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Regia di Makoto Shinkai. Un film Da vedere 2016 con Ryûnosuke KamikiMone KamishiraishiRyô NaritaAoi YukiNobunaga ShimazakiCast completo Titolo originale: Kimi no Na wa.. Genere Animazione, – Giappone2016durata 106 minuti. Uscita cinema lunedì 23 gennaio 2017 distribuito da Nexo Digital. – MYmonetro 4,08 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un giorno Mitsuha, ragazza che vive a Itomori, sogna di essere un ragazzo che vive a Tokyo. Taki, ragazzo di città, a sua volta sogna di essere una ragazza in un paesino tradizionale in montagna. Presto scopriranno che l’esperienza di vivere nel corpo dell’altro è reale. E la ricerca dell’altro da sé, di cui è impossibile ricordare il nome, diverrà un’ossessione.

È raro incontrare un film il cui titolo termini con un punto fermo. Un segno che ha il preciso scopo di rafforzare ciò che viene prima e chiuderne il concetto, prima di passare ad altro. Your Name., ovvero “Il tuo nome”. O, ancora, la ricerca disperata di ciò che più ci aiuta a riconoscere l’altro, e che si traduce anche in un viaggio nella comprensione della propria identità.

Una storia distribuita su differenti piani spazio-temporali e ricca di complesse interconnessioni, che sorprendentemente si è tradotta in un risultato commerciale senza precedenti in Giappone e in Cina.
In genere un successo come quello di Your Name. è il frutto di una combinazione di fattori: da un lato il fatto di sapersi prendere qualche rischio, dall’altro quello di rendere il tutto fruibile da parte del maggior numero possibile di persone. Il segreto di questa formula vincente è chiaro fin dai primi minuti del film. Shinkai Makoto gioca su un topos come lo scambio di anime e corpi, nonché di sessi: il cosiddetto body swap. Un espediente antico, quasi consunto, del cinema, la cui origine nella terra del Sol Levante risale addirittura a un testo millenario come il Torikaebaya Monogatari, anche se è soprattutto I Are You, You Am Me di Obayashi Nobuhiko a influenzare il mondo degli anime.

Your Name. (2016) on IMDb

Uno dei più dei film d’animazione che abbia mai visto. Grafica incredibile, storia originale. Non lasciatevelo scappare.

Locandina Un uomo, una città

Un film di Romolo Guerrieri. Con Enrico Maria SalernoLuciano SalceFrançoise FabianAnna CamporiAttilio Dottesio.  Drammaticodurata 92 min. – Italia 1974.MYMONETRO Un uomo, una città * * 1/2 - - valutazione media: 2,67 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Il capo della Squadra Mobile di Torino è un uomo buono e comprensivo. I suoi superiori però lo trasferiscono quando egli scopre un losco giro di droga e prostituzione in cui è coinvolta la Torino bene. Anche un giornalista, suo amico e collaboratore, è messo a tacere. Ma i due non si daranno per vinti.

City Under Siege (1974) on IMDb
Risultati immagini per Solaris - 2002

Un film di Steven Soderbergh. Con George ClooneyNatacha McEhoneJeremy DaviesUlrich TukurNatascha McElhone.  Fantascienzadurata 98 min. – USA 2002. – 20th Century Fox uscita venerdì 28 marzo 2003. MYMONETRO Solaris * * * - - valutazione media: 3,26 su 25 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Un astronauta riceve un messaggio dalla piattaforma che ruota intorno al pianeta Solaris. Stanno accadendo cose inspiegabili. Si decide di inviarlo in missione. Trova così che a bordo ci sono state morti violente ma, soprattutto, che il pianeta ha la forza di materializzare l’inconscio degli umani facendo comparire le persone che vivono nella loro mente. Ricompare cosi’la moglie e per lui sarà sempre più difficile liberarsi dalla sua presenza che sa essere non umana. Ispirato allo stesso libro da cui Andrei Tarkovski trasse materia per il suo grande film questo remake è la prova definitiva che Steven Soderbergh non riesce più a sperimentare negli stretti ambiti della standardizzazione americana ma ha bisogno di altri respiri tematici e visivi. Ecco allora che confeziona un film troppo cerebrale per il pubblico americano anche se ‘spinto’ da una star del calibro di Clooney. Ma fa di più: si libera dalla presenza del regista russo (omaggiandolo con la presenza della pioggia che nell’originale era simbolica e qui a volte sembra di occasione) costruendo un finale nettamente divergente dal suo (con qualche accenno anche a Blade Runner) e puntando la sua attenzione sul rapporto di coppia più che sulle ossessioni del collettivo di astronauti. Questo dà nuova linfa alla vicenda e può costituire un’interessante riflessione sulle strategie dei remake.

