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Locandina Air Force One

Un film di Wolfgang Petersen. Con Harrison Ford, Gary Oldman, Glenn Close, Wendy Crewson, Dean Stockwell. Avventura, durata 124′ min. – USA 1997. MYMONETRO Air Force One * * * - - valutazione media: 3,00 su 16 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Di ritorno da una visita ufficiale a Mosca, l’aereo del presidente USA è preso in ostaggio da terroristi che chiedono la liberazione del loro capo, il gen. Vadek, dittatore del Kazakistan e detentore di valigette nucleari russe. Minacciano di eliminare un passeggero ogni trenta minuti. Più svelto di Indiana Jones, più invincibile di Ercole, più micidiale di Rambo, H. Ford risolve tutto con la sua presenza carismatica: picchia, spara, volteggia, blocca, sgomina. L’afasia espressiva, tipica dei blockbuster a stelle e strisce degli anni ’90, si coniuga con l’arroganza manichea, revanscista e missionaria degli USA, poliziotti del mondo. A livello di regia la miscela americano-germanica si rivela sempre più deleteria per l’eccesso di patriottismo. La sceneggiatura di Andrew W. Marlowe ha almeno un merito: aver fornito a G. Oldman una figura gustosa di “cattivo”.

Air Force One (1997) on IMDb
Risultati immagini per E' nata una Stella 1976

Un film di Frank Pierson. Con Gary BuseyKris KristoffersonBarbra StreisandPaul MazurskyOliver Clark Titolo originale A Star is BornDrammaticoRatings: Kids+13, durata 140 min. – USA 1976.

La struttura dell’intreccio è la stessa, identico il tema centrale (il prezzo del successo), ma è cambiato lo sfondo: non più il cinema, ma il mondo della musica rock. Dopo la prima mezz’ora non priva d’interesse a livello descrittivo, si trascina nel tiremmolla sentimentale della coppia, gonfiandosi ora in turgidi dialoghi d’amore ora in aperture liriche da cinema pubblicitario. Streisand sopra le righe. Buon livello musicale. Oscar per la canzone “Evergreen” di Streisand-Williams. 1° film di successo con colonna sonora Dolby.

 È nata una stella
(1976) on IMDb

Non ho trovato versioni in italiano migliori di questa.

I subita nella versione in inglese sono stati tradotti con google, potrebbero esserci delle imprecisioni.

Locandina Ro.Go.Pa.G.

Un film di Jean-Luc GodardRoberto RosselliniUgo GregorettiPier Paolo Pasolini. Con Ugo TognazziRosanna SchiaffinoLaura BettiJean-Marc BoryLisa Gastoni. continua» Film a episodib/n durata 110 min. – Italia, Francia 1963MYMONETRO Ro.Go.Pa.G

In quattro racconti, quattro registi di scuole e di esperienze diverse, riflettono sui condizionamenti dell’uomo nella società contemporanea e sull’angoscia di oggi e di domani.
“Il mondo nuovo”, l’episodio firmato da Godard (per l’interpretazione di Jean-Marc Bory e Alexandra Stewart, e con musiche di Beethoven) prospetta un mondo scampato alle radiazioni di un’atomica nel quale gli uomini, svuotati di ogni qualità, esprimono in un linguaggio allusivo la loro disperazione esistenziale. L’olocausto immaginato dal regista francese non reca tracce visibili sulla pelle dell’uomo, ma ne rivela il vuoto interiore e l’impossibilità del sentimento: la società immaginata da Godard è, in definitiva, il ritratto esasperato di quella moderna e la città nella quale si svolge la breve vicenda è Parigi, assunta (come sarà anche in Alphaville) a simbolo di metropoli del futuro. L’episodio è girato in puro stile “nouvelle vague”, con voce fuori campo e inquadrature dal taglio documentaristico. Il titolo con il quale la pellicola è più conosciuta è composto dalle prime sillabe dei cognomi dei registi. Gli altri episodi sono: “Illibatezza” (di Rossellini), “Il pollo ruspante” (di Gregoretti), “La ricotta” (di Pasolini).

