Un film di Leni Riefenstahl. Titolo originale Olympia. Documentario, Ratings: Kids+16, b/n durata 217 min. – Germania 1938. MYMONETRO Olimpia valutazione media:3,33 su 5 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Il film è il documentario delle Olimpiadi di Berlino del 1936 ed è composto da: Festa di popoli (Fest der Völker)e Festa di bellezza (Fest der Schönheit).
Stephen Strange fa terribili incubi, in cui un suo alter ego fugge con una ragazzina in uno scenario surreale. Cerca di raggiungere un arcano libro bianco, ma un demone vuole invece prendere il controllo della ragazza e rubarle i poteri transdimensionali – uccidendola nel mentre. Quando si risveglia, Strange si reca al matrimonio della sua amata Christine con un altro uomo. Il mago cerca con scarso successo di nascondere il proprio dolore e, quasi per fortuna, arriva a toglierlo d’impiccio un enorme mostro che insegue la stessa ragazzina del suo sogno. Strange e Wong fanno così la conoscenza della giovane: America Chavez, che dovranno proteggere da una minaccia nascosta nel multiverso. In cerca di aiuto, il mago si reca così da Wanda Maximoff, la potentissima Scarlet Witch.
In un sol giorno John perde lavoro, casa, macchina e ragazza. Non gli resta che arruolarsi. Pur non arrivando mai a una satira vera sul mondo militare è pieno di trovate, divertenti scene d’azione. Doppiaggio dei meno riusciti.
L’ultima ufficiale rimasta in una remota base di difesa missilistica lotta contro i terroristi che minacciano gli Stati Uniti con le loro 16 armi nucleari trafugate.
Anni ’70, sulle colline vicino a Verona. A nove anni, figlio unico, Sergio è introverso, solitario, dotato di una forte immaginazione che gli permette di evadere dalla realtà, anche quella dei deteriorati rapporti dei genitori. Quando apprende la possibilità di un fratellino, fantastica sui cambiamenti che ne deriverebbero, e decide di farlo morire, ma un aborto della madre lo carica di un grave senso di colpa. Prodotto a basso costo (con Antonio Ciano per Nuvola Film), scritto e diretto da Pietro Reggiani, figlio di Mariella e Stefano (compianto scrittore, giornalista e critico), fu girato nell’estate 1998 come la parte retrospettiva di una centrale rievocazione del protagonista adulto. Dopo una lunga serie di rinvii nel 2003 l’autore si limitò a girare l’epilogo con lo stesso interprete adolescente. Nel 2005-06 il film fece, con premi e menzioni, il giro di una decina di festival, ma non trovò una distribuzione decente. Grazie al sistema di prevendita www.selfcinema.it è uscito nel maggio 2007 nelle maggiori città italiane. Nonostante lentezze, ripetizioni e bamboleggiamenti, privo di figure significative di contorno, in bilico tra microrealismo e fantasia, ha una forza ingenua e languida nel raccontare l’infanzia in chiave di nostalgia. Gianni Canova l’ha definito un film madeleine .
Un film di Alain Resnais. Con Claude Rich, Jean-Paul Belmondo, Charles Boyer, Anny Duperey, Gigi Ballista.Titolo originale Stavisky. Drammatico, durata 112 min. – Francia 1974. MYMONETRO Stavisky il grande truffatore valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari. Negli anni Trenta, la mancanza di qualsiasi scrupolo ed una audacia truffaldina fuori dal comune consentono al finanziere Stavisky (un personaggio storico) una vita tra le più brillanti ed agiate. Quando, dopo l’ultima impresa, il funzionario di una banca lo mette al corrente di un pesante ammanco, Stavisky crede ad un nuovo inganno. Morirà nella sua baita, probabilmente suicida.
Agricoltore dell’Iowa sente “una voce” che gli consiglia di costruire un campo di baseball nelle sue terre coltivate a mais ed esegue. Conseguenze stupefacenti. Dal romanzo Shoeless Joe di W.P. Kinsella, una storia fantastica di redenzione e di fede in cui umanesimo, misticismo e tifo per il baseball si mescolano con effetti ora suggestivi ora artificiosi. Americano a 18 carati.
