Category: Skolimowski Jerzy


Locandina Il vergine

Un film di Jerzy Skolimowski. Con Jean-Pierre Léaud, Catherine Duport, Jaqueline Bir, Paul Roland, Leon Dony Titolo originale Le départ. Commedia, b/n durata 89 min. – Belgio 1967. MYMONETRO Il vergine * * * - - valutazione media: 3,17 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Il ventenne Marc lavora come assistente parrucchiere in un grande salone frequentato da facoltose signore, nutrendo il sogno di diventare pilota da corsa. Per essere ammesso all’imminente competizione deve, tuttavia, procurarsi una Porsche 911 S: tenterà di ottenerla con ogni mezzo a sua disposizione, anche impegnando i capelli di una ragazza, forse, innamorata di lui.
Nello stesso anno di Mani in alto!, il suo quarto lungometraggio bloccato dalla censura polacca, Jerzy Skolimowski gira in Belgio Il vergine, attirando su su di sé l’attenzione della critica internazionale. In breve, si tratta di un nuovo debutto, di una rinascita benedetta dal sole abbagliante della Nouvelle Vague, non soltanto per la presenza fisica di Jean-Pierre Léaud, perfettamente capace di comunicare insicurezza e determinazione, timidezza e una vena di sana follia.

Nella concitazione, nelle stranezze, nei bronci e nei sorrisi dell’attore prediletto da Truffaut, infatti, si specchia l’ombra lunga delle tecniche e delle teorie di “cinema diretto” del movimento francese, la volontà di rottura verso i metodi tradizionali, la rivoluzione del Godard più anarchico, con i suoi giochi da cinema muto, l’esuberanza e l’assurdità di una libertà ripetuta 24 volte al secondo.
L’ansia di espressione del cineasta polacco, di fatto impossibilitato a continuare il proprio percorso in patria, pervade ogni sequenza, insegue i corpi e esplode nelle gag con il fine di raccontare l’apprendistato alla maturità, la “partenza” (come indica il titolo originale) verso l’età adulta di un ragazzo che non sa, o non vuole sapere, di essere già uomo: il sogno di Marc, così fortemente desiderato e ad un passo dall’essere realizzato, si rivelerà in tutta la sua inconsistenza in un dolce-amaro risveglio che ha il sapore dell’inevitabile cambiamento.
Vitale e articolato impasto di profondità psicologiche e vezzi d’auteur con un velo di calibrata malinconia, Il vergine vale anche come documento di un’epoca, costituendo la punta di diamante della reazione diretta della Nouvelle Vague sulle cinematografie di Stato dei Paesi dell’Est da cui proviene il regista. Anche attraverso il corpo-icona di Léaud, dopotutto, Skolimowski continua – e forse qui conclude – quella strada di autobiografismo generazionale affrontata nei precedenti Segni particolari: nessuno, Walkower e Barriera. Vinse l’Orso d’oro al Festival di Berlino.

The Departure (1967) on IMDb
L'AUSTRALIANO MANIFESTO CINEMA FILM ALAN BATES 1978 THE SHOUT MOVIE POSTER  2F | eBay

Un film di Jerzy Skolimowski. Con Susannah York, John Hurt, Tim Curry, Alan Bates, Robert Stephens.Titolo originale The Shout. Drammatico, durata 87 min. – Gran Bretagna 1978. – VM 14 –MYMONETRO L’australiano * * * 1/2 - valutazione media: 3,83 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Durante una partita di cricket tra dottori e pazienti in un ospedale psichiatrico, il paziente incaricato di segnare il punteggio racconta una strana ed inquietante storia, omettendo di esserne il protagonista. Racconta di uno studioso ritornato da anni trascorsi in compagnia degli aborigeni e di come questi turbi la quiete di una tranquilla coppia.

