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Meek'S Cutoff [Edizione: Regno Unito]: Amazon.it: Movie, Film: Film e TV

Un film di Kelly Reichardt. Con Michelle Williams, Bruce Greenwood, Will Patton, Shirley Henderson, Paul Dano. Western, – USA 2010. MYMONETRO Meek’s Cutoff * * * 1/2 - valutazione media: 3,83 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

E’ il 1845, sono i primi giorni dell’Oregon Trail e una carovana di tre famiglie ha assunto Stephen Meek perché li accompagni fino alle montagne di Cascade. Affermando di conoscere una scorciatoia, Meek guida il gruppo su un sentiero non tracciato, attraverso un deserto sugli altipiani. Quando un nativo americano incrocia la loro via, i pionieri si troveranno a dover decidere se riporre ancora fiducia nella loro guida oppure, affidarsi al “nemico”. Firmato da una poetessa del cinema indipendente statunitense, Meek’s Catoff è una singolarissima rivisitazione del mito della frontiera che ne scardina alcuni elementi costitutivi, per creare invece un West tutto al femminile, composto di silenzi e spazi vuoti.
Significativa, a tal proposito, nelle prime battute della pellicola, la lettura da parte di una coppia di coloni del brano sulla cacciata di Adamo ed Eva. Rovesciando l’immaginario di una sorta di Eden terrestre, vagheggiato dai primi pionieri che si avviavano verso le “terre promesse”, armati di Bibbia, Kelly Reichardt, ispirandosi alla figura realmente esistita di un uomo che condusse una carovana di duecento carri in una zona priva di acqua, sceglie un paesaggio desertico. Uno scenario di antonioniana memoria, che rimanda alle atmosfere dei western esistenzialisti di Monte Hellman – Le Colline blu , La sparatoria -, e di certe pellicole di Peter Weir (Picnic a Hanging Rock, L’ultima Onda). Come sospesi nel tempo, i protagonisti intraprendono un cammino nelle viscere di un territorio alla ricerca di quel nuovo mondo, dove incessantemente si confondono i ruoli di vittima e carnefice, dove si giocano questioni identitarie, sul senso di appartenenza, di ricerca e conoscenza di sè e dell’altro…
Michelle William è perfetta nel dare corpo alle inquietudini della coraggiosa Emily, così pure Bruce Greenwood nel delineare la psicologia della guida e ancora Rod Rondeaux, nei panni dell’indiano, che si esprime in un linguaggio che resta incomprensibile per il resto del gruppo. Un film classico, essenziale, anche nella scelta del formato quadrato, 1:33, da non perdere…

Meek's Cutoff (2010) on IMDb
Locandina Smog

Un film di Franco Rossi. Con Enrico Maria Salerno, Annie Girardot, Renato Salvatori, Graziella Granata, Casey Adams. Drammatico, b/n durata 102′ min. – Italia 1962. MYMONETRO Smog * * * - - valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Ventiquattr’ore di un avvocato italiano in una Los Angeles livida e affaticante. I suoi incontri occasionali con connazionali, la presa di coscienza di una società alienata dalla mitologia del successo. Nella forma decontratta di un taccuino di appunti dove, più che l’azione e la galleria dei personaggi, conta il rovello esistenziale del protagonista, è un film in cui il talento visivo del regista non è abbastanza sorretto dalla sceneggiatura, firmata anche dalla coppia Festa Campanile-Franciosa e da Ugo Guerra. Una Los Angeles così, nella sua orizzontalità smisurata e un po’ mostruosa, non s’era mai vista in un film americano. Una delle migliori partiture musicali di Piero Umiliani.

