Un film di Kaneto Shindo. Con Jitsuko Yoshimura, Kei Sato, Nobuko Otowa Drammatico, b/n durata 100′ min. – Giappone 1964. MYMONETRO Onibaba valutazione media: 2,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Ispirato a un’antica leggenda e ambientato in un periodo imprecisato del corrusco medioevo giapponese, è il dramma di due donne, suocera (N. Otowa) e nuora (J. Yoshimura), che cercano di sopravvivere a una guerra in corso uccidendo i soldati feriti e spogliandone i cadaveri finché tra le due s’intromette, scatenandone la gelosia, un disertore (U. Jukichi). Nel descrivere, in toni ora favolistici ora allegorici, un’umanità abbrutita, ridotta alle elementari leggi della sopravvivenza, Shindo, cineasta progressista e accademico della regia, intende denunciare la guerra e inneggiare ai diritti dell’amore contro la superstizione, ma lo fa in modi enfatici e artificiosi. Il suo lirismo pompieristico si risolve in una lubricità (sesso, violenza, morte) accademicamente ostentata. Nella sua efebica grazia Yoshimura è una presenza femminile memorabile. Girato in Tohoscope.