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Hud Il Selvaggio (1963): Amazon.it: Newman,Douglas,Neal,  Newman,Douglas,Neal: Film e TVUn film di Martin Ritt. Con Brandon De Wilde, Melvyn Douglas, Paul Newman, Patricia Neal, Whit Bissell.Titolo originale Hud. Drammatico, b/n durata 112 min. – USA 1963. MYMONETRO Hud il selvaggio * * * 1/2 - valutazione media: 3,92 su 10 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Hud è un ribelle che non accetta imposizioni da nessuno, nemmeno quando si tratta di evitare un disastro, come nel caso di un’epidemia di bestiame. Hud, contrariamente al padre e al nipote, rifiuta di uccidere gli animali della fattoria e minaccia chiunque intenda farlo. Il padre ha un incidente e muore, mentre il nipote abbandona il ranch, lasciando Hud completamente solo. Il film ebbe un tale successo che il successivo film di Newman, che doveva intitolarsi Archer, fu trasformato in Harper, con la H, come Hud, perché portava fortuna secondo i cineasti hollywoodiani. L’attore che fa il nipote è Brandon de Wilde, il piccolo amico di Alan Ladd nel Cavaliere della valle solitaria. De Wilde morì giovanissimo, ucciso da un teppista in una lite su un’autostrada.

 Hud il selvaggio
(1963) on IMDb

Regia di Don Roos. Un film Da vedere 1998 con Martin DonovanChristina RicciLisa KudrowLyle LovettJohnny Galecki. Genere Commedia, – USA1998durata 101 minuti. Uscita cinema martedì 10 novembre 1998 distribuito da Lucky Red. – MYmonetro 3,04 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Dedee Truitt ha sedici anni e sembra sapere già tutto della vita e, in particolare, del suo lato sessuale. Lasciata la Louisiana il giorno del funerale del lascivo patrigno raggiunge il fratellastro Bill, gay e professore di lingua inglese nell’Indiana. Dedee si dà subito da fare per ‘convertire’ il compagno di Bill, Matt, all’omosessualità. I due fuggiranno insieme anche perché Matt è convinto di essere il padre del figlio che Dedee aspetta.
“L’amore? Basta pensare ad altro per dieci minuti e si sopporta tutto”. Questa è solo una delle ‘massime’ di Dedee, interpretata da una (per l’occasione) biondissima Christina Ricci fuggita da Casa Addams.
Perché la ragazzina, incapace di non travolgere tutti quelli che incrociano la sua strada, è la narratrice delle vicende del film pur dichiarandosi consapevole del fatto che lo spettatore medio non ama le voci narranti al cinema ma anche certa che, se lei non ci spiegasse i ‘perché’, capiremmo ben poco delle sue vicende.
Perché The Opposite of Sex è una commedia in cui i personaggi sono personaggi ‘da commedia’ consapevoli di esserlo. Rivisto a distanza di tempo il film diventa una sorta di rilettura dell’America clintoniana con libertinaggio nello Studio Ovale compreso.
Don Roos è al suo esordio dietro la macchina da presa ma ha scritto più di una sceneggiatura di successo. Lo si sente nel ritmo delle battute e nella precisione con cui si susseguono le sequenze di un film che diverte senza rinunciare a riflettere su un male contemporaneo: la solitudine e il bisogno di combatterla. Con ogni mezzo, sesso compreso. 

The Opposite of Sex (1998) on IMDb

Regia di Josef Rusnak. Un film con Armin Mueller-StahlVincent D’OnofrioGretchen MolCraig BierkoDennis HaysbertCast completo Titolo originale: The Thirteenth Floor. Genere Fantastico – USAGermania1999durata 100 minuti. – MYmonetro 3,20 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Anni ’30. A causa di un’amara scoperta Hannon Fuller sa che la sua vita d’ora in poi sarà in grave pericolo. Per questo motivo scrive una lettera a Douglas Hall, suo fedele amico, nella quale gli spiega tutta la verità. Torna a casa si mette a letto e si ritrova in un altro mondo, nel mondo reale. Qui tenta nuovamente di mettersi in contatto con Hall, ma viene massacrato prima di riuscirci. Douglas Hall viene svegliato dalla polizia e invitato a fare il riconoscimento del corpo, da questo punto tanti punti interrogativi costelleranno la sua vita. Tra questi la comparsa della misteriosa figlia di Fuller, di cui lui non aveva mai sentito parlare.
Il tredicesimo piano è arrivato in Italia nello stesso anno di Matrix, ma non ha riscosso il medesimo successo. Anche se è da prediligere il meno noto. Il perché è semplice: questo film è complesso come il primo ma non ha bisogno di una trilogia per offrire una spiegazione razionale e credibile.
È un ottimo thriller fantascientifico, senza tempi morti e con una trama complessa ma che appare del tutto chiara quando i fili della matassa (o quelli dei circuiti) si sbrogliano. Il regista ha svolto un ottimo lavoro e i protagonisti non sono stati da meno forse, in questo caso, la colpa è attribuibile interamente al marketing.

