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undefinedUn film di Nicholas Ray. Con Anthony Quinn, Yoko Tani, Carlo Giustini, Marco Guglielmi, Lee Montague.Titolo originale The Savage Innocents. Avventura, Ratings: Kids+16, durata 107 min. – Italia 1960. MYMONETRO Ombre bianche [2] ***-- valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Protagonista è Inuk, un esquimese. Si sposa, ha un figlio e un giorno uccide un bianco che ha rifiutato l’offerta della moglie da parte sua, secondo un’usanza degli esquimesi. Dovrebbe essere arrestato e due poliziotti lo trovano. Uno muore di freddo, l’altro viene salvato da Inuk. Il poliziotto dirà che l’assassino è morto e l’esquimese potrà continuare a vivere la sua difficile esistenza, sempre in lotta con la natura.

The Savage Innocents (1960) on IMDb

Johnny Guitar: Amazon.it: Joan Crawford, Sterling Hayden, Mercedes  McCambridge, Scott Brady, Ward Bond, Ben Cooper, Ernest Borgnine, Royal  Dano, Paul Fix, John Carradine, Frank Ferguson, Rhys Williams, Ian  MacDonald, Will Wright, JohnUn film di Nicholas Ray. Con Sterling Hayden, Joan Crawford Western, Ratings: Kids+16, durata 110′ min. – USA 1954. MYMONETRO Johnny Guitar * * * 1/2 - valutazione media: 3,79 su 17 recensioni di critica, pubblico e dizionari

In Arizona, dopo la guerra civile, Vienna, proprietaria di un saloon-casa da gioco, è malvista dai notabili della zona perché dà ospitalità a una banda di fuorilegge. Si fa aiutare da Johnny, pistolero-chitarrista già suo amante. Incendio e duello finale tra due donne. Giudicato troppo eccentrico ed eccessivo quando uscì, è tenuto oggi per un capolavoro di lirismo barocco e di graffiante parodia sul maccartismo, la “caccia alle streghe” comuniste, e sul puritanesimo repressivo. Il fascino del film, scritto da Philip Yordan, scaturisce dalla sua esaltazione poetica della libertà e dell’amore, dalla dialettica opposizione delle forze in campo, dal suo cifrato simbolismo sessuale. Tutto è eccessivo nel film, anche il Trucolor di Harry Stradling. Caratteristi in folla: Ernest Borgnine, John Carradine, Royal Dano, Ben Cooper.

Johnny Guitar (1954) on IMDb
Risultati immagini per All'Ombra del Patibolo

Un film di Nicholas Ray. Con Viveca Lindfors, Ernest Borgnine, James Cagney, John Derek. Titolo originale Run for Cover. Western, Ratings: Kids, durata 93′ min. – USA 1955. MYMONETRO All’ombra del patibolo * * * - - valutazione media: 3,00 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


L’anziano e amareggiato Matt fa amicizia col giovane e fragile Davey. Un equivoco li fa scambiare per rapinatori di un treno e, ferito nella sparatoria, Davey rimane storpio. Tempo dopo, eletto sceriffo da chi voleva linciarlo, Matt nomina suo vice Davey, ma la sua fiducia è mal riposta. È il 2° dei 3 western di J. Cagney e di Nick Ray che porta nel genere i suoi temi preferiti: la difficile pratica dell’amicizia; l’incomunicabilità tra le diverse generazioni (anche tra chi si ama); la seduzione negativa della violenza sulla giovinezza; la relatività della nozione di giustizia; la denuncia dell’intolleranza. “Sembra la tragedia degli equivoci… pessimista, in cui nessuno è mai quello che appare e colui che sembra maggiormente colpevole, il giovane Davey, è in realtà la prima vittima…” (A. Viganò).

Run for Cover (1955) on IMDb
Locandina La donna del bandito

Un film di Nicholas Ray. Con Howard Da Silva, Jay C. Flippen, Cathy O’Donnell, Farley Granger Titolo originale They Live by Night. Poliziesco, Ratings: Kids+13, b/n durata 95′ min. – USA 1949. MYMONETRO La donna del bandito * * * - - valutazione media: 3,46 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Dal romanzo Thieves Like Us di Edward Anderson. Evaso dal carcere con due criminali e costretto a partecipare alle loro imprese, il giovane Bowie s’innamora di Keechie, nipote di uno dei due, e la sposa. Fuggono insieme, ma Bowie è ucciso dalla polizia. Nell’ultima scena, Keechie incinta legge una lettera del marito, si volta verso la cinepresa e dice: “I love you”. 1° film di Ray, prodotto da John Houseman per la RKO. Un noir di acceso romanticismo e di lirica tenerezza sullo sfondo di un mondo notturno, violento e ostile. Il regista trascura le scene d’azione per concentrarsi sulle figure dei due giovani “innocenti” e sulla loro estraneità all’ambiente. Rifatto da Altman con Gang (1974).