Ro.Go.Pa.G. (1963) on IMDb
Locandina Westfront 1918

Un film di Georg Wilhelm Pabst. Con Gustav DiesslFritz KampersClaus ClausenHans Joackim MoebisHanna Hoessrich. continua» Drammaticob/n durata 96 min. – Germania 1930

Un soldato tedesco si innamora di una ragazza francese che abita in un villaggio occupato, ma muore durante un’azione. Un altro soldato tedesco, che andato in licenza scopre di essere tradito dalla moglie, morrà in un ospedale francese da campo dopo aver combattuto da valoroso. La sua morte sarà confortata dal fraterno saluto di un soldato nemico che sta morendo accanto a lui.

Westfront 1918 (1930) on IMDb
Locandina L'opera da tre soldi

Un film di Georg Wilhelm Pabst. Con Lotte LenyaFritz RaspRudolf ForsterCarola NeherReinhold Schünzel Titolo originale Die 3 Groschen-OperDrammaticoRatings: Kids+16, b/n durata 92 min. – Germania 1931.

Peachum, organizzatore di una vasta rete di finti accattoni londinesi, viene a scoprire la relazione che lega la figlia Polly al malvivente Macheath e monta su tutte le furie; ciò non impedisce ai due di sposarsi ugualmente. Intanto Peachum è deciso a eliminare l’indesiderato genero, peraltro bigamo, con mezzi legali, facendolo arrestare. Varie e confuse vicende si succedono fin quando Macheath, che sta per essere condotto al patibolo, riceve la grazia dalla regina insieme a terre e titolo nobiliare. In realtà l’ultima parola spetta a Peachum, che invita a non prestar fede al lieto fine, perché nella realtà le grazie arrivano molto raramente, soprattutto se a ribellarsi sono i deboli. Nonostante le intrinsiche qualità del film, l’adattamento di Pabst non rende l’intento satirico e politico dell’opera di Brecht-Weil. Infatti il film non solo non piacque a Brecht, ma provocò una forte reazione da parte del drammaturgo che, in antagonismo all’opera di Pabst, produsse un proprio film Pance gelate affidandone la regia a Dudow e le musiche a Eisler. In effetti L’opera da tre soldi dà inizio al distacco dall’impegno in chiave progressista del regista boemo.

The Threepenny Opera (1931) on IMDb

Regia di Joe Penna. Un film Da vedere 2018 con Mads Mikkelsen, Maria Thelma Smáradóttir. Titolo originale: Arctic. Genere Drammatico – Islanda2018durata 97 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,65 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un uomo solo tra i ghiacci artici cerca di sopravvivere. Scava nella neve congelata la scritta SOS sperando di essere avvistato dall’alto e nel mentre, in quel che resta dell’aereo con cui è precipitato, si ripara dal gelo, anche se non abbastanza da impedire il congelamento di alcune dita dei piedi. Pesca sotto lo strato ghiacciato il pesce crudo di cui si nutre, segna il passare del tempo e ha una mappa, ma preferisce non allontanarsi dal rifugio sicuro dell’aereo per arrivare a una stazione, perché sarebbe troppo pericoloso. Ci sono infatti tracce di un orso polare che vive nella zona. Presto però alcuni eventi, che preferiamo non rivelare, lo costringeranno a partire e con una ulteriore complicazione a rendere il suo viaggio ancora più disperato.

 Arctic
(2018) on IMDb
Locandina I visitatori [2]

Un film di Jean-Marie Poiré. Con Christian ClavierJean RenoValérie LemercierMarie-Anne ChazelChristian Bujeau. continua» Titolo originale Les visiteursCommediadurata 100 min. – Francia 1993. – Filmauro uscita giovedì 10 novembre 1994. MYMONETRO I visitatori [2] **1/2-- valutazione media: 2,81 su 16 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Francia, anno di grazia 1123. Goffredo, nobile cavaliere, uccide incosapevolmente il padre della donna che ama. Avrà la possibilità di rimediare all’errore ingerendo una pozione magica che lo porterà indietro nel tempo quel tanto che gli consenta di rimediare al tragico errore. Per l’eccessiva dose ingoiata il cavaliere si ritrova invece, con il suo scudiero, 900 anni dopo. Di fatto ai nostri giorni. A contatto con la civiltà moderna e le sue storture, il cavaliere avrà più di una sorpresa, ma riuscirà a tornare infine ai suoi bei dì e a salvare in tempo il padre dell’amata. Una trama non originalissima, mutuata da Wells e da un racconto di Mark Twain, che in Francia ha battuto ogni record d’incassi. E per quanto il doppiaggio sottragga al divertimento originale, il successo risulta incomprensibile. Un film baciato dalla sorte, ma che presso il nostro pubblico non ha sortito alcun effetto. La regia non ha ritmo sufficiente e i personaggi sono francamente poco simpatici.