Smog (1962) on IMDb
Risultati immagini per La mia Notte con Maud

Un film di Eric Rohmer. Con Jean-Louis Trintignant, Françoise Fabian, Marie-Christine Barrault, Antoine Vitez Titolo originale Ma nuit chez Maud. Drammatico, b/n durata 110′ min. – Francia 1969. MYMONETRO La mia notte con Maud * * * 1/2 - valutazione media: 3,75 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

A Clermont-Ferrand un ingegnere della Michelin nota in chiesa una ragazza che non osa abbordare. La sera di Natale è invitato da un amico marxista a casa di Maud, libera pensatrice e divorziata. Costretto a passare la notte da lei, non si permette che un bacio. Il giorno dopo si decide a incontrare la ragazza. Cinque anni dopo incontra Maud, ma ora è sposato con Françoise, la ragazza della chiesa. Terzo dei “racconti morali” di Rohmer, fa perno su un dilemma, fondato sulla fedeltà alla scelta più che alla persona. Il protagonista-narratore respinge la seconda donna (Maud) in virtù della sua scelta iniziale (Françoise): ha scelto quel che non ha o addirittura, come qui, quel che non conosce. Optando per Françoise, donna sognata, contro Maud, donna conosciuta, sceglie l’idealità dell’archetipo contro la pericolosità del reale. Geometrica precisione dell’intreccio, giustezza di dialoghi, fluidità della scrittura (fotografia di Nestor Almendros), verità dei personaggi.

My Night at Maud's (1969) on IMDb

Regia di Luigi ZampaGianni FrancioliniRoberto RosselliniLuchino ViscontiAlfredo Guarini. Un film con Anna MagnaniAlida ValliIngrid BergmanIsa MirandaEmma DanieliAnna AmendolaCast completo Genere Commedia – Italia1953durata 93 minuti. – MYmonetro 2,90 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Ingredienti: 4 tra le più grandi attrici italiane di fama internazionale e 5 tra i più grandi registi italiani di fama internazionale, 2 attrici emergenti. Amalgamate il tutto con dell’ironia anni ’50 tenendo ben separati però i vari ingredienti. Tempo di preparazione: 93 minuti. Ecco pronto Siamo donne. 

Siamo donne (1953) on IMDb
LA CARROZZA D'ORO - Film (1952)

Un film di Jean Renoir. Con Anna Magnani, Duncan Lamont, Paul Campbell, Odoardo Spadaro, Riccardo Rioli. Commedia, durata 100′ min. – Italia 1952.

Dal racconto di Prosper Merimée: una compagnia ambulante di attori italiani scompiglia la vita di corte in una colonia dell’America spagnola nel Settecento; la primadonna Camilla è corteggiata dal viceré, da un torero e da un bell’italiano. Omaggio alla Commedia dell’Arte e riflessione sul rapporto tra realtà e finzione è, nel suo splendore figurativo, il testamento spirituale di J. Renoir e, forse, l’ultimo dei suoi grandi film. Grande interpretazione di A. Magnani che, per età e bellezza, non è adatta al ruolo. Ne esistono 3 versioni: francese, italiana e inglese. Doveva girarlo L. Visconti.

The Golden Coach (1952) on IMDb
Locandina Storia di Marie et Julien

Un film di Jacques Rivette. Con Emmanuelle BéartJerzy RadziwilowiczAnne BrochetBettina KeeOlivier Cruveiller. continua» Titolo originale Histoire de Marie et JulienDrammaticodurata 150 min. – Francia, Italia 2003uscita venerdì 27 agosto 2004. MYMONETRO Storia di Marie et Julien ***1/2- valutazione media: 3,84 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Igrandi vecchi del cinema sembrano sempre essere quelli con maggiori vitalità e idee. E se Manoel De Oliveira ogni anno ci regala un piccolo gioiello, anche Jacques Rivette, regista della Nouvelle Vague, con le sue settantasei primavere, torna dietro la cinepresa per il suo ultimo film, Storia di Marie e Julien. Un racconto d’amore, inutile dirlo. Un amore impossibile e intimamente oscuro, di quelli che si vorrebbero vivere almeno una volta nella vita.
Julien è un orologiaio solitario, che vive nella sua casa come se fosse l’unico mondo a interessargli. La sua anima non è pura, al punto di ricattare una donna, Madame X, per consegnarle dei documenti erroneamente capitatigli fra le mani. Nel frattempo, incontra Marie, una bella donna di cui non si era dimenticato dopo un fugace incontro l’anno prima. Fra i due rinasce l’attrazione e Julien non esita a chiederle di andare a vivere da lui. Marie sembra concedersi, ma non totalmente: nasconde un segreto e reconditi desideri di autodistruzione.
Lunghissimo (quasi due ore e mezza), ambientato nella cupa casa del protagonista, e scandito dai tic-tac degli immensi orologi che arredano la sua abitazione, il film di Rivette è un thriller atipico che nasce da un ricatto di un uomo senza più interessi e muore nell’amore malato e folle, immerso nei perché, senza risposte, della vita. La scena è solo per i due attori, che conducono con semplici movimenti l’occhio di chi guarda, in un lento e inesorabile piacere masochistico da noir esistenziale. Affascinante e inquietante.

