Category: Rossellini Roberto


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Un film di Roberto Rossellini. Con Franz Kruger, Edmund Moeschke, Barbara Hintze Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 75 min. – Italia 1948. MYMONETRO Germania Anno Zero * * * * - valutazione media: 4,29 su 17 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Berlino 1946. Tra le macerie della città vive il dodicenne Edmund che convive con la sorella, il padre malato e un fratello maggiore che si nasconde per timore di essere arrestato in quanto ex soldato nazista. Il bambino cerca con ogni mezzo un lavoro ma viene anche in qualche modo attratto dal suo ex maestro, un pedofilo che gli inculca l’idea che i deboli vadano soppressi. Il padre di Edmund è un debole.
“Quando le ideologie si discostano dalle leggi stesse della morale e della pietà cristiana, che sono alla base della vita degli uomini, finiscono per diventare criminale follia. Persino la prudenza dell’infanzia viene contaminata e trascinata da un orrendo delitto ad un altro non meno grave nel quale, con l’ingenuità propria dell’innocenza, crede di trovare una liberazione dalla colpa”.È questa la didascalia che segue i titoli di testa e precede le immagini della capitale tedesca devastata esplicitando l’auspicio dell’autore affinché si intervenga per aiutare i bambini tedeschi, che hanno vissuto gli orrori della guerra, a trovare una speranza nel futuro.
Quello che Rossellini ci propone in questo film (in cui si distacca dal cinema resistenziale per offrirci un’indagine socio-psicologica di taglio diverso) è il ritratto di un bambino inesorabilmente e disperatamente cresciuto ma che vorrebbe tornare ciò che è stato, nonostante quello che ha visto e che fa. Cerca di giocare a palla con altri bambini ma viene respinto e allora salta da una chiazza di fango all’altra in un tentativo di gioco solitario e triste. Per un attimo ha come una folgorazione: la musica di un organo che esce da una chiesa lo costringe a fermarsi (finora lo abbiamo visto in costante movimento) ma, come se fosse incapace di credere ancora nella bellezza, riprende il suo cammino. In questa sequenza è condensato tutto il dolore e la pietà (nell’accezione più alta del termine) che Rossellini prova nei confronti del suo protagonista e che riesce a trasmettere allo spettatore. Sono sentimenti che vengono rafforzati da un contesto in cui le macerie non sono solo fatte di mattoni ma si trovano nell’intimo di un mondo adulto in cui tutti, dal perverso sedicente educatore alla donna che insinua in Edmund il sospetto che la sorella Eva si prostituisca, sono minati da quella malattia che l’ideologia nazista il conflitto hanno instillato in loro.
La macchina da presa li osserva ma non si sottrae al giudizio che ha una radice fondamentalmente cristiana: “Chiunque scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e venga gettato in mare”.(Marco 9,42)

Germany Year Zero (1948) on IMDb

Regia di Roberto Rossellini. Un film Da vedere 1961 con Paolo StoppaFranco InterlenghiGiovanna RalliRenzo RicciOreste LionelloAttilio DottesioCast completo Genere Storico – Italia1961durata 103 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,00 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

La spedizione dei Mille del 1860 guidata da Garibaldi, dallo scoglio di Quarto (5 maggio), sino all’incontro di Teano (26 ottobre) con re Vittorio Emanuele II. Pur con alti e bassi di stile e di tono, nonostante i compromessi storico-ideologici di sceneggiatura, il film raggiunge i suoi scopi: togliere l’epopea garibaldina dal mito e dall’oleografia (con un Garibaldi miope e reumatico, ridotto alla sua misura domestica: Ricci con la voce di Emilio Cigoli) e dare alla rievocazione storica la spoglia concretezza di una cronaca. Il tono cresce nell’ultima parte col mirabile inciso alla corte di Napoli, l’incontro di Teano, la partenza per Caprera: momenti in cui verità storica e umana coincidono in poesia. L’edizione francese, quella che il regista prediligeva, è di 139 minuti.

