Category: Scola Ettore


Locandina Che ora è

Un film di Ettore Scola. Con Marcello Mastroianni, Anne Parillaud, Massimo Troisi, Lou Castel Commedia, durata 102′ min. – Italia 1989. MYMONETRO Che ora è * * * - - valutazione media: 3,16 su 11 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Cronaca di una giornata nella vita di un avvocato romano sessantenne in compagnia del figlio che fa il servizio militare a Civitavecchia. Affidato, più che a un intreccio, a una situazione, il film ha un andamento ondivago e un ritmo lasco, nonostante la ricchezza di spunti, sottofondi, scatti d’umore. Sul tema della difficoltà di comunicazione tra due generazioni è un veicolo per 2 prove di attore a confronto, indebolito da un improbabile M. Troisi, troppo anziano e troppo napoletano per la parte. Coppa Volpi ex aequo a Venezia 1989.

Che ora è? (1989) on IMDb
Thrilling - Film (1965) - MYmovies.it

Un film di Carlo Lizzani, Ettore Scola, Gian Luigi Polidoro. Con Nino Manfredi, Walter Chiari, Alberto Sordi, Sylva Koscina, Alexandra Stewart.Commedia, b/n durata 112 min. – Italia 1965.MYMONETRO Thrilling * * * - - valutazione media: 3,15 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Film diviso in tre episodi intitolati rispettivamente: Il vittimista, Sadik e L’autostrada del sole. Nel primo Manfredi interpreta un insegnante di latino che va dallo psicanalista perché convinto che la moglie voglia ucciderlo; il luminare gli consiglia d’abbandonare l’amante ma sarà lei ad eliminarlo. Nel secondo, Chiari è costretto dalla moglie a fingersi un eroe dei fumetti neri. Nel terzo, Sordi è un automobilista con l’auto in panne, costretto a trascorrere la notte in una locanda gestita da violenti maniaci.

Thrilling (1965) on IMDb

Resync da dvdrip russo con audio preso da dvd spagnolo, non esistono in rete versioni migliori di questa

Locandina Il mondo nuovo

Un film di Ettore Scola. Con Marcello Mastroianni, Hanna Schygulla, Jean-Louis Barrault, Didi Perego, Caterina Boratto. Commedia, durata 150′ min. – Italia 1982. MYMONETRO Il mondo nuovo * * * 1/2 - valutazione media: 3,88 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Nel 1791 re Luigi XVI e Maria Antonietta fuggono verso Metz per sottrarsi all’imminente giudizio dell’Assemblea Nazionale. Su un’altra diligenza il cronista Restif de la Bretonne viaggia con Tom Paine, americano liberale, e poi con il vecchio Giacomo Casanova. Raggiungono il re a Varennes: è la notte tra il 20 e il 21 giugno. Film Gaumont di alto costo, esempio di cinema europeo di qualità: tema importante, compagnia internazionale di attori famosi, grande spettacolo, messinscena di accademica eleganza, troppa didattica nei dialoghi (Sergio Amidei), un’apprezzabile distanza dalla materia storica e dai personaggi. Forse Scola s’identifica con Casanova, con il suo sguardo lucido e disincantato.

That Night in Varennes (1982) on IMDb

Regia di Ettore Scola. Un film Da vedere 1977 con Sophia LorenMarcello MastroianniJohn VernonAlessandra MussoliniFrançoise BerdCast completo Genere Drammatico – Italia1977durata 105 minuti. – MYmonetro 3,98 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