The Story of Marie and Julien (2003) on IMDb
Locandina La bella scontrosa

Un film di Jacques Rivette. Con Michel PiccoliJane BirkinEmmanuelle BéartMarianne Denicourt, David Bursztein, Gilles Arbona. continua» Titolo originale La Belle NoiseuseCommediadurata 130 min. – Francia 1991

La versione distribuita in Italia è quella presentata a Venezia e ha un’ora e cinquanta minuti in meno rispetto a quella presentata al Festival di Cannes. Jacques Rivette è tra i migliori registi francesi, con alle spalle una lunga carriera. Qui in Italia il pubblico lo conosce poco e quindi ben venga questo primo film distribuito. Una ragazza viene trascinata dal suo compagno al cospetto di un grande pittore schivo ed egoista. Un amico collezionista di questi suggerisce che la ragazza potrebbe essere la modella adatta per permettere al pittore di completare La bella scontrosa, un quadro incompiuto. Con un ritmo necessariamente lento e pieno di dialoghi il film può dare grandi emozioni a chi è in grado di saperle cogliere. Superlativo Michel Piccoli, brava Jane Birkin e bella la Béart. Ha vinto il Gran Premio Speciale della Giuria al Festival di Cannes.

La Belle Noiseuse (1991) on IMDb

Regia di Satyajit Ray. Un film con Soumitra ChatterjeeMadhabi Mukherjee, Shailen Mukherjee, Shyamal Ghoshal, Gitali Roy. Genere Sentimentale – India1964durata 117 minuti.

Calcutta 1880. Charu è una donna sentimentale, appassionata di letteratura e di musica, è infelice perché si sente sola, come lo è anche il marito, nonostante i due vivano uno accanto all’altro. Questa storia di solitudine fa da sfondo a un paese, l’India, in continuo cambiamento.
Un giorno le fanno visita i cognati e il giovane cugino Amal, e quest’incontro porterà in lei qualcosa di nuovo.

 La moglie sola
(1964) on IMDb

Locandina KoyaanisqatsiUn film di Godfrey ReggioDocumentarioRatings: Kids+16, durata 87 min. – USA 1982MYMONETRO Koyaanisqatsi * * * - - valutazione media: 3,37 su 12 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Spettacolare volo della cinepresa attraverso panorami naturali di rara bellezza e ricercate immagini della civiltà dell’uomo. Il tutto rallentato o accelerato ad arte, in modo da contrapporre ancor più le due facce del mondo: quella incontaminata e quella che la nostra frenetica follia sta distruggendo. La colonna sonora “minimale” di Philip Glass completa un film straordinario, unico, raffinatissimo, nato dopo anni di faticose riprese e di montaggio.

Koyaanisqatsi (1982) on IMDb
Locandina Mon oncle d'Amérique

Un film di Alain Resnais. Con Roger PierreNicole GarciaGérard DepardieuNelly BorgeaudPierre Arditi. continua» Titolo originale Mon oncle d’AmeriqueCommediadurata 125 min. – Francia 1980.

Tre vite che sembrano parallele, ma in vari momenti s’intersecano. Quella di un intellettuale, pezzo grosso della tv, con un brillante avvenire politico. Quella di una ragazza di campagna che diventa attrice e poi stilista di moda. E infine quella di un dirigente industriale, che non riesce a stare al passo con le nuove tecnologie. La donna è, in successivi momenti, amante del primo e principale del secondo. Il commento è affidato a un noto medico-biologo, che si serve dei tre casi per illustrare le sue teorie anche filosofiche (con la caduta delle persone in stato di angoscia, il primo passo verso la malattia e la morte).

