiratori,[4][5] tra cui le pellicole di genere interpretate negli anni 1970 e 1980 da Tomas Milian nel ruolo dell’ispettore Nico Giraldi, o i classici polizieschi di Clint Eastwood nei panni dell’ispettore Harry Callaghan.
Coliandro è un giovane ispettore, in servizio alla questura di Bologna, che si ritrova sempre invischiato suo malgrado in vicende più grandi di lui. Tuttavia Coliandro non si tira mai indietro, ma la sua sbadataggine e la sua incapacità investigativa finiscono inevitabilmente per cacciarlo nei guai.
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