 L'australiano
(1978) on IMDb

La ragazza del bagno pubblico - Film (1970) | il DavinottiUn film di Jerzy Skolimowski. Con Jane Asher, Diana Dors, Karl Michael Vogler, John Moulder Brown Titolo originale Deep End. Drammatico, durata 88 min. – USA, Germania 1970. MYMONETRO La ragazza del bagno pubblico * * * 1/2 - valutazione media: 3,61 su 12 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Mike, un quindicenne londinese, viene assunto come inserviente in un bagno pubblico, dove conosce Susan, più matura e disinvolta sessualmente. La distanza anagrafica e psicologica tra i due non attenua minimamente l’amore sempre più ossessivo che Mike comincia a manifestare per Susan.
Film emblematico del male oscuro – da Altamont a Charles Manson – che attraversa il passaggio dai ’60 ai ’70,Deep End di Jerzy Skolimowski, noto a noi con l’assai meno suggestivo titolo La ragazza del bagno pubblico, è uno dei film chiave per comprendere il lato meno ovvio e stereotipato di quella stagione oltre che il percorso autoriale dello sfuggente polacco, geniale quanto imprevedibile. Noto sino ad allora soprattutto per la sceneggiatura de Il coltello nell’acqua di Polanski, Skolimowski parte da un fatto di cronaca per elaborare la sua possibile – e del tutto personale – ipotesi sull’antefatto, ricreando in vitro, in una Monaco abilmente “mascherata”, le atmosfere della swinging London di quegli anni. Deep End come il fondo della piscina del bagno pubblico, ma soprattutto come la volontà di non fermarsi alla superficie e di scavare nel profondo del proprio animo, come i turbamenti che squassano la psiche di Mike, diviso tra l’amore acritico e feticista per la disinibita Susan – incarnata alla perfezione dall’icona sixties Jane Asher – e un’incontrollabile volontà autodistruttiva, che lo porta a compiere i gesti più strani. L’impressione è che non sia (solo) amore quello che il protagonista prova per la disinibita Susan, ma un senso di impossibile aspirazione al piacere, volontà di colmare un vuoto profondo e inesplicabile che alberga nel suo animo, indirizzato (scientemente) verso il più impossibile (e pericoloso) oggetto del desiderio. Nell’alternanza repentina di tenerezza e violenza che caratterizza il giovane Mike è possibile leggere la guerra dei sensi in atto durante il passaggio all’età adulta, come il contrasto stridente tra aspirazioni confuse ed evidente difficoltà di metterle in atto. Straordinario l’uso dei colori primari e in particolar modo del rosso come ricorrente presagio funesto, almeno quanto le musiche, affidate a Cat Stevens e ai Can per brani intensi che si accompagnano indissolubilmente al tormento psicologico del protagonista.

Deep End (1970) on IMDb

Regia di Jerzy Skolimowski. Un film Da vedere 2015 con Richard DormerAgata BuzekDawid OgrodnikAndrzej ChyraPiotr GlowackiCast completo Titolo originale: 11 Minut. Genere Thriller – PoloniaIrlanda2015durata 81 minuti. Valutazione: 3,50 Stelle, sulla base di 1 recensione.

Un marito geloso incapace di controllarsi, una giovane moglie molto sexy che si presenta a un provino in una stanza d’albergo da un finto regista. Un giovane spacciatore di droga a domicilio, una ragazza disorientata a cui viene riconsegnato il suo cane lupo. Un venditore di hot dog appena uscito dalla galera. Un misterioso studente, un pulitore di vetri impegnato in una pausa con una porno attrice, un anziano pittore dilettante, un gruppo di paramedici impegnati in una difficile operazione di soccorso e delle suore affamate. Sono questi i personaggi le cui vicende si intrecciano sullo schermo ognuna delle quali ha luogo tra le 17 e le 17.11 di un giorno qualunque a Varsavia.

STRADE dell'EST: il regista polacco Jerzy Skolimowski | BsidesMagazine

Un film di Jerzy Skolimowski. Con Jerzy SkolimowskiElzbieta CzyzewskaTadeusz MinsAndrzej ZarneckiJacek Szczek Titolo originale RysopisCommedia drammaticadurata 76 min.