The Thirteenth Floor (1999) on IMDb

Regia di Jean Renoir. Un film Da vedere 1937 con Jean GabinPierre FresnayErich von StroheimDita ParloMarcel DalioJulien CaretteCast completo Titolo originale: La grande illusion. Genere Drammatico, – Francia1937durata 113 minuti. Uscita cinema lunedì 3 marzo 2014 distribuito da Cineteca di Bologna. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 4,06 su 7 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nel 1916 due aviatori francesi, il proletario tenente Maréchal e l’aristocratico capitano de Boïeldieu vengono abbattuti dall’asso tedesco barone von Rauffenstein il quale prova un’immediata simpatia per De Boïeldieu. Trasferiti in un campo di concentramento militare i due sono sul punto di fuggire quando vengono trasferiti. Finiranno con il raggiungere un’antica fortezza comandata proprio da Von Rauffenstein.
Renoir con questa sua opera raggiunge un enorme successo di pubblico e di critica anche se la sua presentazione alla Mostra di Venezia (nata nel 1932) suscitò un forte disappunto nel regime fascista che intervenne sulla giuria affinché non ricevesse il Leone d’oro (che andò a un altro film francese considerato innocuo: Carnet di ballo di Julien Duvivier). Ciò che dava fastidio era il suo dichiarato pacifismo universale in tempi in cui la seconda guerra mondiale non era ancora imminente ma il nazismo non nascondeva più le sue mire. In La grande illusione però è presente molto più di questo. Certamente il riconoscimento dell’altro al di là della razza e della nazionalità è il fil rouge che attraversa il film. Il legame sentimentale che avvicina Maréchal e la vedova di guerra tedesca Elsa ci parla di esseri umani e non di ‘nemici’. Così come non sono ‘nemici’ ma uomini dotati di un’etica le guardie che non spareranno ai due protagonisti ormai giunti in salvo ma ancora allo scoperto. Va al di là delle all’epoca ormai prossime leggi razziali la solidarietà che si instaura tra Maréchal e il compagno di fuga ebreo Rosenthal (il che gli procurò un duro attacco da parte di Céline in “Bagatelle per un massacro”). In questo film (che Renoir co-scrive e dirige sulla base di conversazioni con il maresciallo Pinsard che, nel corso del conflitto mondiale, gli aveva salvato la vita) il soggetto di base erano inizialmente i tentativi di evasione che avrebbero potuto dar luogo a un succedersi di elementi avventurosi. Non a caso una delle scene visivamente più riuscite è proprio quella di un’ evasione ma quello che rimane come elemento ancor più dirompente (anche se meno appariscente) è la lettura della guerra come rafforzamento delle differenze di classe.
L’immediata sintonia che si instaura tra De Boïeldieu e Von Rauffenstein (e che travalica le loro opposte militanze) è dettata dall’appartenenza all’aristocrazia. Maréchal appartiene a un’altra condizione sociale e anche se il senso dell’onore del capitano lo spingerà al sacrificio in suo favore la distanza resterà intatta. Nessuna concessione quindi alla facile retorica da parte di Renoir ma una lucida, anche se emotivamente partecipe, analisi delle dinamiche soci-economiche che che continuano a far sentire il loro peso in ambito bellico.
Ciò accade anche grazie alla partecipazione di Erich von Stoheim caduto in disgrazia ad Hollywood e qui perfetto nei rigidi panni del barone (un ruolo minore nella sceneggiatura originale e progressivamente ampliato proprio in seguito alla sua presenza).

The Grand Illusion (1937) on IMDb

Un film di Dick Richards. Con Robert Mitchum, Charlotte Rampling, John Ireland, Sylvia Miles, Jack O’Halloran Titolo originale Farewell My Lovely. Drammatico, durata 97 min. – USA 1975. MYMONETROMarlowe il poliziotto privato * * * - - valutazione media: 3,38 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Il detective Philip Marlowe indaga sulla scomparsa della donna di un energumeno e l’assassinio di un uomo, vittima di un ricatto. Le piste si incroceranno, e la soluzione, per Marlowe, sarà particolarmente amara.

