Mike Keegan è un poliziotto che vive nel quartiere a rischio di Queens con la moglie e il figlio che ama. Un giorno viene incaricato di proteggere Claire Gregory, una bella appartenente alla upper class. Costei è stata minacciata da un criminale che ha compiuto un omicidio di cui la donna è stata testimone. Progressivamente Mike se ne innamora anche se finisce inconsapevolmente per metterla in pericolo. Ma in grave pericolo è anche la sua situazione familiare.
La serie si incentra sulla vita quotidiana coniugale di Sandra Mondaini e Raimondo Vianello (sposati nella finzione della sit-com e anche nella vita reale), narrando i loro battibecchi e le loro iniziative, sempre portate avanti in maniera maldestra all’insegna di equivoci e doppi sensi. Ogni episodio narra una serie di tali bizzarre iniziative, che falliscono sempre miseramente e terminano sempre con conseguenze tragicomiche, ad esempio risse condite di botte e insulti, con Raimondo che viene picchiato brutalmente da qualcuno, oppure figure pessime con gli ospiti, minacciati di essere denunciati, essere arrestati dalla Polizia oppure scoprirsi truffati, ed altre situazioni simili.
La conclusione di ogni episodio è entrata nell’immaginario collettivo degli italiani: nonostante la giornata si sia da poco conclusa in modo concitato e spiacevole, nel letto matrimoniale Sandra si lamenta con Raimondo sostenendo che nella loro vita non accada mai niente e che essa sia troppo noiosa e piatta, ripetendo più volte la memorabile battuta «Che barba, che noia, che noia, che barba», poi dà la buonanotte al marito in modo sarcastico, si corica e scalcia nervosamente sotto le coperte, mentre Raimondo si limita a lanciare alla moglie alcuni sguardi nervosi (o a rivolgerle alcune parole nelle serie successive alla prima), continuando imperturbabile a leggere La Gazzetta dello Sport.
Mariute e Rosute sono figlie di una povera donna friulana sfiancata dal troppo lavoro e di un uomo emigrato anni prima negli Stati Uniti. Dopo la morte del padre, avvenuta in terra americana, le tre donne restano sole e senza alcun sostentamento. Alla scomparsa anche della madre, avvenuta per il troppo lavoro e per gli acciacchi dati da una prematura vecchiaia, Mariute tredicenne e Rosute di poco più di sei anni, vengono dapprima affidate a suore senza cuore, dopodiché, anche a seguito di un affido a una donna ricca del luogo non andato a buon fine, affidate allo zio chiamato Barbe Zef. Quando Rosute si sloga una caviglia, Barbe Zef la farà ricoverare in un ospedale locale senza più andarla a prelevare. Mariute d’ora in poi sarà costretta a subire le attenzioni dello zio Zef, verrà sfruttata e maltrattata da quest’uomo insensibile e a sua volta indurito da una vita grama.
L’idea della famiglia Simpson venne applicata da Matt Groening e James L. Brooks nel 1987, in una serie di corti animati di un minuto da mandare in onda durante il Tracey Ullman Show. La loro prima apparizione nel talk show avvenne il 19 aprile di quello stesso anno, in un corto intitolato Good Night. Da quel momento, fino al 1989, I Simpson andarono in onda durante gli intermezzi pubblicitari dello show, ottenendo un buon successo di pubblico. La serie debuttò in prima serata, sotto forma di episodi di mezz’ora, il 17 dicembre 1989.
I Simpson sono subito diventati uno show di punta della 20th Century Fox, grande casa produttrice di film; nel corso degli anni, infatti, hanno vinto numerosi e importanti premi televisivi.[1] Il numero del magazineTIME del 31 dicembre 1999 lo ha acclamato come “miglior serie televisiva del secolo”,[2] mentre il 14 gennaio 2000 lo show ha ottenuto una stella nella Hollywood Walk of Fame. Ad oggi è la più lunga sitcom[3] e serie animata[4] statunitense mai trasmessa. Come prova dell’influenza che lo show ha avuto nella cultura popolare, l’esclamazione contrariata di Homer Simpson, “D’oh!“, è stata introdotta nell’Oxford English Dictionary. I Simpson hanno inoltre influenzato diverse altre serie animate per adulti prodotte dalla metà degli anni novanta in poi.[5] Nel 2002 la rivistaTV Guide ha classificato I Simpson all’8º posto tra I migliori 50 spettacoli televisivi di tutti i tempi,[6]miglior posizione tra le serie animate.