The Visitors (1993) on IMDb
Amore e rabbia - Film (1968)

Un film di Carlo Lizzani, Jean-Luc Godard, Marco Bellocchio, Bernardo Bertolucci, Pier Paolo Pasolini. Con Nino Castelnuovo, Ninetto Davoli, Julian Beck, Tom Baker. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 100′ min. – Italia 1969. MYMONETRO Amore e rabbia * * - - - valutazione media: 2,28 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Nato come Vangelo ’70, privato dell’episodio ipertrofico di V. Zurlini che diventò Seduto alla sua destra. Con “L’indifferenza” Lizzani rilegge la parabola del buon samaritano in chiave di neorealismo stradale. In “L’agonia”, con J. Beck e la compagnia del Living Theatre, Bertolucci ribalta la parabola del fico sterile in un originale esercizio stilistico tra cinema, mimo e teatro d’avanguardia. Con “La sequenza del fiore di carta” Pasolini si serve di N. Davoli on the road per una metafora sull’impossibilità dell’innocenza. In “L’amore” di Godard, parafrasi politica alla Brecht della parabola del figliol prodigo, Castelnuovo impersona la Rivoluzione e la Guého la Democrazia: i due si amano, ma non possono convivere. In “Discutiamo, discutiamo…” Bellocchio e un gruppo di studenti dell’Università di Roma dissertano in toni grotteschi sulla scuola di classe e la contestazione studentesca. Finanziata dall’Italnoleggio, è una curiosa operazione di sperimentazione linguistica.

Amore e rabbia (1969) on IMDb

Regia di Uberto Pasolini. Un film Da vedere 2008 con Dharmapriya DiasGihan De ChickeraDharshan DharmarajNamal JayasingheSujeewa Priyalal. Genere Commedia, – ItaliaSri LankaGermania2008durata 108 minuti. Uscita cinema venerdì 12 settembre 2008 distribuito da Mikado Film. – MYmonetro 3,19 su 10 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Colombo, Sri Lanka. Quando apprendono che la Germania vorrebbe invitare la nazionale di pallamano dello Sri Lanka a un torneo in Baviera, Manoj e Stanley – in attesa da anni di un visto per emigrare – raccolgono altri 21 disperati cingalesi, ignari di pallamano, e s’imbarcano per Monaco, ma all’arrivo sono obbligati a giocare. 1ª regia di Pasolini, responsabile di Full Monty (1997) e del suo straordinario successo, e anomalo produttore indipendente in area anglofona, che l’ha scritto con Ruwanthie De Chickera. Dopo quella sulla disoccupazione della classe operaia britannica, una commedia sulla fuga dal Terzo Mondo in cerca di lavoro e di una nuova identità. Pur in toni quasi cronachistici per descrivere lo spaesamento degli emigranti nella parte finale in Germania, rimane una commedia: “Un tema di forte presa sociale, un certo cinismo nel prenderlo di petto, una malcelata componente di qualunquismo, ma anche una lucidità fuori dal comune…” (Sergio Di Lino). Esposto alle Giornate degli autori a Venezia 2008 dove prese il Premio FEDIC (Federazione dei Cineclub).