Farewell, My Lovely (1975) on IMDb

Regia di Satyajit Ray. Un film Da vedere 1957 con Karna BanerjeeKanu Bannerjee. Titolo originale: Aparajito. Genere Drammatico – India1957durata 110 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,50 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Tra Il lamento del sentiero (1955) e Il mondo di Apu (1959), è la 2ª parte di una trilogia, tratta dal romanzo Pather Panchali del bengalese Bibhutibhusan Banerjee, che attraverso la storia di Apu e della sua famiglia traccia un affresco dell’India degli anni Venti e del suo travaglio evolutivo. Influenzato dal neorealismo italiano, Ray racconta la vita, la morte, il dolore delle madri, l’egoismo dei figli con un ritmo lento ma senza indugi, con cura figurativa di classico rigore ma senza compiacimenti estetizzanti, con la sobria forza di una semplicità che rende familiare un ambiente a noi lontano. Leone d’oro a Venezia 1957.

 L'invitto
(1956) on IMDb

Diretto da Satyajit Ray India, 1965

Amitabh, uno sceneggiatore di film commerciali, percorre il paese in cerca di location. Quando la sua auto si rompe, viene accolto da un coltivatore di tè e dalla moglie Karuna, una donna che aveva amato anni prima ma di cui non era stato in grado di prendersene cura, o non aveva voluto…

 Il codardo
(1965) on IMDb

Il santone è un film del 1965 di genere Commedia/Drammatico, diretto da Satyajit Ray, con Charuprakash Ghosh, Rabi Ghosh, Prasad Mukherjee, Gitali Roy, Satindra Bhattacharya, Somen Bose. Durata 65 minuti.

L’avvocato Gurupada è rimasto traumatizzato dalla tragica scomparsa della moglie e ora si trova da solo a crescere la figlia. Un giorno l’uomo incontra il misterioso santone Birichi, che sostiene di vivere da secoli e di aver incontrato nella sua lunga vita figure come Platone, Gesù, Buddha ed Einstein. Gurupada viene conquistato dai racconti del millantatore e decide di diventare un suo adepto.

 Mahapurush
(1965) on IMDb

Regia di Satyajit Ray. Un film Da vedere 1960 con Chhabi BiswasSumitra JatterjeeSharmila Tagore. Titolo originale: Devi. Genere Drammatico 1960durata 93 minuti.

Un anziano proprietario terriero vede nella nuora la reincarnazione della dea Kali e le fa tributare onori adeguati. Inutilmente il figlio cerca di distoglierlo dalla sua infatuazione. Un miracolo richiesto non accade e la “dea” impazzisce. Preso spunto da un’idea del famoso scrittore indiano Rabindranath Tagore, Ray costruisce un racconto sobrio e aspro che lucidamente descrive l’opposizione tra fede superstiziosa e razionalismo, e le trasformazioni psicologiche che induce nei personaggi.

 La dea
(1960) on IMDb

Regia di Satyajit Ray. Un film con Soumitra ChatterjeeSharmila TagoreAparna Sen, Kaberi Bose, Simi GarewalPahadi SanyalCast completo Titolo originale: Aranyer Din Ratri. Genere Drammatico – India1970durata 115 minuti.

“Giorni e Notti nella Foresta”, la sua traduzione italiana, è la storia di un gruppo di amici, funzionari di una cittadina, che decidono di lasciare le loro abitazioni e la civiltà, per andare nelle campagne nella regione del Bengala. Questi si scontreranno con gli abitanti della zona, i quali li guardano con un certo razzismo e disprezzo. Il film affronta in modo coinvolgente il contrasto tra modernità e tradizioni indiane.

 Giorni e notti nella foresta
(1970) on IMDb

Regia di Satyajit Ray. Un film con Uttam KumarSharmila TagoreBireswar SenSomen BoseNirmal GhoshPremangshu BoseCast completo Genere Drammatico – India1966durata 120 minuti.

Arindam, un famoso attore, deve recarsi a Nuova Delhi per ricevere un premio, ma non trova voli disponibili. È così costretto a prendere il treno, dove tutti lo riconoscono. Aditi, una giornalista, riesce a catturare la sua attenzione e i due converseranno durante il lungo viaggio. Da questo incontro la star uscirà cambiato, mettendo in discussione la sua carriera da attore.