6 maggio del 1938, giorno della visita di Hitler a Roma. In un comprensorio popolare, Antonietta, moglie di un usciere e madre di sei figli, prepara la colazione, sveglia la famiglia, aiuta nei preparativi per la parata. Una volta sola, inavvertitamente, apre la gabbietta del merlo che va a posarsi sul davanzale di una appartamento difronte al suo. Bussa alla porta, ad aprirle è Gabriele, ex annunciatore dell’EIAR che sta preparando la valigia in attesa di andare al confino perché omosessuale. Mentre la radio continua a trasmettere la radiocronaca dell’incontro tra Hitler e Mussolini, Antonietta e Gabriele si rispecchieranno l’una nell’altro.
Dramma psicologico di finissima fattura e eccezionale presa emotiva, Una giornata particolare è una delle vette dell’opera di Ettore Scola, autore anche della sceneggiatura scritta con Ruggero Maccari e la collaborazione di Maurizio Costanzo. Aperto da sei minuti di cinegiornali a contestualizzare il momento storico, questo indiscutibile capolavoro del cinema italiano degli anni Settanta avvolge con i movimenti di una macchina da presa mobilissima, con la fotografia color seppia di Pasqualino De Santis, con un’atmosfera ovattata che, meglio di qualunque altra, comunica una dolorosa sensazione d’attesa. Pur muovendosi soltanto tra due appartamenti, una rampa di scale e una terrazza, il regista riesce a svelare la complessità della congiuntura storico-sociale e quindi di un mondo intero, fatto di rinunce e infelicità, asciugando l’enfasi, ma senza respingere, tuttavia, un continuo e quasi incombente stato di commozione. O meglio di compartecipazione. I punti di vista di Antonietta e Gabriele sembrano, inizialmente, inconciliabili, ma finiscono con l’avvicinarsi. Alla fine della giornata addirittura coincidono perché c’è una sola e giusta direzione di sguardo, un’equivalenza di solitudine capace di colmare le differenze tra due diverse eppure uguali vittime del regime mussoliniano, la prima incosciente e la seconda fin troppo consapevole: «Io non credo che l’inquilino del sesto piano sia antifascista. Se mai il fascismo è anti-inquilino del sesto piano» dirà Gabriele, riassumendo l’orrore della dittatura.
Come ogni grande film, è anche una potente riflessione sul tempo, inteso in senso strettamente filmico quanto filosofico, la narrazione si chiude del resto con Antonietta che spegne l’abat-jour dopo il risveglio della propria coscienza: «Una giornata, nulla di più. Di quelle che cambiano la vita. Una manciata di ore che arriva dentro un’esistenza cambiandola. Dopo, tutto sembra diverso. Tutto quello che era accettabile non lo è più, tutto quello che appariva normale non lo è più» (Walter Veltroni, Certi piccoli amori. Dizionario sentimentale di film, Sperling & Kupfer Editori, Milano, 1988).
Una curiosità: diciotto anni dopo, Ettore Scola girerà nello stesso stabile romano di Via XXI Aprile Romanzo di un giovane povero. Fu candidato all’Oscar nelle categorie Miglior film straniero e Miglior attore, ma l’Academy preferì premiare La vita davanti a sé di Moshé Mizrahi e il Richard Dreyfuss di Goodbye amore mio!. Maiuscola la prova di Marcello Mastroianni e Sophia Loren, per la dodicesima volta insieme.

A Special Day (1977) on IMDb
C'eravamo tanto amati | Cinéma de la Ville

Un film di Ettore Scola. Con Nino Manfredi, Vittorio Gassman, Aldo Fabrizi, Stefania Sandrelli. Commedia, durata 121′ min. – Italia 1974. MYMONETRO C’eravamo tanto amati * * * * - valutazione media: 4,11 su 22 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Trent’anni di vita italiana, dal 1945 al 1974, attraverso le vicende di tre amici ex partigiani: un portantino comunista (Manfredi), un intellettuale cinefilo di provincia (Satta Flores) e un borghese arricchito (Gassman). S’incontrano a varie riprese, rievocando speranze deluse, ideali traditi, rivoluzioni mancate. Rapsodia generazionale turgida e sincera, poco rigorosa ma appassionata, lamentosa e qua e là graffiante, armonizzata “sul registro di un malinconico ma efficace umorismo critico” (R. Ellero), dove l’amarezza di fondo si stempera in toni crepuscolari. Tutti bravi e registrati a dovere gli interpreti, compreso il compianto Satta Flores (1937-85). Scritto da E. Scola con Age & Scarpelli, dedicato a Vittorio De Sica (1901-74) che non fece in tempo a vederlo. Fu un calibrato film-epitaffio in sintonia con i tempi e i gusti del pubblico, con una sapiente costruzione narrativa fatta di morbide sconnessioni temporali e non priva di una quieta stilizzazione teatrale. Pioggia di premi italiani, francesi e sovietici.

We All Loved Each Other So Much (1974) on IMDb