 Machan - La vera storia di una falsa squadra
(2008) on IMDb

Regia di Sam Peckinpah. Un film Da vedere 1965 con James CoburnRichard HarrisWarren OatesCharlton HestonSenta BergerCast completo Titolo originale: Major Dundee. Genere Western – USA1965durata 124 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,10 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Finita la guerra civile, il maggiore Dundee, fanatico ufficiale nordista, assolda un gruppo di disertori e prigionieri sudisti per inseguire in territorio messicano gli Apaches, autori di massacri impuniti, ma si scontra con le truppe francesi. Benché gravemente mutilato (10 sequenze scorciate) e rimaneggiato al montaggio dalla Columbia e dall’infame produttore Jerry Bresler, è un film capitale nella storia del western moderno e di grande influenza sui suoi sviluppi (su Sergio Leone, per esempio), specialmente nella rappresentazione di una violenza integrale che coinvolge inseguiti e inseguitori, carcerieri e prigionieri, annullando ogni linea di separazione. L’azione fa perno sulla figura tragica di Dundee, un po’ eroe fanatico, un po’ angelo caduto in preda a una furia di (auto)distruzione, ma la scissione della personalità è anche degli altri personaggi.

 Sierra Charriba
(1965) on IMDb
LA CACCIA - 1966Dir ARTHUR PENNCast: MARLON BRANDOROBERT REDFORDANGIE  DICKINSONMIRIAM HOPKINSJANE FONDAROBERT DUVALLE. G. MARSHALLJANICE  RULEITALIA - INSERT-Lc.-33x70-Cm.-13x27-In.LOCANDINA: (1966)  Art / Print / Poster | BENITO ...

Un film di Arthur Penn. Con Robert Redford, Jane Fonda, Miriam Hopkins, Angie Dickinson, Marlon Brando.Titolo originale The Chase. Drammatico, durata 135′ min. – USA 1966. MYMONETRO La caccia * * * 1/2 - valutazione media: 3,58 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Da un romanzo di Horton Foote. Detenuto evaso raggiunge casa. Sua moglie e lo sceriffo locale cercano di convincerlo a costituirsi, ma i suoi concittadini gli danno una caccia feroce. Nonostante una certa enfasi melodrammatica e le interferenze del produttore Spiegel sul lavoro di A. Penn (soprattutto nel montaggio), il film, scritto da Lillian Hellman, è un dramma civile che taglia come un rasoio con un Brando massiccio, opaco e masochista e un Redford ancora in bozzolo.

 La caccia
(1966) on IMDb

Regia di Marco Simon Puccioni. Un film Da vedere 2013 con Valeria GolinoFilippo TimiFrancesco SciannaChiara CaselliMarcello MazzarellaCast completo Genere Drammatico, – USA2013durata 110 minuti. Uscita cinema giovedì 28 novembre 2013 distribuito da Ambi Pictures. – MYmonetro 3,07 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Il 3° film di Puccioni conferma le qualità dei precedenti, con la tragica storia di una donna forte, sola, disillusa dopo anni di batoste pubbliche e private: è la biografia di Armida Miserere, una delle prime donne italiane a gestire un istituto penitenziario. Ne ha diretti tanti, a cominciare da quello di Parma, poi Voghera, l’Ucciardone a Palermo, Torino, Ascoli Piceno, Spoleto, Lodi, San Vittore a Milano e infine Sulmona. L’abitudine di indossare la divisa era il suo modo di farsi accettare in un mondo maschilista, ma anche una testimonianza di rispetto verso il suo ruolo. Nel 1990 l’amato compagno Umberto Mormile, educatore, è assassinato. Ex criminologa, amica dei magistrati Caselli e Sabella, muore suicida nel 2003. È interpretata benissimo dalla Golino che dà grazia, calore e femminilità a una donna considerata tanto dura quanto aspra, con una dedizione al lavoro e una preparazione e onestà tanto grandi quanto rare. Distribuisce AMBI Pictures di Andrea Iervolino e Monika Bacardi.