 Nayak
(1966) on IMDb

Regia di Satyajit Ray. Un film con Chandana Banerjee, Nripati Chatterjee, Anil Chatterjee, Khagen Pathak, Gopal Roy, Kali Bannerjee, Kanika Majumdar, Kumar Roy, Govinda ChakravartiSoumitra ChatterjeeCast completo Titolo originale: Teen Kanya. Genere Commedia – India1961durata 173 minuti.

Satyajit Ray non era solo un grande ammiratore di Tagore, ma anche uno dei pochi a capire e interpretare i suoi lavori con una visione propria, unica nel suo genere. Ray con il suo modo di girare neorealistico ha trovato un perfetto alleato nelle storie quotidiane e popolari di Tagore. Teen Kanya, basato su tre storie di Tagore – The Postmaster, Monihara e Samapti – voleva essere un tributo di Ray per il poeta Premio Nobel, realizzato nel centenario della sua nascita, nel 1961. Il film ad ogni modo diventa una perfetta simbiosi tra un maestro scrittore e un maestro regista. The Postmaster è la tenera storia del direttore di un ufficio postale di città, molto educato che, in un villaggio di provincia, insegna a una ragazza a leggere e scrivere. Monihara è un racconto tessuto intorno all’ossessione di una donna verso i suoi gioielli, mentre Samapti è la storia di una ragazza un po’ maschiaccio che si rende conto di amare il padre dopo un matrimonio forzato. Inoltre, tutte e tre le storie sono state trasposte anche in singoli film.

 Teen Kanya
(1961) on IMDb

Abhijan (অভিযান, The Expedition) is a 1962 Bengali film directed by the Indian filmmaker Satyajit Ray

Soumitra Chatterjee interpreta Narsingh, un tassista. Narsingh è un Rajput orgoglioso e irascibile con una passione per la sua auto, una Chrysler vintage del 1930 e il suo Rajputeredità. Essendo un discendente di una famiglia reale Rajput, la sua autostima si riflette nella sua incapacità di accettare insulti e sconfitte, per cui prende anche parte a una piccola corsa con la sua macchina. Non vuole essere colui che resta indietro e sviluppa un forte odio per le donne e l’umanità in generale

 Abhijaan
(1962) on IMDb

Regia di Satyajit Ray. Un film con Sanjeev KumarSaeed JaffreyShabana AzmiFarida JalalVeenaDavid AbrahamCast completo Titolo originale: Shatranj Ke Khilari. Genere Commedia – India1977durata 129 minuti.

Pellicola ambientata in India nel 1856, alla vigilia della ribellione contro l’annessione britannica. L’attenzione si concentra sugli eventi di quegli anni, in particolar modo la politica di espansione della British East India Company, e la disillusione dei monarchi indiani. Wazed Ali Shan è uno di questi che, invece di preoccuparsi della pressione del governo inglese, passa le sue giornate a giocare a scacchi. Anche quando lui e i suo compagni saranno costretti a dover lasciare il paese, continueranno a giocare a scacchia all’aperto.

 Shatranj Ke Khilari
(1977) on IMDb

Un film di Leni Riefenstahl. Con Leni Riefenstahl, Mathias Wieman, Max Holboer, Beni Führer, Franz Maldacea Titolo originale Das blaue Licht. Drammatico, b/n durata 84′ min. – Germania 1932. MYMONETRO La bella maledetta * * - - - valutazione media: 2,25 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Soltanto la bella e selvaggia Junta, tenuta per strega dai valligiani, riesce a scalare una montagna da dove, nelle notti di luna piena, emana una misteriosa luce blu. Girato sulle Dolomiti del Brenta e sui monti del Canton Ticino, opera prima dell’attrice L. Riefenstahl, ha un indubbio fascino visivo, una sorta di magia fantastica cui non è estranea la lezione del cinema espressionista. Legato all’ideologia völkisch (popolare) e al suo dubbio misticismo nazionalistico, è di un’ingenuità enfatica che sfiora il ridicolo. Alla sceneggiatura, da un racconto di Gustav Renker, collaborò Béla Balász, scrittore e teorico del cinema; al montaggio Arnold Fanck, noto regista di film di montagna.