My American Uncle (1980) on IMDb

I subita sono tradotti dai subeng con google, potrebbero esserci delle imprecisioni.

Titolo originale: Lèvres de sang Anno: 1975 Genere: horror (colore) Regia: Jean Rollin Cast: Jean-Loup PhillippeAnnie BelleNathalie PerreyCatherine CastelMarie-Pierre CastelSerge RollinPaul BiscigliaWilly BraqueClaudine Beccarie

Frederick vede una fotografia di un castello sul mare in rovina, che fa scattare uno strano ricordo d’infanzia. Quindi intraprende una strana ricerca per trovare il castello e la bella donna che ci vive.

Lips of Blood (1975) on IMDb

Requiem pour un Vampire ( inglese : Requiem for a Vampire , noto anche come Caged Virgins ) è un film horror / fantasy erotico del 1971 diretto da Jean Rollin.

Due donne vestite da pagliacci e un autista vengono inseguiti per la campagna, per ragioni sconosciute. Mentre l’uomo guida, le donne sparano ai loro inseguitori. Quando l’uomo viene colpito, le donne sono costrette a bruciare l’auto con il suo corpo all’interno e una volta tolti i costumi, corrono attraverso una foresta, e poi un cimitero, in cui una delle donne, Michelle, è quasi sepolta viva. Attraversando un campo, arrivano all’esterno di un castello gotico.

Requiem for a Vampire (1972) on IMDb

Regia di Alain Resnais. Un film Da vedere 1959 con Emmanuelle RivaBernard FressonEiji Okada. Genere Drammatico, – Francia1959durata 91 minuti. Uscita cinema lunedì 28 aprile 2014 distribuito da Cineteca di Bologna. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,88 su 8 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Una donna francese e un uomo giapponese hanno trascorso la notte insieme. Lei è a Hiroshima per girare un film come attrice. Sono entrambi felicemente sposati e lei deve ripartire il giorno successivo per la Francia. Tra di loro e il momento in cui dovranno lasciarsi si insinua il passato recente della città devastata dalla bomba atomica americana e quello prossimo di lei giovane ragazza di Nevers che si innamora di un tedesco nella Francia occupata.
Alain Resnais, al suo esordio nel lungometraggio, realizza un’opera destinata a lasciare un segno imperituro nella storia del cinema. Il regista aveva realizzato un rigoroso e penetrante documentario sull’Olocausto (Notte e nebbia) e la produzione gli chiese di replicare l’esperienza riflettendo sul nucleare. Ma Resnais non era e non è mai stato regista disposto a ripetersi e quindi, dopo più di tre mesi di preparazione con un intellettuale conoscitore profondo della cultura nipponica, opta per un film di finzione. Cerca quindi la collaborazione di una scrittrice per giungere a una sceneggiatura che, come avrà modo di dichiarare nel corso di un’intervista, gli consenta di “opporre il lato enorme, mostruoso, fantastico di Hiroshima, alla minuscola piccola storia di Nevers, che ci è rinviata attraverso Hiroshima, come la luce fioca di una candela è rinviata ingrandita e rovesciata dalla lente”. Superate le ipotesi Françoise Sagan e Simone de Beauvoir sarà Marguerite Duras a fornirgli quella struttura che mescola la memoria con la cancellazione del passato, Hiroshima e Nevers, la coppia che si è momentaneamente formata e quanto non è possibile eliminare dalle reciproche vite, la Storia e le storie. E’ il funzionamento della mente che si fonde con il sentimento e l’istinto quello che percorre un’opera il cui autore sperimenta, nel senso più pieno ed efficace del termine, le potenzialità del cinema. Il rapporto tra le immagini e il suono, ad esempio, è spesso spiazzante. I suoni dell’Hiroshima dell'”oggi” vengono sovrapposti alle inquadrature sulla Nevers dell’occupazione nazista per fornire la sensazione dell’irrompere del ricordo all’interno dell’attuale relazione ma può accadere anche il contrario. Così come al tempo e allo spazio viene negata la linearità in favore di una continuità tra l’ieri e l’oggi, tra Nevers e Hiroshima. Di fronte a un amore ‘proibito’ e all’indicibile violenza del massacro nucleare Resnais voleva porre lo spettatore dinanzi a quella che definiva “la grande contraddizione (che) consiste nel fatto che abbiamo il dovere e la volontà di ricordarci, ma siamo obbligati a dimenticare per vivere”. Ci è riuscito con una profondità e uno stile inarrivabili.