Like the Wind (2013) on IMDb
Colpo Di Mano A Creta - DVD.it

Un film di Michael Powell, Emeric Pressburger. Con Marius Goring, Dirk Bogarde, David Oxley Titolo originale I’ll Met by Moonlight. Guerra, b/n durata 93′ min. – Gran Bretagna 1956. MYMONETRO Colpo di mano a Creta * * - - - valutazione media: 2,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Da un libro di Stanley Moss. A Creta, occupata dai tedeschi durante la guerra 1939-45, il comandante di agenti britannici che combattono con i partigiani decide la cattura di un generale della Wehrmacht. Deludente rispetto a La battaglia di Rio della Plata, realizzato nello stesso anno: troppe sequenze notturne, poca suspense, personaggi deboli. “Ero sempre prigioniero dei fatti, della verità. Non mi piace il film” (M. Powell).

Night Ambush (1957) on IMDb

Regia di Hiromichio HorikawaRoman PolanskiClaude ChabrolUgo Gregoretti. Un film con Mie TamaKen MitsudaNicola KarenJan TeulingsFrancis BlancheCast completo Titolo originale: Les plus belles escroqueries du monde. Genere Episodi 1963,

Quattro storie di truffe ambientate in quattro città diverse. Quattro episodi firmati da Roman Polański, Claude Chabrol, Ugo Gregoretti, Hiromichi Horikawa.

The World's Most Beautiful Swindlers (1964) on IMDb

Regia di Roman Polanski. Un film Da vedere 1979 con Nastassja KinskiPeter FirthJohn CollinArielle DombasleLeigh LawsonJohn BarrettCast completo Genere Drammatico – FranciaGran Bretagna1979durata 170 minuti. – MYmonetro 3,40 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Inghilterra, alla fine dell’Ottocento. Appassionata storia d’amore in forma di ritratto in piedi di una ragazza di campagna che cerca di dimostrare le sue nobili origini, ma finisce per ritrovarsi con un figlio illegittimo. Si ribella, uccide il seduttore, è punita. Dal romanzo Tess dei D’Urbervilles (1891) di Thomas Hardy. Tre temi centrali: natura, amore e destino. Lungo ma non prolisso. Troppo decorativo, sebbene squisito, nell’ultima parte trova la sua giusta combustione drammatica. Manca di sensualità e di slanci lirici. 3 Oscar: fotografia (Geoffrey Unsworth e Ghislain Cloquet), scene, costumi. Restaurato dalla Cineteca di Bologna.

 Tess
(1979) on IMDb

Regia di Aharon KeshalesNavot Papushado. Un film Da vedere 2013 con Guy AdlerLior AshkenaziDvir BenedekGur BentwichDoval’e GlickmanCast completo Genere Thriller, – Israele2013durata 110 minuti. distribuito da Movies Inspired. – MYmonetro 3,46 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un insegnante è il principale sospettato di un caso di pedofilia: sarebbe il responsabile di diversi omicidi e sevizie ai danni di minorenni. Un poliziotto è convinto della sua colpevolezza ma non riesce a dimostrarla, mentre il padre dell’ultima vittima ha ideato un piano perfetto per torturare il sospetto ed estorcergli la verità.
Agevolato dal clamoroso endorsement di Quentin Tarantino, che lo ha definito il suo personale film dell’anno, Big Bad Wolves è destinato – nonostante il grado di violenza che è capace di raggiungere e la brutalità dei temi trattati – a uno status di sicuro e diffuso cult. Troppo astuta la regia di Papushado e Keshale, troppo impeccabile lo script e sapientemente dosata la tensione perché le critiche possano avere la meglio; e tale è la padronanza del ritmo da lasciar intravedere un futuro remake hollywoodiano all’orizzonte, senza dover ricorrere a vaticini. Riuscire a sostenere ancora qualcosa di cinematograficamente originale e significativo trattando di serial killer e vendette sanguinarie, d’altronde, è tutt’altro che semplice, ma Papushado e Keshale riescono a ipnotizzare lo spettatore, anche in virtù di un’umiltà che non nasconde le proprie influenze. È evidente la presenza non solo del suddetto Tarantino nel Dna dei due registi israeliani, ma soprattutto il modello di un film come The Chaser, pietra angolare del noir sudcoreano e punto di non ritorno (fino a quando?) sulla violenza di serial killer e di poliziotti vendicatori, già ripreso in India da un titolo come Ugly di Anurag Kashyap. Il nero-nerissimo è il colore del 2013, quindi, adatto a fotografare un’epoca di crisi economica, morale e spirituale in cui prevalgono confusione, sete di denaro e appetiti insani. Big Bad Wolves è quasi una dissertazione sullo stato di cose, sotto forma di slasher estremo che muta forma e sostanza sempre più verso un’astrazione dalla materia fondata su un sarcasmo corrosivo. Sull’inutilità della vendetta e della ricerca stessa della verità, impossibile da ottenere pienamente, sulla consapevolezza incrollabile da parte dell’uomo di potere di riuscire a risolvere qualunque cosa, non importa come. Riflessioni etiche costantemente mediate e alleggerite dalla confezione di genere e da uno script geniale, capace di sciogliere la tensione con interruzioni, spesso comiche, nei momenti di maggiore insostenibilità. Ribadendo con orgoglio e con la consueta autoironia la proprie radici ebraiche – le schermaglie madre-figlio sono degne del Woody Allen di New York Stories – nonostante qualche concessione di troppo al politically correct nella benevolenza nei confronti del personaggio del palestinese, unico a salvarsi in toto nel panorama misantropo di Big Bad Wolves. Ma si tratta di dettagli, in un’opera che fin dai titoli di testa sconvolge per la lucidità e maturità di una cinematografia in irresistibile ascesa.

