La famiglia protagonista del cartone è la dissacrante rappresentazione della tipica famiglia all’americana. Le loro vicende sono fuori dalla realtà, e spesso non seguono un senso logico, ma sono sempre dotate di una forte vena umoristica demenziale.
Il programma ruota attorno alle avventure di Peter Griffin e della sua famiglia, che risiede a Quahog, una cittadina immaginaria del Rhode Island. È un operaio incompetente, obeso e ottuso. Il suo comportamento, come quello di tutti i personaggi, tende ad essere particolarmente mutevole e diversificato a seconda delle esigenze dell’episodio: ad esempio non è raro vederlo cambiare la propria indole tipica di padre assente e alcolista in quella di severo e ingerente capofamiglia. Sua moglie Lois è una casalinga e anche un’insegnante di pianoforte (anche se la si vede praticare quest’attività principalmente nelle prime stagioni). Come madre è piuttosto attenta, soprattutto verso Stewie, e come donna è molto bella e disinibita. Tuttavia non sempre riesce a essere una buona consorte e mamma, questo soprattutto con la primogenita. La coppia ha tre figli: Meg, la tipica ragazza con problemi adolescenziali, prettamente legati all’aspetto e al vestiario, all’essere perennemente single ed esclusa, e infine a svariate difficoltà relazionali, nel mondo scolastico e privato; Chris, un ragazzo sovrappeso, ingenuo e mentalmente lento con la passione per il disegno e che si trova in piena tempesta ormonale, come attestano le numerosissime scene e gag incentrate sulle sue frequenti attività auto erotiche. Infine c’è l’intelligentissimo e prematuro neonato Stewie, un personaggio tra i più articolati della serie, le cui caratteristiche spaziano dal suo complesso per Lois (nelle stagioni iniziali è ossessionato dal volerla uccidere, ritenendola colpevole della prigionia della gravidanza, anche se poi questa indole scemerà sino ad essere accantonata), ai suoi piani di dominazione mondiale e il contestuale sviluppo di congegni e armi futuristiche.
Insieme alla famiglia Griffin vive anche il cane antropomorfo Brian, il migliore amico di Peter (anche se nel corso della serie finirà per interagire molto più con Stewie) che viene rappresentato come un soggetto vanesio pieno di velleità artistiche e culturali. È fortemente incline alla depressione, il che lo porta ad abuso di sostanze alcoliche e talvolta stupefacenti. In più ha una grande e non corrisposta cotta per Lois, ad alimentarne l’afflizione. Sebbene, come si intende, sia molto umanizzato non mancano scenette comiche in cui emerge anche il suo lato canino (non ama essere sgridato, morde, odia e insegue gli scoiattoli, fa baccano con gli altri cani la notte).
La serie si incentra sulla vita quotidiana coniugale di Sandra Mondaini e Raimondo Vianello (sposati nella finzione della sit-com e anche nella vita reale), narrando i loro battibecchi e le loro iniziative, sempre portate avanti in maniera maldestra all’insegna di equivoci e doppi sensi. Ogni episodio narra una serie di tali bizzarre iniziative, che falliscono sempre miseramente e terminano sempre con conseguenze tragicomiche, ad esempio risse condite di botte e insulti, con Raimondo che viene picchiato brutalmente da qualcuno, oppure figure pessime con gli ospiti, minacciati di essere denunciati, essere arrestati dalla Polizia oppure scoprirsi truffati, ed altre situazioni simili.
La conclusione di ogni episodio è entrata nell’immaginario collettivo degli italiani: nonostante la giornata si sia da poco conclusa in modo concitato e spiacevole, nel letto matrimoniale Sandra si lamenta con Raimondo sostenendo che nella loro vita non accada mai niente e che essa sia troppo noiosa e piatta, ripetendo più volte la memorabile battuta «Che barba, che noia, che noia, che barba», poi dà la buonanotte al marito in modo sarcastico, si corica e scalcia nervosamente sotto le coperte, mentre Raimondo si limita a lanciare alla moglie alcuni sguardi nervosi (o a rivolgerle alcune parole nelle serie successive alla prima), continuando imperturbabile a leggere La Gazzetta dello Sport.
Arsenio Lupin (Arsène Lupin) è una serie televisiva coprodotta da vari Paesi negli anni Settanta e incentrata sul personaggio di Arsenio Lupin, il ladro gentiluomo creato da Maurice Leblanc, qui interpretato da Georges Descrières. Il successo della serie fu tale che, durante la messa in onda, Descrières ricevette numerose lettere da parte di persone che chiedevano aiuto a Lupin affinché riparasse il torto subito.