Hiroshima Mon Amour (1959) on IMDb
I Mostri: Amazon.it: Ugo Tognazzi, Lando Buzzanca, Vittorio Gassman, Marisa  Merlini, Marino Mase', Dino Risi, Ugo Tognazzi, Lando Buzzanca: Film e TV

Regia di Dino Risi. Un film Da vedere 1963 con Ugo TognazziVittorio GassmanLando BuzzancaMarisa MerliniRika DialinaMichèle MercierCast completo Genere Commedia – Italia1963durata 118 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,90 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Galleria di “mostri” pescati nella realtà quotidiana: dal padre che educa il figlioletto a fregare il prossimo all’avvocato cialtrone, dalla patronessa di premi letterari che mira solo a concupire i giovani letterati al pugile suonato… 20 brevi e brevissimi episodi nei quali si alternano Gassman e Tognazzi per satireggiare i miti e le contraddizioni degli anni ’60. La commedia italiana in pillole, con ferocia “all’insegna della critica più sferzante, della satira più graffiante, senza un filo di forzatura o di compiacimento o di indulgenza o di complicità” (P. D’Agostini). Soggetto e sceneggiatura: Age & Scarpelli, Elio Petri, Dino Risi, Ettore Scola, Ruggero Maccari. Fotografia: Alfio Contini.

The Monsters (1963) on IMDb

Un film di David O. Russell. Con Christian Bale, Amy Adams, Bradley Cooper, Jeremy Renner, Jennifer Lawrence. Titolo originale American Hustle. Drammatico, durata 138 min. – USA 2013. – Eagle Pictures uscita mercoledì 1 gennaio 2014. MYMONETRO American Hustle – L’apparenza inganna * * * 1/2 - valutazione media: 3,61 su 119 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Abscam era il vero nome di un’operazione dell’FBI che negli anni ’70 incastrò alcuni membri del congresso con l’aiuto di una coppia di noti truffatori.
Irving Rosenfeld che per anni aveva guadagnato promettendo a persone disperate cifre grosse in cambio di cifre piccole senza mai corrispondere nulla, fu incastrato assieme alla sua socia e compagna Sydney Prosser e costretto dall’agente Richie DiMaso ad aiutare l’FBI nell’organizzazione di una truffa ai danni di politici e mafiosi. Quello che nessuno aveva calcolato era però la devastante presenza della vera moglie di Irving, un ingestibile tornado di problemi.
La storia che David O. Russell trae dalla sceneggiatura di Eric Singer rifiuta subito qualsiasi realismo storico in stile Argo e si getta a capofitto nel tunnel del grottesco, prediligendo l’uso sfarzesco ed esagerato di costumi d’epoca e parrucche (eccezionale quella totalmente implausibile di Jeremy Renner) per conferire ai suoi personaggi quell’aura di amabile vulnerabilità con cui è solito condirli per avvicinarli al pubblico. Dunque è senza proibirsi nessuna delle sue consuete ruffianerie che Russell ha realizzato forse il suo film più convincente.
Su tutta la vicenda narrata aleggia l’ombra flebile di un conflitto tra i più comuni al cinema, ovvero il rapporto che la finzione instaura con la realtà (cosa implichi cioè per due individui l’essere uniti dal proporsi a oltranza per quello che non sono), si basasse realmente su questo però American hustle non avrebbe speranze di generare interesse, tanto è svogliata la trattazione dell’argomento. Nel dipanarsi e intrecciarsi dei rapporti tra i quattro protagonisti è infatti evidente che sono i piccoli momenti autentici in un mare di bugie quel che David O. Russell ama filmare e quindi i più sinceri da guardare.