Cat’s Eye – Occhi di gatto (キャッツ・アイ Kyattsu Ai?) è un mangashōnen scritto e disegnato da Tsukasa Hōjō, pubblicato in Giappone sulla rivista Shōnen Jump di Shūeisha dal 1981 al 1985. In Italia è stato pubblicato, in seguito alla serie animata, da Star Comics dall’aprile 1999 al settembre 2000 sulla collana Starlight. È uno dei manga più famosi di tutti i tempi, con oltre 18 milioni di copie vendute[1].
Una serie anime, prodotta da Tokyo Movie Shinsha, è stata trasmessa in Giappone su Nippon Television dal luglio 1983 al luglio 1985 ed è andata in onda anche in Italia dal settembre 1985 sull’emittente televisiva Italia 1. Conta 73 episodi, divisi in due stagioni, di cui l’ultima ha un finale aperto. L’opera ha ricevuto anche un adattamento radiodramma nel 1982, un adattamento drama nel 1988 e un film cinematografico omonimo nel 1997.
La storia è ambientata negli Stati Uniti durante la guerra di secessione. In un tranquillo villaggio vicino a Gettysburg, vive la famiglia March, composta dalla madre Mary, le sue quattro figlie Meg, Jo, Beth e Amy e la domestica Hannah. Friedrich March, il capofamiglia, è invece al fronte a combattere contro i confederati. Un giorno Friedrich ritorna a casa per una breve licenza in seguito ad un piccolo infortunio e decide di fare un pic-nic con la famiglia. Il tranquillo pomeriggio viene interrotto da un grave contrattempo: Jo ha scorto dei soldati confederati in avanscoperta, e Friedrich è costretto a tornare al fronte.
Finalmente un’unica imperdibile raccolta di tutti gli episodi più indimenticabili di “Casa Vianello” con i coniugi più simpatici della tv!
Alberto Consarino, storico autore del programma, ha curato la scelta dei 32 episodi, tratti dalle 16 stagioni andate in onda tra il 1988 e il 2007, e la suddivisione delle uscite in temi portanti: Che barba, che noia…, I Vip della porta accanto, Casa amore e fantasia e Poker di passioni.
Non fatevi scappare questa unica collezione per ricordare e celebrare la coppia di coniugi che, grazie alla loro garbata ironia, ai battibecchi e le tragicomiche imprese, ci ha accompagnato per 19 anni della nostra vita.
Attacker You! (アタッカーYOU! Atakkā Yū!?) è un manga di genere spokon e shōjo scritto e illustrato da Jun Makimura e Shizuo Koizumi e pubblicato in Giappone nel 1984. Da esso è stata tratta una serie televisivaanime prodotta dalla Knack Productions e trasmessa su TV Tokyo dal 1984 al 1985. La serie è arrivata in Italia nel 1986 ed è stata trasmessa dal 25 febbraio su Italia 1 con il titolo di Mila e Shiro – Due cuori nella pallavolo.
La serie narra le avventure di Mila Hazuki, una ragazza di campagna che si trasferisce in città per frequentare le scuole medie. A scuola Mila viene a contatto con il gioco della pallavolo
Il dottor Samuel Beckett (Scott Bakula) fonda il progetto top secret Quantum Leap, che renderà finalmente possibile il viaggio nel tempo. Ma proprio quando il progetto sta per essere ultimato viene tagliato il finanziamento e Sam, preoccupato per il futuro incerto dell’esperimento sceglie di attivare l’ancora incompleto Acceleratore (la macchina per il salto nel tempo). Il protagonista si ritrova così a saltare attraverso gli anni senza un apparente motivo e senza alcun controllo.
Macross (マクロス Makurosu?) è una serie di animefantascientifici, creata da Shōji Kawamori dello Studio Nue nel 1982. La cronistoria di Macross prevede una storia alternativa della Terra dal 1999 in poi. Nel franchise sono compresi tre serie televisive, tre lungometraggi cinematografici, quattro serie di OAV e due manga. La serie OAV Macross II è l’unico prodotto della serie a non essere stato prodotto dallo Studio Nue.
Il titolo delle serie è preso dal nome della principale astronave della flotta terrestre (spesso abbreviato in SDF-1 Macross dove SDF sta per Super Dimension Fortress). Il nome originale della serie doveva essere Battle City Megaload (o Battle City Megaroad, dato che la traslitterazione della “L” o “R” danno al titolo la possibilità di una doppia interpretazione in riferimento alla storia dell’anime: Megaload, in riferimento all’astronave che trasporta una intera città, mentre Megaroad, in riferimento al lungo viaggio nello spazio per tornare sulla Terra), tuttavia uno degli sponsor del progetto, la Big West, in omaggio a William Shakespeare avrebbe voluto che l’astronave si chiamasse Macbeth (マクベス Makubesu?). Alla fine si raggiunse un compromesso con il nome Macross (マクロス Makurosu?), che se da una parte ha una pronuncia simile a Macbeth, dall’altra non tradisce lo spirito originale di Megaload. La parola Macross proviene da un gioco di parole fra il prefisso “macro” (in riferimento all’enorme dimensioni dell’astronave) e la distanza che essa deve percorrere (in lingua inglese percorrere si traduce cross).