Nella serie si fa riferimento a molti titoli di romanzi e di racconti originali di Leblanc, anche se le trame vennero modificate rendendole spesso diverse dalla versione originale. Le sigle delle due stagioni televisive, Arsène e Gentleman-Cambrioleur, composte da Jean-Pierre Bourtayre e interpretate da Jacques Dutronc, ebbero un grande successo.
Adolescence è una miniserie televisiva britannica del 2025, diretta da Jack Thorne e Stephen Graham e creata da Philip Barantini. Utilizzando un unico piano sequenza per episodio, segue da diverse prospettive il caso di omicidio di una ragazzina, di cui è accusato un compagno di classe; esplora gli effetti devastanti del bullismo, cyberbullismo e dell’assimilazione della sottocultura incel sui giovanissimi. Ha ricevuto il plauso universale per la regia, la sceneggiatura e le interpretazioni.
Una mattina, in una cittadina inglese, l’ispettore capo Luke Bascombe e il sergente capo Misha Frank guidano un raid della polizia a casa della famiglia Miller, composta dai genitori Eddie e Manda e dai figli, l’adolescente Lisa e il tredicenne Jamie. La polizia sfonda la porta e arresta Jamie con l’accusa di omicidio. La famiglia, sconvolta, non si capacita dell’accaduto; Jamie, in lacrime e terrorizzato, proclama ripetutamente la sua innocenza durante il suo trasporto alla vicina stazione di polizia.
Consiglio questa serie per i temi trattati di grande attualità, le prove degli attori e per il piano sequenza unico di ogni episodio, cosa che trovo incredibile.
Giornalista investigativa di successo, Catherine Ravenscroft vive una vita privilegiata a Londra con il marito Robert, anche se il rapporto con il figlio venticinquenne Nicholas non è dei migliori. Un giorno la donna riceve la copia di un romanzo, di autore sconosciuto, che ha per protagonista una donna orribile. Catherine ne è subito sconvolta perché riconosce in quelle vicende le tracce del suo passato, e si sente ora presa di mira da qualcuno che sembra conoscere i suoi segreti.
Filed Under: Poliziesco, Serie Tv dal 2000 al 2009 by ipersphera — Commenti disabilitati su NCIS – Unità Anticrimine – Stagioni da 1 a 17 – tvrip/dvdrip
A partire dalla stagione televisiva 2009-2010, NCIS si è affermata come la serie televisiva più vista negli Stati Uniti. Un sondaggio condotto nel 2011 dalla Harris Interactive, inoltre, indicò NCIS come lo “show televisivo preferito di tutti i tempi” dal pubblico statunitense.
La serie segue le vicende della principale squadra di agenti speciali dell’agenzia federale Naval Criminal Investigative Service (NCIS), denominata Major Case Response Team (MCRT), con sede al Washington Navy Yard di Washington. L’NCIS si occupa dei reati più gravi che vedono coinvolti membri o persone legate alla marina degli Stati Uniti o al corpo dei Marines. Il Major Case Response Team, in particolare, si occupa dei casi più difficili e delicati, quali ad esempio l’omicidio di uomini vicini al Presidente, morti di celebrità all’interno di basi della marina, minacce terroristiche e rapimenti.
Titolo originale Auschwitz: The Nazis and ‘The Final Solution’
Paese Gran Bretagna
Anno 2005
Formato serie TV
Genere documentario, storia guerra
STAGIONI 1
Episodi 6
Durata 60 minuti
Lingua originale inglese
Uno studioso e documentarista ricostruisce in queste pagine l’origine e il funzionamento della più tristemente celebre macchina di morte nazista, Auschwitz, che diventa il punto di partenza per esaminare l’Olocausto in tutte le sue implicazioni. In particolare, Rees si sofferma ad analizzare le motivazioni e la mentalità dei maggiori criminali nazisti, grazie a una serie di preziose interviste rilasciate dai protagonisti, ai resoconti delle SS e ai documenti resi disponibili dagli archivi russi. Il risultato è un saggio che non esita ad affrontare anche questioni «scomode», come la corruzione diffusa tra i prigionieri, la presenza di bordelli, le complici mancanze dei Paesi occupati o l’imbarazzante silenzio degli Alleati, che sapevano dei campi.
Le vicende di Enterprise sono ambientate circa un secolo prima di quelle della serie classica, nel momento in cui l’umanità comincia ad esplorare lo spazio.