Solaris (2002) on IMDb
Risultati immagini per The Departed

The Departed – Il bene e il male è un film di Martin Scorsese del 2006, con Leonardo DiCaprio, Matt Damon, Jack Nicholson, Mark Wahlberg, Martin Sheen, Ray Winstone, Vera Farmiga, Alec Baldwin, Anthony Anderson, Kevin Corrigan. Prodotto in USA. Durata: 149 minuti.

Sono passati diversi anni da quando un boss della mafia irlandese ha spedito un suo giovane protetto nei ranghi della polizia, a fare da infiltrato. Più o meno contemporaneamente, un giovane poliziotto era passato dall’altra parte della barricata, con lo scopo di incastrare l’associazione a delinquere. I due finiranno col fronteggiarsi…
The Departed (2006) on IMDb
Patton, generale d'acciaio

Un film di Franklin J. Schaffner. Con George C. Scott, Karl Malden, Stephen Young, Michael Strong, Carey Loftin. Titolo originale Patton. Guerra, durata 169′ min. – USA 1970. MYMONETRO Patton, generale d’acciaio * * * 1/2 - valutazione media: 3,65 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Duramente sconfitte in Tunisia, le forze americane si prendono la rivincita sotto la guida di Patton. Conquistata la Sicilia, il generale al comando della III Armata vince a Bastogne e nelle Ardenne, infliggendo duri colpi ai tedeschi. Grazie anche a un eccellente G.C. Scott, il film ha una 1ª parte ammirevole, ma poi il ritratto critico diventa agiografico. 7 Oscar: film, regia, Scott attore protagonista, sceneggiatura (di F.F. Coppola e E.H. North), scenografia, montaggio, suono.

Patton (1970) on IMDb

Fantozzi (1975) - IMDb

Ugo Fantozzi è un personaggio letterario e cinematografico italiano, ideato e interpretato da Paolo Villaggio, le cui storie sono narrate in una fortunata serie di racconti e di film scritti e interpretati da lui stesso.

Il suo primo libro da protagonista (1971) ha venduto oltre un milione di copie[1] mentre il primo film della serie cinematografica (1975) fu campione d’incassi del biennio 1974-75, successo bissato l’anno successivo dal secondo capitolo (1976);[2] per i quarant’anni dall’esordio del personaggio al cinema, nel 2015, i primi due film sono stati restaurati e nuovamente riproposti nelle sale.[3][4] Il personaggio, nato come raffigurazione dell’uomo inetto e sfortunato vittima della prepotenza, è entrato nell’immaginario collettivo per la sua grottesca attitudine alla sudditanza psicologica verso il potere e come esempio di uomo medio vessato dalla società e alla continua ricerca di un riscatto, «Il prototipo del tapino, ovvero la quintessenza della nullità, il massimo della mediocrità eccezionale», come lo definì lo stesso Villaggio.

 Fantozzi
(1975) on IMDb
Locandina Il carretto fantasma

Un film di Victor Sjöström. Con Victor SjöströmHilda BorgströmAstrid Holm Titolo originale KörkarlenFantasticoRatings: Kids+16, durata 93′ min. – Svezia 1921MYMONETRO Il carretto fantasma * * * 1/2 - valutazione media: 3,75 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Totale … è l’adesione di Sjöström al mondo di Körkarlen. Il determinismo etico della Lagerlöf trova risonanze profonde nello spirito del cantore di Terje Vigen. L’armamentario del racconto è noto: la cornice cimiteriale, l’alcoolismo e l’Esercito della Salvezza, la leggenda macabro-istruttiva del Carrettiere della morte, le virtù redentrici dell’amore. In tutto questo, Sjöström individua lucidamente i lineamenti di una superiore retorica e, insieme, le ragioni contingenti di una “nordicità” sostanziale. Dopo gli approcci visionari di Holger-Madsen, è il primo appuntamento del cinema scandinavo col grande tema libertà-peccato. Tema, la cui inanità non ha bisogno di dimostrazione.