The Merchant of Venice (1596-97) di Shakespeare conta 15 trasposizioni sullo schermo nel muto. Il 1° fu un Méliès (1901): 150 secondi. Col sonoro c’è il silenzio, se si toglie il mediocre film italo-francese di P. Billon. Almeno dopo il 1945 la presenza di un antagonista come Shylock lascia spazio al sospetto, se non alle accuse, di antiebraismo. Perciò l’inglese Radford, anche sceneggiatore, prende le sue precauzioni. Come tutti, anche a teatro, lavora di sottrazione sul testo originale, ma aggiunge una sequenza iniziale (senza dialoghi) ambientata nel ghetto. Shylock è un malvagio o un custode della legge, vittima del ruolo (l’usura) in cui la borghesia mercantile lo ha incastrato? Shylock ricambia con un odio che nasce dall’orgoglio ferito il disprezzo che Antonio, il protagonista del titolo, gli dimostra: l’ostilità tra i due non nasconde una forma di affinità? Non sono entrambi – l’uno ebreo, l’altro omosessuale (come qui Irons suggerisce con dolente malinconia) – “diversi” e in qualche misura capri espiatori di un sistema sociale? Radford non risponde o lo fa con reticenza. Confeziona un film in costume filologicamente corretto e lascia recitare a briglia sciolta un appassionato Pacino (doppiato da Giancarlo Giannini) che ha il suo momento di gloria (matt)attoriale nella famosa tirata del 3° atto. Esterni: Venezia e due ville venete; interni in Lussemburgo.
Un film di Alain Resnais. Con Claude Rich, Jean-Paul Belmondo, Charles Boyer, Anny Duperey, Gigi Ballista.Titolo originale Stavisky. Drammatico, durata 112 min. – Francia 1974. MYMONETROStavisky il grande truffatore valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari. Negli anni Trenta, la mancanza di qualsiasi scrupolo ed una audacia truffaldina fuori dal comune consentono al finanziere Stavisky (un personaggio storico) una vita tra le più brillanti ed agiate. Quando, dopo l’ultima impresa, il funzionario di una banca lo mette al corrente di un pesante ammanco, Stavisky crede ad un nuovo inganno.
Un film di Tony Richardson. Con Claire Bloom, Richard Burton, Mary Ure Titolo originale Look Back in Anger. Drammatico, b/n durata 99 min. – Gran Bretagna 1958. MYMONETRO I giovani arrabbiati valutazione media: 3,50 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Tratto dal dramma di John Osborne Ricorda con rabbia, il film è centrato sulla figura di Jimmy, venditore di noccioline che rifiuta con acredine di integrarsi nella società che lo circonda. La giovane moglie, innamoratissima di lui, ha la colpa di appartenere ad un ambiente socialmente elevato e per questo Jimmy nutre nei suoi confronti un sentimento contraddittorio di amore e odio. Lei se ne va, ma dopo qualche mese ritorna e il loro rapporto continua, anche se entrambi continuano a sentirsi due disadattati.
Non è facile la vita di Tom (Gibson) e Mae (Spacek), volenterosi agricoltori alle prese con gli speculatori e con le intemperie che gonfiano il fiume facendolo straripare. Ma i valori fondamentali della famiglia, del coraggio e dell’attaccamento alla terra non andranno mai perduti. Film rurale, intimista e spettacolare ad un tempo, molto ben fotografato da Vilmos Zsigmond e interpretato da una notevolissima Spacek.
Il film è basato sulla vera storia del salvataggio dei 33 minatori cileni intrappolati mezzo miglio sotto la superficie della miniera di San Jose, per 69 giorni. La pellicola racconterà il cedimento della miniera e gli sforzi delle squadre di soccorso. La sceneggiatura è stata scritta con l’aiuto dei minatori e i produttori hanno assicurato che la pellicola conterrà dei dettagli che non sono mai stati resi pubblici.
Un film di Martin Ritt. Con Claire Bloom, Edward G. Robinson, Laurence Harvey, Paul Newman, William Shatner Titolo originale The Outrage. Drammatico, b/n durata 97 min. – USA 1964. MYMONETROL’oltraggio valutazione media: 2,75 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari. Il film ripropone il tema di Rashomon di Kurosawa, trasponendolo in chiave western e meno fiabesca. Juan Carrasco, accusato di avere assassinato un uomo di cui ha violentato la moglie, viene condannato a morte. Ma la versione dei fatti è esposta in modo diverso dalla donna e dall’accusato: la ricerca della verità non è poi così facile come sembra.
Storia di una convivenza forzata tra Alfonso, timido scienziato napoletano disoccupato, e Gayan, ex campione di cricket dello Sri Lanka in un fóndaco chiamato Paradiso nel cuore di Napoli, in una catapecchia abusiva sul tetto di un palazzo. ( Into da leggersi come int’o , dentro a). Licenziato quasi 50enne, il depresso Alfonso si rivolge a un ex compagno di scuola, consigliere comunale colluso con la camorra, e si ritrova coinvolto in una pericolosa storia di malavita dove Gayan diviene prima ostaggio, poi unico alleato di Alfonso. 1° LM della milanese Randi, laureata in giurisprudenza e studiosa di disegno e pittura. Ricco di sorprese piacevoli tra cui il buffo camorrista Cacace, “è un piccolo grande film leggero come una foglia ma denso di arguzia e non avulso dalla critica sociale” (A.M. Pasetti). Prodotto da Acaba/Cinecittà Luce che lo distribuisce. Scritto da Randi con 4 sceneggiatori.