Il ventiquattrenne Andrzej Leszczyc si sveglia troppo presto per andare all’ufficio militare dove deve passare la visita di leva. Finora ha avuto il rinvio perché studente di ittiologia, ma ora che la sua tesi non procede (ed è stato espulso dall’Università), decide di arruolarsi immediatamente.
È ancora buio. Esce di casa ugualmente e vaga per la città. All’ufficio leva è interrogato e quindi sottoposto a visita medica: «Segni particolari? Nessuno». Quella sera stessa dovrà partire per il campo. Gli rimangono soltanto poche ore di libertà prima di passare due anni nell’esercito. Allora decide di ritornare a casa. Qui non dice niente a Teresa, la sua ragazza che talvolta presenta come moglie.

Regia di Jerzy Skolimowski. Un film con Artur SterankoKinga PreisJerzy FedorowiczRedbad KlynstraJakub SnochowskiCast completo Titolo originale: Cztery noce z Anna. Genere Drammatico – PoloniaFrancia2008durata 101 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 4 recensioni.

Leon Okrasa è l’addetto all’inceneritore dell’ospedale di una cittadina di provincia situata nella pianura polacca. Abbandonato sin da bambino è stato allevato da una donna che ha sempre chiamato nonna. Affetto da un leggero ritardo mentale che lo ha spinto ad autorecludersi in una introversione estrema, Leon ha sviluppato un sentimento d’amore nei confronti di Anna, un’infermiera che vive di fronte alla sua misera abitazione. La donna in un passato recente è stata vittima di uno stupro del quale è stato accusato proprio Leon che ne è invece stato un sofferto testimone. In seguito alla morte della nonna l’uomo prende una decisione: invece di continuare a spiare a distanza Anna penetrerà di notte nella sua casa dopo aver fatto in modo che assuma inconsapevolmente dei sonniferi.

Le avventure di Gérard (1970) - Film - Movieplayer.it

Un film di Jerzy Skolimowski. Con Paolo StoppaClaudia CardinaleEli WallachPeter McEneryJack Hawkins Titolo originale The Adventures of GérardAvventuradurata 91 min. – Gran Bretagna 1970.

Nella Francia delle guerre napoleoniche il capitano Gerard viene scelto da Napoleone per recapitare una falsa notizia militare: Gerard è così poco sveglio intellettualmente che Bonaparte è certo che il nemico lo catturerà e sarà informato male. Insieme a una bella contessa filospagnola, Gerard viene fatto prigioniero da banditi italiani e soldati inglesi, ma riesce a guidare l’esercito francese alla vittoria finale.

Regia di Jerzy Skolimowski. Un film Da vedere 2010 con Vincent GalloEmmanuelle SeignerStig Frode HenriksenNicolai Cleve BrochDavid L. PriceCast completo Genere Thriller – PoloniaNorvegiaIrlandaUngheria2010durata 83 minuti. – MYmonetro 3,40 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Una coppia di impresari americani viene scortata dalle forze militari in una perlustrazione per le gole del deserto dell’Afghanistan, finché un talebano nascosto in un antro fa fuoco sul gruppo. Impaurito, l’assassino fugge per il deserto finché non viene catturato e rinchiuso in un carcere militare dove subisce torture e viene interrogato come possibile terrorista. Impossibilitato da una temporanea sordità a rispondere a qualsiasi domanda, viene inviato in un campo di prigionia.

Bariera (1966) Polish movie poster

Un film di Jerzy Skolimowski. Con Jan NowickiJoanna SzczerbicTadeusz Lomnicki Titolo originale BarieraDrammaticob/n durata 77 min. – Polonia 1966.

Siamo nel periodo pasquale a Varsavia. Uno studente vagabonda per la città nelle ore notturne e si innamora di una ragazza che guida i tram.