The Phantom Carriage (1921) on IMDb

Regia: Larisa Shepitko Anno: 1966

Un ritratto affascinante e umano di un pilota di caccia un tempo famoso e fedele stalinista di nome Nadezhda Petrovna. Ora una maestra provinciale di 41 anni, ha così interiorizzato le idee militari di servizio e obbedienza che non può adattarsi alla vita in tempo di pace.

Wings (1966) on IMDb
Locandina La farfalla sul mirino

Un film di Seijun Suzuki. Con Jô ShishidoKoji Nanbara, Isao Tamagawa Titolo originale Koroshi no rakuinHard boiledRatings: Kids+13, b/n durata 92 min. – Giappone 1967.MYMONETRO La farfalla sul mirino * * * - - valutazione media: 3,13 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari

Hanada è sicario di un’organizzazione criminale di cui per le sue capacità è considerato il n. 3, ma, quando fallisce una missione (al momento dello sparo una farfalla gli si è posata sul mirino), deve morire. L’incarico viene affidato prima a sua moglie che non ci riesce, poi alla bella Misako che rinuncia per amore. Recatosi dal suo capo per vendicarsi, lo trova morto e capisce che dovrà regolare i conti con il n. 1. È l’ultimo dei 39 film che Suzuki diresse per la Nikkatsu in undici anni, uno dei più originali per la forte coscienza formale e la stilizzazione straniante con cui manipola una materia narrativa da cinema popolare, impregnato di violenza, erotismo, irrealismo. Qui la stilizzazione arriva a toni parodici (specialmente nella colonna musicale) e a prestiti dai film underground. Il titolo giapponese sta per Il marchio dell’assassino , il tatuaggio che i sicari esibiscono prima di colpire il nemico. È l’unico suo film distribuito sul mercato italiano.

 La farfalla sul mirino
(1967) on IMDb

Regia di Volker Schlöndorff. Un film con Mathieu CarrièreMarian SeidowskyBernd TischerFred DietzLotte LedlJean LaunayCast completo Titolo originale: Der junge Törless. Genere Drammatico – GermaniaFrancia1965durata 87 minuti. – MYmonetro 3,00 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Tratto dal romanzo di Robert Musil (1880-1942), Il film effettua una minuziosa registrazione dei rituali sadici che scandiscono la convivenza fra studenti, dei meccanismi di sopraffazione e del disprezzo per la libertà dell’individuo, che automaticamente dividono il mondo adolescenziale in carnefici e vittime, legati tra loro da morbose e torbide passioni.. Attraverso il paradigma del collegio, il regista tedesco vuol guardare al baratro nel quale erano sprofondati i popoli di lingua tedesca sotto il nazismo. 

Young Törless (1966) on IMDb

Regia di Vilgot Sjöman. Un film con Lena NymanBorje AhlstedtPeter LindgrenChris Wahlstrom. Titolo originale: Jag är nyfiken-gul. Genere Commedia – Svezia1967durata 98 minuti. – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Lena Nyman, la protagonista, intervista personalità quali Gustavo di Svezia o Martin Luther King e gente della strada per cogliere i diversi aspetti della società presente e futura e ironizzare sulle contraddizioni della socialdemocrazia, sulla presunta libertà di cui godiamo, sul Terzo Mondo, sui costumi sessuali del suo paese. Tra una considerazione e l’altra, Lena, che si prepara a girare un film, proprio in base a queste interviste, si innamora di un uomo che ha già una compagna e una figlia, lo abbandona e lo riprende. 

I Am Curious (Yellow) (1967) on IMDb

Regia di Oliver Stone. Un film Da vedere 1986 con Tom BerengerWillem DafoeCharlie SheenJohnny DeppJohn C. McGinleyDavid NeidorfCast completo Titolo originale: Platoon. Genere Drammatico – USA1986durata 120 minuti. – MYmonetro 3,86 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Settembre 1967, la compagnia Bravo 2 americana agisce in Vietnam vicino al confine con la Cambogia. Tra i soldati c’è anche il nuovo arrivato Chris Taylor, partito volontario “perché non trovavo giusto che a combattere fossero solo i poveri o gli uomini di colore”. Al suo fianco ci sono il brutale e cinico sergente Bob Barnes e il più comprensivo e umano sergente Elias Grodin, che combatte già da tre anni, in continua lite sul da farsi. Il soldato è così iniziato alle marce estenuanti nella giungla, alle trincee da scavare, alle notti di guardia, alle imboscate dei vietcong e alle droghe per sostenere le atrocità. Diventato amico di Grodin, vendicherà lui e le tante crudeltà inflitte dall’altro ufficiale agli abitanti dei villaggi.