American Hustle (2013) on IMDb

Risultati immagini per La Capannina gardnerUn film di Mark Robson. Con David Niven, Stewart Granger, Walter Chiari, Ava Gardner Titolo originale The Little Hut. Commedia, Ratings: Kids+13, durata 78 min. – USA 1957. MYMONETRO La capannina * * 1/2 - - valutazione media: 2,75 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Naufragio di uno yacht. Lord Filippo con la moglie Susanna e l’amico Henry (che corteggia Susanna) trovano rifugio su un’isola tropicale dove il Lord, molto pratico, costruisce una capannina per l’amico e una capanna per lui e la moglie.

The Little Hut (1957) on IMDb

Un film di Nicholas Ray. Con John Wayne, Robert Ryan, Don Taylor Titolo originale Flying Leathernecks. Guerra, durata 102′ min. – USA 1951. MYMONETRO I diavoli alati * * - - - valutazione media: 2,29 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Da un racconto di Kenneth Gamet. 1942: il nuovo comandante di una squadra di marines alle Hawaii, accolto con ostilità e diffidenza, riesce a conquistare la stima e l’affetto dei suoi uomini. Film su commissione della RKO che, pur non interessandolo affatto, il regista fu costretto a fare. Rimediò alla pessima sceneggiatura, improvvisando sul set, ma il risultato fu mediocre. Di notevole c’è la sequenza dei piloti che inviano le lettere ai loro cari, un modo per mostrare la variegata realtà etnica degli USA. 1° film a colori di Ray.

Flying Leathernecks (1951) on IMDb

Regia di Sam Raimi. Un film Da vedere 1998 con Bill PaxtonBridget FondaBilly Bob ThorntonBrent BriscoeJack WalshGary Cole. Titolo originale: A Simple Plan. Genere Drammatico – USA1998durata 119 minuti. – MYmonetro 3,28 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Tre amici trovano una valigia piena di dollari in un aereo precipitato. Decidono di dividerseli ma i contrasti emergono rapidamente. Per di più i soldi sono il riscatto pagato per un rapimento e c’è chi pretende di averne più diritto. Crudeltà ‘quotidiana’ quella messa in scena da Raimi che si dedica a un orrore più temibile perché decisamente più vicino (o dentro) a molti di noi.

A Simple Plan (1998) on IMDb
Fandango, attori, regista e riassunto del film

Un film di Kevin Reynolds. Con Kevin Costner, Judd Nelson, Sam Robards, Chuck Bush, Brian Cesak. Commedia, durata 91′ min. – USA 1985. MYMONETRO Fandango * * * 1/2 - valutazione media: 3,93 su 21 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Austin, Texas, 1971. Cinque amici _ due dei quali hanno in tasca l’avviso di chiamata alle armi _ danno l’addio al celibato con una festa e un tumultuoso viaggio in auto fino al Messico. Il Vietnam aspetta. Debutto del trentenne K. Reynolds sotto gli auspici di Steven Spielberg. Un film non originalissimo, ma di straripante energia, spudoratamente americana, con il gusto delle invenzioni visive e la gioia di fare cinema.

Fandango (1985) on IMDb

Titolo originale: The Stunt Man Anno: 1980 Genere: commedia (colore) Regia: Richard Rush Cast: Peter O’TooleSteve RailsbackBarbara HersheyAllen GarfieldAlex RoccoCharles BailAdam RoarkePhilip BrunsSharon FarrellJohn GarwoodJim HessJohn PearceMichael RailsbackGeorge WallaceDee CarrollJohn AldermanRoberto Caruso

Cameron, un reduce della guerra del Vietnam, ricercato dalla polizia, è costretto, allo scopo di rendersi irreperibile, ad unirsi alla troupe del regista Eli Cross, che, al corrente della sua situazione, lo impiega, nonostante la sua totale inesperienza nel campo, come stuntman, in situazioni al limite dell’impossibile. Egli riuscirà a conquistare la sua fiducia e ad imparare velocemente il mestiere, innamorandosi anche di Nina, l’attrice protagonista del film.

The Stunt Man (1980) on IMDb