 Viva l'Italia
(1961) on IMDb
Il generale Della Rovere - Film (1959) - MYmovies.it

Un film di Roberto Rossellini. Con Vittorio De Sica, Sandra Milo, Vittorio Caprioli, Hannes Messemer, Giovanna Ralli. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 97′ min. – Italia 1959. MYMONETRO Il generale Della Rovere * * * * - valutazione media: 4,30 su 14 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Nella Milano del ’43 Bertone, anziano imbroglione, arrestato dalle SS tedesche, si spaccia per generale badogliano della Resistenza e s’immedesima tanto nella parte che si fa fucilare. Tratto da un racconto di Indro Montanelli, è il meno originale degli ultimi film di Rossellini, girato su commissione a basso costo, ma il più efficace e accattivante, di notevole interesse tecnico-stilistico per una serie di espedienti che il regista avrebbe poi usato nel suo lavoro per la TV. De Sica modula da maestro il suo gigionismo. Leone d’oro a Venezia ex aequo con La grande guerra di Mario Monicelli. Nastro d’argento per il film.

 Il generale Della Rovere
(1959) on IMDb
Locandina Roma città aperta

Un film di Roberto Rossellini. Con Anna Magnani, Aldo Fabrizi, Maria Michi, Marcello Pagliero, Nando Bruno. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 103′ min. – Italia 1945. MYMONETRO Roma città aperta * * * * 1/2 valutazione media: 4,66 su 21 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Nella Roma del 1943-44, occupata dai nazifascisti, la lotta, le sofferenze, i sacrifici della gente sono raccontati attraverso le vicende di una popolana, di un sacerdote e di un ingegnere comunista: la prima è abbattuta da una raffica di mitra; il terzo muore sotto le torture; il secondo viene fucilato all’alba alla periferia di Roma, salutato dai ragazzini della sua parrocchia. Girato tra difficoltà economiche e organizzative di ogni genere, il film impose in tutto il mondo una visione e rappresentazione delle cose vera e nuova, cui la critica avrebbe dato poco più tardi il nome di neorealismo. Specchio di una realtà come colta nel suo farsi, appare oggi come un’opera ibrida in cui il nuovo convive col vecchio, i grandi lampi di verità con momenti di maniera romanzesca, in bilico tra lirismo epico e retorica populista. La stessa lotta antifascista è raccontata ponendo l’accento sul piano morale più che su quello politico, il che non gli impedì di essere il film giusto al momento giusto e di indicare attraverso le figure del comunista e del prete di borgata il tema politico centrale dell’Italia nel dopoguerra. Nastri d’argento per il miglior film e A. Magnani. Grande successo internazionale, molti premi all’estero e una nomination all’Oscar della sceneggiatura firmata da R. Rossellini, Sergio Amidei e Federico Fellini. Titolo inglese: Open City.

Rome, Open City (1945) on IMDb
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Year One (1974) - IMDb

Un film di Roberto Rossellini. Con Luigi Vannucchi, Dominique Darel, Valeria Sabel, Carlo Bagno.Biografico, Ratings: Kids+16, durata 120′ min. – Italia 1974. MYMONETRO Anno uno * * 1/2 - - valutazione media: 2,85 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Biografia dello statista democristiano Alcide De Gasperi (1881-1954) dal massacro delle Fosse Ardeatine sino alla morte. Accolto severamente dalla critica come una penosa compromissione col potere democristiano, determinato dalla committenza di un editore di destra (E. Rusconi), può essere letto come il tentativo di fare un film di storia contemporanea che riassuma il decennio della ricostruzione realizzata con la collaborazione di tutti i partiti dell’arco costituzionale (fu fatto alla vigilia del “compromesso storico” tra DC e PCI). Il didascalismo smorza il pathos del racconto, fiacco specialmente nel nesso tra vicende pubbliche e private (il finale, comunque, è uno dei più asciutti e tristi di Rossellini), ma fa da spia al distacco con cui si rievocano gli avvenimenti.

Year One (1974) on IMDb
La qualità audio/video è ottima, purtroppo ha i subfra sovraimpressi. Non credo esistano versioni senza sottotitoli sovraimpressi perchè l’ho rippato io dal iso originale. Se qualcuno possiede una copia senza hardsub mi scriva nei commenti.