I Cavalieri dello zodiaco (聖闘士星矢 Saint Seiya?) è una serie televisivaanime tratta dal manga Saint Seiya – I Cavalieri dello zodiaco di Masami Kurumada, prodotta dalla Toei Animation dal 1986 al 1989 per un totale di 114 episodi (inizialmente ne erano previsti 52), coprenti la prima e la seconda parte del manga (Sanctuary e Poseidon) e una saga intermedia (Asgard) creata appositamente per la versione animata, mentre la terza parte del fumetto originale (Hades) è stata trasportata in animazione successivamente, come una trilogia di serie OAV (comprendente in totale trentuno episodi) prodotta fra il 2002 e il 2008. La trama dell’anime contiene alcune divergenze rispetto al manga (solitamente approfondimenti e aggiunte, ma in generale è uguale a quella del manga) e l’ottimo lavoro di character design compiuto dalla coppia Shingō Araki e Michi Himeno (già noti per Lady Oscar) e l’intensa opera di merchandising legata al lancio della serie ne hanno fatto un grandissimo successo sia in Giappone che all’estero.
E’ la storia di Enrico Fermi, di Ettore Majorana e del gruppo dei giovani che misero le basi, in un laboratorio romano, per la nuova era nucleare. In particolare è la storia di Majorana, la personalità forse più brillante e certo più enigmatica del gruppo, misteriosamente scomparso poco prima della guerra. Gianni Amelio, dopo un silenzio di cinque anni, ci dà uno dei film più stimolanti della stagione (rende appassionante un argomento che la maggior parte degli spettatori non ha mai digerito nemmeno sui banchi del liceo).
Renegade è una serie televisivastatunitense prodotta dal 1992 al 1997. Il telefilm ha rilanciato la carriera di Lorenzo Lamas che, in precedenza, aveva interpretato Lance Cumson nella nota soap operaFalcon Crest e, successivamente, ha interpretato Hector Ramirez nell’altra famosissima soap opera Beautiful. L’ideatore della serie è Stephen J. Cannell, che compare inoltre come attore nel ruolo del tenente Dixon, presente in vari episodi. Reno Raines è un sergente di polizia che lavora a San Diego e viene chiamato dal suo amico Harry Wells, procuratore di Bay City, per indagare su alcuni agenti corrotti in quella città. Trasferitosi, Reno raccoglie prove contro l’agente Burrell e ne parla con Harry ed il tenente locale “Dutch” Dixon, senza sapere che è anch’egli corrotto. Dixon e Burrell fanno evadere un criminale affinché uccida Reno, ma l’attentato fallisce; Dixon elimina allora Burrell incolpando Reno, per farlo uccidere appena sarà in prigione. Tuttavia il cacciatore di taglie “Bobby” Sixkiller, assunto da Dixon, si convince dell’innocenza di Reno e rifiuta di consegnarlo, assumendolo invece come socio. Cambiata identità, assumendo lo pseudonimo di “Vince Black”, Reno lavora quindi come cacciatore di taglie, cercando nel frattempo di dimostrare la sua innocenza. La serie si interrompe prima che ciò avvenga; nell’ultimo episodio Dixon sfugge all’arresto e diviene egli stesso ricercato, inseguito da Reno e Bobby.
A metà degli anni ottanta venne prodotta una serie a cartoni animati trasmessa al sabato mattina intitolata The Charlie Brown and Snoopy show, che durò due stagioni.
Stagione 1: Episodi da 1 a 13, Stagione 2: Episodi da 14 a 18
L’Unità di Analisi Comportamentale (BAU, Behavioral Analysis Unit) è una squadra speciale di psicocriminologi dell’FBI incaricati di elaborare un profilo psicologico e comportamentale degli assassini seriali, chiamati S.I. (Soggetto Ignoto, nell’originale Unsub, da Unknown Subject). Gli esperti di profili criminali sono principalmente psicologi, psichiatri e criminologi. La sede centrale della BAU si trova semisepolta nel terreno all’accademia dell’FBI di Quantico, in Virginia.
In genere, ogni episodio inizia con il crimine (nel cui atto il colpevole viene per lo più tenuto nascosto e non svelato) e segue con la richiesta di aiuto da parte, per esempio, degli agenti di polizia locali che si stanno occupando di quel caso d’omicidio, di stupro o di rapimento, al BAU. Questa sezione dell’FBI, infatti, non si occupa di tutti i casi d’omicidio, ma solo di quelli più intricati e, specialmente, di quelli seriali.
