Sandokan è una miniserie televisiva del 1976 diretta da Sergio Sollima, interpretata da Kabir Bedi, Carole André, Philippe Leroy e Adolfo Celi e tratta dai romanzi del ciclo indo-malese di Emilio Salgari. La sceneggiatura si ispira in buona parte ai libri Le Tigri di Mompracem e I pirati della Malesia.
Universalmente riconosciuto come uno degli sceneggiati televisivi più famosi della storia della televisione italiana, Sandokan venne trasmesso dalla Rai in 6 episodi dal 6 gennaio all’8 febbraio del 1976, riscuotendo un grandissimo successo, soprattutto di pubblico.[1]Insieme agli sceneggiati Odissea (1968), Eneide (1971) e Gesù di Nazareth (1977), Sandokan inaugurò l’inizio di forme di coproduzione con produttori italiani e stranieri; in questo modo cominciò a delinearsi, negli anni settanta, una diversa articolazione delle fiction che tendeva a superare il genere “sceneggiato da opera edita” per allargarsi verso nuove frontiere, chiamando registi e intellettuali per rinnovare e ampliare l’offerta di fiction o di altri generi del palinsesto tv.[2]
James Brooke è un avventuriero nato in India da genitori inglesi; grazie ad una politica commerciale speculativa e ad una lotta senza quartiere ai ribelli locali (che lo ha consacrato come “lo sterminatore dei pirati”), negli anni, ha costruito un vero e proprio regno indipendente dalla madrepatria, che comanda con il titolo di “Raja Bianco di Sarawak“. A sfidarlo dallo scoglio di Mompracem, c’è Il pirata Sandokan, detto “la Tigre della Malesia”, principe locale spodestato anni addietro dagli anglosassoni.
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Regia di Sergio Sollima. Un film Da vedere 1967 con Gian Maria Volonté, William Berger, Tomas Milian, Jolanda Modio, José Torres, Nello Pazzafini. Cast completo Genere Western – Italia, 1967, durata 108 minuti. – MYmonetro 3,15 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Mite professore, preso in ostaggio dai banditi, diventa peggio di loro. Il capo, invece, si redime. Attori bravi e affiatati, sotto la guida di Sóllima, hanno creato personaggi ben delineati che conferiscono interesse nuovo a questo “spaghetti-western”. Ben accolto dalla critica. La Rivista del Cinematografo ne diede un’interpretazione politica: il professore (Volonté) come simbolo delle guardie rosse con la sua rivoluzione culturale imposta attraverso formule come il culto della personalità, il terrore staliniano, la direzione individuale, e l’indio (Milian) che fa pensare a certi movimenti popolari messi in disparte o sconfessati dai burocrati moscoviti.
Regia di Sergio Sollima. Un film con Luisa Rivelli, Lee Van Cleef, Tomas Milian, Walter Barnes, José Torres, Nello Pazzafini. Cast completo Genere Western – Italia, 1967, durata 108 minuti. – MYmonetro 3,24 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Il cacciatore di taglie Jonathan Corbett (L. Van Cleef) ha l’incarico di catturare Cuchillo (T. Milian), giovane messicano accusato di omicidio con stupro. Durante la lunga caccia viene a sapere che il vero colpevole è il figlio del ricco che l’ha assunto. Scritto da Franco Solinas, è uno dei non pochi “spaghetti-western” politicizzati di ambiente messicano. Qua e là qualche traccia di Sergio Leone. Musiche di Ennio Morricone che trascrive per chitarra Per Elisa di Beethoven. Titolo spagnolo: El halcón y la presa .
Regia di Sergio Sollima. Un film con Keir Dullea, Stefania Sandrelli, Renato Cestié, Orchidea De Santis, Micheline Presle. Cast completo Genere Giallo – Italia, 1972, durata 106 minuti. – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Sospettato di aver ucciso il padre accanto al cui cadavere è stato trovato, la pistola in mano, in stato di choc, un bambino viene internato in una clinica. Un medico, che non crede alla storia, indaga e con l’aiuto della madre del piccolo trova la verità. Giallo psicoanalitico ambizioso con poca azione e molta psicologia, scritto dal regista con Suso Cecchi d’Amico. Non ebbe fortuna: ignorato dal pubblico, inosservato dalla critica. Un bel cast dove spicca un’ottima Sandrelli. Fot.: Aldo Scavarda. Musiche funzionali di E. Morricone.
Un film di Sergio Sollima. Con Charles Bronson, Telly Savalas, Michel Constantin, Umberto Orsini. Giallo, durata 104′ min. – Italia 1970. MYMONETRO Città violenta valutazione media: 2,75 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Uscito dal carcere, uccide l’uomo che l’aveva tradito, perdona la sua donna che s’è sposata a un boss della malavita, è ricattato, reagisce. Sulla scia del cinema americano di azione violenta S. Sòllima non va al di là di un robusto mestiere, ma il sapore del surrogato è inconfondibile.