Regia di Roberto Rossellini. Un film con Sandra MiloMartine CarolLaurent TerzieffMimmo PoliEnrico GloriNerio BernardiCast completo Genere Avventura – Italia1961durata 127 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,03 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

È la storia – da Cronache italiane (1829) di Stendhal – dell’amore tra il carbonaro Pietro Missirilli e la principessa Vanini nella Roma del 1823 sullo sfondo del malgoverno papalino, dei primi fermenti liberali, della vita quotidiana del popolo. Per averlo tutto per sé, lei denuncia i suoi compagni che lo accusano di tradimento. Pietro si costituisce e, condannato alla ghigliottina, respinge l’aiuto di lei che si chiude in convento. Il dissidio tra melodramma e cronaca, finzione e documento, spettacolo e intenti didattici non è risolto; è, in negativo, il film più viscontiano di Rossellini, che non riconobbe il montaggio, ma meriterebbe una rivisitazione. Scritto da F. Solinas, A. Trombadori e troppi altri.

 Vanina Vanini
(1961) on IMDb

Regia di Roberto Rossellini. Un film con Ingrid BergmanTullio CarminatiAgnese DubbiniGiacinto Prandelli. Genere Drammatico – Italia1954durata 76 minuti. – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Dall’oratorio drammatico (1938) di Paul Claudel con musiche di Arthur Honegger, già messo in scena da Rossellini nel 1953: in attesa del supplizio la Pulzella rievoca i principali episodi della sua vita. Considerato a torto come una semplice trasposizione dell’opera teatrale, il film è ricco di pregevoli invenzioni tecnico-espressive. “Non è affatto teatro filmato, ma cinema; direi persino che è neorealismo nel senso in cui l’ho sempre tentato” (R. Rossellini).

 Giovanna d'Arco al rogo
(1954) on IMDb

Regia di Roberto Rossellini. Un film Da vedere 1953 con George SandersIngrid BergmanLeslie DanielsAnna ProclemerPaul MüllerLyla RoccoCast completo Genere Drammatico – Italia1953durata 79 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,74 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Coppia di coniugi inglesi ritrova, a contatto col Sud, una speranza di comunicazione e comprensione reciproca, uscendo dalla noia e dalla solitudine. Il migliore dei 4 Rossellini con la Bergman. Ignorato dal pubblico, poco compreso e strapazzato dalla critica italiana, esaltato da quella francese: “Con l’apparizione di Viaggio in Italia tutti i film sono improvvisamente invecchiati di dieci anni” (J. Rivette, 1955). Influenzò il cinema moderno degli anni ’60. “Seppe portare ad un altissimo livello il suo stile limpido, senza fronzoli, tutto aderente alle cose, alla realtà del momento, semplificando ancor di più, depurato da ogni incrostazione drammaturgica, il contenuto drammatico dell’azione” (G. Rondolino). Scritto, su una sceneggiatura quasi inesistente, da Rossellini e da Vitaliano Brancati. Fotografia di Enzo Serafin, Aldo Tonti, Luciano Trasatti con Aldo Scavarda operatore alla macchina. Vari titoli sul mercato anglofono: Strangers ; Journey to Italy ; The Lonely Woman ; Voyage to Italy .

 Viaggio in Italia
(1954) on IMDb

Regia di Roberto Rossellini. Un film con Ingrid BergmanMathias WiemanRenate MannhardtKurt KreugerLuisa Vidor. Genere Drammatico – Italia1954durata 75 minuti. – MYmonetro 3,47 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

La moglie di un professore a Monaco di Baviera ha un amante. Accortasi che lui l’ha fatta spiare e ha scoperto il tradimento, decide di uccidersi, ma cambia idea. Dal racconto Angst di Stefan Zweig. Sceneggiato con Sergio Amidei e Franz Treuberg, è il 5° e ultimo film di Rossellini con Ingrid Bergman e riflette la situazione di disagio in cui si trovavano. Il suo tema centrale è di nuovo l’incomunicabilità e l’incomprensione nella vita di coppia che, unito a quello della paura che opprime la donna infedele, dà al film “una tensione esistenziale che, pur nello schema rigido del racconto, accoglie una molteplicità di suggestioni” (G. Rondolino) e permette il passaggio dal privato al pubblico con una complessa scrittura registica di tragica intensità e di moderna penetrazione psicologica. Sottovalutato dai critici, ignorato dal pubblico. I. Bergman in gran forma. Rossellini ne girò 2 versioni, in tedesco ( Augst ) e in inglese ( Fear ); quella italiana, la migliore, è un incrocio delle due. Ne esiste un’altra – distribuita nel 1958 come Non credo più all’amore – più romanzata, con dialoghi cambiati.