They Live by Night (1948) on IMDb

DIETRO LO SPECCHIO - Spietati - Recensioni e Novità sui FilmUn film di Nicholas Ray. Con James Mason, Barbara Rush Titolo originale Bigger than Life. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 95′ min. – USA 1956. MYMONETRO Dietro lo specchio * * * - - valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Insegnante in una scuola di una cittadina di provincia usa il cortisone per curarsi l’artrite. Ma abusa del farmaco attraversando stati di euforia megalomaniacale. Ispirato a un fatto di cronaca, è un tipico melodramma degli anni ’50, ma condito da un’ironia e da soprassalti irrealistici che hanno la firma del regista, acuto nel fare del suo eroe piccoloborghese con manie di grandezza un Napoleone in sella a un cavallo a dondolo. Prodotto da J. Mason.

Bigger Than Life (1956) on IMDb
Locandina italiana Il dominatore di Chicago

Un film di Nicholas Ray. Con Lee J. Cobb, Robert Taylor, Cyd Charisse Titolo originale Party Girl. Drammatico, durata 99′ min. – USA 1958. MYMONETRO Il dominatore di Chicago * * * - - valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Storia d’amore sullo sfondo brutale del gangsterismo nella Chicago del 1933: un boss della malavita e il suo avvocato (zoppo) si contendono una ballerina. Insolito per la sua mistura tra l’universo figurativo del gangster movie e quello del musical (con 2 suggestivi numeri di danza). Sequenze da ricordare: la strage della banda rivale, la carneficina finale, la scena in cui Cobb spara contro la fotografia di Jean Harlow. E una Charisse più fulgida che mai.

Party Girl (1958) on IMDb
Locandina La donna venduta

Un film di Nicholas Ray. Con Cornel Wilde, Jane Russell Titolo originale Hot Blood. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 85′ min. – USA 1955. MYMONETRO La donna venduta * * - - - valutazione media: 2,25 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Mike Torino (Adler), capo _ e malato terminale _ di una tribù di tzigani che hanno messo radici in una cittadina USA ai confini col Messico, combina il matrimonio di Stephen (Wilde), suo fratello minore destinato a succedergli, con la bella Annie Caldash (Russell) che, in realtà, è un’imbrogliona, ma s’innamora dello sposo riluttante. Più che la storia, scritta da Jesse Lasky Jr. per Columbia, contano il contesto, improbabile ma insolito e picaresco, e la mise en scène di N. Ray, il suo interesse per il folclore, l’etnologia e il musical. Lo mostrano il ballo in strada dell’opaco C. Wilde (probabilmente con controfigura) e la danza di fruste tra Wilde e J. Russell che conferma di essere, se ben guidata e convinta del personaggio, una brava attrice. Cinemascope di Ray June e musiche di Les Baxter. Restaurato.

Hot Blood (1956) on IMDb
Locandina italiana Yes Man

Un film di Peyton Reed. Con Jim Carrey, Zooey Deschanel, Bradley Cooper, John Michael Higgins, Rhys Darby.Commedia, Ratings: Kids+13, durata 102 min. – USA 2008. – Warner Bros Italiauscita venerdì 9 gennaio 2009. MYMONETRO Yes Man * * 1/2 - - valutazione media: 2,94 su 116 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Carl Allen è un impiegato divorziato orgogliosamente chiuso nella sua solitudine e insensibile alle richieste altrui. I clienti gli chiedono un prestito e lui lo nega, gli amici gli chiedono compagnia e lui si tira indietro, cercando di farsi bastare un dvd sul divano. Si protegge dai colpi che la vita gli ha dimostrato di saper sferrare, ma quanto altro si preclude così facendo? L’incontro con un ex collega lo convince a partecipare ad un seminario di “positività”, in cui il guru di turno lo esorta a rivoluzionare la sua vita rispondendo di sì ad ogni richiesta. Improvvisamente, si ritrova ad apprendere il coreano, a prodigarsi per un barbone, a presenziare alle feste a tema del capoufficio e ad accettare il passaggio in scooter di una sconosciuta di nome Allison.