Platoon (1986) on IMDb

Ho rivisto questo film dopo tanti anni e mi ha colpito come e più della prima volta. Capolavoro. Willem Dafoe in stato di grazia.

Regia di Sion Sono. Un film con Kazue FukiishiTsugumiYuriko YoshitakaShirô NamikiSanae MiyataYôko Mitsuya. Titolo originale: Noriko no shokutaku. Genere Horror – Giappone2005durata 159 minuti.

Noriko e sua sorella Yuka provano un avversione adolescenziale per l’educazione costrittiva del padre. Ad un certo punto nemmeno l’amore della madre riesce ad impedirle di finire in una setta. Noriko, la maggiore, è la prima a lasciare la propria casa. Incontra una giovane donna di nome Kumiko in una chat e decide di andare a Tokyo per conoscerla. Yuka, la più giovane, la segue qualche mese dopo. Sotto Kumiko le due subiscono una profonda trasformazione, possiedono nuovi nomi e nuove vite, ma non sono le uniche. Il padre è determinato a riprendersele ma si trova a lottare contro una cospirazione.

 Noriko's Dinner Table
(2005) on IMDb

Regia di Sion Sono. Un film con Tak SakaguchiJun KunimuraShin’ichi TsutsumiFumi NikaidôHiroki HasegawaCast completo Titolo originale: Jigoku de naze warui. Genere Azione – Giappone2013durata 126 minuti. – MYmonetro 2,52 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Hirata sogna di diventare regista e, in attesa della sua grande occasione, gira ovunque con la sua videocamera interferendo con la vita privata di gente comune, così come di yakuza che si picchiano in strada. Una di queste occasioni porta lui e la sua troupe improvvisata a incrociare i propri destini con la guerra in corso tra i clan Muto e Ikegama, che a sua volta ruota attorno alla giovane Mitsuko, figlia del boss Muto e attrice mancata. Quando Muto assume Hirata per fargli girare il primo film con Mitsuko protagonista, l’incontro di queste vite parallele converge definitivamente.
Dopo un ingresso a pieno titolo nel novero degli autori più interessanti degli ultimi anni, grazie a opere come Himizu e Land of Hope, Sono Sion sembra volutamente giocare la carta dissacrante per sfuggire al cliché. Why Don’t You Play in Hell riprende un copione di quindici anni prima e sa inevitabilmente di progetto tenuto in naftalina per troppo tempo e solo frettolosamente rielaborato. 

 Why Don't You Play in Hell?
(2013) on IMDb
Locandina italiana Guilty of Romance

Un film di Sion Sono. Con Megumi Kagurazaka, Makoto Togashi, Miki Mizuno, Kanji Tsuda, Ryo Iwamatsu. Titolo originale Koi No Tsumi. Drammatico, durata 143 min. – Giappone 2011. – VM 18 – MYMONETRO Guilty of Romance * * * 1/2 - valutazione media: 3,50 su 2 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Nel quartiere dei love hotel di Tokyo, vengono rinvenuti due corpi. Indagando sulle persone scomparse, la detective Kazuko Yoshida si sofferma su due donne: Izumi, moglie impeccabile di un affermato scrittore e Mitsuko, docente di Letteratura all’università.
Ancora una volta Son Siono racconta l’atroce ambiguità della condizione umana nel Giappone contemporaneo, il disagio di un’intera società e la ricerca di un’impossibile catarsi, l’isolamento e la solitudine che si esprimono nella fuga nella prostituzione. Come in Suicide Club (2001), In Noriko’s Dinner Table (2005) in Love Exposure (2008) o nel più recente Cold Fish, la risposta all’alienazione è sempre paradossale.
Guilty of Romance sfodera da subito i toni dell’incubo con una brutale ferocia. Percorsi alieni, oscuri e deformi si generano nel seno di un Paese in cui accade troppo poco, in una società che prevede che tutto sia precostituito dall’inizio. Il Giappone è il sepolcro imbiancato suggellato dall’algida espressione della testa di un manichino che al suo interno marcisce e pullula di vermi; uno Stato che ha ingessato la parola e mutilato l’azione. Il castello agognato, ripetuta citazione kafkiana, rimane distante e inaccessibile. La ricerca di un senso sfocia nella negazione di un senso, non vi è percorso né volontà di cammino, poiché non esiste una destinazione.