 La paura
(1954) on IMDb

Regia di Roberto Rossellini. Un film con Vittorio CaprioliTina AumontJean MartinPier Maria RossiToni UcciJohn KarlsenCast completo Genere Storico – Italia1975durata 145 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,00 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Ispirata ai quattro Vangeli (ma in particolare a quello di Marco) con una forte componente mariana e una premeditata omissione del contesto storico-politico, questa vita di Cristo si rivolge all’umanità più che alla divinità del personaggio, espungendo gran parte dei miracoli e le profezie sulla fine del mondo e riducendo al minimo i riferimenti al soprannaturale. Esplicitamente popolare nel rispetto della tradizione iconografica, quasi da presepio, è un film tutto rosselliniano nell’illuminata indolenza, nel ritmo incalzante, nella disadorna semplicità della scrittura, nella trasparenza dello stile che può sembrare sciattezza. Per la prima volta nel cinema cristologico c’è la scena della Pietà: il Cristo morto in grembo alla madre.

 Il messia
(1975) on IMDb
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Un film di Roberto Rossellini. Con Ingrid Bergman, Mario Vitale, Renzo Cesana Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 107′ min. – Italia 1950. MYMONETRO Stromboli – Terra di Dio * * * 1/2 - valutazione media: 3,58 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Per rimanere in Italia Karin, profuga lituana, sposa una guardia del campo d’internamento, pescatore di Stromboli (una delle Eolie), ma è dura la vita di straniera sull’isola. Disperata, durante un’eruzione del vulcano, cerca di andarsene. Si smarrisce, invoca Dio e ritorna, sconfitta e vittoriosa nello stesso tempo. 1° dei 5 film della coppia Rossellini-Bergman e della cosiddetta trilogia della solitudine (Europa ’51, Viaggio in Italia). Prodotto dalla RKO e dalla Berit (Bergman-Rossellini). 102 giorni di riprese (invece dei 42 previsti) turbate all’esterno da polemiche e scandali, all’interno dal maltempo e da vari contrattempi. Oltre a quella italiana, curata in postproduzione dal regista, esistono altre 2 versioni: quella europea, leggermente diversa, e quella americana, montata a Hollywood e ridotta a 81′. Dramma di forte tensione esistenziale, ricco di splendide aperture documentaristiche (la tonnara, l’eruzione, i vagabondaggi di Karin nell’isola), in un racconto che registra la realtà nella sua immediatezza e lascia i fatti svolgersi senza interpretazioni e nemmeno motivazioni. Incompreso da gran parte della critica e ignorato dal pubblico. I. Bergman in una delle sue migliori interpretazioni. Distribuito in Italia nel marzo 1951.

 Stromboli (Terra di Dio)
(1950) on IMDb

Regia di Marcello Pagliero e Roberto Rossellini. Un film con Carlo NinchiMassimo GirottiElli ParvoRoswita SmithGiovanna ScottoLia CorelliCast completo Genere Drammatico – Italia1946durata 85 minuti. – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Sedotta da un compaesano, Paola si trasferisce in città dove, da lavorante in una sartoria, finisce per darsi con un’amica alla prostituzione di alto bordo, finché fa innamorare un maturo vivaicultore (Ninchi) disposto a sposarla. Tornata al paese per rivedere la sorella appena sposata, è concupita dal giovane cognato, ma ricattata dal primo seduttore si dà la morte proprio mentre sta per essere raggiunta dal suo innamorato. Rossellini iniziò a girare il film nel 1943 col titolo Scalo merci su sceneggiatura scritta con Giuseppe De Santis, Diego Calcagno, Rosario Leone. La guerra interruppe le riprese e indusse Rossellini a riscrivere lo script . Su sue indicazioni, nel 1946 Pagliero lo terminò. L’impianto da melodramma verista dai risvolti moralistici è già esplicito nella trama, ma non sono convenzionali né la cruda analisi dell’ambiente familiare né la dimensione erotica (c’è un primo piano del bel seno nudo della Parvo). Tra l’altro comincia con il suicidio di una sconosciuta cui assiste la protagonista. Prodotto dalla S.A.F.I.R. di Roma e distribuito alla fine del ’46.