Big Bad Wolves (2013) on IMDb
Locandina Luna di fiele

Un film di Roman Polanski. Con Kristin Scott ThomasPeter CoyoteHugh GrantEmmanuelle SeignerVictor Banerjee Titolo originale Bitter MoonDrammaticodurata 139 min. – Francia, Gran Bretagna 1992MYMONETRO Luna di fiele * * * - - valutazione media: 3,33 su 22 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Dal romanzo di Pascal Brukner. Due coppie si incontrano su una nave in crociera per l’India: Nigel e Fiona, Oscar e Mimì. Nigel è un manager piuttosto convenzionale; sua moglie sembrerebbe la sua perfetta omologa, almeno in apparenza. Oscar è su una sedia a rotelle: è un cinico e depravato scrittore americano fallito che vive a Parigi. Mimì è bellissima, parigina e magica, fa sparire le altre donne. Oscar si accorge che Nigel mira a sua moglie e lo incoraggia, ma “in cambio” dovrà ascoltare tutta la sua storia, come fosse un analista.

Bitter Moon (1992) on IMDb
Risultati immagini per Fine di San Pietroburgo

Un film di Vsevolod Pudovkin. Con Aleksandr Cistjakov, Vera Baranowskaja, Sergej Komarov, Vsevolod Pudovkin Titolo originale Konec Sankt-Peterburga. Drammatico, durata 91′ min. – URSS 1927. MYMONETRO La fine di San Pietroburgo * * 1/2 - - valutazione media: 2,75 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Nel 1914 a San Pietroburgo un giovane contadino sprovveduto, assunto in fabbrica, denuncia gli organizzatori di uno sciopero, si pente, si rivolta, finisce in carcere da dove lo spediscono al fronte. Nell’ottobre del 1917 partecipa all’assalto del Palazzo d’Inverno. I due temi centrali _ la presa di coscienza rivoluzionaria del protagonista, la trasformazione di Pietroburgo in Leningrado _ non sono bene amalgamati: il primo è sacrificato al secondo. Resta efficace, comunque, grazie alla forza del montaggio, la dialettica tra i motivi collettivi: i movimenti della Borsa, l’attività delle fabbriche di munizioni, la guerra al fronte, la volontà rivoluzionaria. Pur con qualche schematismo nelle trovate simboliche è innegabile l’afflato epico-lirico che gli storici del cinema hanno collocato al centro di una trilogia sulla presa di coscienza del proletariato russo, tra La madre (1926) e Il discendente di Gengis Khan (1928).

Konets Sankt-Peterburga (1927) on IMDb

La qualità video, vista anche l’età della pellicola, non è granchè purtroppo.