 Guilty of Romance
(2011) on IMDb
Risultato immagini per Revanche

Un film di Götz Spielmann. Con Johannes Krisch, Ursula Strauss, Andreas Lust, Irina Potapenko, Johannes Thanheiser. Titolo originale Revanche. Thriller, durata 121 min. – Austria 2008. – Fandango uscita venerdì 5 marzo 2010. MYMONETRO Revanche – Ti ucciderò * * * - - valutazione media: 3,35 su 51 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

In città o si diventa arroganti o farabutti: con queste parole viene descritto Alex a pochi minuti dall’inizio il quale, occorre dirlo, di certo stando a Vienna non è diventato arrogante. Uscito di galera qualche tempo prima dell’inizio del racconto, ora fa l’autista per il padrone di un bordello e ha commesso il terribile errore di innamorarsi, ricambiato, della prostituta più richiesta. Insieme meditano la fuga per la quale gli occorrono però parecchi soldi, lei infatti è seriamente indebitata. C’è solo un modo per Alex di procurarsi quella cifra e in fretta: una rapina ben fatta.

Revanche (2008) on IMDb

Signs (Film 2002): trama, cast, foto, news - Movieplayer.itUn film di M. Night Shyamalan. Con Mel GibsonJoaquin PhoenixRory CulkinCherry JonesAbigail Breslin.  Titolo originale SignsFantascienzadurata 106 min. – USA2002MYMONETRO Signs * * * - - valutazione media: 3,07 su 66 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Il reverendo Graham Hess vive a Bucks County in Pennsylvania con i suoi due figlioletti e il fratello un po’ svanito. Sua moglie è morta in un incidente e da quel momento l’uomo ha perso la fede. Un giorno scopre degli ampi cerchi tracciati nei campi intorno alla sua fattoria. Il fenomeno si manifesta anche in India e, successivamente, in tutto il mondo. E’ opera di alieni particolarmente pericolosi e abili nel non farsi individuare. Qualcuno di loro si muove anche nei pressi della fattoria. Graham riuscirà a venire a capo del mistero. M. Night Shyamalan si muove con sicurezza nel territorio del paranormale e del contatto con gli alieni. Da qui a proporlo come il nuovo Spielberg però ce ne corre.Anche perché questa volta si avvale di un Gibson sempre più piatto e in caduta libera (v.anche We were soldiers). Manca la suspense e tutto appare prevedibile. Ciò che non lo è affatto è invece il finale. Ma non sul piano della pura narrazione quanto su quello dei simboli. Guardate i ‘segni’ che costellano gli ultimi minuti del film e provate a chiedervi se parte del successo del film negli Usa non sia dovuta anche al fatto che questo è il primo, vero manifesto cinematografico americano del dopo 11 settembre. Dire di più rovinerebbe la sorpresa.