È una miniserie del genere drammatico incentrata sulle vicende (1816–1828) del capo africano degli Zulu, Shaka, interpretato daHenry Cele. La serie è composta da 10 episodi della durata di circa 50 minuti ciascuno ed è basata sul romanzo omonimo di Joshua Sinclair.
In un clima scherzoso, Arbore condusse la trasmissione che iniziava verso le 23 e alternava brani eseguiti dalla New Pathetic Elastic Orchestra cantati in massima parte da Mauro Chiari e Silvia Annichiarico, con scherzi e sketch di comici quali Nino Frassica, Maurizio Ferrini, Andy Luotto, Riccardo Pazzaglia, Marisa Laurito, Simona Marchini, Roberto D’Agostino, Giorgio Bracardi, Massimo Catalano ed altri, che interpretavano personaggi surreali e divertenti anche se meno noti, come Angelo Antonio Toriello, in arte Marvin, entrati tutti di diritto nella storia della televisione italiana, oltre che musicisti e fantasisti come Mauro Chiari, Gegè Telesforo, Sal Genovese, Stefano Palatresi, Gianni Mazza e il duo formato da Antonio Maiello e Marcello Cirillo. Come in altri suoi programmi, precedenti e successivi, l’intento di Arbore era chiaramente satirico nei confronti di un certo tipo di televisione e tendeva a ricreare il clima radiofonico di Alto gradimento. Nel caso di Quelli della notte ad essere presa di mira era principalmente la moda, nata appunto fra la fine degli anni settanta e primi anni ottanta, del salotto televisivo, spesso vacuo raccoglitore di chiacchiere senza costrutto, in un maldestro assortimento dei più svariati personaggi che dicono la loro a ruota libera su qualunque argomento. Il programma ottenne un crescente successo fino a superare il 50% di share. Celebri sono rimaste la sigla di apertura e quella che accompagnava i titoli di coda: rispettivamente, Ma la notte no (che fu proposto anche come titolo della trasmissione in alternativa a Quelli della notte) e Il Materasso. La trasmissione comprendeva una sezione in cui venivano fatti esibire artisti e gruppi italiani sconosciuti, scelti tra coloro che inviavano una demo. Va segnalata, a testimoniare la particolare sensibilità di Renzo Arbore come talent-scout, la prima esibizione televisiva del gruppo catanese Denovo, destinato a diventare una delle band italiane più interessanti degli anni Ottanta. In seguito al successo ottenuto la banda Arbore tornò con Indietro tutta! e successivamente ancora con Speciale per me – meno siamo meglio stiamo.
Seinfeld violò deliberatamente svariate convenzioni della televisione mainstream. Lo show, definito spesso come uno show “sul nulla”[2][3][4], divenne la prima serie televisiva dai tempi del Monty Python’s Flying Circus a essere definita postmoderna[5]. Diversi elementi di Seinfeld ben si adattano a questa interpretazione.I personaggi erano “single sui 30 e qualcosa anni… senza radici, dalle identità vaghe, e con una cosciente indifferenza alla morale“[6]. Convenzioni narrative radicate, come separare nettamente personaggi e attori che li interpretano e il mondo dei personaggi da quello degli attori e del pubblico, vennero infrante: un esempio tipico è la linea narrativa in cui i personaggi cercano di promuovere una sitcom televisiva intitolata Jerry. Lo show nello show, Jerry, in cui Seinfeld interpretava sé stesso, e che era dichiaratamente “sul nulla”, era totalmente simile allo stesso Seinfeld. Jerry venne lanciato nell’episodio finale della stagione 4, ma non ebbe successo e fu abbandonato. Creando quindi un’intesa e linguaggio meta (meta-reference) con il proprio pubblico.In molti episodi i protagonisti si ritrovano coinvolti nella vita degli altri, in genere con risultati disastrosi.
Il telefilm è una commedia sui supereroi. La serie è tipica dello stile del produttore Stephen J. Cannell, in cui la trama è secondaria alle relazioni tra i personaggi. Il meccanismo del telefilm è basato sulle difficoltà di un trio di persone comuni nel vivere avventure da supereroe nel mondo reale.