Yes Man (2008) on IMDb
Risultati immagini per Poster Il dottor Jekyll e Mr. Hyde

Un film di John Stuart Robertson. Con John Barrymore, Nita Naldi, Martha Mansfield, Brandon Hurst, Charles Lane.Titolo originale Dr. Jekyll and Mr. Hyde. Fantastico,b/n durata 80 min. – USA 1920. MYMONETRO Il dottor Jekyll e Mr. Hyde [1] * * * - - valutazione media: 3,08 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Il dottor Henry Jekyll, filantropo e uomo integerrimo, divide il suo tempo tra poveri bisognosi di cure ed un’estenuante ricerca scientifica. Suggestionato dalle insinuazioni di Sir George Carew, padre della sua futura sposa Millicent, circa la vera natura della rettitudine umana, il giovane sperimenta in laboratorio una serie di droghe e di preparati convinto di poter separare il bene dal male nella personalità di ciascun individuo.

Dr. Jekyll and Mr. Hyde (1920) on IMDb

Edit: aggiunta versione 720p, peccato sia senza subita

Regia di Roberto Rossellini. Un film Da vedere 1972 con Dary Berkani, Virginio GazzoloCesare BarbettiBruno CattaneoLeonardo FioravantiGuido CelanoCast completo Genere Biografico – Italia1972durata 121 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,11 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Il film mostra gli episodi salienti della vita di S. Agostino. Sono messi in evidenza la nobiltà dell’animo, il culto dell’amicizia, la profonda fede verso Dio, l’umiltà e la saggezza.

Augustine of Hippo (1972) on IMDb

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Regia di Richard Kelly. Un film Da vedere 2001 con Jake GyllenhaalNoah WyleDrew BarrymorePatrick SwayzeHolmes OsborneDaveigh ChaseCast completo Genere Drammatico – USA2001durata 108 minuti. Uscita cinema venerdì 26 novembre 2004 – MYmonetro 3,34 su 14 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Donald Darko detto Donnie è un ragazzo con dei disturbi mentali che lo hanno portato a dar fuoco ad una casa abbandonata, anni fa. Nonostante sia un tipo in gamba, con una famiglia che lo ama e lo appoggia anche nelle scelte più discutibili. Donnie è in cura da una psicanalista che lo aiuta a combattere la sua schizofrenia; a lei confida del suo nuovo amico immaginario, Frank, un coniglio gigante che lo ha salvato da una morte assurda, ma che in cambio gli chiede di fare cose riprovevoli e sempre più pericolose. Ah, tra l’altro Frank gli ha svelato che la fine del mondo arriverà di lì a 24 giorni.
Donnie Darko è uno di quei film di culto che lentamente si emancipano dalla nicchia e si fanno conoscere ed amare in tutto il mondo, perdendo in parte il loro alone di leggenda. L’Italia detiene il triste primato di riuscire ad arrivare sempre per ultima a scoprire certi fenomeni, ed è per questo che Battle Royale troverà una distribuzione forse solo tra un secolo o giù di lì, ed è sempre per questo che Donnie Darko arriva in Italia con due anni di ritardo.
Due anni che non tolgono al film un’oncia del suo appeal, lasciando inalterato il grande fascino che obiettivamente questa pellicola è in grado di esercitare sul pubblico, soprattutto quello coetaneo del cupo protagonista, poco più che adolescente. Al contrario di molti film che fanno esplicito riferimento al mondo giovanile, Donnie Darko brilla di una luce sinistra e tristemente rara: qui non si parla del primo amore, del primo bacio, dei conflitti con gli adulti, della perdita dell’innocenza, scialbe tematiche che fanno sentire gli adulti (quelli veri) con la coscienza a posto, ma che quasi sempre fanno ridere i ragazzi (sempre quelli veri). Qui si parla di qualcosa di molto più significativo: si parla di morte. In toni tutt’altro che rassicuranti, Richard Kelly si interroga sull’effetto prorompente che la consapevolezza della morte ha su ogni individuo, e di quanto questo condizioni ogni altra sensazione ed azione: amore, paura, disprezzo, ribellione.
Di morte è imbevuto l’intero tessuto del film, inevitabilmente sbranato qua e là proprio a causa della friabilità del terreno su cui si avventura. Ma si può ben chiudere un occhio, considerato che di contro il film avvince ed appassiona senza essere né moralista né retorico. E soprattutto considerato che, a pensarci meglio, Donnie Darko è uno dei pochi film di oggi che aiutano i ragazzi a crescere, e non gli adulti a credere che “va tutto bene” (un altro titolo? Mysterious skin – ma anche questo dovremo aspettare parecchio per vederlo…). Un genere dimenticato dall’edonista cinema contemporaneo.