Regia di Danny PangOxide Pang Chun. Un film con Angelica LeeLawrence ChouChutcha RujinanonYut Lai SoCandy Lo. Genere Thriller – Gran BretagnaTailandiaCina2002durata 98 minuti. – MYmonetro 3,13 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Cieca dall’età di due anni, la ventenne Mun di Hong Kong recupera la vista con un trapianto di cornea, ma comincia a vedere fantasmi di persone vittime di morte violenta (c’è anche un bambino suicida che le parla) e ad avere allucinazioni indecifrabili e inquietanti. L’origine dell’anomalia preternaturale è nella giovane thailandese con doti di preveggenza da cui ha ereditato le cornee. Scritto con Jojo Hui dai gemelli thailandesi O. e D. Pang (anche montatore) e imperniato, come Il sesto senso , sul tema – tipico della cultura religiosa asiatica – della permanenza dei morti nel mondo dei vivi, è un film fantastico incline alla disperazione più che allo spavento. Nella 1ª parte ha nella sfocatura la sua congrua cifra stilistica, ma anche l’uso degli effetti speciali è quasi sempre funzionale alla storia e alle sue atmosfere. La fiammeggiante catastrofe finale sottolinea l’uso creativo del montaggio. Titoli di testa in alfabeto Braille.

The Eye (2008) on IMDb

Regia di Roman Polanski. Un film Da vedere 1965 con Catherine DeneuveYvonne FurneauxIan HendryJohn Fraser. Genere Drammatico – Gran Bretagna1965durata 104 minuti. – MYmonetro 3,91 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.


Repulsione, ovvero storia di una nevrosi, quella di Carol Ledoux, avvenente estetista ossessionata dagli uomini. Il secondo lungometraggio di Roman Polanski, il primo girato fuori dalla Polonia, è una lenta discesa di una donna verso la follia più estrema. Dall’occhio atterrito di Carol adulta che fa da sfondo ai titoli di testa fino ad arrivare all’occhio diabolico della bambina che è stata, nel finale, Polanski registra un tortuoso percorso in una psiche sempre più disturbata. E lo ambienta tra le quattro mura (crepate) di un appartamento, luogo chiuso, tetro e claustrofobico che spesso di qui in avanti sarà teatro delle ossessioni e delle allucinazioni dei suoi personaggi (Rosemary’s BabyL’inquilino del terzo piano). I rari momenti all’esterno, per strada o nel salone estetico in cui la ragazza lavora, sono altrettanto angoscianti e non rappresentano certo una tregua, né per Carol né per lo spettatore. E allora si ritorna in casa, quella casa che Carol condivide con una sorella così diversa da lei.
I problemi aumentano proprio quando quest’ultima decide di partire per un viaggio con il suo amante sposato, lasciandola sola in casa con un coniglio in putrefazione. Da qui inizia la sua confusione tra realtà e allucinazione e la progressiva discesa agli inferi della sua mente, in cui Polanski fa intuire, senza mai rivelare, un trauma trascorso che l’ha irrimediabilmente segnata fino a trasformarla in una bellissima e catatonica bambola assassina.
Scritto dal giovane Polanski insieme a Gérard Brach, con cui a Parigi aveva già collaborato per un episodio di Le più belle truffe del mondo (1963), Repulsion è un’asfissiante opera di realismo fantastico e psicologico che atterrisce grazie alla forza espressionistica del bianco e nero fotografato da Gilbert Taylor, alle soluzioni visive ardite e macabre, oltre naturalmente alla magistrale interpretazione di una spaventosamente imbambolata Catherine Deneuve, dolce e agghiacciante insieme. Con quest’opera, vincitrice dell’Orso d’argento a Berlino 1965, Polanski dà il via alla sua perversa e malata indagine nei meandri della psiche umana, rappresentata dagli spazi angusti di squallidi appartamenti popolati da vicini di casa benpensanti e da anziane signore imbellettate e ficcanaso, troppo sorridenti e troppo truccate per non avere nessun sospetto su un budino preparato da loro. Rosemary lo sa bene.

Repulsion (1965) on IMDb

Nella cartella ci sono due versione 720p, una Criterion e l’altra no. Differiscono di 5 minuti una dall’altra, quale è meglio? a voi l’ardua sentenza.