Signs (2002) on IMDb
Locandina italiana Munich

Un film di Steven Spielberg. Con Eric BanaDaniel CraigMathieu KassovitzGeoffrey RushHanns Zischler.  Drammaticodurata 164 min. – USA 2005uscita venerdì 27gennaio 2006. MYMONETRO Munich * * * - - valutazione media: 3,46 su 72 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Il 5 settembre del 1972 un commando che faceva capo a Settembre nero fece irruzione nella palazzina che ospitava gli atleti israeliani al villaggio olimpico di Monaco. Due di loro vennero uccisi, gli altri, presi in ostaggio, morirono all’aeroporto dopo un tentato blitz della polizia tedesca. Il primo ministro israeliano Golda Meir indice una riunione coi capi politici e militari e ordina l’uccisione dei responsabili, non dopo una sofferta dialettica. Dice “in casi estremi lo stato deve rompere i limiti morali”. Viene organizzato un gruppo eterogeneo a capo del quale viene posto Avner Kauffman (Bana), agente del Mossad. Il gruppo elimina sette degli undici responsabili, Avner riesce a tornare a casa, in famiglia, ma non sarà mai più l’uomo di prima. 
Il film vale per una considerazione generale sull’eterna questione palestinese: forse per la prima volta nella storia dell’uomo si confrontano due ragioni, non un torto (seppur parziale) o una ragione (seppur parziale). Sono molti gli episodi di dialettica etnico-politica, ebrei e palestinesi portano le proprie ragioni. Gli agenti israeliani uccidono, ma non sparano mai nel mucchio. Quando si accorgono che una bambina morirebbe insieme al padre, uno dei terroristi, fermano tutto. Quando uno del gruppo (l’attore è Daniel Craig, il nuovo raccapricciante Bond) dice “io sono l’unico che vuole davvero uccidere i palestinesi” un altro gli risponde, ” per questo cerchiamo di non fartelo fare”. Il film è ispirato al testo “Vendetta”, firmato da George Jonas, un testo “obsoleto”, e anche pericoloso di questi tempi, che Spielberg ha riscritto, conscio dell’impatto mediatico e politico che una storia come questa inevitabilmente avrebbe rappresentato.
Il regista ebreo ha prestato grande attenzione ai nodi della politica mediorientale. Ha voluto accreditarsi come testimone (quasi) imparziale piuttosto che come portatore di pronunciamenti filoisraeliani. Vale, in questo senso, la rappresentazione dei generali e dei capi dei servizi segreti israeliani, cinici, non simpatici, molto lontani dal cliché eroico-agiografico dei film americani. In questa chiave va letta la collaborazione di Tony Kushner, premio Pulitzer e attitudine “liberal”. Peraltro Munich è uscito nelle sale proprio mentre Hamas vinceva le prime “libere e democratiche” elezioni palestinesi. Un segnale interessante. La strage dell’aeroporto viene proposta in un flash finale e accredita, nei volti e negli atti, una certa dolorosa riluttanza da parte dei terroristi nell’uccidere degli innocenti. Spielberg ha dichiarato “certamente non erano felici di farlo”. Non tutti hanno creduto che il regista ne fosse davvero convinto. Una volta registrata la solita caduta sentimental&finale dei film di Spielberg (Avner fa l’amore con la moglie mentre negli occhi terrorizzati gli passa il film della strage) diciamo che Munich, è un ottimo racconto, naturalmente.

Munich (2005) on IMDb

Un film di Fred F. Sears. Con Joan Taylor, Hugh Marlowe, Donald Curtis, Morris Ankrum, Thomas Browne Henry. Titolo originale Bank Shot. Fantascienza, b/n durata 83 min. – USA 1956. MYMONETRO La terra contro i dischi volanti * * - - - valutazione media: 2,00 su 1 recensione.

Il dottor Russell Marvin lavora in una base militare al progetto “Sky Hook” consistente nella messa in orbita di nuovi rivoluzionari satelliti. Gli esperimenti di lancio si rivelano più volte disastrosi, finché si scopre che la causa va attribuita alla presenza di una misteriosa, gigantesca astronave extraterrestre. 

 La Terra contro i dischi volanti
(1956) on IMDb

Regia di Ettore Scola. Un film con Claudio BigagliGérard DepardieuDiego AbatantuonoSergio CastellittoAntonella AttiliCast completo Genere Commedia – Italia2001durata 100 minuti. – MYmonetro 2,50 su 10 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Dopo Una giornata particolare (1977), E. Scola ritorna all’anno della promulgazione delle leggi razziali contro gli ebrei, con un film scritto da lui e da Furio Scarpelli con i due rispettivi figli Silvia e Giacomo. Storia di due commercianti di stoffe che a Roma abitano e lavorano nella stessa strada: Umberto, sarto milanese di famiglia cattolica, e Leone, merciaio ebreo. L’ignominia, non priva di particolari assurdi, del decreto-legge 1728 (17-11-1938) “Provvedimenti per la difesa della razza italiana” si riflette nelle piccole vicende quotidiane dei due protagonisti e delle loro famiglie, dei parenti e degli amici. Due i punti di forza: il set della strada-quartiere, microcosmo di una società ignara prima ancora che indifferente, distratta o solidale, che racchiude la vicenda; la capacità di illustrare una legge infame quasi articolo per articolo, calandola in personaggi, casi, aneddoti, in altalena tra commedia e dramma, tenerezza e dolore, sarcasmo e indignazione. Il bozzettismo tipico di Scola non manca; c’è un puntiglio persino eccessivo nella ricostruzione d’epoca; convenzionale e pleonastico il punto di vista infantile, ma i momenti autentici esistono e il duo Abatantuono-Castellitto è ammirevole per misura e intensità. Premio per la regia al festival di Mosca; Globo d’oro per la musica (A. Trovajoli); Donatello a L. Ricceri (scene).

Concorrenza sleale (2001) on IMDb