Donnie Darko (2001) on IMDb

Un film di Eric Rohmer. Con Renaud Verley, Zou Zou, Daniel Ceccaldi, Françoise Verley, Malvina Penne, Babette Ferrier Titolo originale L’amour l’après midi. Commedia, durata 105′ min. – Francia 1972. MYMONETRO L’amore il pomeriggio * * * - - valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Felicemente sposato e in attesa del secondo figlio, Frédéric fantastica col proprio dongiovannismo represso, ma Chloé lo mette in crisi. 6° e ultimo dei “racconti morali” di Maurice Schérer. Rohmer qui si diverte più del solito, con sorniona raffinatezza, a far dell’ironia sul suo protagonista. C’è il solito giro di appuntamenti (atti sessuali?) mancati e di percorsi che non s’incrociano mai, e una magistrale sequenza finale che ribalta l’intero assunto del film, il solo di Rohmer con dei nudi.

Love in the Afternoon (1972) on IMDb

Regia di Dino Risi. Un film Da vedere 1962 con Vittorio GassmanJean-Louis TrintignantCatherine SpaakClaudio GoraLuciana AngiolilloCast completo Genere Drammatico – Italia1962durata 108 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 4,70 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Il giorno di Ferragosto due occasionali amici, uno studente universitario un po’ timido e un quarantenne immaturo, passano assieme la giornata spostandosi con l’auto. Le ore passano veloci in un susseguirsi di episodi tragicomici, fino all’epilogo inatteso e drammatico: la morte dello studente causata dall’incoscienza dell’altro. Si tratta di un autentico cult movie, tra i pochi che può vantare il cinema italiano del dopoguerra. Un’intuizione geniale è all’origine del film, che può essere definito un road movie; il confronto di due generazioni nel territorio neutro di una giornata di vacanza. La complementarietà dei caratteri dei due protagonisti è un supporto dalle solide basi. La sceneggiatura di Scola, Risi e Maccari è in perfetto equilibrio tra la commedia all’italiana e il dramma sociale, questo appena accennato con alcune allarmanti sequenze disseminate nel film e concluso nell’impietoso finale. Il cialtronesco Gassman, finalmente libero, come lui stesso ammette, dai vincoli delle caratterizzazioni, dai ghigni classicheggianti, esprime in alcune sequenze la sua dirompente fisicità. Distrugge con l’intuizione del superficiale i luoghi comuni che lo studente Trintignant si era costruito in un’intera vita, sui suoi parenti. Libera lo charme opaco di una zia del suo amico. In ogni spostamento, dalla Roma deserta del mattino di Ferragosto e lungo le strade della Versilia fino alla Costa Azzurra, si gioca la sua dignità e persino la figura di padre. La partita a ping-pong con Gora è al riguardo esemplare. L’attonito Trintignant in quesa scuola dei dritti è infatti l’unico a soccombere, emblematicamente. Non pochi hanno lamentato il cambio di rotta mostrato all’epilogo. Un risveglio dalla partitura scoppiettante di una pellicola che sembrava dover dispensare un eclettico piacere a fior di pelle. Come ne La grande guerra e Una vita difficile il cinema italiano aveva trovato, se non un vero e proprio stile, un equilibrio che poggiava su una precisa rappresentazione della società italiana, senza dover ricorrere ai macchiettoni che il depravato cinema d’oggi mostra con lugubre allegria. Il rimpianto di quel cinema è presente in ogni spettatore che abbia solo visto quei film pur non facendo parte di quella generazione. Ed ecco allora la Lancia Aurelia Sport diventare un oggetto mitico. Così come alcune battute di questi film vengono tramandate con puntuale approssimazione, ma con sincera partecipazione. Il sorpasso, al suo apparire quasi snobbato dalla critica, si è ritagliato col tempo uno spazio che appartiene di diritto alle grandi memorie del cinema centenario.