Prima una soap opera, Gli Occhi del Cuore 2, poi una serie medical in stile americano, infine un film per il cinema. Questo è il percorso del regista Renè Ferretti e della sua troupe, condannati a una televisione di serie B e sempre alla ricerca di progetti di qualità che sembrano non arrivare mai. Un piccolo capolavoro di intelligenza e comicità. Boris, nato dalle geniali penne di Luca Vendruscolo, Giacomo Ciarrapico e Mattia Torre, è forse la migliore serie comedy italiana di sempre. La televisione che prende in giro la televisione, dove tutti sono importanti ma nessuno conta niente, è un parallelo nascosto della società del nostro paese. Precari, manager qualunquisti, artisti non creativi, talenti sprecati, raccomandati, convivono in un micromondo in cui tutti devono sopravvivere.
Tratta dall’omonimo libro di Nacho Carretero, Fariña è una serie televisiva spagnola che racconta la nascita del narcotraffico nella Galizia degli anni ’80 e in particolare l’ascesa al potere di Sito Miñanco.Galizia, Spagna, negli anni ’80. Sito Miñanco (Javier Rey) è un umile e giovane pescatore che fa fatica a guadagnarsi da vivere. La sua abilità nel governare le barche lo fa notare a Terito, boss locale che gli propone di contrabbandare sigarette. Contro ogni previsione, la determinazione e l’astuzia di Sito fanno sì che inizi la sua scalata al vertice, inizialmente diventando socio dello stesso Terito, per poi scontrarsi proprio con quest’ultimo quando gli viene proposto di diventare il primo a far entrare la cocaina in Europa attraverso le coste galiziane. I suoi accordi con il cartello colombiano della droga, insieme all’inasprirsi delle pene per il contrabbando di sigarette, fanno decidere a Sito di cambiare settore dando il La alla sua inarrestabile ascesa, tanto da venir considerato il Pablo Escobar spagnolo: una “carriera” durata 10 anni, ognuno dei quali raccontato in un episodio, i cui titoli definiscono appunto l’anno corrispondente.
Edit 25 Febbraio 2025: ricaricato episodio 6 corrotto, grazie a chi me l’ha inviato.
Scritta e diretta da White, la commedia satirica è ambientata negli esclusivi resort White Lotus in giro per il mondo e segue le esperienze dei vari ospiti nell’arco della loro vacanza nelle stutture, mentre si rilassano e rinvigoriscono in quello che potrebbe dare l’impressione di essere il paradiso. Tuttavia, giorno dopo giorno, complessità oscure emergono in questi viaggiatori apparentemente perfetti, ma anche negli allegri dipendenti della strutture e negli stessi luoghi idilliaci che li circondano.
Rocco Schiavone, vice questore aggiunto della polizia, da tempo vedovo, viene trasferito da Roma ad Aosta per motivi disciplinari. Ritrovatosi catapultato in una realtà che mal sopporta, completamente diversa da quella in cui è sempre vissuto, Schiavone porta comunque avanti il suo lavoro investigando sui crimini che scombussolano l’apparentemente tranquillo capoluogo valdostano, ricorrendo sovente a metodi al limite della legalità. Presenza costante nella sua vita è il ricordo della mai dimenticata moglie Marina, che sotto forma di allucinazione ne riempie la quotidianità.
Freddure, parodie, gag, imitazioni, sketch: DRIVE IN – 30 ANNI è l’esclusiva raccolta che ripropone, per la prima volta in assoluto, il programma simbolo della televisione degli anni ‘80 che ha trasformato il modo di far ridere. Irriverente, nuovo, moderno, frizzante, il varietà più famoso della TV conserva ancora oggi tutto lo spirito di quei tempi. La critica della Milano da bere e dello sfrenato individualismo del bocconiano rampante Sergio Vastano, del paninaro sfigato Enzo Braschi e della top model pentita Antonia Dell’Atte. Il riflusso e l’edonismo reaganiano presi in giro da Gianfranco D’Angelo nei panni del ministro guerrafondaio Giovanni “John” Spadolini e del socialista viveur Gianni De Michelis. La satira in anticipo sui tempi di Ezio Greggio, Enrico Beruschi e della moglie dell’onorevole Coccovace (Caterina Sylos Labini) sui “furbetti del quartierino”, le comiche di Benny Hill e le curve pop delle ragazze “parlanti” Fast Food. E ancora le parodie dei film campioni d’incasso al botteghino e dei telefilm (Bold Trek con la coppia Boldi-Teocoli) , la comicità che nasce dal vissuto quotidiano (il vigilante Vito Catozzo – Giorgio Faletti, l’ambientalista Johara), i tormentoni e i modi di dire rimasti sulla bocca di tutti: “Troppo giusto!”, “A me, me pare ‘na strunzata”, “E’ chiaro ‘stu fatto”, “Ce l’ho qui la brioche!, “Has Fidanken”, “Porco il mondo che c’ho sotto i piedi”, “L’acqua è poca e la papera non galleggia”.