Azzurra e Manfredi, cresciuti senza genitori, sono legati da un torbido rapporto. Fumettone decadente e barocco. Più che di amore e morte, è meglio parlare di erotismo e sadismo da fotoromanzo porno.
Da un racconto di Natalie Marcin. Due marinai in vacanza, pronti a salpare da Los Angeles, fanno amicizia con un ragazzino che vuole arruolarsi in Marina come loro e, nel frattempo, si contendono le grazie, a passo di danza, di una bellina del posto. Fu la prova generale del bellissimo Un giorno a New York girato 4 anni dopo dai due attori. Piacevole, ben recitato e danzato, con gradevoli canzoni di Styne e Cahn. Divertente numero di G. Kelly che balla con Jerry, il topolino dei cartoon di Hanna & Barbera su coreografia di Stanley Donen. Ridistribuito come Canta che ti passa. Oscar alle musiche di George Stoll.
Rio de Janeiro. Un fotografo americano è molto colpito da una prostituta e la ritrae in alcuni scatti. Quando lei viene uccisa l’uomo decide di vendicarla.
Un film di George Sherman. Con John Wayne, Ray Corrigan, Max Terthune Titolo originale Three Texas Steers. Western, b/n durata 59 min. – USA 1939. MYMONETRO Texas Kid valutazione media: 3,00 su 1 recensione.Tre scanzonati giustizieri del Texas aiutano la giovane proprietaria di un circo, vincendo il premio di una corsa e permettendole così di pagare un’ipoteca.
Dura come il granito, imperiosa con la servitù, dominatrice con i familiari, nevroticamente fissata con la casa, Harriet è in guerra con il mondo per assoggettare tutti ai suoi voleri. Rimarrà sola. 3ª versione della commedia Craig’s Wife (1925) di George Kelly e migliore di quella assai lodata del 1936 con Rosalind Russell. J. Crawford è più adatta al ruolo, anche se pecca di monotonia e, guidata da V. Sherman, offre un interessante ritratto femminile
Ennesima pellicola sulla nevrosi dei nostri giorni. Tre uomini dall’apparenza tranquilla, oppressi dal lavoro spersonalizzante e da una vita intima deludente, si trasformano in criminali sadici.
Ancora sconcertato dalla morte del figlio, il padre ( Jo Sung-ha ) dello studente delle superiori Ki-tae ( Lee Je-hoon ) cerca di rintracciare i suoi due migliori amici, i compagni di classe Hee-joon ( Park Jeong-min ) e Dong- yoon ( Seo Jun-young), per cercare di trovare una spiegazione. Attraverso il compagno di classe di Ki-tae, Jae-ho, il padre incontra Hee-joon, che dice di non poter essere d’aiuto perché ha cambiato scuola “settimane prima di quello che è successo a Ki-tae”. Successivamente, Hee-joon rimprovera Jae-ho per aver dato il suo numero di telefono al padre di Ki-tae, ma Jae-ho gli dice che Ki-tae “è impazzito” dopo che si è trasferito. Hee-joon riesce a rintracciare Dong-yoon e lo esorta a contattare il padre di Ki-tae e fornire alcune risposte. Parallelamente, i flashback del tempo rivelano gradualmente ciò che è realmente accaduto, a partire dalle punture e dal bullismo di Ki-tae nei confronti di Hee-joon e dalla risposta di quest’ultima.
Dopo aver lavorato per 45 anni come operaio ospite (“Gastarbeiter”) Hüseyin Yilmaz, annuncia alla sua vasta famiglia di aver deciso di acquistare una casetta da ristrutturare in Turchia. Vuole che tutti partano con lui per aiutarlo a sistemarla. Le reazioni però non sono delle più entusiaste. La nipote Canan poi è incinta, anche se non lo ha ancora detto a nessuno, e ha altri problemi per la testa. Sarà però lei a raccontare al più piccolo della famiglia, Cenk, come il nonno e la nonna si conobbero e poi decisero di emigrare in Germania dall’Anatolia.
3 episodi (più “L’università”, semidocumentario): “La bomba alla televisione” (con V. Gassman come regista anarchico); “Concerto a tre pifferi” (ritratto di un industriale); “Il prete” (A. Sordi parroco di campagna che vorrebbe sposarsi). Scritto da Benvenuti & De Bernardi, non è all’altezza del tema. Il migliore scritto da R. Sonego, è l’ultimo con Sordi in gran forma, mentre Gassman istrioneggia a ruota libera. In mezzo c’è il grande M. Simon che riesce a ridurre N. Manfredi a spalla.
Hunter × Hunter: Phantom Rouge (劇場版 HUNTER×HUNTER 緋色の幻影 Gekijōban HUNTER×HUNTER Fantomu Rūju?) è un film del 2013 diretto da Yūzō Satō. È il primo film anime tratto dal manga Hunter × Hunter di Yoshihiro Togashi. Il film, prodotto dalla Madhouse durante la trasmissione del proprio adattamento televisivo del manga, è stato distribuito nei cinema giapponesi dalla Toho il 12 gennaio 2013, e vede i quattro protagonisti riunirsi per affrontare un individuo pericoloso che un tempo era membro del loro più grande nemico, l’organizzazione criminale Brigata Fantasma.
Il commissario Sironi ha scoperto chi sta a capo della mafia portuale a Genova, ma non può agire come vorrebbe perché la legge gli impone regole da rispettare dalle quali invece la malavita riesce a trar profitto. Sironi decide allora di trasformarsi in giustiziere.