The Easy Life (1962) on IMDb
Francesco, giullare di Dio - Cineuropa

Un film di Roberto Rossellini. Con Aldo Fabrizi Biografico, Ratings: Kids+16, b/n durata 91′ min. – Italia 1950. MYMONETRO Francesco giullare di Dio * * * 1/2 - valutazione media: 3,58 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Tratti da I Fioretti e La vita di frate Ginepro, undici episodi della vita di Francesco d’Assisi (1182-1226), alcuni assai belli per la loro autenticità e la fresca ispirazione religiosa, altri un po’ forzati e di religiosità troppo ufficiale, ma in sostanza l’adesione del fulmineo linguaggio rossellininiano all’interpretazione del francescanesimo imperniata sulla semplicità dà risultati straordinari. Girato con veri frati francescani e altri attori non professionisti. Il suo pregio maggiore è di aver trattato i Fioretti di San Francesco come episodi di Paisà.

The Flowers of St. Francis (1950) on IMDb
La locanda della sesta felicità - Film (1958)

Un film di Mark Robson. Con Ingrid Bergman, Curd Jürgens, Robert Donat, Ronald Squire, Athene Seyler.Titolo originale The Inn of the Sixth Happiness. Drammatico, b/n durata 158 min. – USA1958. MYMONETRO La locanda della sesta felicità * * * 1/2 - valutazione media: 3,83

Una giovane missionaria protestante si trova in Cina quando scoppia la seconda guerra mondiale. La donna, che si è guadagnata con la sua abnegazione la fiducia e l’affetto della gente e del mandarino locale, non abbandona il paese neppure quando si annuncia un assalto dei giapponesi.

The Inn of the Sixth Happiness (1958) on IMDb
Risultati immagini per Naqoyqatsi

Un film di Godfrey ReggioDocumentarioRatings: Kids+16, durata 89 min. – USA 2002MYMONETRO Naqoyqatsi * * - - - valutazione media: 2,25 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Naqoyqatsi è il terzo episodio della trilogia Qatsi, iniziata nel 1983 con Koyaanisqatsi, e poi proseguita nel 1986 con Powaqqatsi. L’ultimo episodio si suddivide in tre momenti; Numerica.com che ripercorre l’evoluzione del linguaggio umano, Circus Maximus, che descrive il competitivo mondo capitalista e Rocketship 20th Century, sulla velocità. Il tutto per concludere che l’essere umano è in guerra con se stesso (il titolo è una parola degli indiani Hopi che significa più o meno “conflitto”) e sta probabilmente perdendo la sua battaglia con l’omologazione. Che Reggio sia un autore interessante e punti sempre a dire qualcosa di non banale sullo “stato del mondo” è fuor di dubbio. Ma il terzo episodio della sua indagine/denuncia sulla contemporaneità convince meno dei precedenti. Forse a distanza di vent’anni la forza delle immagini ha perso la capacità di suggestione e riflessione iniziale, forse il mix tra visione e musiche (ancora una volta di Philip Glass) è ormai piuttosto risaputo. Ma, soprattutto, il discorso appare più confuso e per certi aspetti reazionario, con un’esecrazione della tecnologia in toto che lascia piuttosto perplessi. Soprattutto se poi se ne usano i risultati per realizzare la pellicola. Affascinante comunque, ma freddo e qua e là noioso.