 Desiderio
(1946) on IMDb
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Blaise Pascal è un film per la televisione in due parti del 1971 diretto da Roberto Rossellini.

In Francia, verso gli inizi del 1650, il giovane Blaise Pascal è uno studioso molto abile ed intelligente che vive studiando i principi della matematica e della meccanica già introdotti da René Descartes (meglio noto come Cartesio), l’inventore del piano cartesiano e soprattutto promotore di una filosofia che racchiude le caratteristiche dell’inconscio e dell’essenza che agisce libera (Dio) e dell’essere che è costretto a finire e che non agisce liberamente (le creature viventi, in particolare l’uomo). Egli pubblica come prima opera un saggio di geometria e matematica in cui spiega le coniche che formerebbero una stella non di cinque bensì di sei punte. Tuttavia Pascal non viene compreso completamente dai coetanei, a causa del suo genio precoce.

 Blaise Pascal
(1972) on IMDb

Regia di Roberto Rossellini. Un film Da vedere 1952 con Alexander KnoxGiulietta MasinaIngrid BergmanCarlo HintermanEttore GianniniCast completo Genere Drammatico – Italia1952durata 110 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,34 su 9 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Moglie di un diplomatico sconvolta dal suicidio del figlio dodicenne, Irene si accosta prima al marxismo e poi alla religione, dedicandosi a opere di beneficenza e allontanandosi dal suo ambiente finché, per soffocare lo scandalo, la chiudono in clinica. Scritto dal regista con S. De Feo, M. Pannunzio, I. Perilli, B. Rondi, fa parte – con Stromboli e Viaggio in Italia – di una trilogia delle donne inquiete che hanno in comune la solitudine. Diseguale, vanta momenti di grande intensità in una sceneggiatura un po’ rigida e dimostrativa. Fotografia: Aldo Tonti. Musica: Renzo Rossellini. Prodotto da Ponti/De Laurentiis (Lux), fu distribuito negli anni in diversi montaggi: impossibile stabilire la versione “originale”. A Venezia ’52 premio internazionale della giuria. Nel 2009 edito da Dolmen in 2 dischi. Edizione imperdibile che comprende un’intervista (40′) a Elena Dagrada, un documentario (60′) di C. Lizzani, interventi di giovani autori, un saggio di A. Aprà.

 Europa '51
(1952) on IMDb

Regia di Roberto Rossellini. Un film con Vittorio GassmanYvonne SansonEleonora Rossi DragoNadja TillerAnnette Stroyberg. Genere Drammatico – Italia1962durata 98 minuti. – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Da un dramma (1960) di Giuseppe Patroni Griffi. Adriano, cinico in crisi, debole, sbruffone e sentimentale, cerca di cambiar vita sposando una brava ragazza. Diretto senza convinzione, non abbastanza riscattato da una scrittura disadorna e da un bianconero sporco da cinegiornale. “Credo che sia orribile… – dichiarò anni dopo Rossellini – Fu allora che abbandonai definitivamente il cinema.”

 Anima nera
(1962) on IMDb

Un film di Roberto Rossellini. Con Alberto Tavazzi, Roswita Schmidt, Aldo Capacci, Piero Pastore. Guerra, b/n durata 88′ min. – Italia 1943. MYMONETRO L’uomo dalla croce * * 1/2 - - valutazione media: 2,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Con interpreti non professionisti. Film a due diritti con due autori in contrasto, girato a Ladispoli e nella campagna romana circostante nell’estate ’42 in una situazione produttiva precaria, salvata dall’ENIC. Da una parte Asvero Gravelli, noto scrittore e giornalista fascista, che ne scrisse il soggetto e figura come supervisore: doveva esaltare in chiave anticomunista l’ARMIR (Armata italiana in Russia) e la morte eroica del cappellano militare Reginaldo Giuliani. La vicenda si concentra su un casolare dove si rifugiano un cappellano e un commissario politico sovietico, donne, bambini, contadini russi, mentre infuria una battaglia. “Religione e politica, patriottismo e retorica si mescolano” (G. Rondolino). Dall’altra parte c’è Rossellini che “si rivela nelle piccole cose… nei momenti di quiete, di attesa”, probabilmente improvvisando senza badare alla sceneggiatura. Distribuito soltanto nel giugno 1943. Accoglienza tiepida. Ritirato dopo il 25 luglio.