Ralph Henley (e non Hinkley: questo cognome venne scartato in quanto era quello del feritore del presidenteRonald Reagan) è un comune insegnante che riceve dagli extraterrestri un costume speciale dal colore rosso vivo che gli fornisce abilità superumane. Ralph tuttavia, avendo smarrito il manuale di istruzioni fornito con il costume, non riesce ad imparare ad usare il costume correttamente e deve procedere per tentativi, divenendo un supereroe parecchio imbranato. Ad aiutarlo in segreto, nella propria missione al servizio della legge, l’agente dell’FBI Bill Maxwell e la fidanzata, poi moglie, Pam Davidson.
Saranno famosi (Fame) è una serie televisivastatunitense creata da Christopher Gore e prodotta dalla Metro-Goldwyn-Mayer Television sulla scia del successo dell’omonimo film diretto da Alan Parker nel 1980. La serie, sponsorizzata dagli strumenti musicali Yamaha, che vengono mostrati in modo prominente in numerosi episodi, è andata in onda negli Stati Uniti dal 1982 al 1987 sulla rete NBC ed è composta da un totale di 136 episodi distribuiti in 6 stagioni, ricevette 34 nomination agli Emmy vincendone tre, nonché un Telegatto per la Miglior serie televisiva. Saranno famosi fu una delle prime serie televisive a rendere partecipi le famiglie americane delle dilaganti piaghe sociali che, al sorgere degli anni ottanta, si stavano diffondendo sempre più negli Stati Uniti. Ad alcuni episodi, ad esempio, si riconosce il merito di avere affrontato, specialmente all’indirizzo dei giovanissimi, all’epoca i primi esponenti della cosiddetta Generazione X, tematiche e problematiche delicate, come il consumo di stupefacenti, la discriminazione razziale, la criminalità organizzata, la prostituzione minorile e l’alcolismo.
Un gruppo di studenti e insegnanti della New York School of the Performing Arts mettono in scena i piccoli e grandi drammi personali, familiari e sentimentali in una serie di numeri musicali, in particolare coreografie e musical.
Casa Keaton (Family Ties[1]) è una sit-com statunitense sulla vita di una comune famiglia americana con le esperienze della vita di tutti i giorni. Prodotta dalla Paramount di Los Angeles, negli Stati Uniti è stata trasmessa dalla NBC per sette stagioni, dal 1982 al 1989: in Italia è stata trasmessa da Canale 5, Italia 1 e Frisbee.La sigla “Without Us”, scritta da Jeff Barry e Tom Scott, era cantata da Mindy Sterling e Dennis Tufano per i primi dieci episodi e successivamente da Johnny Mathis e Deniece Williams.Rappresenta una serie pluripremiata e di culto degli anni ottanta.
I genitori Steven e Elyse Keaton, molto innamorati, appartengono alla generazione degli hippy degli anni sessanta: la madre è architetto, mentre il padre lavora per il network televisivo WKS. Essi, ancora molto attaccati ai loro ideali giovanili, costituiscono le principali figure di riferimento per i loro figli coi quali si scontrano spesso a causa del fatto che i figli sono invece a proprio agio nella società consumistica degli anni ottanta.
Poirot (Agatha Christie’s Poirot) è una serie televisiva britannica, prodotta originariamente dalla London Weekend Television (attualmente dalla ITV Production and Agatha Christie Ltd), trasmessa in Inghilterra a partire dall’8 gennaio del 1989 e terminata il 13 novembre 2013 dopo 13 stagioni, per un totale di 70 episodi divisi fra 36 episodi della durata di 52 minuti ispirati ai racconti brevi di Agatha Christie pubblicati nel corso degli anni venti, e 34 episodi della durata di 103 minuti ispirati ai romanzi.
Il telefilm è stato trasmesso in Italia originariamente da Rete 4 e successivamente da Fox Crime (con inizio dalla nona e dalla decima stagione) e da DIVA Universal. Tutte le stagioni sono state pubblicate in dvd con doppio audio da Malavasi Editore, che ne ha curato l’edizione italiana. Retequattro, ad inizio 2014, ha trasmesso 4 degli ultimi 5 episodi della serie (stagione 13). L’ultimo capitolo “Sipario” che chiude l’intero ciclo, è stato posticipato al 24 maggio 2014 in quanto, dato i buoni riscontri di pubblico, si è optato per la riproposizione di alcuni vecchi episodi e di posticipare il capitolo finale per una questione di continuità narrativa.
Le richieste di reupload di film,serie tv, fumetti devono essere fatte SOLO ED ESCLUSIVAMENTE via email (ipersphera@gmail.com), le richieste fatte nei commenti verrano cestinate.