Naqoyqatsi (2002) on IMDb
Locandina italiana Pleasantville

Un film di Gary Ross. Con Jeff Daniels, J.T. Walsh, Joan Allen, William H. Macy, Tobey Maguire.Commedia, Ratings: Kids+16, durata 124 min. – USA 1998. MYMONETRO Pleasantville * * * 1/2 - valutazione media: 3,82 su 18 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Stati Uniti. Oggi. Grazie a un strano telecomando il giovane David, insieme a sua sorella, finisce nel mondo di “Pleasantville”, una sitcom anni Cinquanta che segue con passione. A Pleasantiville non piove mai, il termometro è fisso sui 23°, non si sa cosa sia il sesso e i pompieri si preoccupano solo di salvare gatti incapaci di scendere dagli alberi. Ma l’arrivo dei due ragazzi, non avvertiti inizialmente come corpi estranei dai personaggi della soap, cambia molte cose. Al laghetto degli innamorati si comincia a baciarsi per davvero. Una brava madre di famiglia scopre l’orgasmo al punto di far incendiare un albero e, soprattutto, il colore comincia ad ottenere cittadinanza. È una vera e propria rivoluzione, stimolante per alcuni e inaccettabile per altri. Uscito dopo The Truman Show, Pleasantville ne integra l’assunto. Seppure con qualche lungaggine di troppo, Gary Ross costruisce un simpatico (ma non indolore) affresco sulla televisione del tempo andato, rivisitata con lo sguardo disincantato di uno spettatore moderno. In questa Rosa purpurea del Cairo unidirezionale (chi sta ‘fuori’ può entrare ma chi sta ‘dentro’ non può uscire) l’ipocrisia perbenista degli anni Cinquanta viene ridicolizzata con bonomia apparente. Perché nel sottotesto non si dimentica di ricordare che le ‘cacce alle streghe’ hanno inizio spesso in quegli ambienti ovattati e osservanti delle buone maniere in cui, una volta aperta la porta del bagno, non si trova il water. Perché nessuno ha così ‘bassi’ bisogni a Pleasantville!

Pleasantville (1998) on IMDb
Risultati immagini per I Bassifondi di San Francisco

Un film di Nicholas Ray. Con Humphrey Bogart, John Derek, George MacReady Titolo originale Knock on Any Door. Drammatico, Ratings: Kids+13, b/n durata 100′ min. – USA 1949. MYMONETRO I bassifondi di San Francisco * * * - - valutazione media: 3,42 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Dal romanzo di Willard Motley. Il figlio di un commerciante ingiustamente condannato e morto di crepacuore entra nell’ambiente della mala. È riportato sulla retta via da un avvocato, ma l’ingiustizia sociale lo induce di nuovo alla rivolta. Su un tema che gli era caro (rapporto padre-figlio) Ray ha fatto un film, prodotto da Bogart, onesto e sincero nella sua denuncia sociale, ma verboso e retorico, di strategia macchinosa. Seguito: Che nessuno scriva il mio epitaffio.

Knock on Any Door (1949) on IMDb

Regia di Marc Rothemund. Un film Da vedere 2005 con Julia JentschGerald Alexander HeldFabian HinrichsJohanna GastdorfAndré HennickeCast completo Titolo originale: Sophie Scholl – Die letzten Tage. Genere Drammatico – Germania2005durata 117 minuti. Uscita cinema venerdì 28 ottobre 2005Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,36 su 22 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Il 18/2/43 i fratelli Hans e Sophie Scholl sono arrestati nell’Università di Monaco mentre distribuiscono volantini della Rosa Bianca, gruppo pacifista di resistenza antinazista. Cinque giorni dopo, con Cristoph Probst sono condannati alla decapitazione. Scritto da Fred Breinersdorfer (che ne ha tratto anche un libro) e basato sui verbali degli interrogatori della Gestapo (conservati negli archivi della Germania Est e resi pubblici nel 1990) e su altre testimonianze e interviste, il 2° film di M. Rothemund ha il suo nucleo centrale e più interessante nel duello psicologico-verbale tra la ventunenne Sophie e Robert Mohr, ufficiale della Gestapo. Qui, ma anche nella scena del processo, si vince una difficile scommessa: fare un film emotivamente coinvolgente e, insieme, scrupolosamente fedele alla cronaca nei minimi dettagli e storicamente attendibile. Ci riesce grazie anche alla figura della protagonista che fa passare un discorso privo di retorica e sempre attuale sul coraggio civile, frutto di un agire in obbedienza alla coscienza. Premiato a Berlino 2005 per la regia e la migliore attrice (Jentsch). Sullo stesso argomento, nel 1982, in Germania furono girati Die weisse Rose e Fünf letzte Tage . Le sentenze del tribunale del Popolo nazista furono dichiarate illegali e criminose nel 1985.

Sophie Scholl: The Final Days (2005) on IMDb

Regia di Stuart Rosenberg. Un film con Lee GrantLynne FrederickNehemiah PersoffDavid de KeyserSam WanamakerOskar WernerCast completo Titolo originale: Voyage of the Damned. Genere Drammatico – Gran Bretagna1976durata 155 minuti.

Il 13 Maggio 1939 il transatlantico tedesco St. Louis, comandato dal capotano Schroeder, salpa da Amburgo con 937 ebrei a bordo per raggiungere Cuba.

 La nave dei dannati
(1976) on IMDb