Gli abitanti di un paesino dell’Alaska hanno una sola passione: l’hockey. Quando un compaesano che lavora a New York riesce ad organizzare un incontro con la squadra dei Rangers la felicità è alle stelle. Tutto ruota intorno all’incontro di cui è bene non svelare il finale che, unito alla presenza di Russell Crowe, rappresenta il motivo d’interesse del film.
l professor Hansen con l’aiuto del fedelissimo Rodin ha realizzato un androide dalle sembianze umane ma in realtà totalmente privo di ogni senso di umanità. La sua natura di genio del male gli consente di assumere il controllo di un vasto territorio dal quale progetta la conquista del mondo. Scoperta la sua indole malvagia, una giovane la rivela al mondo causandone la caduta. A decidere la sorte di Homunculus sarà la giustizia divina attraverso un provvidenziale scatenarsi degli elementi. Homunculus segna uno dei primi tentativi di portare sullo schermo esseri artificiali e fissa in qualche modo motivi che diverranno in seguito colonne portanti di un genere: il laboratorio fonte di una vita impossibile, lo scienziato pazzo che sfida le leggi dell’uomo e di Dio, la demonizzazione della tecnologia e del progresso scientifico, la natura che ristabilisce l’ordine delle cose. Il serial nasce nel contesto culturale della tradizione gotica, sembra far proprie le suggestioni del mito del superuomo ed appare incredibilmente premonitore di ciò che avrebbe di lì a poco conosciuto la Germania.Lotte H. Eisner, nel suo profilo del cinema tedesco “Lo schermo demoniaco”, considera il film come uno dei fondamentali nella cinematografia tedesca al punto da avere ispirato con le sue soluzioni sceniche buona parte dei successivi 15 anni di produzione. Ad Homunculus sarebbero debitori film come La scala di servizio, Ombre ammonitrici e Metropolis. Scrive la Eisner: ” … l’influenza di Homunculus su Metropolis si rivela soprattutto in certi movimenti di massa che richiamano molto da vicino la folla eccitata che si scaglia contro Homunculus per poi dispiegarsi a triangolo in ressa verso la scala. Queste analogie tra Rippert e Lang balzano agli occhi: del resto, Lang ha lavorato per un certo tempo con Rippert, scrivendo le sceneggiature dei suoi film”.
Liberamente tratto dal libro omonimo di Marguerite Andrée Sécheraye: il calvario di una ragazza malata e dei metodi terapeutici di cui la sua analista si serve per riportarla alla normalità, raccontato dal punto di vista della seconda. Ambientato in una clinica svizzera, è uno dei rari film di contenuto psicanalitico corretti, accettabili ed emozionanti. Hanno collaborato Fabio Carpi e, come consulente, Franco Fornari.
La deportazione e lo sterminio degli ebrei nella seconda guerra mondiale in chiave di favola, quella che una ragazza ebrea racconta al suo fratellino cieco mentre viaggiano sul treno della morte. Scritto da Edith Bruck, moglie del regista, è un sincero e commovente 1° film in cui, però, c’è un sensibile scarto tra intenzioni poetiche e risultati espressivi. Troppo sentimentale.
Un film di Stephen Roberts. Con William Powell, Jean Arthur, Eric Blore Titolo originale The Ex Mrs. Bradford. Giallo, b/n durata 80 min. – USA 1936. MYMONETRO Il fantino di Kent valutazione media: 3,00 su 1 recensione. Un medico fugge dalla moglie, autrice di libri polizieschi, perché stanco di essere coinvolto in fantastiche storie di assassinii. Ma la donna torna a cercarlo per parlargli di un giallo vero e gli chiede di aiutarla a risolverlo. Suo malgrado, l’uomo si trova coinvolto nell’intricata vicenda che riuscirà a dipanare solo con molta fatica.
Un film che è costato poco più di ottanta milioni di lire e che ha incassato svariati miliardi nel mondo. Le majors americane in seguito si sono contese il regista. Tutto è nato dalla scommessa di un giovane regista texano, Rodriguez, riuscita con l’aiuto di parenti e amici. Il talento c’è, lo aspettiamo alle prossime opere. Siamo ai confini del Messico. Un tranquillo chitarrista che veste di nero viene scambiato per un killer atteso in città. Si innamora di una ragazza che lavora come barista. Dovrà però misurarsi col killer.
Le richieste di reupload di film,serie tv, fumetti devono essere fatte SOLO ED ESCLUSIVAMENTE via email (ipersphera@gmail.com), le richieste fatte nei commenti verrano cestinate.