The Man with the Cross (1943) on IMDb
Locandina La macchina ammazzacattivi

Un film di Roberto Rossellini. Con Giacomo Furia, Marilyn Buferd, William Tubbs, Giovanni Amato, Joe Falletta. Commedia, Ratings: Kids+13, b/n durata 83′ min. – Italia 1952. MYMONETRO La macchina ammazzacattivi * * * - - valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Convinto da uno strano personaggio (il diavolo?), un fotografo di paese si vendica di coloro che gli hanno fatto del male rifotografando una loro fotografia e provocandone la morte. Poi, però, convince il diavolo a far resuscitare le sue vittime. Girato a Maiori (Salerno) nel ’48, tra difficoltà e interruzioni (uscì soltanto quattro anni dopo), difficilmente catalogabile, in bilico tra tragico e grottesco, serio e faceto, frammentario eppure coerente, fu il tentativo di Rossellini di avvicinarsi alla commedia dell’arte. La visione neorealistica si carica di elementi fantastici e surreali. Il soggetto è di Eduardo De Filippo e Filippo Sarazani.

The Machine to Kill Bad People (1952) on IMDb
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Cartesius è un film per la televisione in due parti del 1973 diretto da Roberto Rossellini. La pellicola è nota anche con il titolo Cartesioe narra la vita del filosofo e matematico René Descartes che trasferì ufficialmente per primo la filosofia dall’era antica a quella moderna.

Nel primo trentennio del 1600, in Francia il giovane studioso René Descartes (italianizzato Cartesio), compie ricerche sulla geometria analitica, basandosi inizialmente sulle teorie degli antichi greci come Aristotele ed Euclide. Dopo aver approfondito maggiormente gli studi si accorge che le teorie stabilite da quei pensatori sono ora del tutto infondate e prive di senso, giacché per fare nuove scoperte il progresso necessita di nuove idee e formule matematiche. Così Cartesio, dopo aver tentato inutilmente in un viaggio in Italia di far comprendere ai preti e ai suoi interlocutori l’efficienza del copernicanesimo, è costretto ad andare altrove. Infatti, essendo il periodo della Controriforma cattolica con cui si scontrò e perse anche Galileo Galilei, anche Cartesio si trova in un primo momento in pericolo e torna in Francia dove vi è tolleranza e fiducia nelle giovani menti rivoluzionarie.

Cartesius (1974) on IMDb

Regia di Roberto Rossellini. Un film Da vedere 1954 con TotòNyta DoverVera MolnarFranca Faldini, Maria Bon Roseto, Mario CastellaniCast completo Genere Commedia – Italia1954durata 90 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,23 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un barbiere esce di prigione dopo aver scontato 22 anni per aver ucciso il presunto amante della moglie. Viste le ingiustizie e gli egoismi della società, preferisce rientrare in carcere. Con La macchina ammazzacattivi (1948), è uno dei due tentativi di Rossellini di cimentarsi nella commedia di costume. Sostanzialmente non riuscito, quest’apologo sull’ingiustizia e sulla libertà è, comunque, interessante. Girato nel 1952, uscito nel 1954 dopo essere stato manipolato dai produttori Ponti e De Laurentiis. Alcune sequenze girate da M. Monicelli.

 Dov'è la libertà...?
(1954) on IMDb

L’età di Cosimo de’ Medici è una miniserie televisiva in tre puntate del 1972 diretta da Roberto Rossellini.

La pellicola propone uno spaccato di storia della Firenze rinascimentale del 1400. Attraverso tre parti, di cui è diviso il film: si scoprirà come Cosimo de’ Medici, detto Il Vecchio, riuscì nei primi anni del ‘400 a ad impadronirsi del potere temporale e delle menti dei cittadini con abili sotterfugi. Anche se ciò lo faceva per instaurare un nuovo governo migliore che renderà la città della Toscana una delle più fiorenti dell’Italia. Si verrà a conoscenza del suo esilio nel 1433 e del suo ritorno. Infine nell’ultima sequenza del film si tratta delle visione che aveva l’intellettuale Leon Battista Alberti riguardo ai costumi e alla cultura fiorentina alla corte dei Medici

The Age of the Medici (1972) on IMDb