The Blue Light (1932) on IMDb

Un film di Alessandro D’Alatri. Con Sergio Rubini, Paolo Bonolis, Margherita Buy, Stefania Rocca, Elena Santarelli.Commedia, durata 102 min. – Italia 2006. – 01 Distribution uscita venerdì 15 dicembre 2006. MYMONETRO Commediasexi * * 1/2 - - valutazione media: 2,56 su 69 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

L’onorevole Massimo Bonfili, attualmente impegnato nell’elaborare una riforma del diritto di famiglia, ha moglie, due figlie e una abitazione altoborghese. Ha però anche un’amante, Martina, una splendida attricetta che lui ha molto aiutato a trovare un suo spazio nel mondo dello spettacolo. C’è però il rischio di essere scoperto e Bonfili non se lo può permettere, non tanto sul piano della conservazione degli affetti familiari quanto piuttosto su quello della politica. La soluzione è a portata di mano: basta chiedere all’autista Mariano di fingere di essere l’amante della ragazza.

Commediasexi (2006) on IMDb

Jean Rollin Anno 1979 Durata 80 minuti Paese Francia Attori:franco maiBrigitte LahaiJean-Marie LemaireFanny MagierMuriel MontosseEveline Thomassophie noëlMyriam Watteau GenereOrrore | erotico

Una strana storia di un ladro che cerca rifugio in un castello di proprietà di due bellissime donne: Eva ed Elizabeth. Entrambi gli aristocratici appartengono a una setta che pratica il culto vampirico. Un piacere visivo di amore lesbico e sanguinario ricreato in un ambiente macabro, ma di oscura e misteriosa bellezza.

Fascination (1979) on IMDb

http://pad.mymovies.it/filmclub/2006/05/368/imm.jpgUn film di Rob Reiner. Con River Phoenix, Wil Wheaton, Corey Feldman, Kiefer Sutherland, Richard Dreyfuss. Titolo originale Stand by Me. Avventura, Ratings: Kids+13, durata 87′ min. – USA 1986. MYMONETRO Stand By Me – Ricordo di un’estate * * * * - valutazione media: 4,09 su 96 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Estate del 1959, nell’Oregon. Quattro ragazzini partono per un’escursione di cinquanta chilometri lungo la ferrovia, affrontando varie avventure e scoprendo il cadavere di un ragazzo scomparso giorni prima. Da un racconto (The Body, 1982) di Stephen King, sceneggiato da Raynold Gideon e Bruce A. Evans, nominati all’Oscar, uno dei film più belli sull’adolescenza degli anni ’80, nel miracoloso equilibrio della memoria tra sentimento e avventura. Sarebbe piaciuto a Truffaut. Bravissimi i quattro ragazzini. Fotografia stupenda di Thomas Del Ruth. Musica: Jack Nitzsche con la canzone “Lollipop”. Il titolo è lo stesso di una canzone di Ben E. King.

Stand by Me (1986) on IMDb
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Regia di Satyajit Ray. Un film con Anil ChatterjeeMadhabi MukherjeeJaya BhaduriHaren Chatterjee. Genere Drammatico – India1963durata 122 minuti.

A Calcutta, negli anni cinquanta, l’emancipazione della donna indiana. Una giovane sposa, Arati, diventa rappresentante di macchine per cucire e, andando di casa in casa, a poco a poco vince la timidezza e acquista confidenza nelle proprie capacità; in famiglia, invece, suocero e marito le sono sempre più ostili, il vecchio per principio, il giovane per gelosia.

 La grande città
(1963) on IMDb

Idolo infranto (1948) | FilmTV.itUn film di Carol Reed. Con Michèle Morgan, Ralph Richardson, Bobby Henrey, Sonia Dresdel, Denis O’Dea. Titolo originale The Fallen Idol. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 94′ min. – Gran Bretagna 1948. MYMONETRO Idolo infranto * * * * - valutazione media: 4,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Il piccolo Felipe _ o Philip _ figlio di un ambasciatore, a Londra idealizza il maggiordomo di casa, ma poi, scoperta una sua relazione extraconiugale, rischia di metterlo nei guai, denunciandolo di aver ucciso la moglie, morta accidentalmente. Tratto dal racconto The Basement Room (Lo scantinato, 1935) di Graham Greene, da lui stesso sceneggiato e poi riscritto come romanzo, pubblicato nel 1950, è un piccolo capolavoro di psicologia infantile, ricco di annotazioni sottili e sostenuto da una regia inventiva, un tour de force visivo (1040 inquadrature), dal punto di vista del bambino, per il quale il mondo degli adulti è contorto, labirintico, incomprensibile. Come in tutti i film di Reed di quel periodo, la scelta e la direzione degli interpreti è eccellente. Esiste anche in edizione colorizzata con il computer. Fotografia Georges Périnal

The Fallen Idol (1948) on IMDb
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