Dora è un’insegnante in pensione di Rio, che per arrotondare scrive lettere per gli analfabeti. È una donna senza fascino e delusa, certamente cinica. Quando un bambino rimane solo per la morte della mamma, Dora lo raccoglie soltanto per venderlo a chi fa commercio di organi. Si pente, recupera il bambino ma deve fuggire. Così, attraversa il Brasile per accompagnare il piccolo da un fantomatico padre.
Fabio Santamaria, impiegato con moglie e figlia, si trova un giorno a pescare sulle rive del lago di Grasciano. Assiste così a un efferato delitto: un uomo massacra una giovane donna seminuda. Spaventato si allontana dal luogo e viene seguito dall’auto dell’assassino. Di lì a poco scoprirà che costui, un professore di liceo, si è recato alla polizia affermando di essere stato testimone del delitto stesso e fornendo i suoi connotati indicandolo come l’esecutore. Da quel momento Santamaria vive nell’incubo di essere arrestato e deve decidere cosa fare.
Rita, una donna dal carattere forte e ribelle, in passato ha fatto parte della RAF, organizzazione terroristica attiva in Germania negli anni ’70. Rifugiatasi nell’allora Repubblica Democratica Tedesca, ha cercato di lasciarsi alle spalle il passato, ricostruendosi una vita all’apparenza normale nell’ “altro mondo” che sognava: qui trova l’amore e diventa amica di Tatjana, una donna che invece sogna di andare a vivere oltre il Muro, nella Germania Ovest. Ma proprio la riunificazione delle due Germanie segnerà la fine di tutto questo: Rita, braccata ancora una volta, dovrà infine fare i conti con il suo passato. Il film è stato presentato alla Berlinale 2002, dove le due attrici protagoniste sono state premiate con l’Orso d’Argento.
È la notte fra il 24 e il 25 agosto 1944. Gli Alleati stanno per liberare Parigi, ma il Fuhrer ha deciso che distruggerà la città per punire “l’arroganza dei francesi che credono che sia già finita”. Le mine sono piazzate sotto Notre Dame, la torre Eiffel, il Louvre, l’Opera, l’Arco di Trionfo. Manca solo l’ordine definitivo affinché ponti, monumenti, stazioni saltino per aria, portando con sé circa 3 milioni di civili residenti nella Ville Lumière. Quell’ordine verrà dato all’alba dal generale Dietrich von Choltitz, capo del quartier generale tedesco a Parigi. Ma entra in scena Raoul Nordling, console svedese “nato e cresciuto a Parigi”, che si intrufola nello studio di von Choltitz per cercare di dissuaderlo dal confermare quell’ordine fatale.
Newman è qui il rampollo di una grande famiglia di Filadelfia. Rampollo illegittimo, però (anche se nessuno sa chi sia il vero padre), considerato con sospetto dalla gente-bene e quindi obbligato a farsi strada a gomitate. Furbo, simpatico, arrampicatore e pronto a parecchi compromessi, si fa un nome come avvocato. Tuttavia è, nonostante le apparenze, di buona stoffa: quando un suo amico d’infanzia viene processato ne assume la difesa (sebbene la cosa gli procuri l’avversione di tutto il clan) ottenendone l’assoluzione.
Teheran, 1978: Marjane, otto anni, sogna di essere un profeta che salverà il mondo. Educata da genitori molto moderni e particolarmente legata a sua nonna, segue con trepidazione gli avvenimenti che porteranno alla Rivoluzione e provocheranno la caduta dello Scià. Con l’instaurazione della Repubblica islamica inizia il periodo dei “pasdaran” che controllano i comportamenti e i costumi dei cittadini. Marjane, che deve portare il velo, diventa rivoluzionaria. La guerra contro l’Iraq provoca bombardamenti, privazioni e la sparizione di parenti. La repressione interna diventa ogni giorno più dura e i genitori di Marjane decidono di mandarla a studiare in Austria per proteggerla. A Vienna, Marjane vive a 14 anni la sua seconda “rivoluzione”: l’adolescenza, la libertà, l’amore ma anche l’esilio, la solitudine, la diversità. Sono rari i film di animazione in grado di far percepire al pubblico le difficoltà dell’esistenza di chi li ha ideati. Spesso impegno in difesa dei diritti e qualità grafica non convivono. In questo caso il connubio è perfettamente riuscito. Marjane Satrapi è riuscita a trasformare i quattro volumi di fumetti in cui raccontava, con dolore e ironia, la propria crescita come donna in un Iran in repentina trasformazione e in un’Europa incapace di accogliere veramente il diverso, in un lungometraggio di animazione di qualità.
Una ragazza si allontana dalla famiglia che l’opprime. Gli impieghi che trova non fanno che peggiorare la sua situazione; ben che vada il suo titolare vuol portarsela a letto. La conoscenza di un ragazzo tetro e insoddisfatto le crea altri problemi. I due predispongono addirittura un suicidio, che poi non realizzano perché tutto sommato è meglio restar vivi e volersi bene.
Due suorine se ne vanno a Roma a protestare presso i dirigenti di una linea aerea per il rumore dei loro jet quando passano sopra il convento. Dopo parecchie peripezie ottengono quanto vogliono.
Il miglior film del regista svedese in terra statunitense. Nonostante il finale voluto dalla produzione, questo rimane uno dei capolavori del muto con la grande interpretazione di Lillian Gish. Una giovane donna della Virginia arriva in Texas. Rimane intrappolata in una casetta di legno, durante una grande bufera. La insidia uno sconosciuto. Grande fotografia.
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